Atto I
La Notizia †

Da quando ero tornato attivo, da quando mi muovevo nel nome del Mizukage, da quando, in sostanza, era morto Keiji Kagome, spesso facevo sogni strani. La maggior parte delle volte questi mi suggerivano avvenimenti o ricordi dimenticati di un uomo trapassato, come quando fui costretto a trattare con lo Shogenin di Suna, o meglio, con l'uomo dalle molteplici identità tra cui quella dello Shogenin del Deserto; altre invece, semplicemente, erano incubi. Come ogni pizia che si rispetti, non riuscivo mai a scorgere il messaggio profetico in quei sogni se non nel momento in cui questo mi si palesava davanti. Quella notte, in realtà, non sognai morti. O almeno credevo.
Ero nel mio mondo interiore, nel brulicare del più intenso odio, là dove la luce non filtra, dove ogni istante di gioia diventa fredda indifferenza; anziché sentire freddo però, percepivo come una sensazione di calore che mi toccava il corpo in punti diversi, ed ogni volta che mi spostavo, essa si spostava ... come se mi stesse indicando di seguirla. Più passi facevo in quell'eterno gelo delle passioni - che ne era il più intenso vorticare - più la sensazione d'oppressione accresceva i miei poteri e più quel calore s'intensificava, indispettendomi all'inverosimile. Quando ormai mi sentivo praticamente invincibile, le fiamme mi avvolsero e si avvilupparono attorno a me, facendomi impazzire. Non riuscivo a capire come mai, nonostante i miei immensi poteri, nonostante avessi prosciugato il calore di ogni punto di quel mondo, io continuavo a sentire, dentro di me, quell'estremo calore. D'un tratto, delle piccole luci comparvero sullo sfondo del nero nulla della mia anima e la sensazione di calore svanì.
Davanti a me c'era Sho, mio figlio - o meglio, il figlio di Keiji Kagome. Mi guardava, mi fissava, mi scrutava l'anima coi suoi occhi identici ai miei. Nel silenzio di quello sguardo, protese la mano verso il sottoscritto. Cercai d'afferrarla ma eravamo più distanti di quanto non riuscissi a calcolare. Mi avvicinai e lui fece lo stesso ma, d'un tratto, la sua mano e lui a seguire scomparvero, rifacendo cadere il gelo su di me e spegnendo ogni singola luce del mio mondo interiore. [Immagine]

In quel momento Morua entrò nella mia stanza, svegliandomi. Ero da poco tornato dal turno in Amministrazione dove ero stato chiuso senza ricevere nessuno e mi stavo riposando prima di riuscire per proteggere la notte di Kiri. Era stata consegnata una missiva accademica la mattina ma non avevo avuto modo di visionarla perché avevo espressamente richiesto di non essere disturbato per nessun motivo al mondo. Lo stridio delle catene cui ciò che rimaneva del mio corpo era appeso annunciò la fine del mio meditare e mi pose sopra gli arti inferiori forgiati dal mio kage, ancorandosi emettendo un piccolo buffetto d'aria. Camminai verso il comodino per riprendere il braccio ed utilizzarlo. Presi la lettera e congedai il Guardiano con un cenno della testa. Tra tutte le epistole che non potevo aspettarmi, quella era la più inaspettata. Konoha è stata attaccata. Bisbigliai tra me e me. In un secondo scattai per recuperare la cotta di maglia, la fascia porta-oggetti, Unagi, la Yakusoku ed il mio elmo e mi diressi verso il piano superiore del Palazzo. Un morso iracondo al pollice ed una copiosissima goccia di sangue sgorgò dall'estremità della mia mano. Un salto nel vuoto. Kyofu compariva sotto i miei piedi. L'Ombra Scarlatta del pipistrello albino della Grotta del Silenzio si dirigeva verso Konoha. Quella notte Kiri non avrebbe avuto il suo giustiziere.

[...]

