Quartiere - Nara

[Ambientazione]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous



    image






    Com' era successo? Non lo sapevo, ma l' avrei scoperto e l' avrei vendicato. Socchiusi gli occhi e sospirai profondamente. Ovviamente dire ai miei amici ciò che malsanamente stavo maturando dentro di me era pazzia. L' avrebbero scoperto da me, non di certo dai libri neri di Konoha. Ma allo stesso tempo non potevo dirglielo apertamente, perchè avrebbero fatto tutto per fermarlo.

    << Non lo so. Ma lo vendicherò Kiyon. Vendicherò mio padre, mia madre e miof ratello. Ora baasta a fare il coraggioso, quello che ha sempre la forza di andare avanti.
    Mi sono rotto le palle. >>



    Altre parole senz' anima, rabbiose, cariche d' astio verso un qualcuno che non conosceva. ma che avrebbe patito la sua ira. Loro non lo sapevano ancora, ma avrei fatto qualsiasi cosa per iniziare questa mia terribile vendetta.



     
    .
  2. Aydan
        Like  
     
    .

    User deleted


    Decisioni



    Mai aveva visto Itai in quel modo. Mai.
    Sembrava toltamente distrutto, senza la forza di andare avanti. Era arrabbiato, terribilmente arrabbiato, contro qualcuno che non conosceva e che si stava prendendo gioco di lui.
    Kiyon non lo poteva capire, non gli era mai capitato nulla di simile, ma comunque intuiva cosa dovesse provare l'amico.
    Sconforto.
    Tristezza.
    Senso di vuoto.
    Non si sarebbe stupito se avesse maturato una qualche idea strana, in quei pochi minuti.
    Stavolta Kiyon non ebbe il coraggio di fare l'indiscreto, di chiedergli cosa avrebbe fatto. Si limitò a pronunciare qualche parola di circostanza.
    Sai, adesso... Qualunque cosa tu abbia intenzione di fare... Non ti fermeremo. Nessuno di noi, te lo posso assicurare. Ci sono momenti in cui si deve essere egoisti, fregarsene di tutti e pensare solo ed esclusivamente a se stessi. Credo proprio che questo sia uno di quei momenti.

     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous



    image






    Sorrisi, l' ultimo sorriso prima dell' addio. Un sorriso sincero, dovuto alle parole che aveva detto Aydan. Chissà se magari aveva la benchè minima idea di ciò che voleva fare. Una decisione così importante, maturata in fretta da un singolo evento che ha scatenato in me una rabbia dovuta alla mia vita che strisciante si è impossessata del mio cuore troppo in fretta.

    << Grazie Kiyon. >>



    Entrai in stanza mia e mi misi due dita in bocca emettendo una cuto fischio. Dopo qualche secondo Neko era li. Lo presi in braccio e mi avvicinai a Kiyon, posando il gatto ai suoi piedi. Quella era l' ultima cosa che gli chiedeva, l' ultimo favore di un amico.

    << Partirò Kiyon, questa sarà la mia missione. Ti affido Neko, per favore, prenditi cura di lui. >>



     
    .
  4. Aydan
        Like  
     
    .

    User deleted


    Gatto



    Itai parve grato a Kiyon per le sue parole, e il sorriso che ricambiò - per la prima volta, gli era affiorato proprio un sorriso sulle labbra - era sincero.
    Dopodiché il ragazzo andò in un'altra stanza emettendo un fischio acuto. Quando tornò, aveva in braccio il suo gatto Neko; gatto che posò ai piedi di Kiyon, chiedendogli l'ultimo favore.
    Badare a Neko?
    Cioé, occuparsi di un lupo e di un gatto? Si sarebbero ammazzati, prima o poi.
    Inoltre, non sapeva come comportarsi con un gatto. Cioé, un conto era Aydan, con cui aveva un legame molto più forte dell'amicizia, e che era di per sé solare e gioioso; e un conto era un gatto, completamente egocentrico.
    Sicuramente i due avrebbero avuto dei "dissapori"...
    Non ti preoccupare, lo tratterò come un re rispose all'amico.
    Prese Neko e lo mise davanti al suo lupacchiotto.
    Neko, questo è Aydan. Aydan, questo è Neko. Fate amicizia.
    Aydan per tutta risposta tirò una zampata alla coda del malcapitato gatto che lanciò un tragico miagolio urlante, dopodiché scappò spaventato.
    Beh Itai, credo proprio che sia il momento di andarmene, Avrai da fare, immagino...
    Non so se ci rivedremo, anche se credo di sì. In ogni caso, in bocca al lupo amico.

