[Gioco] L'ultimo Rifugio di Iromi

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    L'Ultimo Rifugio di Iromi

    Capitolo I: Qualcosa che non doveva accadere.

    La strada era inesorabilmente buia. Le carovane a quell'ora sono ferme, salvo quelle per gli oggetti di valore, ma non c'era nemmeno il sentore lontano delle ruote di legno sulla pietra. Un piccolo carro si era fermato sul bordo della carreggiata per la notte: Un piccolo fuoco illuminava il campo allestito in quatto e quattro otto dai mercanti. Non sembrano possedere nulla di particolarmente costoso, anche il mezzo usato per il trasporto delle merci pareva di pessima fattura e usurato in diversi punti.. ma questo non interessava a chi, nascosto dall'erba dei campi poco distanti, fissava quel nutrito gruppo di spauriti ed infreddoliti attorno al fuoco.

    Era un normale assalto, qualcosa che avevano fatto migliaia di volte senza colpo ferire; Cogliere di sorpresa la vittima, puntare le armi e rubare tutto quello che potevano prima di essere visti o uditi da qualcuno nelle vicinanze. Semplice e pulito, senza che nessuno venisse mai ucciso o opponesse resistenza. In poco tempo avevano fatto soldi, nascosti lungo la strada durante il giorno, attivi come faine in un pollaio di notte. Avanzarono lentamente tra l'erba alta, silenziosi come la notte, fino a raggiungere il limitare della luce del fuoco. I mercanti stavano dormendo, salvo uno che era rimasto di guardia ad attizzare il fuoco, giusto per precauzione. Senza attendere oltre attaccarono. Tutti a volto coperto e armati di lunghi pugnali si sparpagliarono per il campo, prendendo in ostaggio l'unico sveglio e coprendogli la bocca perché non potesse urlare. Ma quello non era il solito tizio qualsiasi, quello era un veterano e non si sarebbe lasciato vincere tanto facilmente, reagì prontamente, torcendo la mano armata dell'aggressore ed iniziando una lotta corpo a corpo sul terreno.

    Gli altri banditi cercarono un cenno verso quello che sembrava il capo, anche lui attonito sotto la pesante cappa scura. Gli altri mercanti, svegliati dalla confusione, avevano iniziato a svegliarsi. Erano due donne e un ragazzotto di quindici anni, forse meno. D'un tratto la lama del bandito trovò spazio nel torace del malcapitato veterano che, sputando sangue cercò di urlare qualcosa alle donne e al ragazzo, una sorta di "fuggite" stroncato dal soffocamento e dal dolore della ferita mortale. Subito due ladri andarono a bloccare le donne, mentre il giovane trovò uno spiraglio tra il carro ed il suo sacco a pelo, arrancando verso la strada.

    - Razza di stupido.. la nostra prima regola è non uccidere. Adesso siamo nei guai.. - Abbaiò quello che sembrava il capo, estraendo una balestra da caccia dalla schiena. - Io.. io.. non.. - Quel disgraziato non si era nemmeno reso conto di aver privato un uomo della propria vita. Fissava le sue mani sporche di sangue come se fossero qualcosa di lovecraftiana memoria, tanto da farlo rabbrividire e piangere. - ..Portate via le donne, niente testimoni. Tu smettila di frignare testa di cazzo, porta via questo vecchio e diamo una bella ripulita a questo posto. - Prese la mira lungo la strada, inquadrando con l'occhio destro la schiena di quel ragazzino che correva come un pazzo lungo la strada, urlando e piangendo disperato. "Click" Ed un grosso quadrello volò nell'oscurità, seguito dal tonfo sordo di un corpo che impattava nel ciottolato della strada.

    Capitolo II: Lungo la strada

    L'accademia era all'oscuro di quel fatto, tanto che aveva già convocato alcuni Shinobi molto giovani per sistemare la situazione, così da permettergli di fare esperienza a pochissimo rischio. Tutti quanti avevano ricevuto una lettera che li invitava a presentarsi alla sede Accademica per poi partire su un carro alla volta della strada incriminata, dove avrebbero dovuto rinvenire la refurtiva e controllare la presenza di criminali all'interno di una delle torri di guardia distrutte in passati conflitti. La lettera avvisava unicamente di presentarsi in accademia, non precisava la necessità di particolare riserbo, quindi era abbastanza chiaro il motivo della chiamata alle armi e lo scopo della missione, anche se migliori chiarimenti li avrebbero avuti sul luogo, dove li stava aspettando un carretto per merci di pessima qualità.

    Il carrettiere, che sembrava dormire fissando il cavallo che gli stava davanti, era in realtà un membro dell'accademia travestito per l'occasione che attendeva i giovani per spiegare loro la situazione durante il viaggio. Indossava vestiti poveri, di tela robusta e grigiastra, calcando in testa un cappello di paglia quasi pacchiano. Una volta arrivati i Ninja e fatti accomodare sul retro del carro, avrei iniziato a muoversi lentamente lungo la strada, parlando di ciò che li attendeva. - Per prima cosa, Buongiorno, io sono il vostro contatto per questa missione. Il vostro compito, se non vi è stato già detto, consiste nel controllare una vecchia torre di guardia, a circa mezzo chilometro dalla strada, in mezzo alla vegetazione, poichè pensiamo sia il covo di una piccola banda di ladri e furfanti di bassa lega. - Spronò lo stallone, aumentando l'andatura dello scricchiolante carro. - Non ci sono stati incidenti gravi, ne morti, quindi dovrebbe essere un lavoro relativamente semplice, ma non abbassate mai la guardia, con questa gente non si può mai sapere.. inoltre ieri notte c'è stato un caso di incendio in uno dei carri, ma pare che non ci siano morti quindi non abbiamo prove che si tratti di aggressione o assassinio.. tene gli occhi aperti e recuperate quello che potete dalla torre. E se vi riesce, anche se so che è chiedervi troppo, cercate di non uccidere nessuno dei briganti.. se non è necessario.. non sono assassini per quello che sappiamo, devono essere processati giustamente dal paese del fuoco. - Detto questo si lasciò andare sulla panca del carro, godendosi il panorama e lasciando che gli Shinobi discutessero tra di loro per il resto del viaggio.

    La durata di quel massacrante e ondulante viaggio fu breve, in un paio d'ore erano arrivati. Intorno a loro c'era solo una lunga strada dritta con poche carovane, degli immensi campi di riso sulla destra e una fitta e rigogliosa vegetazione dall'altro lato della strada. - Guardate, la torre si trova li, dove appare quel piccolo pezzo di tetto coperto dalla vegetazione. State attenti a quello che combinate, mi troverete qui domani, alla stessa ora, per riprendervi. Fino ad allora siete da soli. - Detto fatto, ascoltando le ultime domande eventuali, il carrettiere prese la sua strada, tornando verso l'accademia a gran velocità.

    Esistevano infiniti modi di iniziare la ricerca, dal carro bruciato lasciato a poche centinaia di metri, dal bosco attorno alla torre.. persino dalla torre stessa. La scelta spettava ai quattro.
     
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  2. Aimè
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    Scheda

    Chiamata dall'accademia

    Caldo, molto caldo. Troppo caldo. Ormai Soora non ce la faceva più. Da li a poco sarebbe svenuto. Nella stanza centrale del tempio di Yamantaka si svolgeva ogni due mesi una funzione religiosa che durava due giorni interi e purtroppo quei due giorni erano d'estate. C'è... estate per i Sunesi. Infatti la temperatura arrivava ai cinquanta gradi come se non fosse niente. Mancavano pochi minuti, poche preghiere alla fine di quell'estenuante funzione. Il GranSaggio stava pronunciando gli ultimi due versi della lunghissima preghiera che tutti i monaci avevano dovuto imparare. Tutti attorno sudavano, puzzavano e stavano per crollare fisicamente, tra loro era compreso Soora.
    -...e che il divino Yamantaka ci segua e ci protegga!-
    Finalmente era finito. Tutto finito. Soora ci teneva tantissimo a partecipare alla preghiera perchè soltanto così si sarebbe avvicinato a Yamantaka, ma bisogna proprio dire che erano dei veri e proprio suicidi. Tutti si alzarono e il portone si aprì. Una ventata di aria rinvigorì tutti. Ora tutti al pozzo a pulirsi con "le lacrime del dio", l'acqua benedetta dal Divino. Soora era contentissimo di potersi rilassare un attimo e dopo anche cibarsi un po'. Non c'era un vero e proprio banchetto ad aspettarli, ma un tavolo con un piatto per ogni monaco. Non poteva certo sfamare una persona a digiuno per due giorni interi, ma sicuramente lo avrebbe soddisfatto. Quelle dannate torture che temprano il corpo e la mente...
    Prima che Soora potesse uscire per andarsi a pulire, uno dei suoi compagni monaci gli portò una lettera

    -Ei, Soora-kun. C'era questa sulle scalinate del tempio. Sopra c'è scritto il tuo nome, sembra te l'abbia mandata l'accademia... non credevo ti fossi iscritto-
    -L'accademia? Si, il GranSaggio mi ha dato il suo consenso. Ma seriamente mi hanno mandato una lettera? Dai qua-
    Prese con la mancina la lettera per poi leggerne il contenuto. Sembrava proprio che fosse richiesto dall'accademia per una missione relativamente semplice. C'erano scritte poche semplici cose: erano in quattro, lui, due di konoha e uno di kiri, dovevano trovarsi all'accademia dove li aspettava il loro contatto e dovevano sorvegliare una torretta. Non sapeva nemmeno il perchè di quello ma se lo sarebbe fatto dire al momento opportuno. Purtroppo non poteva ancora andare a pulirsi perchè doveva farsi dare la benedizione del GranSaggio. Non ce la faceva più indi per cui avrebbe corso per tutto il tempio per trovare il GranSaggio. Lo trovò insieme al resto dei suoi fratelli a pulirsi. Disse ciò che doveva fare e il GranSaggio, un secondo padre per lui, sorrise e lo benedisse. Soora, stanco e felice, si spogliò delle sue vesti per poi buttarsi nell'acqua e rinfrescarsi.
    Per il paese del fuoco ci volevano tre giorni, perciò sarebbe partito il giorno dopo.
    Non vedeva l'ora di affrontare la sua prima missione accademica.

    Si svegliò molto presto, erano le quattro di mattina. Il GranSaggio lo aveva svegliato perchè era entusiasta del fatto che il suo monaco più giovane, nonchè figlio adottivo in pratica, stesse per affrontare la sua prima missione. Soora aveva dormito molto bene e in poco tempo si era vestito con la tunica del tempio, si era dipinto in faccia i simboli della sua religione e aveva tutto il suo armamentario. Per ultimo mise il cappello donatogli dai suoi veri genitori, indumento che mai e poi mai si scorderebbe di mettere. Prima di partire svolse una breve preghiera al Divino Yamantaka.

