Due Otesi a Konoha

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  1. Jyazu
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    [Due Otesi a Konoha]
    Incontri inaspettati

    Erano circa le 3 del pomeriggio, il sole batteva forte su Konoha e Jyazu se ne stava bellamente appoggiato contro un lampione nel bel mezzo della strada. Non c'era molto da dire, era calmo. Tranquillo, si limita ad osservare i vari passanti mentre di tanto in tanto si infilava in bocca qualche patatina sfilata da un sacchettino tenuto con l'altra mano: "Konoha Chips".
    Non indossava nulla di particolare o appariscente, i soliti geta usurati ed i pantaloni neri del karategi coprivano la parte inferiore del corpo, mentre il tronco era fasciato da una canottiera bianca che metteva in risalto il fisico muscolo, e con esso i vari segni e le cicatrici su collo e braccia. Per essere ancora sotto i vent'anni, Jyazu Yama era dannatamente pieno di cicatrici; un po’ come quel solco che si portava sul viso, quella cicatrice che gli sfiorava l'occhio e che gli dava un aria davvero poco raccomandabile. Sul viso teneva un paio d'occhiali neri tanto per coprirsi da tutto quel sole.

    Portata una patatina alle labbra se l'era strappata via di mano con una sorta di morso, poi aveva preso a sgranocchiarla in modo rumoroso e a tratti fastidioso. E di nuovo, e così via per altre cinque o sei volte prima di prendere a frugare nervosamente all'interno del pacchetto. L'espressione prese a mutare lentamente, il sorriso si deformò in un ringhio incazzosa dal momento in cui il sacchetto si era svuotato. Nervosamente prese a frugare dentro, giusto per un paio d'attimi prima di tirare fuori le dita sporche dei rimasugli e infilarsele in bocca per ripulire i polpastrelli. L'altra mano invece prese ad appallottolare il sacchetto, fino a chiuderlo nel pungo.

    « Zenko, mi stai seguendo? » Era poi esploso così, giusto un attimo dopo essersi sfilato l'anulare dalla bocca. La voce era calma, distesa e controllata, ma allo stesso tempo era tuonata decisa e priva d'esitazione: insomma, al solito modo. Oniji, gli stava passando esattamente davanti: probabilmente era un caso visto che Jyazu si era messo nella via principale di Konoha, ma allo Yama non importava veramente. Gli occhi gialli si sarebbero fermati su di lui, mentre con l'altra mano -quella armata di pallina- avrebbe effettuato un movimento circolare del braccio, scagliandolo la carta verso di lui. Una pallina innocua, nulla di più.
    Il sorriso era il solito, così come i modi: impossibile non riconoscerlo, impossibile non riconoscere Jyazu Yama.
     
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    Due Otesi a Konoha.
    Vecchia conoscenza.

    Era tutto finito. La faccende con Shay sistemate. Ora la sua vita era cambiata, migliorata. Quella nuova medicina gli avrebbe risolto moltissime avversità. In fondo quella ragazza era riuscita ad aiutarlo, a farsi permettere di aiutare. Mai aveva chiesto aiuto e mai si era fatto aiutare. Forse stava cambiando.
    Si aggirava per la via principale del villaggio della Foglia, era impressionante vedere quanta gente era lì presente. Era tutti spostati ai lati della strada, osservavano i vari negozi e cosa avevano da offrire i commercianti e intrattenitori di strada. Alcuni gridavano dicendo che mai era stata fatta un’offerta così conveniente, altri se ne stavano in silenzio a guardare, invidiosi, le bancarelle piene di clienti degli altri. Oto non era proprio così, le strade erano quasi deserte e le persone che si trovava per strada era solitamente dei criminali. Criminali come un pò tutti gli Otesi.
    Il giovane Otese teneva il centro della via, raramente guardava cosa accadeva intorno a lui. In mano teneva il barattolo di pasticche che aveva da poco ricevuto, lo manipolava con interesse cercando di scoprire qualche dettaglio, ma si trattava di un comune barattolo. La sua ricerca fu interrotta da una voce familiare, anche troppo che lo aveva chiamato. Si era proprio lui: Jyazu Yama. Di certo l’ultima persona che Oniji avrebbe preferito incontrare in quel posto. « Jyazu Yama... seguirti? Bhè non ci avevo mai pensato... » Riprese lentamente a camminnare, voleva in tutti i modi allontanarsi da quel tipo.
    Il suo spostamento fu nuovamente interrotto, stavolta un pacchetto di patatine accartocciato lo aveva preso in pieno volto. In quel momento si rese conto che non era affatto cambiato. « Dì un pò, sei tu quello che sta seguendo me per infastidirmi dopo il nostro ultimo scontro?! » Jyazu lo aveva fatto infuriare, sarebbe andata a finire come l’ultima volta?
     
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  3. EdwardVlad
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    Due konohani a...konoha?

