La Foglia che aiuta la Foglia

[Energia]

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  1. Asgharel
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    °Pensato°
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    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    La Foglia che aiuta la Foglia


    ~Konoha, piazza centrale~


    Atasuke stava aspettando quello che per i prossimi giorni sarebbe stato suo allievo. Era stato avvisato infatti della richiesta da parte di un suo compagno di allenarsi per potenziare il proprio fisico. Non c'era nulla di male, solo non capiva bene per quale motivo fosse stato scelto proprio lui. Tuttavia era li che lo aspettava, speranzoso di incontrare ancora una volta Zacaria, conosciuto tempo addietro in missioce. Era strano come per la seconda volta in poco tempo finisse ad addestrare qualcuno che fino a poco tempo prima era in pratica un suo pari. Evidentemente quello era dovuto alla sua abilità, o magari banalmente al suo cognome importante. Dovette attendere ancora qualche minuto prima che Zacaria giungesse al punto di ritrovo...

    CITAZIONE
    Quella mattina Zacaria avrebbe ricevuto una lettera speditagli da Atasuke con la quale lo avvisava di incontrarsi nella piazza centrale di Konoha per un addestramento speciale.

    CITAZIONE
    Caro Zacaria, ti invito ufficialmente ad incontrarmi nella piazza cenrale di Konoha oggi stesso alle 11:00. Lo scopo di questo incontro ti sarà chiaro al tuo arrivo, intanto sappi che non sono ammessi dinieghi. In ballo c'è un incarico ufficiale dell'Accademia!

    Atasuke Uchiha


    Poche righe, nulla più, tuttavia volevano essere sufficenti da stuzzicare la curiosità di Zacaria per spingerlo a venire a quell'incontro anche se avesse avuto dei progetti o altro per quella giornata. In fondo non aveva neppure mentito, dato che era stata l'accademia a chiedergli di addestrare il giovane, anche se non gli era ben chiaro per cosa.

    [...]


    Nonappena Zacaria fosse giunto al luogo dell'incontro, Atasuke, in vesti questa volta civili, lo avrebbe accolto con gentilezza, invitandolo ad entrare in un locale a bere qualcosa mentre disquisivano sul da farsi.

    «Lieto di rivederti Zacaria... è da un po che non ci si vede, vero? Ma seguimi e andiamo a bere qualcosa mentre ti parlo di una piccola questione sorta in accademia...»


    Solo una volta seduti e dopo aver ordinato, ed ottenuto, un bicchiere di Scotch, Atasuke avrebbe ripreso in mano la questione.

    «Allora... Zacaria, l'accademia mi ha incaricato di addestrarti, non so a che scopo o per quale motivo, quindi prima di decidere cosa fare, vorrei sapere a cosa ti serve il mio aiuto... hai un problema con qualche tecnica? Con uno stile di combattimento o che altro?»


    Attese quindi pazientemente una risposta dal suo compagno di missioni sorseggiando dal bicchiere che gli era stato servito.


    OT - Ok, banalissimo post di presentazione, dato che tecnicamente ci vorrebbe un po di presentazione (almeno per motivare che sono proprio io il sensei XD) afremo ancora 1 o 2 giri di "presentazione prima di passare all'allenamento vero e proprio. Sapppi comunque che sei sotto esame già da ora! :riot:
    Per info o altro trovi il mio contatto msn/skype nel profilo (annunciati prima altrimenti rifiuto la richiesta di contatto XD)
    - /OT
     
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  2. elsamu
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    ..E ORA COSA SUCCEDE??..
    ADDESTRAMENTO ENERGIA VERDE


    Come ogni mattina la sveglia era suonata. Erano le prime ore del mattino quando il campanello suonò improvvisamente.

    Per fortuna avevo appena fibito di vestirmi, e mi diressi, senza perdere tempo ad aprire.
    A quell'ora chi poteva essere? - pensai tra me e me.

    Appena aperta la porta mi ritrovai il postino, venuto a consegnarmi una lettera urgente.
    Lo ringrazia e salutai per rientrare subito in casa.

    Come mai quella lettera urgente rivolta a me? cosa avevo combinato ora?
    Incuriosito apri la busta e lessi velocemente

    CITAZIONE
    Caro Zacaria, ti invito ufficialmente ad incontrarmi nella piazza centrale di Konoha oggi stesso alle 11:00. Lo scopo di questo incontro ti sarà chiaro al tuo arrivo, intanto sappi che non sono ammessi dinieghi. In ballo c'è un incarico ufficiale dell'Accademia!

    Atasuke Uchiha

    Mmmmh. Atasuke Uchica. - pensai tra me e me.

    Ah, ora ricordo. Siamo stati compagni di missione. Bè, cosa vorrà da me? Chissà, forse dovremmo fare una nuova missione. Chissà.

    Incoriosito mi cambiai, vestendomi con un abbigliamento addeguato ad una missione e mi diressi verso la piazza del villaggio.

    Appena arrivato noi subito Atasuke, e mi colpì immediatamente il suo vestiario. Era vestito come una persona civile. Ma allora per quale motivo mi aveva "convocato"?

    «Lieto di rivederti Zacaria... è da un po che non ci si vede, vero? Ma seguimi e andiamo a bere qualcosa mentre ti parlo di una piccola questione sorta in accademia...»



    Ciao Atasuke. Mi fa piacere rivederti. Ok, accetto volentieri qualcosa da bere. Avremmo così l'opportunità di parlare, così da informarmi come mai mi hai convocato.


    Entrati in una locanda li vicino ci sedemmo pronti ad ordinare.
    Appena la cameriera si avvicinò al nostro tavolo ordinai un bicchiere d'acqua, a differenza del mio nuovo compagno che ordinò un bicchiere di Scotch.


    «Allora... Zacaria, l'accademia mi ha incaricato di addestrarti, non so a che scopo o per quale motivo, quindi prima di decidere cosa fare, vorrei sapere a cosa ti serve il mio aiuto... hai un problema con qualche tecnica? Con uno stile di combattimento o che altro?»


    Bè, tutto mi sarei aspettato, tranne che un ninja "come me" era stato assegnato per addestrarmi.

    Bè Atasuke. Diciamo che io non sono nato proprio come ninja. Sono nato fuori da Konoha e mi sono sempre comportato come una persona normale.
    La conoscenza con la carriera ninja è iniziata solamente dal mio ingresso nell'accademia, dove mi hanno iniziato a insegnare l'utilizzo del chakra e tutto.
    Il problema più grande è che solamente da alcuni mesi ho iniziato a usare il chakra per le mie tecniche e per potenziare le mia abilità.
    Mi servirebbe il tuo aiuto per migliorare la mia abilità nell'utilizzo del chakra. Pensi di potermi dare una mano?


    Ero fiducioso nel mio compagno, ma non ero sicuro che una persona come me potesse darmi una mano a migliorare.

     
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  3. Asgharel
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    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Konoha, incontro~


    Zacaria era giunto e come sperava si ricordava del loro passato incontro durante una breve quest di classe C. A detta sua aveva bisogno di migliorare il controllo sul suo chakra, tuttavia ciò poteva non essere alla base di tutto.
    Sorseggiando ancora dal suo bicchiere, Atasuke meditò con attenzione le sue parole, anche perchè da queste poteva derivare ciò che sarebbe accaduto in seguito.

    «Bene allora... quindi il tuo problema è un controllo sul chakra da raffinare, giusto? Allora direi che posso darti una mano. Certo non sono un maestro nel controllo del chakra, tuttavia ho già imparato qualche simpatico trucchetto per sfruttare il chakra.»


    Prese una pausa, poi ricominciò serio.

    «Tuttavia, temo che ciò non sia sufficente. Infatti io potrei insegnarti a controllare meglio il chakra, senza dubbio... ma il tuo corpo sarà sufficentemente allenato per imporre un controllo così efficace?»


    Sapeva cosa stava dicendo e sapeva che raggiungere il grado successivo per controllare il chakra richiedeva un grado superiore in autocontrollo, resistenza fisica ed un corpo più allenato. Non che zacaria fosse debole, anzi, tuttavia poteva necessitare di un qualcosa in più per poter raggiungere un livello successivo. Ben rammentava Atasuke del suo addestramento con Ledah poco prima della missione in cui aveva conosciuto Zacaria e ben rammentava come trovò difficoltoso apprendere un controllo del chakra superiore, nonostante il superiore grado di controllo fisico che aveva raggiunto.

    «Bene allora. Dato che abbiamo inquadrato il problema, è evidente che posso darti una mano, dato che l'accademia ha mandato proprio me e non qualcun'atro a caso. Quindi direi di trovarci di nuovo dopo l'una alle porte di konoha. Da li ti porterò ad un piccolo spiazzo nella foresta dove potremo allenarci in santa pace e senza arrecare fastidio ad altri, d'accordo?»


    La domanda era più che altro di rito, dato che quella era stata la sua decisione e da quello non si scappava.

    [...]


    ~Dintorni di Konoha, iniziano le danze~


    Atasuke stava aspettando già da un po Zacaria. Il suo vizio di arrivare in anticipo ancora stava dando i suoi problemi d'attesa, tuttavia non si preoccupò della cosa. All'arrivo di Zacaria i due poterono uscire tranquillamente dato che Atasuke aveva già compilato tutti i moduli necessari per l'uscita e quindi si diressero al "campo d'addestramento".
    Come aveva detto lo spiazzo era una piccola zona pianeggiante libera dalla boscaglia a circa 15 minuti dalle porte di Konoha. Zacaria non avrebbe notato nulla di particolare, dato che nulla vi era in quel posto a parte qualche cespuglio e qualche masso qua e la a spezzare la verde monotonia del praticello. Tutt'attorno c'era solo foresta. A fatica si poteva udire un suono che non fosse il canto degli uccelli o l'ululare del vento tra i rami degli alberi. Li avrebbe avuto luogo il loro addestramento.

    «Bene... dato che per ottenere un grado di controllo maggiore è necessario avere un fisico abbastanza forte, prima di cominciare dovrò valutare la tua prestanza fisica. Così se necessario alleneremo prima il tuo corpo e la tua mente, poi il tuo controllo del chakra. Ci sono domande?»


    Diede il tempo al suo apprendista per porre eventuali domande, poi si sarebbe preparato al centro dello spiazzo.

    «Bene allora, ora attaccami. Non usare tecniche o altre porcherie, voglio che mi attacchi fisicamente con tutta la tua forza e la tua velocità. Non sprecare nppure chakra per potenziare i tuoi colpi. Sarebbe un'inutile spreco di tempo ed energie ed inoltre non mi permetterebbe di valutare le tue capacità fisiche. Quando sei pronto vieni pure!»


    Quello di Atasuke era più un ordine che un invito, quindi Zacaria non avrebbe in alcun modo potuto ignorare la cosa o cercare di evitare questa "fase" del loro addestramento.