    -Vai, vinci e fa che il Divino sia con te-
    Dopo di che fece un piccolo inchino per poi partire alla volta dell'accademia, nel paese del Fuoco.

    Il viaggio fu lungo e molto faticoso. Tre giorni di viaggio alla massima velocità con neanche tante provviste. Era veramente stanco ma finalmente era riuscito ad arrivare a destinazione. L'accademia.
    C'era veramente un sacco di gente, tutti con qualcosa da fare, tutti o quasi con un coprifronte. Prima o poi ce lo avrebbe avuto anche Soora, poco ma sicuro. Ora doveva cercare un vecchio carro con un signore nei dintorni. Iniziò ad andare a destra e a manca e finalmente riuscì a trovarlo. Si avvicinò lentamente e senza fare rumore perchè non capiva se l'uomo dormisse o no

    -Ciao-
    Soora si spaventò a morte. Il tipo si svegliò e fece un cenno al Sunese. Ancora ansimando per lo spavento, mosse la mano per salutarlo
    -Accomodati dietro. Sei il primo e dobbiamo ancora aspettare gli altri. Comunque piacere-
    -Piacere, sono Soora Soloroi da Suna-
    Che palle dover aspettare gli altri. La puntualità dovrebbe essere importante per tutti.
    Finalmente tutti sono arrivati. Erano tutti e quattro nel retro del carro e il loro contatto iniziò a spiegare la loro missione. Era tutto chiaro: dovevano tenere sotto controllo una torre di guardia, probabile covo di un gruppo di malintenzionati. Ora che sapevano tutto o quasi della missione dovevano conoscersi

    -Ok, parto io. Piacere a tutti, il mio nome è Soora Soloroi, vengo da Suna e sono uno studente dell'accademia. Vi dico subito che questa è la mia prima missione accademica, quindi per me è tutto una sorpresa, o quasi. Conosco vari ninjutsu e dei taijutsu quindi sono portato per un combattimento sulla media-breve distanza. Non consiglio di farmi combattere sulla lunga distanza.
    Detto ciò avrebbe aspettato il dire degli altri tre. Dopo di che sarebbe stato in silenzio per il resto del viaggio. Stava pensando a tutto ciò che sarebbe successo nelle 24 ore successive. Stava anche pregando con Yamantaka. Gli sarebbe servito il suo supporto più che mai.

    Che tortura. Due ore tremando sui ciottoli della strada in quella scomoda carretta ormai cadente. Il contatto li fece scendere dicendo che sarebbe tornato tra 24 ore. Un giorno intero soli nella foresta. Avrebbe aspettato che tutti e quanti sarebbero scesi per poi dire la sua

    Ok ragazzi, eccoci qua. Proporrei una cosa, ditemi cosa ne pensate. Credo che i punti importanti dove potremmo trovare qualcosa siano qui nella torretta e dal carro bruciato. Potremmo dividerci in due gruppi, uno dal carro e uno alla torretta... che ne dite?-

     
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    Dal Tuo Incubo Peggiore

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    ATTO 5: Furfanti

    Laiton: Parlato, Pensato, Narrato.


    Il giorno e la notte si era alternate per diverso tempo prima che Laiton venisse convocato ancora.
    Tanto per cambiare, stava dormendo. Si era perfettamente abituato alla vita di città, che ormai sembrava "uno di loro". Uno di quelli abituati a vivere nel lusso, che guardano i forestieri con un occhio di disprezzo. Insomma, com'era stato tratto lui al suo ritorno al villaggio. I suoi problemi burocratici sembravano essere risolti, questo grazie a Drake-san.
    Quella mattina il sole era forte e si infiltrava tra le tendine della finestra della camera di Laiton, con molta facilità. Riusciva persino a filtrare tra fibre delle tendina di scarsa manifattura.
    Che Schifo!
    Esclamò mentre tentava di auto-conciliare il sonno tenendo solo gli occhi chuisi.
    Tanto vale che mi alzi, almeno vedo di fare qualcosa di costruttivo... Uff
    Poi fissò il cielo al di fuori della sua stanza. Non c'era una nuvola nell'azzurro mare, che sovrastava la terra. Questo era simbolo di cattivo presagio. Nulla di peggio a presagire qualcosa che non era prevedibile o distruttivo.
    Non passò molto per fargli dimenticare i brutti presagi, infatti aveva cose ben più importati a cui dedicare la massima attenzione.
    Si alzò. Si cambiò ed in pochi istanti era pronto ancora una volta ad affrontare la giornata.
    Spalancò le finestre della sua camera per far circolare un po' d'aria in quel buco di casa, che il quartiere Hyuga, gli aveva concesso di occupare.
    Hyuga. Hyuga. Hyuga.
    Quel nome gli provocava solo rabbia, ma non la solita rabbia che spinge un uomo a vendicarsi, quella rabbia per cui dispensare dolore non bastava, bisognava fare molto di più.
    Ad un tratto, sentì picchiare sulle finestre delle casa. Penso al vento, ma quei rumori erano costanti. Non si fermavano. Il primo pensiero che gli passò per la mente fu quello di uno strano scherzo da parte di qualche ragazzino.
    Ragazzini, non li sopporto... dovrebbero apprendere un po' di educazione altro chè!!!
    A quel punto Laiton si diresse verso la porta di casa, l'aprì e di colpo urlo.
    Andate via bambini. Prima che tiri fuori il coltellaccio con cui affetto il maiale ancora vivo! Muaahahhaha
    Dopo aver fatto una delle sue magre figure davanti ai passanti, che malauguratamente passavano di lì, notò che per terra vi era una lettera.
    Poi un volatile prese il volo passando davanti Laiton, come se stesse aspettando che lui prendesse la lettere. Dopo che Laiton realizzò che l'animale gli aveva portata la lettere e che era lui a picchiare sui vetri della sua casa.
    Laiton stranito tornò dentro casa.
    Fino alla fine, gli animali ci sostituiranno in tutto. La prossima volta spero che bussi alla porta. Almeno mi risparmia di urlare contro i passanti, facendomi evitare un figura di merda!
    Poi Laiton aprì la busta. Era una carta particolare, si veda che era una convocazione formale. Bianca come le nuvole e soffice al tempo stesso. Era questo il presagio.
    Laiton aprì lentamente la busta. Poi aprì anche il foglio piegato in due. Era una convocazione formare.
    La convochiamo ... bla bla ... si richiede la sua presenza ... bla bla ... immediata presenza ... bla bla ...
    Come al suo solito Laiton stava dando poca attenzione a ciò che aveva tra le mani. Aveva capito che era una convocazione formale, ma non vi era scritto il motivo. Quindi Laiton non poteva dare il giusto peso alle parole scritte in quella lettera.
    Laiton non sapeva come comportarsi. Era confuso, non sapeva cosa fare. Poteva essere un colloquio con l'hokage oppure la formalizzazione delle sue problematiche burocratiche oppure un combattimento o la richiesta dell'accademia per il passaggio di grado. Non sapeva come vestirsi e se portare con se armi. Non sapeva nulla. Ad un tratto tornò allo stato di quiete.
    Ma chissene....
    Accartocciò la lettera e lanciò la pallina sul divano.
    Odio queste cose fatte a metà. Lasciare il dubbio a chi viene convocato o la scarsità di informazioni è proprio da Konoha. Non pensavo di ritrovare questa informazione al mio ritorno.
    Eppure ero così felice di adempiere al mio destino. La situazione si sta facendo più complessa del previsto.
    Mi stanno convocando parecchie volte. Il mio nome sta aumentando di prestigio e ben presto avrà il dovuto rispetto...
    In ogni caso bisogna essere presentabile...

    Ora doveva prepararsi. Non aveva fatto nemmeno colazione. I suoi pensieri erano rivolti a quella lettera. Per rischiarirsi le idee decise di farsi una doccia rilassante.
    Sotto l'acqua che scorreva, Laiton ebbe modo di riflettere sul dafarsi. Non era una cosa normale, ma forse Laiton sta ingigantendo il problema. La sua unica preoccupazione era che lo stessero contattando per il suo passato.
    Si era fatto tardi e Laiton girava nudo per casa. Un'altra cosa che amava fare. Dopo qualche minuti vide l'ora. La sua situazione si sarebbe complicata se non si fosse sbrigato. Si vestì e prese con se le armi. Nello zainetto che portò con se c'erano qualche bene di prima necessità. Uscì di casa chiuse bene, attivando la trappola per i non benvenuti e iniziò ad incamminarsi.
    Si sarebbe dovuto avviare verso l'Accademia. Non era lontana da Konoha anzi.
    Non ci avrebbe messo molto viaggiando alla sua massima velocità che poi non era tanta, ma di certo bastava a Laiton per arrivare in tempo all'appuntamento.
    Non presto da Laiton il tempo stimato era quello che in effetti sprecò per arrivare a destinazione. Laiton vide subito il carretto di merci. Quindi si avvicinò al presunto "cocchiere" e parlò.
    Salve sono Laiton Hyuga, lei dovrebbe centrare qualcosa con la lettera di convocazione che mi è stata recapitata.
    Poi vide anche un'altro ragazzo lì. Gli sorrise. Evidentemente non doveva essere solo. In quel momento nessuno aveva intenzione di partire, quindi Laiton capì che stavano aspettando altra gente.
    In ogni caso durante il tragitto non avrebbe parlato molto, eccetto se non gli fossero state rivolte domande dirette.

    Post Numero 1

     
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  4. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    Ladri e Assassini


    ~Villaggio di Konoha - Casa di Atasuke~


    Era in gardino Atasuke, a curare le sue piante quando ricevette una visita da un corvo messaggiero. L'arrivo di quei corvi spesso non era un buon segno, dato che questi portavano spesso le convocazioni accademiche alle missioni. Come si aspettava infatti, l'animale si posò sulla sua spalla lasciandogli prendere il messaggio prima di volare nuovamente via. Nulla di strano o di sospetto, a parte la convocazione per una missione catalogata di grado D, quindi presumibilmente facile.
    Lesse con attenzione ogni minimo particolare, cercando di ottenere le informazioni più utili. Sfortunatamente però, trovò solo vaghe notizie e l'avviso che avrebbero ricevuto informazioni più dettagliate sul luogo d'incontro. valutò l'ora prevista per l'incontro ed il tempo che aveva a disposizione per arrivare. ne aveva da vendere, quindi terminò prima la manutenzione del giardino, poi andò dentro e con rapidità e perizia ricontrollò ogni singolo componente del suo equipaggiamento. Non poteva esistere situazione peggiore del trovarsi senza la propria arma nel momento del bisogno.
    Ormai in viaggio verso il luogo d'incontro iniziò a pensare a che cosa si sarebbe trovato davanti. Le possibilità erano pressochè infinite, tuttavia a lui piaceva ragionarci su in modo da porre anche delle domande sensate e precise per delineare al meglio la situazione.

