[Primo Accesso] Mura di Konoha

[Free GdR] [Macro GdR]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    Jotty2Hotty

    Group
    Fan
    Posts
    1,341
    Reputation
    +703

    Status
    Anonymous

    La più logica spiegazione



    Sanjuro avrebbe seguito la discussione saltellando tra un piede e l'altro, per poi sedersi di botto con un tonfo sordo, rialzarsi, e raccogliere un fungo apparso proprio dove pochi istanti prima aveva sbattuto il sedere a terra. Il fungo sarebbe stato di un colore verde acceso.
    Lo sciamano si sedette di nuovo, ma stavolta con in mano il suo funghetto misterioso. frugò da qualche parte sotto la gonnella e tirò fuori quello che sembrava essere un coltellino, e prese a sbucciare il fungo come si fa con una mela. Il tutto mentre il guardiano della Foglia e i due compagni Kiriani si scambiavano invettive di qualche genere sulla lunghezza del proprio pene, sul metodo più adatto per tosare le capre, e su come schiaffeggiare suddetto pene, o qualcosa del genere, dopotutto Sanjuro era solo concentrato, non molto concentrato.
    Akira si rivolse a Sanjuro, sarcasticamente, per chiedergli se fosse simpatico, ma lo sciamano e il sarcasmo avevano organizzato orari diversi per presentarsi nei vari luoghi, quindi l'uomo non colse l'accento, e rispose seriamente al suo amico spadaccino.

    - Simpatico? Certo Akira-kun, ti preoccupi sempre troppo e indossi strani motivi sulla biancheria, ma penso tu sia molto simpatico. - Disse sollevando la testa e fermando la sbucciatura del fungo, per poi proseguire.

    La discussione andò avanti ancora per qualche minuto, Meika disse la sua, e sembrò trattare il guardiano come quella che un tempo fu la mamma di Sanjuro, nell'educare il giovane sciamano; che all'epoca non capiva nulla di misticismo, ma quella era un'altra storia.
    Terminata la diatriba, i sue si unirono nell'attesa allo sciamano, sedendosi nelle vicinanze, e discutendo riguardo la motivazione che poteva giustificare la loro presenza in quel luogo. Sanjuro non aveva il minimo dubbio, si trovavano lì per esorcizzare Itai, ma non poteva rivelarlo ai due ragazzi. Akira gli avrebbe creduto, ma avrebbe come minimo attaccato il villaggio per risolvere il problema, Meika invece, povera ragazza, sarebbe stata terrorizzata dall'idea dell'Itai-Spettro nel villaggio.

    Sanjuro scelse quindi la motivazione più logica, semplice, e inattaccabile del mondo, subito dopo aver ingerito il fungo sbucciato ed aver emesso uno sbuffo.

    - Tartarughe marine, la lavandaia dei Kenkichi e il porro. -

    Annuendo sicuro di sè, in direzione dei due compagni. Lo spettro di Itai l'avrebbe certamente trovata logica.


     
    .
  2. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Un'altra missiva Kiriana 三

    ~Incomprensioni~


    Atasuke proseguì con il suo discorso senza intoppi, ma i suoi occhi non ebbero problemi nel vedere la svogliatezza dell'Hozuki nell'ascoltare, il quale non sembrò nemmeno provare a celare la sua indisposizione, al pari di un bambino che non riteneva giusta la predica e per questo sbuffava nell'ascoltarla sentendosi completamente innocente.
    Nn essendo però egli genitore o superiore dell'Hozuki, sorvolò su quest punto, proseguendo oltre senza calcare inutilmente la mano. In fondo il Kiriano non era un suo sottoposto, ne un suo parente e men che meno un suo allievo, dunque se voleva recepire il consiglio lo avrebbe fatto, altrimenti era libero di proseguire per la sua strada come meglio credeva.

    “Mi tiro fuori, onestamente. Per il resto posso assicurarti che non sarai di certo te a sapere informazioni che neanche Itai conosce. Per quel che riguarda Asmodai... Che ha combinato quell'idiota?”


    A quella affermazione però Atasuke si arrestò per un'istante con uno sguardo tra l'incuriosito e il divertito. Davvero Itai stesso, il Mizukage non era a conoscenza di informazioni di quel tipo? Certo a Kiri le cose dovevano essere ben strane se nemmeno il mizukage era informato di tutto ciò che accadeva sotto al suo comando.

    «Asmodai avete detto? Non ne ho idea... Ho forse parlato di un certo Asmodai?»


    Atasuke sapeva infatti benissimo che Asmodai era il Kiriano che era stato in riunione con l'Hokage e non era di certo un segreto per lui e gran parte del resto del villaggio il trambusto accaduto dato che le urla furiose risuonarono per le strade al punto che alcuni si chiedevano se qualche demone burlone avesse iniziato ad infestare le vie. Tuttavia, non fu nemmeno troppo sorpreso, in fondo i tre, visti i gradi dichiarati dovevano di certo essere informati della missione diplomatica, oppure erano bene a conoscenza dell'Akuma ed avevano tirato ad indovinare.

    “Mi vorrei però prenotare un posto per colpire più forte il tuo compaesano, se possibile. Penso di poterti aiutare. Detto questo, mi vado a stendere un po', mentre tu ti stai infilando in una discussione che non potrai vincere.”

    «Gomenna, Hozuki-kun, temo abbiate perso la vostra occasione... In merito alla discussione... Non ricordo ci dovesse essere una forma di vincitore o meno, anche perchè non ricordo l'inizio di una competizione o di un duello»


    °Che avete comunque già perduto in partenza°


    Rispose con gentilezza, osservandolo mentre si allontanava e ripensando all'assurdità detta dallo sciamano in merito alle sue mutande, un'informazione che toglieva agli occhi di chiunque ogni forma di credibilità al Kiriano.

    […]


    Prese poi a parlare privatamente con la giovane Akuma, la quale, per quanto certamente fosse stata la più aggressiva, inconsciamente era colei che maggiormente tra i tre dava un senso di affidabilità all'Uchiha.

    “Non lo conosce, non sa cosa ha fatto per Kiri. [...] ed ho motivo di credere che a quel punto Akira avrebbe potuto reagire anche peggio, per giudicare che sia adatto o meno a guidare le Squadre Speciali!”

    «Gomennasai... temo ci sia stata una incomprensione in merito... Prima di tutto, mi scuso per il comportamento di Sougo, spero vorrete portare il mio rammarico anche ai vostri compagni... Inoltre, non voglio, ne ho mai voluto mettere in discussione il valore del vostro compaesano. Conosco, seppur poco Itai e credo che se ha assegnato a lui tale ruolo lo abbia fatto per un motivo più che valido»


    Precisò, lasciando poi proseguire la giovane Akuma che di certo aveva altro da dire in merito.

    “Vede, Atasuke-san, se non vuole che qualcuno risponda per le rime, non deve indisporlo prima. […] Ha sbagliato persona con cui discutere, Atasuke-san, io sono quella che ha colpito Sougo, io sono molto meno diplomatica di lui quando vengo insultata”


    Le parole della ragazza erano giuste, forse un filo troppo ispirate ed energiche, tuttavia aveva tutto il titolo di esprimesri a quel modo ed era stata sufficentemente accorta da parlare per se secondo il titolo ed il rispetto che entrambi meritavano.
    Tutti quel giorno avevano sbagliato, a partire dai contenuti delle rispettive espressioni, tuttavia, non era il contenuto che aveva indisposto l'Uchiha, ma il modo in cui questo era stato espresso.
    Sorrise alla ragazza chinando leggermente il capo in segno di rispetto verso le parole che ella aveva pronunciato, prima di esporre una piccola riflessione che era l caposaldo di quella discussione ed il motivo esatto di quel piccolo e brevissimo colloquio privato.

    «Meika-san, non sottovalutate le vostre abilità... certo, come alcune mie altre conoscenze siete forse avventata, estremamente passionale e vi siete lasciata infiammare facilmente, tuttavia, ciò che vi distanzia da Akira è una piccolezza, un dettaglio, che mi aspettavo di vedere in un capo: Voi sapete distinguere la persona che avete davanti. Voi avete ragione, Sougo è stato certamente scortese e come è giusto che sia avrà la sua meritata punizione, tuttavia... Se un Konohaniano commette un errore è forse il caso di offendersi con l'Hokage e con la sua persona o con Konoha stessa?»


