Armeria Fairy Tail

Non sapeva veramente cosa fare, rimaneva veramente spiazzato da quelle prosposte, da quella donna, anzi, da quella forma umana così piena di stranezze; Era intenzionato a catturare la donna, legarla in qualche modo per portarla da qualcuno sulle mura che sapesse leggerle la mente, magari era controllata da qualche jutsu, era impossibile che fosse veramente così mal messa nella psiche.
Cioè, non che davanti ad essa ci fosse un mostro di sapienza, un intellettuale, ma certe cose superavano queste piccole differenze di visioni del mondo.
Poi la proposta di forgiare una lama con sangue di vedove e orfani? Ma che cazzo stava dicendo? Era ora, di finirla: Drake diventà serio di colpo e se non fosse stato per un momento di lucidità prima del fatto, l'avrebbe riempita di botte prima di rigettarne i pezzi lungo la strada o almeno scombussolarla così tanto da cambiarne la personalità; Si accorse che quella giovane non portava nessun tipo di coprifronte, nessun tipo di identificazione del villaggio.
In un primo momento gli era parsa una cosa normale, ma pensandoci bene, quella donna sapeva troppo bene come muoversi per esser un civile; Decise di guadagnare tempo per capire di che pasta fosse quella persona e magari agire di conseguenza solo dopo.

Armi maledette? Si, ne ho una, ma non sò se tu possa maneggiarla...dicono che ogni persona l'abbia portata in vita, usata in battaglia, fosse cambiata drasticamente.
Sai cosa sto dicendo vero? Una lama così piena di negatività da portare il proprio portatore al suicidio dopo averlo reso pazzo e incapace di distinguere il bene dal male...molti uccisero le loro stesse famiglie prima di compiere l'estremo atto.
Sono sicuro del fatto che potrebbe esser degna della tua opera...ma non sò se sei tu, degna d'usarla per quell'opera...e poi parliamoci chiaro, diciamo che costa parecchio il suo uso, anche se singolo.
Per prima cosa, costa ryo, per seconda cosa, costa risposte...prima domanda: sei un ninja del villaggio e se non, da dove arrivi? Sei stata mandata da qualcuno in particolare in questo posto o veramente vuoi mutilarti il corpo? Perchè abbandonare Konoha? Dove sei diretta?
Quattro semplici domande e una manciata di ryo, 1000 dato che mi sei simpatica, e potrai usarla per tre volte...dico tre volte, è un'affare.

Ok, forse stava calcando la mano, ma era l'unico modo che conosceva per spillare delle informazioni ad una persona senza picchiarla; Sapeva che se la ragazza avesse avuto un minimo di cervello, avrebbe capito che era solo una farsa per sapere qualcosa di lei, ma in altri casi, magari spinta dal suo stesso decrepito malumore, ci sarebbe cascata con tutte le scarpe: cosa c'era meglio per un suicida funereo, di una spada maledetta nei secoli? Cosa c'era di meglio di dire quattro paroline per poi usare quella lama per ben tre volte?
Gli bastavano quelle poche domande per fare un resoconto della giovane e poi decidere cosa farne: certo che i ninja sensitivi avrebbero avuto il loro da fare nel leggergli la mente e magari si sarebbero potuti spaventare nel vedere cosa c'era dentro una mente così perversa.