    Camminavo per le vie del villaggio. Come al solito morivo di fame, ma non era questo che mi preoccupava. Ero piuttosto pensieroso, poichè desideravo comprendere.
    Volevo, infatti, comprendere la mia vera identità. Avevo fatto delle ricerche, ero anche stato all'accademia. Erano passati mesi da quando ero arrivato a Konoha e ancora non avevo avuto uno straccio di ricordo. Come se fossi un contenitore vuoto che era sceso sulla terra per chissà quale motivo.

    Mi sedetti su un marciapiede, reggendomi la testa tra le mani. Volevo pensare. Cosa avrei potuto fare? Forse dovevo rivolgermi al kage di quel villaggio

    "Zenko, mi stai seguendo?"


    Ma come fare per farmi ricevere da lui. Dopo tutto era un pezzo grosso.

    "Jyazu Yama... seguirti? Bhè non ci avevo mai pensato... "


    Forse tutto quello che mi serviva era diventare un pezzo grosso anch'io. Mi avrebbe dato grandi vantaggi, senza considerare che da tempo avevo iniziato a maturare l'idea di diventare sempre più forte. Un bisogno estemporaneo.
    Una pallina partì dietro la mia testa.

    "Dì un pò, sei tu quello che sta seguendo me per infastidirmi dopo il nostro ultimo scontro?!"


    Mi alzai di scatto voltandomi verso gli Otesi. La faccia completamente trasfigurata dalla rabbia.

    « MA UN POVERO CRISTO NON PUO' NEANCHE METTERSI A PENSARE TRANQUILLAMENTE!?
    MA CHE DIAVOLO SIETE? POPPANTI CHE HANNO AVUTO POCO LATTE DALLA MADRE? »


    Poi sorrisi, come se non fosse successo niente.

    « Ora per favore, andate via prima che decida di spaccarvi le ossa »


     
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  4. Asgharel
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    Due Otesi a Konoha


    ~I peggio Visitatori~


    Atasuke stava tranquillamente passeggiando per le vie di konoha, prendendosi un po di sana e meritata pausa tra un allenamento e l'altro. Ad un tratto, immettendosi nella via principale, affollata come al solito, la sua attenzione venne attratta da due tizi che parevano darsi problemi l'un l'altro. In particolare, la sua attenzione si spostò su di loro quando vide quello seduto scagliare una pallina di carta accartocciata, probabilmente quel che restava di un pacchetto di patatine, colpendo in testa l'altro. Incuriosito dalla situazione si avvicinò quanto bastava per notare che i due tizi avevano il coprifronte di Oto, il villaggio del suono.

    °Non mi stupisce il fatto che questi due tizi siano di Oto... Avevo sentito parlare di loro, spesso erano descritti come la feccia del mondo ninja e molti dicono che la peggior specie di criminali si raduna ad oto quando vengono inseguiti, quindi sarà meglio stare cauti con loro due°


    Mentre meditava sul da farsi per decidere se intervenire o meno, un'altro shinobi, questa volta suo compaesano di Konoha si presentò nel quadretto urlando a squarciagola verso i due sottolineando che stava cercando un po di pace per pensare.
    A quel punto Atasuke non potè non intromettersi nella situazione. Anche se non cercava uno scontro, sentiva di non poter lasciare da solo un compagno di Konoha in mano a due otesi, e soprattutto odiava vedere due ospiti dare fastidio.

    «Sta succedendo qualcosa? Qualche problema? Non mi piace quando due ospiti del villaggio provocano disordine... e soprattutto odio la gente che butta cartacce insudiciando la via principale»


    Aveva lo sguardo serio, come se stesse sgridando dei marmocchi maleducati. Tuttavia era calmo, anche se il suo sguardo serio dava l'idea di essere innervosito e particolarmente suscettibile. [interpretazione]
     
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  5. Jyazu
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    [Due Otesi a Konoha]
    Pensatori e Casìnisti

    La reazione di Oniji fece sorridere Jyazu, un sorriso che lentamente si allargò sul volto fino a fino a farlo scadere in una fragorosa risata. Un rumore acuto e allo stesso tempo "incattivito" dalla vocalità dello Yama, una risata che per quanto potesse sembrare innaturale in realtà lo era completamente.
    Il rumore andò poi scremando mentre Lo Yama s'apprestava a ridurre la distanza tra di lui e Oniji: fece un passo, giusto uno, in realtà non era nemmeno un movimento completo, visto che l'urlo dall'altra parte della strada gli fece aguzzare di scatto le orecchie.
    Gli occhi gialli, da dietro le lenti degli occhiali scivolarono via dalla figura di Oniji per passare oltre il fianco dell'otese, cioè verso destra.. Con una breve rotazione del tronco e del collo assecondò quanto sarebbe bastato quel movimento per poter rivolgere l'attenzione all'altro, cioè quel tizio che gli urlava contro. Lo individuò rapidamente e con una certa semplicità: infondo era l'unico tizio con il volto deformato dalla rabbia che urlava a tutta birra. Mentre focalizzava l'attenzione su di lui, l'espressione di Jyazu si fece lentamente più buia e cupa, come se nel suo cervello una serie di piccoli meccanismi stessero elaborando una serie di situazioni differenti: scene immaginarie, squartamenti, omicidi, pestaggi.. Ma ahimè, tutto venne rapidamente convogliato in un unica risposta. Konoha.

