Casa di Atasuke Uchiha

Quartiere Uchiha

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    ~Riparazioni - Gli ultimi colpi (al cuore)~


    Questa volta Atasuke per non farsi fregare da un risveglio ritardato si era piazzato la sveglia alle 6 del mattino, in modo da potersi quasi godere l'alba mentre faceva colazione e per dedicare maggior tempo alla pulizia della casa ed alle sue riparazioni.

    °Oggi è meglio se mi do da fare, e questa fresca arietta frizzantina del mattino, sono sicuro che mi aiuterà a tirare come un treno°


    Quel gioro aveva come un sentore, come se sarebbe dovuto accadere qualcosa di particolare, come se qualcosa sarebbe potuto accadere cambiando completamente o in parte la sua esistenza. Si rimboccò quindi le maniche e si diresse alle tre stanze del piano terra per dare un'aultima risistemata pulendo quindi dapprima i letti e gli armadi, sbatetndo fuori i kimono per gli ospiti stivati negli armadi e le varie coperte poi. Gli ci volle tutta la mattina per ripulire e rassettare quelle tre stanze, tuttavia non appena ebbe finito, con il sole già alto che penetrava dalle vetrate appena ripulite potè notare con stupore le pitture che arredavano quelle tre stanze. Ogni stanza infatti, oltre ad essere progettata in modo differente per un uso differente, aveva anche una sorta di tema rapresentativo. Nella prima stanza, la più grande con un letto matrimoniale, infatti erano rappresentati fiori ed alberi di ciliegio in fiore in una sorta di dolce ed armonioso abbraccio, semplicemente perfetto per una stanza in cui si sarebbero rintanati due sposi o una giovane coppia amorosa.

    °Cavolo, quant'è bella questa stanza! Non fosse che sono un fighissimo single sarei ben lieto di sfruttarla per qualche dolce notte passionale°


    Si disse ridendoci anche un po su. La stanza doppia invece dal canto suo aveva un tema più calmo e tranquillo, essa infatti aveva come colore primario l'azzurro e rappresentava dipinti di spiagge e scogliere, con delicati e possenti turbinii di acqua mista alla spuma delle onde che si infrangeva su quelle immaginarie scogliere.

    °Caspita, se il mare è veramente così bello da ammirare, dovrò dirigermi al più presto a visitarlo!°


    Ben diversa era invece la stanza singola di colore più pacato, calmo essa infatti era basata sull'arancione ed i colori derivanti, con alcune tonalità qua e là sul marrone. L'intera stanza gli ricordava il suo viaggio a suna di alcuni giorni prima per il corso genin, essa infatti rappresentava montagne e picchi spogli, come parti di deserti violentemente spazzati dal vento che impetuoso soffiava.

    °Cavolo, non fosse che l'ho visto dal vero, non avrei mai immaginato che i deserti potessero essere così tremendi e meravigliosi allo stesso tempo, anche se in effetti è molto meglio ammirarlo da una pittura piuttosto che viverci dentro°


    E fù consì che quindi scoprì e ribattezzò le tre stanze degli ospiti come la stanza dell'armonia, del mare e della sabbia. apeva che molto probabilmente non le avrebbe quasi mai adoperate, ma sperava in un certo senso che prima o poi qualche conoscenza gli avrebbe fatto visita o magari avrebbe potuto ospitare qualcuno per dormire in una di quelle stanze.
    Da quando era arrivato, mai si sarebbe aspettato tante sorprese e tanti tesori nascosti sotto quel metro di polvere che si era depositato. Mai si sarebbe aspettato che suo padre potesse permettersi una casa così bella, tuttavia, aveva già scoperto a sue spese come la vita potesse essere piena di sorprese, alcune belle, altre da non augurare neppure al proprio peggior nemico. Tuttavia quella casa gli adva in un certo senso fiducia, gli dava un senso di protezione che da molto non provava, ma soprattutto quella casa era per lui un segno di speranza dopo tutto il baratro di tristezza che aveva provato.
    Giunta quindi l'ora di pranzo, Atasuke fece un rapido controllo ai lavori da fare e vide con stupore che ormai non gli era rimasto più molto. Tra tutti i compiti era rimasto ancora da potare e rimettere in sesto il prato del giardino e ripulire la cantina che aveva già provveduto a liberare dal cibo vecchio di 18 anni e dove aveva scoperto un'enorme scorta di vini stagionati dall'eccellente qualità e gusto.
    Si dilettò quindi ai fornelli per perpararsi un degno pasto a festeggiare la fine dei lavori e poi dopo un'oretta di riposo dopo il pasto, si diresse alla cantina portando con se oltre che scopa acqua e secchiello i chiodi ed il martello più qualche asse di legno avanzata dalle precedenti riparazioni.
    L'odore acre di quella stanza era pungente e la mancanza di un buon sfiato daria rendeva quell'atmosfera quasi irrespirabile, tuttavia Atasuke sapeva che quel buco andava pulito ed attendere lo avrebbe solo fatto peggiorare, quindi trattenendo il respiro dava diversi colpi si spazzola sui ripiani per poi fuggire fuori dalla stanza a respirare aria "fresca". Il suo schema era semplice, prendere aria, fiondarsi all'interno spazzare finchè poteva e uscire per respirare di nuovo. Oltre che le pulizie non si stava accorgendo dell'allenamento forzato ai polmoni che stava facendo per migliorare l'apnea e aumentare il quantitativo d'aria inspirata, cosa che prima o poi gli sarebbe servita non poco, soprattutto con la palla di fuoco, la quale richedeva di soffiare il fuoco, spesso anche a lungo.