Poteva immaginare che simili elementi, considerando che si capiva non fosse l'unica, fossero amici di quello stramboide, taccagno, truffatore di Febh Yakushi; Ok che nemmeno lui era diverso, ma comunque la parte del truffatore non c'era nel curriculum dell'eremita, considerando che il doppiogiochista era l'Otese e l0'aveva dimostrato più e più volte.
Diventò abbastanza perplesso nel vedere che la ragazza c'era cascata nella storia della "spada maledetta" e dalle sue risposte potè capire subito che quel tipo di persona era meglio tenerla al sicuro e rilasciarla solamente se scortata: stava quasi per, con un rapido gesto della mano verso la sua sacca porta oggetti dietro la schiena, sfilare il filo speciale di nylon per legare la ragazza, quando sentì la porta aprirsi nuovamente.
I nuovi arrivi fortuna erano persone che conosceva bene e come si diceva "parli del diavolo e spuntano le corna!": lo Yakushi a Konoha era un evento strano e non se lo sarebbe mai aspettato, Shay Hyuga invece era di comune presenza in quel luogo.
Rimase immobile e non disse nulla finchè non si sarebbero inoltrati nel corridoio prima dello stanzone e fossero ben in vista; Considerando la presenza dell'Otese e non sapendo quali fossero i loro piani, decise che avrebbe mantenuto comunque la mano molto vicina alla sacca, pronto ad usare una qualsiasi arma per fermare eventuali attacchi.

Febh Yakushi che mette il culo fuori dalle mura di Oto, quale onore!
Sò già cosa ti porta in questo luogo, o almeno una possibile ragione: questa ragazza è con te, giusto? Ho avuto il piacere di parlare con lei, poco prima del tuo arrivo...ma dove cavolo gli trovi!?

Abbastanza tranquillo nella prima parte del discorso, per finire su una strigliata ad alta voce e con relativa botta sul bancone con i palmi della mano: non a tutta forza per non distruggere o ammaccare eccessivamente il legno; Sapeva che una cosa del genere non poteva impressionare l'amico di Oto, ma almeno avrebbe messo in riga gli altri.
Strano a dire, ma quella persona era amico del ragazzo che un tempo aveva compiuto missioni e strani allenamenti in grotte abitate da lucertole e monti dei rospi: diciamo che erano legati sia dai contratti animali che dai loro caratteri; Però da quel periodo Drake era cresciuto molto, sia psicologicamente che fisicamente, quindi il confronto sarebbe stato diverso.

L'entrata dell?otese era una cosa gradita e come al solito dimostrava di non esser cambiato poi molto: stesso carattere, stesso modo di esprimersi alle genti; Era davvero un pezzo che non si vedevano e l'uso del chakra adesivo in una stretta di mano dimostrava solamente che Febh volesse dimostrare d'esser diventato più forte, quasi una prova di forza.
In altre occasioni l'eremita avrebbe risposto cacciando una sonora testata al suo interlocutore, sperando di rompergli la mandibola o infilargli il naso fin sopra il cervello, ma con lo Yakushi poteva andare tranquillo.
La sua domanda o perplessità era ovvia, considerando che Jo non era un ninja famoso per i suoi metodi precisi e ortodossi, anzi, veniva il più delle volte paragonato ad un "demolitore" che attacca senza pensare e provoca danni a non finire. Diciamo che lavorare alle mura come Capo guardiano mi stava stretto e questo posto mi tiene occupato nelle rimanenti ore libere della giornata...poi alla fine creo ciò che la gente usa per demolire le cose, vero o no!? Hahahaha! Sonora e scomposta risata per concludere e prepararsi a rispondere alla domanda successiva, sulle armi di Sunako, sfruttando il fatto che vide la composizione dei sigilli da parte di Shay. Fidati, l'ho tenuta occupata con una scusa, anche se stavo quasi per levarla per portarla dentro le carceri di Konoha...magari seguito da qualche esperto nella lettura del cervello per vedere se fosse normale un comportamento del genere. Poi non ti devi preoccupare, Shay-san sta già controllando ciò che hai chiesto: se anche ha rubato qualche arnese senza che io me ne rendessi conto, la ragazza lo troverà! Disse, parlando a bassa voce, spostando il capo verso il viso del ninja straniero, in modo che solo loro due potessero sentire.
Per la stretta non fece una piega, la mantenne senza problemi, tanto sapeva che non correva pericoli: sicuro il ragazzo era qui per qualcosa, non tanto per la presenza di Sunako, ma quanto legato alle armi; Ovviamente poteva esser stato guidato dagli occhi della Hyuga, ma era troppo semplice.