    Fece una brevissima pausa, prima di rispondere alla sua domanda retorica che a questo punto aveva degli argomenti su cui basarsi sufficentemente radicati.

    «Ora: Non nego le mie colpe come suo superiore, ci mancherebbe. Tuttavia, sulla base del vostro stesso discorso, come io ho “sbagliato” nel giudicare l'Hozuki, non immaginate che lo stesso errore lo ha compiuto egli stesso attaccando verbalmente i modi di Konoha? Voi siete stata molto diplomatica. Certo, avete colpito Sougo, ma avete solo punito la giusta persona, riservando il giusto riguardo per me ed il resto del villaggio, cosa che Akira non ha fatto. Questo è ciò che distingue un comandante da un semplice soldato... Per usare poi le vostre stesse parole: Voi non mi conoscete, non sapete cosa io possa o meno aver fatto per Konoha o per Kiri stessa... Inoltre, seguendo la stessa logica di Akira, dopo il tradimento di Etsuko ai miei diretti danni... beh, a voi le dovute deduzioni ed i termini in cui dovrei vedere un qualsiasi Kiriano... altro che stupidi o retrogradi»


    Concluse, sorridente, conscio del fatto che la ragazza era di certo sufficentemente matura da comprendere quel discorso ed eventualmente agire, sperabilmente per il bene di Akira stesso.

    “Se non le dispiace, tornerei dai miei compaesani, Atasuke-san. Chiudiamo qui questa faccenda, facciamo come se non fosse mai accaduta, dopotutto è una cavolata di dimensioni epiche sulla quale credo di aver speso anche troppe parole. Comunque, Asmodai non è un mio parente, ma lo conosco. Aspetterò il Mizukage per sapere le sue peripezie”

    «Certamente... Non prendete la mia come una ramanzina o come una paternale... Prendete il mio come un consiglio. Molti errori sono stati fatti oggi e spero che da questo tutti impareremo a non ripeterli in futuro»


    E con un inchino si congedò lasciando tornare la ragazza dai suoi compaesani, mettendosi in attesa del Mizukage o di un suo eventuale messaggio.

    […]


    Passarono alcuni minuti, circa una decina prima che il Mizukage fece il suo arrivo al gate.

    «Bene arrivato, Mizukage-sama i vostri shinobi vi attendono più avanti oltre al gate, non sono voluti entrare nel villaggio. Avete delle armi o dell'equipaggiamento da ritirare prima di uscire?»


    Chiese con gentilezza prima di accompagnare fuori il Mizukage dai suoi, riconsegnando ogni eventuale arma consegnata al suo ingresso.

    «Immagino si tratti di questioni importanti di Kiri, dunque vi lascio ai vostri compiti. È stato un piacere avervi qui Mizukage-sama. Spero avremo modo di salutarvi di nuovo in futuro, magari anche per questioni meno ufficiali»


    Salutò direttamente il Mizukage anche se il suo invito era indirettamente rivolto anche verso ai tre shinobi che erano giunti a recapitare quel messaggio tanto importante, poi, salvo esplicite richieste contrarie, con passo leggero si diresse nuovamente verso il gate lasciando soli i tre.


    OT - Concordato con max l'arrivo del Mizukage in questo post itai arriva al gate. unica nota Akira, occhio al metagame che qui nessuno ha mai nominato Asmodai, salvo Atasuke nel colloquio con Meika... - /OT
     
    .
  3.     +2   Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Kiriani Idioti

    I



    Si dice che all'idiozia non c'è mai fine. Avrei dovuto ricordarmi quel pensiero prima di pensare, in futuro, a qualsiasi decisione che coinvolgeva i ninja del mio villaggio. Quando fui mandato a chiamare ne rimasi sorpreso: tre ninja di Kiri mi aspettavano fuori dal villaggio? Cos'era accaduto? Mi diressi verso il cancello con una certa fretta ed ansia, credevo che fosse accaduto qualcosa a Kiri durante la mia assenza. In realtà era accaduto qualcosa ad un Kiriano, ad Oto, ma era un'altra storia. Giunto lì a ricevermi fu Atasuke, il quale mi riconsegnò le armi lasciate all'ingresso. Cosa diavolo è successo ora, dissi alquanto seccato. La sorpresa di vedere Akira, Meika e Sanjuro lì fuori fu tanta, ed aumentò il mio presagio di qualche disgrazia accaduta a Kiri.


    Mi avvicinai ai tre, scuro in volto. Cosa è successo qui?, domandai. Quando mi fu consegnata la lettera, perfettamente chiusa, la aprii rapidamente. E dovevate essere tutti e tre a consegnarmela?, domandai alzando un sopracciglio. Ma il contenuto della lettera mi fece dapprima sbiancare e poi, lentamente, man mano che la leggevo, infuriare. Com'è possibile..., dissi a voce bassa ma glaciale, Com'è possibile che NESSUNO, accartocciai la lettera. NESSUNO SIA CAPACE DI NON FARSI CATTURARE COME UN DANNATO IDIOTA, l'urlo fu carico di rabbia ed alquanto sincero. NON È POSSIBILE PORCA MISERIA, IO VI RINCHIUDO TUTTI NEL VILLAGGIO E NON VI FACCIO USCIRE FINCHÈ NON DIMOSTRATE UN PO' DI CERVELLO, ovviamente non mi riferivo ai tre presenti, ma la frustrazione era decisamente tanta.


    Così senza dire una parola evocai Yogan. E non nella forma di una tenera ragazzina tredicenne, ma nella forma di una enorme dragonessa lunga quaranta metri. Sopra. Adesso, dissi ai kiriani presenti. Andiamo ad Oto a salvare un altro babbeo. Ah, Asmodai ha deciso che l'Hokage l'aveva insultato e l'ha sfiato alla morte, sapete? Spero che Keiji abbia ottime scuse per essersi fatto catturare da Febh, anche se sapevo che Febh era un po' tocco (nel senso, che vedeva il mondo in un modo tutto suo), ero quasi sicuro che qualche idiozia fosse stata commessa. Non ero minimamente pronto a ciò che sarebbe accaduto da lì a poco. Andiamo Yogan, dissi secco e la Dragonessa, salutando Konoha cn un poderoso ruggito, partì a razzo verso Oto.
     
    .
  4. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Un'altra missiva Kiriana 四

    ~Problemi a Kiri~


    Il mizukage parve seccato o quanto meno in apprensione al suo arrivo al gate. Atasuke non fu propriamente certo dello stato d'animo del Nara quando questi recuperò la sua roba, tuttavia, fu certo del fatto che qualcosa ne turbava l'animo e forse anche ben altro.
    Si limitò ad accompagnarlo gentilmente verso i suoi, allontanandosi con passo felpato già alla prima avvisaglia di problemi. Nello specifico alla sua primissima domanda seccata posta già nel vedere i tre che lo aspettavano davanti al gate.