    [...]


    Giunto sul luogo dell'incontro descritto trovò un carretto con sopra un carrettiere apparentemente dormiente. Con fare sicuro gli si avvicinò notando i due shinobi già seduti sul carro e deducendo quindi che quello era il loro contatto. Senza proferire quasi parola salì anche lui sul carro facendo appena un cenno con la testa al carrettiere come segno di riconoscimento come membro della squadra. Per quanto poteva sembrare scorbutico quello era il suo modo per agganciare i contatti senza destare troppi sospetti, soprattutto quando non ci si era preparati prima un qualche discorso fasullo da interpretare o con cui codificare il messaggio.
    Nascosto nell'oscurità dei meandri del suo mantello e del cappuccio abbassato per coprire anche la testa, mostrando questa volta il lato bianco, a differenza di quando aveva tenuto il corso a due dei suoi attuali compagni, dove invece aveva mostrato il lato nero con lo stemma degli Uchiha cucito sulla schiena. Atasuke non proferì parola, proprio come il carrettiere finchè non iniziarono a muoversi dopo l'arrivo dell'ultimo membro della squadra.
    Con il carro ormai in movimento, Atasuke poteva tranquillamente svelare la sua persona, come anche fece poco prima il carrettiere.

    "Per prima cosa, Buongiorno, io sono il vostro contatto per questa missione. Il vostro compito, se non vi è stato già detto, consiste nel controllare una vecchia torre di guardia, a circa mezzo chilometro dalla strada, in mezzo alla vegetazione, poichè pensiamo sia il covo di una piccola banda di ladri e furfanti di bassa lega. Non ci sono stati incidenti gravi, ne morti, quindi dovrebbe essere un lavoro relativamente semplice, ma non abbassate mai la guardia, con questa gente non si può mai sapere.. inoltre ieri notte c'è stato un caso di incendio in uno dei carri, ma pare che non ci siano morti quindi non abbiamo prove che si tratti di aggressione o assassinio.. tene gli occhi aperti e recuperate quello che potete dalla torre. E se vi riesce, anche se so che è chiedervi troppo, cercate di non uccidere nessuno dei briganti.. se non è necessario.. non sono assassini per quello che sappiamo, devono essere processati giustamente dal paese del fuoco."


    Da li in poi non vennero date altre informazioni ed Atasuke ne approfittò per elaborare tra se e se quello che sapeva. certo, era una missione di basso rango e probabilmente il suo zelo era fin eccessivo dati i rischi che probabilmente correvano, tuttavia non poteva fare a meno di essere così zelante e preciso. Durante le missioni egli diveniva quasi un'altra persona. Il primo a presentarsi fu l'unico che non conosceva, ovvero il giovane di suna. Anche lui era come Laiton e Takuma uno studente alle prime armi. Come temeva quella missione ers atata affidata ad un gruppo di studentelli freschi di corso. Tuttavia con fare cordiale alzò il cappuccio del mantello, scoprendo il suo volto presentandosi.

    «Bene, Anche voi quindi siete stati assegnati a questa missione... Ciao Laiton, Ciao Takuma... Spero vi ricordiate di me... Intanto, dato che noi due non ci conosciamo, mi presento, Sono Atasuke Uchiha, un genin di Konoha.»

    [...]


    Giunti sul posto il loro contatto li lasciò avvisando che sarebbe tornato il giorno dopo alla stessa ora. Avevano solo 24h di tempo per fare tutto. Ciò poteva significare un lavoro veramente facile, oppure questi tempi ristretti potevano diventare un grosso problema. Un solo errore, una sola perdita di tempo e tutto poteva andare a quel paese. Dato che avevano ancora il tempo per chiedere delle informazioni aggiuntive, come suo solito Atasuke prese parola.

    «Prima che tu vada... sai dirci se l'accademia ha stabilito già chi tra noi guiderà la missione o ci lascia piena decisione su questo? Inoltre, abbiamo una stima anche solo approssimativa del numero di briganti? Abbiamo una lista di aggrediti o comunque un rapporto sulla tipologia di merci rubate? Ad esempio sono stati derubati solo carri carichi di armi, oppure di stoffe, altro oppure sono attacchi casuali verso tutti i mercanti di passaggio? Ed infine a che ora assaltavano generalmente i briganti? Ad una qualunque ora o principalmente di notte, di pomeriggio o altro?»


    Per quanto potessero parere banali quelle domande, servivano ad Atasuke per capire in che modo agiva la banda, se assaltavano ogni cosa che veniva avvistata nelle vicinanze, se preparavano gli attacchi anticipatamente conoscendo in qualche modo a che ora passavano le carovane. Il modo in cui questi attaccavano, se di potenza o di sotterfugio. Tutte cose che avrebbe dedotto se alle sue domande fosse stata data risposta.
    Se in risposta alla prima domanda avesse ottenuto un "no, avete carta bianca", appena il carro si fosse allontanato, avrebbe chiesto di prednere il comando dell'operazione dato che era chiaramente il più alto in grado, oltre che di esperienza.
    Se invece fossero state date delle direttive, Atasuke non si sarebbe opposto, ma le avrebbe invece seguite senza fare storie inutili.
    Appena scesi il sunense espose un suo rudimentale piano per iniziare le indagini. mancava di dettagli e di strategie, tuttavia era comunque un buon inizio.

    «Vero, hai ragione, quelli sono probabilmente due punti focali della questione. tuttavia non bisogna affatto scordare la foresta, è anch'essa un luogo importante da controllare. Da questa potremmo ad esempio ottenere informazioni utili sulle dinamiche degli attacchi, in modo da prevedere loro eventuali imboscate o anche solo banalmente scoprire dove potrebbero nascondersi. Tuttavia, prima di poter elaborare un piano fattibile dobbiamo sapere le abilità degli altri membri della squadra. Ora ad esempio so che tu Soora sei abile nel combattimento ravvicinato e conoscendo i nostri due compagni so come agiscono anche loro, tuttavia per dividerci in due gruppi equilibrati in grado di sopravvivere tu dovrai, molto probabilmente cooperare con uno di loro, quindi serve che tu conosca i punti di forza su cui contare del tuo compagno ed i punti deboli che insieme dovete proteggere... Sono stato abbastanza chiaro?»


    Attese eventuali risposte dai suoi compagni, poi riprese con il suo monologo presentandosi a sua volta.

    «Allora, le mie capacità sono principalmente sviluppate per il combattimento ravvicinato e per azioni d'infiltrazione. Inoltre conosco i rudimenti della medicina, quindi sono in grado di presatre un primo soccorso in caso di necessità. Tuttavia dato che abbiamo solo 24h non credo serva a molto sapersi infiltrare tra le fila nemiche in questo luogo. Rispetto a voi ho una maggior esperienza, cosa che banalmente mi permetterebbe di agire anche in solitaria se necessario, mentre voi sarete obbligati ad agire in squadra sempre. Certamente questa è una missione semplice, ma dalla mia esperienza so che le cose "semplici" non sono mai semplici e spesso vengono sottovalutate. Anche se i nostri avversari sono di bassa lega, se li sottovaluteremo verremo ammazzati tutti, in particolar modo voi tre siete quelli più a rischio.»


    Concluse sorridendo, cercando di sdrammatizzare un po la serietà delle sue parole. Che fosse o meno il capo in quel momento non importava, in primo luogo aveva preferito elargire esperienza gratuita ai suoi compagni per spronarli a seguire i suoi "esperti" consigli. Terminato il giro di presentazioni Atasuke avrebbe quindi esposto il suo puano d'azione per organizzare la squadra al meglio per affrontare quella semplice missione.

    OT- Scheda di Atasuke -/OT

    Riepilogo Statistiche Atasuke Uchiha


    Chakra: 20 Bassi
    Vitalità: 14 Leggere
    En.Vitale: 30 Leggere




    Forza: 300
    Velocità: 300
    Riflessi: 325
    Resistenza: 300

    Agilità: 300
    Precisione: 300
    Senjutsu: 300
    Concentrazione: 300

    Tempistica


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti

    1° Slot Difesa: Difesa
    2° Slot Difesa: Difesa
    3° Slot Difesa: Difesa

    1° Slot Azione: Azione
    2° Slot Azione: Azione
    3° Slot Azione: Azione

    Slot Tecnica Base: Tecnica
    Slot Tecnica Avanzata: Tecnica

    Azioni Free: Non utilizzato

    Appunti


    Protezioni indossate: 2 Fasce da Combattimento (mani), Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 5/5 Kunai, 5/5 shuriken
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 2/2 Cartabomba I
    Varie: 2/2 10m Filo Nylon
    Varie: 2/2 10m Filo nylon Rinforzato
    Varie: 1/1 Specchietto in metallo
    Varie: 1/1 Kit primo soccorso

     
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  5. Akashi
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    Feccia Criminale




    Quella volta avevo avuto una fortuna pazzesca: quando la missiva per la convocazione alla missione mi raggiunse, mi trovavo ad alloggiare in una locanda sita nei pressi dell'Accademia. Di fatto, pochi giorni prima avevo terminato un'altra missione - una sorta di introduzione al mondo ninja - e di conseguenza prima di riprendere il viaggio verso Kiri avevo deciso di rinfocillarmi per bene.

    Sorrisi di gusto quando appresi del contenuto di quella lettera: di sicuro mio padre l'aveva letta prima di me altrimenti non si sarebbe spiegato come il messaggero avesse potuto trovare la locanda dove alloggiavo. Ero sicuro che in quel momento era fiero del fatto che ero stato selezionato, e di sicuro si aspettava che gli scrivessi due righe per comunicargli che accettavo. E così feci: fermando il messaggero sull'uscio, gli chiesi di spedire all'indirizzo di casa mia la lettera che mi sarei affrettato a scrivere in due minuti:

    CITAZIONE
    Caro Padre,
    Immagino saprai della mia seconda convocazione sul campo di battaglia. Volevo solo dirti che ho deciso di prendere parte alla missione e che visto che il punto di incontro è molto vicino a dove sono io ora non tornerò a casa. Non è niente di impegnativo, ma credo sia adeguato al mio attuale livello. Ci vediamo direttamente al mio ritorno. Un abbraccio alla mamma.

    Takuma.

    Ripiegandola e chiudendola in una busta sulla quale avevo già apposto l'indirizzo, l'affidai al messaggero dicendo:

    «Fa in modo che arrivi prima possibile, mi raccomando! Non vorrei che arrivassi prima io che la lettera, ahahah!»