    °Uff che faticata! Di questo passo prima di finire la pulizia qua sotto creperò per mancanza di ossigeno! Speriamo solo che il detergente spazzi via anche questa puzza mefitica e renda quasi vivibile questa cantina°


    Gli ci volle quasi tutto il pomeriggio per pulire quella cantina, ma alla fine il risultato ne valeva alquanto la pena, poichè dopo alcune spazzolate aprì involontariamente una porticina nascosta dentro la quale trovò una pargamena su cui era scritta una sorta di testamento.

    -Se leggi questo messaggio, probabilmente io sono morto o sono stato catturato. Perdonami per averti abbandonato Atasuke, figlio mio, ma non potei fare nulla di più per proteggerti, spero che i tuoi stiano bene e ti abbiano tratato con riguardo. Se sei qui deduci che tu ti sia dato alla carriera ninja e ti sei trasferito nella nostra veccha casa. Spero ti piaccia, dato che è tua e sei l'unico proprietario, Saluterò tua madre da parte tua dall'altro mondo, anche se in parte spero vivamente di poterti rivedere ancora una volta prima di andare dalla mamma. Se vuoi conoscerla la troverai al ci***e*o di *ono**, si ch**ma** *a*u** **ma***a-


    Mentre leggeva le lacrime gli scendevano a fiotti dagli occhi tristi. In parte era commosso dalla lettura di quelle righe, che forse erano anche le ultime parole che suo padre gli avrebbe potuto dire, ma ancora maggiore fù il suo dolore nel sapere che sua madre era morta e che il tempo e l'umidità di quella cantina avevano danneggiato irreparabilmente l'ultimo pezzo del messaggio rendendo illeggibile il nome. Rivoltò quindi il foglio nella speranza di trovare altre informazioni ma trovò solo una piccola postilla, la quale tuttavia era di grande importanza.

    -Figliolo, se mai vorrai venire a cercarmi, ti sconsiglio di farlo, tuttavia, ti lascio in eredità il mio mazzo di carte ninja. Sta tranquillo, ho già impresso anche il tuo chakra, così potrai leggerle non appena ne sarai in grado, stammi bene figlio mio e porta con onore lo stemma della tua famiglia-


    Dopo quella lettera ritrovata non sapeva più bene se essere felice o triste. Da un certo punto di vista aveva messo a posto la propria coscenza e sapeva che suo padre non lo aveva abbandonato poichè era un traditore, tuttavia ancora troppi enigmi gli frullavano per la testa e per distrarsi si fece una passeggiata per il prato anteriore iniziando a falciarlo per bene finchè non venne sera e si rese conto che stava ormai falciando una giungla che non c'era più. Tanti erano stati i suoi pensieri che neppure si rese conto di aver finito i lavori ed aveva scoperto l'origine della sua famiglia.

    ~The End~



     
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    ~Una festa per Shay~


    Stava camminando per le vie di Konoha mentre venne a conoscenza dei risultati dell'ultimo esame chunin. In effetti non prestò molta attenzione a ciò che sentiva, infondo non era di suo primario interesse sapere chi e come era diventato un chunin, finchè non sentì pronunciare il nome della sua amica Shay tra i promossi neo-Chunin.

    °Bene, che bella notizia! Stavo giusto cercando una buona scusa per invitarla a pranzo e credo che questa possa essere una buona motivazione°


    Lieto per il successo della sua amica si diresse a casa di lei nella speranza di trovarla in casa per invitarla, ma sfortunatamente non era in casa. Probabilmente come suo solito era alle mura o all'ospedale in qualcuno dei suoi turni, oppure era in giro per konoha per qualche altro motivo.
    Decise quindi di lasciarle una lettera di invito per il giorno seguente. Si diresse quindi a casa, prese un foglio e con calma iniziò la sua lettera che poi avrebbe portato personalmente per evitare i classici ritardi postali.

    CITAZIONE
    Cara Shay.
    Ho saputo che sei finalmente stata promossa al grado chunin e dato che è da un po che ti dovevo un pranzo, ho pensato di invitarti domani verso mezzogiorno a casa mia per festeggiare la promozione. Spero tu possa venire, altrimenti avvisami per tempo ^^.

    P.S. Se vuoi porta anche i tuoi animali, ho cibo anche per loro ^^

    Con passo fiero e deciso si diresse a casa di shay dove depositò la lettera con cura in modo che fosse ben visibile all'arrivo della proprietaria di casa, poi si diresse in centro per fare la spesa in modo da poter preparare un buon pranzetto il giorno seguente...
     
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    Avevo appena ritirato la nuova divisa direttamente dall'armeria della foglia. Il Giubbotto imbottito da Chunin che portava le insegne della foglia era stato fatto apposta per me, mi calava giustamente a pennello, e per poco non mi uscì qualche lacrima mentre mi sistemavo il resto dell'equipaggiamento nuovo di zecca per andare a trovare Atasuke. Il suo invito mi aveva colta alla sprovvista, non pensavo che qualcuno mi avrebbe mai fatto una festa di qualsiasi tipo per quella promozione tanto agoniata. L'invito era esteso a tutti i miei piccoli ma, per ovvi motivi, preferì non portali dietro.. non sapevo quanto la popolazione potesse gradire un circo zoologico per le vie del centro, specie nella zona Uchiha.

