[Gioco] Slaves

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  1. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Villaggio di Kuroten - Divisione dei compiti~


    Era ormai passata più di mezz'ora da quando il team era giunto sul posto e ad Atasuke la cosa non piaceva. Cercare qualcuno di per se era una cosa complessa, soprattutto se questi era un ninja, assoldato come guardia del corpo. Inoltre restare fermi in atetsa di qualcuno a lungo avrebbe attirato non poco sospetti ed attenzioni dei presenti. Per fortuna il jonin di suna perse la pazienza decidendo di iniziare a muoversi senza il supporto del ronin, tuttavia, per loro sfortuna, egli sbottò in modo plateale facendo non poco rumore con le sue urla di disappunto. Titando fuori una mappa indicò quattro snodi principali in cui sarebbe stata una buona idea iniziare le indagini: la locanda, le terme e gli uffici amministrativi della miniera. L'ultimo posto era il mercato, ma già dal loro arrivo era ben chiaro che sarebbe satto proprio il jonin a portare le ricerche in qul luogo.

    °Bene, un importante posto è di certo la locanda, li girano la maggior parte delle voci e delle informazioni, è di sicuro il posto in cui con più facilità si possono racimolare informazioni, tuttavia è un logo potenzialmente pericoloso e richiede un certo gardo di abilità o di denaro ottenere informazioni. Gli uffici possono essere alquanto importanti, tuttavia salvo che il nostro uomo non si sia messo a lavorare in una miniera, difficilmente potremo ottenere qualcosa, salvo che la famiglia per cui lavorava non sia anche proprietaria di un ufficio, ma in quel caso di sicuro non ci darebbero alcuna informazione... Alla fine restano le terme, in effetti sono abbastanza isolate, requentate da molte persone, calme e tranquille... Il posto ideale dove sparlare di ciò che si è visto e sentito di recente, inoltre presenta anche una sezione femminile, quindi è meglio evitare che qualcuno vada la dentro per distrarsi con due tette come temo farà il jonin al mercato°


    Pensò con molta calma sul da farsi, poi, raggiunta una decisione espose il suo punto di vista.

    «Bene, a questo punto mi pare chiaro che ogniuno di noi dovrà prendere una direzione ed iniziare le indagini da uno di questi punti. Se a voi non dispiace io mi dirigerei alle terme, credo che li riuscirò a trovare qualche buona informazione, anche se in effetti ne dubito. Tuttavia prima di partire, volevo proporvi di decidere un luogo di ritrovo dove reincontrarci per condividere le eventuali informazioni trovate. Io direi di ritrovarci qui salvo che non troviamo direttamente il nostro bersaglio, in quel caso sarebbe bene decidere un segnale per richiamare gli altri o qualcosa del genere... Voi che ne pensate?»


    Dopo aver atteso le eventuali proposte dei suoi compagni, Atasuke si congedò dal gruppo con un cenno della mano prima di tirarsi su il cappuccio del bianco mantello celando così il suo volto, cercando di apparire come un comune viaggiatore arrivato da lontano.

    [...]


    ~Villaggio di Kuroten - I bagni pubblici~


    Non gli ci volle molto per raggiungere i bagni pubblici. Essi erano alquanto poveri, a differenza delle terme di cui aveva sentito parlare, tuttavia non poteva assolutamente dire che non fossero ben attrezzati, oltre che perfettamente puliti e ben tenuti. La piccola struttura aveva in apparenza un solo accesso, oltre che qualche finestra qua e la, le quali tuttavia non costituivano alcun potenziale pericolo o vantaggio nel caso in cui qualcuno avesse voluto tentare la fuga. Anche se non era necessario, Atasuke infatti valutò prima tutta la struttura dall'esterno, giusto per essere certo di non trovarsi alcuna sopresa. Poteva apparire paranoico, tuttavia non voleva rischiare che un eventuale buon informatore tagliasse la corda prima che potesse ottenere tutto ciò che voleva sapere.
    Valutata quindi l'integrità e la sicurezza della struttura e facendo bene attenzione ad impolverarsi per bene i vestiti nel retro, di diresse all'entrata principale scuotendosi poi davanti alla proprietaria, o comunque davanti alla simpatica vecchia che pareva gestire quel luogo.

    «Buon giorno»


    Disse con tono amichevole e rimuovento il cappuccio da sopra alla testa. La sua voce da qual momento era differente dalla sua normale tonalità, infatti era leggermente più garve e roca. [interpretazione]

    «Mi perdoni se le sto sporcando l'ingresso, tuttavia sono appena giunto in questo villaggio dopo un lungo viaggio e sono a pezzi, quindi ho pensato bene di venire in queste terme per ritemprarmi un pò dal viaggio»


    Concluse sorridendo, cercando di recitare per bene al parte del povero e stanco viandante in cerca di riposo dopo settimane di viaggio. Gli abiti impolverati infatti erano perfetti per dare un buon contorno ed un'ottima credibilità alla cosa, anche perchè da quel che aveva potuto notare per la strada, la via era ben secca e probabilmente era da un bel po che non pioveva, ma soprattutto data la zona mineraria, nulla avrebbe potuto dimostrare che le strade non fossero bene impolverate.