    Congedato il ragazzetto poi, passai all'organizzazione della missione. Avevo bisogno di vestiti puliti, le mie armi avevano bisogno di una leggera affilatura ed io avevo bisogno di un po' di sonno. Sarei davvero riuscito a conciliare le tre cose? Avrei potuto scoprirlo solo dandomi una mossa.

    Organizzai una sorta di fagotto contenente tutti i miei vestiti: andavano portati in una lavanderia, io non avrei avuto il tempo di renderli nuovamente utilizzabili da solo. Subito dopo passai in rassegna l'equipaggiamento, mettendo a parte quello che aveva bisogno di manutenzione, quindi uscii dalla locanda chiedendo all'oste di mandare qualcuno a fare il letto.

    [...]


    Nel giro di un paio d'ore, avevo sbrigato le mie faccende ed ero sulla via del ritorno alla locanda. Avrei dovuto ritirare le armi dal fabbro ed i vestiti dalla lavandaia proprio il giorno prima dell'inizio della missione: tempismo perfetto.

    [...]


    Il lavoro che fabbro e lavandaia avevano svolto furono impeccabili. Ritirata la mia merce e pagato il dovuto, rientrai in locanda, dove preparai lo zaino col necessario per il viaggio. Sceso al piano terra, pagai l'oste per continuare a tenere la camera: avrebbe costituito una buona base d'appoggio prima del lungo viaggio per Kiri, ed in mia assenza avrebbe svolto la funzione di deposito per le armi ed i vestiti che avevo deciso di non portare con me.

    «Arrivederci, sarò qui prima possibile! Si ricordi di non far toccare nulla in camera mia e che sarebbe bello trovare la stanza calda al mio ritorno. Buona giornata!»


    Entro poco tempo mi sarei ritrovato nel luogo di incontro con il resto del Team e con il nostro contatto.

    [...]


    Avvicinandomi al luogo prestabilito notai quattro sagome indistinte. Dovevano essere i miei 3 compagni più il contattoi: ero l'ultimo arrivato, ma controllando l'orologio notai che non avevo maturato alcun ritardo. Mano a mano che mi avvicinavo al team, le sagome prima indistinte presero a delinerarsi, rivelandomi due facce non nuove: Laiton Hyuuga e Atasuke Uchiha, entrambi ninja della foglia e rispettivamente mio compagno nella scorsa lezione e mio sensei-guida sempre nello stesso ambito. A loro fu rivolto il mio primo saluto, un sorriso ed un cenno col capo, poi dopo aver osservato il terzo ninja ed aver appurato che non lo conoscevo, sorridendogli e porgendogli la mano, mi presentai:

    «Piacere, sono Takuma Muramasa di Kiri, piacere di conoscerti!»


    Rivolgendomi di nuovo ai due che già conoscevo poi dissi:

    «Laiton, Atasuke, non è passato molto tempo dopotutto! Sapete che fine ha fatto Daisetsu?»


    Attesi una loro eventuale risposta prima di presentarmi al contatto.

    [...]


    Salimmo sul retro del carro, e lì avemmo il nostro briefing. La missione non era, almeno all'apparenza, assai complessa: si trattava di acchiappare due banditi e di salvare la refurtiva salvabile.

    Durante la lunga e scomoda attraversata, avemmo il tempo di mettere in chiaro delle questioni di natura tecnica. Il ninja che non conoscevo, tale Soora di Suna, chiese quali erano le nostre abilità in combattimento, così da poter organizzare una eventuale pianificazione. Quando fu il mio turno risposi:

    «Per quanto mi riguarda, prediligo un combattimento sulla media distanza, sia perché combatto facendo prevalentemente uso di un Kusari Fundo, sia perché dispongo di qualche Ninjustu interessante, ma che richiede una certa distanza per trovare piena attuazione. Infine, sono d'accordo sia con Soora per quanto riguarda la divisione in gruppi, che ci permetterà di agire senza dare molto nell'occhio e coprendo un'area più vasta, sia con Atasuke, che dice che sia conveniente cooperare il più possibile. Direi su per giù che le coppie ideali potrebbero essere...vediamo...sì:io e Soora, Atasuke e Laiton. Se non avete nulla in contrario, per me si può anche procedere. Dopotutto, voi due combattete entrambi sulla corta distanza se non ricordo male; mentre io e Soora entrambi sulla media. In questo modo non finiremmo con l'intralciarci a vicenda, che ne dite?»


    Attesi la risposta del resto del gruppo. Le cose si facevano interessanti, qualche settimana fa non avrei avuto tutto quell'entusiasmo che invece avevo in quel momento.
     
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  6. S h a y
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    L'Ultimo Rifugio di Iromi.
    Quello che non ti aspetti dall'Erba.


    Il carrettiere non sembrava molti incline al dialogo, ma dovette cedere alle domande di Atasuke, rivelandosi una persona precisa e meticolosa in merito alle questioni che conosceva. - Che io sappia dovrebbe esserci un genin tra di voi, gli altri sono studenti, quindi per legge militare è il grado più alto ad avere una certa responsabilità in queste faccende. Per il resto sappiamo veramente poco, stimiamo tra i cinque e i sette briganti, giovani, forse non addestrati nelle arti Ninja, ed il carico non viene toccato, rubano solamente il denaro, Ryo sonanti. - Poi fece una breve pausa. - Non lo sappiamo.. sono colpi casuali ma tutti entro qualche kilometro da quella torre in mezzo alla foresta, naturalmente a notte fonda quando i carri sono fermi per la scarsa visibilità. - Queste erano le poche cose che quell'uomo sapeva sulla faccenda. Non molte, ma qualche indizio c'era.

    [ ... ]



    Capito III: Il Carro, il Bosco, La Torre.

    I resti di quello che pareva un carro da traino erano ancora grigi di cenere, indice che il focolaio si era spento molto di recente, erano disposti in modo tale da poter facilmente identificare quelli che dovevano essere i giacigli dei mercanti dato che risultavano leggermente più integri del resto del carro e potevano fregiarsi di avere ancora delle parti non carbonizzate. Se ne potevano contare agilmente quattro, con annessi oggetti di servizio come borsette, zaini, bruciati dal fuoco ma ancora riconoscibili. Le merci trasportate invece erano andate completamente distrutte, impossibile stabilire di che tipologia fossero e, purtroppo, non sembravano esserci segni degli aggressori, assolutamente niente. Con una ricerca accurata, tuttavia, qualcosa di utile sarebbe emerso dalle ceneri: un Pugnale annerito e dal manico bruciato. Ad una vista superficiale non pareva affatto un'arma Ninja, ma un semplice coltello da scuoiatura portato solitamente da cacciatori o avventurieri non abili nelle Jutsu. Il che poteva significare molte cose, nessuna delle quali però portava più vicini alla risoluzione del caso. Chiunque avesse sistemato il carro lo aveva fatto per bene, niente di niente era scampato alle fiamme dirompenti ed indisturbate nella notte.

    Il bosco, dall'altra parte della strada, sembrava poter conservare al meglio le tracce di eventuali aggressori: tuttavia il sottobosco fitto e impervio rendeva complesso trovare tracce fresche dopo un'intera notte in cui gli animali selvatici avevano potuto scorrazzare liberi per la zona. Era costituito da alte piante a fusto largo che coprivano buona parte della luce che filtrava dall'alto. La cosa più importante, tuttavia, era che la foresta faceva da muro naturale alla torre. Essa si trovava all'interno della vegetazione ed occorrevano alcuni minuti per raggiungerla a piedi. Il loro obiettivo era esplorarla in maniera completa, ma dall'esterno sembrava totalmente disabitata, ne una finestra aperta, ne il tetto sfondato contribuivano a dare l'idea che ci abitasse qualcuno.

    L'ingresso era poco più avanti nella foresta, una porta di legno spessa e straordinariamente robusta nonostante l'età, pareva sbarrata dall'interno e non sembrava voler dare segni di cedimento con facilità. La finestra più bassa era a circa dodici metri d'altezza e di dimensioni così piccole che nemmeno il più misero degli Shinobi ci sarebbe passato senza fracassarsi le ossa in cento pezzi. La struttura tendeva ad essere rotonda, ma il tempo ne aveva smussato i lati a tal punto che dalla parte del portone la facciata era quasi rettangolare. Alcuni uccellini volarono via dall'interno dirigendosi alla ricerca di cibo.
     
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  7. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Zona Missione - Divisione dei compiti~


    Erano ormai arrivati sul luogo dove in 24h avrebbero dovuto sgominare e potenzialmente catturare una banda di malviventi assalitori di carrozze. Atasuke era stato l'unico a oprre delle domande sla contatto. Forse per la sua maggior esperienza aveva preferito scoprire quanto più possibile o forse anche solo per mera curiosità. Il contatto diede le risposte che poteva, anche se non sembrava molto incline al concedere informazioni aggiuntive.
    Alla fine della fiera erano loro quattro contro una banda di 7 malviventi seppure di bassa lega mal ornagizzati e ladri dallo stile perticolare. Questi attaccavano infatti solo con il favore delle tenebre e rubavano solo il denaro lasciando i carichi completamente intatti. Non era molto, tuttavia già da queste piccole informazioni Atasuke aveva già aleborato dei possibili scenari.
    Messo a conoscenza delle abilità di ciascuno, Atasuke prese il comando quale superiore in grado ed organizzò la squadra in due coppie che avrebbero agito separatamente.

    «Bene allora... Dato che abbiamo poco tempo credo sia inutile perdere troppo tempo ni chiacchere e restare uniti per controllare le varie zone ci farebbe perdere fin troppo tempo per cercare indizi. Quindi direi di dividerci in due team. Io e Laiton andremo al carro per cercare delle informazioni o degli eventuali dettagli che possono essere sfuggiti ad una prima analisi. Soora e Takuma si dirigeranno alla torre. Dato che dovrete passare per la foresta, io vi consiglierei di dare delle buone occhiate in giro per cercare tracce dei banditi. Per sicurezza ceracte di non infilarvi nella torre anche perchè se come credo è la base di partenza dei banditi sarà certamente ben chiusa se non forse pattugliata e cercare di entrare forzando la porta farebbe fin troppo frastuono attirandoli su di voi. Piuttosto credo sia meglio lasciare la torre per dopo quando avremo trovato tracce o indizi.»


    Sapeva quel che diceva ed era coscente dei rischi e dei problemi che potevano incorrere in un combattimento al chiuso dentro una torre vecchia e barcollante, soprattutto se come si temeva i banditi fossero stati in sette e avessero preso in una tenaglia una coppia di studenti.
    Atasuke lasciò appena una pausa alla squadra per esporre eventuali note o piani alternativi, poi avrebbe ripreso a parlare con l'ultima parte di organizzazione delle squadre.