    Mi sentivo stranamente felice di avere quella nuova mostrina, di potermi fregiare di essere una chunin a tutti gli effetti.. eppure non era cambiato nulla di me, ero sempre la solita insignificante Shay. Solo con qualche marcia in più e tanta rinnovata voglia di fare. Bussai alla porta della casa di Atasuke, con una certa delicatezza. - Atasuke, sono io, ho ricevuto il tuo invito e sono passata e ringraziarti.. non era necessario, davvero! - Sorrisi, in attesa che qualcuno aprisse. Mi dispiace per il modo in cui ci eravamo lasciati l'ultima volta, ma adesso sembravano tempi così remoti che nemmeno riuscivo a ricordarmi per cosa ero stata male.

     
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    ~Una festa per Shay - Inizio della festa~


    Shay non gli aveva detto nulla riguardo un eventuale buca, quindi Atasuke quella mattina si mise di buona lena per ideare un buon pranzetto da offrire all'amica. In fondo sentiva quasi di doversi far perdonare dall'ultima volta che si erano visti qualche giorno prima mentre Kheichii visitava il villaggio.

    °Humm, che cosa potrei preparare? Potrei fare un buon pollo arrosto, ma credo che ci vorrebbe troppo tempo, e poi sarebbe scomodo da portare fino al piano di sopra... Magari potrei fare qualcosa più tipo stuzzichini, calcolando che potrebbe portarsi dietro i suoi gatti, credo che un po di sushi non andrebbe affatto male...°


    Rapido di coltello e preciso nella sua arte culinaria, Atasuke si muoveva agilmente in quella cucina. Quasi non si sarebbe detto che uno come lui potesse trovarsi così bene in una cucina, ed in effetti, nemmeno lui si ricordava di essere così abile.

    °Bene, sono giusto in tempo, anzi... ho anche qualche minuto di anticipo sulla tabella di marcia... Magari potrei anche dare una ripulita al piano di sopra prima dell'arrivo di Shay°


    Tra una cottura e l'altra filava rapido fino al piano di sopra dove aveva già apparecchiato la tavola per due e preparato in un angolo un'eventuale area di ristoro per gli animali. In fondo non sapeva se si sarebbe portata dietro o meno quella marmaglia di gatti e volpi che si teneva in casa.
    Tutto era ormai pronto ed impiattato quando sentì bussare alla porta e la voce di shay arrivare dall'esterno.

    «Scendo subito! Un attimo!»


    Disse Atasuke fiondandosi giù per le scale e dirigendosi a gran fretta verso la porta per aprire alla sua ospite.

    «Ciao, e benvenuta nella mia umile dimora...»


    Disse con un inchino ed allargando il braccio destro facendole segno di entrare

    «Sono lieto che tu abbia accettato il mio invito, mi spiace solo che non hai portato anche i tuoi adorabili animali... Avevo preparato un pò di carne e di pesce anche per loro, ma non fa nulla... Tu piuttosto! Complimenti per la promozione... Se non vado errando è da un po che aspettavi, o sbaglio?»


    Le chiese stampandosi un sincero sorriso sul volto prima di farle cenno di seguirla al piano superiore. Non appena iniziarono ad incamminarsi Atasuke riprese.

    «Quello è il tuo nuovo equipaggiamento? Posso permettermi di dirti che ti sta d'incanto? Sembra quasi che te lo abbiano fatto su misura... Dannazione, ora sono invidioso e lo voglio anch'io un equipaggiamento così figo!»


    Le disse scherzosamente mentre stavano arrivando alla terrazza panoramica dove aveva apparecchiato e dove le avrebbe indicato il tavolo apparecchiato posto esattamente al centro della terrazza.

    «Prego, scegli pure il posto che più ti aggrada»


     
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    - Grazie dell'invito.. davvero non dovevi disturbarti tanto, non ho portato i piccoli perché non sta bene viaggiare con centomila bestie per le strade della città eheh.. inoltre poi si ingelosiscono se ne porto solo alcuni.. - Sorrisi, accettando gentilmente l'invito ad entrare all'interno dell'abitazione, fresca di ristrutturazione, del giovane Uchiha.

    - Ti sei sistemato molto bene a quanto vedo, sono felice che tu sia riuscito a stabilirti in pianta fissa, almeno avrai del tempo da dedicare in modo sostanziale agli allenamenti. - A tal proposito Atasuke fece leva sulla mia nuovissima promozione al grado chunin, ricordandomi che era quello il motivo della mia visita. Incredibile come il divagare e il vedere un amico potesse confondermi a tal punto.. ma erano dettagli. - Beh anche tu a breve avrai questa possibilità se prosegui con costanza ed impegno nei tuoi già eccellenti risultati. Dovresti anche pensare ad un Sensei Uchiha per sviluppare lo Sharingan.. in quello purtroppo non potrò aiutarti, per quanto mi piacerebbe.. - Sorrisi di rimando, salendo le scale sino al pieno superiore dove era stato preparato un tavolo con due posti, già imbandito con del pesce crudo. I Pietti erano realizzati in maniera impeccabile, caso strano che un uomo sapesse tanto bene cucinare.. ma l'occasione fa il Ninja Cuoco, quindi presi posto in religioso silenzio.

    Iniziai a mangiare lentamente, per poter parlare al mio Allievo di quello che mi passava per la testa. - Essere Chunin porta devi vantaggi ma delle responsabilità enormi nei confronti della foglia.. noi dobbiamo essere l'esempio per tutti e non possiamo lasciare che si generino condizioni sfavorevoli alla foglia.. è un po' un peso da sopportare, ma lo accetto con piacere. - Sospirai, assaporando il cibo offertomi. - Sei veramente bravo, devo farti i miei complimenti! Io so cucinare solo carne.. non chiedermi perchè ma il pesce mi risulta scomodo per un qualche motivo che mi sfugge.. - Era bello aver ricevuto quell'invito. Mi sentivo bene ed avevo anche una discreta fame, più del solito, che non mi permetteva di abbandonare quel piatto ricco di prelibatezze ittiche.