    Venne quindi un attimo di stallo, durante il quale lo Yama s'apprestò di calcolare la situazione. Mentre lo faceva sollevò entrambe le mani e con un movimento lento portò entrambe le dita hai lati delle lenti, sino a cingerne la montatura. Quindi li sfilò via dal volto. Ora, anche Ryuutaro avrebbe potuto notare l'espressione di Jyazu senza alcun impedimento: la grossa cicatrice sul volto e gli occhi cagneschi dello Yama lo fissavano dritto in volto, l'espressione rilassata in un apparente segno di totale atonicità. Non disse nulla, almeno non lo fece prima di aver tirato rumorosamente sul con il naso e sputato in direzione dell'altro « Fatti avanti, mezzasega. »
    Il tono non tendeva nemmeno lontanamente a velare la sfida, così come l'espressione che era istantaneamente mutata in un mezzo sorrisetto che metteva in mostra una piccola parte della dentatura.
    Nonostante le parole dell'uchiha -che lo Yama udì perfettamente- non si scompose oltre, limitandosi a continuare quello sguardo nei rispetti del primo. La reazione del foglioso non lo aveva spaventato, era evidente. D'altronde era risaputo che Jyazu era tutto fuorchè un tipo paziente.
     
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    Due Otesi a Konoha.
    Intromissioni.

    Quell’uomo era a dir poco irritante. Si era messo a ridere di gusto, provocazione che colpì in pieno Oniji. I ricordi del loro precedente incontro erano svaniti per far spazio alla rabbia, voleva dargli una bella lezione, anche se sarebbe stata un’impresa molto difficile. Il “rivale” aveva appena iniziato ad andare verso Oniji, quest’ultimo stava per fare lo stesso, quando entrambi i movimenti vennero interrotti da un urlo. Si trattava di uno shinobi della Foglia, accusava i due Otesi di averlo disturbato mentre stava pensando, ma comunque non sapeva con chi si era messo a che fare. Le ultime parole di provocazione fecero reagire Jyazu, uno sputo , come segno di disprezzo, e poi altre parole di sfida. Anche Oniji stava per utilizzare la classica abilità di disprezzo Otese, ma venne interrotto dalle parole di un’altra persona che si stava avvicinando. Un altro ninija di Konoha. Un altro rompi palle, un’altra persona che non poteva vivere senza farsi gli affari degli altri. Oniji si voltò di scatto verso di lui, l’espressione era seria, si capiva che quella situazione gli stava già dando ai nervi: due shinobi di Konoha che non sapevano farsi gli affari propri e in più Jyazu Yama, una combinazione a dir poco mortale. Anche il nuovo arrivato aveva una seria espressione, stava giocando a fare il duro? Aveva scelto le persone sbagliate. « Ecco che ne arriva un altro. Certo che voi di Konoha non sapete proprio farvi i cazzi vostri, è?! Hai tre secondi per sparire dalla mia vista... Uno... » Chiaro se sarebbe arrivato fino a tre quella che sembrava una scenetta comica si sarebbe tramutata in qualcosa di peggio, molto peggio.
     
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  7. EdwardVlad
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    WhatTheFuck?!?

    La cosa che odio di più sono i galletti spiumati. Sì credo sia l'unica cosa che odio in assoluto. Sono magrolini e quando li mastichi le ossicina ti si incastrano tra i denti.
    Ecco. Quei due erano come quel tipo di galletti spiumati ed in quel momento l'unica cosa che mi andava di fare era spezzargli le ossicina.

    Era arrivata un'altra persona. Mi girai verso di lui con calma.

    « Stavo per spezzare le ossa a questi due. Per favore controlla che non scappino da nessuna parte »


    Mentre stavo dicendo quelle cose, un rumore ameno ed uno sputo partì dal mio principale interlocutore, andando a finire sulla mia nuca. Mi bloccai con sguardo allucinato. Mi voltai quindi verso Jyazu.

    « AHAHAHAHAH! »


    Risi in maniera agghiacciante. Con la manica mi pulì la nuca con calma quindi mi avvicinai fino a 5 m da Jyazu e a 7 m da Oniji.

    « Divertente! Lo potevate dire subito che volevate morire. Vi avrei risparmiato la fatica di venire a cercarmi. Quindi come funziona tu... »


    Indicai Oniji.