    Si diresse verso la porta, poi si fermò. Gli era venuto in mente il primo motivo per cui era giunto a casa di Itai, ciò che voleva dirgli prima che venisse a conoscenza della terribile verità.
    Hai affidato Neko alla persona giusta. D'altronde, noi Inuzuka siamo un tutt'uno con gli animali.
    Sorrise, mentre si indicava con orgoglio i triangoli rossi che portava disegnati sugli zigomi simbolo della sua appartenenza al clan.
    Mosse un altro passo verso la porta e poi si rifermò di nuovo.
    Ah, dimenticavo. Lo sai che quel vecchio pareggio non mi ha mai soddisfatto, vero? Credo proprio che un giorno o l'altro mi dovrai dare la rivincita.
    Aprì la porta e la oltrepassò, seguito da Aydan e Neko.
    Sì, si sarebbero rivisti... In un modo o nell'altro.

     
    .
  5. Kalastor
        Like  
     
    .

    User deleted


    A New Beggining.
    Secondo giorno del resto della nostra vita.


    Non aveva dimenticato quei giorni, e non l'avrebbe fatto mai. Quando rischi la vita al fianco di qualcuno, inevitabilmente fra te e lui si crea un legame speciale. Perchè rispetto, amicizia ed affetto possono non subire mai i colpi della morte, ma quando si è fianco a fianco sul campo di battaglia, la forza delle emozioni non conosce paragoni. Il rombo dell'adrenalina nelle orecchie e la sensazione delle dita contro la spada diventano la cornice dello scontro, mentre uno sguardo può lasciare una traccia tanto profonda da non poter essere cancellata, in nessun modo. Ed esattamente quello era successo loro. Armati solamente della loro determinazione avevano sfidato l'inevitabile per portare a casa una vittoria con addosso già il sapore della leggenda. Loro tre, e nessun altro. Il sarto di Kiri, il Kaguya ubriacone ed il Nara con lo sguardo serio. Uniti nelle avversità ed infine vincitori, dopo aver sconfitto niente meno che il destino stesso. Nel ripensare a quei giorni, il cuore prendeva a battergli vigoroso nel petto, mosso da quella stessa fiamma che molti anni prima gli aveva dato la forza di voltare le spalle alla sua vita, solamente per tenere fede ad un ideale.

    Jonin è una parola. Jonin è anche prestigio, potere e responsabilità, certo. Ma rimane una parola. Mentre essere Compagni spezza i limiti della semantica e sconfina nel territorio dell'anima. Non importa per quale motivo hai intrapreso l'impresa, o ancora perchè hai deciso di combattere e soffrire. Non conta da dove proviene, qual'è il tuo Clan o chi è stato il suo Maestro. Perchè sei lì, in quell'esatto momento. Non prima, non dopo. Tu sei lì. E guardi il nemico negli occhi, ed anche se la paura minaccia di spegnere il tuo fuoco, basta una parola del Ninja giusto un passo dietro di te a farlo bruciare con la forza del Sole. E quel Ninja diventa un tuo Compagno. Per quanto tempo possa trascorrere, il ricordo delle passate imprese basterà da solo a tenere viva quella fiamma, e per quanto il futuro possa tentare di soffocarla, non potrà mai e poi mai cambiare la realtà. Shika Nara aveva combattuto al suo fianco, ed aveva dimostrato di essere una persona capace di rischiare tutto pur di proteggere le persone a lui care. Questo faceva di lui il migliore dei Compagni. E Konzen non l'aveva dimenticato.

    ♣ ♣ ♣



    L'assenza delle armi lo faceva sentire tremendamente a disagio. Nudo, quasi. Senza il familiare peso delle lame al suo fianco persino camminare era diventato faticoso. Così aveva avuto la brillante idea d'inserire una piccola sorta nel suo itinerario, facendo spola presso una piccola locanda. Dio, quanto era buono il sakè della Terra del Fuoco. Potevi fartene portare un migliaio di casse, ma per poterlo apprezzare veramente bisognava berlo dov'era stato prodotto. L'odore dell'erba frasca, l'aria frizzante dell'incipiente primavera, il fruscio del vento fra le foglie. Tutto contribuiva a rendere unico il gusto di quella bevanda, e proprio per questa ragione gustarla pienamente altrove era impossibile. Si concesse un paio di bicchieri, seduto all'ombra di una piccola veranda. Un sorso dopo l'altro la sua ansia scivolava via, cedendo posto ad una beata tranquillità. Era come se quella terra gli restituisse vigore, mettendo per un istante a tacere dubbi e paure. Era a casa, finalmente.