     
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    ~Una festa per Shay - Pranzo~


    Shay e Atasuke si sedettero quindi al tavolo ed ella fece un breve commento sul suo essere chunin raccontando ad Atasuke ciò che significava avere quel grado. Tuttavia ben poco passò tra un accenno ai vantaggi ed ai doveri di essere chunin ai complimenti che espresse verso l'abilità con cui Atasuke aveva preparato il gustoso pranzo.

    «Beh, grazie, in effetti ammetto di cavarmela bene ai fornelli, anche se ammetto che può sembrare strano un uomo in cucina»


    Le rispose giocosamente mostrando un ampio sorriso come segno di apprezzamento del complimento.

    «Comunque non saprei... Dovrei prima vedere come cucini per capire dove potresti peccare nella lavorazione del pesce. In effetti il pesce è un po più ostico della carne, soprattutto perchè basta cuocerlo poco di più per renderlo una suola di scarpa, mentre cuocendolo poco di meno diventerebbe gomma... poi c'è poco da fare, togliere lische e squame è veramente difficile e noioso»


    Concluse scherzando prima di buttare giù un altro boccone gustandoselo per bene.

    «Comunque, volevo ancora chiederti scusa per l'altro giorno con Kheichii, spero che tu non te la sia presa troppo per la mia presa di posizione... non volevo essere aggressivo e probabilmente mi ero espresso male... In fondo credo di capire il tuo punto di vista, solo che per ora non riesco a condividerlo»


    Mantenne un educato sorriso in attesa di una risposta dalla sua gentile commensale cercando di nascondere il leggero risentimento verso il loro ultimissimo incontro. Poi si alzò portando ni alto con la mano destra il suo calice riempito di vino bianco proponendole un brindisi.

    «Bene, allora se ti va, proporrei un brindisi alla tua promozione a chunin e alla nostra amicizia»


    Quindi dopo il brindisi si sedette sorseggiando dal calice e rispondendo all'affermazione di shay sullo sharingan.

    «In effetti a malincuore devo darti ragione, sfortunatamente avrò bisogno di un Uchiha per sviluppare al meglio lo sharingan, tuttavia avevo sentito dire che in passato alcuni Uchiha avevano sviluppato da soli lo sharingan, e da soli avevano imparato a dominarlo, quindi chissà... Magari tra qualche giorno mi diventeranno gli occhi rossi con delle tomoe sopra e riuscirò ad usare lo sharingan senza l'aiuto di un uchiha»


    Le disse senza riuscire a trattenere la risata che nacque da quella sorta di battuta malfatta. Sapeva di non essere così promettente e potente da poter sviluppare lo sharingan da solo, tuttavia quasi gli piaceva credere o fingere che fosse possibile per lui.
     
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  7. S h a y
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    - Non pensarci.. tu e Kheichii avete condiviso.. in modi diversi.. un dolore che vi tormenta, una specie di angoscia, la colpa è mia che invece di aiutarvi a dimenticare cerco di farvelo nascondere. Alla fine è pura e semplice verità: La nostra vita come Ninja si basa su ritorsioni e vendette di vendette.. dobbiamo farci solo l'abitudine. - Sistemai le ultime cose da mangiare leggermente a destra rispetto a me, per fare il brindisi. - Alla mia promozione a Chunin.. e ad un futuro brillante per te ed il resto di Konoha. -

    Mi dispiaceva molto non poterlo aiutare a sviluppare lo Sharingan, ma ci sono dei limiti invalicabili anche con tutte le buone intenzioni del mondo.. e purtroppo le capacità innate sono uno di questi. Anche se dovendolo ammettere, mi inquietava un po' l'idea che qualcuno sviluppasse da solo le proprie capacità, anche se non avrei saputo spiegare perchè.

    - Vorrei un parere spensierato su quello che ci circonda.. nel senso, cosa cambieresti tu di questa nostra vita? - La domanda mi sorse spontanea, mentre mi rilassavo a bere, direttamente dal profondo del cuore. Volevo sapere cosa ne pensava lui, un giovane desideroso di combattere e di ottenere riscatto sociale, di diventare qualcuno, della massa di problemi e pericoli che affliggevano non solo Konoha, ma tutto il continente.
     
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    ~Pranzo - Discorsi a tavola~


    Anche Shay dal canto suo era dispiaciuta della sua impotenza verso lo sviluppo dello sharingan da parte di Atasuke, tuttavia questo non poteva e non doveva essere un motivo valido per intristirsi, in fondo erano li per festeggiare una promozione!.
    Dopo il brindisi la giovane pose una particolare domanda ad Atasuke. Una domanda che riconduceva anche al discorso che era nato tra loro e Kheichii poco tempo addietro. Di certo non era una domanda così banale, seppur di per se non era affatto complesso rispondere. Tuttavia Atasuke preferì attendere ancora un'attimo prima di rispondere riflettendo con attenzione e sorseggiando un bicchiere di vino, fingendo di concentrarsi sull'aroma e sulle caratteristiche olfattive e visive dello stesso. Poi con clama rispose mantenendo un tono gentile.