    « ...sei il suo servetto e andate in giro nei villaggi a prenderle da gente più forte di voi? »


    Dissi semplicemente quindi avrei impastato chakra nel mio tantien. Subito sarei scattato in maniera incredibilmente veloce tentando di eseguire una tecnica. Una tecnica che conoscevo inconsciamente a dir la verità, ma che riultava piuttosto efficace. Sopratutto contro quelli più lenti di me. [Slot Tecnica]
    Sarei scomparso di fronte a Jyazu e mi sarei ritrovato dietro di lui. A quel punto non l'avrei colpito semplicemente, avrei sorriso dietro di lui e avrei sussurrato.

    « Vai a casa e fatti una cagata pivello »


    A quel punto avrei fatto un balzo di un metro e mi sarei appoggiato al muro.

    « Lo dico per te..non voglio avere un pivello sulla coscienza »



    Sublime Passaggio della Foglia - Konoha no Suteki Ryuudou
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (Veloce)
    L'utilizzatore, tramite un movimento accellerato, sparirà ricomparendo alle spalle dell'avversario; la distanza massima percorribile è lo slot gratuito. Da questa posizione potrà colpire l'avversario al collo, con il taglio della mano: se l'obiettivo possiede di 2 energie inferiori l'utilizzatore, potrà farlo svenire; se di un'energia inferiore subirà uno stordimento medio per 2 round e può essere sbilanciato; se parienergia o superiore, subirà uno stordimento leggero per un round. La potenza massima è 10 e causa danni da contusione.
    Non è concesso l'uso di armi. Al termine della tecnica è necessario un breve periodo d'attesa prima di continuare l'offensiva.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    [Da genin in su]


    Edited by EdwardVlad - 14/9/2011, 19:31
     
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  8. Asgharel
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    ~Avvio delle ostilità~


    Con la sua azione, aveva previsto che molto probabilmente la cosa sarebbe degenerata, ma non si aspettava una così rapida e malevole degenerazione. L'otese seduto infatti, infastidito forse dall'altro ragazzo di Konoha, gli sputò ben poco gentilmente in faccia, facendo scattare l'ira del suo collega, o ancor meglio il sadismo dello stesso. In equal modo, l'altro si rivolse ad Atasuke con un tono di sfida, minacciandolo di sparire dalla sua vista prima che avesse contato sino a tre.
    "Gentilmente" il suo compagno di sventura gli chiese un rapido aiuto, chiedendogli sempliemente di impedire la fuga a quei due. Atasuke data la situazione non potè non accettare.

    °Bene, direi che da qeusta situazione potremo uscirne solo con una buona e sana rissa, vorrei evitarla, ma questi due se la sono cercata, ed è ora che imparino un po di buone maniere°


    Mentre elaborava rapidamente una serie di pensieri tattici sul da farsi, si diresse verso quello che gli aveva "gentilmente chiesto" di andarsene.

    «In verità... Come posso dire... diciamo che nell'attuale situazione, TU sei proprio l'ultimo che può dare degli ordini»


    Il tono era pacato, paragonabile forse al tono di un maestro che sta spiegando la sua lezione alla sua giovane classe di allievi. Mentre si avvicinava guardava solo con la coda dell'occhio l'altro Otese, mentre il suo collega lo teneva occupato con i suoi discorsi, avvicinandosi a sua volta.

    «Quindi... Permettimi di darti un consiglio... Prima di fare il galletto con qualsivoglia persona a casa sua... assicurati di averne il diritto, quindi, se non ti spiace, sparisci TU dalla mia vista prima del tre... uno»


    Era ormai giunto a pochi passi dall'otese e nel frattempo il suo collega stava raggiungendo l'altro.

    «Due... TRE!»


    Contò mentre si portava a pochissima distanza dall'otese, sia in segno di scherno sia per dare maggior enfasi alla sua azione. Infatti al tre, Atasuke scagliò il proprio braccio sinistro verso il volto del giovane otese estraendo con un rapido movimento di polso il tanto che vi aveva nascosto puntandolo nel centro dell'occhio destro dell'otese fermandosi a pochi millimetri dalla pupilla. In un certo senso voleva spaventarlo, ma principalmente quella mossa gli sarebbe servita per valutarne le reazioni. Intanto il suo sguardo era fisso sul ragazzo senza però distrarsi dall'altro Otese. Ormai la situazione era critica, infatti ul suo collega dopo essere sparito era ricomparso alle spalle dell'altro portando un rapido colpo diretto alla nuca dello stesso.
    Aveva il braccio ben teso e pronto a scattare ad ogni possibile forma di offensiva da parte dei due, i quali probabilmente non avrebbero reagito, o almeno sperava non fossero così stupidi da provarci...

     
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    Due Otesi a Konoha.
    Stupide mosse.