    OT - Bene, ultimo post di presentazione, non vedo perchè farne altro. Molto banalmente devi attaccare il mio pg con attacchi puramente fisici. Agisci come se tu avessi 2-3 turni attivi, quindi calcolati almeno 6-7 attacchi fisici, in modo che abbia materiale per valutare effettivamente le tue statistiche fisiche. Dal prossimo post si inizia con l'addestramento fisico vero e proprio e successivamente infilerei anche un paio di post per il controllo del chakra I (anche se non richiede addestramenti per essere acquisito), giusto per concludere addestrandoti su quello per cui hai chiesto In game XD.
    Detto ciò buon posting :zxc:
    - /OT
     
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  4. elsamu
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    ..La prima prova..
    ..Addestramento Energia Verde..



    «Bene allora... quindi il tuo problema è un controllo sul chakra da raffinare, giusto? Allora direi che posso darti una mano. Certo non sono un maestro nel controllo del chakra, tuttavia ho già imparato qualche simpatico trucchetto per sfruttare il chakra.»
    «Tuttavia, temo che ciò non sia sufficiente. Infatti io potrei insegnarti a controllare meglio il chakra, senza dubbio... ma il tuo corpo sarà sufficientemente allenato per imporre un controllo così efficace?»


    Certo che il mio corpo è sufficientemente allenato. Penso di essere all’altezza di questo compito. Ti dimostrerò che sono all’altezza di tutto ciò

    «Bene allora. Dato che abbiamo inquadrato il problema, è evidente che posso darti una mano, dato che l'accademia ha mandato proprio me e non qualcun'atro a caso. Quindi direi di trovarci di nuovo dopo l'una alle porte di konoha. Da li ti porterò ad un piccolo spiazzo nella foresta dove potremo allenarci in santa pace e senza arrecare fastidio ad altri, d'accordo?»

    Ok, certamente. Allora ci vediamo alle porte di Konoha. A più tardi allora.


    Partì velocemente verso casa, preparai un piccolo zaino con dentro alcune scorte di cibo e tutto il necessario per un allenamento e attesi l’ora dell’incontro.

    […]

    Arrivato al punto di ritrovo Atasuke era già li ad aspettarmi. Senza nessun indugio uscimmo dal villaggio e partimmo verso il luogo di addestramento.
    Appena arrivati mi ritrovai in un grande spiazzo d’ebra circondata da un intero bosco. Quel luogo mi ricordava molto l’arena del mio combattimento e il luogo della maggior parte dei miei allenamenti.
    Arrivati al centro dello spiazzo Atasuke incominciò a parlare e a spiegarmi cosa dovevo fare.

    «Bene... dato che per ottenere un grado di controllo maggiore è necessario avere un fisico abbastanza forte, prima di cominciare dovrò valutare la tua prestanza fisica. Così se necessario alleneremo prima il tuo corpo e la tua mente, poi il tuo controllo del chakra. Ci sono domande?»

    Fino a quel momento il mio nuovo compagno era stato abbastanza chiaro. Sicuramente l’allenamento che mi stava per aspettare non sarebbe stato uno dei più semplici.
    Avrei dovuto impegnarmi al massimo per riuscire in questa missione, non tanto perché mi era stato incaricato, ma più perché ne sarebbe valso del mio onore personale. Per realizzare il mio obbiettivo per cui ero diventato ninja avrei dovuto migliorare sempre più e non dovevo essere inferiore a nessuno. Se non fossi riuscito a superare quella prova come avrei mia potuto aiutare tutte le altre persone ad avere una vita felice?


    No, nessuna domanda. Sono determinato e sicuro di me. Dimmi cosa devo fare che iniziamo subito. Sono carichissimo.


    «Bene allora, ora attaccami. Non usare tecniche o altre porcherie, voglio che mi attacchi fisicamente con tutta la tua forza e la tua velocità. Non sprecare neppure chakra per potenziare i tuoi colpi. Sarebbe un'inutile spreco di tempo ed energie ed inoltre non mi permetterebbe di valutare le tue capacità fisiche. Quando sei pronto vieni pure!»

    Cosa? Attaccarlo? Inizialmente rimasi un po’ stupido della sua richiesta, ma poi capì il motivo. Doveva capire se ero sufficientemente preparato fisicamente.


    Visto che doveva essere uno scontro puramente fisico avrei dovuto avvicinarmi al mio avversario, ma cercando di ottenere comunque qualche vantaggio per riuscire a colpirlo.

    Partì con uno scatto verso il mio avversario. Arrivato abbastanza vicino all’avversario cercai di colpirlo con il pugno destro al volto. [1° attacco]
    Senza perdere tempo puntai al fianco sinistro, questa volta con il pugno sinistro, cercando di fregarlo in velocità.[2° attacco]
    Velocemente abbassai le braccia e con la massima potenza che avevo in corpo mirai lo stomaco di Atasuke prima con il pugno destro e poi con quello sinistro. [3°e 4° attacco]
    Non potevo fermarmi. Dovevo continuare e cercare di colpirlo dando il massimo.
    Velocemente alzai il pugno destro e cercai di colpirlo al volto [5° attacco], mentre con il pugno sinistro cercai di colpire nuovamente lo stomaco [6° attacco].
    Per concludere il mio combo di attacchi cercai di stendere il mio avversario con un calcio da destra a sinistra a livello delle ginocchia [b][7° attacco][/b]


    Se fossi riuscito a far cadere il mio avversario gli avrei dato una mano a rialzarsi o, se l’avessi colpito, gli avrei chiesto se era tutto ok, o se gli avevo fatto male.

    Bene, Atasuke. Che ne dici?


    CITAZIONE
    Spero che così vada bene. Siccome non dovevi analizzare il modo di scrivere nel combattimento sono stato abbastanza generico, ma spero sia abbastanza buono per l'analisi





     
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  5. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
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    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Campo d'addestramento - Iniziano le danze~


    Come era prevedibile Zacaria era ben convinto di essere all'altezza della prova ed in effetti Atasuke non poteva dare torto ad un pensiero di quel tipo. Anche lui in effetti si era trovato in una situazione simile in precedenza ed anche lui aveva sopravvalutato la sua forza. La fortuna di Zacaria era però che ad addestrarlo sarebbe stato proprio Atasuke, il quale non avrebbe infierito su di lui se come pensava non si fosse dimostrato sufficentemente forte.
    Come da lui richiesto, Zacaria si finodò all'attacco senza fare troppe domande. Il primo colpo era diretto proprio verso il muso di Atasuke. Con una banale schivata risolse il problema spingendo appena il braccio destro di zacaria con il palmo sinistro, giusto per essere sicuro della sua difesa. Il suo sguardo continuava a seguirlo senza esitazioni e senza problemi potè osservare il successivo colpo che veniva acricato verso il suo fianco. Poteva schivarlo, ma preferì parare il colpo per valutare anche la forza d'impatto del pungo di Zacaria. Il colpo era debole e non gli provocò danno alcuno. Appena un'istante ed altri due colpi ascendenti partirono diretti al suo stomaco. Un passo indietro con la gamba destra per schivare agilmente il primo ed un'altro passo più lungo con la sinistra per evitare anche il secondo. Come pensava Zacaria era lento e debole per ciò che avrebbe dovuto sopportare. Ma ancora il giovane cercada di dimostrare la sua forza con un pugno ascendente verso il suo mento seguito da un'altro diretto allo stomaco. Un'altra volta atasuke deviò il colpo del suo "avversario" con la mano destra per portarlo fuori rotta e guadagnando spazio a sufficenza per eseguire un rapido saltino all'indietro con una leggera rotazione sul piede sinistro per lasciar scorrere a vuoto il colpo allo stomaco. Infine un'ultima spazzata mirante alle ginocchi giunse parallela al suolo. Senza fatica Atasuke saltò in aria evitandola quasi di un soffio.
    [Slot Difesa]
    Come sperava il suo amico non era così debole, tuttavia necessitava ancora di altra forza e di altre capacità per dominare ciò che voleva raggiungere.

    "Bene, Atasuke. Che ne dici? "

    «Per quanto riguarda lo stile di combattimento non è male, te la cavi nel combattimento corpo a corpo, ma come hai potuto vedere con i tuoi stessi occhi tra noi due c'è un'elevata differenza... sfortunatamente non sei al livello di prestanza fisica sufficente per poter apprendere un nuovo grado di controllo... Ma a tutto c'è un rimedio. Se vuoi inizierò ad addestrare il tuo fisico per raggiunere un livello superiore, ti va?»


    Attese serio una risposta dal suo futuro apprendista, poi con un sorriso riprese a parlare esponendo quello che sarebbe stato il suo prossimo esercizio.

    «Bene allora... Prima di tutto dovremo temprare il tuo fisico aumentando la tua forza, la tua velocità e la tua resistenza. Per cominciare direi che possiamo lavorare sulla tua resistenza. Indossa pure quelle»


    Disse indicando delle fasce appoggiate al tronco di un'albero vicino. A prima vista parebano delle normalissime fasce da legare alle caviglie ed ai polsi, tuttavia non era così. Quelle fasce infatti erano state studiate appositamente per allenare il fisico ed erano state pesantemente appesantite. Con difficoltà zacaria sarebbe riuscito ad alzarle tutte assieme ed una volta che le avesse indossate il suo fisico ne avrebbe pesantemente risentito. [Malus]

    «Una volta che avrai indossato queste daremo il via al nostro primo esercizio. Il tuo compito sarà semplicemente quello di spaccare legna. Qualche metro più avanti c'è un simpatico falegname che avevo conosciuto da giovane, dato che mi serve legna per questo inverno ha accettato in via eccezionale di darmi gratis tutta la legna che sarei riuscito a spaccare in un pomeriggio e dato che sarei troppo avvantaggiato a fare da solo, lo farai tu per me. In cambio acquisirai una maggior forza e resistenza! ... Ritieniti fortunato, io mi sono ritrovato con un peso simile a pulire un intero tempio di monaci dove anche gli attrezzi pesavano come se fossero fatti in piombo»


    Da un certo punto di vista quello poteva parere un banale sfruttamento, tuttavia non era altro che uno scambio equivalente. Un nuovo grado di forza e di potere in cambio di un piccolo servizio da spaccalegna. Oltretutto quello poteva anche dimostrarsi un buon modo per apprendere una professione differente, cosa utile per un ninja dato che da un giorno all'altro poteva subire una ferita permanente ed inabilitante.

    [...]


    ~Segheria - Spaccami la Legna!~


    Atasuke Precedeva Zacaria di qualche passo, cercando di non lasciarlo indietro. Dopo una decina di minuti di cammino con un passo tranquillo per non affaticare prima del tempo Zacaria i due arrivarono dalla piccola segheria. Un vecchio canuto si presentò ai due giovani della foglia con un tono gentile simile a quello di un nonno che parla al nipotino.

    "Bene arrivato Atasuke... Sei venuto a procurarti la legna?"

