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S h a y.
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Quello di Kensuke ..
E' un Addestramento a Scale..
Ennesimo allenamento con Ken al dojo del Maestro Ryuken. Non era sicuramente la novità del momento farsi prendere e ricevere botte di primo mattino, però quel giorno mi era stato chiesto dal Nonno di istruire Ken all'uso del Chakra, dopo che il suo sistema circolatorio era stato ripristinato ed era tornato alla normalità. Ammetto che la cosa mi faceva sentire particolarmente serena, visti i pessimi risultati del recente passato.
Kensuke era cambiato molto a causa di quella piccola disavventura, non che ci fosse qualcosa di brutto, solo che dall'essere coetanei ero tornata una delle più piccole Hyuga di tutto il villaggio.. il che rendeva vagamente indispettita. Nulla di cui preoccuparsi, beneinteso.
- Allora Ken.. visto che adesso stai bene e non hai più certi problemi fisici, Ryuken mi ha chiesto di aiutarti a sviluppare maggiormente il Chakra.. visto che prima non ti era possibile. - Sorrisi, iniziando a organizzare mentalmente un discorso quanto più intelligente possibile sull'argomento. - ..Come tu ben saprai, vivendo a stretto contatto con tuo fratello e con Hyuga che sfruttano il Juuken, il Chakra può essere emesso in vari modi e sotto varie funzioni mediante i nostri punti di fuga.. - afferrai un piccolo Shuriken, trattenendolo sul palmo sfruttando il Chakra. - .. La prima cosa da apprendere è il riuscire a mantenere un oggetto a contatto col proprio corpo, unicamente sfruttando il Chakra. Non è un'operazione complessa, dovrai solo concentrare nella tua mano una corretta quantità d'energia e fare in modo che questa faccia aderire come un collante l'oggetto alla pelle.. così.. - Mostrai nuovamente come tenere lo Shuriken nel palmo della mano.
- Prendi questo.. - Gli consegnai lo Shuriken. - Concentrati e cerca di trattenerlo con le mani per prima cosa, in seguito potrai provare anche con i piedi, dove già è più complicato avendo i calzari a fare la lieve impedimento. - Mi sedetti ad osservare lo svolgimento dell'operato di Ken, attivando il Byakugan per poter osservare meglio il movimento del Chakra all'interno del suo corpo e poterlo correggere nel caso di, improbabili, errori.
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Kensuke Kasumi.
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Il controllo del chakra
Erano passati pochi giorni da quella disavventura con Shonen, e stavo cominciando ad abituarmi alla mia nuova condizione fisica.
All'inizio era stato uno shock, vedermi così... invecchiato, ma ci feci l'abitudine.
E ben presto cominciai ad apprezzarne i vantaggi. Come mi disse Ryuken, quell'iniezione improvvisa di chakra curativo aveva ripristinato il mio sistema circolatorio del chakra alla normalità, anche se il vecchio non sembrava esserne troppo contento.
In quei pochi giorni ero riuscito a compiere progressi mirabili, sia dal punto di vista fisico, grazie al mio corpo più sviluppato, sia dal punto di vista degli impasti di chakra e del suo controllo, grazie al fatto che non provavo più dolore quando lo sfruttavo.
E quel giorno avrei appreso delle nuove capacità. Persino Ryuken alla fine si era arreso e aveva accettato questo fatto, e aveva permesso a Shay di addestrarmi a riguardo.
Osservai attentamente quanto stava facendo. Non ero molto stupito, dopotutto avevo visto manipolazioni del chakra che andavano ben oltre quei trucchetti da prestigiatore nel dojo, ma il fatto di poterli eseguire mi emozionava. Un pochino.
Grazie mille di questi insegnamenti.
Presi lo Shuriken tra le mani e lo appoggiai nel palmo della sinistra. Poi cominciai ad impastare chakra, cercando di farlo fuoriuscire dai punti di fuga. Quella sensazione mi era familiare, ma per una volta nella vita non era dolorosa.
Ora dovevo riuscire a mantenere quello shuriken appiccicato alla mia mano.
Riuscii a farlo uscire in relativamente breve tempo. Il mio corpo era abituato a far uscire il chakra dai suoi canali ordinari, anche se in genere non usciva da quei punti.
Ora dovevo riuscire a trattenere quello shuriken. Provai a sfruttare quel chakra come se fosse una specie di mano, per tenere fermo quello shuriken. Sembrò funzionare in un primo momento, ma mi era difficile riuscire a bilanciare la giusta emissione. Conoscevo alla perfezione la teoria, ma non avevo mai provato la pratica di quel gesto.