    Servetto. Oniji, il servetto di Jyazu Yama? Parole forti, anche troppo per uno come Oniji. Lui che non vedeva l’ora di vendicarsi, di rendere lo stesso favore. Veniva classificato come servetto? Avrebeb voluto reagire. Ma una serie di fatti glielo impedirono. Prima di tutto, il più importante, Atasuke aveva reagito alla sua provocazione in egual maniera. Anche lui si era messo a contare e arrivò al tre prima di Oniji -considerando che l’Otese aveva anche smesso di contare per via della forte provocazione-. Subito dopo aver finito di contare, lo shinobi di Konoha, eseguì quello che agli occhi di Oniji era un vero e proprio attacco. Una minaccia da evitare. Infatti ci fu una risposta pronta ed efficace. Impastando del chakra, mosse quel poco la testa verso il suo lato sinistro per schivare il colpo. In poche parole venne velocemente inclinata. [Riflessi 300 (+ ½ Basso) = 350] In contemporanea con la schivata ci fu l’attivazione di una tecnica, una delle più potenti che conoscieva. Forse Jyazu se ne sarebbe ricordato. [Slot Tecnica | Colpo di Ginocchio – Shoushitsu – Shoushitsu
    Colpo di Ginocchio – Shoushitsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (Veloce) L'utilizzatore effettua una potente ginocchiata al busto avversario; può essere eseguita partendo da almeno tre metri. Forza e Velocità verranno incrementati di 3 tacche: anche se parato, questo colpo porterà a un leggero stordimento il difensore, scagliandolo eventualmente alcuni metri d'altezza e distanza.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 4 / Consumo: Medio )
    ]
    Il colpo aveva una Velocità che Oniji non aveva mai avuto prima. [Velocità 325 (+ 3 Tacche Colpo di Ginocchio) = 400 | Forza 300 (+ 3 Tacche Colpo di Ginocchio) = 375] Mirava al petto dell’avversario, sicuramente la vicinanza sarebbe stata un fattore in favore dell’Otese. Solo all’ultimo si accorse che quella dell’avversario era una semplice finta. Bhè era stato ingenuo, lui si era sentito attaccato e si stava solo difendendo.
    Se il colpo fosse andato a segno, Oniji non avrebbe eseguito altri movimenti. Si sarebbe limitato a guardare dall’alto al basso l’avversario. « Stronzetto, Non scherzare con il fuoco. »
     
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  10. Jyazu
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    [Due Otesi a Konoha]
    Prevedibilità


    Sul viso dello Yama non s'aggiunse nessuna reazione: l'attenzione era completamente catalizzata su quel tizio abbastanza stralunato da volergli veramente dare contro. L'otese, del canto suo vantava della solita fermezza. Se perdeva quella, lo faceva per lasciarsi andare al fragore della mischia, ma purtroppo.. Farlo sarebbe stato deleterio.
    Lo vide avvicinarsi, ed istintivamente congiunse le dita del braccio destro portando il polso in linea con l'avambraccio in modo da favorire l'uso della sua specialità. E poi, quel tizio di dileguò. Sparì.

    Un espressione di sorpresa venne inizialmente condita da un sorrisetto, un sorrisetto che lo portò istintivamente ad avanzare la gamba destra in un deciso passo in avanti: non era la prima volta che gli facevano quel giochetto. Anzi. Così, al passo aggiunse una semplice rotazione del tronco verso sinistra in modo da rivolgere il medesimo fianco e voltarsi verso Ryuutaro, il quale si era materializzato un attimo prima nel punto in cui si trovava Jyazu. La risposta dell'otese sarebbe però venuta con altrettanta velocità. Con un movimento deciso, quanto rapido distese il braccio destro verso di lui puntandoglielo contro a pugno chiuso. « Inefficace. » Aggiunse, masticando a vuoto.

    "Uccidilo."
    "Zaaaankuha."
    "E' solo Konoha. E' la volta buona che imparano il loro posto."
    "Fermo!"
    "NO."
    "Fermo. Usa la testa"
    "Fallo!"
    "Fallo!"

    Nonostante i pensieri, gli occhi dello Yama mantennero un espressione piuttosto atona per qualche attimo. Almeno fin quando non vide Oniji reagire all'azione dell'Uchiha.
    Per quanto ne potesse essere entusiasta, l'emozione si spense subito.

    Se Ryuutaro avesse cercato di interferire con l'azione di Oniji, allora lo Yama avrebbe effettuato un rapido movimento con il sinistro, facendolo sorgere istantaneamente dal fianco sinistro per puntarlo a palmo aperto all'altezza delle gambe dell'uomo; quindi avrebbe attivato il manipolatore di suono dal qual avrebbe sparato un onda d'aria compressa diretta alle gambe dell'altro. L'offensiva messa in atto era completamente priva di "danno", ma mirava unicamente a far perdere l'equilibrio all'avversario per farlo cadere -o comunque perdere l'equilibrio- in modo da contenere la situazione [Slot Tecnica: Reazione Sonica• Reazione Sonica [OTO]
    Posizioni Magiche: Nessuna
    Tramite i manipolatori d'aria, l'utilizzatore può generare un cono d'energia sonora di lunghezza pari a 12 metri e ampiezza massima 6. Entro tale cono possono essere disperse Katon o Fuuton di potenza pari o inferiore a 30. Alternativamente, rivolgendo il jutsu su di una parete solida, è possibile sfruttarla per effettuare salti o spostamenti di 6 metri con velocità migliorata di 4 tacche.
    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 4 / Consumo: Medio)
    ]. Vista la velocità con cui si muoveva l'altro avrebbe asseconda il movmento, rilasciando la tecnica di qualche metro avanti a lui, in modo da non sbagliare.

