La Fossa dei Sennin: il Torneo di Sangue

Vidi il tizio allontanarsi, seppur mi sforzassi nel ritenere la sua presenza del tutto insipida, qualcosa dentro di me turbava il mio essere. Quell’uomo mi aveva irritato, cosa che non succedeva così facilmente,
forse il fervente sentore del passato, il gettar sale su ferite ancor del tutto non rimarginate, l’oltraggio alle istituzioni, in tutto ciò in cui credevo o in quel che per lo meno mi sforzavo di credere.
Così quando lo vidi allontanarsi, sbraitando e liberandosi di insulti di cui sin ora non si era preoccupato di dispensarmi, ne fui quasi entusiasta, alleggerito ora della sua insulsa presenza. Tirai un sospiro di sollievo.
Uff… mi sarebbe dispiaciuto macchiare del suo sangue gli abiti dei presenti …
Ed ora mi sarei così dedicato completamente allo scontro che si prospettava avvincente, sempre che qualcuno non avesse ancora attirato la mia attenzione.