Storia di 3 Shinobi

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  1. scroccodile-dundee
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    Pioggia. Amegakure era il paese della pioggia. Una piaga continua per il paese che desidera un futuro solare come non mai. Una piaga minore in questo mondo di guerre. Guerre, tutti partecipavano alle guerre in quell'epoca, ma il villaggio della pioggia vi partecipava in modo diverso. Non da semplice lottatore, ma semplicemente da teatro.
    Trovandosi al centro di tutti i grandi villaggi ninja, erano anni che non esisteva pace in quel luogo, nemmeno l'accademia poteva farci niente.



    Ashura. Gr-grazie. Grazie per avermi portato con te.


    Amida. Un orfano di Ame. Gli furono ammazzati sotto il suo sguardo impietrito i genitori, opera di shinobi della Cascata in cerca di cibo. Da allora, una profonda paura per il mondo si era impadronito di lui.
    Per continuare a vivere si era affidato anima e corpo a quest'altro ragazzo, anche se la sua timidezza a volte sembrava dimostrare una finta diffidenza nei suoi confronti.



    I tre shinobi, Amida, Ashura e la bella Konan, viaggiavano per le lande desolate di Ame, lontani dalla città. Soli, come dei cani randaggi, cercavano da mangiare in ogni modo, ma spesso erano costretti ad accontentarsi di trovare solamente un riparo dall'acqua, rimandando al giorno dopo la speranza di sfamarsi. Senza genitori, la vita dei tre era ormai spenta. Si trattava solo di sopravvivere. E quel giorno ciò veniva dannatamente difficile.



    La fame si era impossessata del piccolo Amida, che all'epoca aveva solamente 10 anni. Il suo stomaco brontolava di continuo, cosa che ormai non sentiva nemmeno più, come del resto quasi non faceva più caso all'acqua che lo inzuppava senza sosta. Non c'era niente, solo macerie.

    Ormai le speranze di mangiare qualcosa erano svanite, quando fu Konan a scorgere la figura di un uomo. Lesta, ma senza troppi entusiasmi, indicò subito la figura ai due, come per chiedere cosa fare.

    In momenti del genere la natura delle persone veniva fuori, in un simile istante Amida non riuscì a fare altro che tremare, mentre la sua testa riviveva le scene dell'omicidio dei suoi genitori. Forse quello era un'altro ninja assassino, forse quel momento era l'ultimo della sua vita. E, allora, continuava a fare ciò che gli riusciva meglio. Provare dolore.

     
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  2. Brando O'Kaais
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    I 3 figli della Pioggia



    Mi chiamo Ashura, e ho 11 anni. Sono un bambino di media stazza, ma che sicuramente crescerà in forze, o almeno mi piace crederlo prima di dormire. Mio padre era un ubriacone, almeno da quanto mi diceva mia madre, che lo uccise una notte durante il sonno. Lei invece morì non molto tempo dopo avermi messo al mondo, con il parto si indebolì moltissimo, e poco dopo, una malattia troncò la sua vita. Non soffrii mai molto per la sua perdita, infatti cercai sempre di arrangiarmi per sopravvivere, anche quando ero convinto che la mia vita fosse ormai al limite. Pochi anni dopo aver iniziato a vagare per le lande del paese della pioggia, mi imbattei in una ragazza e in un gruppo di sciacalli. A mio modo, cercai di scacciarli via con bastoni e pietre, fatto sta che alla fine pestarono me invece di lei, ma almeno se ne andarono.
    Poche ore dopo mi svegliai e scoprii che la ragazza era rimasta con me per curare alla meglio le mie ferite, almeno era stata gentile; molto spesso aiutare le persone significava essere sfruttati da loro, o semplicemente se ne andavano senza dire nemmeno grazie. Lei non sembrava così.


    [...]

    Il paese della Pioggia era diventato l'inferno da quando l'Accademia aveva imposto l'alleanza tra tutti i paesi. Era il teatro eprfetto per sfogare le diatribe indirettamente e in modo non ufficiale. Era la scacchiera dove si decidevano le sorti belliche ed economiche del mondo, indipendentemente dal parere dei nativi. E fu proprio un nativo ad entrare nel gruppo, un ragazzino, Amida, di circa un anno meno di me, fu l'ultimo amico che io e la dolce Konan trovammo prima di iniziare a vagare tutti assieme. Era molto timido e non parlava molto, ma pareva essere davvero un bravo ragazzo. Dal poco che avevamo capito era orfano, alcuni ninja della Cascata avevano ucciso i suoi genitori e lui aveva avuto la fortuna di salvarsi, davvero incredibile. Al momento, ci troviamo vicino ad una grotta, il temporale ormai è diventato il nostro nuovo strato di pelle, ma un riparo sarebbe gradito, dopo settimane sotto la pioggia, almeno per cercare qualcosa da mangiare e per riposarci...

    image



    Non durò molto la nostra pace, la figura di un uomo misterioso turbò la nostra tranquillità. Cercai di calmare gli animi.