    «Non proprio vecchio amico mio... In verità sono venuto per allenare questo mio amico, quindi sarà lui a prendere la legna per me... Comunque lui è Zacaria, un ninja di Konoha»

    "Sempre il solito eh? Se hai la possibilità di far fare un lavoro a qualcun'altro sei il primo ad offrirti per andartene eh? ... Comunque piacere di conoscerti Zacaria io sono Shigeki Nobutora ... Conosco Atasuke da quando era un ragazzino ... sembra ieri che venivi qui con tuo padre a prendere la legna e tu scorrazzavi di qua e di la facendo finta di essere un ninja... A proposito... come stanno giù al villaggio?"


    Un colpo al cuore. Ecco cosa sentì dentro di se Atasuke in quel momento, dimenticando che il vecchio non aveva idea di quello che era capitato qualche mese prima, giusto pochi giorni dopo essere andati da lui a prendere l'ultimo carico di legna. Sapeva che non poteva dire la verità al vecchio. Era molto affezionato alal sua famiglia ed una notizia così lo avrebbe ucciso di crepacuore.

    «Bene... o almeno stavano bene quando li ho lasciati... Come puoi vedere ora sono diventato un shinobi a tutti gli effetti e per evitare problemi a casa mi sono trasferito a Konoha... Ma non perdiamo tempo vecchio volpone! So che cerchi di farmi perdere tempo così ti porterò via meno legna! Dicci dove il mio apprendista può iniziare a spaccare, poi noi due potremo anche continuare a parlare degli ultimi avvenimenti»

    "Ah si... Me ne stavo quasi scordando... Vedo con piacere che non ti sei scordato la mia vecchia abitudine da mercante... bene allora, il ceppo è quello laggiù e l'ascia è poggiata al mucchio di legna. Cercate di fare un cumulo a parte, altrimenti rischiate di mischiare la vostra legna con il carico per qualcun'altro!"


    Disse indicando in chiaro cumulo di legna da cui il giovane Zacaria avrebbe preso i ceppi da spaccare. Aveva tutto il pomeriggio e lo avrebeb dovuto sfruttare tutto mentre Atasuke parlava con il vecchio di storie passate dando ogni tanto una mano agli altri operai.
    Se Zacaria avesse battuto la fiacca però Atasuke gli avrebbe "gentilmente" lanciato un ceppo sulla testa, giusto per ricordargli che lo teneva d'occhio e che era suo compito spaccare quella legna. Nessun aiuto sarebbe giunto a Zacaria, neppure dagli operai, salvo al più una prima lezione sul come impugnare un'ascia e come spaccare la legna nel caso in cui non ne fosse in grado.



    OT - Bene, alla fine siamo al primo post dell'addestramento. Voglio che in questo post tu ti concentri molto sull'affaticamento che sentirà Zacaria. Conta che di punto in bianco si è ritrovato con addosso quelle zavorre pesantissime, quindi dovrà iniziare ad abituarsi (non si abituerà per almeno un paio di giorni), inoltre avrà la fatica dovuta al pesante lavoro che deve compiere. Interagisci a piacere con gli NPG nella zona al di fuori del vecchio. In caso di dubbio o altro, sai come contattarmi :zxc:
    Buon post! :riot:
    - /OT
     
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  6. elsamu
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    ..Cosa???? Si inizia bene..
    ..Addestramento Energia Verde..



    Cosa?? Atasuke aveva schivato tutti i miei colpi, nemmeno un colpo non era andato a segno. Maledizione! Ero proprio così scarso o era Atasuke che era così forte? In ogni caso dovevo migliorare e per incominciare dovevo almeno raggiungere il livello si Atasuke, e poi avrei pensato a superare il suo livello

    «Per quanto riguarda lo stile di combattimento non è male, te la cavi nel combattimento corpo a corpo, ma come hai potuto vedere con i tuoi stessi occhi tra noi due c'è un'elevata differenza... sfortunatamente non sei al livello di prestanza fisica sufficente per poter apprendere un nuovo grado di controllo... Ma a tutto c'è un rimedio. Se vuoi inizierò ad addestrare il tuo fisico per raggiunere un livello superiore, ti va?»


    Certo che mi va. - risposi senza perdere tempo - Iniziamo subito - urlai.

    «Bene allora... Prima di tutto dovremo temprare il tuo fisico aumentando la tua forza, la tua velocità e la tua resistenza. Per cominciare direi che possiamo lavorare sulla tua resistenza. Indossa pure quelle»



    Atasuke indico delle fasce appoggiate in un tronco poco distante.

    Bè, cosa avranno tanto di speciale quelle fasce? - pensai tra me.

    Mi avvicinai senza perdere tempo alle fasce e sicuro di me cercai di sollevarle tutte insieme per prenderle in mano, malgrado senza riuscirci.
    Riuscì solamente a sollevarle da terra, per poi dovverle mollare di colpo dall'eccessivo peso.

    «Una volta che avrai indossato queste daremo il via al nostro primo esercizio. Il tuo compito sarà semplicemente quello di spaccare legna. Qualche metro più avanti c'è un simpatico falegname che avevo conosciuto da giovane, dato che mi serve legna per questo inverno ha accettato in via eccezionale di darmi gratis tutta la legna che sarei riuscito a spaccare in un pomeriggio e dato che sarei troppo avvantaggiato a fare da solo, lo farai tu per me. In cambio acquisirai una maggior forza e resistenza! ... Ritieniti fortunato, io mi sono ritrovato con un peso simile a pulire un intero tempio di monaci dove anche gli attrezzi pesavano come se fossero fatti in piombo»



    Con calma mi sedetti al suolo e indossai le fasce alle caviglie. Ora che ne prendevo una alla volta il compito sembrava più facile.
    Al momento di alzarmi, però, notai che la cosa non era proprio così semplice. Alzarsi non fù una difficolta, ma fare i primi fassi non fu affatto facile.

    Atasuke iniziò a far strada verso la vicina segeria per iniziare il mio addestramento.
    Non so quanta strada avessimo fatto, ma sembrava fosse passa più di mezz'ora.
    Per tutto il tragitto Atasuke restò davanti a me. La strada sembrava non finire più.

    non riuscivo nemmeno a tenere alte le braccia. Tutto il peso che avevo addoso mi rallentava molto e ogni passo che facevo mi affaticava sempre più.

    Finalmente, dopo un periodo di tempo infinito, io e Atasuke eravamo giunti alla segheria dove il mio compagno intrò un suo conoscente.


    "Bene arrivato Atasuke... Sei venuto a procurarti la legna?"

    «Non proprio vecchio amico mio... In verità sono venuto per allenare questo mio amico, quindi sarà lui a prendere la legna per me... Comunque lui è Zacaria, un ninja di Konoha»

    "Sempre il solito eh? Se hai la possibilità di far fare un lavoro a qualcun'altro sei il primo ad offrirti per andartene eh? ... Comunque piacere di conoscerti Zacaria io sono Shigeki Nobutora ... Conosco Atasuke da quando era un ragazzino ... sembra ieri che venivi qui con tuo padre a prendere la legna e tu scorrazzavi di qua e di la facendo finta di essere un ninja... A proposito... come stanno giù al villaggio?"



    «Bene... o almeno stavano bene quando li ho lasciati... Come puoi vedere ora sono diventato un shinobi a tutti gli effetti e per evitare problemi a casa mi sono trasferito a Konoha... Ma non perdiamo tempo vecchio volpone! So che cerchi di farmi perdere tempo così ti porterò via meno legna! Dicci dove il mio apprendista può iniziare a spaccare, poi noi due potremo anche continuare a parlare degli ultimi avvenimenti»

    "Ah si... Me ne stavo quasi scordando... Vedo con piacere che non ti sei scordato la mia vecchia abitudine da mercante... bene allora, il ceppo è quello laggiù e l'ascia è poggiata al mucchio di legna. Cercate di fare un cumulo a parte, altrimenti rischiate di mischiare la vostra legna con il carico per qualcun'altro!"


    Ed ora che ero li cosa avrei dovuto fare. Dovevo ancora iniziare ad allenarmi ed inizio già ad essere stanco.

    Mi osservai un attimo attorno osservando cosa facevamo gli altri operai.
    Imitanto un operai li vicino afferrai come lui l'ascia e cercai di alzarla.

    Accidenti, era davvero difficile sollevare quest'affare con tutti quei pesi. Tutti gli operai accanto lavoravano con un ritmo sostenuto.

    Mi risultava difficile già sollevare le braccia, pensare a sollevare anche l'ascia e tutto. Chi me lo aveva fatto fare?

    Erano passati almeno 15 minuti e ancora non ero riuscito a rompere nemmeno un ceppo. Accidenti se quella cosa era difficile. Finalmente dopo mezz'ora di colpi a vuoto riuscì a colpire e rompere a metà i primo ceppo.

    Era ora - pensai tra me e me - ora sarà molto più semplice.

    Effettivamente i 5 colpi sucessivi risultarono molto più semplici e meno pesanti, ma lo fu soltanto per pochi istanti, sicuramente un ondata di adrenalina.

    Quei maledetti pesi mi bloccavano i movimenti. Per evitare di affaticarmi troppo e non arrivare alla sera decidi di prendere una posizione fissa con i piedi e di muovere solo le braccia e il busto in modo da affaticarmi più lentamente possibile per cercare di arrivare almeno a metà pomeriggio con un po’ di forza.

    […]

    Non riuscivo a capire quanto tempo era passato. Il sole era ancora molto alto, ma non faceva un sacco di caldo, nonostante tutto stavo sudando su tutto il corpo. Ma quanto mancava per finire? Sembravano passate 10/11 ore, ma non poteva essere visto la posizione del sole. Osservai il mucchio di legne rotta alla mia sinistra. Bè, non sembrava affatto male, ma potevo fare di meglio.
    Ormai ero quasi senza forza. I colpi ai ceppi erano solo perché mi ero abituato allo stesso movimento e per abitudine continuavo a colpire allo stesso modo.

    Continuai a colpire ceppo per ceppo fino a quando, ormai stremato, senza forze, e tutto bagnato dal mio sudore crollai sulle ginocchia ritrovandomi a gattoni.
    Ero esausto, non riuscivo più a muovermi, tutt’attorno a me ormai risuonava silenzio, ma non so se era dovuto alla mia stanchezza e se proprio non c’era più nessuno in quella segheria.


     
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  7. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
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    "Parlato" (altri)
    "Parlato" (Shigeki)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Segheria - Finiamo il lavoro~


    Il lavoro procedeva a rilento, come d'altronde era sospettabile, tuttavia il giovane Zacaria pareva determinato e nonostante la fatica si sforzava con tutto se stesso di portare a termine il suo compito. Dapprima Atasuke si lasciò scappare un ridolino con il vecchio quando videro il povero zacaria mancare ripetutamente il ceppo.

    "E quello sarebbe uno shinobi della foglia? Non riesce a colpire un ceppo fermo, come potrebbe fare quelle cose da ninja?"