Due parole avrebbero comandato al Messaggero di portarsi alla giusta altezza. Perdi quota. Ed infine, un balzo. Kyofu si rintanò tra le fronde di un albero vicino. Atterrai davanti alla cinta della città di Konoha. Sullo sfondo, il Monte dei Kage - ed in particolar modo il volto di Raizen - veniva sottoposto a manutenzione. Da fuori non si poteva intravedere niente di quanto fosse successo. Sono qui per vedere Oda e Sho Saitama. Avrei gridato, atono, a chiunque si fosse presentato al mio cospetto. Immediatamente.

Atto II
Il nuovo guardiano †

Il suono sordo delle mie gambe metalliche che atterrarono sul terreno rimbombò in ogni angolo della boscaglia antecedente alle mura del villaggio della Foglia. L'esile figura di Oda si affacciò, visibilmente segnata da quello che aveva dovuto sopportare le giornate precedenti, e mi parlò con voce ferma. Era diverso. Non era più ... normale. L'esperienza che Keiji Kagome aveva vissuto con lui nel Bosco Azzurro, le vicende di Jikken e degli Igashi erano ancora chiaramente stampate nei miei ricordi e rivederlo in quella circostanza fu piuttosto piacevole, nonostante tutto. Era più maturo. Sei fortunato, io sono Oda. E tu invece chi sei e cosa vuoi da me e mio fratello? Feci altri due passi avanti, prendendo parola ancora una volta fermo nel tono della voce. Sono Kensei Hito, Ninja di Kiri, membro del clan Kenkichi. Brandisco la Promessa del mio Clan e per questo detengo le ultime volontà di ogni shinobi che ha vissuto sotto le insegne delle Lame Insanguinate e che adesso si è riunito alla Yakusoku. Stavo leggermente gonfiando il mio ruolo nel clan, anche se la maggior parte di quello che dicevo era vero. Keiji Kagome mi manda qui. Ed avrei bisogno di parlare a te e tuo fratello in privato, fuori o dentro alle mura che sia. Avrei leggermente divaricato le gambe, incrociando poi le braccia al petto. Il mantello, si sarebbe mosso col vento, rivelando Unagi al mio fianco.

Atto III
Fraintendimenti †

Le mie parole echeggiarono per qualche istante nel vuoto, dato che il guardiano delle mura non parve rispondermi di prima istanza. Era evidente che stesse pensando. Fu ancora senza fiatare che la figura scomparve dietro la postazione di vedetta, per poi riapparire qualche istante dopo davanti a me, camminandomi in contro. Qui fuori. Dimmi pure, Kensei. Mi disse, mentre lo seguivo qualche passo oltre la soglia delle mura. Forse non era ancora abbastanza per avere una conversazione riservata. Ti dispiace se ci inoltriamo un altro po'? Dissi, giusto per avere la certezza che nessuno sarebbe potuto venire a disturbarci. Lo fissai negli occhi, inespressivo, dall'alto del mio elmo. Come ti ho detto, Keiji mi ha chiesto di entrambi i fratelli Saitama, non posso parlare altrimenti. Dov'è Sho? Incalzai nuovamente. Se da quando aveva sceso le mura avevo visto Oda leggermente diverso, quasi più sicuro, quasi meno contrito della prima impressione avuta precedentemente, nel giro di pochi istanti il ragazzo divenne piuttosto agitato al sentirmi cercare una seconda volta il fratello. Bisbigliando, non pronunciò quattro semplici parole. Lui non c’è. Tacqui. Questo non mi aiuta, Saitama. Replicai, contrariato ed evidentemente alterato. Iniziavo a percepire che qualcosa non andasse e la riluttanza di Oda mi stava facendo oltremondo preoccupare. Ti ho chiesto dissi lentissimamente, in tono davvero cupo, dov'è Sho. Feci due passi avanti, avvicinandomi al guardiano. La temperatura intorno a noi sarebbe scesa vertiginosamente, il ragazzo della foglia avrebbe potuto percepire una terrificante sensazione d'odio e freddo giungergli addosso mentre i miei pensieri vorticavao furenti dentro la mia testa. In un attimo realizzai, tuttavia, di non poter pretendere eccessivamente da lui, dato che l'uomo che aveva davanti non era il suo conoscente Keiji Kagome. Cercai di calmarmi. Se è in missione per gli eventi avvenuti qui, posso capirlo. Sono i suoi impegni di ninja. Certo, mi domanderei perché tu non sei con lui. Avrei cercato di forzare la mano al fratellastro di mio figlio, facendo leva proprio dove sapevo di poter far leva. Dovevo sapere se stava bene.