    °Credo che qui le cose si stiano scaldando anche troppo°


    Si ritirò dunque ritornando oltre al gate, cercando di lasciare ai tre la dovuta intimità. In fondo non erano fatti suoi quelli di Kiri, anche se, pur non volendo, gli fu letteralmente impossibile non udire le urla di Itai fin oltre le mura.
    Incuriosito dalla cosa, Atasuke balzò in cima alle difese, verificando che nulla di grave stesse accadendo sotto di loro, per poi osservare il trio che montava in groppa alla dragonessa evocata dal Mizukage, tendendo l'orecchio nella speranza di capire chi altri di Kiri fosse stato catturato o dove ciò potesse essere accaduto.
    [Percezione] [Abilità]

    “Andiamo ad Oto a salvare un altro babbeo. Ah, Asmodai ha deciso che l'Hokage l'aveva insultato e l'ha sfiato alla morte, sapete? Spero che Keiji abbia ottime scuse per essersi fatto catturare da Febh”


    Ascoltò con attenzione, lasciandosi sfuggire un sorrisetto... Trovava stranamente esilerante quella storia con Asmodai ogni volta che la sentiva... Atasuke era stato spesso ripreso per la sua stupidità o per l'avventatezza, a volte per la testardaggine e raramente per insubordinazione. Tuttavia, non era mai stato tanto idiota da sfidare allla morte un Kage, alleato o meno che fosse, nel suo villaggio nel suo palazzo per averlo insultato nel privato di un ufficio.
    Osservò poi il quartetto che spiccava il volo, allontanandosi in direzione Nord verso Oto. Certo sapeva che la vita di un capo non era semplice ed allo stesso modo poteva immaginare quanto stressante potesse essere la vita di un Kage, tuttavia, mai avrebbe immaginato che gli shinobi di kiri creassero tanti problemi al loro Mizukage... E pensare che Raizen si era spesso lamentato di questo o di quello... a fare il confronto poteva decisamente ritenersi soddisfatto...
    Ad ogni modo, Atasuke rimise bene in riga tutti i guardiani che si erano accalcati, incuriositi da quelle urla, che per una volta non provenivano dal loro kage ma da uno alleato, prima di andare a scambiare nuovamente due parole con l'Okita...



    OT - Semmai Atasuke non fosse abbastanza alto in percezione da origliare fatemelo sapere, ma non credo ci siano problemi. Ad ogni modo, direi che se non c'è altro possiamo dire chiusa questa questione al gate di Konoha :zxc: Buon viaggio verso Oto :guru: - /OT
     
    .
  5.     +1   Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,981
    Reputation
    +684

    Status
    Offline

    Déjà-vu







    Quando il messo giunse dalle mura fu Raizen ad intercettarlo, era infatti con lui che voleva comunicare prima che col Mizukage, ragguagliandolo sulla situazione alla porta e sulla presenza di un comunicato per il Mizukage.

    Oh… ohoh… ohohoh

    Ridacchiava mentre la lettera veniva consegnata, nonostante il tono fosse ancora basso.

    Non me la voglio perdere.
    Mizukage, faccio strada io, si accorcia per le mura se è un Konohaniano ad aprire la pista.
    O così dicono almeno.
    Ma era evidente che non fossero al corrente della mia curiosità.


    Camminarono rapidi per le strette vie, giungendo alla porta in un tempo così ridotto da far pensare che avessero attraversato chissà quale buco spazio tempo visto che improvvisamente se la ritrovarono accanto.

    Magia.

    Gli strinse l’occhio, probabilmente l’ultimo evento considerabile felice di quella giornata.
    Quando Itai prese in mano la lettera, visto che lui non ne fece minimamente segreto, gli sbirciò da sopra la spalla, leggendo le parole vergate da Febh con sempre maggior divertimento.
    Sulle ultime parole aveva le guance gonfie ed il viso paonazzo per lo sforzo.
    Se gli fosse stato domandato circa il suo status di salute avrebbe risposto brevemente.

    Si…pfffft!!
    Si! Tutto pfffffft!!!
    Bene… ah-h!


    Si morse la lingua prima che il suo sguardo cadesse sul trio presente alla porta: una ragazza, un ragazzo e…

    AHAHAHAHAHAHAHAHAHAH!
    MACCHECCAZZO E’?!?
    Porti pure lui?
    Ti prego dimmi di si perché questa storia quando finisce io la scolpisco sulla pietra:
    I due giorni di Itai, commento del protagonista: quelli che non avrei mai voluto vivere.
    Ahahahah!


    Saltò in groppa a Yogan anche lui, non sentendosi escluso dall’invito di Itai.

    Hei, hai detto sfida alla morte, uno strappo me lo merito per il disguido no?

    Restò a braccia conserte, immobile grazie al chakra adesivo.

    E poi ti serve qualcuno che sappia distrarre Febh, credimi, non vorresti un Febh concentrato.
    Nessuno vuole che Febh si concentri.


    Non si poteva dire quanta goliardia e quanta serietà era presente in quella frase.

    Ma piuttosto, dimmi, a Kiri i ninja li scegliete soltanto quando cercano di infilare il rettangolo dentro il quadrato o vi accontentate pure di quelli che ci provano col cerchio?

    Qui era ben chiaro quale fosse la proporzione: goliardia 0%.

    Non dico di rimettere su la nebbia rossa, ma un minimo di selezione… non so una stanza con dei bambolotti armati di kunai di gommapiuma… sperando non gli vadano di traverso…

    Si fece pensieroso.

    …no meglio di no, meglio disarmati.
    E mettigli un caschetto sulla testa.


    Anni.
    Questo il tempo che ci sarebbe voluto a Raizen per esaurire il materiale “percolante” di una simile situazione.
    Anni colmi di risate.
     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    It's just YOU against YOU

    Group
    Y Danone
    Posts
    3,786
    Reputation
    +278
    Location
    Roma

    Status
    Anonymous

    Una Lettera Importante

    IV


    Terminata l'inutile pantomima su di chi dovesse ricadere la colpa, se così si fosse potuta chiamare, finalmente Itai sbucò fuori dalle mura della Foglia, dirigendosi verso di noi, evidentemente ansioso e non senza una certa fretta.
    Appena lo vidi avvicinare mi alzai dal prato su cui mi ero disteso, andandogli leggermente in contro. Ciao capo, tutto bene? Non sapevo che era fuori villaggio, quindi son stato costretto a venirti incontro... Ehm... Adesso veniva il bello. C'è una lettera importante, da Oto. Mi trovavo in amministrazione quando è arrivata, insieme a Meika, che stava sistemando degli affari per l'ospedale, e anche a Sanjuro che... Guardai per un attimo lo sciamano, distogliendo lo sguardo da Itai. In effetti non avevo la minima idea di cosa stesse combinando Sanjuro in amministrazione. Feci spallucce. Beh, stava lì anche lui. Comunque... Gli allungai la lettera, restando per un attimo in silenzio e attendendo che la aprisse e la incominciasse a leggere. Sapevo già che la reazione sarebbe stata scomposta, ma non potevo sapere anche quel che era successo a Konoha. Inutile dire che è stata un'idea di Meika leggerla... Lo sai com'è fatta... Non si fa mai gli affari suoi... Giuro che ho cercato di fermarla, ma... Ma Itai non sembrava fregargliene molto di un po' di curiosità, c'erano bel altri problemi.
    Mi tappai le orecchie con le dita delle mani, mentre il Mizukage incominciò ad urlare e strappare la lettera. Nel frattempo, dalle spalle del Mizukage, la grossa figura dell'Hokage si sporse oltre la sua spalla, leggendo la lettera appena in tempo prima che questa venisse fatta a pezzettini. Itai richiamò Yogan e ci disse di saltare in groppa, oltre ad informarci che Asmodai aveva da poco sfidato alla morte l'Hogake, qui presente.
    Scoppiai a ridere sonoramente, cercando solo all'ultimo di contenermi. AHAHAHAH! Pfffft...! Mi tappai la bocca, mentre balzavo sul dorso della dragonessa. Io l'ho sempre detto che mi sembrava un tipo un po' stralunato... Ma questo... AHAHAH! Ok... Ok, basta. Cercai di riassumere un po' di contegno. Ciao bimba, tutto bene? Diedi un paio di pacchette sul dorso di Yogan, salutandola. Forza! Meika, Sanjuro, salite! Mi sedetti, incrociando le gambe. Comunque salve Hokage, tutto bene? Esclamai, rivolgendomi al kage di Konoha che sarebbe venuto ad Oto con noi. Mi era sembrato un tipo molto simpatico, fin dal nostro primo incontro alla festa della fondazione, e vista anche la reazione di fronte a Sanjuro, del tutto giustificata, tra l'altro, per chi non vi era abituato. Ho sentito parlare da un sacco di persone di questo Febh! Sembra proprio un tipo simpatico! Non vedo l'ora di conoscerlo! Esclamai, tutto contendo di poter avere una scusa per andare ad Oto, visto che era l'unico villaggio in cui non avevo mai messo piede.

