La Fossa dei Sennin: il Torneo di Sangue

Salvo azioni particolari del kiriano, le cose sarebbero andate in questo modo:
La guardia si precitiò all'interno del vicolo ma le sue domande non trovarono riscontro nella ragazza. Era impaurita e aveva un coltello puntato dietro la schieva, coperto dal grosso mantello. In ogni caso Bartolomeus non ci avrebbe lasciato carta bianca, dopotutto doveva continuare ad interpretare il suo ruolo. Quindi ci ordinò di seguirlo fino all'uscita del villaggio dando la classica impressione di volersene lavare le mani al più presto; dopotutto fuori dalla zona non aveva responsabilità e nessun sunese era coinvolto nella faccenda. In un periodo delicato come quello per l'alleanza, un comportamento superficiale del genere non era poi tanto diverso dalla realtà.
L'omone ci scortò quindi fino ad un chilometro scarso dai confini del villaggio per poi concludere con voce ferma:

" Signorina quindi è tutto ok? Posso tornare al villaggio?"

" In realtà preferirei tornare con lei al torneo..."

" Bene. Mi segua allora. E voi due, se vi vedo ancora in giro faccio scattare l'allarme generale. Mi credete che sia stupido? Ho capito che siete dei complici eh. Per quieto vivere lascerò correre, dopotutto la ragazza sembra stare bene."

I vari controsensi presenti nella frase si potevano spiegare con una sola parola: menefreghismo. Inoltre anche le capacità deduttive del ninja sarebbero apparse gravemente carenti agli occhi del kiriano, i cui pensieri sui ninja accademici in generale non avrebbe potuto che peggiorare ulteriormente.
I due quindi si sarebbero allontanati, lasciando solo me ed etsuko(?) sotto il sole del deserto.
Lo spettacolo era quasi concluso ma solo sul finale il divertimento vero avrebbe avuto inizio.

" Allora, ragazzetto. Decidi tu come vuoi finire la giornata, se con qualche ossa rotta oppure sotto questa sabbia. Nel primo caso,però, dovrai inginocchiarti e chiedere perdono."