    «Bene allora... Prima di dividerci però voglio che ci accordiamo su un punto di ritrovo dove fare rapporto sulle eventuali scoperte ed un eventuale segnale d'emergenza per chiedere supporto all'altra coppia nel caso in cui le cose andassero male. Per cominciare proporrei di trovarci nella foresta a metà strada tra la torre ed il carro, sfruttando così anche il vantaggio ambientale della foresta per non farci vedere e sentire do occhi e orecchie indiscrete. Per quanto riguarda l'ora di ritrovo proporrei di attendere l'ora di pranzo, in modo da avere tempo a sufficenza per trovare indizia a sufficenza anche nella foresta. Per quanto riguarda i segnali di pericolo per quanto riguarda me e Laiton io posso tranquillamente segnalare la richiesta con una delle mie Katon. Direi che sono sufficentemente rumorose e teatrali per richiamare l'attenzione.»


    Avrebbe atteso altre idee e proposte prima di salutare la squadra dirigendosi con Laiton al carro. Non aveva voluto dare un grado di comando ad uno dell'altra coppia volontariamente, dacchè era sua opinione che se la sarebebro dovuta cavare da soli e come tali avrebbero dovuto imparare ed agire in squadra senza delle ufficialità di grado.

    [...]


    ~Il carro Bruciato - In cerca di informazioni~


    Giunti sul posto Atasuke si diresse al carro facendo bene attenzione a dove metteva i piedi per evitare di cancellare eventuali tracce di impronte o altro che sarebbero potute tornare utili da seguire.

    «Bene, dato che siamo arrivati sta attento a non rovinare possibili indizi come impronte o altro»


    Il suo tono era serio ma quello non voleva essere un rimprovero quanto piuttosto un consiglio. Con attenzione Atasuke scrutava il suolo ed i dintroni del carro in cerca di tracce non cancellabili dalle fiamme e dal fuoco. Mentre vagava con lo sguarto nella sua mente si faceva chiara la dolosità dell'incendio. Tutto era bruciato e stranamente erano sparite proprio tutte le tracce sul carro. Per quello che sapeva sul fuoco era ben raro che un incendio colposo potesse cancellare con tale meticolosità ogni possibile indizio.

    «Laiton... mentre cerchi delle tracce ogni tanto butta l'occhio in direzione della torre, giusto per evitare che ci segnalino la richiesta d'aiuto e noi siamo troppo presi con le indagini per accorgercene... intanto hai trovato qualcosa?»


    La domanda in se pareva essere retorica ed in un certo senso lo era. In quel luogo non era praticamente rimasto nulla. Nessuna traccia del carico trasportato e praticamente nessuna traccia sulla struttura del carro. Con lieve speranza Atasuke si mise a guardare anche dentro alle sacche ed agli zaini o perlomeno dentro a quello che ne rimaneva per cercare eventuali effetti personali dei mercanti o altre informazioni utili per scoprire qualcosa sul carico e sui mercanti.
    Scavando qua e la in cerca di informazioni Atasuke mise le mani su un qualcosa che pareva essere il resto di un pugnale. A prima vista pareva un normale coltello sbruciacchiato, probabilmente appartenente ad una qualsiasi persona presente durante l'attacco. Probabilmente uno degli aggressori. Per sicurezza Atasuke prestò maggior attenzione all'oggetto, dato che era anche l'indizio principale che avevano potuto trovare, cercando di ripulirlo dalla polvere e dallo sporco, dovuto alla carbonizzazione per cercare eventuali scritte, sigilli o altre aggiunte "improprie" a quell'arma per trovare altre informazioni sul possessore.

    «Laiton, puoi venire un attimo? Secondo te cos'è questo coltello? A chi potrebbe appartenere? Ma soprattutto perchè è ancora qui?»


    Le sue domande erano quasi delle domande retoriche, tuttavia quello che voleva sapere erano delle opinioni sulla faccenda da parte del suo ex-studente anche per vedere se aveva già dimenticato tutto quello che gli aveva insegnato.
    Il tempo scorreva e la ricerca si faceva sempre più meticolosa mentre l'ora del ritrovo si avvicinava.


    OT- note -/OT

    Chakra: 20 Bassi
    Vitalità: 14 Leggere
    En.Vitale: 30 Leggere




    Forza: 300
    Velocità: 300
    Riflessi: 325
    Resistenza: 300

    Agilità: 300
    Precisione: 300
    Senjutsu: 300
    Concentrazione: 300

    Tempistica e Altri Consumi


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi

    1° Slot Difesa: Difesa
    2° Slot Difesa: Difesa
    3° Slot Difesa: Difesa

    1° Slot Azione: Azione
    2° Slot Azione: Azione
    3° Slot Azione: Azione

    Slot Tecnica Base: Tecnica
    Slot Tecnica Avanzata: Tecnica

    Azioni Free: Non utilizzato
    Riepilogo impasti: Altri impasti

    Appunti


    Protezioni indossate: 2 Fasce da Combattimento (mani), Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 5/5 Kunai, 5/5 shuriken
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 2/2 Cartabomba I
    Varie: 2/2 10m Filo Nylon
    Varie: 2/2 10m Filo nylon Rinforzato
    Varie: 1/1 Specchietto in metallo
    Varie: 1/1 Kit primo soccorso

    Conoscenze Utilizzate



    Conoscenza
    Contenuto
    Info: Info
    Costi e altre info pratiche

     
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  8. Aimè
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    Tempo di indagini



    Scesi da quello stramaledettissimo carro Atasuke porse alcune domande al loro contatto alle quali rispose con velocità senza troppi particolari. Dopo di che ascoltò il capo gruppo, Atasuke Uchiha, l'unico genin tra di loro. La divisione in gruppi era stata accettata da tutti e quattro indi per cui si sarebbero divisi in due gruppi i quali ispezioneranno uno la foresta prima della torretta, e l'altro il carro bruciato dove ci potrebbero essere delle tracce dei nemici. Soora e Takuma, ragazzo proveniente da Kiri, sarebbero andati ad ispezionare la foresta nelle vicinanze del probabile rifugio nemico. Lì nella foresta, dove il terreno fresco poteva tenere compatte alcune traccie importanti, avrebbero trovato tutto come niente ma anche un minimo indizio sarebbe ben accetto.
    ~Ok ok, sono d'accordo. Circa per l'una ci ritroviamo qua quindi... Riguardo ai segnali di pericolo... io ho un accendino e potrei creare del fumo nero con l'ausilio dell'erba. Altrimenti potrei creare un'esplosione, farebbe casino e si dovrebbe sentire fino da voi. Credo che Vada bene a meno che Takuma non abbia una soluzione migliore... Oook, io sono pronto, andiamo Takuma?~
    Avrebbe preso lo zaino da terra per metterselo sulle spalle, si strinse la sacca porta kunai e quella porta oggetti per poi aspettare Takuma e incamminarsi verso est (la direzione della foresta). Si sarebbe poi affiancato al compagno di missione per parlargli e rompere un po' il ghiaccio fra di loro
    ~Allora Taka? Posso chiamarti così no? Lì a Kiri come si sta? So che c'è troppa acqua e troppo freddo... Proprio il contrario di Suna! Eheheheh~

    [...]

    In poco tempo arrivarono alla foresta e in lontananza si vedeva la tanto acclamata e pericolosa torretta. Appoggiò a terra lo zaino per alleggerirgli le spalle durante la ricerca di prove
    ~Taka, iniziamo dalla strada, magari ci sono impronte che conducono verso la torretta. Dopo di che controlliamo ai lati del sentiero.~
    Avrebbe fatto un cenno di intesa per poi osservare con occhio attento il sentiero. Ove c'erano piccole zone di terra la avrebbe tolta con la mano per osservare sotto di esse: magari c'erano impronte nascoste dai malintenzionati che si sarebbero rivelate fondamentali. Dopo aver cercato con attenzione sul sentiero si sarebbe diretto ai lati, dove erano presenti cespugli e erba. Spostò l'erba per controllare se c'erano traccie piccoli, facilmente nascondibili nell'erba anche non troppo alta. Poi estrasse la Daodao, la sua spada, per tastare all'interno dei cespugli e tagliare i rami e le foglie più fastidiose alla ricerca. Era molto noioso come lavoro ma doveva essere fatto ai fini della missione
    ~Ei Taka, speriamo che ad Atasuke e a Laiton vada meglio è? Ahahahah~
    Effettivamente se agli altri due sarebbe andata meglio la loro "ricerca della verità" la missione si sarebbe fatta un po' più chiara.
    Dopo aver cercato ai lati del sentiero si sarebbe aiutato con robusti rami dei alberi per arrivare un po' in alto e controllare dall'altro. E poi poteva cercare anche sui rami. Poteva essere che i banditi per non lasciare tracce sul terreno si erano mossi dall'alto correndo e saltando da ramo in ramo. Mentre la ricerca continuava l'ora di pranzo era più vicina e il tempo per cercare aventuali tracce era sempre meno. Mancava ancora la torretta da ispezionare...



    Edited by Aimè - 28/1/2012, 17:17
     
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    ATTO 5: FURFANTI

    Laiton: Parlato, Pensato, Narrato.


    Laiton vide arrivare un mucchio di gente per quella missione. In totale erano in 4. Un plotone. Sembrava che si stesse andando in guerra.
    Salutò cortesemente tutti i componenti della sua squadra e si presentò ai nuovi spendendo qualche parola con loro. In quel Team ritrovò qualche vecchia conoscenza.
    Durante il viaggio, tutti parlarono delle loro capacità e anche Laiton parlo delle sue capacità adattabile ad ogni tipo di combattimento.
    Il viaggio per Laiton non passò in fretta. Anzi l'eternità a confronto sarebbe stata un momento infinitamente breve.
    Come al solito l'organizzazione di Atasuke era maniacale. L'importanza ai dettagli ed alla situazione erano proprio ne suo DNA.
    Concordo con Atasuke...
    Come al solito è impeccabile... seguiamo i suoi consigli....
    Ah ragazzi? Mi raccomando... Ci rivediamo tutti interi ... eh??

    Dopo questa piccola sdrammatizzazione di Laiton.
    Atasuke pensò ad un modo per segnalare la situazione in condizioni di pericolo. Con le conoscenze che Laiton aveva acquisito non era in grado di essere d'aiuto, almeno in quell'occasione.

    [...]



