[Primo Accesso] Mura di Konoha

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Febh Yakushi, il Famigerato 一

    ~Il Primo Incontro~


    Atasuke stava facendo il suo ormai consueto giro di controllo, analizzando con attenzione tutto ciò che riguardava l'equipaggiamento dei suoi, le procedure e quant'altro. In quella giornata, manco a farlo apposta, aveva previsto poi un'esercitazione in caso di attacco con cui avrebbe simulato assieme ai suoi un piccolo assalto.
    Aveva già disposto la formazione della squadra di attacco, mentre la “difesa” era composta dagli uomini di guardia. A capo dell'assalto, vi era Sougo, con alcuni degli uomini della seconda divisione ed aspettavano solo il segnale dell'Uchiha per scatenare l'inferno.
    Ad un tratto però, in un momento decisamente inaspettato, Atasuke sentì una detonazione non molto lontano. Si voltò e vide ancora la vampata che si elevava davanti al gate, segno che qualcosa era decisamente andato storto.

    °Sougo, razza di idiota!°


    Fu il suo primo pensiero, mentre, ormai allertato dal potenziale assalto, si diresse al gate, assieme ad altri guardiani, i quali erano attratti da quanto era appena accaduto. Non ci voleva molto, prima che qualcuno facesse scattare l'allarme facendo convergere il grosso del corpo al gate.
    Raggiunto il gate, Atasuke chiese subito ad uno dei presenti che cosa stesse accadendo e questi, decisamente sull'orlo tra la paura e la follia, non seppe che rispondere, balbettando dapprima alcune incomprensibili parole, prima che l'Uchiha lo riportasse nel mondo dei vivi con due sberle ben assestate.

    “U-Uchiha-sama! Non saprei, sono esplosi svariati fumogeni, poi una voce gracchiante, sembrava qualcosa di oscuro e distorto, e poi è esploso tutto!”


    Il volto dell'Uchiha si distorse in una smorfia di disprezzo. Se quello era uno dei soliti scherzi di Sougo l'avrebbe pagata, oh, se l'avrebbe pagata.

    «Tutti in posizione! Pronti a respingere eventuali attacchi!»


    Tuonò egli, dando alcuni semplici segnali con le braccia, prima che i suoi occhi dotati di una vista decisamente acuta, gli fecero notare una figura che emergeva dalla nube sollevata dall'esplosione.
    Dapprima non riuscì a capire di che si trattasse e per sicurezza tenne i suoi sulla corda, tenendo il braccio destro alzato, pronto ad abbassarlo per indicare l'inizio dell'assalto.
    Si avvicinò con passo lieve, pronto a reagire a qualsiasi cosa, notando poi che a terra, mezzo sbruciacchiato c'era un individuo, accompagnato da due lucertole flambè.

    “Febh...Yakushi... ...aprite...si?”


    Atasuke rimase alcuni istanti ad osservare il quasi cadavere rantolante, mentre i suoi occhi guizzavano alle sue spalle, osservando quel che restava di un grosso baule e di un vecchio mangianastri.
    Non sapeva in effetti se ridere o piangere. Quella situazione era decisamente assurda, assolutamente senza senso alcuno, eppure, non sapeva se ritenersi divertito da tanta assurdità o offeso da tanta inettitudine, non per ultima, quella dei suoi che non erano stati in grado di gestire la situazione.

    «Febh... Yakushi?»


    Chiese sorpreso, abbassando il braccio mentre con l'altro faceva cenno a due dei suoi uomini di raggiungerlo al di fuori del cancello, portando con loro l'attrezzatura medica. In fondo, per quanto ne sapeva, quell'uomo aveva bisogno di cure, ed essendo un ninja di Oto era comunque un loro alleato.
    Quando due dei suoi arrivarono, kit medici alla mano, Atasuke si chinò sullo Yakushi di Oto, squadrandolo con attenzione, quasi a chiedersi se quel tizio potesse effettivamente essere l'uomo che diceva di essere. Non aveva ancora mai avuto l'occasione di conoscere il famigerato amministratore di Oto e non poté evitare di chiedersi se davvero quell'uomo steso a terra davanti a lui fosse realmente quella stessa persona.

    «E qual buon vento vi porta davanti alle porte di Konoha?»


    Chiese con un lieve tono ironico mentre i due suoi sottoposti iniziavano a preparare il materiale, pronti ad applicare un primo soccorso all'ustionato.

    «Ma soprattutto ditemi... CHE DIAVOLO VI è SALTATO IN MENTE DI FARVI SALTARE IN ARIA DAVANTI AL GATE!?»


    Tuonò infine l'Uchiha, quasi cambiando nettamente di personalità, passando dal precedente tono calmo ed accondiscendente ad uno decisamente meno gentile e molto più militare, tanto che i due sottoposti si fermarono per un'istante, visibilmente spaventati dall'urlo dell'Uchiha.
    Sia che Atasuke ricevesse una risposta, dall'uomo, dalle lucertole o da nessuno dei tre, Avrebbe fatto cenno ai suoi di procedere, riprendendo con il soccorso, levandosi in piedi e troneggiando sui tre uomini e le due lucertole a terra dinnanzi a lui.

    «Yamazaki! Manda a chiamare quelli delle pulizie, abbiamo della roba da smaltire qui davanti!»


    Ordinò, ben conscio del fatto che alle sue spalle, l'interessato aveva recepito il comando e si era messo in moto per far ripulire tutto quel disastro. In fondo, ormai, della roba dello Yakushi non restava praticamente più nulla di sano. Era tutto da buttare, quindi difficilmente si sarebbe offeso nel vedere che tutto veniva smaltito per ripristinare l'ordine e l'efficienza del gate.

    «Ad ogni modo, mi spiace essere duro... Ma temo dovrete sottoporvi comunque ai normali controlli e depositare ogni vostra arma o rotolo d'evocazione prima di procedere all'interno del villaggio...»


    Riaprì il discorso, con la stessa calma e gentilezza che lo contraddistinguevano, riportando l'attenzione sul visitatore Otese che millantava d'essere il famigerato Febh Yakushi.
     
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736 replies since 21/11/2005, 02:02   20789 views
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