[Gioco] Slaves

..Una lunga giornata..
Quest


Dopo essersi seduto al tavolo e aver bevuto la mia bevanda analcolica iniziai a guardarmi in giro cercando di ascoltare qualche discorso che mi sarebbe potuto interessare.

In quella dannata locanda non stavo trovando niente di particolarmente interessante. L’unica cosa di interessante era quella ragazza, ma che al momento non era ancora stata di nessun aiuto.
Trascorsi tutto il tempo, da solo su quel tavolo, ad ascoltare ogni discorso in quella taverna, se solo avessi sentito qualcosa riguardo Gin-Jo maledizione.

Se, in qualunque discorso, avessi sentito il nome di Gin-Jo mi sarei alzato e avvicinato al tavolo, senza farmi notare, per ascoltare meglio quello di cui stavano parlando.

Era passato ormai un sacco di tempo, e a breve avrei dovuto andarmene, per rincontrarmi con il mio gruppo. Ormai spazientito e per niente contento di tutto quel tempo perso in locanda mi alzai dal mio tavolo, quando, proprio in quell’istante, la dolce cameriera mi si avvicinò per consegnarmi un pezzo di carta.

Appena ricevuto il bigliettino afferrai dolcemente la mano della ragazza – E questo? E’ da parte sua? .
Qualsiasi cosa rispondesse la ragazza avrei continuato – Bè, ti ringrazio. Sei stata molto gentile.

Ora, prima di andarmene, c’era solo una cosa da fare. Aprire quel biglietto. Ero proprio curioso di sapere cosa c’era scritto su quel foglietto e chi me lo mandava.
La mia curiosità però rimase senza nessuna risposta viste le poche parole scritte nel foglietto e senza nessuna firma.

-Ti aspetto sul retro della locanda. Vieni da solo.-

La scritta aveva una calligrafia davvero bella, sicuramente era stata fatta da una donna, era quasi impossibile che un uomo scrivesse così bene.
Incuriosito, domandai al locandiere dove fosse la porta che porta direttamente al retro del locale, e lui, senza esitare, mi indicò una porta poco distante.

Ma che posto era questo? Il tanfo che proveniva da quella piccola stradina era perfino peggiore di quello all’interno della locanda. Capì subito che quel disgustoso odore proveniva dall’immondizia ammassata li vicino.
L’odore era quasi al limite della sopportazione, ma questo comunque non mi avrebbe impedito di proseguire le mie indagini.
Il problema maggiore in quel momento non era l’odore, ma l’oscurità di quel posto, visto che nonostante fosse ancora giorno, in quel posto non si vedeva molto, e i vapori che uscivano dai tombini rendevano la vista ancora più difficile.

Improvvisamente sentì un rumore provenire dalle mie spalle che mi fece voltare di colpo. Ebbi giusto il tempo di ruotarmi completamente prima di veder comparire un tubo di ferro avvicinarsi verso il mio volto.
Incrociai le braccia in modo da formare una X, con il braccio destro più distante e il destro più vicino. [slot difesa I]
Subito il colpo sul braccio destro, avrei cercato di afferrare con la mano sinistra il tipo per sfilarlo dalle mani del mio avversario.
Ora, a tu per il tu con l’aggressore, mi sarei accorto che si trattava di un uomo abbastanza anziano.

Se fossi riuscito a sfilare il bastone di ferro lo avrei tenuto in mano.

Se non fossi riuscito ad afferrare il palo di ferro mi sarei lanciato addosso all’anziano per cercare di stenderlo e disarmarlo. [Slot azione I - ipotetica]

Qualsiasi cosa fosse successa sarei rimasto in allerta e avrei cercato di capire se c'era qualcun'altro, ricordandomi che la calligrafia era sicuramente di una donna.

In ogni caso mi sarei rivolto al signorotto

E lei chi è? Cosa vuole da me? Sono sicurissimo che quel biglietto non l'ha scritto lei. Chi è che la manda? Parli!!!!

Adesso volevo solo avere delle risposte da quel signorotto, ma se fosse arrivata qualsiasi altra persona sarei stato pronto ad accoglierla, e questa volta non con la stessa bontà con cui avevo accolto quel povero vecchietto.