    «Suvvia Shigeki... Dagli tempo... in fondo è la prima volta probabilmente che impugna un'ascia da falegname, poi quelle fasce che ha ai polsi e sulle caviglie sono appesantite, quindi le sue movenze sono di gran lunga limitate»


    Il tempo e l'ardone di Zacaria diedero ragione ad Atasuke dato che di li a poco era riuscito a capire come funzionava il gioco ed aveva iniziato a spaccare legna ad un buon ritmo. Sfortunatamente ci aveva messo molto a capire come andava la cosa e tra l'affaticamento e il tempo perso alla fine non c'era moltissima legna. Probabilmente gli sarebbe appena bastata per qualche settimana, ma poco importava, al più se fosse servita della legna in più l'avrebbe pagata.
    Zacaria era visibilmente stanco morto ed a fatica si reggeva in piedi. Conscio di quell'affaticamento, Atasuke si diresse da lui dandogli l'ultimo compito della giornata.

    «Ottimo lavoro Zacaria. Ora puoi tognlierti quelle fasce e prenderti qualche momento di pausa perchè prima di andare dobbiamo caricare questi ceppi sul carro e portare il carro a casa mia»


    Un rapido sorriso prima che lo aiutasse a liberarlo dalle fasce che lo opprimevano. Mentre zacaria riprendeva fiato Atasuke caricò con rapidità tutta la legna sfoggiando tutta la sua velocità. Anche il vecchio Shigeki rimase sorpreso da una tale velocità e comprese perchè non era stato Atasuke a stesso tagliare quella legna.
    Quando ormai il carico era pronto Atasuke prese le fasce zavorrate e quasi senza farica le indossò a sua volta.

    «Bene zacaria, mentre io porto le fasce tu tirerai il carretto con la legna. Non sarà troppo difficile, tuttavia è meglio arrivare a Konoha prima che chiudano i cancelli, altrimenti non mi lasceranno portare dentro la legna, quindi ci tocca correre»


    Un sorriso malefico comparve sul suo volto. Lui orami si era abituato a portare un peso del genere addosso e indossando quella roba la sua velocità si era pareggiata a quella di Zacaria, tuttavia Zacaria aveva ancora un carico alquanto pesante con cui fare i conti.

    «Arrivederci Shigeki e graze per la legna, credo che tornerò tra qualche giorno per un'altro carico, ma la prossima volta te lo pagherò tutto.»


    Poi gambe in spalla i due sarebbero dovuti partire a razzo per non trovarsi chiusi fuori dal villaggio.

    [...]


    ~Konoha - Casa di Atasuke~


    Fortunatamente la coppia era riuscita ad arrivare in tempo alle porte del villaggio ed i due avevano pituto sfilare per le vie principali con il carretto carico di legna appresso. Giunti alla casa di Atasuke avrebbero poi abbandonato il carretto davanti all'ingresso.

    «Bene allora, domattina il tuo compito sarà di darmi una mano a mettere la legna a posto, poi verrai con me nella piccola palestra sotto casa mia per un allenamento speciale... Ah... vorresti fermarti per la notte? Ti vedo abbastanza stanco e inizio a chiedermi se riusciretsi ad arrivare a casa senza stramazzare al suolo prima...»

    [...]


    La mattina giunse rapida ed Atasuke attandeva il giovane Zacaria nella cucina dove stava per gustarsi la colazione.

    «Buon giorno Zacaria... Dormito bene? Io ottimamente... Vuoi favorire la colazione? Credimi quando ti dico che oggi ti servirà molta più energia di ieri... Ieri era solo un breve riscaldamento...»


    Tempo appena di fare due parole e poi si diressero nella strada per prendere ed immagazzinare la legna. zacaria, come il giorno precedente avrebbe indossato le fasce zavorrate come "riscaldamento" per quello che successivamente sarebbe capitato...


    OT - In effetti avevo in mente di farti fare la prossima fase dell'addestramento, ma visto che sarebbe uscita unacosa epicamente lunga ho preferito posticipare lasciandoti questo piccolo post di "transizione". Qui voglio ancora vedere la tua fatica nel tirare il carro carico di legna. Valura che il carro per il peso che ha ti rallenta quasi di 2/3 tacche in velocità. Voglio sentirmi sudare solo a leggere il tuo post XD Per il resto decidi come preferisci per quanto riguarda il dove dormire e la colazione, però in questa fase voglio che ti concentri anche sull'introspezione di Zacaria, su quello che pensa della giornata, dell'addestramento e robe varie. Alla mattina, dopo la colazione indosserai nuovamente le fasce e giù a mettere in ordine la legna. Non voglio le azioni nel dettaglio, ma anche qui gli effetti dovuti alla fatica e probabilmente all'acido lattico del pomeriggio precedente. Detto ciò: Fammi sudare! :riot: - /OT
     
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  8. elsamu
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    ..Ma chi me la fatto fare?..
    ..Addestramento Energia Verde..


    «Ottimo lavoro Zacaria. Ora puoi toglierti quelle fasce e prenderti qualche momento di pausa parchè prima di andare dobbiamo caricare questi ceppi sul carro e portare il carro a casa mia»



    Finalmente un po’ di pausa - risposi con il poco fiato che avevo in corpo.

    «Bene Zacaria, mentre io porto le fasce tu tirerai il carretto con la legna. Non sarà troppo difficile, tuttavia è meglio arrivare a Konoha prima che chiudano i cancelli, altrimenti non mi lasceranno portare dentro la legna, quindi ci tocca correre»



    «Arrivederci Shigeki e grazie per la legna, credo che tornerò tra qualche giorno per un'altro carico, ma la prossima volta te lo pagherò tutto.»




    Nemmeno il tempo di finire di parlare che Atasuke partì a razzo. Accidenti, quanto corre! Ma almeno sono senza pesi. – pensai.
    Stare al passo di Atasuke, però, non risultò affatto facile.

    Appena partito cercai di tenere l'andatura di Atasuke, ma più cercavo di avvicinarmi a lui più mi sembrava di allontanarmi. Ma quanto pesa questo carro? Se non fosse stato che tutto ciò mi avrebbe solo aiutato a migliorare mi sarei sicuramente fermato, ma tutto ciò mi portata a migliorare e quindi dovevo continuare.

    Atasuke mi distaccò di qualche metro e non potevo farmi fermare da quel maledetto carro.
    Accelerai al massimo per cercare di star dietro al ragazzo. Finalmente riuscì a raggiungerlo, ma dovevo tenere il passo ora, e di certo non sarebbe stato facile, se non avessi dato il meglio di me.

    Dopo 5 minuti le gambe iniziavano a farmi male, non riuscivo a tenere più il passo, ma mancava poco e dovevo resistere. Il dolore alle gambe stava aumentando sempre di più, non riuscivo nemmeno a stare in piedi, e come se non bastasse ero anche a corto di fiato.
    Avevo tutta la faccia sudata, gli abiti erano stronfi, ma dovevo estraniarmi da tutto. Dai Zacaria, devi farcela – pensai - non puoi farti ora. Continua a correre e arriva in fondo. E’ il tuo ultimo sforzo per oggi.
    Mancava poco e accelerai al massimo. Per un momento superai quasi Atasuke, ma poi istanti dopo mi ritrovai a qualche metro di distanza.
    Fino alla casa si Atasuke la corsa più costante, e anche se ero stanco continuai fino alla fine senza mai fermarmi.

    «Bene allora, domattina il tuo compito sarà di darmi una mano a mettere la legna a posto, poi verrai con me nella piccola palestra sotto casa mia per un allenamento speciale... Ah... vorresti fermarti per la notte? Ti vedo abbastanza stanco e inizio a chiedermi se riusciresti ad arrivare a casa senza stramazzare al suolo prima...»



    Accettai molto volentieri la proposta di Atasuke, anche perché ero completamente esausto e la giornata era stata molto pensate.
    Prima di tutto chiesi a Atasuke dove era la doccia che avrei dovuto lavarmi prima di andare a letto. La doccia fu un sollievo per il mio corpo. L’acqua che cadeva sulla mia pelle mi rilassava, quella doccia ci voleva proprio.
    Durante la doccia mi riaffiorarono i pensieri della giornata appena trascorsa. Era stata una giornata davvero pesante. Il taglio dei ceppi non era stato di per se un esercizio faticoso, se non fosse stato per quei maledetti pesi che mi avevano reso tutto più difficile, anche se non avevo capito bene il motivo dei pesi alle caviglie.
    La giornata così era andata sempre in peggio. L’esercizio peggiore però era stata la corsa con il carro, che anche se era durata solo per pochi minuti era stata una cosa estenuante.
    Tornato in camera finalmente vidi il letto, ed era proprio ora di dormire.
    La notte però passò troppo velocemente. La mattina, appena sveglio, ero completamente indolenzito. Solo per scendere dal letto mi ci vollero una decina di minuti.

    Arrivare fino alla cucina fu un impresa. Avevo male a tutte le gambe e mi risultava difficile anche solo alzare le braccia. Maledetti gli allenamento del giorno prima.

    «Buon giorno Zacaria... Dormito bene? Io ottimamente... Vuoi favorire la colazione? Credimi quando ti dico che oggi ti servirà molta più energia di ieri... Ieri era solo un breve riscaldamento...»



    Certo Atasuke, dormito bene. Accetto volentieri la colazione.
    Dopo una lunga ed abbondante colazione mi alzai e insieme ad Atasuke mi diressi all’uscita della casa dove mi avrebbe aspettato un altro intenso lavoro.

    Afferrai le fasce del giorno prima e le indossai velocemente. Le fasce sembravano più pesanti ancora del giorno precedente, ma non capivo se erano sul serio più pesanti o era tutto dovuto alla fatica accumulata il giorno precedente.

    La mattina per fortuna incominciava in modo abbastanza leggero, bisognava solamente spostare le legne dal carro alla “dispensa” della casa.

    Il lavoro, come nella giornata precedente, venne complicata da quei maledetti pesi, ma rispetto al giorno precedente questa volta l’esercizio richiedeva l’utilizzo di tutti gli arti, le braccia per sollevare la legna, e le gambe per spostare le legne.

    L’esercizio, a prima impressione, non sembrava molto impegnativo, ma dopo alcuni pezzi di legna spostata mi ricredetti. Ma quanto pesavano quei ceppi? Sembravano pesare tonnellate.
    Le gambe erano durissime dovute agli esercizi del giorno precedente, e per lo più i pesi mi stavano stremando. Non vedevo l’ora di finire quel maledetto esercizio, chissà che il successivo fosse un po’ più leggero di quello.

     
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  9. Asgharel
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    ~Casa di Atasuke - Schiva questo!~


    Zacaria era molto dolorante ed Atasuke poteva veredlo chiaramente. Non ebbe quasi bisogno di sfruttare le sue conoscenze mendiche per accorgersene. Dopo aver provato una cosa simile sulla sua pelle sapeva bene come ci si poteva sentire, ma almeno il suo amico non era costretto a farsi una doccia fredda in alta montagna alla mattina... Il lavoro procedeva a rilento ed Atasuke dal canto suo non si impegnava minimamente dato che altrimenti non avrebbe praticamente permesso a Zacaria di lavorare a sufficenza per smaltire almeno un po di tutto quel dolore scaldando un po i muscoli. La nota piacevole era che almeno nell'indossarli Zacaria era parso meno affaticato, segno che comunque il tutto serviva a qualcosa. Terminato l'immagazzinamento in circa un'ora e mezza, si era finalmente giunti alla fase successiva dell'addestramento che sarebbe durata sino all'ora di pranzo ed avrebbe proseguito nel pomeriggio.