    Arrivarono sul posto ed Atasuke iniziò subito a fare ricerche.
    Il suo compagno guardava per terra e invitava Laiton a fare lo stesso. Laiton non era tanto convinto di quello che proponeva l'uchiha.
    Mentre tu controlli le poche tracce per terra, io do un'occhiata sugli alberi. Mi sembra strano che una colluttazione abbia lasciato così pote orme per terra. Questo mi fa dedurre due cose:
    1) O hanno pulito tutto per bene prima di andar via, ma è improbabile perchè avrebbero dovuto anche nascondere il resto del carro;
    2) Erano nascosti sugli alberi ed hanno atteso il momento giusto per attaccare, senza lasciare molte orme...
    Ma sono solo supposizioni...

    Le supposizioni di Laiton lo portarono solo a notare tra i rami degli alberi qualche ramo spezzato ed alcuni privi di foglie, una cosa strana. Molto probabilmente qualcosa era accaduto su quegli alberi.
    Di tanto in tanto, su consiglio di Atasuke, guardava verso la torre.
    Per ora nulla di strano, la torre è silenziosa.
    Ma per le tracce io ho avuto poca fortuna. Nulla di rilevante o importante... tu???

    Atasuke trovò uno strano utensile da taglio e chiese un parere a Laiton.
    Non è un'arma ninja....
    Potremmo avere a che fare con dei cacciatori...
    Non mi piace questa situazione, secondo me dovremmo raggiungere gli altri... secondo me non siamo soli....

    Poi inclinando la testa ed alzandosi in piedi, continuò a parlare, ma a basa voce.
    Potremmo anche non essere soli....
    A quel punto Laiton iniziò a scrutare ciò che gli stava attorno.


    Laiton Hyuga


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    Scheda: Click:guru:
    Portfolio: Click:sinve:

    STATISTICHE


    Chakra: 10 Bassi
    Vitalità: 10 Leggere
    En.Vitale: 30 Leggere



    Forza: 100
    Velocità: 100
    Riflessi: 100
    Resistenza: 100

    Agilità: 100
    Precisione: 100
    Senjutsu: 100
    Concentrazione: 100

    TEMPISTICA


    Slot Difesa (0/2) | Slot Azione (0/2) | Slot Tecnica (0/1) | Slot Gratuiti (0/∞)

    1° Slot Difesa: Non utilizzato
    2° Slot Difesa: Non utilizzato

    1° Slot Azione: Non utilizzato
    2° Slot Azione: Non utilizzato

    1° Slot Tecnica: Non utilizzato

    Slot Gratuito: Non utilizzato

    CONOSCENZE/TECNICHE UTILIZZATE



    Non utilizzato



    Post Numero 2

     
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  10. Akashi
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    Feccia Criminale




    Stetti ad ascoltare quello che il nostro contatto aveva da dirci, dopo attesi le direttive di Atatsuke, il nostro caposquadra. Alla fine di tutto, la mia proposta era stata accettata ed io e Soora ci ritrovammo ad essere in coppia per l'esplorazione. Non gradii molto il tentativo da parte di Atatsuke di far passare per sua un'idea che io avevo proposto, ma dopotutto era così che funzionava quando qualcuno era il capo e tutti gli altri i sottoposti. Dopo un lungo sospiro, guardai Soora: gli sorrisi, dopotutto di li fino a mezzogiorno saremmo stati solo io e lui.

    [...]


    Quando ci separammo, Soora mi chiese di Kiri: quando ebbe finito di parlare, scoppiando a ridere dissi:

    «Ahaahahaha! Chiamami pure come ti pare, amico! Caro Soora, un tempo noi di Kiri eravamo famosi per essere grandi ninja e silenziosi assassini, ormai siamo famosi solo perché siamo in grado di vivere in un luogo così umido! Ahahah...No ma non devi pensare che sia poi così malaccio, dopotutto non è così tanto umido e freddo come a voi che venite da fuori sembra! Almeno, io che ci sono nato e cresciuto so come muovermi e quindi non trovo sgradevole vivere a Kiri, ma sono pronto a scommettere che a Suna non riuscirei a vivere più di un giorno! Quando fa freddo, puoi sempre buttarti addosso qualcosa che ti tenga al caldo, ma quando fa caldo e sei già nudo che fai, ti strappi la pelle? Oh amico, non so proprio come fate! Ad ogni modo, credo che sia giunto il momento di buttarci a capofitto nella ricerca, quindi diamoci da fare!»


    Fu proprio quando finii di dire che dovevamo iniziare a cercare indizi e tracce che realizzai di non aver mai fatto prima di allora una cosa del genere: non mi ero mai messo sulle tracce di nessuno! Da dove avrei potuto cominciare?

    Per fortuna sembrava che Soora avesse qualche idea. Alla ricerca di un mio cenno di conferma, lo vidi abbastanza sicuro di saper fare quello che aveva proposto di fare, di conseguenza non potetti far altro che acconsentire: prima setacciavamo la strada, poi avremmo controllato il sentiero.

    Man mano che andavo svolgendo il mio compito mi resi conto del fatto che dopotutto non era così difficile: si trattava solo di guardare per terra, facendo particolare attenzione ai solchi ed alle depressioni del terreno, le quali avrebbero magari potuto rivelare orme di scarpe o segni relativi al passaggio di carri. Di tanto in tanto, quando riconoscevo forme strane, mi inclinavo poggiando le ginocchia al suolo per osservare meglio, cercando magari di effettuare comparazioni con la mia scarpa per capire se effettivamente il solco che stavo esaminando poteva essere creato da una scarpa. Ma il più delle volte si trattava di semplici cavità lasciate da pietre che erano state rimosse.

    Come fa programma, quando finimmo di perlustrare la strada passammo ai lati sel sentiero: non appena vidi Soora raggiungere uno dei due lati mi diressi al lato opposto in maniera tale da riuscire a completare il lavoro nella metà del tempo.

    Cercare le orme fuori dalla strada battuta si rivelò ben più difficile che cercare le orme sulla strada: il sottobosco tendeva a coprire subito i solchi, sia per la presenza di foglie ed aghi sparsi sul terreno, sia per via dell'umidità trasudata dalle piante stesse. Molte zone poi, non erano facilmente accessibili per via di siepi troppo cresciute o cespugli troppo ispidi, e di conseguenza di tanto in tanto fummo costretti ad aprirci la strada ricorrendo alle lame. L'analisi dei solchi poi, era anche più difficile: il continuo via vai di piccoli animaletti e l'assenza di luce diretta del sole impediva il rapido riconoscimento dei solchi, rendendo quasi impossibile capire con una sola occhiata se si trattava di una cavità lasciata da una pietra rimossa o semplice conformazione del terreno.

    Mentre la ricerca continuava, Soora mi rivolse la parola, auspicando che gli altri due membri del gruppo avessero prodotto risultati migliori dei nostri. Di rimando dissi lui:

    «Già, me lo auguro! Se continuamo di questo verranno a prenderci per tornare indietro prima ancora di essere riusciti a sgominare la banda di malviventi!»


    La ricerca proseguiva, però, imperterrita e minuziosa.


     
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  11. S h a y
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    L'ultimo Rifugio di Iromi.
    Le tracce dei Ladri.


    Le tracce sulla strada erano abbastanza evidenti, tra fango e sporco vario, ma scomparivano al limitare della zona ricca di vegetazione. L'unica traccia realmente tangibile che potessero seguire addentrandosi nel fitto della boscaglia erano alcuni rami spezzati e delle cortecce con piccole lesioni, che ad una prima analisi si sarebbero potuto facilmente ricondurre a colpi di lama sferrati in un combattimento o qualcosa di simile. Molto probabilmente si erano formate a causa della fuga dei manigoldi che correvano impugnando armi e quant'altro. Tutto portava in direzione della torre, non c'erano molti dubbi sul fatto che quello era il fulcro della loro ricerca: Nonostante il silenzio tombale che proveniva dal suo interno la porta era tenuta troppo bene perché la torre fosse disabitata.. inoltre era chiusa dall'interno e poco poteva indicare la presenza di vita quanto una porta sbarrata.

    Per coloro che avessero osservato con attenzione la torre, soprattutto per chi stava esplorando il boschetto, non sarebbe stato complesso notare movimenti all'interno della piccola finestrella. Erano solo ombre, potevano benissimo essere giochi di luce che si fondevano con l'interno buio e spettrale della roccia, ma erano così costanti e ritmiche da avvalorare la tesi che potesse trattarsi di un qualche tipo di sentinella che li spiava al sicuro dalla feritoia.

    [ ... ]



    L'esplorazione della zona vicina al carro, invece, aveva portato al ritrovamento del Pugnale. Ma a parte quell'oggetto di dubbia natura non c'erano state altre cose degne di nota, sino a quando un pezzo del carro particolarmente danneggiato non si spacco sotto il suo stesso peso, rivelando il contenuto. Si trattava di un carico di metalli, impossibile capirne la natura data l'esposizione al fuoco, ma con un minimo di logica poteva essere ferro o argento, ed era stato lasciato li, a se stesso, con tutti i soldi che avrebbe potuto fruttare al mercato nero. La cosa suonava davvero molto strana visto che il carrettiere aveva più volte detto come i predoni fossero interessati solo al denaro e alle merci, non alle persone. Eppure, li per terra, almeno quattro sacchi a pelo erano stati carbonizzati en on c'era traccia di cadaveri.

    Alcune nuvole si erano iniziate a radunare nella zona, minaccindo gelida pioggia. Tutti gli indizi, più o meno chiari, portavano alla torre che risultava inaccessibile a meno di non far detonare il portone in qualche modo..

     
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  12. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Zona Missione - Rapporto~


    Le ricerche erano andate avanti a lungo, tuttavia nulla di particolarmente significante era stato scoperto al carro. Il pugnale pareva non nascondere alcuna caratteristica particolare, tuttavia Atasuke decise che era meglio portarlo con se e così fece. Le tracce sul terreno indicavano chiaramente la direzione degli aggressori verso la foresta ma nessun'altra traccia. Nella sua mente si solidificava sempre più un'idea. I banditi si nascondevano in quella torre e li li avrebbero scovati.
    Quando Atasuke chiese opinioni a Laiton sul pugnale, egli gli rispose, dicendogli che lo riteneva un normale coltello da caccia e che quindi avevano probabilmente a che fare con dei cacciatori.