    Forte di tale corroborante divagazione, si avviò a passo leggero verso il quartiere dei Nara. Purtroppo non era stato Ninja di Konoha abbastanza a lungo da visitare interamente il Villaggio, ma facendo appello al suo innato senso dell'orientamento e sfruttando quanto ricordava riuscì ad arrivare a destinazione senza troppi problemi. Certo, due o tre volte si trovò a guardare con sorpresa lo stesso albero, ed un'altra gli sguardi fra il perplesso e l'ostile di una miriade di Hyuga gli fecero arrivare il cuore in gola. Ma alla fine ebbe successo! Più o meno. La zona era quella, ma non aveva la minima idea di dove potesse trovarsi l'abitazione del suo vecchio compagno. Doveva apparire piuttosto ridicolo, al centro della strada col kimono da pezzente ed i suoi buffi occhialetti, sperduto come un micetto in una grande città. Si guardava attorno, le sopracciglia inarcate e la bocca socchiusa. Per un minuto buono rimase così, completamente imbambolato. Poi scosse vigorosamente la testa e con un'alzata di spalle riprese a camminare. Se quell'altro lo stava aspettando, magari avrebbe avuto la cortesia di venirgli incontro. In caso contrario, aveva comunque un piano di riserva.
     
    .
  6. Ratty
        Like  
     
    .

    User deleted


    Combinazioni


    Nel silenzio del giardino di una casa come un’altra, nel mezzo dell’ombroso quartiere Nara, un click metallico scatenò una reazione a catena indicibile, uscendo dalle capacità di controllo del creativo Shika Nara. Forse sarebbe stato meglio limitarsi alle conoscenze tradizionali, forse sarebbe stato meglio evitare di sopperire la mancanza d’equipaggiamento, forse sarebbe stato meglio non perdere un pomeriggio di ragionamenti per incrementare la sua abilità nella creazione di trappole, ma c’era qualcosa di strano nell’aria. Una ventata di ricordi lo aveva colto improvvisamente, riportandolo ai giorni dell’infiltrazione nel paese della terra, della missione “La Via Rossa”.


    Era stata abilità o semplice fortuna?
    Era sempre stato estremamente pigro, preferendo sviluppare il pensiero e il ragionamento piuttosto che puntare sulle proprie capacità fisiche, riuscendo senza problemi a raggirare gli ostacoli. Ma questo dove lo aveva portato? Quello era l’ennesimo esempio: esaurirsi immediatamente, in un'unica potenza di fuoco, riuscendo a malapena a sopravvivere per fuggire, dare il tutto per tutto e sperare nei propri fidati compagni. Come facevano gli altri a fidarsi, se nemmeno lui si fidava delle proprie capacità?
    Ottimizzare, questa era la sua risposta. Non poteva scorgere il destino, non riusciva a leggere nel cuore dei propri amici, non aveva una vera risposta. L’unica cosa che poteva fare era ottimizzare le proprie capacità, raffinarsi fino a raggiungere la perfezione, combinare le sue conoscenze per ottenere la massima capacità con il minimo consumo.
    Prepararsi per quello che stava arrivando.



    Diversi metri dietro Houyoku, uno sciame di proiettili si schiantò contro un edificio, oltrepassandolo e proseguendo verso l’alto. La terra vibrò, alzando la leggera polvere del selciato, le finestre degli edifici adiacenti s’infransero, come delicato cristallo, un vento oscuro si riversò su Konoha, zittendola.
    Ruppe il silenzio un’esplosione che nessun ninja aveva mai percepito prima
    [Potenza: 1200]. Il piano superiore precipitò a terra, inerte, scagliando detriti in ogni direzione. In mezzo a questa scena di distruzione, Shika – visibilmente turbato – schizzò via come una saetta [Velocità: 500] in direzione del compagno di disavventure, Jonin di Kiri, non accorgendosi nemmeno della sua presenza.

    « Cazzo, se mi prendono, mi uccide tre volte! »



    Urlo a se stesso, passandogli di fianco.
     
    .
  7. Kalastor
        Like  
     
    .

    User deleted


    A New Beggining.
    Secondo giorno del resto della nostra vita.


    La calma è una grandissima puttana. T'illude di poterti finalmente godere un attimo in cui i mastini dell'inferno non minacciano di morderti il culo. Ma mente. Mente sempre. Vende illusioni o lo fa persino a caro prezzo! Così oltre al danno, persino la beffa. Perchè quando sei sul punto di cominciare davvero a rilassarti, perchè hai rivisto casa dopo una vita e sai assaporando il gusto antico della tua infanzia, lei ti colpisce alle spalle. L'onda d'urto gli rimescolò le budella mentre il suo corpo si abbassava d'istinto. Attese un istante prima di voltarsi e lo fece giusto in tempo per vedere la costruzione inclinarsi lentamente. Si chiese cosa diavolo avesse provocato un tale boato, ma in quel momento la costruzione cedette definitivamente e si schiantò al suolo in un tripudio di polvere e macerie. Sgranò gli occhi sino a farseli quasi uscire dalle orbite e spalancò gli occhi, esterrefatto di fronte a tanto devastazione, che per quanto ne sapeva non aveva alcun motivo d'esistere. Sempre d'istinto la mano destra corse all'elsa di una spada che per sua sfortuna non era più lì, scoprendosi così ancora più patetico in quella tenuta da sfigato. Poi il piccoletto apparve dalla polvere.