Atto III
Problemi di famiglia †

Cambiato, sì. Scosso, anche. Incauto, ancor di più. Il fratellastro di Oda compì i miei stessi movimenti mentre parlavo, quasi come se stesse specchiandosi nel sottoscritto o, probabilmente peggio ancora, stesse facendo specchiare me in lui. Il primo caso vedeva la mia figura proiettata in uno stupido ragazzino superstizioso che al primo incontro con Keiji Kagome, data la sua carnagione particolarmente chiara, lanciò verso di lui sale, ritenendolo uno spettro; il secondo caso vedeva l'incarnazione dell'odio e del risentimento inondare la mente fragile di un ragazzo colpito e violentato dalla oscenità della vita. Non avrei saputo scegliere tra l'affronto e l'abbandono alla pazzia: certo era che il ninja della foglia osò forse un po' troppo, rispondendomi dapprima a tono e, successivamente, buttandomi un'occhiataccia che poco piacque ai miei sensi di ninja. Keiji ha scoperto di essere padre neanche da qualche mese e immediatamente avanza pretese su mio fratello? Evidentementeha intenzione di riallacciare un legame con Sho, MANDANDO UNA LATTINA A MINACCIARNE IL FRATELLO? Vuole questo? Quel candido urlare, quel piccolo focolare di rabbia, a stento riuscivano a farsi percepire all'interno del mio oscuro turbinio interiore. L'Elmo inespressivo non poteva far trasparire il sorriso ironico che era comparso sulle mie labbra ustionate. Per me e per Konoha non sei più ben accetto Kenkichi. Vattene. Ora! Oda arrivò a pronunciare parole ben più grandi di quanto egli stesso poteva, probabilmente, capire. Oh oh oh, cos'è questo che sento ... rancore? Dissi, sbeffeggiandolo. Tu non sai neanche quale grande, immenso, potere sia quel briciolo di emozioni che ti porti dentro. Feci una pausa mentre, lentamente, il mio braccio sinistro iniziava a vorticare su se stesso. Ma io sì. La colorazione immonda dei miei occhi si sarebbe accesa sotto l'elmo, mostrando le iridi gialle e rosse, contaminate dal potere oscuro che alimentava la mia vita: un'onda di puro odio, di pura perfidia, di tetro potere lo avrebbe investito proiettando in lui, questa volta, quello che accadeva in me. [Attivazione Kinjutsu]

Yami-do no Kinjutsu - 闇路の禁術
Kinjutsu di Taki

Ad Attivazione
La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione. L'attivazione richiede un consumo Medio di chakra. Puo' mantenere la tecnica attiva per 3 round ogni livello dispari nella tecnica speciale posseduto.
[L'attivazione richiede slot tecnica]


Caratteristica dei Portatori: Forza Aumenta (+3 Tacche)