    "Non mi piace questa situazione, secondo me dovremmo raggiungere gli altri... secondo me non siamo soli... "


    Non aveva mai sentito Laiton parlare in quel modo. da quel che ricordava rare erano le volte in cui Laiton avesse dimostrato timori o paure di un qualsiasi genere, ma soprattutto rammentava bene quello che era capitato tempo addietro al corso genin. Evidentemente aveva imparato a non fidarsi troppo dell'ambiente in cui si trovava.
    Tuttavia, quando ormai parevano non esserci più nuove possibili scoperte il carro carbonizzato cedette mostrando il suo prezioso carico di metalli anneriti dalle fiamme. A primo colpo era impossibile capire che tipo di carico potesse essere, quindi Atasuke utilizzò un kunai per grattare via i segni lasciati dal fuoco. Eliminando quello strato annerito si mostrò a loro un metallo di color argenteo classico, quindi il carico probabilmente era costituito da ferro, acciaio o argento. Quindi quello non era neppure un carico dal valore particolarmente alto e questo la diceva lunga sulle capacità del gruppo di banditi. tuttavia restava un mistero la presenza di 4 sacchi a pelo bruciati senza tracce di fuga se non in direzione della torre, soprattutto se non erano neppure presenti i cadaveri carbonizzati delle vittime.
    Una cosa era ovvia, i proprietari del carro erano fuggiti cancellando le tracce o erano stati catturati dai banditi. Allo stesso modo era chiaro che l'incendio era chiaramente doloso, probabilmente appiccato dai banditi stessi per cancellare qualcosa, qualche avvenimento che non sarebbe dovuto capitare.

    «Pare che non ci sia altro da trovare... Quindi direi che ora possiamo andare al punto d'incontro ad attendere il resto della squadra. Dopodichè faremo un veloce briefing sulle scoperte e decideremo cosa fare nel pomeriggio.»


    Un sorriso verso Laiton accompagnò le sue parole, menre il silenzio accompagnava i suoi pensieri.
    Giunti al campo Atasuke aveva iniziato ad elaborare un piano, tuttavia la carenza di informazioni e di cibo nello stomaco non lo facevano ragionare al meglio delle sue possibilità. Stava quasi per accendere il fuoco quando la sua mente lo interruppe.

    °No... pessima idea accendere un fuoco, rivelerebbe la nostra posizione e attirerebbe qui troppi sguardi indiscreti. Credo che questa volta dovremo accontentardi dei normali viveri senza prepararci un buon pranzo°


    Giunta infine la squadra, Atasuke prese parola ed espose quello che era stato scoperto fino a quel momento.

    «Visto che ci siamo tutti, direi di iniziare a mangiare qualcosa mentre prepariamo l'azione del pomeriggio. In prim luogo voglio ringraziare Takuma e Soora. la vostra idea di dividere il team e la formazione di Takuma erano ottime per coprire le zone d'interesse senza rischiare troppo in caso di incontri indesiderati. Ma passando alle cose pratiche, giù al carro io e Laiton abbiamo trovato ben poco, a parte qualche traccia che pare indicare verso la torre e il carico di metalli. Cosa interessante sono 4 sacchi a pelo bruciati senza però i relativi cadaveri, ne le tracce di una fuga e questo coltello. Come prima ipotesi non mi stupirei avessero fatto dei prigionieri, quindi la cosa si complica ulteriormente dato che l'accademia non accetterebbe la morte di 4 persone innocenti in cambio di un gruppo di banditi, quindi dovremo agire con maggior cautela. Credo di aver detto tutto... Laiton, ho dimeticato qualcosa?»


    Mostrò i resti del pugnale alla squadra mentre esponeva quello che era stato visto e con gesto amichevole invitò Laiton ad esprimersi a riguardo aggiungendo eventuali particolari che aveva dimenticato, saltato o che banalmente ignorava.
    Attese poi che il resto della squadra facesse il suo riepilogo della situazione, chiedendo inoltre se avevano osservato i dintorni e la struttura della torre, in modo da poter analizzare con calma anche delle possibilità d'intervento.

    «A questo punto direi che ci tocca elaborare un piano. Data la delicatezza della situazione è chiaro che dovremo agire rapidi e precisi, quindi da questo momento non saranno possibili errori. In breve vi espongo quello che ho in mente: Innanzitutto ci divideremo nuovamente in due squadre. Una squadra farà irruzione dalla porta d'ingresso, l'altra entrerà dal tetto. Dato che sono l'unico, credo, a saper camminare sulle pareti, sarò io a salire sino al tetto per un incursione dall'alto. Tuttavia agirò da solo dato che sarebbe complicato portare uno di voi con me, oltre al fatto che in due desteremmo maggior attenzione. Voi tre invece vi avvicinerete alla portad'ingresso facendola saltare. A questo scopo posso darvi una delle mie carte-bomba. Infilatela vicino alla serratura tra la porta e lo stipite. Se non sapete come usarla vi spiegherò bervemente come attivarla con un timer. Dovrete attivarla nonappena mi vedrete raggiungere la cima della torre, in modo che esploda quando sarò già entrato dal tetto. Se la porta dovesse essere sbarrata dall'interno con una trave e la cartabomba dovesse non bastare starà a voi trovare un modo per sfondarla mentre io mi guadagno la discesa. Il rumore provocato probabilmente agirà anche da distrazione quindi aspettatevi una forte controffensiva da parte delle persone all'interno. Io cercherò di raggiungervi il prima possibile scendendo. In questo modo se la fortuna ci assiste dovremmo riuscire a chiuderli in una tenaglia, ma soprattutto li lasceremo disorientati. Dato il loro probabile grado di abilità non si aspetteranno di certo un attacco su due fronti.»


    Attese altre opinioni e strategie dai suoi compagni prima di dare il via all'operazione "Svuota la tana".

    [...]


    ~La torre - Inizia l'assalto~


    Dato che Soora e Takuma erano gli unici due ad aver visto la torre e probabilmente erano gli unici due ad esser stati visti, stava a loro agire per primi uscendo allo scoperto per andare alla porta attirando eventualemnet l'attenzione dei briganti. Alcuni secondi dopo sarebbe scattato Atasuke che con passo felino si sarebbe posto al di sotto della feritoia, satndo attento ad evitare di entrare troppo a lungo nel campo di visibilità delle varie finestrelle. Giunto alla base della torre avrebbe poi fatto un cenno al resto della squadra per dare conferma dell'avanzamento del piano. Fece scorrere una minima quantità di chakra nella pianta dei piedi e come un fulmine si fiondò su per la torre evitando con attenzione tutte le finestrelle e ponendo bene attenzione a non farsi cogliere impreparato da un'eventuale sentinella posta dal tetto. [Talento]
    Nel frattempo Laiton avrebbe raggiunto il gruppo dalla porta per attirare anche lui eventuali guardie in modo che Atasuke potesse irrompere dall'alto senza intoppi. Giunto al tetto sfondato, non gli fu difficile trovarsi un buco sufficentemente grande per entrare. Aveva sentito l'esplosione, quindi da quel momento l'attacco era iniziato. Non gli restava che sperare nella buona sorte e nelle abilità dei suoi compagni. Da quel momento lui sarebbe rimasto solo e da solo doveva riuscire a scendere per dare supporto alla squadra.

    Chakra: 19,75 Bassi
    Vitalità: 14 Leggere
    En.Vitale: 30 Leggere




    Forza: 300
    Velocità: 300
    Riflessi: 325
    Resistenza: 300

    Agilità: 300
    Precisione: 300
    Senjutsu: 300
    Concentrazione: 300

    Tempistica e Altri Consumi


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi

    1° Slot Difesa: Difesa
    2° Slot Difesa: Difesa
    3° Slot Difesa: Difesa

    1° Slot Azione: Azione
    2° Slot Azione: Azione
    3° Slot Azione: Azione

    Slot Tecnica Base: Tecnica
    Slot Tecnica Avanzata: Tecnica

    Azioni Free: Non utilizzato
    Riepilogo impasti: 1/4 basso attivazione chakra adesivo

    Appunti


    Protezioni indossate: 2 Fasce da Combattimento (mani), Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 5/5 Kunai, 5/5 shuriken
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 1/2 Cartabomba I
    Varie: 2/2 10m Filo Nylon
    Varie: 2/2 10m Filo nylon Rinforzato
    Varie: 1/1 Specchietto in metallo
    Varie: 1/1 Kit primo soccorso
    Varie: 1/1 Coltello bruciato

    Conoscenze Utilizzate



    Controllo del Chakra I [0]
    L'utilizzatore è in grado di controllare il proprio chakra in modo da emetterne piccole quantità in modo continuo, generando l'effetto denominato come "Chakra Adesivo", che potrà essere utilizzato solo dai piedi e dalle mani. La forza di attrazione del "Chakra Adesivo" è pari all'energia dell'utilizzatore.

    - L'utilizzatore può, tramite un consumo pari a ¼ basso, trattenere piccoli oggetti, di dimensioni pari o inferiori a piccolo, e scagliarli con un ampio gesto e interrompendo improvvisamente l'afflusso di energia: la precisione e velocità saranno ridotte di tre tacche.
    - L'utilizzatore può, tramite un consumo pari a ¼ basso ogni round, camminare agevolmente su qualsiasi superficie verticale oppure aumentare leggermente l’aderenza in terreni scivolosi.

    [Da Genin Verde in su]

     
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  13. Aimè
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    Svuota la tana