    «Bene Zacaria... Ti senti carico? Adesso daremo il via ad un addestramento un po più pratico per migliorare anche i tuoi riflessi»


    Con quelle parole Atasuke aggiunse un cenno della mano per dire al suo amico di seguirlo giù fino alla palestra di allenamento.

    «Allora, qui sotto ho un'enorme scorta di armi da lancio e per questa prima fase ce ne serviranno molte. Ora tu dovrai posizionarti al centro del ring ed io attiverò casualmente questi piccoli lanciatori che ti bersaglieranno con un numero casuale di armi fino ad un massimo di 3 armi contemporaneamente»


    Atasuke stette ben zitto sulla cratteristica di aumento progressivo della difficoltà, dato che le torrette da prima avrebbero lanciato con velocità minima (50) per poi gradualmente accellerare fino a raggiungere il massimo impostato da Atasuke (150). Il compito di Zacaria era semplice, schivare quanti colpi possibile per evitare di farsi ammazzare da quell'addestramento. In totale le torrette erano 5 disposte attorno al ring in un immaginario pentagono. Se fosse stato fermo avrebbe potuto vedere solo tre di esse contemporaneamente, quindi era anche costretto ad allenare la sua concentrazione guardandosi tutt'attorno in ogni istante, dato che la prossima torretta a sparare poteva benissimo essere quella alle sue spalle. atasuke intanto avrebbe continuamente riarmato le torrette con le armi cadute dal ring per essere sicuro che la scorta non finisse.

    «Bene Zacaria... Dimmi quando sei pronto a partire!»


    Un sorriso unltimo sorriso, quasi malefico nell'attesa di un si dal suo amico e poi sarebbe scattato l'inferno delle armi da lancio. Atasuke le avrebbe fermate solo al termine dell'addestramento o per curare eventuali ferite di troppo del suo allievo, dopo le qali le avrebbe fatte ripartire. Ora tutto era nelle mani di Zacaria.


    OT - Bene, come già anticipato eccoci alla successiva fase di allenamento. In questo caso ti toccherà schivare quanti più colpi possibile nonostante le limitazioni delle fasce e del dolore. Gli ultimi colpo prevedono per te un'ovvio sforzo maggiore e quindi presuppongono un miglioramento intrinseco dei riflessi e/o dell'agilità per muoversi nonostante le limitazioni. Valuta che le macchine attaccheranno in modo ripetuto e che la stessa torretta potrebbe lanciare due volte consecutivamente (non di più) prima di un'altra, come se fosse un'avversario con shuriken e kunai in entrambe le mani. Anche se ti sposterai dal centro ce ne sarà sempre una a poterti bersagliare e colpire. Ricordo che puoi lanciare le tue armi o quelle che raccogli per terra per deviare quelle che ti vengono lanciate tirandole a tua volta o usandole per parare. Detto ciò buone schivate e parate! :riot: - /OT
     
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  10. elsamu
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    ..Che faticaccia!!..
    ..Addestramento Energia Verde..



    «Allora, qui sotto ho un'enorme scorta di armi da lancio e per questa prima fase ce ne serviranno molte. Ora tu dovrai posizionarti al centro del ring ed io attiverò casualmente questi piccoli lanciatori che ti bersaglieranno con un numero casuale di armi fino ad un massimo di 3 armi contemporaneamente»




    «Bene Zacaria... Dimmi quando sei pronto a partire!»


    Ok, iniziamo – urlai carico di energia.

    Non potevo stare fermo li impalato, altrimenti avrei sicuramente subito solo colpi. Anche se gran parte del corpo mi faceva male iniziai a saltellare sul posto ruotando il busto prima a destra e poi a sinistra, aiutando così la rotazione della testa per controllare tutte le torrette.

    Questa volta, a differenza della giornata precedente, avrei dovuto dosare maggiormente le forze, per cercare di arrivare meno stanco possibile alla fine dell’esercizio.

    Il primo colpo partì dalla torretta 1, quella giusta davanti a me. Un solo kunai, e la velocità del lancio non sembrava nemmeno eccessiva. Se non avessi avuto quei maledetti pesi avrei potuto schivarlo senza alcuno sforzo, ma, sia a causa dei pesi, sia a causa dei dolori ancora dal giorno precedente, schivai il kunai di un soffio, ruotando il busto. In realtà, solo appena dopo aver ruotato l busto mi accorsi che il Kunai non mi schivato, ma mi aveva graffio sul fianco sinistro.
    Non avevo sottovalutato affatto l’esercizio, ma non riuscivo a muovermi ancora così agilmente con quei pesi. Non potevo affatto risparmiarmi, dovevo dare il massimo già da subito e chi se ne importava se arrivavo stremato alla fine, in fondo era fatto tutto per farmi migliorare e quindi in tutti gli esercizi avrei dovuto dare il massimo dall’inizio alla fine.
    Nemmeno il tempo di riprendermi che dalla torretta 5 partirono 2 shuriken, e nello stesso tempo anche la torretta 3 sparo uno shuriken.
    Questa volta, schivare le prime due armi non fu affatto difficile, mi bastò spostarmi indietro di pochi passe, ma avvicinandomi così al successivo colpo.
    Per evitarlo cercai di saltare, ma non fui abbastanza pronto visto che venni colpito sulla scarpa destra.
    Accidenti, dovevo accelerare ancora più di e essere veloce nei spostamenti.
    Dovevo essere veloce, sia per schivare che per prepararmi alla nuova serie di colpi e c’era poco tempo tra una serie e l’altra.
    La torretta 2 sparò 1 kunai, e la torretta 4 sparò due shuriken. Nuovamente la torretta 2 sparò 1 kunai insieme alla torretta 1 che sparò 2 kunai. Successivamente la torretta 4 sparò 1 shuriken e la torretta 3 sparò 2 kunai.

    Riuscì a schivare tutti i colpi sparati e finalmente mi stavo abituando a quei maledetti pesi, o forse era solo mia impressione.
    Le torrette continuarono a sparare senza nessuna pausa e le cose iniziavo a darsi sempre più difficili. Non so se fosse la stanchezza o cosa, ma non riuscivo più a schivare i colpi così semplicemente. I movimento che facevano erano appena sufficienti per essere colpito di striscio.
    Ora i lanci, in ogni serie, erano aumentata vistosamente. Ogni “serie” almeno 3 torrette sparano in contemporanea, arrivando in certi casi a tirare anche rte armi a testa.
    Dovevo mettercela tutta e superare quella prova, e poi poteva essermi utile in caso di combattimento in inferiorità numerica.
    I colpi che venivano sparati sembravano velocissimi, ma in qualche modo riuscivo a schivarli, anche se la maggio parte dei colpi riusciva a graffiarmi, ma per fortuna era tutti colpi di striscio.
    Ormai ero stremato. Ma quando finisce questo allenamento? – pensai tra me – non ce la faccio.

    Per evitare tutti quei colpi che subivo decisi una tecnica obbligata, anche se forse non era consentita. Estrassi lo mio shuriken e iniziai a cercare di parare i colpi. Le armi che mi venivano lanciate aumentavano sempre di più e in quelle condizioni non potevo schivarle tutte. I primi colpi riuscì a schivarli, ma le altre armi le deviai con lo shuriken. Per me erano troppo.
    Ma quando sarebbe finito quell’esercizio?.
    Guardai Atasuke – Quanto manca ancora? – sono il fiatone – sono stanco.. Non ce la faccio più!!


     
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  11. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
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    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Casa di Atasuke - La corsa del pomeriggio~


    Zacaria era stato bravo, molto bravo a schivare e a parare tutti quei colpi nonostante le grandi limitazioni che si portava addosso. Ovviamente si era beccato un sacco di ferite, seppur di striscio. Atasuke decise quindi di terminare quella sessione d'addestramento dopo le ultime suppliche del suo kohai (termine giapponese: indica il compagno più giovane, controparte del sempai). Con perizia Atasuke si direzze da zacaria per medicare le sue ferite ed applicare cerotti e bendaggi qua e la. Non voleva di certo che il suo amico crepasse per un infezione o per chissà quale altro effetto secondario dovuto ad una ferita, seppur superficiale.

    «Ottimo lavoro Zacaria... Credo che tu ti sia meritato un po di riposo... Inoltre è ora di pranzo, quindi ti consiglio di farti una doccia mentre preparo il pranzo. Goditela dato che questo pomeriggio faremo un'altra corsetta fuori dal villaggio... Ah, se vuoi prima di partire faremo anche un salto a casa tua dato che non saremo di ritorno per almeno due giorni.»

    [...]


    Come aveva detto, dopo un lauto pasto a base di pollo arrosto cucinato da Atasuke i due erano ormai giunti alle porte del villaggio e si apprestavano a fare una corsetta rilassante. Sia Atasuke che Zacaria indossavano le fasce zavorrate. Zacaria per abituarcisi, Atasuke per non perdere l'allenamento.

    «Bene allora. Da qui daremo il via ad una piccola corsa che prenderà gran parte del pomeriggio. Se non ho errato i calcoli dovremmo arrivare al luogo designato per l'ora di cena e quindi avremo giusto il tempo per preparare un campo base prima che faccia buio. Detto ciò vienimi dietro!»


    Atasuke scattò con tutta la velocità che riusciva a sviluppare con quelle fasce addosso. Il compito di Zacaria per quella fase era banalmente di stargli dietro fino all'arrivo. Mentre la corsa proseguiva, Atasuke di tanto in tanto si fermava per guardarsi indietro stando bene attento a non perdere di vista il suo amico dato che poteva diventare molto problematico andarlo a cercare successivamente, oltre che una grossa perdita di tempo che avrebbe di certo inficiato sul suo programma di addestramento accellerato.
    Dopo almeno 4 ore costanti di corsa, Atasuke si fermò definitivamente nei pressi di una possente cascata in attesa di Zacaria. La corsa era stata lunga e nonostante tutto anche lui stava risentendo di un certo grado di affaticamento, quindi non era difficile immaginare come potesse stare Zacaria dopo l'estenuante lavoro della mattina.
    Al suo arrivo Zacaria avrebeb visto davanti a se uno splendido panorama costituito da un'enorme cascata che cadeva per una quindicina di metri accanto alla quale sostava Atasuke intento ad approntare un piccolo focolare dove cucinare le scorte di cibo che si era portato appresso. Tutta la zona era una verdeggiante radura a parte la parete rocciosa dalla quale sgorgava la possente cascata.

    «Bene arrivato Zacaria... com'è stata la corsa? Piaciuto correre così per i boschi di Konoha?»


    Le sue erano domande chiaramente ironiche, oltre che retoriche.