Guarigione d'Odio: All'attivazione, l'utilizzatore può generare Vitalità extra temporanea, annullando anche gli status. L'utilizzatore può convertire uno status Leggero in un danno ½ Leggero alla vitalità, uno status Medio in danno Leggero, uno status Grave in Medioleggera, avvelenamento escluso. L’utilizzatore non può svenire né morire fintanto che la TS è attiva, anche se la sua vitalità è scesa a zero o ha subito danni mortali.
Aura d'Odio: L'utilizzatore definisce un’area ben precisa con centro se stesso, inondandola col suo odio. L’utilizzatore, all'attivazione della tecnica, può Instillare Odio fino ad un massimo di una persona per livello dispari della tecnica speciale; Instillare Odio costa Medio e uno slot azione/tecnica per ogni persona oltre la prima. Coloro a cui è stato Instillato Odio avranno dei malus a Forza e Resistenza finché permangono nel raggio di Aura d'Odio. Ogni round, l'utilizzatore può assegnare tacche extra di svantaggio alle statistiche primarie avversarie, bilanciando con un equivalente malus ad una propria statistica primaria; il processo deve essere ripetuto per ogni persona all'interno di Aura d'Odio. Il malus massimo per persona cui è stato Instillato Odio è pari a 1 ogni livello dispari di tecnica speciale.
Odio Incarnato: L'utilizzatore ha le seguenti imposizioni: se possibile, farà soffrire gli avversari; non risparmierà nessuno dalla morte, se non controproducente; non presterà soccorso a chi è in difficoltà, se si è dimostrato debole; non cercherà mai di placare gli animi; Le imposizioni sono sempre attive. Se rispettate le imposizioni, l'utilizzatore sarà Odio Incarnato anche se disattivata la tecnica speciale ed otterrà un miglioramento alla protezione naturale.
Backfire: Causa Scoordinato e Indebolito in tutto il corpo per un numero di round pari ai round d'utilizzo. Riattivare la tecnica speciale annulla gli status negativi. L'utilizzatore può attivarla 1 volta al giorno ogni livello pari della tecnica speciale, altrimenti alla disattivazione sarà Affaticato. Nei combattimenti in arena, il giocatore non avente backfire può decidere di incrementare la durata dello scontro: lo scontro potrà continuare, oltre i limiti prestabiliti, per tutti i round di backfire non conteggiati nei limiti di round dello scontro

Livello I (Genin Verde)

• Attivazione: La Vitalità extra è pari a 3 leggere.
• Instillare Odio ha un malus massimo in Forza 1 Tacche.
• Instillare Odio ha un malus massimo in Resistenza 1 Tacche.
• Aura d’Odio ha un raggio di 6 Metri.
• Essere Odio incarnato concede un bonus di +5 alla Protezione Naturale.

Finché mi sarebbe stato vicino, quella sensazione non l'avrebbe abbandonato, finendo addirittura per indebolirlo e fiaccarlo. Keiji è morto, Oda. Avrei detto, mentre un gelido vento tagliente avrebbe iniziato a lambire le vesti del mio figliastro fino ad incatenarlo con una forza disumana e, con una medesima, incredibile, forza, ad attirarlo verso di me. [Tecnica]Hoshoku no Jutsu: Miryoku - Tecnica del Predatore: Attrazione
Villaggio: Esperto di Ninjutsu
Posizioni Magiche: Movimento (4)
L'utilizzatore rotea un'arma in senso antiorario ad altissima velocità, creando una corrente di vento attrattiva verso la sua persona che si espanderà verso l'avversario con velocità pari alla Forza dell'utilizzatore. Il raggio della corrente è nove metri e l'ampiezza sei. Può causare Sanguinamento (DnT Medio). Chi si trova all'interno della corrente è sottoposto ad una presa. L'utilizzatore può spendere slot azione per danneggiare la vittima: il danno è dato dalla differenza tra Forza dell'attaccante e Resistenza del difensore; la Forza di attrazione è pari alla Forza dell'utilizzatore; Mantenere la tecnica richiede slot tecnica. È possibile utilizzare la tecnica in combinazione con ogni "Hoshoku no Jutsu" spendendo slot tecnica anziché slot tecnica avanzata. Tipo: Ninjutsu - Fuuton
(Consumo: Medio / Mantenimento: Basso)
[Da genin in su]