Continuai a modulare la quantità di chakra, cercando di mantenere l'emissione costante come distribuzione nel palmo, come quantità e come intensità nel tempo. Dopo un po' ci riuscii. Una volta ottenuto questo risultato cominciai a provare a sfruttarlo per trattenere lo shuriken.
Immaginai che fosse un processo simile a quello del magnetismo come effetto più che una vera e propria "colla" (le mie numerose lezioni sulle scienze fisiche finalmente si sarebbero rivelate utili) tuttavia non sapevo come replicarlo. Provai in vari modi, dal mantenere fermo il chakra cercando di avvolgerlo attorno allo shuriken, fino a muoverlo continuamente o una combinazione delle due mosse. Alla fine riuscii a trovare il metodo adatto.
Ora dovevo sfruttarlo per ottenere una forza sufficiente ai miei scopi.
Un'altro po' di pratica e riuscii a trattenere lo shuriken adeguatamente.
Visto? Ci sono riuscito!
Mossi il braccio verso l'alto, rilasciando inavvertitamente il chakra. Lo shuriken partì, come se l'avessi lanciato, diretto verso la faccia di Shay.
Ah, scusa, scusa, scusa... non volevo, te lo giuro! E' partito da solo!
Dopo un'altra serie di scuse ripresi in mano lo shuriken e replicai l'esperimento con la mano destra. Riuscii ad eseguire nuovamente la presa (ma non il lancio, per fortuna di Shay) dopo pochi minuti.
Bene, ed ora i piedi.
Posai lo Shuriken a terra, e ci misi il piede sopra. Ora dovevo riuscire a farlo attaccare alla pianta del piede.
L'emissione di chakra era quasi perfetta, ci misi solo qualche minuto per adattarla alla nuova forma della patina di chakra, tuttavia non funzionava come doveva. Che fosse colpa delle calzature?
Shay aveva accennato qualcosa a riguardo. Quale era la soluzione?
Provai a variare la quantità di chakra, a variarne l'intensità, provai ad impastarlo sopra la suola e dopo un'altro bel pezzo di tempo riuscii a replicare una patina con effetti adeguati. Ogni volta avrei sollevato il piede lentamente, per evitare di far partire nuovamente lo shuriken.
Alla fine riuscii anche in questo scopo. Ripetei l'esercizio con l'altro piede, e poi nuovamente con le mani, giusto per assicurarmi di essere in grado di variare le due possibilità rapidamente.
Bene, ce l'ho fatta! Ed ora che si fa?. -
S h a y.
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.. C'è chi Scende..
Ammetto che gli Shuriken in faccia non fossero un mio personale desiderio affettivo, ma in quel caso potevo anche comprendere quale fosse stata la motivazione di tale gesto. Lo evitai di poco, scartando di lato e lasciando che si conficcasse dentro una delle pareti del Dojo. - Accidenti.. so che mi odi, ma non credevo fino a questo punto.. ahahah - Lascia che Ken provasse, nonostante la sua esperienza fosse ben più che sufficiente per non sbagliare di molto.
- Bene.. questo ti tornerà molto utile quando dovrai tenere piccoli oggetti addosso a te, evitando che l'avversario li scopra.. e potrai lanciarli, come hai fatto prima, per scopi puramente offensivi.. devi solo trattenerli e dare lo slancio all'arto come se volessi scagliare via l'oggetto.. al massimo dell'ampiezza interrompi il flusso di Chakra e avrai lo stesso effetto di.. beh prima! - Sorrisi, invitandolo a provare questa novità su apposite sagome di legno, onde evitare la demolizione del Dojo. Non sapevo bene quanto Ryuken avrebbe apprezzato la cosa..
- Imparare ad usare il Chakra a livello di base non è complesso.. hai quasi raggiunto l'obiettivo di questo excursus nel mondo del controllo basilare.. poi ti insegnerò qualcosa di molto carino, vedrai, per ora cerca di fare centro, ricordati che ciò che vuoi lanciare sarà molto più lento e meno preciso di un lancio diretto.. -
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Kensuke Kasumi.
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Lancio dello shuriken
- Accidenti.. so che mi odi, ma non credevo fino a questo punto.. ahahah -
Già... però devo migliorare la mia precisione, miravo all'occhio sinistro, a dire il vero.
Ascoltai la nuova spiegazione, ed aiutai Shay a sistemare le sagome di legno su cui avrei dovuto far pratica. Le misi molto vicine, così se anche avessi sbagliato mira era molto probabile che avrei colpito un'altra sagoma.
Cominciai trattenendo lo shuriken sulla mano, per poi eseguire un largo lancio, facendo staccare l'arma. Lo shuriken volò, ma era decisamente più lento rispetto ad un lancio normale. Evidentemente dovevo ancora abituarmi a quel metodo di lancio.