    «In effetti questa corsa mi ricorda la missione con Hoshi... Che ricordo quel maledetto inseguimento a causa delle azioni di Igoru... Comunque sia... che ne dici di montare le due tende mentre io mi appresto a preparare la cena?»


    Un sorriso sereno e vissuto si disegnò sul suo volto, mentre i suoi occhi mostravano la palese sincerità delle sue parole, lasciando alle loro menti i ricordi. Con sguardo acceso Atasuke rimirava il panorama di quella sera senza perdere mai di vista il focolaio su cui aveva iniziato a cucinare.


    OT - Allora, siamo vicini alla fine dell'addestramento per la verde (non è vero, ma mi piace fartelo credere). In questa fase voglio che tu descriva il bruciore delle piccole ferite (anche se sono lievi, sono comunque tante e quindi avranno un loro peso sullo status del tuo pg). Se vuoi su questo punto sfrutta il momento in cui ti vengono medicate e/o la doccia se decidi di farla per scaricare lo stress fisico. In unione al dolore dovuto al sovraccarico, ti toccherà correre come un dannato per starmi dietro.
    Dato che in questo post sono pochi gli elementi d'azione da compiere, è a tua completa discrezione decidere se e quali azioni bonus compiere. Inoltre voglio che ti concentri maggiormente sulla caratterizzazione psicologica di zacaria (rispetto ai precedenti post), sui suoi pensieri e sulle sue sensazioni. Il tuo post si concluderà con la nanna di Zacaria, quindi descrivi cosa eventualmente fai/dici/pensi fino all'ora di dormire.
    - /OT
     
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  12. elsamu
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    ..Finalmente si dorme..
    ..Addestramento energia verde..


    Finalmente Atasuke fermò le torrette. Appena schivai anche l’unico kunai caddi a terra stremato. Ero disteso in posizione supina, avevo il fiatone e sentivo bruciare gran parte del mio corpo.
    CITAZIONE

    «Ottimo lavoro Zacaria... Credo che tu ti sia meritato un po di riposo... Inoltre è ora di pranzo, quindi ti consiglio di farti una doccia mentre preparo il pranzo. Goditela dato che questo pomeriggio faremo un'altra corsetta fuori dal villaggio... Ah, se vuoi prima di partire faremo anche un salto a casa tua dato che non saremo di ritorno per almeno due giorni.»


    Il ragazzo mi si avvicinò e dopo aver parlato un attimo iniziò a medicarmi.

    Certo! Passo volentieri per casa. Devo prendere anche qualche ricambio. Questi vestiti sono da buttare ormai e viste le esperienze fatte fino ad ora mi sa che è meglio se
    Ahi! Brucia! Atasuke, fai piano per favore!
    Ogni volta che Atasuke passava sopra i graffi il taglio bruciava. Faceva davvero molto male.
    Maledizione a questo esercizio, forse era meglio se paravo di più e cercavo di schivare meno.

    Maledizione!! Che dolori!! Quanto brucia! Ma chi cavolo mi ha fatto fare tutto questo!! Maledetto allenamento! - pensai tra me e me, mentre soffrivo in silenzio.

    Finalmente dopo una decina di minuti Atasuke aveva smesso di medicarmi e coprirmi tutte le ferite. Appena rialzato lo ringraziai e mi diressi in bagno per farmi una bella doccia rilassante. Dovevo rilassarmi un attimo, tutto quell’esercizio mi aveva stremato. Solo per arrivare in bagno impegnai un bel po’ di tempo. Fu davvero un impresa. Le gambe erano doloranti, le braccia non riuscivo nemmeno a piegarle, tutti i muscoli del mio corpo erano indolenziti e sfiniti.

    Finalmente in bagno mi spogliai velocemente, anche se molto dolorante, e mi fiondai sotto l’acqua.
    Finalmente un po’ di relax. L’acqua mi colpiva giusto sulla parte alta della testa e scendeva lungo tutto il corpo.
    Chiusi gli occhi. Il mio corpo si stava rilassando tanto da iniziare a sognare ad occhi aperti. Ero sotto una cascata d’acqua. Tutt’attorno un intera radura pianeggiante. Era una sensazione straordinaria. Mi stavo rilassando da morire, quando aprì gli occhi e tornai alla realtà.

    Cavolo. Devo muovermi. – pensai tra me
    Quella doccia era stata un toccasana, almeno temporaneo, per il mio fisico.
    Mi rivestì con degli abiti che mi ero portato via di scorta, per sicurezza, e mi diressi verso la cucina dove Atasuke mi stava aspettando per il pranzo.

    Scusa per l’attesa. Mi stavo rilassando sotto la doccia e il tempo è passato. Anzi, scusa per il disturbo che ti ho recato fino ad ora. Dimmi quanto ti devo per tutto questo disturbo e saldare almeno i debiti per la tua ospitalità qui a casa tua.

    Dopo essere passato per casa e aver recuperato alcune cose utili per il viaggio mi ritrovai con Atasuke.

    CITAZIONE

    «Bene allora. Da qui daremo il via ad una piccola corsa che prenderà gran parte del pomeriggio. Se non ho errato i calcoli dovremmo arrivare al luogo designato per l'ora di cena e quindi avremo giusto il tempo per preparare un campo base prima che faccia buio. Detto ciò vienimi dietro!»


    Nemmeno il tempo di finire la frase che il ragazzo era già partito.
    Accidenti, che veloce. Non devo perdere tempo!
    Iniziai subito a correre per raggiungere il ragazzo, ma di avvicinarmi a lui non c’era proprio ragione.
    Mamma mia quanto corre! Devo riuscire a raggiungerlo!!

    E per fortuna che doveva essere una corsetta leggera – pensai tra me.
    Accelerai al massimo della mia velocità, ma Atasuke riusciva ad aumentare sempre di più distanza tra noi due.
    Ma come diavolo fa a essere così veloce?
    Eppure non mi sembrava di essere così scarso, ma non riuscivo a tenere il ritmo di Atasuke.
    Dopo una decina di minuti di corsa rallentai vistosamente. Se Atasuke si fosse reso conto avrebbe notato che andavo alla metà della velocità di prima.
    Il mio corpo mi stava dando una marea di problemi. Tutte le ferite che mi ero procurato durante l’allenamento si dovevano essere riaperte, visto che ad ogni passo sentivo tirare la palle e iniziano a darmi fastidio.
    Maledizione a tutti questi tagli! Devo riprendere il ritmo! – mi imposi tra me e me.
    Pieno di dolori alle gambe e bruciori su tutto il corpo, soprattutto al busto, ricominciai a correre, cercando di tenere lo stesso ritmo di prima.
    Ricomincia a correre, ma le ferite continuavano a bruciare e a rendermi la vita difficile.
    Devo stringere i denti e continuare. Non importa se mi fanno male, devo continuare a tutti i costi.
    Sto facendo questo addestramento per migliorare il mio fisico e questo sicuramente mi aiuterà a migliorare ancora di più. Dai, non posso fermarmi ora! – queste erano alcune frasi che mi giravano per la testa, autoconvincendomi che tutto ciò era solo per il mio bene e nient’altro. Se non fossi migliorato come avrei fatto a sconfiggere altri nemici?
    Non ce l’avrei mai fatta, e proprio per questo dovevo sfruttare questa grande possibilità che mi era stata data per migliorarmi ancora di più e raggiungere un livello superiore e diventare molto più forte!

    Tornai a correre con lo stesso ritmo di prima, anche se questa volta la cosa era molto più difficile di prima. Ogni passo che facevo sentivo la pelle tirare e i vestiti che battevano sopra le ferite continuavo a darmi fastidio.
    Strinsi i denti e continuai. Atasuke ormai era una sagoma in fondo, sembrava quasi si fermasse ogni tanto, ma non riuscivo a capire se era proprio così, visto che, lo stesso sudore che mi provocava il bruciore alle ferite, scendeva dalla fronte e mi finiva giusto sugli occhi causandomi dei problemi alla vista.

    Ero senza fiato, avevo male alle gambe, mi bruciavano tutte le ferite, e ovviamente la mia andatura era calata.
    Finalmente inizia a vedere la sagoma di Atasuke avvicinarsi sempre più. Siamo arrivati finalmente.– pensai
    Ero piegato sulle gambe, con le mani appoggiate sulle ginocchia, e stavo cercando di riprendere fiato, quando alzai lo sguardo per capire dove eravamo arrivati.

    Che meraviglia qui! E’ un luogo stupendo. Sembra quasi il luogo del pensiero prima in doccia. Questo si sarebbe il posto ideale dove passare una giornata di relax! – pensai tra me sorridendo, ma tornai subito alla realtà focalizzando il vero obbiettivo – Non penso però che qui riposeremo tanto.



    CITAZIONE

    «Bene arrivato Zacaria... com'è stata la corsa? Piaciuto correre così per i boschi di Konoha?»



    «In effetti questa corsa mi ricorda la missione con Hoshi... Che ricordo quel maledetto inseguimento a causa delle azioni di Igoru... Comunque sia... che ne dici di montare le due tende mentre io mi appresto a preparare la cena?»


    Ancora con il fiatone e cercando di riprendere fiato risposi ad Atasuke.
    Bè, la natura mi piace molto, - piccola pausa per riprendere fiato - ma a causa di questa corsa, come la chiami tu, non sono riuscito a godermi il panorama. – altra piccola pausa per riprendere fiato - Ero troppo intendo a cercare di raggiungerti per guardarmi attorno.



    Senza perdere tempo iniziai a montare le tende che, dopo una decina di minuti erano state montate e pronte all’uso.

    Bè, scusa Atasuke, ma mi assenterò un attimo. Ho una cosa da fare. Ti raggiungerò tra una mezz’oretta circa.
    Mi sarei quindi assentato per poco più di una mezz’oretta per andare a vedere da più vicino la cascata e rilassarmi e “lavandomi” sotto la cascata cercando di rigenerare un po’ il fisico e togliendo tutto quel sudore che ancora mi faceva soffrire su tutte quelle ferite.
    Sotto quella cascata iniziai al tempo trascorso fino a quel momento all’allenamento. Ripensai a tutta la fatica fatta fino ad ora e a quanta fatica avrei ancora dovuto fare.
    E per quale motivo era in quel magnifico posto? Cosa mi avrebbe fatto fare Atasuke qui?
    Riflettei per un paio di minuti, ma non mi venne in mente niente.

    Finito il relax mi rivesti e mi diressi velocemente da Atasuke che in teoria stava preparando un pasto per entrambi.
    Per tutto il tempo rimasi in silenzio. Ero molto curioso della motivazione per cui eravamo li, ma non volevo disturbare Atasuke con tutte le mie paranoie e domande e iniziai a riflettere sulla motivazione per cui eravamo li.

    Dopo nemmeno una ventina di minuti inizia ad avere sonno, quindi salutai Atasuke, mi fiondai in tenda.
    Spero solo di riuscire a dormire questa sera e non come ieri sera.
    Passarono solo pochi secondi che il sonno prese il soppravvento e crollai dalla stanchezza.



