[Primo Accesso] Mura di Konoha

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Febh Yakushi, il Famigerato 二

    ~Discorsi di Utilità~


    Atasuke fissò, quasi ammaliato dalla sua assurdità il misterioso amministratore di Oto di cui aveva sentito parlare in passato.
    Certo, aveva sentito delle storie in merito, ma le aveva trovate tanto assurde ed insensate da crederle fondamentalmente delle leggende troppo cresciute, delle bonarie storielle in gran parte inventate per far ridere gli amici ed i commensali durante un pasto. Eppure, da ciò che aveva davanti, poteva solo giungere ad una conclusione sensata: Si trattava della più pura e semplice verità.
    Atasuke però, in tutta quella stranezza notò un dettaglio non da poco: Il misterioso elemento aveva solo gli abiti danneggiati, mentre la pelle, sembrava perfettamente integra e senza alcun segno di ustione o ferita provocata da eventuali schegge scagliate dalla detonazione.
    Visto il modo in cui quell'uomo era uscito senza danni, ovviamente, non poté evitare di chiedersi che cosa mai potesse essere accaduto, ma soprattutto: Come avesse fatto Febh ad uscirne praticamente incolume.

    «Più che da pappemolli, io preferisco definirlo un sistema efficiente. Il come poi chi rompe debba spurgarla dopo, è tutta un'altra questione»


    Rispose, mantenendo una calma quasi fuori dal normale, soprattutto per lui che tanto odiava finire sotto accusa da parte degli altri, o peggio, quando gli altri mettevano in discussione l'organizzazione dei suoi.
    Lasciò che lo Yakushi continuasse a parlare, il quale si prese addirittura la libertà di lasciargli una pacca sulla spalla, libertà che l'Uchiha non gli permise, fermando, con delicatezza il braccio dell'avversario intercettandolo con il dorso della mano mentre scuoteva il capo in segno di dissenso.
    Ascoltò poi con estrema attenzione ciò che Febh aveva da dire in merito all'inutilità di quel controllo al gate con la rimozione delle armi, specialmente per un Jonin del suo livello e che evidentemente non aveva alcuna necessità di portare con se delle armi.
    Un discorso praticamente già sentito, dato che Atasuke per primo era cosciente del limitato controllo di cui disponevano al gate per bloccare eventuali malintenzionati in ingresso al villaggio. Tuttavia, per quanto lo Yakushi avesse ragione, era altrettanto vero che rimuovere ogni singola arma in mano ai visitatori, toglieva loro, o quantomeno rendeva più complesso agire piazzando ad esempio delle bombe in una parte del villaggio creandosi magari un diversivo o attaccando contemporaneamente più zone del villaggio rendendo difficile prevederne le mosse ed agire in maniera tempestiva ed efficace.
    Tuttavia, Atasuke tacque, lasciando che quel discorso senza senso continuasse per la sua via, fino ad infrangersi per suo conto contro un muro invalicabile che si era eretto fondamentalmente dal nulla dal discorso dello Yakushi stesso.

    “Non posso consegnartele perchè liquella è merce. Abbastanza veleno da seccare metà della vostra popolazione.”

    °Spero stia scherzando... Come pensa di poter passare dal gate con tutto quel veleno!?°

    “Se le vuoi dovrai pagare, dato che sono qui a Konoha per proporre degli affari a quel bestione arrogante del vostro Kage.

    °Ecco, questo non mi stupisce affatto... Cosa poi debba farsene di tanto veleno probabilmente non lo saprò mai...°

    “E per inciso...tu chi diavolo sei? In genere un guardiano fa più bella figura se si presenta.”

    °Detto da uno che si è appena fatto saltare in aria...°


    «Avete ragione, sono stato scortese. Voi potete chiamarmi Atasuke Uchiha»


    Disse con tono deciso, mentre lo sguardo affilato puntava ciò che restava della cassa e del suo contenuto, cercando di ipotizzare alla veloce il numero di rotoli contenuti, principalmente per valutare la possibilità o l'impossibilità nel tenere sotto controllo tutta quella scorta potenzialmente mortale.

    «Tuttavia, è proprio per evitare che una scorta tanto massiccia di veleni, esplosivi o qualsiasi altro oggetto che possa essere un rischio per gli abitanti del villaggio che al gate facciamo depositare tutto, anche ai jonin-in-grado-di-abbattere-le-mura-con-le-mani-legate»


    Fece eco alle ammissioni del jonin di Oto senza smuoversi anche solo di un passo dalla sua posizione. Quell'uomo poteva essere potente quanto voleva, poteva anche minacciarlo, ma non sarebbe passato oltre se non avesse depositato tutto ciò che portava con se e che potesse in qualche modo arrecare danno al villaggio o ad i suoi abitanti.

    «Inoltre non credo che l'Hokage abbia la necessità di avere sotto mano l'intera scorta mortale che avete preparato per lui solo per valutare l'acquisto. Motivo per cui quei rotoli ed i veleni in essi contenuti non passeranno oltre alla guardiola. Se voi vorrete trattare con l'Hokage potrete farlo nei suoi uffici disarmato e senza veleni a portata di mano. Altrimenti, mi spiace, ma non vi è concesso l'ingresso. Se vorrete provare a forzare il blocco, vi avverto, non esiteremo un'istante a dare l'allarme considerando questo un'attacco al villaggio»


    Aggiunse senza possibilità di replica. Se c'era una cosa che atasuke non avrebbe mai accettato era proprio di contravvenire ad una delle regole che aveva imparato a seguire e che lui per primo applicava senza remore.
    Non era stato avvisato della consegna, quindi per ciò che sapeva quella non era una scorta inviata a fronte di un'ordine da parte del colosso, motivo per cui, come ogni merce pericolosa non dichiarata, non avrebbe attraversato qual confine o almeno, non lo avrebbe fatto durante il suo turno di guardia.

    […]


    Quando Yamazaki fece il suo ritorno, portando con se la squadra di ripulitori, Atasuke ne approfittò per mandare il giovane genin a portare un'altro messaggio, questa volta diretto all'Hokage e scritto su di una delle sue carte, sbucata dalla manica del nero mantello.

    «Yamazaki, porta immediatamente questo messaggio all'Hokage con priorità assoluta, ci siamo intesi?»

    “Certo, Atasuke-sama”


    Rispose al sottoposto con un cenno di assenso mentre questi correva rapido a portare il messaggio al colosso. A quel punto la questione sarebbe ricaduta direttamente anche su Raizen. Se davvero lui aveva richiesto quel carico, avrebbe imparato che certe cose andavano comunicate prima ai gate se non voleva intoppi nella consegna. Se invece si fosse trattata di una balla inventata o di una qualche burla dello Yahkushi, beh, Raizen avrebbe avuto i suoi buoni motivi per presenziare e spiegare all'amministratore Otese come funzionavano le cose a Konoha.

    «Avete quindi deciso come intendete operare? Depositate qui la vostra “merce” per andare a trattare con l'Hokage, o preferite rimanere qui in attesa del suo arrivo? Sta a voi la scelta.»




    OT - Direi che a questo punto Raizen Ikigami può entrare in scena quando vuole nei limiti delle tempistiche umane :zxc: Anche perchè quel carico non passerà dal gate salvo due condizioni: Atasuke Morto o Raizen che se lo porta con se :zxc: - /OT
     
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736 replies since 21/11/2005, 02:02   20788 views
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