[Primo Accesso] Mura di Konoha

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Problemi al Gate~


    I sunesi che Atasuke aveva incontrato fino a quel momento, non si poteva dire brillassero per intuizione e forse, anche il giovane Akasuna sembrava avere lo stesso folle difetto suicida di fondo.
    Sougo lo guardava con odio mentre gli consegnava quella manciata di armi, alimentato nella sua furia anche dall'ironia della battuta che anticipava quella semplice procedura.
    Mentre prendeva quelle armi, sougo sembrava diventare sempre più malvagio. Pareva quasi che una sorta di aura violastra carica d'odio iniziasse ad avvolgerlo. Certo era che in quel momento Sougo era decisamente pericoloso, pericolo che la giovane recluta percepiva e conosceva bene, al punto tale che riuscì a vincere la sua paralisi, sfuggendo via per andare a chiamare il responsabile di quel turno: Atasuke Uchiha.

    “Contento adesso? Se proprio sei ancora in dubbio ci sono numerosi ninja del vostro villaggio che possono accertare la mia identità... ma vedi te se devo perdere tempo così... ”

    “Davvero credi di potermi fregare? Nessuna arma può passare il gate... Non ti spiacerà se ti perquisisco per esserne sicuro”


    °Se poi per errore mi capitasse di dimenticare qualche lama in mano e ti pugnalassi, non sarebbe comunque un problema mio°


    Pensava tra se Sougo con aria a dir poco omicida.
    Per fortuna di Shu e di Sougo stesso, Atasuke arrivò pochissimi istanti dopo, lanciato come il vento e ben più rapido di quanto Shu potesse rammentare dal loro ultimo ed unico incontro.

    «Piantala Sougo, vedi di tornare al tuo lavoro sulle mura. Qui ci penso io»


    Lo sguardo di Atasuke era affilato e non lasciava al sottoposto alcuna possibilità di scampo.
    La situazione parve rimanere in stallo per alcuni secondi, eccezion fatta per alcune foglie verdi che il vento portava con se lasciandole svolazzare per l'aria.

    “Ricevuto... Tieni d'occhio questo tizio però... Stava cercando di entrare portandosi l'equipaggiamento con se”


    Sottolineò Sougo in tono sottomesso prima di voltarsi incamminandosi verso la scalinata che lo avrebbe portato in cima al gare e da li lungo il permimetro del villaggio.

    “Ti assegnano un incarico accademico e devo perdere tempo alle mura del vostro villaggio perché siete diventati paranoici, come se un nukenin scegliesse una strategia così idiota per attaccarvi, specialmente in questo periodo...”

    «E buon giorno anche a te Shu... Ti sei mai chiesto perchè la procedura di ingresso dalle mura prevede la rimozione di TUTTE le armi?»


    Lo sguardo di Atasuke seguiva con attenzione i movimenti di Sougo che si stava allontanando, mentre a braccia conserte parlava con la precisione e l'autorità che il suo ruolo gli imponevano.

    «Perchè in qualche modo dobbiamo limitare le possibilità di attacco dall'interno del villaggio. Ovviamente per limitare un ninja sarebbe meglio sigillarne il chakra, l'utilizzo delle tecniche e quant'altro più che rimuoverne le armi. Ma rimuovendo queste...»


    Portò lo sguardo sulla scrivania dove erano presenti le armi che già aveva deposto il genin, prendendo in mano la cartabomba e mostrandola al sunese.

    «Riduciamo quantomeno le possibilità di attacco esplosivo, di danneggiamento o più semplicemente di distrazione, rendendo più difficile ad un eventuale assalitore agire, ed eventualmente fuggire dopo aver colpito.»


    A quel punto ripose nuovamente l'esplosivo sulla scrivania, portando il suo sguardo e tutta la propria attenzione sul giovane Sunese.

    «Certo hai tutte le credenziali per passare e ti conosco, ma non siamo di certo abbastanza “amici” da permetterti di oltrepassare il gate violando le regole. Non lo concederei nemmeno al Daymio stesso ed alla sua scorta, figurati ad un Genin... Detto questo, te lo chiedo un'ultima volta prima di procedere con la perquisizione: hai con te altre armi o rotoli di evocazione? Nel caso, devi consegnarmeli, poi, con il tuo aiuto verranno sigillati in un rotolo codificato con il tuo chakra, in modo che nessuno oltre a te possa accedere al contenuto. Ovviamente ti verrà riconsegnato quando uscirai dal gate, ma finchè sei tra le mura di Konoha, non ti sarà concesso portare armi. È una regola che vale per tutti gli stranieri nel villaggio e non sarà per te che farò uno strappo alla regola, specialmente dopo quanto accaduto, segno che qualcuno di qualche altro turno si è concesso la leggerezza di lasciarsi passare sotto il naso qualcosa»


    Inutile dire che Atasuke, se costretto, non si sarebbe risparmiato una perquisizione fisica, verificando ogni singolo angolo, ogni singola tasca, sacca o quant'altro negli abiti del sunese che potesse in qualche modo contenere un qualsiasi oggetto. Egli era esperto nel celare il proprio equipaggiamento alla vista e come si dice: Serve un ladro per prendere un ladro.
    Atasuke in quel caso non era un ladro, ma sapeva bene i posti migliori in cui celare dei piccoli oggetti come dei kunai, delle carte bomba o peggio: Dei rotoli d'evocazione.

     
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736 replies since 21/11/2005, 02:02   20823 views
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