[Primo Accesso] Mura di Konoha

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    I Visitatori della notte 二

    ~Controlli al Gate~


    Atasuke osservava nella notte la reazione dei due. Il primo, il Konohaniano sembrava indispettito da quel rimbombare di voci, mentre il Kiriano, forse rassicurato dal comportamento dell'amico, non sembrava essere turbato, anzi, ascoltò le sue domande e rispose, convinto forse che ciò che aveva da dire bastasse all'Uchiha per garantirgli un'ingresso.
    Una volta atterrato e poste le sue domande, Atasuke squadrò i due con attenzione con aria seria, anche se questi forse avevano preso il suo modo di agire come una burla o un qualche scherzo di pessimo gusto. Da un lato avevano ragione, ma dall'altro, come sperava, i due non avevano capito di essere seriamente sotto esame.
    I controlli dell'Uchiha, infatti, se di giorno si limitavano al formale controllo di documenti ed armi, di notte valutavano molto di più le persone, proprio perchè le condizioni notturne favorivano il contrabbando e le infiltrazioni, oltre che gli attacchi. E non voleva nemmeno lontanamente rischiare un'altro casino come la notte del rapimento di Keita.

    “Questo è bene che ritorni al più presto possibile eh, che non posso permettermi di andare a giro senza nessun equipaggiamento.”

    «Non temere, come dovresti ricordare, di notte controlliamo tutto e tutti. Se di giorno un'abile ingannatore può eludere la vista, puoi immaginare la notte quanti abbiano già provato ad entrare dalle mura facendosi passare per shinobi della foglia... Anzi... Se non ricordo male la scorsa settimana te ne ho spediti un paio da interrogare o te ne eri dimenticato?»


    Concesse un breve sorriso al “collega” mentre con un gesto richiamava a se uno dei suoi che prese con cura lo zaino con tutte le armi per procedere in una sala chiusa al controllo del materiale, che, salvo problemi, sarebbe stato riconsegnato una volta attraversato il gate.

    “Ho già risposto alle tue domande, Guardiano di Konoha. Non è mia intenzione rinunciare di sottostare a quanto lei mi ha appena comandato, ma come posso ritenermi al sicuro se persino la mia guida viene espropriata del suo equipaggiamento all'ingresso del Villaggio? Kiri non avrebbe mai permesso una cosa del genere, anzi, non la ha permessa affatto. Devo ritenere la mia incolumità a rischio?”

    «Kiri, rammento quel luogo... Quando vi farete ritorno, portate i miei saluti al Mizukage... Devo ancora un gelato alle sue figlie...»


    Rispose di primo acchito mostrandosi pensoso, quasi come se la sua mente in quel momento fosse altrove, vagando in un mondo tutto suo e non li con loro.
    Ma quella, non fù altro che un'impressione di pochissimi istanti, dacchè l'Uchiha si fece nuovamente serio, adombrando velatamente il suo sguardo. Quando era in servizio non vi era spirito o divinità che potesse nulla, non accettava compromessi.

    «Onestamente una simile domanda non me la aspettavo da un “ex-militare” di una forza privata. Mi risulta infatti che il rigore sia alla base di un qualsiasi gruppo, quindi, non vedo perchè stupirsi se i controlli vengono fatti a TUTTI quando entrano da un gate, specie di notte, specie dopo la chiusura dello stesso. Inoltre, con tutto il dovuto rispetto per i colleghi delle mura di Kiri, non mi interessa come vengono gestite le loro mura o il loro porto. Tanto più che l'ultima volta che mi son presentato i controlli furono tanto rigorosi nel farmi entrare che sarei passato con tutto il mio armamentario sotto al mantello se non avessi depositato tutto per mia diretta iniziativa... Coincidenze vogliono infatti, che a Kiri mi risulta ci siano stati parecchi problemi tempo addietro... Qui, invece, da quando sono al comando nessuno ha ancora passato il gate con la seria possibilità di nuocere al villaggio. Motivo per cui, non avrete alcuna necessità ne di una scorta ne delle vostre armi per proteggervi una volta attraversato il gate. Sempre che non vogliate creare problemi. In quel caso nulla cambierebbe. Ne una scorta, ne le vostre armi basterebbero a proteggervi»


