[Gioco] Slaves

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    Slaves, the beginning


    ~Una nuova squadra?~


    Atasuke stava finendo la sua ormai consueta fase di allenamento mattutino quando ricevette visite da un messaggero accademico recante lettera. Le solite scartoffie e la firma di ricevuta poi il messaggero svanì tra le vie del clan Uchiha.
    Si prese tutto il tempo necessario per leggere con calma la lettera, in fondo spesso era meglio fare le cose con calma, piuttosto che affrettarsi e fiondarsi subito di corsa all'accademia ad ogni singola missiva.

    °Bene, sono stato riassegnato ad un altro team in sostituzione di un elemento indisposto... Interessante. Per fortuna che non mi dicono per che cosa mi chiamano, speriamo almeno in un briefing all'accademia esaustivo°


    Pensò, mentre con calma e precisione ricontrollava le sue armi per verificarne l'ottimo stato di manutenzione. Quindi indossò i suoi abiti scuri da missione, mise il corpetto di cuoio e le fasce da combattimento, si fissò le armi e ne testò un paio di volte l'estrazione e fece qualche azione a vuoto per essere sicuro di aver fissato tutto nel posto giusto ed infine indossò il coprifronte ed il suo mantello, mostrando esternamente il lato nero con lo stemma Uchiha in piena schiena.

    °Ok, ora è tempo di andare in accademia e vedere cos'hanno per me°

    [...]


    ~Sede Provvisoria dell'accademia - Briefing~


    Appena arrivò in accademia domandò dove fosse l'aula in cui gli era stato chiesto di recarsi e ci si diresse pon passo tranquillo. Entrò nella stanza e li vide due persone, uno seduto dalla cattedra, probabilmente uno dell'amministrazione, probabilmente colui che avrebbe seguito il briefing dela squadra; l'altro invece era uno shinobi della foglia e probabilmente era uno dei membri della squadra con cui avrebbe lavorato. Poco dopo arrivò il resto del team, o meglio, arrivò l'ultimo ragazzo del team. I due parlarono per poco prima di rivolgersi ad Atasuke. Per primo si presentò Zacaria che accennò alla sua venuta a Konoha da un piccolo villaggio fuori Konoha.

    «Piacere, io sono Atasuke Uciha, deduco che voi due vi conoscete già, anche se in effetti devo ammettere che mi era stato detto che sono stato mandato in sostituzione di un vostro compagno indisposto o comunque a completare il vostro team»


    Ci volle mezz'ora prima che il briefing potesse avere inizio, infatti un'altro membro della squadra mancava all'appello e non si fece attendere poco. Finchè d'un tratto Atasuke non sentì la stanza vibrare, come se una mandria di bufali stesse attaccando la stanza da tutte le direzioni. Prima arrivarono alcuni tizi dai capelli rossi alla porta, tutti identici e affannati come da una lunga corsa, poi ne sbucarono altri che tentarono di invadere la stanza dalle finestre. Solo una cosa gli fu chiara: Quelle erano tutte copie evidentemente fisiche di un ninja e quel ninja per sua sfortuna era di suna.

    °Merda NO!, non di nuovo quel coprifronte! Non un'altro sunense! Ma cavolo, non ne posso più di dover lavorare con dei pazzi di suna!°


    Non ebbe neppure il tempo di pensare che quell'ondata di copie aveva invaso completamente la stanza schiacciandolo contro le pareti. Rimase così compresso contro il muro per alcuni minuti, finchè le copie non svanirono tutte una dopo l'altra in una serie di nuvolette di fumo finchè un'altro entrò trafelato dalla porta, ma questa volta era quello vero. Come previsto: un altro pazzo di Suna.
    Iniziò quindi il briefing, alquanto rapido e sbrigativo, come d'altronde doveva essere.

    °Humm, una missione di recupero, non credo di aver mai visto questo tizio, se è vero che alcuni shinobi lo hanno aiutato, è possibile che cercheranno di proteggerlo o comunque impedirne il recupero... Intanto è meglio se inizio a immagazzinare qualche informazione°

    «Mi scusi... cos'altro sappiamo su questo Gin-Jo? O meglio, che lavoro faceva prima presso questo nobile? Che ruolo copriva? Sappiamo anche dei possibili motivi per cui sia scappato? Ed infine... Abbiamo qualche informazione sulle sue abitudini e sul suo stato sociale? Ad esempio se amava bere alcolici, se frequentava qualcuno in particolare, se era o è sposato, se aveva o ha dei figli o altro?»


    Attese una risposta, poi prese quindi una delle sue carte ninja e su di essa impresse un lieve quantitativo di chakra per incidere tutti i dato del bersaglio copiando prima la foto e poi inserendo i dati che gli erano stati forniti.[carte ninja]
    Ripose quindi la carta e si tolse il mantello ribaltandolo dal lato bianco e neutrale. In fondo era giorno e per una missione di ricerca era meglio mostrare un mantello bianco panna, piuttosto che uno nero con ben stampato e visibile lo stemma degli Uchiha.
    Terminate le domande il tizio dell'amministrazione avvisò la squadra che sarebbero stati contattti da un ronin, il quale era stato reclutato direttamente dalla famiglia che aveva commissionato la missione. Mentre la squadra partiva, un'altro pensiero di terrore attanagliò la mente di Atasuke.

    °Speriamo almeno che quel ronin non sia QUEL ronin!°


    ~Villaggio di Kuroten - Arrivo alla Locanda~


    Come da avviso, dopo una mezza giornata la squadra era arrivata al piccolo villaggio di Kuroten. Per tutto il viaggio Zacaria era stato davanti con il izio dai capelli rossi, il quale era stato selezionato come capomissione. Lui dal canto suo era rimasto indietro con l'altro membro del team, l'ultimo ad essere arrivato in orario.

    «Senti, ma il tizio dai capelli rossi... Fa sempre così? Più che altro perchè fino ad ora non ho mai avuto belle esperienze con sunensi in team, quindi sono preoccupato dal suo modo di fare»


    Disse Atasuke senza mostrare quasi emozione alcuna al compagno.[interpretazione] Per ora voleva tenere un profilo basso sia con i compagni che nel villaggio, cercando di mantenersi un personaggio completamente neutro e anonimo.
    Giunti al villaggio Atasuke non potè notare nulla di particolare, eccezion fatta per il mercato, il quale sembrava attirare non poca gente in quel luogo, nonostante le piccole dimensioni del villaggio.

    °Poco male, nel casino è difficile trovare una persona, ma è molto più semplice non dare troppo nell'occhio°


    Pensò mentre vedeva zacaria prendere per il colletto il tizio dai capelli rossi, il quale pareva esser caduto trappola delle bancarelle, come la maggior parte dei presenti, troppo concentrati a comprare per accorgersi di qualcun'altro.
    Fecero ancora pochi passi, poi si ritrovarono davanti alla taverna dove avrebbe dovuto contattarli il ronin.

    «Bene... Ora come troviamo il nostro contatto?»


    Disse slacciandosi il coprifronte e spostandolo attorno al braccio destro all'altezza della spalla in modo da nasconderlo alla vista con il mantello. Da quel momento Atasuke iniziò a parlare con una voce diversa, più grave e adulta. Da quel momento era entrato nel suo nuovo personaggio per mischiarsi tra la folla per indagare.
     
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60 replies since 8/9/2011, 21:31   879 views
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