    Se invece Ryuutaro non si fosse mosso -o comunque non avesse effettuato azioni offensive nei confronti del compagno- lo Yama si sarebbe limitato a fissarlo dritto negli occhi « Sei solo fumo negli occhi. » avrebbe aggiunto alla fine. Sorridendo di poco.

     
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  11. Asgharel
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    ~Nervi a fior di pelle~


    Atasuke non si sarebbe quasi aspettato un'azione così aggressiva da parte dell'Otese, anche se in un certo senso non poteva aspettarsi una reazione pacifica e terrorizzata da uno shinobi. Questi infatti, convinto che quello era un reale attacco, schivò spostando la testa lateralmente e caricando un attacco. Il giovane aveva spostato la sua testa a sinistra inclinandola leggermente. Atasuke comprese la situazione e si preparò ad una rapida azione difensiva. Il suo avversario senza avanzare di neppure un passo alzò rapidamente la gamba sinistra caricando una ginocchiata verso il busto di Atasuke.

    °Siamo nervosetti eh? Questa non è altro che la prova che hai qualcosa da nascondere, o comunque sei colpevole di qualcosa... Oppure sei solo un pazzo!°


    Rapido Atasuke reagì all'azione ritraendo il braccio teso e la gamba sinistra, troppo vicina al suo avversario per poterla usare come perno per una schivata. Fece invece perno sulla destra, leggermente indietreggiata rispetto al busto, tanto quanto bastava per uscire dal raggio di azione del ginocchio che rapidamente e con violenza si avvicinava a lui. Impastò poi anche del chakra nel suo fisico per accellerare le sue reazioni, giusto per essere sicuro di uscirne in tempo. Il suo avversario era molto rapido, forse per caratteristica sua, forse per effetto di quel colpo. Atasuke non poteva saperlo, ma sapeva che non voleva in alcun modo essere colpito da un così limitato attacco frontale.[schivata]
    Sentì appena un leggero frusciare del vento al passaggio della ginocchiata che passò rasente al suo fianco destro, senza però portare alcun danno al giovane Uchiha. Il suo avversario aveva scoperto una delle sue tecniche, al pari di Atasuke che a sua volta aveva scoperto una delle sue armi. Per una maggior sicurezza Atasuke fece un'ulteriore passo indietro per guadagnare circa due metri dal tizio che lo aveva così brutalmente attaccato. Poi con tono di sfida unito dal suo penetrante sguardo, gestito ad Hoc per la situazione, come ormai stava pendendo abitudine a fare, decise di rivolgere altre parole all'Otese.

    «Abbiamo i nervi a fior di pelle eh? Interessante, apparentemente te la cavi molto bene, signor Otese, tuttavia non sarà di certo un simile attacco spitinfio a prendermi di sorpresa, inoltre, uno shinobi che non è in grado di cogliere la differenza tra una minaccia ed un attacco non meriterebbe neppure di poter minacciare qualcun'altro, quindi ti ripeto: Sparisci dalla mia vista, oppure abbiate almeno la decenza di presentarvi, sapete, è scortese non presentarsi, anche tra nemici»


    Il tono era pacato, ma lo sguardo era serio, puntato sull'Otese ed il suo compare. I due visitatori erano forti, su questo non c'era dubbio, al pari del fatto che non ci fossero dubbi sulla loro sgarbataggine.
    Se i due si fossero presentati, o comunque avessero dato cenno di volersi presentare, Atasuke si sarebbe presentato a sua volta.

    «Io sono Atasuke Uchiha, spero che questo nome resti bene impresso nelel vostre teste, dato che sarò qui a rompervi le sactole ogni qual volta verrete a dare fastidio dentro a Konoha»


    Nel caso, si sarebbe preso una breve pausa prima di continuare, se invece i due non si fossero presentati o comunque non avessero in alcun modo voluto farlo, Atasuke avrebbe quindi proseguito con il suo breve monologo:

    «Ed ora signori... vi inviterei a non dare altro fastidio qui in città, non vorrei dovermi unire alla festa per suonarvele... Odio dover trovare una soluzione violenta per placare gli animi»


    Concluse la sua frase con un tono quasi sottomesso alla situazione dando liberamente a credere che non en aveva proprio voglia di usare la volenza contro quei due. Anche lo sguardo in effetti non lo tradì da quel punto di vista, soprattutto quando puntò gli occhi al cielo chiudendoli per dare ulteriore animo ed enfasi alla sua ultima esclamazione. In fondo era per quello che era intervenuto, era per riportare all'ordine che si era intromesso sino a minacciare uno dei due. Tuttavia non aveva troppa voglia di battersi. In passato aveva imparato a sue spese a dominare la rabbia e mantenere un certo autocontrollo per evitare di attaccare chicchessia rischiando di prendersele come in passato. Quella volta pareva aver scelto bene i suoi avversari, o almeno non si era trovato contro gente nettamente superiore a lui, tuttavia ciò non bastava a spingerlo ad una vera aggressione fisica.
     