    «La tua è una domanda complessa... Non è così facile rispondere. Certo non negherò il fatto che voglio cambiare questa mia situazione di incertezza cercando di scoprire di più sul mio passato. Allo stesso modo sono fermamente intenzionato a cambiare il mondo mondandolo dagli sciami di briganti, ladri e assassini che lo appestano. Tuttavia negli ultimi tempi ho scopeto delle cose... Delle cose che vorrei mostrarti se non ti spiace, ed a cui si ricollegherebbe senza troppi problemi la tua domanda...»


    Atasuke alludeva alle scoperte del piano superiore della casa. In particolare alle incisioni che aveva trovato nella piccola stanza dei giochi ed alle pitture che aveva trovato nella stanza dei suoi genitori ora sua.

    «Quindi se ti va dopo pranzo pensavo di farti fare un piccolo tour della casa, oltre che un piccolo pensiero per la tua promozione»


    Dopo quelle parole il suo sguardo si posò su Shay. la squadrò con attenzione, cercando di delinearsi nella sua mente le forme della ragazza. Non la stava squadrando con intenzioni poco rimarchevoli, ma la stava squadrando per valutarne le misure e per verificare che il suo dono potesse andarle bene.

    [...]


    Passarono alcuni minuti prima che i due terminassero il pranzo, ma in quel momento Atasuke prese la parola chiedendo un piccolo favore a Shay.

    «Bene... dato che siamo quasi al termine del pranzo, vorrei chiederti, se possibile, un piccolo favore... Potresti chiudere gli occhi per un'attimo? Mi diventerebbe difficile altrimenti proseguire... Ah... e non vale usare il byakugan!»


    Rise mentre osservava la giovane per essere sicuro che non cercasse di barare restando con gli occhi aperti. Se poi ella avesse deciso di chiudere gli occhi, silenziosamente sarebbe sgattaiolato al piano inferiore per prendere il dolce speciale che le aveva preparato. Una volta tornato di sopra lo avrebbe posto dvanti a Shay al posto del piatto. Con un tono caldo e tenero allo stesso tempo, quasi come un'amante che sussurra all'orecchio della sua amata, Atasuke le avrebbe sussurrato all'orecchio destro di aprire gli occhi. Sapeva che la cosa poteva sembrare ambigua, tuttavia non riuscì a fare diversamente.
    Quand'ella avesse aperto gli occhi, avrebbe trovato davanti a se una gustosa [torta alla crema] di caffè e nocciole, sopra alla quale erano state create con la glassa più chiara il simbolo di Konoha ed una piccola frase: "Auguri per la tua promozione Shay!".

     
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    Atasuke avrebbe avuto un grande futuro. Non come Ninja o meglio, non necessariamente come Ninja, ma come persona, che è ben più importante del mero grado militare. Nonostante il dispiacere del passato e quel ronzio di vendetta che aleggiava su tutti, me compresa, era riuscito nel mio stesso modo, a tirarne fuori qualcosa di buono, a godersi le piccole cose della vita, come un pranzo a casa con un'amica, un buon piatto di pesce e due chiacchiere senza uno scopo o un fine diverso da quello di comunicare, avere una vita sociale. Quindi poco importava se i suoi scopi divergevano dai miei, nei metodi almeno, io e Atasuke.. così come Kheichii e tanti altri condividevamo un grande desiderio di cambiamento. In un modo o nell'altro che fosse.

    - D'accordo, sarò felice di vedere se posso aiutarti in qualche modo. E sappi che se mai avrai bisogno di aiuto per sistemare qualche faccenda in sospeso postrai contare su di me.. del resto Sono una tua superiore di grado, vedi? Vedi? VEDI? -
    Dissi quasi al limite della risata battendo due dita sulla mostrina nel colletto. - Apparte le mie demenziali elucubrazioni direi che è stato un pranzo eccezionale, dico sul serio, prima o dopo dovremmo dare una festa.. in onore di qualche celebrazione, o roba simile, casa mia è enorme e la cucina è immensa.. è da ricordare, tu cucini io servo i piatti .. - La mia testa fantasticava sull'aprire un ristorante di pesce, ma mi trattenni onde evitare di fare figure magre come ospite.

    La sorpresa, invece, mi creò qualche disagio. Dovendo chiudere gli occhi la prima cosa che sentì di impulso fu quella di usare il Byakugan, come un riflesso condizionato, ma mi limitai ad arrossire e dondolare un po' la testa, cercando di annusare l'aria per captare qualche odore. - Scommetto che è una torta con caffè nocciole e ..zucchero? - Aprì mezzo occhio per verificare la cosa, sperando di non aver infranto qualche desiderio di Atasuke.

    - Forse avrei dovuto dirti che.. Mi si sono acuiti alcuni sensi, in particolare l'olfatto, e posso sentire odori similmente ad una bestiola.. - strizzai gli occhi facendo una linguaccia, per farmi perdonare. - E' un pensiero meraviglioso! Ed io adoro i dolci tra l'altro.. di solito mangio le frittelle di riso del chiosco vicino all'ospedale, nulla a che vedere con questa delizia.. posso? - Ne presi una fetta senza troppi complimenti iniziando a mangiarla. Era sicuramente il migliore dolce mai mangiato in tutta la mia vita, a casa il Nonno non cucinava nulla del genere.. per non parlare dei miei genitori "adottivi" che preferivano combattere fino alla morte piuttosto che cucinare semplicemente un piatto di spaghetti di Soia. mangia due fette intere prima di prendere nuovamente fiato per respirare.