    Per il "metagame", come dici te, è stato un semplice sbaglio, una svista, avendo letto il nome del pg di Leopolis nel tuo post. Si poteva semplicemente avvertire, si faceva sicuramente più bella figura.



    Edited by -Hidan - 1/4/2016, 22:54
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Jotty2Hotty

    Group
    Fan
    Posts
    1,341
    Reputation
    +703

    Status
    Anonymous

    Tutti in carrozza



    Mentre la diatriba davanti alle mura della foglia proseguiva, un messo si recò al palazzo dell'Hokage, che Sanjuro non conosceva, per recuperare quello che lo sciamano considerava lo spettro di Itai.
    Alcuni minuti dopo, il defunto Mizukage apparve alle mura accompagnato da un individuo estremamente robusto. Ad una prima occhiata lo sciamano non comprese l'identità della montagna che si stava avvicinando, ma le parole successive dei presenti gli fecero capire che quell'uomo doveva essere il capovillaggio della foglia. Inizialmente Itai sembrò preoccupato, e Sanjuro già aveva pronte le sue palline di sale per lanciarle su di lui, ma a causa dello scatto d'ira dell'uomo, il piano segreto di eliminazione dello spettro dovette essere posticipato. Scoprire di doversi recare anche ad Oto per risolvere un problema con un ulteriore Kiriano, non aveva avuto buon esito sul defunto Itai, che ora era su tutte le furie.
    Sanjuro si fece aventi per chiarire la sua presenza sul posto, dando una motivazione scientifica; ovviamente si trattava di una scusa, non poteva rivelare di trovarsi lì per esorcizzare Itai, quindi disse la seconda cosa più ovvia. Saltellando su un piede, ovviamente.

    - Consegnarle in 3 la lettera era il metodo più semplice per arrivare un fretta Mizukage-sama, oltretutto i conigli artici stavano vibrando. - Asserì.

    Ignorando le invettive che l'Hokage gli rivolse, scambiandole per sinceri complimenti, lo sciamano della nebbia si rivolse al capovillaggio della foglia solo con un inchino quando se lo ritrovò davanti. Sanjuro pensò che quell'uomo doveva avere, o aver avuto in passato, seri problemi di insonnia o di unghie dei piedi incarnite, e presto o tardi avrebbe richiesto i suoi servigi. Le stelle glielo avevano confidato. Di giorno. Mentre era nuvoloso.
    Sul finire del teatrino, lo sciamano stava lentamente guadagnando centimetri per non farsi notare mentre si recava alle spalle di Itai, per versagli del sale grosso nella maglietta, quando il Kage evocò la piccola Yogan, sotto forma di drago; cosa che sconvolse a tal punto lo sciamano facendolo cadere a terra con le gambe larghe, lasciando completamente in vista il "contenuto" del gonnellino, dondolante vicino al suolo.
    Non solo i suoi capelli erano piuttosto chiari....
    Dopo essersi rialzato e aver deciso di annullare, per quel giorno, il piano di esorcismo, seguì il consiglio di Akira, saltando sul drago tenendosi ben stretto a Gassan.
    Sanjuro non era in grado di reggersi al drago, ma il suo fido bastone sicuramente si.


     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    4,118
    Reputation
    +350
    Location
    ehm...da qualche parte

    Status
    Offline
    Parlato Ryuu
    Parlato nonna Ayaka


    Festa a Sorpresa

    In visita dalla zia


    Ogni tanto fa bene prendersi una meritata pausa da un monotono e quasi sempre noioso lavoro, quindi quale occasione migliore per rilassare un po' mente e muscoli che accompagnare la propria nonna a far visita a sua sorella nel Villaggio della Foglia.
    Ryuu rimase letteralmente entusiasta quando sua nonna Ayaka gli propose di fare quel viaggetto insieme; non vedeva la zia Fumiko da anni e a malapena si ricordava il suo volto, ma una pausa di qualche giorno dal lavoro di guardiano per andare a trovare un suo parente (non avendone molti) non poteva che fargli tanto piacere. Senza indugiare, quindi, avvertì con qualche giorno di anticipo l'amministrazione di Kiri e gli altri guardiani che sarebbe mancato qualche giorno, e una volta giunto il momento e fatto le valigie, partirono entrambi su di una nave diretta al Paese del Fuoco, lasciando la casa ai due restanti nonni.

    [...]



    Il viaggio in nave non fu dei migliori, data la forte pioggia che incontrarono sul cammino, ma una volta attraccati, poterono usufruire di un comodo calesse fino ad un albergo a metà strada, per poi prenderne uno simile che li avrebbe portati fino al villaggio, arrivando in prossimità delle mura nel primo pomeriggio.
    Non gli capitava spesso di viaggiare insieme a sua nonna, cosa completamente diversa rispetto a quando era in missione con altri ninja, tuttavia, anche se certe volte le chiacchiere dell'anziana cominciavano a risultare alquanto noiose alle sue orecchie, doveva ammettere che la sua quasi infinita esperienza nel mondo ninja era alquanto affascinante da ascoltare. Inoltre, poté godersi il tragitto in estrema tranquillità, scorgendo da lontano le mura di Konoha in quella soleggiata giornata che in quella parte di continente era così usuale vedere, al contrario del Paese dell'Acqua.
    Eccoci, ci siamo. Certo che è gigantesco.
    Non ci sei mai stato, vero?
    No, neanche una volta.
    Allora ti piacerà sicuramente, anche se potrebbe essere cambiato molto dall'ultima volta che l'ho visto. E' stato parecchi anni fa, se non sbaglio tu non eri ancora nato.

    Una volta arrivati in prossimità delle mura, non gli rimase altro da fare che scendere dal calesse, prendere i due borsoni con una mano ed avvicinarsi al gate con l'adorabile vecchina appoggiata al suo braccio. Dopo aver richiamato l'attenzione dei guardiani, avrebbero entrambi salutato chiunque fosse venuto ad accoglierli, esponendo le loro generalità ed il motivo della visita.
    Buongiorno. Mi chiamo Ryuu Mizukiyo, sono un genin di Kiri, e lei è mia nonna, Ayaka Aoki.
    Nonna_Ayaka
    Siamo venuti a trovare mia sorella e vorremmo restare per la notte a casa sua, per ripartire domattina, se è possibile.
    Successivamente, se i guardiani non avessero avuto niente da ridire, Ryuu avrebbe posato in terra i due borsoni (non facendo storie se questi avessero voluto perquisirli, trovandoci solo dei vestiti ed un paio di pacchi di biscotti) e consegnando loro la sua cintura con annesse la sua wakizashi e le due tasche porta-armi. Da quando era diventato anche lui un guardiano, comprendeva molto meglio cosa volesse dire starsene tutto il giorno a perquisire gente e quanto fosse fastidioso quando capitavano dei tipi che facevano storie inutili per delle sciocchezze, quindi cercò di essere abbastanza sbrigativo per non fargli perdere tempo.
    Nonna, devi dare anche tu le tue cose, se ne hai.
    Lo so, tesoro, mi ricordo come si fa. Disse la vecchina dal volto rugoso e sempre sorridente, mentre perquisiva la sua borsetta e ne estrasse un kunai, una cartabomba ed un piccolo fascio con cinque spiedi, consegnandoli a chi di dovere, ma non era finita lì.
    Sotto lo sguardo inebetito del suo nipotino, che al contrario di lei ci mise pochi istanti per completare l'operazione, con tutta la calma possibile, dopo aver richiuso la borsetta, continuò ad estrarre armi da ogni parte del suo kimono giallo pallido, consegnandole a mano a mano al guardiano, tirando fuori in totale una striscia di 20 spiedi legati fra loro dalla parte anteriore dell'obi, un piccolo kaiken dalla parte di obi dietro la schiena, due fumogeni dalla manica sinistra e tre fiale di veleno dalla manica destra.
    ....
    Nonna, credevi che stessimo andando in guerra?