    Ciao Shika. - Disse con un filo di voce, gli occhi ancora rivolti in avanti. - Come va?



    E dopo di lui anche tutti gli abitanti del Villaggio. Attirati dal rumore - e come avrebbero potuto ignorarlo? - si riversarono in strada, contemplando il disastro con la stessa espressione sconvolta di Houyoku. Ma la loro sorpresa durò soltanto pochi secondi ed immediatamente dopo si misero all'opera per trovare l'artefice di quello che sembra essere a tutti gli effetti un attacco nemico in piena regola. E nella ricerca la loro attenzione non poté fare a meno di cadere sull'unico straniera nel raggio di tre chilometri, il quale si trovava per altro vicino al luogo dell'incidente e nel mezzo esatto della strada. Cominciò ad alzarsi un vociare concitato, misto d'imprecazioni e frasi dal vago contenuto razzista. Ai loro occhi lui era un forestiero sospetto, e trattandosi di un nutrito contingente di Ninja ben addestrati e piuttosto irritati, persino la mente sconvolta di Yoku entrò rapidamente in allarme.

    Hei tu! Vieni un pò qui.. - Disse un omone nerboruto dal mucchio. - Io? - Il Jonin di Kiri s'indicò con aria allarmata. - Ma veramente.. - Vedendo che l'espressione della folla non cambiava e la distanza fra lui e loro si assottigliava, optò per una soluzione non molto onorevole. - Via via via!



    Prese a correre come se avesse l'Inferno alle calcagna. Giù lungo la strada sino alla svolta, la stessa che teoricamente doveva aver preso anche quel piccolo roditore di Shika. Dietro di lui i gioiosi abitanti di Konoha non si erano ovviamente dati per vinta, e probabilmente stavano già progettando un modo pratico per impiccarlo sul posto, a dispetto della flemmatica calma che si diceva contraddistinguesse i Nara. Superò lo svincolo in scivolata solamente per inchiodare gli occhi sulla piccola figura in fuga. Ad ampie falcate gli fu presto al seguito, senza per questo cercare di fermalo.

    Disgraziato! - Ansimò a denti stretti. - Che diavolo hai fatto?! - Più un ringhio che una domanda. - Trova una soluzione o la quarta volta sarò io ad ucciderti!



     
    .
  8. Ratty
        Like  
     
    .

    User deleted


    Domande, Risposte, Scuse
    Quartiere Nara


    Quella serie di urla attirarono l'attenzione del Jonin di Konoha. Non se n'era accorto subito, ma un compagno di missione era venuto a trovarlo proprio nel momento peggiore: aveva compiuto un attentato nei confronti della propria stessa abitazione. Aveva visto la morte in faccia, aveva affrontato nemici immortali, eserciti agguerriti, situazioni disperate, ciononostante temeva di più quella donna: come minimo lo avrebbe impalato vivo, sua madre. Una soluzione?! Shika si girò di scatto verso il buon vecchio Houyoku con aria sdubbiata, come se avesse proferito chissà quale insulto alla sua intelligenza. Senza troppi fronzoli avrebbe risolto il suo problema.


    Semplice.. Corri!


    Per quanto la sua natura di Nara gli bisbigliasse di evitare gli sforzi e la fatica, l'istinto di sopravvivenza gli abbaiava, molto più forte, di muoversi per scappare da quella situazione. Non sapeva bene nemmeno lui "come" era riuscito a fare tutto ciò e nemmeno capiva se era una cosa positiva o negativa, il risultato ottenuto. Di certo, sarebbe impossibile da attuare, in un combattimento scoperto. Ciononostante non amava mettersi in mostra, durante gli scontri, e poi sarebbe stato utile per demolire edifici diversi dalla propria abitazione.
    Se ne fosse uscito vivo.


    Se Houyoku avesse ascoltato il consiglio di Shika, seguendolo in quella scellerata corsa, dal Quartiere Nara si sarebbero ritrovati entrambi nel Bosco Secolare.

     
    .
82 replies since 20/11/2005, 20:11   1490 views
  Share  
.