    - Tu hai sbagliato decisamente mestiere.. altro che Kunai e Shuriken.. Wok e padelle! Avresti fatto milioni di Ryo.. se ti serve un lavoro potresti chiedere davvero di aprire un ristorante.. credimi la paga delle guardie è così misera che appena riesco a comprarmi cose nuove. - Sospirai. - Comunque se mangio qualcosa in più dovrai raccogliere i miei pezzi in sala, quindi è meglio se mi astengo dal mangiare anche il vassoio.. Rimetto in frigo la torta e andiamo a vedere quelle cose che mi dicevi?.. Mi han molto incuriosito e la mia indole non mi permette di resistere troppo a lungo! -

     
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    ~Un rapido giro della casa~


    Come sperava il pranzo era andato ottimamente e Shay dal canto suo aveva apprezzato non poco, soprattutto il dolce. Ai suoi commenti tornarono alla mente di Atasuke alcune delle parole di sua madre.

    CITAZIONE

    «Ma mamma... sei proprio sicura?»

    "Certo Atasuke, va tranquillo e fidati di me... non esiste un modo più sicuro di far colpo su una ragazza"

    «Credi proprio che Ayame apprezzerà?»

    "Stanne certo... Nessuna ragazza rifiuta un dolce, specialmente se preparato da un ragazzo gentile come te!"


    Il suo sguardo divenne vuoto per un attimo mentre i suoi ricordi di gioventù riaffioravano.Riprese coscienza giusto in tempo per sentire Shay mentre gli proponeva di rimettere gli avanzi della torta in frigo per andare a vedere ciò a cui aveva accennato poco prima.

    «Bene allora, aspettami qui un attimo mentre vado a riordinare, se vuoi gustati pure la vista sui giardini»


    Gli ci volle appena un attimo per rimettere tutto a posto, qualche minuto e nulla più, poi fu nuovamente al piano di sopra, pronto a mostrare ciò che aveva trovato. Tralasciò le decorazioni dei piani inferiori, dato che non erano importanti ai fini della sua storia, si diresse invece nella piccola stanza dei giochi che aveva trovato.

    «Bene, questa è la prima stanza che volevo mostrarti. Certo, non è nulla di speciale messa così, tuttavia ho trovato strabiliante scoprire questo luogo rendendomi conto di conoscere ogniuno di questi giocattoli senza averli praticamente mai visti. Non so se tu puoi capire cosa intendo dire... è come se trovandoli... o meglio ritrovandoli, avessi scoperto un passato diverso, un passato che non sapevo di avere.»


    Prese una breve pausa invitando Shay a chinarsi sulla culla per farle leggere le scritte incise sulla stessa e perfettamente mantenute e leggibili.

    «Vedi qui? c'è scritto: Atasuke Uchiha, il mio piccolo fiore di Fuoco. Per quanto sia normale l'accenno al fuoco ho trovato strano che mia madre o mio padre mi chiamassero piccolo fiore... Da un certo punto di vista mi ha fatto pensare che mia madre fosse una Yamanaka. In fondo mi pare che loro siano i maggiori esperti ed amanti dei fiori... Ma una cosa è certa: Di sicuro mi volevano molto bene, quindi non sono stato abbandonato perchè indesiderato, ma per essere protetto da qualcosa»


    Un triste sorriso si dipinse sulle sue labbra prima di riprendere il breve tour. Usciti dalla stanza, Atasuke avrebbe fatto accomodare Shay nella ormai sua camera da letto. Senza fatica ella avrebbe potuto notare l'ordine rigoroso che vigeva in quella stanza, ma soprattutto gli splendidi dipinti sulle potre e le pareti. Primo tra tutti lo stemma degli uchiha, posto sopra la testiera del letto, avvinghiato da degli splendidi fiori di ciliegio che parevano vivere in comunione con lo stesso in una sorta di tenero abbraccio.

    «Bene, e questa è la mia stanza, o meglio, era la stanza dei miei genitori ed alla fine ho deciso di stabilirmi qui per dormire. Come puoi vedere quello stemma, rimane vivo il legame di questa casa con i fiori e potenzialmente con il clan degli Yamanaka... e qui può riprendere il nostro discorso di prima. Io temo che tra i motivi del mio abbandono possa esserci la non accettazione di mia madre da parte del clan, come d'altronde è ormai abitudine nei nostri due clan non accettare gente "esterna" allo stesso. Ed è per questo motivo che tra i miei obbiettivi ho aggiunto quello di far cambiare mentalità al mio clan. Cercare di far capire loro che esistono anche altre famiglie con cui convivere e cooperare in amicizia. Da un certo punto di vista... ho deciso di condividere un obbiettivo simile al tuo... Voglio impegnarmi affinchè tutta Konoha diventi un po come era casa mia prima della mia partenza...»


    Non diede altre spiegazioni sull'argomento, ma tagliò corto chiedendo nuovamente a Shay di chiudere gli occhi senza usare trucchetti.

    «Ma bando alle ciancie... siamo qui per mostrarti un mio piccolo dono, quindi ancora una volta sepi pregata di chiudere gli occhi e non sbirciare... ah, sfrutta pure il tuo olfatto, tanto in questo caso non ti servirà a nulla. Potrai aprire gli occhi al mio tre. uno... due... TRE!»


    Atasuke si avvicinava sempre più all'armadio principale mentre contava ed al sonoro TRE! spalancò con un gesto le ante che racchiudevano tutti i vestiti di sua madre, o che perlomeno immaginava appartenessero a lei. Vi era di tutto, dall'elegante abito da sera al comune abito da giorno, dai top alle gonne e così via così discorrendo.