Forza e Velocità: 750
Utilizzo tutti gli Slot Azione per tenerti fermo.
Le sue ultime volontà richiedevano che mi assicurassi della vostra buona salute. Se Sho sta male, è bene che tu me lo dica adesso, prima che inizi ad arrabbiarmi davvero. Dissi, mentre i miei occhi rilucevano per una seconda volta, di quell'oscuro bagliore. Contemporaneamente, il potere della rettitudine donava nuova linfa alle mie membra. [Note.] Senso di Giustizia - Kōhei-kan
Speciale: L'utilizzatore, può aumentare la potenza del Braccio Sinistro dell'Inquisitore di 5 al termine di ogni round fino ad un massimo di +15. Essere colpiti al Braccio o colpire col braccio azzera la potenza ottenuta da questa abilità dopo il calcolo del danno. Questa abilità non può essere attivata in situazioni di calma.[Da genin in su]

Braccio Sinistro dell'Inquisitore [Potenziamento]
Arto forgiato dal metallo dell'Armatura da Inquisitore, il Braccio Sinistro dell'Inquisitore è un vero e proprio arto metallico che l'utilizzatore dovrà sostituire rispetto ad un arto che ha perso o decide di amputarsi. Può imitare e ricreare alla perfezione il sistema circolatorio del chakra dell’utilizzatore permettendo l’utilizzo di tecniche e potenziamenti. Tale arto può essere utilizzato come alloggio per ospitare armi, protezioni o altri oggetti di pari dimensioni, a discrezione dell'utilizzatore e pagandone il costo. Il Braccio sinistro dell'Inquisitore richiede un "Sistema di Ancoraggio dell'Arto Artificiale" per funzionare. Rispetto al "Sistema di Ancoraggio" il Bracccio Sinistro dell'Inquisitore può muoversi su tutti e tre gli assi liberamente con un'ampiezza massima di 180° consentendo movimenti anche non normalmente possibili da un'articolazione normale. Tipo: Supporto - Contusione
Dimensione: Media
(Potenza: 30 | Durezza: 4)
[Da chunin in su]

Potenza 30+5 = 35

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Atto V
Tale padre, tale figlio †

Il ragazzo di Konoha sembrava essere convinto delle sue parole: lo sguardo fisso, gli occhi colmi di rabbia, il rancore profondo che potevo sentire, la fredda concentrazione che lo animava, facevano trasparire una profonda fedeltà a ciò che stava dicendo. In sostanza, sembrava certo che Keiji non fosse morto. Ebbene lo era, e lo era davvero, che lui lo avesse voluto o no. Quell'uomo non esisteva più, era solo l'ombra di un passato inetto, di una sensazione di impotenza perpetrata all'infinito. Kiri ed i Kenkichi meritavano di meglio ed io che avevo preso il suo posto lo ero eccome.
TU MENTI! Gridò, mentre sentivo la mia presa di vento allentare leggermente la sua morsa, similmente a quanto successo prima. Oda sapeva fiaccare la mente avversaria proprio come il sottoscritto ma, ancora una volta, non sapeva sfruttare le sue emozioni. Lasciati andare, Oda. Sfoga la tua rabbia. Colpiscimi con tutta la tua forza! Nonostante però riuscisse ad entrarmi nella testa, la mia presa era comunque abbastanza forte da soggiogarlo: mi domandavo chi fosse in grado, in tutti i villaggi accademici, tra i ninja del mio grado, di tener testa alla mia forza bruta senza dover ricorrere a stupidi giochetti. Mentre il vento dilaniava le sue carni procurandogli vari tagli su tutto il corpo e la corrente gli stritolava le membra, il giovane Saitama riuscù a parlare lanciando l'affondo più potente che avesse potuto sferrare. Che ti devo dire? Tale padre, tale figlio a quanto pare... La mano sinistra iniziò a ruotare più lentamente e la presa sul corpo del ragazzo iniziò ad affievolirsi. Se Sho era uguale a suo padre e suo padre era morto, quella frase voleva dire una cosa soltanto. La mano si arrestò mentre la voce iniziava a farsi grave, potente e, per Oda, immonda. COME HAI POTUTO LASCIAR MORIRE TUO FRAT ... Non riuscii a terminare la frase. Vidi il fratellastro di mio figlio portare le mani al petto, come addolorato.
Ma poi non ricordo altro.
Niente.
Solo l'eterno dolore e l'odio infinito del mio mondo interiore.