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  12. EdwardVlad
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    Forse non hai capito...
    Il ragazzo, o meglio, quell'essere con i dreadlock e una faccia da mastino, era riuscito a capire il mio movimento. Niente di che, ma dal suo modo di muoversi avevo già capito più o meno la velocità con cui si muoveva. Sorrisi, quasi cortese vers'egli.

    Sinceramente ero più che convinto che il mio "compagno" improvvisato se la sarebbe cavata, e anche se non fosse stato così, li avrei stesi comunque tutti e due.
    Dato che il mio avversario era a portata e aveva fatto lo sciocco errore di porgermi il braccio, lasciai che dicesse la sua ultima parola verso di me, quindi mentre ancora terminava la frase avrei allungato il braccio concentrando la velocità di quel movimento con il massimo quantitativo di chakra [Basso]. Avrei quindi tentato una proiezione tipica del Judo contro il muro usando tutta la mia forza [Slot Azione]

    « Che stavi dicendo faccia di merda? Ad ogni modo, lo dico per voi. Non vorrete morire a causa di un tizio che non è nessuno? »


    Indietreggiai di 5 metri lentamente quindi sorrisi. Calmo ripresi a parlare. Guardai tutti i presenti.

    « Però vi propongo qualcosa...Ci incontriamo fra un mese. Dove volete voi. Due contro due. O uno contro due se preferite non mi interessa. Si spera che per allora potrete essere degni avversari »


    Mi misi a ridere quasi sbeffeggiandoli ma d'improvviso.

    jpg


    Il mio stomaco fece uno strano verso. Stavo morendo essenzialmente di fame. E tra il pensiero della mia identità e quel leggero movimento, le forze stavano svanendo.

    « Ahem! Non è che qualcuno di voi mi offrirebbe qualcosa da mangiare? »


    Dissi quindi perdendo qualsiasi caratteristica seria, nel mio volto e nella mia voce. Il mostro che era uscito prima era subito dopo svanito. Adesso ridevo imbarazzato grattandomi la testa


    Edited by EdwardVlad - 15/9/2011, 23:17
     
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  13. Jyazu
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    [Due Otesi a Konoha]
    Vendetta Otese

    Il movimento di Ryuutaro venne con abbastanza velocità e forza da sorprendere Jyazu. Una sorpresa che lo catapultò con una certa leggerezza contro al muro adiacente, al quale si bloccò frapponendo la gamba destra -sollevata all'ultimo minuto- ed il braccio libero, per eseguire una sorta d'effetto molla. Insomma, se non poteva schivarlo, di certo era abbastanza reattivo da attutirlo. E difatti era proprio quello che fece: sembrò rimbalzarvi contro, ringhiando in modo quasi animalesco. « Vaffanculo. » La voce uscì in modo sforzato e rabbioso dai denti contratti, mentre i muscoli del corpo e del collo erano oltremodo contratti. Si riuscì a voltare solo dal momento in cui quell'altro, quel konohese l'aveva mollato.. E non ci mise molto: si voltò di scatto, puntandogli il brutto muso contro.
    Sfortunatamente però, quel trambusto aveva già attirato fin troppi occhi indiscreti, ed uno come Jyazu non si poteva di certo permettere di fare casini anche a Konoha. Di certo la stessa storia sarebbe anche valsa per Oniji, al quale rivolse un occhiata. Alla fine, fece ruotare lo sguardo sui presenti e tornò a fissare l'altro « Quindici giorni. O forse hai paura di farlo prima? » aggiunse, annuendo con aria piuttosto impaziente. « Tu, la checca Uchiha, Zenko ed io tra Quindici giorni. In Arena, sotto gli occhi di tutta l'accademia e.. Chi perde paga 500 Ryo a testa. Mh? » scattò subito dopo, rivolgendo un occhiata fulminante ad Oniji e l'Uchiha. Di certo, per quanto riguardava Oniji, Jyazu aveva già scelto. Avrebbe dovuto combattere al suo fianco, e avrebbe dovuto vincere.
    Alla richiesta di mangiare avrebbe risposto solo dopo aver ricevuto una risposta al riguardo della sfida, ed in tutta risposta si sarebbe limitato a schioccare un Ryo hai piedi del Genin. Un segno di carità e disprezzo. Dopotutto, quel tipo era riuscito a farlo incazzare per davvero! .. Non che ci volesse molto!
     
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    Due Otesi a Konoha.
    Test your might.