    «Bene, valutando ad occhio e croce le tue misure credo che questi abiti di andranno splendidamente. Il mio dono per farla breve è un po di abbigliamento. Sentiti libera di prendere i vestiti che più ti aggradano, dai pigiami agli abiti da sera, prendi quello che vuoi, anche intimo se ti serve. Mi farebbe molto piacere sapere che questi vestiti appartenutii a mia madre vengano vissuti ancora una volta da qualcuno... In fondo lasciarli qui sarebbe solo uno spreco di spazio e diciamo che spesso mi danno anche un senso di tristezza... Se vuoi puoi anche provarli prima di prenderli»


    Attese impaziente una risposta da Shay e nel caso in cui l'amica avesse deciso di provare uno o più degli abiti, Atasuke avrebbe garbatamente tolto il disturbo dalla stanza attendendo fuori dalla porta osservando i suoi giardini.
     
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  11. S h a y
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    La casa del mio amico era qualcosa di perfetto e ordinato. la mia era una masnada di gatti animali, robe che urlavano e frignavano per il cibo.. non ero abituata a tanto silenzio e tanta precisione, ma in qualche modo apprezzavo quel genere di calma. Mi accompagnò al piano superiore, dove attesi qualche minuto osservando il giardino. Anche quello mi ricordava casa mia, era molto che non trovavo il tempo di abbandonarmi alle sdraio assieme ai piccoli per prendere una limonata o anche solo per sonnecchiare un paio d'ore. In seguito mi mostrò la sua stanza dei giocattoli, probabilmente la culla che avevano usato per lui i suoi genitori in passato.

    - In un certo senso.. quando si è molto piccoli.. non si possiedono ricordi precisi sui volti, le cose, le voci, nella mia esperienza medica ho studiato a lungo questo genere di comportamento dei ricordi, anche se in maniera arbitraria, e posso solo dirti che ci sono oggetti che influenzano maggiormente la nostra psiche rispetto ad altri.. quel giocattolo ti è rimasto impresso nei ricordi perché stimolava in te un certo.. una sensazione piacevole, immagino divertimento, e quando lo hai rivisto dopo tanti anni è stata la prima cosa a tornarti alla mente. - Mi chinai leggermente sulla culla esaminando quello che mi veniva mostrato. Era davvero straordinario scoprire qualcosa del genere sul proprio passato senza l'ausilio di tabelle, libri contabili e burocrazia in generale: Era una vera e propria riscoperta del passato per Atasuke e volevo aiutarlo a comprendere quanto mi stava mostrando.

    - Le lotte tra Clan per motivi di orgoglio sono ancora oggi ben visibili a Konoha.. guarda solo gli Hyuga.. siamo un Clan borioso e privo di umanità, incapace di accettare la Cadetta come nostri simili.. sono tutte considerazioni Arcaiche, sciocche, che possono portare all'abbandono di figli o di amori.. non escluderei che questo fiore fosse proprio il retaggio di tua madre.. e per questo devi essere felice di sapere che ti volevano bene e che ti sono stati vicini fino a che hanno potuto, non ti avrebbero mai lasciato se non ci fossero stati impedimenti più grandi. Se vorrai ti aiuterò ad indagare su questa faccenda e fare luce sul tuo passato.. non tutto può essere cancellato dagli annali della Foglia.. in ospedale sgattaiolerò a controllare i certificati di nascita, promesso. Se trovo qualcosa sarai il primo a saperlo. -

    Sul condividere i miei stessi obiettivi, tuttavia, il discorso prese una piega molto meno triste. Era una gioia sapere che a Konoha eravamo già in tre, se non quattro contando Drake, a voler cambiare le cose e far si che il villaggio fosse prima di tutto una grande famiglia e poi un'elite militare. - Anche Miyori la pensa come noi da quel punto di vista.. la conosci vero? E' una uchiha anche lei e credo proprio che pure Drake-San sia dell'idea che a Konoha non devono più esistere razzismo di questo genere. Quindi vediamo il lato positivo di tutta la faccenda! - Sorrisi sinceramente. Non volevo che Atasuke avesse pensieri tristi nei riguardi della sua famiglia e del fatto che non sapeva nulla del suo passato di infante, e anche lui pareva essere d'accordo con me, visto che mi portò nella stanza dei suoi genitori per donarmi qualcosa di particolare sempre legato alla mia promozione.

    - Non c'era bisogno di farmi un regalo.. hehehe.. - Arrossì visibilmente in viso, sedendomi e chiudendo gli occhi. Al suo tre li spalancai di nuovo: Un armadio pieno di vestiti di ogni sorta la faceva da padrone.. ed era quello il mio regalo, qualche abito appartenuto alla madre di Atasuke. Poteva sembrare brutto offrire ad una ragazza degli abiti appartenuti alla propria madre, ma io lo trovavo incredibilmente sensibile come atteggiamento, forse era un modo per non doverci pensare ogni volta che apriva l'armadio o forse perchè quando li avessi indossati ne sarebbe stato felice in quanto una parte di quello che era stata sua madre avrebbe vissuto tramite quelle stoffe. - Dici sul serio..? sono vestiti bellissimi.. sono un regalo meraviglioso, tra l'altro ho così poco tempo da dedicare allo shopping che tendo a mettere sempre gli stessi vestiti perchè.. già non ne compero mai di nuovi.. - Avvampai come una lampadina. Avevo indossato per quasi un anno solo divise o camici e niente roba fresca di filatura. Non che fosse un male, ma una ragazza ha bisogno anche di assecondare un certo desiderio estetico per se stessa e, per quanto il fascino della divisa sia potente, un maglione colorato non lo batte niente.