Atto VI
Sangue del mio sangue. †

Era freddo. Giacevo riverso a terra, con la faccia poggiata. Ovunque, sul pavimento, c'era un piccolo strato d'acqua, quasi melmosa, scura, anche fetida. Una goccia cadde vicino al mio orecchio, ma non si unì a ciò che le stava sotto ma rimbalzò più volte sul velo dell'acqua, producendo un flebile rumore e facendomi riprendere coscienza.

Aprii gli occhi con dolore e mi aiutai ad alzarmi con entrambe le mie mani. Immediatamente notai come la sinistra fosse ... di carne. Me la guardai, la tastai, la mossi con vigore, eppure non riuscivo a trovare altro che sana, integra carne. Allora mi portai le mani al viso ed i polpastrelli toccarono immediatamente la base del mio cuoio capelluto ... non avevo ustioni, inoltre, né nessuna bruciatura o ferita. Mi ributtai cavalcioni a terra, tentando di osservarmi in quell'acqua nera. Riflesso c'era soltanto il volto di un uomo morto. È impossibile. Gridai, sbattendo il pugno al pavimento, Tu sei MORTO! colpii ancora più violentemente il riflesso nell'acqua putrescente. Al mio fianco sinistro pendeva Unagi, all'altro la Yakusoku. Un ruggito nel cuore di quella totale tenebra mi ridestò. Kutsu? Sussurrai io. Il Drago d'Odio, la reincarnazione del Dolore dei Draghi dell'Ovest stava osservando silenzioso, chissà da quanto, quella scena. Abbiamo ucciso insieme Keiji Kagome. Perché quest'uomo è ANCORA QUI!? Avrei gridato con rabbia, una volta rimessomi in piedi, girando nel vuoto senza sapere dove rivolgere la mia voce. Un istante dopo, si gelò il sangue nel mio corpo - e questo diceva molto sulle membra che mi apparteneva in quel momento.

La sua gigantesca figura si protrasse dall'oscurità, poggiandomi i suoi occhi sui miei, digrignando le violente fauci. Perché sei debole. Avrei voluto replicare a quell'affermazione, ma non ci riuscivo. Feci un passo indietro, atterrito. Lui ne fece uno in avanti, continuando a mantenermi gli occhi puntati addosso. Sho Saitama ti rende debole. Strinsi i pugni tanto da farli sanguinare ma sangue non ne usciva. Le unghie erano conficcate nelle carni, il dolore era profondo, ma di sangue non se ne vedeva.
Ed al richiamo del Sangue, il Simulacro delle anime dei Kenkichi comparve sulla testa del Drago Nero. Il richiamo del Sangue è potente in te, Kensei Hito. Il nome con cui l'arma si rivolgeva a me era dovuto soltanto al nome con cui avevo siglato con lei il Contratto e sigillato la Promessa. Non mi conosceva con altro nome. Ma è il tuo limite. Guardavo la maschera d'osso rigata cremisi con il terrore più puro. Sentivo un peso insormontabile schiacciarmi. Lascia morire il passato. Uccidilo, se necessario. È il solo modo per diventare ciò che devi. In quel momento un suono metallico di stridio alle mie spalle distolse la mia attenzione. Mi voltai un attimo per vedere ciò che accadeva e vidi parte di quella tetra oscurità venir dilaniata da una luce proveniente dall'esterno. Mi voltai verso i due avatar con cui stavo parlando ma erano scomparsi. Rivolsi nuovamente il viso alla luce che lentamente diventava più fievole, inghiottita dalla perfetta oscurità del centro del mio mondo interiore. Sul fascio, si stagliava una figura nota: Oda Saitama. Che cosa ci fai qui, Keiji? I miei denti digrignarono, i miei occhi si iniettarono di sangue. Non gli dovevo delle risposte né, tantomeno, delle spiegazioni. Non era neanche sangue del mio sangue. Posi la mano sulla Yakusoku, poi alzai gli occhi sul mio avversario, marchiandolo Volontà Assassina - Velocità [0]
Maestria: L'utilizzatore seleziona un obiettivo singolo, definendolo come propria vittima prescelta. Ogni azione intrapresa contro di essa è potenziata di 2 tacche in una statistica a scelta dell'utilizzatore al momento della scelta della vittima. La vittima può essere assegnata da terzi, un nemico personale o per ottenere vantaggi. [Da chunin in su] ed attivando le capacità

