Paese del Fuoco: la Strada del Vento

[Missione Accademica]

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  1. Kalastor
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    Premessa.
    Una lettera di poco conto.



    Ben fatta, non c'è che dire. Rotoli di fermo in ferro lucido, carta di ottima qualità, scrittura chiara e tutti i sigilli ufficiali. Allegato c'era anche un messo di tutto rispetto, personaggio dal fisico slanciato, viso giovanile con qualche cicatrice appena accennata ed un sorriso sempre pronto. Era una di quelle persone che si ha sempre l'impressione di aver visto da qualche parte, ma senza mai averne la reale certezza. Arrivò in un giorno qualunque. Poteva essere la mattina, come il tardo pomeriggio o addirittura la notte. Premesse di rito, scusa, ringraziamenti. Un'introduzione abbastanza formale a quelle che mano a mano si delineavano sempre più come rogne in piena regola. Alla fine la frase conclusiva, convocazione ufficiale del Villaggio di Konoha per conto dell'Accademia. Altre specifiche, altri ringraziamenti, altre scuse, ed anche il messo se ne andò, lasciando solamente la tempesta che si era portato dietro.

    All'attenzione di Iron Tobi Inuzuka,

    aver riscontrato la sua presenza entro le Mura del Villaggio ci fatto sperare che lei fosse effettivamente ancora viva, nonostante un'assenza durata ormai più di un anno. In ossequio ai suoi doveri di Jonin e Ninja Medico di Konoha le affidiamo quindi la seguente Missione, nella speranza che questo possa presto riportarla a casa fra l'affetto degli Amministratori che più di tutti la stimano. Nella zona meridionale del Paese del Fuoco si trova il Villaggio del Cervo, un avamposto in prossimità dei confini col Paese del Vento. Di recente i Ninja a capo del suo reparto militare hanno segnalato una serie di cruenti attacchi ai danni tanto della popolazione civile quanto degli stessi inviati Accademici, attacchi che sono culminati con un assedio della durata di tre giorni, conclusosi con una ritirata strategica del nemico. Oltre ogni ragionevole dubbio si tratta di azioni volte ad impedire la messa in sicurezza della antica via carovaniera che collega i Paesi di cui sopra, di grande importanza strategia per l'approvvigionamento di armi alle truppe impegnate nella repressione dei bande di predoni del deserto, oltre che all'intensificata attività commerciale. La situazione è molto grave, il Villaggio è seriamente danneggiato e la loro falda acquifera è stata compromessa, così da causare l'insorgere di un'epidemia di tifo e diversi casi di avvelenamento da sostanze a noi sconosciute. Cibo ed acqua scarseggiano, il morale dei Ninja è vicino al punto di rottura e la popolazione comincia a mal sopportare la presenza dei militari. Inoltre l'indebolimento delle mura ha spinto anche i criminali locali a farsi forti e non si conta il numero di omicidi. L'Accademia ha già provveduto ad inviare i primi soccorsi ma occorre un Ninja esperto per coordinarli a garantire la sicurezza degli operatori sanitari. È inoltre di prima importanza identificare gli aggressori ed eliminarli il prima possibile. Le saranno affiancati due Chunin di provate capacità allo scopo di fornirle incondizionato appoggio nello svolgimento della missione. Il vostro incontro avverrà alle coordinate 17, 35 della griglia E16, precisamente alla Locanda del Villaggio di Kyoshi, dove vi è già stata riservata una stanza. Buona Fortuna.

    All'attenzione del ricevente,

    le è stata affidata una Missione di vitale importanza. Nella zona settentrionale del Paese del Fuoco si sono verificati degli scontri fra i Ninja Accademici ed un gruppo di Ninja che rischiano seriamente di minare gli equilibri interni a quella regione. Iron Tobi Inuzuka, Jonin di questo Villaggio, guiderà il gruppo. Il punto d'incontro è alle coordinate 17, 35 della griglia E16, presso la Locanda del Villaggio Kyoshi, dove vi è stata riservata una stanza. Sarete ragguagliati più dettagliatamente in loco. Buona Fortuna.


    [...]


    Il Villaggio Kyoshi era un punto nel niente più assoluto. Una mezza dozzina di case sorte sulla riva di un fiume, di quelle col tetto di paglia ed i muri di legno massiccio. Poi per chilometri non s'incontrava altro che pianura intervallata da qualche foresta di ridotte dimensioni. Deve la sua fortuna, com'era facile immagine, alla vicinanza con il corso d'acqua che garantiva alla città tanto il nutrimento quanto la possibilità di guadagnare soldi buoni traghettando i viaggiatori ai paesi vicini. Gli abitanti erano quindi abituati a trattare con gli stranieri e questo li rendeva generalmente piuttosto cordiali e disponibili. Cercando bene era possibile trovare provviste ed equipaggiamento di prima necessità, non certamente della qualità più eccelsa ma sufficienti a rispondere alle necessità di qualunque Ninja di passaggio. C'era un'unica Locanda, l'edificio più grande di tutti, capace di contenere sino a centoventi persone contemporaneamente.

    A nome di Iron Tobi era stata riservata una suite matrimoniale. Una stanza da letto, un'altra che fungeva da salottino ed un ampio bagno con doccia e vasca idromassaggio. Oltre all'inevitabile letto a due piazze erano a disposizione dei Ninja anche un tavolo di modeste dimensioni con quattro sedie, imbandito con frutta fresca, verdure di stagione, acqua e vino locale. Era stato inoltre consegnato ad una persona fidata tutto il materiale più o meno necessario per la missione, l'intera documentazione riguardante il Villaggio del Cervo e del territorio circostante, compresa la totalità dei resoconti compilati dai Ninja di stanza in quella zona.