    Sfogliai letteralmente tutti i vestiti, cercando di non essere eccessivamente ingorda dato che erano comunque oggetti che costituivano un ricordo per Atasuke. - Sai... la mia passione sono questi vestiti qua.. - Tirai fuori un maglione colorato a righe bianche e nere che fungeva anche da gonna, arrivando sin al ginocchio. - .. Questi maglioni sono unici, quando faccio le ronde specialmente ora che è inverno, tengono caldissimo sotto la divisa e sono splendidi anche per passeggiare.. guarda credo che prenderò questi due, uno bianco e nero a righe ed uno multicolore.. tua madre doveva essere una persona estremamente solare sai?.. - Nel mentre mi provavo i maglioni appoggiandomeli addosso e notando come fossero un pochino più larghi della mia taglia. - Io non voglio essere ingorda, ma oltre questi potrei prendermi anche quel cappottino di lana li? - Dissi indicando un cappotto di lana bianco, dal taglio sobrio e quasi maschile, con una decorazione floreale sulle spalle. - E' veramente meraviglioso. -
     
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  12. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Ultime parole?~


    Shay dopo aver visto la culla e ciò che Atasuke le stava mostrando si mostrò, come sempre, molto disponibile ad aiutarlo, promettendogli che avrebbe scartabellato tra i documenti anagrafici dell'ospedale per aiutarlo a scoprire qualcosa sul suo passato.

    «Beh, che dire... grazie Non ti nascondo quanto questo sia importante per me...»


    Il discorso proseguì finche Shay lieta della cosa fece il nome di altri due shinobi di konoha che perseguivano un obbiettivo simile. Uno era Drake, il capo delle guardie del villaggio, oltre che proprietario di Fairy Tail, l'altra era una certa Myori Uchiha, di cui Atasuke però non aveva mai sentito parlare.

    «Non credo di averla mai incontrata in effetti... Comunque si potebbe oganizzare una volta un incontro, non trovi? In effetti posso dire che non conosco nessuno del clan, quindi fare cooscenze tra i miei "parenti" non sarebbe una cosa malvagia»


    Un rapido sorriso e poi il tour proseguì verso la stanza successiva.

    [...]


    "Dici sul serio..? sono vestiti bellissimi.. sono un regalo meraviglioso, tra l'altro ho così poco tempo da dedicare allo shopping che tendo a mettere sempre gli stessi vestiti perchè.. già non ne compero mai di nuovi.. "

    «Certamente, non vedo perchè non dovrei regalarteli... Se poi come dici tu sei praticamente senza ricambi di abiti per me diventerebbe quasi un obbligo regalarteli.»


    Scherzò osservando l'aria eccitata che shay aveva in quel momento. Con avidità la giovane sfogliava i vestiti per cercare quelli che più la aggradavano. Stava visibilmente cercando di trattenersi per non essere troppo ingorda, tuttavia come qualunque altra ragazza che aveva conosciuto a stento riusciva a controllarsi. Per Atasuke c'erano due cose a cui una qualunque donna non poteva resistere, anche se ninja. I dolci ed i vestiti gratis.

    "Questi maglioni sono unici, quando faccio le ronde specialmente ora che è inverno, tengono caldissimo sotto la divisa e sono splendidi anche per passeggiare.. guarda credo che prenderò questi due, uno bianco e nero a righe ed uno multicolore.. tua madre doveva essere una persona estremamente solare sai?"

    «Sono proprio contento che ti piacciano... Mi verrebbe da dire che ho proprio fatto contro con questo regalo... Comunque si, credo anch'io... altrimenti da chi avrei ereditato la mia indole "poco Uchiha"?»


    Non ebbe quasi il tempo di finire la sua frase che shay indicò un cappottino dentro all'armadio chiedendo timidamente se poteva anche prendere quello.

    «Certamente... prendi pure quello che vuoi, in fondo non si diventa chunin tutti i giorni e se questi abiti potrebbero servirti tanto meglio. Una delle piccole cose che mi hanno insegnato i miei genitori "adottivi" è che bisogna sfruttare tutto, anche vestiti vecchi. Infatti... devo svelarti un segreto... questi abiti che indosso... erano quelli di mio padre. Quando ero arrivato in città mi era rimasto poco o nulla, fortunatamente condivido la taglia di mio padre e questo mi ha permesso di non buttare via quei pochi spiccioli che mi erano rimasti da parte»


    Un sorriso compiaciuto nacque sul suo volto. Era contento di aver rinsaldato la sua amicizia con Shay ed era estremamente contento di averla fatta felice con "così poco".

    «Bene allora... C'è qualcos'altro che ti andrebbe di fare prima di tornare ai tuoi moltemplici impegni? O è tristemente giunta l'ora di salutarci?»


    Chiese rammentando ciò che poco prima shay stessa aveva dichiarato sulla sua costante mancanza di tempo causata dai suoi svariati obblighi e le sue svariate occupazioni.
    Se ella avesse deciso di tornare a casa si sarebbero quindi salutati.

    «Beh, allora grazie di essere venuta... Spero che potremo incontrarci presto, magari in qualche locale per conoscere anche la tua amica Myori. Proporrei la sala da the, ma sfortunatamente non sono molto da the e sarebbe strano uno che ordina un caffè in una sala da the, non trovi?
    Ah... e tieni questo pacchetto... Sono alcune fette avanzate della torta... non credo proprio che me la mangerei tutta da solo»


    Le consegnò quindi una "piccola" scatolina che conteneva circa 4-5 fette avanzate della torta, ovvero la metà dell'avanzo.

    Se invece ella avesse optato per fare ancora qualcos'altro, Atasuke non avrebeb avuto problema alcuno nell'assecondare i desideri dell'amica.

     
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