    Le ricerche di Soora e Takuma avevano poi avuto qualche successo. Di fatti nel sentiero si potevano intravedere delle tracce di scarpe che andavano verso la torretta e si poteva dedurre fossero dei banditi. Come secondo indizio avrebbero trovato sulle cortecce dei tagli e dei rami spezzati. Parevano segni di una battaglia perchè quei segni sulle cortecce potevano provocarli solamente della armi da taglio. Tutto portava li, la torretta, probabile covo della banda. Mentre osservava da lontano la torre poteva anche notare qualcosa di particolarmente strano: in una finestra di guardiola si potevano notare dei giochi di ombre troppo continui per essere dei giochi di luce, dovevano essere delle persone. Osservava la finestra e si sentiva come osservato, era probabile che ci fosse una sentinella a tenere d'occhio i dintorni del covo. Guardò in direzione di Takuma come per dire "spero lo abbia visto che tu, meglio andare". Avevano trovato ottimi indizi che avevano accertato al 100% l'ipotesi che la torretta fosse il covo dei criminali. Era ormai ora di ritrovare Laiton e Atasuke e comunicare i risultati della ricerca a tutto il gruppo. Aveva abbastanza fame e una pausa era più che ben voluta.
    Il breve tragitto dal boschetto al luogo del ritrovo Soora lo avrebbe passato in silenzio. Si era un attimo e pensava a tutto tranne che alla missione: pensava al tempio e al GranSaggio, a Suna e alla sua potenza e alle nuove amicizie che stava facendo. Si stava divertendo e il pensiero che da li a poco sarebbero entrati in azione lo riempiva di adrenalina. Ma non poteva perdere la sua parte razionale e doveva pensare ad un possibile piano: è vero che era compito del capo gruppo prendere decisioni sul piano, ma un parere non sarebbe stato sgradito, a suo parere.
    Potrebbe essere una buona idea...
    Penso tra se e se. Aveva un possibile piano che gli girava per la testa.
    Nel giro di cinque minuti Soora e Takuma sarebbero arrivati al punto d'incontro quasi contemporaneamente con gli altri due, Atasuke e Laiton. Soora si sedette affianco ad un albero appoggiandoci così la schiena per poi prendere un panino dallo zaino. Avrebbe mangiato un po' in quella pausa. Atasuke spiegò cosa avevano trovato al carro: un coltello non da shinobi ma che apparteneva molto probabilmente ai banditi; dei sacchi a pelo, cosa che faceva credere nella presenza di ostaggi, e un carico di monete. La domanda era: ma i banditi sono interessati ai carichi dei carri-merci o alle persone? La cosa si faceva sempre più misteriosa e intrigante. Fattosta che ora Soora avrebbe spiegato ai due compagni cosa avevano trovato lui e Takuma. Intanto avrebbe continuato a mangiare e a rilassarsi
    ~Allora, io e Taka abbiamo avuto ottimi indizi che avvalorano sempre di più, ormail al cento per cento, la nostra ipotesi, ovvero che la torretta sia il covo dei nostri cari banditi. C'erano impronte si scarpe in direzione della torre e sembra che ci sia stato per sino un combattimento: infatti erano presenti rami spezzati e segni di taglio sulle cortecce degli alberi. Ho notato una cosa abbastanza importante: Da una guardiola sulla torre si vedevano dei giochi di ombre troppo frequenti e troppi anormali per essere casuali, ciò che ne deduco è che qualcuno potrebbe averci visto. Se fosse così, per i banditi qua nella foresta e nei dintorni del loro covo ci siamo soltanto io e Takuma. Possiamo usare questo a nostro vantaggio. Se così fosse proporrei di presentarci soltanto io e Taka davanti al portone.~
    Durante il discorso avrebbe finito di mangiare per alzarsi e sgranchirsi un secondo. Il capo squadra Atasuke avrebbe esposto il piano che avrebbero dovuto eseguire per penetrare all'interno del covo. Era un ottimo piano ed era giusto poco diverso da quello pensato da Soora. L'idea di chiuderli in una tenaglia era ottima e Soora non c'aveva pensato. Il genin della foglia avrebbe poi dato una carta bomba a Soora dopo avergli spiegato come utilizzarla. Doveva solamente impastare del chakra così da detonarla. Avrebbe dovuto avere abbastanza potenziale offensivo da permettere di aprire la porta. La prese per poi dire l'ultima cosa
    ~Se posso opterei per una piccolissima modifica. Visto che i banditi sanno della presenza mia e di Taka, sarebbe meglio se Laiton aspettasse tra la vegetazione. E' meglio se vedessero solamente noi due fin al momento della detonazione. Dopo di che salterai fuori e inizierai a menare con noi. Ok?~
    Avrebbe preso il cappello da terra per metterselo in testa. Era il momento di andare a fare i preparativi.
    Il viaggio fu breve e tutti e quattro erano nascosti nella vegetazione così da non farsi vedere.
    ~Ok ragazzi, è il momento di agire~
    Atasuke sarebbe uscito per primo per andare verso il tetto. Tramite una strana abilità riusciva a camminare su superfici verticali e grazie a quella abilità si mise in posizione. Dopo di che uscirono dalla vegetazione Takuma e Soora mentre Laiton sarebbe rimasto nella vegetazione. Con passo felpato Soora si sarebbe posto davanti al portone per poi mettere la cartabomba nella piccola fessura che c'era tra le due ante (?) della porta. Avrebbe cercato di metterla il più in fondo possibile
    ~Ok Taka, allontaniamoci un po'~
    Avrebbe fatto due passi all'indietro per poi concentrare una piccola quantità di chakra.
    BOOM
    E' l'ora dell'azione, l'ora di far vedere perchè avevano chiamato proprio loro. Era il segnale e probabilmente i banditi avrebbe reagito di conseguenza. Se la cartabomba non sarebbe bastata allora era costretto ad usare una sua doton, l'esplosione terrena, tecnica che aveva imparato al tempio di Yamantaka. Dovette fare in fretta a comporre i sigilli per poi appoggiare la mano a terra [Slot Tecnica Avanzata| Basso]. Una piccola esplosione si sarebbe creata al di sotto della porta così da poter aprire la porta. Se anche l'esplosione terrena non sarebbe bastata, ne avrebbe create altre due [2 Slot Azione| 2 Bassi]. Ora era tempo di combattere e il monaco di Yamantaka non si sarebbe tirato indietro a nulla.

     
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    ATTO 5: FURFANTI

    Laiton: Parlato, Pensato, Narrato.


    Laiton è l'uchica non avevano avuto molta fortuna. Solo un vecchio coltello inusuale per un ninja. Quando tutte le speranze di trovare nuovi indizi, sembravano scomparse un rumore sordo colpì l'attenzione dei due.
    Il materiale fuoriuscito dal carro non aveva un altissimo malore, ma dava a pensare a qualcosa di strano.
    A quel punto il suo compagno consigliò di andare a vedere se agli altri due membri della squadra la situazione era andata meglio.
    Giunti al campo, l'uchiha stava per accendere un fuoco, rilevando così la nostra posizione, ma si fermò in tempo.
    Quando furono tutti riuniti, iniziarono a parlare della missione. Akatasuke narrò di tutto ciò che trovarono al campo, chiedendo poi a Laiton di aggiungere qualcosa.
    Hai detto tutto.
    Abbiamo trovato dell'effettiva presenta di più uomini, l'ambiente circostante è devastato da indizi che ci conducono alla torre.
    Tutto sembra portare alla torre. Sarà il nostro prossimo obbiettivo.

    Poi ascoltò il piano senza proferire parola.
    Non aveva visto la torre, non aveva la più pallida idea di come fosse fatta e non poteva essere d'aiuto per un piano.
    A quel punto le squadre erano fatte. Laiton non era più con l'uchiha, che ora si trovava ad affrontare da solo una rampicata verso il tetto della torre. Mentre altri altri tre era rimasto il compito di fare un'entrata trionfale dalla porta principale.
    Niente di meglio per esaltare l'ego di Laiton che fare un bel botto.
    Ma tutto fu sfatato quando fu proposto di far aspettare Laiton nelle retrovia.
    Eh??? cosa??? va bene, se proprio devo aspetterò nella vegetazione.
    Ad un minimo cenno di soccorso uscirò allo scoperto.
    Impostiamo un segnale, fate un fischio oppure utilizzate un grido di battaglia ed io mi fionderò all'attacco o vi supporterò dall'ombra...

    Ufff...
    Laiton non era molto entusiasta di stare nell'ombra ed attaccare alle spalle come un vigliacco, ma la superiorità numerica avrebbe potuto prevalere su di loro.
    A quel punto la carta bomba dell'uchiha, venne fatta brillare.
    Di li a poco si sarebbe scatenato l'inferno.
    Ora si balla!


    Laiton Hyuga


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    Scheda: Click:guru:
    Portfolio: Click:sinve:

    STATISTICHE


    Chakra: 10 Bassi
    Vitalità: 10 Leggere
    En.Vitale: 30 Leggere



    Forza: 100
    Velocità: 100
    Riflessi: 100
    Resistenza: 100

    Agilità: 100
    Precisione: 100
    Senjutsu: 100
    Concentrazione: 100

    TEMPISTICA


    Slot Difesa (0/2) | Slot Azione (0/2) | Slot Tecnica (0/1) | Slot Gratuiti (0/∞)

    1° Slot Difesa: Non utilizzato
    2° Slot Difesa: Non utilizzato

    1° Slot Azione: Non utilizzato
    2° Slot Azione: Non utilizzato

    1° Slot Tecnica: Non utilizzato

    Slot Gratuito: Non utilizzato

    CONOSCENZE/TECNICHE UTILIZZATE



    Non utilizzato



    Post Numero 3

     
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  15. Akashi
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    Feccia Criminale




    La ricerche nel sottobosco che costeggiava la strada battuta produssero i loro risultati: la torre era la chiave di tutto, ed i chiari segni di un avvenuto scontro rinvenuti sugli alberi del sentiero lo confermavano: solo delle lame avrebbero potuto sfregiare in quella maniera le cortecce. Man mano che ci avvicinavamo alla torre un'immagine ben precisa andava poi delineandosi: delle ombre danzanti, intraviste dalla finestra, non facevano che confermare la presenza di esseri umani. Quando poi, giunti in prossimità del portone notammo quanto fosse evidente l'apposizione di un portone nuovo di zecca all'entrata della torre, il quadro fu completo: il nostro obbiettivo era quello.

    Appurati questi dettagli, optammo per il ritorno al campo base, dato che l'orario prestabilito andava via via sempre più avvicinandosi. Quando fummo nel luogo prestabilito, incontrammo i nostri compagni ad attenderci. Questi misero in luce i risultati prodotti dalle loro ricerche, e quando poi ebbero finito, Soora fece lo stesso con i risultati da noi conseguiti: le piste convergevano tutte e due sullo stesso elemento.

    Appurato che l'obbiettivo era la torre, iniziammo i preparativi del piano di attacco, che articolammo in questa maniera: mentre io e Soora piazzavamo una carica esplosiva sulla porta d'ingresso, Atatsuke, il più dotato tra noi, avrebbe tentato l'accesso dall'alto. Sicuri del gran caos che l'esplosione avrebbe generato, e della controffensiva che i banditi avrebbero poi messo in atto, il nostro compito era quello di resisterli sino al momento in cui Atatsuke, muovendosi di soppiatto, non li avrebbe presi alle spalle.

    Il piano in se per se non era male, ma tra me e me pensai: "E se da sopra la torre è chiusa?!" tuttavia, non vedendo alternative, soppressi il nascente desiderio di muovere polemica contro l'organizzazione del piano, piegandomi al volere della squadra. Del resto, se la torre non avrebbe presentato accessi superiori, Atatsuke sarebbe sceso dandoci manforte.

    [...]



    Fu il momento di metterci in azione. Ognuno era ai propri posti: Laiton tra il fogliame della foresta, nascosto da occhi indiscreti all'oscuro della sua presenza, Soora era nei pressi della porta, pronto a piazzare la carica, mentre io mi tenni a debita distanza da lui: nel caso fosse stata necessaria la fuga rapida non sarei stato d'intralcio ne per lui, ne per nessun altro.

    In quei secondi di attesa tutto ciò che mi restava da fare era sperare che tutto si svolgesse secondo i piani.

    «Speriamo che questa torre rispetti il cliché della torre con botola sul tetto...»


    Infine, mi tenni pronto per ogni evenienza, anche se in assenza di acqua con le mie ninjutsu potevo fare ben poco.
     
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26 replies since 14/1/2012, 18:53   426 views
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