Disgrazie, sfortune e scherzi del fato

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Deidara
        Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Member
    Posts
    3,146
    Reputation
    +64

    Status
    Offline
    CITAZIONE

    -YEAH!!!.. ho fatto davvero un bel lavoro qua!.. allora che si fa?!.. leghiamo questi tizi come dei salami e torniamo a casa.. tutto questo movimento mi ha messo addosso una fame allucinante!!!.. mangerei uno di quei spiedini che fanno al mercato.. mmh.. oh sono una favola.. si potrebbe andare a mangiarli assieme.. paga Hamano ovviamente..-


    « Tzk! »
    Schiaffeggiò la mano di Hoshizuku, scacciandola.
    A giudicare dalle sue parole aveva fatto, tanto le bastava. Nemmeno sapeva perché l'aveva lasciato fare, in realtà normalmente l'avrebbe preso a calci a partire dal preciso istante in cui si era messo in mezzo, figuriamoci dopo che aveva avuto il coraggio di chiederle di togliere la camicetta! Dannato moccioso. Incapace di stare al suo posto, non solo si era messo in mezzo ignorando la sua implicita minaccia di fare a pezzi l'Iga, ma veniva perfino a farle la predica!!! Squadra? Compagni?? Amicizia???

    « Tu sei tutto scemo, credimi! »
    Sollevò la spallina della camicia e distolse lo sguardo, rossa in viso come un pomodoro maturo.
    Prima o poi, ne era certa, avrebbe staccato un braccio o due a quel ficcanaso, per la sua abitudine di mettersi in mezzo.

    Cattura-49

    « Uhm... interrompo qualcosa...? »
    Una sempre fin troppo solare Ai Otonashi irruppe in mezzo al gruppo, materializzandosi da chissà dove. Sfruttava in maniera un po' impropria l'abilità delle Danzatrici di essere terribilmente silenziose e straordinariamente discrete nei loro movimenti, quasi si divertisse alle spalle di tutti apparendo all'improvviso quando meno te lo aspetti. Il faccino da volpe era sorridente e spensierato, sarebbe sembrata il ritratto di una ragazza solare non fosse per la macchia di sangue che faceva bella mostra di se sulla camicetta nera.
    « Sanguini? »
    Un'amica, una compagna, avrebbe avuto la decenza di mostrarsi almeno un po' preoccupata. Tuttavia la voce di Deidara, in quel frangente, sembrava più curiosa che preoccupata. Ai non sembrò farci caso, abituata com'era ai repentini sbalzi d'umore della biondina.
    « No problem: non è mio, un cretino ha cercato di passare sotto le gambe di Chiruru e ho dovuto tirarlo fuori prima che se lo mangiasse. »
    Sbatté una mano sulla fronte, scuotendo il capo.
    « Ma si può essere così idioti da provare a passare sotto una volpe tricefala?? E non era neanche uno shinobi serio, nel Bingo Book c'è scritto che è fuggito dal suo villaggio dopo essere stato respinto agli esami genin dell'Accademia! »
    Lasciò perdere Deidara e guardò il mezzo plotone di Hoshi che provvedevano a curare qua e là.
    « Bravo Rosso, vedo che ti sei già portato avanti col lavoro e ti sei già moltiplicato. Seira sta impazzendo là dentro... »
    Spalancò la porta che dava sul retro, rivelando uno scenario da incubo che prevedeva un piccolo esercito di nukenin sparsi ovunque ai quattro venti, in un coro depresso di dolore mortificato e flebili richieste di pietà. Haruka Yakumo era seduta su di una sedia, il mento adagiato con fare pensoso sull'elsa di una magnifica nodachi di oltre due metri, che a giudicare dai buchi che aveva fatto per terra ed i banconi da bar dilaniati in mille pezzi doveva pesare il doppio della Meydo di Hamano.
    Un nukenin, chissà come, era finito perfino sul lampadario. Ora volteggiava pigramente al ritmo della ventola che diffondeva aria pulita nel night club, le braccia riverse verso il suolo e la faccia di uno che aveva visto tempi migliori. Un altro si era conficcato con la testa dentro il muro, e di lui erano visibili soltanto le spalle ed il resto del corpo, dando la macabra illusione che fosse stato decapitato. In tre o quattro avevano perso una mano o tutto un braccio, un'altra mezza dozzina avevano squarci che li avrebbero spediti al creatore nel giro di poco se qualcuno non si fosse preso la briga di stabilizzarli, senza contare quei poveretti che avevano braccia o gambe piegate in angoli innaturali. Sembrava uno scenario da Grande Guerra dei Ninja, invece quella piccola apocalisse era stata provocata una sola, implacabile persona.

    Da qualcuno, dopotutto, Deidara Yagi doveva pur aver appreso le sue tecniche, no?
    Ad occhio e croce, comunque, le serviva ancora parecchio per essere sul livello della Prima Danzatrice.

    Ai tirò fuori dal nulla un blocco degli appunti, che srotolò in una specie di lista, a cui aggiunse alcune voci.

    « La Diavolessa è andata vicino al suo record! Trentasette avversari stesi, non male, non male. Il suo record è quarantotto, ma solo perché valgono unicamente gli shinobi veri. Peccato, ce n'erano troppo pochi... »
    Parlava con il tono di un commesso dei centri scommesse.
    Richiuse la porta di scatto, rivolgendo un sorriso allegro ad Hamano.
    « Senti un po', Hama-hama... prima avete nominato una persona, un certo Kengamine... ecco, mi è sorto un dubbio. »
    Si toccò il mento con un dito, pensosa.
    « Per favore, non è che potresti dirmi quanti anni gli dai...? Non riesco a ricordare chi è, tuttavia tirando a indovinare basandomi sull'umore nerissimo della Diavolessa, mi viene in mente solo una persona, e... come dire... »
    Sorrise allegra, come se quella fosse una buona notizia:
    « Stavo giusto pensando di scappare via nel caso fosse lui. Sai com'è,io e la mia testa abbiamo una storia d'amore che prosegue da ventun anni, sarebbe un peccato separarsi proprio ora che siamo una coppia così affiatata!!! »

    "Quanti anni gli daresti?"
    Strano. Era la stessa domanda che Kengamine ripeteva continuamente al buon Hamano più o meno tutte le sere, per prenderlo in giro...

     
    .
26 replies since 11/7/2011, 21:28   476 views
  Share  
.