Lama Insanguinata
Hijutsu di Kiri

A Mantenimento
La tecnica speciale prevede un consumo d'attivazione e un mantenimento. L'attivazione richiede un consumo Basso di chakra; il mantenimento richiede un consumo per ogni round in cui rimane attiva la tecnica speciale, escluso il primo.
[L'attivazione richiede slot tecnica]


Caratteristica dei Portatori: Forza Aumenta (+3 Tacche)


Tributo di Sangue: L'utilizzatore può potenziare la propria Lama Insanguinata. Il Tributo di Sangue aumenta di potenza dell'arma di 5 ogni consumo ¼ Basso impiegato per 1 slot. Riducendo di 10 la potenza della Lama Insanguinata, la lama può causare 1 volta a round un Sanguinamento (DnT Medio).
Resistenza Sanguinaria: Resistenza Sanguinaria si attiva se l'utilizzatore subisce un danno dall'avversario. L'utilizzatore avrà il bonus massimo in Resistenza. Ogni round di mantenimento peggiora la Resistenza di 1; il malus massimo è pari al bonus massimo. Causare danni annulla Resistenza Sanguinaria, senza riattivarla.
Furia Sanguinaria: L'utilizzatore ottiene 2 tacche in Velocità per ogni round in cui causa uno status Sanguinamento (DnT) con la lama. Non colpire l'avversario per 2 round azzera Furia Sanguinaria.
Via della Spada Magica: L'utilizzatore può non effettuare le posizioni magiche di un ninjutsu. Richiede uno slot azione di concentrazione, in posizione di guardia con la spada: causa AdO se l'esecuzione della ninjutsu avrebbe causato AdO.
Livello III (Chunin Blu - Jonin Rossa)

• La Furtività ha bonus di 3.
• La Velocità di Tributo di Sangue è aumentata di 2 tacche.
• Tributo di Sangue può aumentare la potenza fino a +20.
• Furia Sanguinaria ha bonus massimo pari a 4 tacche.
• Resistenza Sanguinaria ha bonus massimo pari a 4 tacche.

Mantenimento: ¾ Basso della mia stirpe: un istante dopo, ero impegnato in una corsa forsennata verso di lui che si sarebbe conclusa con un abbassamento del baricentro e l'estrazione della Yakusoku, mentre, contemporaneamente, la lama andava formandosi piano piano. Il fendente avrebbe tentato di tranciare di netto il braccio sinistro di Oda. La velocità e la forza di quel colpo erano estreme, ogni singola fibra muscolare che disponevo si stava contorcendo per riuscire a mandare a segno quel colpo, superando ogni limite fisico. Stavo, inoltre, facendo, affidamento ai poteri segreti dell'arma di Clan. [Slot Movimento Gratuito + Tecnica]
Estrazione Mortale
Villaggio: Generico
Posizioni Magiche: Nessuna (0)
Premessa un'arma non estratta, riposta o non impugnata, l'utilizzatore può estrarre la stessa effettuando un rapido attacco. La Forza e Velocità del colpo aumentano di 3 tacche.Tipo: Taijutsu -
(Consumo: Basso)
[Da studente in su]