Notai inoltre che lo shuriken colpì la sagoma a fianco rispetto a quella che avevo mirato. Inoltre non si conficcò neanche. In effetti la sua traiettoria mi era sembrata strada.
Dovevo ancora lavorarci molto su.
Continuai ad impratichirmi su quei lanci. Non sfruttavo molto quelle armi ma come tutti coloro che seguivano una addestramento ninja avevo imparato ad utilizzarle decentemente.
Provai eseguendo vari movimenti, ascendenti, discendenti e in seguito movimenti che simulavano degli attacchi.
Non ero particolarmente soddisfatto del risultato, ma capivo che non sarei riuscito ad ottenere di meglio quel giorno.
Dopo le braccia, provai a posizionare lo shuriken sotto la pianta del piede e cominciai ad eseguire dei lanci con quello. Il livello era ancora più scarso, ma come per l'apprendimento del chakra adesivo anche in questo caso la curva di apprendimento era più ripida.
Continuai ad eseguire lanci, simulando dei calci. I primi lanci videro lo shuriken semplicemente attorcigliarsi su se stesso, senza proseguire. In effetti dovevo prima imparare a lanciare coi piedi, solo dopo avrei potuto migliorare la velocità, la precisione e la forza di quel tipo di lancio.
Trovai, dopo molti tentativi, il movimento che mi si confaceva di più.
Continuai ad eseguirlo con entrambe le gambe, per poi migliorare sempre più l'esecuzione del lancio, come la sua precisione.
Alla fine mi voltai verso Shay, chiedendole se quello che avevo fatto era sufficiente.
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S h a y.
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... E c'è Chi Sale..
- Miravi al mio occhio? Accidenti io sono più anziana.. ho perso qualche anno di vita perché non volevo farmi visitare dal medico.. .. hey, un momento, sei tu che hai perso qualcosa tipo un Lustro! - Dopo una linguaccia e la buffa imitazione di un uomo barbone fatta con dei versi realmente inquietanti, mi concentrai sull'osservare le movenze di Ken. Ovviamente non erano meno che ottime, in breve tempo la sua capacità di lasciare al volo gli oggetti sarebbe divenuta pari alla mia.
- Va bene.. inutile dire che serve allenamento costante per questo tipo di abilità.. della serie.. è come imparare uno dei nostri carissimi Kata Hyuga.. tu ti impegni, ti impegni e ti impegni.. ed alla fine riesce bene, la tecnica è magistrale e l'esperienza avrai modo di fartela.. - Guardai il muro alle mie spalle. - .. Ora mi voglio divertire!.. - Saltai sulla parete, appiccicandoci i piedi ed iniziando a scalarla fino al soffitto, dove mi fermai, voltandomi ad osservare Ken. - Hai sperimentato come si attraggono gli oggetti con i piedi e con le mani.. vale lo stesso principio anche invertito.. ovvero.. attaccare te stesso agli oggetti. Vorrei che tu iniziassi concentrando il Chakra prima su uno e poi su entrambe le piante dei piedi.. è importante che tu trovi l'equilibrio all'interno del tuo corpo.. - Mi concessi una piccola pausa per trovare le giuste parole necessarie alla spiegazione.
- Ricordati che non puoi volare, quando scali una parete è necessario avere sempre un piede bloccato dal Chakra, altrimenti la forza di gravità ti farà fare "splash" in quel che sta sotto!.. Certo, io ho già imparato a correre agilmente sfruttando il Chakra.. ma ho ricevuto anche addestramento supplementare, quindi .. non strafare, cadendo potresti farti comunque male.. - Sospirai. - Cerca il tuo personale equilibrio.. il Chakra non è come l'arte marziale.. E' puro e semplice.. Equilibrio. - In ogni caso, dalla mia posizione e col Byakugan attivo, avrei potuto vedere se la quantità di Chakra emessa era vagamente simile o del tutto sbagliata, aiutando Ken a trovare l'equilibrio.
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Kensuke Kasumi.
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Walking on the Wall
Osservai Shay mentre si esibiva in quei virtuosismi sui muri. Ed ascoltai anche la sua spiegazione.
Le arti marziali non sarebbero equilibrio? Non sapevo che il Juuken trascurasse questo aspetto.
dissi con un sorrisetto malefico. Per come praticavo io le arti marziali, quindi semplicemente una base di principi in cui poi sviluppare me stesso, la mia tecnica e il mio stile, l'equilibrio era estremamente importante. E un'abilità simile mi sarebbe stata estremamente utile.