    "Ma certo, non si preoccupi... la capisco bene sa... in fondo alla mia età ne ho visti tanti di viaggiatori, e lei non è il primo ad essere arrivato così impolverato... deve aver aftto proprio tanta strada... povero caro... ma mi dica... cosa la porta da queste parti?"

    «In effetti sono solo di passaggio, o almeno temo che sarò solo di passaggio, salvo che da queste parti non stiano cercando personale... Che lei sappia da queste parti serve qualcuno per un qualsiasi lavoro? In effetti sto cercando un impiego ma... nei precedenti villaggi che ho incontrato nessuno aveva bisogno di assumere qualche lavoratore»

    "Oh, povero caro... Ma si, in effetti credo che da queste parti siano in cerca di qualcuno, potresti provare a chiedere agli uffici delle compagnie minerarie... Certo non è un gran che come lavoro, ma in fondo loro cercano sempre qualcuno da spedire giù in quei cunicoli... Ma non voglio affaticarti di più, ecco tieni un asciugamano ed un secchiello... vai pure e rilassati"

    «La ringrazio... a dopo»


    Concluse con un ampio sorriso quella farsa che aveva messo in piedi. [interpretazione] In effetti quello era il personaggio che con più facilità gli era entrato in mente per sostenere un indagine, mantenendo un profilo basso, am soprattutto riservato e ben poco sospetto. In efeftti fingersi un'aspirante minatore gli avrebbe permesso diverse possibilità da quelle parti, inoltre era perfetta come scusa per "socializzare" con gli altri minatori e cercare di ottenere delle informazioni aggiuntive.
    Prese quindi la roba che l'anziana e socievole signora gli aveva lasciato per poi incamminarsi celeremente verso il lato maschile delle terme. Entrato nello spogliatorio, potè notare tre uomini, uno dall'aria anziana che probabilmente se ne stava per andare, mentre gli altri due erano più intenti a sparlottare di qualcun'altro piuttosto che cambiarsi per tornare evidentemente al lavoro. Non sfuggirono infatti allo sguardo attento dell'Uchiha gli abiti da lavoro puliti che i due stavano indossando. Notando il loro sospetto parlottare, Atasuke senza dare nell'occhio origliò le loro parole, senza però mostrare interesse alcuno
    [interpretazione].

    "..tsk.. ma si può sapere cosa diavolo gli è successo?.. quell’idiota è diventato completamente matto.. per poco non mi buttava a terra.. "

    "Bah lascia stare Uru.. sai anche tu che è dura lavorare in miniera.. Hacci sarà solo stanco e stressato.. lasciamolo qui.. vedrai che verrà a scusarsi.. "


    Apparentemente non erano informazioni utili ad alcun che, tuttavia aveva appreso che anche la più insignificante della azioni poteva celare dietro di se un importante segreto, e forse quel segreto erano informazioni sul tizio che doveva cercare.
    Con fare estremamente amichevole, Atasuke salutò prima tutti i presenti dello spogliatoio, poi cercò di attaccare bottone con i due minatori, mantenendo con maestria il precedente personaggio interpretato, ma questa volta con un'ulteriore aggiunta. Si sforzò infatti di concentrare maggiormente i suoi sforzi sullo sguardo, in modo da renderlo ulteriormente naturale e credibile, molto più di quanto avrebbe potuto normalmente fare. Di per se poteva non servire, tuttavia voleva essere certo che l'illusione pendesse bene piede in modo da cercare di stringere una sorta di "amicizia" con i suoi due potenziali informatori.

    «Buon giorno a tutti... Io sono appena arrivato in città e stavo cercando un lavoro... La proprietaria dei bagni mi ha detto che giù alle miniere generalmente cercano gente, è vero? Se non erro voi due siete dei minatori, giusto?»


    Diede il tempo ai due di rispondere, prima di riprendere con le sue domande. Sperava che i due fossero sufficentemente amichevoli ed inclini a rispondere a quel "nuovo arrivato", o comunque di ottenere da loro qualcosa di diverso da un insulto. Per sua fortuna ebbe una riscontro abbastanza positivo, seppure i due mantenevano un tono comunque distaccato e restio a dare troppe informazioni ad un "nuovo pivello".

    "In effetti non posso darti torto ragazzo, giù in miniera ci serve sempre una mano. Se proprio sei interessato vai a chiedere agli uffici amministrativi, li troverai verso il centro del villaggio a circa cento metri dalla piazza del mercato, comunque voglio darti una dritta pivello: Tieni il tuo bel culetto fuori dalla miniera, non è un lavoro fatto per i ragazzi come te"


    Disse, asserendo probabilmente alal costituzione esile di Atasuke, soprattutto valutando che l'agile e scattante muscolatura era ben nascosta sotto gli abiti. Evidentemente i due erano abituati a vedere gli altri minatori, probabilmente tutti o in gran parte nerboruti.