Yakusoku Kenkichi [Mischia]
Una impugnatura in osso finemente decorata, con un'estremità che appare sporca di sangue. All'attivazione esige una ferita Leggera all'Utilizzatore, senza consumi di chakra, ed emette una lama lunga circa un metro e venti, leggermente curva, ricordando un arco. Più leggera e più maneggevole di una Katana, avendo solo il peso dell'elsa, può sferrare colpi letali in combattimento ravvicinato. La Lama rimane attiva per tutta la scena, è possibile disattivarla come azione gratuita ma ogni riattivazione richiederà, nella stessa scena, il sacrificio di una Lieve.Tipo: Lama - Taglio
Dimensione: Grande
(Potenza: 40 | Durezza: 5)
[Da chunin in su]

Sangue chiama Sangue
Talento: L'utilizzatore può aggiungere un Sanguinamento (DnT Medio) alle tecniche che esegue con la Yakusoku. Non è possibile utilizzare altre abilità "Talento" in combinazione. Utilizzabile una volta ogni due round.[Da genin in su]

Azione Rapida [1]
Abile: L'utilizzatore può annullare l'attivazione di un AdO avversario una volta a round; l'utilizzo dell'abilità deve essere specificato prima dell'attivazione dell'AdO.
[Da genin in su]

[OverCap] - Semiparalisi per due Round

Forza: 750 + 3 Tacche (Estrazione Mortale) = 825
Velocità: 700 + 2 Tacche (Volontà Assassina) + 3 Tacche (Estrazione Mortale) + 2 Tacche (Tributo di Sangue) = 775
Potenza Yakusoku: 40 + 10 = 50
Lo avrei seguito, qualsiasi movimento avesse deciso di fare, ed avrei incalzato con un secondo rapidissimo colpo al braccio opposto, aiutato dal chakra,seguendo la dinamica del colpo precedente, quindi muovendo l'arma dal basso verso l'altro, sempre con l'intento di amputargli quel secondo arto. [Slot Azione I]Forza: 750
Velocità: 700 + 2 Tacche (Volontà Assassina) + 4 Tacche (Impasto) + 2 Tacche (Tributo di Sangue) = 800
Potenza Yakusoku: 40 + 10 = 50 Ma la rabbia e l'ira erano troppe per fermarmi dopo due semplici assalti. Avrei cercato di riportare la lama verso il basso fintando, anche grossolanamente, un colpo alla testa per poi caricare un affondo diretto al piede che in qual momento si trovava più indietro, di modo da minargli precariamente l'equilibrio. Ancora una volta, la velocità era profondamente incrementata dalle mie capacità.[Slot Azione II]Forza: 750
Velocità: 700 + 2 Tacche (Volontà Assassina) + 4 Tacche (Impasto) + 2 Tacche (Tributo di Sangue) = 800
Potenza Yakusoku: 40 + 10 = 50 Se fossi riuscito ad infilzare il piede con la spada, avrei lasciato l'arma in quella posizione e, facendo perno proprio sull'arma, avrei caricato una poderosa testata rivolta al setto nasale del mio avversario. [Ipotetico Slot Azione III]Forza: 750
Velocità: 700 + 2 Tacche (Volontà Assassina) + 4 Tacche (Impasto) = 750 Solo in quel momento avrei rimesso le mani sull'arma.
Se invece non fossi riuscito a colpire il piede del mio avversario, avrei lasciato per un secondo la spada, aprendo la mano, così da ruotare il polso ed invertire la presa ed esibirmi in un fendente circolare all'altezza delle ginocchia, tentando di amputare entrambe al di sotto di queste ultime. Ancora una volta stavo dando il massimo. [Slot Azione III]Forza: 750
Velocità: 700 + 2 Tacche (Volontà Assassina) + 4 Tacche (Impasto) + 2 Tacche (Tributo di Sangue) = 800
Potenza Yakusoku: 40 + 10 = 50
In quell'arena, intanto, si sentivano saltuariamente mille voci discutere tra loro, spesso in una lingua sconosciuta. Allo stesso modo, ma con una frequenza più sporadica, profondi, tetri ruggiti.