Ora dimmi però, uomo delle lucertole, cosa ci fai a Konoha: sono sicuro che oltre a quella ragazza sei venuto qui per qualche affare, che spero non sia losco.
Beh, intanto, qualche novità dal fronte Otese? Come te la passi? Ci siamo visti solo l'ultima volta dentro la grotta delle lucertole, seguita poi dal monte Myoboku...bei tempi!

Nascose il fatto che il ragazzo fosse diventato ancora più forte dall'ultima volta, forse pari alla forza dell'Otese: voleva con tutte le forze vantarsi con l'amico, ma si trattenne per vedere cosa ne veniva fuori in tutta quella discussione; Poi dimostrazioni di potenza dentro al suo negozio erano vietate, considerando ce stava ancora pagando per tutto quel edificio e iniziare a danneggiarlo sarebbe stato da pazzi.

Era divertente sapere che Febh aveva incontrato molte difficoltà, forse allo stesso livello delle sue e che ne era uscito bene: sembrava veramente che i due avessero una calamita per i pericoli e che man mano che si cresceva, in quello strano e sporco mondo, non c'era limite al peggio; Drake annuì ai vari interventi, mantenendo un sorriso compiaciuto, incrociando le mani sul petto, quasi stesse attendendo il suo turno.
A sentire l'ultima parte, ebbe quasi un flash nella mente: era da parecchio tempo che non faceva più affidamento alle sue rane, considerando che passava la maggior parte del giorno a lavorare dentro la fucina o alle mura; Sapeva che Fukusaku gli aveva detto e ridetto che oramai era giunto il momento della profezia, della sua volontà di portare a termine il lavoro su di lui al Monte Myoboku: peccato che a Ryouji queste cose non importassero e malgrado tutto, tutto venne ignorato.
Comunque, ricapitolando tutto ciò che era successo dopo l'avvenimento alle caverne delle lucertole. No, non torno al Monte Myoboku da parecchio tempo...forse l'ultima volta è stato per allenare un mio allievo, ma che ora sembra disperso in missione, classico no? Comunque, sono stato mezzo rapito da una banda di Nukenin infiltratosi al villaggio, sono stato trapassato e ricucito per l'intera parte del petto e ho visto cadere un compagno di squadra...quella volta mi sono arrabbiato più del dovuto e spero veramente di non arrivare mai più a quei livelli, sembravo Itai-san quando fà il suo "giochetto". Sapeva che lo Yakushi conosceva il Jonin di Kiri, ma non considerava il fatto che lo conoscesse quanto lui, quindi la cosa poteva risultare strana. Poi, mi sono concesso un periodo di pausa dopo quella cosa...ora sono rintanato in questo villaggio ad allenare giovani ninja, amministrare le mura e costruire armi. Diciamo che ero più attivo quando io a te andavamo in giro ad attirare casini! Hahahaha! Disse, ridendo verso la fine: la cosa era totalmente vera, considerando che stava diventando sempre di più vecchio nei modi al confronto di qualche mese o anno prima, dove ogni giorno tornava a casa ricoperto di ferite e con qualche scalpo come trofeo.

Finalmente, comunque, venne fuori il secondo motivo della presenza del ninja alla Foglia: era venuto per migliorare un'arma, definita a lui "strana"; Non era la prima volta che Jo sentiva dell'esistenza di particolari armi con poteri assopiti al loro interno e con i suoi studi poteva più o meno immaginare di cosa si trattasse, anche se era solo una supposizione: esistevano molte maniere per potenziare e rendere speciale un'arma, anche se quei metodi era totalmente custoditi da generazioni di ninja in altri villaggi.
All'idea di poter mettere gli occhi su un'arma con poteri nascosti e della possibilità d'analizzarla con calma per poi migliorarla, diede una carica adrenalica al ragazzo, che gettando le mani sul bancone iniziò a scrutare ovunque alla ricerca sul corpo di Shay dell'oggetto in questione.

