[Primo Accesso] Mura di Konoha

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Ritorni a Casa e nuovi Visitatori~


    La notte non stava ormai tardando ad arrivare, ed i gate, solitamente sempre aperti nelle ore diurne, erano ormai stati chiusi completamente, sigillando il villaggio per la notte.
    Solitamente passata una certa ora, l'accesso al villaggio veniva chiuso, ad eccezione che per alcune particolari persone, le quali avevano uno specifico permesso, oltre che altre misure di sicurezza per accertarne la reale identià.
    Atasuke, dal canto suo era nuovamente tornato nel suo ufficio. Da poco era rientrato dalla ronda con i suoi uomini ed aveva parecchie scartoffie da sbrigare prima di chiudere il turno e tornarsene a casa per riposare.
    D'un tratto, uno dei suoi sottoposti fece irruzione nell'ufficio, lamentando un'avvistamento.
    [Abilità]

    “Signore, abbiamo avvistato due persone in avvicinamento lungo la strada principale... Sembrerebbero shinobi”

    «A quest'ora? Risultano shinobi in ritardo per il rientro?»

    “No, signore, tutti gli shinobi del villaggio son rientrati prima della chiusura dei gate”

    «D'accordo, torna pure alla tua postazione, mi occuperò personalmente di questi due»


    Sospirò impilando con cura i fogli che aveva in mano, sistemandoli per bene, prima di metterli da parte sulla sua srivania. Ormai era evidente che il suo turno sarebbe durato più di quanto preventivato... D'altronde era sempre così...
    Si diresse rapido verso il gate, muovendosi rapido e silenzioso lungo la scalinata delle mura, arrestandosi solo in cima alla camminata, osservando celato dall'oscurità sempre più densa in cui il suo nero mantello si perdeva.
    [Furtività]
    Osservò i due misteriosi individui, considerandoli, fino a prova contraria, delle possibili minacce per il villaggio. In fondo, quello era uno degli orari migliori per attaccare un gate, sfruttando le ombre decisamente allungate e l'oscurità che ancora calava. Mentre li osservava avvicinarsi, notò che i due parlottavano tra loro mentre si avvicinavano, segno forse che erano amici, o quantomeno conoscenti ed udì distintamente il primo dei due mentre bussava sul gate chiedendo che gli venisse aperta la porta.

    “Hey, sono Sho! Sono tornato da Kiri ed ho qui con me un ospite da portare in amministrazione domattina, venite pure a controllarci.”

    °Sho... Se non ricordo male, dovrebbe essere uno dei nuovi torturatori... Devo ricordarmi di lasciargli un prospetto per ricordargli gli orari di chiusura del gate°

    “Di questo passo, Sho, potremmo non avere bisogno che il Guardiano di apra.”

    °Ironico il suo "amico"...°


    Pensò tra se mentre il suo udito ascoltava con attenzione le parole dei due. In fondo c'era da esser sospetti quando que elementi si presentavano a quell'ora della notte, e per quanto questi fossero, almeno in apparenza, validi shinobi della foglia, non sarebbe stato il primo caso in cui qualcuno sperava di illudere i controlli usando banalmente l'oscurità e la tecnica della trasformazione per farsi passare per qualcun'altro.
    Con un sorrisetto sadico, Atasuke decise di giocare un piccolo scherzo ai due, in fondo se doveva proprio allungare il proprio turno, almeno che ne valesse la pena.

    «Sho... Lo sai che il tempo di chiusura dei gate è passato da un pezzo... O te ne sei forse dimenticato?»


    La voce dell'Uchiha risuonò alle spalle dei due, come se Atasuke si fosse trovato proprio dietro di loro, leggermene oltre Sho.

    «E tu... Qual'è il tuo nome?»


    Nuovamente la voce dell'Uchiha risuonò alle loro spalle, ma questa volta nella direzione opposta.
    Com'era possibile che quella voce risuonasse in tanti luoghi differenti? Possibile che il misterioso guardiano che li stava accogliendo li avesse in qualche modo circondati?

    «Chi sei?»

    «Qual'è il tuo villaggio?»

    «Per quale motivo sei qui?»


    Ogni volta la voce dell'Uchiha risuonava in un punto differente attorno al kiriano, senza seguire un'ordine direzionale preciso. L'unica cosa certa era che nessuna delle voci proveniva dal gate, dove realmente l'Uchiha si trovava.

    «Date la parola d'ordine per l'ingresso notturno!»


    Intimò un'ultima voce, che proveniva proprio dalla parte opposta del gate, studiata per portare i due a voltarsi, dando le spalle al gate quantomeno per il secondo che necessitava all'Uchiha per entrare effettivamente in scena.

    Se anche solo uno dei due si fosse voltato, dando le spalle al gate, Atasuke si sarebbe quindi fiondato a terra, buttandosi al pienò della velocità e con i movimenti silenziosi che lo contraddistinguevano. [Velocità] [Abilità]
    A quel punto, quasi comparso dal nulla alle spalle di entrambi (o del singolo che si era voltato) avrebbe esclamato con tono decisamente calmo.

    «Allora? Non so se avete notato, ma l'ora si fa tarda e vorrei poter tornare a casa, visto che il mio turno di oggi è terminato... Mi servono nomi, motivo della visita ed equipaggiamento»


    Sorrise, da sotto al nero cappuccio, mentre attendeva la reazione di entrambi. Il protocollo standard non prevedeva il ritiro degli equipaggiamenti dei ninja di Konoha, tuttavia, l'equipaggiamento dei ninja era registrato al momento dell'uscita ed il controllo prevedeva una verifica dello stesso per doppio motivo: Per l'armeria che avrebbe dovuto rifornire l'eventuale equipaggiamento disperso, e per i guardiani che avrebbero potuto verificare l'esatto equipaggiamento, verificandone anche i codici di ogni singolo oggetto durante la notte per essere certi dell'effettiva identità del proprietario.

    Se invece nessuno dei due si fosse voltato, sarebbe rimasto fermo, celato dalla notte calante e dal nero mantello che su quelle mura lo celava alla vista, in attesa delle loro risposte.
     
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736 replies since 21/11/2005, 02:02   20823 views
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