    Oh, non essere sciocco, queste sono le solite cose che porto sempre con me, insieme all'agenda con le mie ricette... Disse, infilando la mano nuovamente nella borsa ...e alle caramelle. Tirando fuori dalla borsetta una manciata di caramelle e porgendole al primo guardiano che aveva davanti. Prendete, ragazzi. Sono al miele, fanno bene alla gola, specie a voi che state sempre qui fuori all'aperto.
    Nel caso in cui i guardiani avessero voluto controllare anche la borsa della signora, non avrebbe fatto neanche una piega, anzi sarebbe stata pienamente d'accordo, lodando il loro modo di prendere seriamente il lavoro di guardiano, per poi rivolgersi al nipote. Vedi? E' così che si fa, prendi esempio e impara.
     
    .
  9. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Cortesia al Gate 一

    ~Ospiti Atipici~


    Il bello, come il brutto del lavorare sempre a contatto con la gente, specialmente in un luogo estremamente trafficato come il Gate di Konoha, era proprio il dover a che fare con la gente. Con quell'ammasso informe e brulicante di persone, che si differenziavano per i loor modo di fare, per le loro idee, per i loro modi di agire, anche se alla lunga, osservando bene i flussi e le persone che passavano ogni giorno, si poteva dire che questi si dividevano in tre grandi famiglie: Gli scorbutici cronici, Gli scorbutici e gli indifferenti. Tuttavia mai, o quasi, comparivano delle piccole perle, delle rare e preziose gemme di gentilezza e di cortesia.
    Certo non si contavano ormai gli amici ed i conoscenti, gli amici dei colleghi, le rispettive famiglie e tutto il resto. In tutto quel viavai, ignorando le amicizie e limitandosi ad osservare gli sconosciuti viandanti ed i visitatori, questo era lo spettacolo che si presentava mediamente al gate.
    Non vi furono quindi sorprese nel dire quanto Atasuke apprezzò la gentilezza di quei due, il giovane genin di Kiri e la graziosa nonnina che con tutta la loro gentilezza collaborarono fino in fondo, senza opporre resistenza, anzi, finendo per essere loro i primi a consegnare tutto senza quasi che gli venisse richiesto.
    Il giovane addetto non potè che esserne felice, lavorando, per una volta, senza il solito stress da dover rovistare ogni minimo oggetto alla ricerca di materiale, oggettistica e quant'altro.

    “Siamo venuti a trovare mia sorella e vorremmo restare per la notte a casa sua, per ripartire domattina, se è possibile.”

    “Beh, con i documenti in regola, non credo ci siano problemi di alcun tipo”


    Rispose Teruiko, che con attenzione continuava a controllare tutto ciò che gli capitava sotto al naso, verificando che tutto fosse regolare, prima di controllare velocemente borsoni e quant'altro.
    Quando però venne il turno dell'armeria, Teruiko rimase sbigottito, quasi impietrito davanti ad un simile arsenale. Mai si sarebbe aspettato tante armi da una sola persona, ma soprattutto non da una vecchina simile che sembrava tanto dolce e carina. Tuttavia, lo sguardo identico del nipote, forse, poteva essere in qualche modo di consolazione ad entrambi.

    “Prendete, ragazzi. Sono al miele, fanno bene alla gola, specie a voi che state sempre qui fuori all'aperto.”

    “Oh, no, grazie, molto gentile signora, ma siamo in servizio e non possiamo accettare nulla dai visitatori, sa le regole sono parecchio ferree qui”


    Senza contare che il comandante di fatto era di servizio a quell'ora e che stava osservando quieto e silenzioso la scena, iniziando ad avvicinarsi alla coppietta, incuriosito dai due.

    “In merito a questo... dovrei controllare anche la sua borsa... sa, chiunque potrebbe nasconderci delle armi o altro...”


    E con il permesso della signora si sarebbe messo a rovistare all'interno della stessa, verificando che tutto fosse a posto.

    “Vedi? E' così che si fa, prendi esempio e impara.”

    «Non potrei essere più concorde»


    Una voce allegra e gentile, raggiunse il trio da dietro l'angolo. Angolo da cui fece la sua comparsa Atasuke pochi istanti dopo con passo leggero, completamente silenzioso.

    «Devo ammettere che è raro trovare tanta collaborazione di questi giorni nei controlli... Immagino siate un collega di Kiri... Spero che i controlli siano migliorati dalla mia ultima visita, l'ultima volta che ho visitato Kiri il guardiano non ha nemmeno verificato se avessi posato le armi... Ad ogni modo, non voglio tediarvi con questi discorsi... mi sembra di capire che siete qui per una vacanza, giusto?»


    Atasuke sorrise ai due con gentilezza, aspettandosi una risposta, per poi accorgersi, sbadatamente, di non essersi presentato.

    «Oh, ma che sbadato, non mi sono nemmeno presentato... Uchiha Atasuke, capo dei guardiani del villaggio»


    E con un inchino salutò i due, beandosi, seppur per pochi minuti, della loro gentile presenza.


    OT - Se non vi spiace già che ci siete faccio due parole, ho bisogno di uno stipendio, per gli dei! XD - /OT
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    4,118
    Reputation
    +350
    Location
    ehm...da qualche parte

    Status
    Offline
    Parlato Ryuu
    Parlato nonna Ayaka
    Parlato Atasuke


    Festa a sorpresa

    La nonna e l'Uchiha


    La perquisizione sembrava andare nel migliore dei modi, ma come al solito, l'imprevedibilità della nonna Ayaka non passò inosservato, attirando l'attenzione di un guardiano che si avvicinò silenziosamente alle loro spalle e rivelando la sua presenza all'improvviso.
    Non potrei essere più concorde.
    Il genin si girò di scatto, quasi spaventato da quell'improvvisata, mentre la vecchina si voltò tranquillamente verso il ninja, senza mai perdere il suo sorriso. L'uomo aveva un'aria decisamente distinta e rassicurante, e rimase piuttosto compiaciuto della collaborazione che i due kiriani dimostrarono. Dalle parole della nonna, inoltre, non ci mise molto a dedurre che il ragazzo era anch'esso un guardiano, chiedendo se la sorveglianza a Kiri fosse migliorata, basandosi sulla sua esperienza personale.
    Ryuu non sapeva se si stesse riferendo ad Akira o a qualche guardiano precedente, ma di certo non poteva saperne più di tanto, su i loro metodi di perquisizione, essendo originario di quel villaggio e non avendo mai incontrato grandi controlli in quel gate, anche se a quel punto gli venne un piccolo dubbio che non lo avessero mai perquisito a dovere proprio perchè non erano così efficienti come credeva.
    Mi sembra di capire che siete qui per una vacanza, giusto?
    Ah si, siamo venuti a trovare mia sorella. Non la vedo da almeno sei anni, l'ultima volta venne lei a trovarci a Kirigakure.
    Oh, ma che sbadato, non mi sono nemmeno presentato... Uchiha Atasuke, capo dei guardiani del villaggio
    Al suo inchino, i due stranieri risposero allo stesso modo, per poi presentarsi a loro volta al capo dei guardiani.
    Oh, che onore. Aoki Ayaka, ex kunoichi della Nebbia, attualmente in pensione.
    Mizukiyo Ryuu, guardiano di Kiri. Ryuu fu oltremodo entusiasta di incontrare un guardiano ben più esperto di lui, immaginando quanta esperienza avesse in quel campo e successivamente quanto potesse essere forte come ninja per ricoprire una tale carica, sfoggiando un sorriso che non riuscì a trattenere. Mentre sua nonna continuò ad interloquire con lui, lo squadrò da capo a piedi, ammirato ed emozionato di trovarsi in sua presenza.
    Ma pensi che coincidenza, mio nipote è stato nominato guardiano proprio poco tempo fa. Sta ancora imparando, deve fare ancora tanta strada, ma si sta impegnando: è stato promosso a genin neanche un anno fa, tutto sua madre.
    Non so quando sia venuto l'ultima volta al nostro villaggio, ma le posso assicurare che lui prende molto sul serio il suo lavoro.