    Il suo tono era deciso e decisamente vicino alla minaccia, anche se lo scopo era semplicemente quello di rendere chiara la situazione senza dare spazio all'ex-militare di poter ribattere in alcun modo sulla sicurezza. La sicurezza del gate e del villaggio era garantita da Atasuke ed i suoi uomini e non accettava che un qualsiasi shinobi di una qualsiasi altra nazione pensasse di poter dubitare della sicurezza fornita dal suo corpo di guardia.
    Al suo cenno, un'altro guardiano seguì la stessa scena, prendendo in custodia l'equipaggiamento del Kiriano, che in questo caso, oltre ad essere controllato e catalogato, venne inserito in un rotolo da richiamo, che sarebbe stato archiviato nelle guardiole delle mura e riconsegnato al legittimo proprietario all'uscita dal gate.

    «Molto bene. A questo punto, vorrei solo controllare i vostri documenti e se non ci sono problemi, mi occuperò di farvi accedere facendo riaprire il gate»


    Sorrise, tendendo le mani, una per visitatore nel chiaro cenno di ricevere dai due i documenti, oltre che le semplici parole con cui si erano presentati.
    Quando tutto ciò fosse stato eseguito, non essendoci intoppi in merito, Atasuke avrebbe fatto un nuovo cenno, segnalando ai guardiani di sbloccare la piccola porta posta alle basi del cancello del gate permettendo ai due di proseguire all'interno, riconsegnando a Sho il suo equipaggiamento.

    «Prego dunque, da questa parte... Sho, prima di andare, vorrei parlarti in privato»


    Disse, lasciando subito passare Keiji e fermandosi per un'istante con Sho, assicurandosi che il Kiriano non potesse udire il loro discorso chiudendosi alle spalle la porta ed allontanandosi quanto poteva servire.

    «Scherzi a parte, la prossima volta ricordati che il gate di notte aggiunge dei controlli aggiuntivi. Sai che cosa è accaduto tempo addietro vero? O hai dimenticato tutto il casino accaduto con il rapimento di Keita?»


    La voce dell'Uchiha era decisamente meno formale, ma non per questo meno seria. Tutti al villaggio sapevano di quanto era accaduto con Keita ed il suo rapimento e nessuno di certo avrebbe mai dimenticato tutta la distruzione che ne era derivata.

    «Quindi, qualsiasi sia la motivazione che ti tiene fuori dal gate fino a tarda ora, non ti stupire se i controlli si fanno serrati anche su quelli che portano il nostro coprifronte quando rientrano. In merito alla parola d'ordine, beh, non è mai esistita... Se ti chiedi il perchè di quella domanda è semplice... Di solito i furbi ci cascano cercando di trovare qualcosa di sensato. Ovviamente, non credo sia necessario spiegarti come funziona una trappola interrogativa, no? Detto questo vai pure, ma tieni d'occhio il Kiriano. Come per tutti gli ospiti, se fa casini nel villaggio la responsabilità è tua.»


    Nuovamente la voce dell'Uchiha risuonò decisa sull'ultima affermazione, che più che essere un'affermazione era una diretta constatazione dei fatti.
    Se non vi fosse stato nulla da aggiungere, i due sarebbero tranquillamente proseguiti per la loro strada, all'interno del villaggio, ed Atasuke, per conto suo, sarebbe tornato a compilare gli ultimi documenti lasciati in sospeso, prima di tornarsene a casa per una meritata notte di sonno.



    OT - Ok, se volete potete proseguire oltre, ovviamente se nessuno dei due fa storie e sottostate a quanto detto e richiesto. Se invece fate storie, ovviamente, tutto cambia. Se volete potete comunque proseguire con le interazioni con Atasuke. A voi la scelta :zxc: - /OT
     
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736 replies since 21/11/2005, 02:02   20873 views
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