    «Errr... va bene, cercherò di seguire il vostro consiglio, comunque grazie»


    Rispose fingendo abilmente di essere fuori luogo e abbassando lo sguardo simulando un certo grado di inadeguatezza. Il vecchio dal canto suo e della sua esperienza cercò di consolare Atasuke, come ogni buon nonno farebbe con il nipote. Per lui fù il segno di un ottimo risultato ottenuto.
    Prima che i due minatori abbandonassero lo spogliatoio Atasuke provò a chiedere loro un'altra informazione, sperando che sapessero dirgli qualcosa.

    «Scusate... Prima di andare... sapreste dirmi se ultimamente è arrivato qualcun'altro di nuovo in città? In effetti c'è un mio amico che probabilmente deve essere passato di qui, anche lui cercava lavoro, ma non so se ha chiesto dalla miniera, si chiama Gin-Jo, per caso lo avete visto o sapete nulla di lui? Sapete, sarebbe una piacevole sorpresa sapere che lavora anche lui alla miniera...»


    Attese una risposta sfoderando un ingenuo sorriso, per contornare ulteriormente la sua manovra elusiva per cercare di non destare alcun tipo di sospetto. Magari quei due non sapevano nulla, ma chiedere non avrebbe fatto di certo male.
    Spogliatosi con calma, facendo bene attenzione a tenere ben nascoste le armi nel mantello, celando anche lo stemma del clan, ma soprattutto il coprifronte che aveva legato al braccio sotto al mantello, si diresse poi all'interno del bagno maschile dove notò due anziani signori che osservavano attoniti un giovane, particolarmente agitato che se ne stava dondolando nell'angolo del bagno. Era chiaro che aveva visto o subito qualcosa di estremamente atroce. Che fosse stata causa di Gin-Jo? Che fosse a causa di un qualche incidente accaduto in miniera? Atasuke non poteva saperlo, quindi decise di indagare anche su qual ragazzo, cercando dapprima di ideare un qualche approccio per evitare una reazione sconsiderata dal giovane, per poi trovare il modo di esporre le sue domande ed ottenere magari delle risposte.

    °Ma che diavolo è capitato a quel ragazzo? Devo assolutamente scoprirlo... probabilmente lui è il tizio di cui prima parlavano quei due minatori, evidentemente ha visto o sentito qualcosa che lo ha sconvolto, molto probabilmente sa qualcosa, ma devo trovare il modo di avvicinarmi a lui e scoprire che è successo...°


    Con passo calmo si diresse verso il giovane e si pose a sedere a meno di un metro del ragazzo, cercando dapprima di non adre alcun sengo di interesse verso la sua situazione, per poi avvicinarsi a lui in maniera amichevole, prima verbalmente e poi fisicamente, sedendosi accanto a lui.

    «Ciao, io sono Shinji, sono appena arrivato qui al villaggio e stavo cercando lavoro, magari alla miniera... Sei anche tu un minatore?»


    Con tutta calma gli diede il tempo di rispondere, contornando il tutto con ampi sorrisi e gesti lenti ed amichevoli, cercando di non spaventare oltre il ragazzo. Non ci voleva un genio per capire che aveva bisogno di essere tranquillizzato in qualche modo, ed Atasuke aveva già tranquillizzato diverse persone in passato, ma il suo capolavoro fù a Konoha, quando era riuscito ad aiutare un suo amico Nara a dominare la sua seconda personalità, o almeno a conviverci serenamente.

    «Senti, non so cosa sia capitato di così spiacevole da farti agitare così, ma se ti va di parlarne io sono ben disponibile a darti una mano, in fondo sono nuovo del posto e non vedo l'ora di farmi qualche nuovo amico, chissà che tu non possa darmi la possibilità di fare amicizia... Quindi... se ti va, raccontami quello che ti è capitato, magari raccontarmelo allieverà il peso che ti stai portando appresso...»


    Non era sicuro di cosa avrebbe scoperto con quelle domande e neppure sapeva se quel ragazzo si sarebbe aperto così facilmente con lui, tuttavia stava usando tutta la calma ed il garbo che poteva con quel giovane, per cercare di metterlo a suo agio. Tuttavia una cosa era sicura, quel ragazzo aveva visto o subito qualcosa che non andava e per Atasuke quella era una pista da seguire per scoprire almeno il motivo per cui il suo obbiettivo era fuggito o il perchè fosse finito proprio da quelle parti, oppure magari quel ragazzo conosceva Gin-Jo e magari lo credeva morto o scomparso e rivederlo lo aveva portato in quello stato di shock. Tuttavia lo avrebbe potuto capire solo dalle risposte del giovane.
     
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60 replies since 8/9/2011, 21:31   879 views
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