    Come ogni brava nonna, non poteva che lodare suo nipote sotto tutti gli aspetti, mettendo leggermente a disagio il ragazzo che non potè far altro che lasciarla parlare, ma al contrario delle aspettative, non si dilungò più del previsto.
    Comunque vedo che qui, lei sta facendo un ottimo lavoro. I guardiani sembrano molto attenti e preparati.
     
    .
  11. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Cortesia al Gate 二

    ~Confidenze~


    La vecchina sembrava particolarmente cortese e gentile, un comportamente che per quanto Atasuke non potesse evitare di apprezzare, era costretto a valutare con discreta diffidenza.
    Era infatti rinomata l'idea che con la cortesia si ottenesse un qualsiasi favore e non erano rari i casi in cui al gate qualcuno tentasse con cortesia e modi gentili di far passare oggetti non consentiti o a far chiudere un occhio ad uno dei suoi. Per sua fortuna, però, nessuno sembrava più intenzionato a provare lo stesso trucchetto in sua presenza.
    Ad ogni modo, nonostante la cortesia e la gentilezza, la sua attenzione rimaneva alta e pronta a captare ogni eventuale trappola o trucchetto.

    “Ah si, siamo venuti a trovare mia sorella. Non la vedo da almeno sei anni, l'ultima volta venne lei a trovarci a Kirigakure.”

    «Ah, vostra sorella è di Konoha? O anche lei era una shinobi di kiri in pensione ora trasferitasi al nostro villaggio?»


    Chiese cordiale, mentre il suo sottoposto con la docuta cura e calma iniziava a predisporre tutta l'attrezzatura dei due su due ruspettivi rotoli, pronto a sigillarne il contenuto.
    I due si presentarono ed Atasuke rispose con un gentile inchino di benvenuto, prima di procedere con il resto del discorso.

    “Ma pensi che coincidenza, mio nipote è stato nominato guardiano proprio poco tempo fa. Sta ancora imparando, deve fare ancora tanta strada, ma si sta impegnando: è stato promosso a genin neanche un anno fa, tutto sua madre.
    Non so quando sia venuto l'ultima volta al nostro villaggio, ma le posso assicurare che lui prende molto sul serio il suo lavoro.”


    «Ma davvero? Beh, spero allora che il livello di sicurezza a Kiri si sia alzato dalla mia ultima visita, anche se in effetti è passato parecchio tempo... Mi pare che fosse poco dopo la nomina di Itai a mizukage... Rammento che in quell'occasione, come in decine, prima di quella, attraversai il porto edi i gate senza quasi alcun controllo... i rari guardiani erano talmente attenti che sarei potuto passare depositando due spiedi e tenendomi una tagliateste sulle spalle»


    Commentò con tutta la dovuta onestà, narrando di fatto ciò che era realmente accaduto. Certo era che nei casi specifici egli si fosse rivolto con il dovuto rispetto qualificandosi anche come un collega della foglia, dunque era possibile che avessero abbassato di molto la guardia dandogli fiducia, tuttavia era un comportamento che Atasuke non accettava da parte dei suoi, richiedendo il giusto rigore per tutti, senza distinzione alcuna, ad eccezione degli shinobi del villaggio, i quali, essendo appunto del villaggio ed essendo segnati sul registro di ingresso ed uscita, avevano una corsia di passaggio preferenziale.

    “Comunque vedo che qui, lei sta facendo un ottimo lavoro. I guardiani sembrano molto attenti e preparati.”

    «Davvero troppo gentile, semplicemente facciamo il nostro dovere... Ah a proposito... vedo che è tutto pronto... se voleste premere sui rotoli e far scorrere un po del vostro chakra potremo sigillare i rotoli con i vostri beni in modo da garantire la dovuta sicurezza e poterveli rendere alla fine della vostra visita»


    E con il permesso della signora, avrebbe indicato loro dove premere sui rotoli per poi rivolgersi al giovane Ryuu.

    «Dimmi... anche a Kiri avete questi sistemi di sicurezza? Sono curioso di sapere quali procedure adottate in modo da poter eventualmente migliorare le nostre...»


    Una seria ed onesta domanda, quella dell'uchiha che sempre era a disposizione per insegnare, ma ancor più ad imparare, eventualmente, dall'esperienza altrui, in modo da ottenere qualche arma in più per il proprio arsenale e quindi per il proprio villaggio e la sua difesa.


    OT - Visto che tutto è stato consegnato, puoi procedere all'interno con le tue eventuali role, per il resto se vuoi continuare con un paio di post-free qui non ci si offende :zxc: - /OT
     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    4,118
    Reputation
    +350
    Location
    ehm...da qualche parte

    Status
    Offline
    Parlato Ryuu
    Parlato nonna Ayaka
    Parlato Atasuke


    Festa a sorpresa

    Paragoni imbarazzanti


    La tranquilla chiacchierata sembrava procedere e andare per le lunghe, e per quanto Ryuu fosse affascinato dalla figura del capo dei guardiani ed avrebbe voluto imparare molte cose da lui, cominciava quasi ad annoiarsi dei discorsi nostalgici che la nonna stava intraprendendo tra una domanda e l'altra.
    Ah, vostra sorella è di Konoha? O anche lei era una shinobi di kiri in pensione ora trasferitasi al nostro villaggio?
    Oh no, lei non era una shinobi, si trasferì qui molti anni fa. Preferisce i luoghi con un clima caldo, non le è mai piaciuto fino in fondo il clima umido al Villaggio della Nebbia.
    La nonna continuò a conversare amabilmente con il guardiano, senza badare al tempo che trascorreva, ed era evidente che ci provasse gusto, restando ad ascoltare con molto piacere l'uomo dalla gentilezza ed i modi garbati ormai rari da trovare.
    Poco dopo, quest'ultimo invitò i due stranieri ad infondere una piccola dose del loro chakra sui loro equipaggiamenti, così che avrebbero potuto sigillarli all'interno di rotoli, metodo innovativo che lui non aveva mai visto, non essendo mai stato a Konoha e che al suo gate non si era mai usato. Ne rimase affascinato e allo stesso tempo mortificato, pensando a quanto fossero avanti rispetto al villaggio della Nebbia, tuttavia non poteva dirsi neanche che fosse tutta colpa sua, essendo arrivato solo da poco ed avendo come subordinati solo un paio di semplici operai.

    Una volta completata l'operazione e visto sparire le proprie armi nei rotoli, tecnica che il genin non aveva neanche ancora appreso, l'Uchiha si rivolse nuovamente al duo, ma stavolta parlando con il suo giovane collega che si sentiva ormai un po' spaesato.
    Dimmi... anche a Kiri avete questi sistemi di sicurezza? Sono curioso di sapere quali procedure adottate in modo da poter eventualmente migliorare le nostre...
    Il genin abbozzò un sorriso per rispondere alla domanda posta, ma che non potè fare a meno di nascondere un certo disagio, sia per le condizioni arretrate che si usavano al suo villaggio, sia per la presenza in sé del capo dei guardiani. Ancora non era abituato allo stare dinnanzi a delle alte autorità del mondo ninja, non potendo trattenersi dal sentirsi alquanto emozionato, avendo sempre provato fin troppa stima e rispetto per i grandi ninja. Dopo un piccolo balbettio iniziale, quindi, si schiarì la voce e cercò di controllarsi e scandire bene le parole mentre ammise con un po' di sconforto che in realtà a Kiri non erano così avanzati come loro, in materia.
    Bè, veramente, noi non usiamo sigillare le armi dentro i rotoli. Cominciò a grattarsi la nuca, sempre sorridendo Le... cioè, le sistemiamo in un arsenale, e le dividiamo. Nel senso che le disponiamo con il nome di chi le ha lasciate. Mi sa che siete molto più avanti voi, a me non hanno spiegato niente quando mi hanno dato il posto, e a dire il vero siamo anche a corto di personale. Ho solo un paio di sottoposti che mi danno una mano, ma non sono ninja.
    In un certo qual modo cercava di giustificare vanamente i loro metodi e contemporaneamente a lamentarsi delle condizioni disastrose in cui si trovava il gate del villaggio della Nebbia, nonostante fosse un villaggio più che attivo, specie negli ultimi tempi. Fino a quel momento aveva cercato di migliorare marginalmente e con piccole cose il lavoro dei guardiani di Kiri, ma ormai capì che essendo lui l'unico guardiano, sarebbe spettato a lui darsi da fare per rendere più efficienti le cose.
    In qualche modo, quel viaggio a Konoha gli stava servendo anche per fare esperienza nel suo lavoro, quindi dopo qualche istante ( o dopo aver atteso un'eventuale risposta da parte dell'Uchiha) cercò di dimostrarsi quantomeno interessato a volersi migliorare, essendo ancora un novellino nel settore, ma sempre con quel non proprio velato imbarazzo.
    Il metodo dei rotoli, comunque, è fantastico, io non ci avrei mai pensato. Sorrise nuovamente Mi sa che devo impegnarmi di più, magari richiedendo anche qualche altro aiutante.
    Ehm... se può... cioè, non è che potrebbe darmi qualche consiglio? Almeno per sapere meglio cosa fare.