    Edited by elsamu - 6/2/2012, 09:45
     
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~La Cascata - Meditazione~


    Come c'era da aspettarsi Zacaria era esausto, talmente esausto che poco dopo la cena si gettò nella sua tenda e si assopì prima ancora di rendersi conto di esserci entrato. Con sguardo benevolo Atasuke lo osservò mentre dormiva godendosi il cielo stellato di quella notte.
    Al suo risveglio per una volta Zacaria non avrebbe trovato altri lavori da fare. In quella giornata il suo compito era un'altro, molto meno stancante fisicamente, tuttavia anche questo esercizio aveva una sua complessità.

    «Complimenti Zacaria, fino ad oggi hai fatto un'ottimo lavoro, tuttavia, come puoi ben immaginare non è ancora finita. Oggi però non lavoreremo sul tuo fisico, quanto piuttosto sulla tua mente, quindi puoi posare i pesi per oggi... gradisci la colazione?»


    Un sorriso accompagnò le sue parole mentre con calma e dedizione si versava una tazza di caffè godendosi il panorama. In fondo faceva bene anche a lui partecipare almeno in parte agli allenamenti di Zacaria, ma soprattutto era utile per instaurare un buon rapporto d'amicizia.

    «Come ti stavo dicendo oggi faremo un lavoro differente. Gli antichi dicevano Mens Sana in Corpore Sano, o qualcosa del genere. Il succo è che fino ad ora abbiamo lavorato sul tuo corpo, ma è giunto il momento di lavorare anche sulla tua mente e sul tuo controllo del chakra.»

    °Certo... Potrei chiuderlo in isolamento come era capitato con me... Ma almeno su questo posso evitare tutta quella drasticità... Ora che ci penso dovrei andare a trovare Aang un giorno di questi... Chissà come se la passa quel pigrone...°


    Mentre la sua mente divagava su qualche ricordo la colazione trascorreva abbastanza lieta ed Atasuke si preparava a spiegare nel dettaglio quello che Zacaria avrebbe dovuto fare.

    «Come puoi ben vedere questo porto è perfetto per rilassarsi e passare una buona giornata a svuotare la mente e pensare un po a sè, non trovi? Bene, il tuo compito oggi è di restare sotto quella cascata per tutta la giornata, a parte un'oretta giusto per mangiare il pranzo. Anche se è una bella giornata ti potrebbe capitare di avere freddo, ma questo è un effetto secondario della cosa. Se riuscirai a mantenere una sufficente concentrazione non soffrirai del freddo, ma soprattutto il migliore fluire del chakra dovrebbe scaldarti a sufficenza.»


    Egli ignorava che maggiori abilità nel controllo del chakra permettevano agli shinobi di isolarsi dall'ambiente esterno evitando di soffrire il caldo, il retto o le condizioni meteorologiche avverse, tuttavia aveva già imparato che una sufficente concentrazione migliorava anche la resistenza fisica e l'acqia fredda temprava corpo e spirito.

    [...]


    Come aveva predetto, Atasuke preparò il pranzo, concedendo a Zacaria un'ora di tempo per gustarselo e per recuperare parte delle energie perdute. Anche se in quell'esercizio non vi erano sforzi prettamente fisici, stare fermi per un'intera mattinata sotto una cascata a meditare risucchiava molte energie.

    «Ottimo lavoro Zacaria... Creid di reggere fino all'ora di cena? sappi che più tardi inizierà probabilmente a soffiare anche una brezza gelida, soprattutto valutando come sta andando la giornata. Con queste temperature nel pomeriggio di certo la notte sarà freschetta»


    Quelle di Atasuke erano banali supposizioni, tuttavia veritiere dato che più tardi, molto prima del calar delle tenebre un fresco venticello iniziò a soffiare. Di li a poco le temperature iniziarono ad abbassarsi e per Zacaria provato ed infradiciato dalla tesat ai piedi quella di certo non era una bella serata. Quando la cena fù pronta Atasuke andò a chiamare Zacaria portando con se un'asciugamano ed alcune coperte per evitare che si ammalasse, sempre che già non si fosse ammalato.

    OT - Bene allora. In quetso post non c'è molto da fare, quindi dovrai concentrarti molto nei dettagli di quello che farai XD. Puoi interagire con Atasuke, ma non ti risponderà al di fuori della colazione, della pausa pranzo e della cena. Voglio che ti concentri principalmente sulla meditazione e sulle sensazioni di zacaria. Un buon modo può essere descrivendo qua e là qualche suono che sente, qualche "visione" che gli appare (eventualmente legabile alla ts che vuoi apprendere) o altro. Detto ciò sai come trovarmi in caso di problemi/dubbi/perplessità :zxc: - /OT
     
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  14. elsamu
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    ..Visioni??..
    ..Addestramento energia verde..


    La mattina ormai era arrivata, ma questa volta la nottata era passata molto meglio del solito.
    I dolori ormai erano calati in confronto ai giorni precedenti, chissà forse mi stavo già abituando a tutti quei dolori.
    Ero ancora li, nella tenda, che sgranchendomi vidi Atasuke dopo distante dalla mia tenda con una tazza in mano.

    Mi alzai velocemente, e lo raggiunsi. Atasuke era lì con una tazza di caffè in mano.

    «Complimenti Zacaria, fino ad oggi hai fatto un ottimo lavoro, tuttavia, come puoi ben immaginare non è ancora finita. Oggi però non lavoreremo sul tuo fisico, quanto piuttosto sulla tua mente, quindi puoi posare i pesi per oggi... gradisci la colazione?»



    Certo, ben volentieri. Una bella tazza di caffè per svegliarsi meglio e qualcosa da mettere sotto i denti non lo rifiuto di certo. Dovrò farmi perdonare per tutto questo!

    Afferrai una pasta, e inizia a mangiarla, mentre Atasuke continuava a parlare.

    «Come ti stavo dicendo oggi faremo un lavoro differente. Gli antichi dicevano Mens Sana in Corpore Sano, o qualcosa del genere. Il succo è che fino ad ora abbiamo lavorato sul tuo corpo, ma è giunto il momento di lavorare anche sulla tua mente e sul tuo controllo del chakra.»



    «Come puoi ben vedere questo porto è perfetto per rilassarsi e passare una buona giornata a svuotare la mente e pensare un po a sè, non trovi? Bene, il tuo compito oggi è di restare sotto quella cascata per tutta la giornata, a parte un'oretta giusto per mangiare il pranzo. Anche se è una bella giornata ti potrebbe capitare di avere freddo, ma questo è un effetto secondario della cosa. Se riuscirai a mantenere una sufficiente concentrazione non soffrirai del freddo, ma soprattutto il migliore fluire del chakra dovrebbe scaldarti a sufficienza.»



    Tutta la giornata sotto la cascata? – risposi io – Bè, se fosse una cosa di un paio di ora non dovrei aver problemi, ma per tutta la giornata sarà proprio dura. Ok dai..Quando iniziamo?

    Senza esitare mi avvia velocemente verso la cascata. Come la serata precedente mi posizionai sotto la cascata, ma questa volta vestito per bene, visto che comunque avevo portato un paio di vestiti di ricambio per sicurezza.
    Mi posizionai giusto sotto la cascata, e restai fermo in piedi giusto sotto l’acqua.
    Ero già abituato a quella cosa, e nonostante l’acqua non fosse proprio calda, non ebbi nessun problema a restare li fermo in posizione.
    Lo scroscio d’acqua che cadeva su di me era molto rilassante, ma vista che dovevo restare lì per parecchio tempo era meglio concentrarsi subito dall’inizio per cercare di non morire di freddo.
    Chiusi gli occhi, e iniziai a rilassarmi, svuotai la mente da tutto il resto e, approfittando di quel tempo a mia disposizione, iniziai a pensare a quei giorni trascorsi durante l’allenamento, a tutto quello fatto durante la mia carriera di ninja.

    Quei giorni trascorsi con Atasuke mi avevano davvero aiutato molto. Il ragazzo mi aveva fatto notare, che nonostante fossimo entrambi Genin, e quindi lo reputavo come una persona simile a me, lui era molto più forte e molto più preparato. Nonostante tutti i miei allenamenti, non ero riuscito proprio a crescere così tanto come avevo immaginato.
    Mi tornò in mente ancora quel “combattimento” di preparazione in cui Atasuke aveva schivato tutto con troppa semplicità. Fisicamente non ero affatto preparato come lui, nonostante la mia carriera era iniziata solamente con una preparazione fisica.
    Iniziarono a tornarmi in mente gli esercizi fatti fino a quel momento, il taglio dei ceppi di legno, la corsa trainando il carro carico, lo spostamento delle legne, lo schivare e il parare delle armi lanciami contro e la corsa fino a questo stupendo posto.
    Ogni esercizio aveva avuto uno scopo in particolare, ognuno era basato su una caratteristica in particolare, forza, velocità, i riflessi, la resistenza e dopo tutta quella fatica avrei sicuramente visto dei risultati. Sicuramente sarei diventato più forte di prima, e se fossi diventato ancora più forte avrei potuto davvero riuscire a portare a termine il mio obbiettivo.
    Chissà cosa mi avrebbe ancora aspettato prima di concludere il mio allenamento.

    Quell’allenamento mi ricordava molto quello fatto con il maestro Hoshi, poco dopo il corso per diventare genin. Come questo, anche quello era stato un allenamento molto duro. Avevamo iniziato a parlare del chakra, e proprio grazie a Hoshi avevo imparato a usarlo.
    Mi ricordai così di tutto il corso genin che avevo passato, senza mai utilizzare il chakra. Era stato proprio il maestro a mettermi curiosità sul chakra e ha costringermi a chiedergli di darmi qualche lezione. La tecnica che mi aveva più colpito era quella tecnica del vento, con cui una copia del maestro si era messa a “volare” tramite un turbine di vento.
    Chissà se mai riuscirò a imparare anch’io a “volare”. Sarebbe davvero molto utile anche per velocizzare gli spostamenti e per far molta meno fatica risparmiando le forze. Proprio in quel momento la mia attenzione fu attirata da un cinguettio di un uccellino su un albero lì vicino.
    Quell’uccellino fece viaggiare la mia fantasia. Improvvisamente m’immaginai sulla schiena di una grande aquila, che volava a un centinaio di metri di altezza, da dove vedevo gran parte del terreno.
    Colto da un’improvvisa paura, aprì gli occhi. Ero ancora lì sotto la cascata, non avevo affatto freddo. Sentivo dentro di me il chakra scorrere provavo uno strano calore. Come mi aveva detto prima Atasuke bastava un po’ di concentrazione per poter far fluire il chakra e farmi riscaldare da esso. In quel momento vidi in lontananza Atasuke che stava preparando il pranzo. Era ormai ora di pranzo, quindi uscì da sotto la cascata e mi diressi verso il ragazzo.

    Il pranzo durò circa un’oretta, giusto il tempo di mangiare con calma quelle prelibatezze cucinate dal ragazzo.

