Casa di Atasuke Uchiha

Quartiere Uchiha

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Un rapido giro della casa~


    Come sperava il pranzo era andato ottimamente e Shay dal canto suo aveva apprezzato non poco, soprattutto il dolce. Ai suoi commenti tornarono alla mente di Atasuke alcune delle parole di sua madre.

    CITAZIONE

    «Ma mamma... sei proprio sicura?»

    "Certo Atasuke, va tranquillo e fidati di me... non esiste un modo più sicuro di far colpo su una ragazza"

    «Credi proprio che Ayame apprezzerà?»

    "Stanne certo... Nessuna ragazza rifiuta un dolce, specialmente se preparato da un ragazzo gentile come te!"


    Il suo sguardo divenne vuoto per un attimo mentre i suoi ricordi di gioventù riaffioravano.Riprese coscienza giusto in tempo per sentire Shay mentre gli proponeva di rimettere gli avanzi della torta in frigo per andare a vedere ciò a cui aveva accennato poco prima.

    «Bene allora, aspettami qui un attimo mentre vado a riordinare, se vuoi gustati pure la vista sui giardini»


    Gli ci volle appena un attimo per rimettere tutto a posto, qualche minuto e nulla più, poi fu nuovamente al piano di sopra, pronto a mostrare ciò che aveva trovato. Tralasciò le decorazioni dei piani inferiori, dato che non erano importanti ai fini della sua storia, si diresse invece nella piccola stanza dei giochi che aveva trovato.

    «Bene, questa è la prima stanza che volevo mostrarti. Certo, non è nulla di speciale messa così, tuttavia ho trovato strabiliante scoprire questo luogo rendendomi conto di conoscere ogniuno di questi giocattoli senza averli praticamente mai visti. Non so se tu puoi capire cosa intendo dire... è come se trovandoli... o meglio ritrovandoli, avessi scoperto un passato diverso, un passato che non sapevo di avere.»


    Prese una breve pausa invitando Shay a chinarsi sulla culla per farle leggere le scritte incise sulla stessa e perfettamente mantenute e leggibili.

    «Vedi qui? c'è scritto: Atasuke Uchiha, il mio piccolo fiore di Fuoco. Per quanto sia normale l'accenno al fuoco ho trovato strano che mia madre o mio padre mi chiamassero piccolo fiore... Da un certo punto di vista mi ha fatto pensare che mia madre fosse una Yamanaka. In fondo mi pare che loro siano i maggiori esperti ed amanti dei fiori... Ma una cosa è certa: Di sicuro mi volevano molto bene, quindi non sono stato abbandonato perchè indesiderato, ma per essere protetto da qualcosa»


    Un triste sorriso si dipinse sulle sue labbra prima di riprendere il breve tour. Usciti dalla stanza, Atasuke avrebbe fatto accomodare Shay nella ormai sua camera da letto. Senza fatica ella avrebbe potuto notare l'ordine rigoroso che vigeva in quella stanza, ma soprattutto gli splendidi dipinti sulle potre e le pareti. Primo tra tutti lo stemma degli uchiha, posto sopra la testiera del letto, avvinghiato da degli splendidi fiori di ciliegio che parevano vivere in comunione con lo stesso in una sorta di tenero abbraccio.

    «Bene, e questa è la mia stanza, o meglio, era la stanza dei miei genitori ed alla fine ho deciso di stabilirmi qui per dormire. Come puoi vedere quello stemma, rimane vivo il legame di questa casa con i fiori e potenzialmente con il clan degli Yamanaka... e qui può riprendere il nostro discorso di prima. Io temo che tra i motivi del mio abbandono possa esserci la non accettazione di mia madre da parte del clan, come d'altronde è ormai abitudine nei nostri due clan non accettare gente "esterna" allo stesso. Ed è per questo motivo che tra i miei obbiettivi ho aggiunto quello di far cambiare mentalità al mio clan. Cercare di far capire loro che esistono anche altre famiglie con cui convivere e cooperare in amicizia. Da un certo punto di vista... ho deciso di condividere un obbiettivo simile al tuo... Voglio impegnarmi affinchè tutta Konoha diventi un po come era casa mia prima della mia partenza...»


    Non diede altre spiegazioni sull'argomento, ma tagliò corto chiedendo nuovamente a Shay di chiudere gli occhi senza usare trucchetti.

    «Ma bando alle ciancie... siamo qui per mostrarti un mio piccolo dono, quindi ancora una volta sepi pregata di chiudere gli occhi e non sbirciare... ah, sfrutta pure il tuo olfatto, tanto in questo caso non ti servirà a nulla. Potrai aprire gli occhi al mio tre. uno... due... TRE!»


    Atasuke si avvicinava sempre più all'armadio principale mentre contava ed al sonoro TRE! spalancò con un gesto le ante che racchiudevano tutti i vestiti di sua madre, o che perlomeno immaginava appartenessero a lei. Vi era di tutto, dall'elegante abito da sera al comune abito da giorno, dai top alle gonne e così via così discorrendo.

    «Bene, valutando ad occhio e croce le tue misure credo che questi abiti di andranno splendidamente. Il mio dono per farla breve è un po di abbigliamento. Sentiti libera di prendere i vestiti che più ti aggradano, dai pigiami agli abiti da sera, prendi quello che vuoi, anche intimo se ti serve. Mi farebbe molto piacere sapere che questi vestiti appartenutii a mia madre vengano vissuti ancora una volta da qualcuno... In fondo lasciarli qui sarebbe solo uno spreco di spazio e diciamo che spesso mi danno anche un senso di tristezza... Se vuoi puoi anche provarli prima di prenderli»


    Attese impaziente una risposta da Shay e nel caso in cui l'amica avesse deciso di provare uno o più degli abiti, Atasuke avrebbe garbatamente tolto il disturbo dalla stanza attendendo fuori dalla porta osservando i suoi giardini.
     
    .
26 replies since 11/7/2011, 16:55   316 views
  Share  
.