    Dopo essersi fatto coraggio per parlare a quello che in un certo senso poteva essere un suo superiore, continuò a guardare il suo interlocutore con ammirazione, mentre la nonna assisteva sempre col suo solito sorriso a tutta la scena.
     
    .
  13. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Cortesia al Gate 三

    ~Guardiani in Stage~


    Il cortese, oltre che cordiale scambio di parole con la vecchina proseguì piacevolmente ancora a lungo, finchè alla fine non venne completata la scrupolosa, per quanto apparentemente semplice procedura di sigillo, che combinava tra loro la tecnica di richiamo per rinchiudere tutto nei rotoli e l'arte nell'uso delle carte ninja per mostrare e nascondere il sigillo di richiamo sul rotolo, rendendo di fatto impossibile a chi non possiede il chakra del proprietario o il chakra di chi ha eseguito il sigillo di renderlo nuovamente visibile ed attivo per poter recuperare di fatto l'equipaggiamento sigillato. Una semplice combinazione che richiedeva tuttavia parecchia concentrazione ed un buon livello di abilità, oltre che una scorta considerevole di chakra visto il quantitativo di passanti che vi erano ogni singolo giorno, cosa che costringeva l'uchiha ad organizzare dei precisi turni di riposo alternati a pattugliamenti e servizi al gate, in modo da garantire sempre e comunque un ricambio di guardiani ed un adeguato livello di difesa su tutto il perimetro, evitando di rischiare che qualcuno si ritrovasse esausto o senza chakra in caso di attacco.
    Tutto il sistema era ben progettato e studiato per essere sempre pronto a tutto.

    “Le... cioè, le sistemiamo in un arsenale, e le dividiamo. Nel senso che le disponiamo con il nome di chi le ha lasciate. Mi sa che siete molto più avanti voi, a me non hanno spiegato niente quando mi hanno dato il posto, e a dire il vero siamo anche a corto di personale. Ho solo un paio di sottoposti che mi danno una mano, ma non sono ninja.”

    «Capisco... anche noi usavamo la guardiola tempo addietro, ma è da prima che prendessi servizio che era stato applicato questo sistema, anche se personalmente ho apportato alcune specifiche migliorie, anche se, per ovvi motivi, non si tratta di nulla di particolare... solo un'oliata al sistema per renderlo più veloce e sicuro, oltre che meno stancante per l'intero corpo»


    Rispose, in tono cordiale con il suo costante sorriso, comprendendo quanto potesse essere complesso per un novizio quel lavoro, specialmente quando un sistema andava rimesso in moto praticamente da zero. Atasuke aveva avuto la fortuna di essere addestrato da Drake, poco prima che questi sparisse, lasciandogli di fatto la gestione ufficiosa dell'intero sistema, poi resa ufficiale dal nuovo Hokage al suo insediamento.

    “Il metodo dei rotoli, comunque, è fantastico, io non ci avrei mai pensato.”

    «Ti ringrazio, anche se di fatto presenta comunque non pochi problemi... primo tra questi: richiede personale specializzato in grado di utilizzare la tecnica del richiamo e con grossi flussi di ingressi e di visitatori... beh, richiede anche molto personale in generale per poter garantire degli adeguati cambi... cosa che fortunatamente ora non ci mancano»


    Rispose con sincerità, senza svelare di fatto alcuna lacuna nel suo sistema, ma rendendo noti dei dati di fatto che chiunque avrebbe potuto notare in una situazione simile, analizzando con calma il sistema dall'esterno.

    “Mi sa che devo impegnarmi di più, magari richiedendo anche qualche altro aiutante.
    Ehm... se può... cioè, non è che potrebbe darmi qualche consiglio? Almeno per sapere meglio cosa fare.”


    A quella particolare richiesta, Atasuke rimase quasi interdetto per qualche secondo, prima di lasciarsi andare ad un sospiro e ad un sorriso. In effetti il giovane genin aveva appena cominciato e di certo necessitava di aiuto e seppur non fosse compito suo addestrarlo in merito, doveva rispettare l'alleanza e la sua natura di maestro prima ancora, dunque decise comunque di venire incontro al giovane guardiano, dandogli qualche semplice consiglio, ovviamente senza svelare nulla del complesso meccanismo che organizzava i suoi uomini.
    Per quanto Konoha e Kiri fossero alleate, svelare i segreti organizzativi delle mura era un errore che non avrebbe mai compiuto, nemmeno verso un compaesano.

    «Non credo ci siano problemi... in fondo dei consigli possono sempre tornare utili e non minano di certo la sicurezza delle nostre difese...»


    Commentò in tono scherzoso, facendo cenno all'addetto di andare nella guardiola per depositare i due rotoli nell'archivio, dove sarebbero stati poi prelevati successivamente al momento dell'uscita dal villaggio.

    «Prima di tutto, non chiedere altri aiutanti al tuo villaggio. Chiedi piuttosto fondi per poter pagare altri stipendi e cerca di ottenere la possibilità di selezionare shinobi, non impiegati amministrativi... Gli impiegati vanno bene per gli archivi, non per il lavoro di difesa... seppure il “lavoro standard” sia quasi d'ufficio nel ritirare e riconsegnare armi, non bisogna mai dimenticare che a volte è necessario l'uso della forza e che chiunque potrebbe essere un nukenin sotto mentite spoglie, dunque come potrebbe un semplice impiegato difendere se stesso o il gate? Questo è un lavoro da shinobi, anche se spesso viene sottovalutato. Noi siamo la prima e l'ultima linea di difesa del villaggio. Non dimenticarlo mai. La vita dei tuoi compaesani dipende dai guardiani, specialmente la vita e la sicurezza dei civili. Per il resto, non so come sia la vostra organizzazione, tuttavia, immagino avrete un capo del corpo dei guardiani... Controllare e gestire tutto dovrebbe essere compito suo, a partire dai reclutamenti e gli addestramenti... Se così non fosse, chiedete ad Itai, non credo negherà la possibilità di nominare un responsabile del corpo, senza contare che avere un singolo responsabile gli allevierebbe decisamente le pene...»


    Fece quindi una breve pausa. Per quanto volesse evitare una lezione, cercando di essere quanto più sintetico possibile, quello era un discorso lungo e complesso, anche se tutto ciò che era nascosto sotto la superficie era addirittura più intricato.