Non esiste proprio...colui che mi ha insegnato quest'arte ha sicuramente la stoffa per capire cosa nasconde la tua arma, ma non è uno shinobi, quindi non può usare certi trucchetti che io sò.
Dai Febhuccio, dammi quell'armetta, voglio vedere di cos'è capace una spada con poteri assopiti!!! Era da un pezzo che volevo mettere le mani su una cosa del genere, non ti lascerò andare fuori dal negozio se almeno non ho potuto darci un'occhiata!

Fece cenno a Shay di avvicinarsi e portare l'oggetto in questione: l'avrebbe liberata senza problemi, accorgendosi che era semplicemente rinchiusa in un rotolo da richiamo; Nel mentre che aspettava l'assenso del possessore, anche se poteva benissimo esser ommesso data la curiosità di Drake in quel momento, fece qualche domanda all'Otese almeno per capirci di più. Comunque, tornando a noi: hai mai pensato che la spada potesse esser stata lavorata con l'aiuto di qualche artigiano di Kiri? Sò per certo che alla Nebbia esistono delle persone che sono in grado di sintetizzare arnesi sensibili al chakra stesso, che quindi se inseriti dentro alle armi, permettono determinati effetti...anche magari molto forti. Magari se mi dai più informazioni, posso capirci di più...con quelle armi c'ho avuto a che fare durante le mie compravendite, sò più o meno riconoscerle! Disse, abbastanza serio, cercando di dimostrare che non era uno stolto qualunque e che comunque alla sua professione ci teneva e non era campata in aria. Ah, se la cosa deve rimanere tra di noi, prendi l'arma e vieni con me, scendiamo direttamente in fucina...lì staremo tranquilli. Gli fece cenno, in caso, di seguirlo nella parte bassa dell'edificio, scendo per la porta posizionata alla sua sinistra, appena difianco al soppalco che portava ai piani alti; Sarebbero scesi ovviamente solo lui e il fabbro, in modo da non poter esser sentiti da nessuno e in modo che lo Yakushi potesse assistere alla lavorazione e potesse dire le sue idee di miglioramento a Drake direttamente durante la lavorazione.

Un'arma che millantava d'esser speciale solo perchè forgiata per Orochimaru stesso: ok, era stato uno dei leggendari Sennin di Konoha e forse una delle casuse dei maggiori problemi del villaggio, ma mettere per scontato che ogni sua cosa fosse migliore e con strani poteri, era egocentrismo.
Scese verso la stanza da basso, la Fucina per intendersi, accedendo le luci delle scale per far osservare al suo ospite dove stesse andando: anche perchè voleva vedere che lì non si scherzava mica; Chiuse la porta dietro di se, per poi arrivare in centro alla stanza e appoggiare l'arma sopra un tavolo e iniziando a darci un occhio da vicino.
Non serviva che descrivesse il locale, considerando che Febh avrebbe potuto girarlo senza problemi e oltre a contenere arnesi di vario tipo, da quelli più rudimentali a quelli di precisione, non c'era poi molto: comunque oggetti che se una persona non era esperta, non avrebbero significato nulla; Per prima cosa Drake prese degli occhiali con delle lenti per ingrandire, man mano che si aggiungevano o toglievano, la visuale e controllare ogni singola zona della lama, notando che fosse scheggiata in più luoghi, tagliata in pieno in certi, per non parlare della fibra del filo che era quasi del tutto andato. Maledizione Febh, per che cosa hai usato quest'arma? Per tagliarci i sassi? E' veramente presa male e quasi per l'interezza della lama, possiede taglie graffi veramente orribili...hai avuto fortuna a portarla da me subito o qualche altro colpo e te la saresti trovata a pezzi. Disse, abbastanza serio senza alzare lo sguardo verso l'Otese e continuando la sua ispezione preliminare.
Arrivò infine al manico, dove notò che la lavorazione era molto ricercata, anche se di uno stile antico rispetto a ciò che andava di moda ora: di certo chi l'aveva forgiata sapeva il fatto suo; Ne controllò l'attacco al braccio, il meccanismo di scatto e rilascio, ma non vide segni particolari, sigilli.
Rimanendo perplesso, andò ad accendere la forgia, che poco dopo emanò una vampata di fiamme abbastanza considerevole e iniziò subito a scaldare l'ambiente.
Il ragazzo per la prima fase, doveva ammorbidire il metallo, quindi era necessario andare a immergere la lama direttamente nel fuoco.
Fù allora che qualcosa di strano accadde: dopo qualche minuto sulle roventi ceneri e nell'abbraccio dell'inferno della forgia, proprio mentre il colore della lama era diventato rossastro ben acceso, alla prima martella una figura divampo direttamente dalle fiamme; Un serpente di fuoco si innalzo, quasi come se nascesse dalla lama stessa e sibilando uscì dalla stessa cappa protettiva.
Il Foglioso fece un balzo indietro, allontanandosi dalla figura, puntando il martello poco avanti, quasi in difesa e osservando quello strano fenomeno.