Cominciai impastando il chakra sotto ai piedi. Poi provai ad appoggiare la gamba al muro. Notai che non si stava attaccando decentemente. Provai di nuovo, anche cambiando gamba. Dopo qualche tempo riuscii a trovare un metodo adatto per appiccicare la gambe al muro. Ora dovevo solo riuscire a far reggere alla patina di chakra il mio peso. Cosa non facile.
Provai per qualche volta, ma cadevo sempre (un paio di volte anche con delle brutte cadute di sedere).
Imparai ad appoggiare il piede in modo "equilibrato" ovvero dando lo stesso peso su tutto l'appoggio e non, come ero abituato, ad appoggiare di più l'avanpiede (cosa invece molto utile nelle arti mariziali).
Forse era questo che Shay intendeva come equilibrio, oltre alla giusta quantità di chakra.
Una volta abituatomi e mantenendomi concentrato, adeguando sia la posizione del piede che la quantità e l'intensità di chakra, oltre che la sua distribuzione e il suo "equilibrio", riuscivo ad eseguire qualche passo traballante. Mi alzai solo di mezzo metro dal livello del terreno, per poi camminare in laterale, eseguendo tre o quattro giri del dojo, giusto per abituarmi a quel metodo di camminata, prima di raggiungere Shay vicino al soffitto.
Allora? Che te ne pare?. -
S h a y.
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...Ma Senza Farsi Male.
- Precisamente così.. ora prova a salire e scendere di botto, lascia andare i piedi e poi attiva di nuovo il Chakra, ad intermittenza. - Come dimostrazione mi lasciai cadere, riprendendomi a pochi centimetri dal suolo. - Mi raccomando, presta attenzione, i tuoi piedi non devono mai allontanarsi eccessivamente dalla superficie d'appoggio altrimenti fai "Sgurgle" sulla pietra.. - Ed era quanto mai vero che con quel genere di tecnica si rischiava grosso da inesperti. Era bene che Kensuke imparasse da subito che la pratica era importante tanto, se non più, di quella fatta per le Arti Marziali o per i Kata.
- Il chakra è imprevedibile, non è come un pugno.. può essere manipolato e contorto.. questi usa questo genere di capacità unicamente quando necessario o in ambienti sicuri.. in battaglia non ti servirà a nulla per adesso.. se non a cacciarti in situazioni pericolose.. - Poi osservai il Dojo. - .. Credo che tu abbia compreso appieno come sfruttare il Chakra, ma vorrei che tu facessi ancora qualche altro esercizio, principalmente in equilibrio su una gamba sola e poi sull'altra.. e dopo andremo a mangiare qualcosa, che ho una fame inverosimile. -
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Kensuke Kasumi.
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The Flying man
Ahahah, beh allora vedrò di far presto.
Mi portai in cima al muro, per poi staccare la presa. Ero perfettamente parallelo al terreno, per cui deviai solo di molto poco dall'asse verticale, a causa della rotazione terrestre.
Arrivato ad un metro dal suolo cominciai a riattaccarmi col chakra al muro. Non era sufficiente a fermare la mia discesa di botto (per fortuna, visto che in situazioni critiche il colpo di frusta causato avrebbe anche potuto uccidermi). Riuscii a restare fermo in circa mezzo metro. Più che sufficiente.
Provai l'esercizio un altro paio di volte, giusto per arrivare a comprenderne l'essenza.
Poi tornai circa a metà del muro. Lasciai posata una sola gamba. Restare in equilibrio su una gamba sola era un classico esercizio di meditazione che mi era stato insegnato da mio padre. Il concetto era simile, solo che dovevo riuscirci mantenendo il chakra, e trovando il mio equilibrio attraverso di esso. Raccolsi l'altra gamba per poi unire le mani al petto. All'inizio ero quasi raggomitolato per cercare di mantenere al massimo l'equilibrio, ma piano piano riuscii a raggiungere la postura "eretta". Rimasi in quella posizione per qualche minuto, giusto per arrivare ad uno status meditativo decente. Poi portai l'altra gamba al muro, attivai il chakra adesivo per poi staccare l'altra gamba e raccoglierla.
Molto lentamente. Respiravo regolarmente, come se stessi effettivamente meditando anche se si trattava più di uno sforzo che di un rilassamento.
Dopo qualche altro minuto avrei smesso, staccandomi dal muro per poi riattaccarmi a poca distanza dal suolo, prima di arrivare a terra.
Forza che ora ho fame anch'io. Sono curioso di sapere cosa ci sarà da mangiare oggi, ahahah.. -
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Intervento adminico:
Chakra I acquisito correttamente.