    «Per il resto, non c'è nulla di particolare che possa dirti... solo una cosa: Stai attento e sii sempre vigile. Una minima distrazione può costare la vita tua o di uno dei tuoi. Inoltre non fidarti mai delle apparenze e diffida di tutti quelli che entrano... so che può sembrare brutto o scortese, ma è l'unico modo per essere certi che tutti passino senza delle sorprese sotto al mantello o nascoste dentro a dei rotoli da richiamo... Per farla in sunto, preparati sempre al peggio e prendi quello che viene... Credo possa essere la sintesi di tutto il lavoro del guardiano... Se però avessi delle altre domande, puoi chiedere all'Hokage l'autorizzazione... non sono solito fare tour della cinta muraria o ad insegnare tecniche di difesa a shinobi di altri villaggi, ma se avrai l'autorizzazione dell'Hokage, non vedo perchè non organizzare una sorta di “stage” intervillaggio per il bene di entrambi i paesi»


    Concluse, lasciando quindi spazio ad eventuali altre domande o risposte su quello o altri argomenti.
     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    4,118
    Reputation
    +350
    Location
    ehm...da qualche parte

    Status
    Offline
    Parlato Ryuu
    Parlato nonna Ayaka
    Parlato Atasuke


    Festa a sorpresa

    Lezioni per un guardiano


    I modi cortesi del capo dei guardiani di Konoha furono molto di conforto per il genin, che si sentì meno imbarazzato della sua disastrosa condizione di guardiano, in quanto si dimostrò piuttosto disponibile a parlargli di come avesse migliorato il sistema di controllo per renderlo più efficiente.
    In particolare, Ryuu si interessò molto al sistema dei rotoli da richiamo, ma quella era anche in qualche modo una sua debolezza, non avendo mai imparato la tecnica del richiamo, sebbene sapesse che poteva tornare utile in diverse occasioni, ma concentrandosi quasi unicamente sui ninjutsu acquatici. Purtroppo questa sua abilità, si rivelava anche una pecca negli altri campi, cosa a cui avrebbe dovuto rimediare per non risultare svantaggiato nelle varie circostanze che avrebbe potuto incontrare.
    Successivamente, quando domandò all'Uchiha dei consigli sul loro lavoro di guardiano, data l'effettiva differenza di esperienza tra i due, ancora una volta quest'ultimo non si rifiutò di dargli una mano come potesse.

    La domanda di Ryuu fu fatta nella completa innocenza e forse anche con un po' di ignoranza, non pensando neanche un attimo di star parlando con un guardiano di un altro villaggio ninja che avrebbe potuto essere un rivale, per quanto potessero essere momentaneamente in pace. Ciononostante, il Chunin gli consigliò di richiedere prima di tutto dei fondi extra per degli aiutanti che fossero ninja e non semplici impiegati, e in effetti questa era una cosa strettamente necessaria e a cui aveva pensato più volte, ma non conoscendo ancora bene il campo non aveva avuto ancora il coraggio di mettere in pratica le sue idee. A parte questo, gli fece anche delle raccomandazioni sullo stare sempre più vigile ed attento possibile, controllando sempre scrupolosamente ogni passante, cosa che fino a quel momento Ryuu in un certo senso faceva già, ma che dopo averlo sentito direttamente dal suo interlocutore, si decise sicuramente a fare esattamente come gli disse, con ancora più impegno di quanto già ci mettesse. In fondo era il suo villaggio che doveva proteggere, quindi ogni minima distrazione poteva comportare gravi conseguenze di cui lui sarebbe stato in modo indiretto il responsabile.
    Per farla in sunto, preparati sempre al peggio e prendi quello che viene... Credo possa essere la sintesi di tutto il lavoro del guardiano... Se però avessi delle altre domande, puoi chiedere all'Hokage l'autorizzazione... non sono solito fare tour della cinta muraria o ad insegnare tecniche di difesa a shinobi di altri villaggi, ma se avrai l'autorizzazione dell'Hokage, non vedo perchè non organizzare una sorta di “stage” intervillaggio per il bene di entrambi i paesi.
    Quando il guardiano menzionò uno stage, gli occhi del genin si illuminarono, non avendo mai pensato ad una cosa del genere, ma che lo mandò certamente in estasi solo all'idea, non vedendo l'ora di poterlo fare, anche se purtroppo non avrebbe potuto farlo in quello stesso viaggio. In ogni caso, era sicuramente una cosa che avrebbe provato a proporre prima al suo Mizukage, non volendo andare a disturbare l'Hokage per una questione non molto importante come quella, sebbene in effetti gli avrebbe fatto un immenso piacere incontrarlo.
    Non ci mise molto ad esprimere i suoi pensieri al suo interlocutore, mostrando un sorriso stavolta più esaltato che di imbarazzo, rispondendo alla sua proposta.
    Si, sarebbe bellissimo, mi piacerebbe tanto, solo che adesso non credo proprio di avere il tempo. Magari chiederò prima al Mizukage, una volta che sarò tornato a Kiri. Aggiunse, con una punta di rammarico.
    E' davvero molto gentile da parte sua, è molto bello vedere che ci sia buona collaborazione tra villaggi.La nonna, che era rimasta un po' in disparte fino a quel momento, si intromise quando vide che il suo ragazzo avesse finito di conversare, anche perché purtroppo per ricordare di essere venuti a trovare una parente e di non avere che meno di 24 ore da passare insieme. Purtroppo non possiamo trattenerci ancora a lungo, mia sorella starà aspettando e non mi sembra educato farla attendere oltre il necessario. Inoltre lei sta lavorando e non vorrei farle perdere troppo tempo. Concluse con una risata appena accennata.
    Dopo che anche il nipote capì la situazione, la signora si riavvicinò al capo dei guardiani, ed entrambi si inchinarono per porgergli i loro saluti.
    E' stato un piacere ed un onore conoscerla, spero di rivederla domattina quando andremo via.
    Grazie mille, è stato gentilissimo. E dopo che anche il guardiano avesse risposto al saluto, gli augurarono una buona serata, anche se Ryuu non nascose di essere alquanto dispiaciuto al momento del saluto, dato che gli sarebbe piaciuto decisamente molto restare a parlare anche per ore con l'Uchiha, tuttavia dovette arrendersi e rispettare il volere di sua nonna, avviandosi all'interno del villaggio dopo aver preso i due borsoni e salutando al contempo gli altri guardiani che li avevano ricevuti.
     
    .
  15. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    Cortesia al Gate 四

    ~Ritorno all'Opera~


    Tutte le cose avevano un inizio, un punto di partenza da cui la loro esistenza diventava tangibile, ma sfortunatamente, tutto ciò che aveva un'inizio, aveva, indissolubile, anche una fine. Ed il tempo della fine era giunto ormai anche per quel rapido incontro con quei gentili visitatori.

    “Si, sarebbe bellissimo, mi piacerebbe tanto, solo che adesso non credo proprio di avere il tempo. Magari chiederò prima al Mizukage, una volta che sarò tornato a Kiri.”

    «Certamente... Spero dunque che l'alleanza tra i nostri villaggi perduri anche sotto questo aspetto... Attenderò notizie da parte di Itai, dunque»


    Concluse con uno dei suoi soliti sorrisi, unito ad un gentile inchino in segno di apprezzamento.
    Ed a quel punto, si intromise la cara vecchina, la quale era pur sempre impaziente di rivedere la sorella ed a ragion veduta voleva procedere oltre.

    “Purtroppo non possiamo trattenerci ancora a lungo, mia sorella starà aspettando e non mi sembra educato farla attendere oltre il necessario. Inoltre lei sta lavorando e non vorrei farle perdere troppo tempo.”

    «Troppo gentile... ma in effetti avere ragione... Le mura necessitano del mio comando. Anche se ho predisposto tutto per rendere il sistema semi-autonomo, non posso ignorare i miei doveri... Dunque benvenuti a Konoha e spero potrete trovare l'ospitalità del villaggio di vostro gradimento»


    Si proruppe in un ultimo inchino, salutando i due visitatori, lasciandoli passare oltre, prima di voltarsi verso gli uffici posti poco lontano dal gate, giusto dietro la guardiola-magazzino, dedicandosi quindi ai suoi compiti, che constavano principalmente in scartoffie, autorizzazioni e controlli del personale...

    °Peccato solo che siano una rarità visitatori di questo tipo°


    Si ritrovò a pensare, leggendo una pratica che aveva sulla scrivania, giustappunto riferita all'ultimo “casinista” che aveva provato a forzare il blocco e che ora teneva compagnia a sho all'interno delle prigioni del villaggio. Se c'era un vanto che Atasuke poteva fare del suo sistema era che nemmeno un capello potesse passare oltre le mura senza che se ne accorgesse.


    OT - Confermo chiusa la procedura al gate... procedi pure (di nuovo ) :zxc: - /OT
     
    .
736 replies since 21/11/2005, 02:02   20787 views
  Share  
.