Direi che avevi ragione, la spada deve esser stato invasa da qualche tipo di antica jutsu...il serpente era il simbolo di Orochimaru e penso che questo sia il segnale d'allarme, in caso di manomissioni: interessante...eppure non ho notato nulla di tutto ciò. Forse veramente vale la pena che tu impari ad usarla.
Comunque, non sarà un serpentello a non fami finire il lavoro.

Avanzò a passo deciso verso la figura che ancora sibilava nel fuoco e riprendendo la lama andò a battere senza porsi alcun problema; Il rettile arrotolato dentro la forgia, in mezzo alle fiamme, pian piano iniziava a scomparire, forse capendo che non si stava manomettendo nulla, anzi, si migliorava, o per altri motivi arcani ai due shinobi.
Il lavoro potè continuare senza problemi: di sicuro era un'operazione lunga considerando che quel tipo di arnese tipico di Oto, era molto lungo e aveva molte zone da prendere in discussione; Doveva calibrare e rifare bene l'attacco tra i vari pezzi della lama, senza appesantire troppo la struttura, doveva rifare il filo, rendendolo molto più forte e tagliente, doveva arricchire la struttura con della nuova fibra per far tornare la durezza del tutto all'antica interezza.
Ci volle circa un'ora o più prima che potesse concludere, facendo affogare il tutto in una bagno d'acqua, generando una colonna di vapore immenso. Di sicuro, ora dovrebbe esser più resistente, forte e magari più leggera e maneggevole...ora vedo di rifarti l'impugnatura, considerando che sembra quasi scardinata. Vedi la vita del pensionato alle volte è pure molto attiva! Concluse sarcastico, prima di tirare fuori la lama, richiuderla e andando al banco di lavoro per completare la rifiniture e la chiusura sull'avambraccio.
Scaldò in piccola parte nel fuoco il metallo e poi lo mosse usando direttamente le mani, sfruttando il chakra per non scottarsi e far pressioni più o meno forti per la modellazione; Altra mezz'ora circa di ricontrolli e la lama fù pronta.
In tutto quasi due ore e l'arma potè esser ridata al proprietario: Drake però, prima di ogni cosa, installo l'arma sul suo braccio e provò qualche movimento; Di sicuro non era al livello di maestria dello Yakushi, ma sapeva cavarsela, notando che fosse venuto fuori un bel lavoro. Direi che sono stato bravo...come vedi non ti serve il contatto del mio maestro. Ora la Snake Sword è molto più pericolosa di prima: provala un secondo, magari senza distruggermi qualcosa. Staccò l'arma e la lanciò verso il ragazzo, spostandosi e osservando le migliorie in prima persona.
Sperava che il lavoro fosse stato di suo gradimento: già pensava i soldini che gli avrebbe fruttato un tale lavoro, anche se l'idea di quel serpente qualche volte lo assaliva e lo rendeva perplesso.