    Contro ogni sua possibile premonizione il giovane Uchiha riuscì a schivare la ginocchiata. Oniji non potè che passargli vicino, ad una distanza millimetrica ed osservare, infuriato, l'avversario negli occhi. Quest'ultimo arretrò di un paio di metri, l'Otese lo seguì con lo sguardo prima di arrestarsi ed emettere un leggero ringhi di rabbia. Era in qualche modo sorpreso, non si era mai sentito così veloce e il suo colpo, potenziato da una tecnica, era stato schivato.
    Lasciò parlare l'Uchiha, per Oniji, a causa dello stato in cui si trovava quelle parole erano come veleno per le sue orecchie. Solo provocazioni, pugnalate. Strinse i pugni come per trattenersi, anche se non voleva. Si sarebbe lasciato andare. Non gli importava delle conseguenze. Era già stato in prigione, anche se con un pessimo risultato.
    Lo shinobi di Konoha si presentò, come se ad Oniji fosse importato qualcosa. « Non mi importa sapere chi sei. Non ti dirò il mio nome. Non mi importa nulla di Konoha. » Smise di stringere i pugni, anche se non si era placato, per poi incrociare le braccia. Il suo silenzio fu la risposta alle ultime parole dell'Uchiha. Non poteva resistere un minuto di più: voleva distruggere quel provocatore. Voleva far cessare quell'inutile cantilena sulla non violenza.
    Appunto, non fu la violenza a risolvere la questione, o meglio a rimandarla. La persona meno pacifica che Oniji avesse mai conosciuto aveva preso parola, Jyazu Yama. Coinvolse Oniji in uno scontro a due, dove lui faceva coppia proprio con lo shinobi del suo stesso villaggio. L'idea era allettante, davanti a tutta l'Accademia. Avrebbero avuto la possibilità di umiliare quei due davanti a molte persone, di far vedere a tutti che è meglio stare alla larga da Oniji Zenko.
    Subito la sua fredda espressione tornò a dominare i lineamenti del suo viso. « Non vedo l'ora. Yama. » Sapeva che il suo compagno era un abile combattente. Da la sua parte aveva la ferocia, sicuramente sarebbe stato uno scontro emozionante e soprattutto alla pari.
    Posò lo sguardo sugli occhi di Jyazu, il messaggio era: "Gli spezzeremo le gambe". Sicuramente l'Otese avrebbe compreso.
    Guardò il ryo volare verso l'altro shinobi di Konoha, tipica manifestazione di disprezzo da parte del suo compagno. Ormai la sfida era stata lanciata ed entrambe le parti sebravano propense a quella soluzione.


    Chiedo perdono se ci sono delle incorrettezze, ma il periodo di assenza mi ha reso fuori allenamento. Spero di rientrare in sesto il prima possibile!!
     
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  15. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~La sfida~


    La situazione era chiaramente calda... Anche troppo calda, infatti, in un gesto a dir poco spiacevole, uno dei due Otesi, sfidò Atasuke ed il suo collega della foglia. L'altro dal canto suo, con fare alquanto poco amichevole non aveva neppure avuto la decenza di presentarsi, ma aveva la sufficente sfrontatezza per dar man forte al "compagno" incitando anch'egli la rissa. Volevano uno scontro in Arena davanti a tutti? bene, lo avrebbero avuto senza problema alcuno. Nessuno poteva permettersi di sbeffeggiare Konoha o i suoi membri senza pagarne un prezzo ed Atasuke era ben lieto di fare la parte del cassiere in quella disputa.

    °Ma bene, se volete la guerra, la guerra avrete. Intanto avete già fatto molti errori mostrando alcune delle vostre tecniche. Farò bene attenzione ad avvantaggiarmene.°

    «Allora è deciso... Voi due a difendere la vostra faccia e noi a spaccarvela di botte tra 15 giorni in arena. Non chiedo di meglio per umiliarvi e darvi una bella lezione di comportamento.»


    Il suo tono era duro, tuttavia restava pacato, tranquillo, come se stesse sgridando un bambino che aveva appena fatto una marachella. Forse non era pienamente adatto alla situazione, ma a lui non importava. Tutto ciò che importava era ciò che sarebbe capitato due settimane dopo.
    Senza perdere mai di vista i due Otesi, Atasuke si rivolse al suo compagno di villaggio e con calma e pacatezza lo invitò ad andare via lasciando quei due. Entrambi avrebbero potuto menar le mani successivamente ed era inutile perdere altro tempo in quel luogo, quindi era certamente una buona idea allontanarsi per calmare i bollori ed eventualmente studiare qualche strategia di coppia per il giorno della lotta
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    OT - Temevo si avesse lasciato perdere tutto XD. Scusate il post misero ma dopo una pausa così lunga avevo perso la vena ispiratoria XD Continuiamo quindi con lo scontro 2 vs. 2? - /OT
     
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14 replies since 13/9/2011, 01:09   204 views
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