    «Ottimo lavoro Zacaria... Credi di reggere fino all'ora di cena? sappi che più tardi inizierà probabilmente a soffiare anche una brezza gelida, soprattutto valutando come sta andando la giornata. Con queste temperature nel pomeriggio di certo la notte sarà freschetta»


    Effettivamente la giornata si stava incupendo e il sole stava iniziando a sparire dietro alle nuvole che erano comparse in cielo.
    Certo che ce la faccio! E se non ce la faccio, resterò comunque lì sotto e soffrirò. – risposi sorridendo

    Era ora di tornare sotto, e sicuramente la permanenza sotto la cascata non sarebbe stata facile come la mattinata, visto il vento che stava salendo.

    Mi riposizionai nuovamente sotto la cascata, ma questa volta mi sedetti per terra, per far si di disperdere anche meno calore possibile.

    Inizialmente mi fu molto difficile concentrarmi. Il vento che si era sollevato iniziava a farmi sentire freddo, e di certo il tempo non sarebbe migliorato.
    Chiusi nuovamente gli occhi e cercai di concentrarmi. Questa volta l’unico rumore che si sentiva era lo scroscio dell’acqua e il soffiare del vento.

    Tutto d’un tratto mi trovai a casa dei miei genitori ancora nel piccolo paesino nel bosco. Forse era un ricordo passato, poiché, guardandomi allo specchio, mi accorsi che ero io da piccolo. Uscì di casa e vidi i miei genitori poco distanti. Mio padre stava disegnando, mentre mia madre, accanto a lui, lo stava guardando. Senza farmi vedere, iniziai ad avvicinarmi incuriosito, per osservare cosa stava disegnando, e notai che sulla tela era raffigurato un cucciolo di lupo, quasi a dimensioni reali.
    Il disegno sembrava finito, ma mio papa era ancora li che lo stava fissando. Come mai quello strano comportamento? Che cosa stava aspettando? Mi avvicinai ancora un po’, restando però nascosto fino ad arrivare a una decina di metri da loro.
    Improvvisamente il ricordo si interruppe, e mi ritrovai nuovamente sotto la cascata.
    Aprì gli occhi e mi osservai attorno. Era tutto come prima, anche se il tempo stava sempre peggiorando, e in lontananza c’era Atasuke che iniziare ad accendere il fuoco per la cena.
    Forse mancava poco alla fine dell’esercizio, ma come mai ricordavo/sognavo quelle cose?
    Era solo frutto di una mia immaginazione o era un ricordo passato?
    Richiusi gli occhi e cercai di concentrarmi nuovamente per ritornare al sogno/ricordo che stavo vivendo poco prima.
    Finalmente dopo alcuni minuti riuscì a ritornare nel punto prima dell’interruzione. Ero ancora li, nascosto dietro agli alberi, a osservare i miei genitori davanti alla tela. Ora però la tela era vuota, non c’era più disegnato il lupetto. Come mai non c’era più? Beh, forse semplicemente aveva cambiato tela, ma la cosa mi sembrava strana perché sembrava tutto come prima. Notai improvvisamente qualcosa di molto strano. Il lupetto che avevo visto in precedenza non era più sulla tela, ma era diventata una cosa creatura ed era vicino ai piedi di mio padre.
    La cosa mi lascio completamente basito. Ma cosa è successo? Mentre mia madre prese in braccio il cuccioletto mio padre ricominciò a disegnare. Che cosa stava facendo ora? Dopo pochi istanti il disegno era finito. Nella tela c’erano rappresentati un paio di uccellini. Dopo pochi istanti gli uccellini uscirono dalla tela e si appoggiarono sulle sue spalle.
    Ma come aveva fatto? Allora il lupo non era solo una mia immaginazione!!
    Dopo poche parole sussurrate da mio padre, i due uccellini presero il volo.
    Ma che diavolo era?

    Improvvisamente sentì una voce, aprì gli occhi e mi accorsi che Atasuke mi stava chiamando. Era a pochi passi da me, con un asciugamano in mano.
    Ora si sentivo freddo. Ringraziai Atasuke per l’asciugamano, me lo avvolsi attorno e mi indirizzai con lui verso il luogo della cena.
    Atasuke, ho fatto uno strano sogno. Ho sognato mio papa che disegnava degli animali su una tela, e gli animali prendevano vita. Sai cosa potrebbe essere?
    Non sapevo se era solo un sogno o un ricordo, ma ero curioso di capire di cosa si trattasse, forse Atasuke avrebbe potuto aiutarmi.


     
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    Narrato

    °Pensato°
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    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~La Cascata - Cena~


    L'addestramento era andato bene. Zacaria era infreddolito, tuttavia la sua concentrazione fissa gli aveva permesso di non cedere alle lamentele del suo corpo, temprando così in un solo colpo mente, corpo e spirito.

    "Atasuke, ho fatto uno strano sogno. Ho sognato mio papa che disegnava degli animali su una tela, e gli animali prendevano vita. Sai cosa potrebbe essere?"

    «Le possibilità sono due in effetti... In primo luogo potrebbe essere un'allucinazione dovuta allo stress forzato a cui il tuo corpo ha dovuto resistere, l'altra opzione è che in qualche modo hai sbloccato qualche tuo vecchio ricordo di quando eri piccolo, oppure la tua mente ha creato un ricordo inconscio di una qualche abilità particolare... Tuttavia credo sia meglio riparlarne domani a mente fresca e riposata.»


    Un sorriso ed una pacca sulla spalla di Zacaria accompagnarono le sue parole, mentre la cena li attendeva e dopo di essa il tepore delle tende e dei sacchi a pelo.

    [...]


    ~La Cascata - Senjutsu e Precisione~


    Al suo risveglio Zacaria avrebbe trovato solo la colazione pronta, mentre di Atasuke non pareva esserci più traccia. L'unica cosa che restava di lui era un banale bigliettino posto al di sotto del piatto su cui era servita la colazione.
    CITAZIONE
    Bene Zacaria... Il tuo compito di oggi è di trovarmi seguendo qualche indicazione che ti ho lasciato qua e là. Prima di arrivare da me dovrai passare 4 checkpoint in cui troverai gli indizi per raggiungere quello successivo. Se non seguirai il percorso giusto probabilmente ti perderai, ma questo non posso saperlo, dato che dipende dal tuo senso dell'orientamento.
    Ma bando alle ciance ed eccoti il primo indizio: Ora mi trovo in un luogo assieme ad un tizio, probabilmente lo conosci. Quello che posso dirti è che questa persona quando non la nomini c'è ma appena la nomini non c'è più. Chi è?
    Il prossimo indizio lo troverai nel luogo descritto sopra ad un ceppo di legno.

    Lungo l'unico percorso possibile per trovare Atasuke il povero Zacaria si sarebbe trovato a dover schivare e disattivare diverse trappole che Atasuke aveva previsto e piazzato nella notte. In particolare in questo primo tratto acaria si sarebbe trovato a dover fronteggiare diverse buche piazzate nel terreno. Alcune di esse erano vuote, mentre altre al fondo erano riempite di rovi o di ortiche. Nulla di mortale, percarità, ma di certo sarebbe stato poco piacevole caderci dentro, anche solo per la difficoltà nell'uscirne dati i tre/quattro metri di profondità.

    [...]


    Se e quando Zacaria fosse giunto al waypoint, avrebbe trovato una splendida radura coperta dalle fronde degli alberi perfettamente silenziosa in cui nulla pareva accadere. L'unica "struttura" visibile era il ceppo di legno posto esattamente al centro della stessa con una lettera poggiata sopra di esso chiusa in una busta. Se egli avesse cercato di prenderla ed aprirla, avrebbe attivato una trappola collegata tramite l'invisibile filo di nylon ad un simpatico meccanismo che avrebbe liberato due tronchi sospesi che sarebbero arrivati contemporaneamente da destra e da sinistra per schiacciare Zacaria nel mezzo. Questa volta la trappola era mortale, data la rapidità con cui questa si chiudeva. [Vel. 300] La sua unica possibilità risiedeva nel tagliare con un unico e rapido lancio i fili che tenevano su quei tronchi in modo che questi si schiantassero a terra prima di cozzare tra loro con Zacaria in mezzo.
    CITAZIONE
    Bene. Se leggi questo messaggio vuol dire che sei sopravvissuto alla mia trappola. Scusa la brutalità della cosa, ma era necessario per migliorare i tuoi riflessi e per forzarti ad un rapido colpo preciso in una situazione stressante. Ma bando alle ciance ed eccoti il prossimo indizio.
    Il prossimo checkpoint si trova a nord di qui, tuttavia devi scoprire dov'è il nord, quindi cercati un indizio utile per trovare la strada. La lettera la troverai dentro ad un albero cavo alquanto rinsecchito, non avrei problemi a trovarlo se prendi la direzione giusta. Ah già... quasi dimenticavo... stai attento ai tronchi!

    Atasuke aveva analizzato con attenzione quella scelta, infatti aveva scelto appositamente quel luogo dato che era un simpatico spiazzo racchiuso dalla foresta e con le fronde degli alberi che impedivano quasi di localizzare l'esatta posizione del sole. Per precauzione poi Atasuke avrebbe rubato anche tutte le eventuali bussole o orologi di Zacaria per evitare che questi se ne approfittasse per seguire con facilità la direzione. Lungo il cammino poi Zacaria avrebbe trovato decine di quelle trappole fatte con i tronchi che Atasuke aveva piazzato lungo la via attivandole sempre con dei fili tirati e nascosti tra le foglie e l'erba del terreno e tenendo su le trappole con corde e cordami che si era portato dietro da casa. I tronchi variavano di velocità in modo irregolare e puramente casuale, come anche era casuale la loro disposizione, dato che potevano arrivare da destra o da sinistra, apparentemente senza seguire uno schema ben definito.


    OT - Il precedente post andava bene, anche se magari avrei lavorato maggiormente sul fattore TS, tuttavia puoi (se hai idee) lavorarci comunque sopra per cercare di immaginarti e prenderti uno stemma base per giustificarti la bestia illustrata lv.1. Unica pecca i codici che ogni tanto ci sono, ogni tanto no (tipo per l'ultime frasi parlate). Questo post è relativamente "banale" semplicemente devi venirmi a cercare e devi spremerti le meningi per riuscire a capire dove trovarmi ed eventualmente per capire come e dove piazzo le trappole, secondo quale ordine, etc... Voglio quindi vedere i tuoi ragionamenti e voglio avere il mal di testa per te leggendo XD Per quanto riguarda i tronchi sappi che alcuni ti toccherà schivarli mentre alcuni dovrai bloccarli lanciando qualcosa per tagliare le corde che li tengono su. Sei inoltre libero di andare a recuperare le armi che lanci (altrimenti nont i basteranno XD). Per dubbi, perplessità o le soluzioni agli indovinelli (se proprio non ci arrivi dopo almeno 2/3 giorni da questo post o anche solo per avere conferma dell'esatta soluzione, anche oggi stesso) sai come contattarmi XD - /OT
     
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25 replies since 19/1/2012, 17:20   246 views
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