    - Aspettate, io lo distrarrò, voi lo colpirete alle spalle per tramortirlo. Cercheremo qualcosa nelle sue tasche e ce la daremo a gambe. ! -


    Quindi facendo un giro di qualche centinaio di metri, piombai alle spalle del tipo e carcai di saltargli addosso brandendo due sassi che avevo sceggiato a forma di kunai durante gli anni, quando fui abbastanza vicino ne lanciai uno alla sua schiena e cercai di usare il secondo come pugnale per attirare ulteriormente la sua attenzione.

    Edited by Brando O'Kaais - 13/6/2010, 22:29
     
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    [Seven Years Ago]

    §Maledetta pioggia.§

    Una figura si muoveva sotto l'acqua scrosciante, diretto a sud, verso il confine tra Ame e il Paese dei Fiumi. Aveva appena completato una missione con la squadra di AnBu di Konoha che guidava, ed ora si sarebbe goduto i due mesi di vacanza che gli spettavano, andando a trovare le sue due bambine che avevano meno di un anno...Voleva tenerle lontane dal suo mondo, finchè fosse stato possibile, nonostante fosse il più probabile candidato a diventare il prossimo capoclan degli Uchiha, ad un età peraltro dove molti ninja non sono più che semplici pedine su una scacchiera che forse mai comprenderanno appieno.

    Ma era un mondo davvero troppo crudele per delle bambine, crescerci dentro non era facile, eri costretto a diventare grande in fretta, soprattutto poi quando portavi nelle vene quel sangue. Già, quel sangue che era diventato col tempo la sua arma più potente ma anche la sua maledizione più grande...ancora non lo sapeva, ma da lì a poco, moltissime cose sarebbero cambiate nella sua vita. Prima fra tutte, avrebbe dovuto rinunciare ad una persona con la quale pensava di poter passare davvero il resto della sua vita. E non sarebbe stato un addio piacevole...e il fato sarcastico, gli avrebbe donato un potere ancora più grande dopo quell'episodio, un potere che forse avrebbe potuto salvarla...

    Poi, c'era quel gruppo di shinobi con i quali condivideva ormai da anni la maggior parte della sua vita, la squadra speciale di Konoha, gli Anbu. Essendo al grado di capitano, aveva accesso alle informazioni più riservate e non erano confortanti...per vari motivi, il corpo rischiava di essere sciolto, per motivi politici più che altro.

    Kaworu Uchiha era immerso in tutti questi pensieri, quando sentì che qualcuno si stava avvicinando alle sue spalle. La pioggia gli impediva di determinare chiaramente chi potesse essere solo dal rumore dei passi, ma era sicuramente da solo, perlomeno nelle immediate vicinanze. Il giovane fece appena in tempo a voltarsi, evitando quell'oggetto che gli venne lanciato incontro. Non ebbe il tempo di riprendersi che il suo assalitore gli venne addosso, brandendo un altro di quegli strani sassi affilati. Istintivamente, gli prese il polso della mano con la quale teneva il sasso, torcendoglielo per fargli perdere la presa e con l'altra mano gli strinse immediatamente il collo, sollevandolo da terra.

    Fu questa azione a fargli prendere coscienza del fatto che il misterioso assalitore era nient'altro che un bambino, che avrà avuto poco più di 10 anni. Lo fissò quasi scioccato. Era evidentemente denutrito, probabilmente un altro degli orfani di quella guerra che andava avanti da qualche anno.

    Avvertì altre presenze in avvicinamento dalla parte opposta. Forse complici. Alzò la voce per farsi sentire sopra la pioggia.


    -Fermi o gli spezzo il collo!-

    Strinse leggermente la presa, quanto bastava a mettergli paura.


    Legenda
    -Parlato-
    §Pensato§
    Narrato.

     
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2 replies since 13/6/2010, 20:12   245 views
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