    Okey, piccola premessa. Missione ufficiale, quindi prendetela seriamente da subito. Priorità assoluta, per cortesia postate prima qui! Idealmente il tempo limite è 5 giorni, dopo i quali non vi caccio sicuramente fuori a pedate, ma vi punisco. Vi punisco in un modo che non potete nemmeno immaginare nei vostri incubi. Detto questo, entriamo nel concreto. Da qui in poi sino a quando non ve lo dico/consultate i documenti, il gioco è vostro. Conduce Iron che dovrò saggiare le vostre capacità e ragguagliarvi sulla Missione. Quando vi ritiene pronti me lo fa sapere, ed io vi mando avanti. Non aspettate un mio post, se non nei casi citati sopra. La descrizione del viaggio sino al Villaggio di scalo è a vostra discrezione. Tendenzialmente cercate di fare post sì ricchi di significato, ma anche concreti. Ultima cosa, se vedo errori di grammatica o ripetizioni, vi stacco la testa. Se scrivete boiate, stacco la testa a Drake. Buon giorno =D
     
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  2. Iron_Malfoy
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    *Ricevere una missiva ufficiale poteva dire solo 2 cose: Promozione o Missione. Nel primo caso portava a rogne nel breve lungo periodo, nel secondo di solito erano immediate. Se poi si considerava il povero sfortunato che te la recapitava allora capivi senza aprirla a quale delle due categorie si riferisse.*

    *Il poverino sapeva che il recapitarla non era solo una semplice consegna, da come l'avesse consegnata sarebbero potute derivare diverse soluzioni alla situazione in esame sulla pergamena. Normalmente era proprio l'Amministrazione ad indicare al disgraziato cosa e come farlo. Ed eccolo li infine, davanti ad Iron questo giovane uomo di primo pe.. ehm... pelliccia.*

    *Mi rammarica disturbarla, mi scuso infinitamente, la ringrazio per la sua disponibilità (cosa tutta ancora da vedere) e poi eccola li scivolare nefasta sulla lingua di quel cucciolo, che in quel momento si stava trasformando in un biforcuto, la frase ufficiale a cui non era dato modo di scappare:"Il Villaggio di Konoha per conto dell'Accademia la convoca con urgenza immediata.". Quella dannata frase che legava al dover fare, anche contro la propria volontà e impegni, e che non lasciava via di fuga. Era il tuo lavoro, eri nato per quello, eri Jonin proprio perchè a quella frase non avevi mai girato le spalle. Uno sbuffo velato esce dalle labbra e via subito che il povero postino ricomincia con un'altra serie di vogliate scusarmi nuovamente, vi prego di comprendere la celerità della richiesta, la ringraziamo ancora immensamente.*

    *No, non mi stai veramente ringraziando immensamente, al più mi vuoi far credere che la scelta di entrare in missione sia una scelta mia. Certo, come no.*

    *L'uomo se ne va e in mano ad Iron resta un rotolo di fermo in ferro lucido, carta di ottima qualità con tutti i sigilli ufficiali. Aspetta che l'uomo se ne vada perchè non ha nessuna intenzione di permettere al primo curioso di sapere per quale missione è stata chiamata. Così una volta che lo vede lontano, che per i sensi di un Inuzuka significa che era davvero molto ma molto lontano, rompe il sigillo e apre il rotolo.*

    *Scrittura ordinata, lessico preciso, il solito classico bla bla bla di introduzione quindi si ferma su di una frase e la rilegge 3 volte. Non è una frase indicativa della missione ma nasconde un velo di una verità fin troppo celata dalla Jonin nell'ultimo periodo. Una quarta lettura non facilita l'acquisizione mentale del suo significato.*

    CITAZIONE
    In ossequio ai suoi doveri di Jonin e Ninja Medico di Konoha le affidiamo quindi la seguente Missione, nella speranza che questo possa presto riportarla a casa fra l'affetto degli Amministratori che più di tutti la stimano.

    *Potrebbe continuare a leggerla per tutto il giorno, l'occhio allenato scorre alla fine della missiva per vedere se è firmata ma non vi trova quelle iniziali che sembrano così impresse in quell'unica frase. Sembra che l'amministratore in questione, Xander, le stia dicendo di persona "Diamine Iron manchi dal mio letto da più di un anno dove diavolo ti eri cacciata sei scappata così su due piedi senza dirmi niente, ero preoccupato." o forse è solo il suo desiderio che lui pensi una cosa del genere? Lui non potrebbe capire. Esser tornati a Konoha non significa necessariamente rivelargli il perchè se n'è andata, meglio tenerli al sicuro nascosti. Coerenza Iron! Sospira, prima o poi dovrà affrontarlo, ma non ora. Ora ha un'ottima scusa per assentarsi nuovamente, per fuggire, compiendo il suo dovere, al dovere nel confronti dell'uomo che le ha dato... chiude gli occhi e nella sua testa urla un forte "BASTA" quindi focalizza totalmente la sua attenzione sulla missiva.*

    *Una missione che solo lei può dirigere senza ombra di dubbio e che presenta sicuramente aspetti medici interessanti. Prepara il suo zaino con estrema cura, senza tralasciare oggetti che potrebbero in qualche modo servirle e aggiungendo l'equipaggiamento da combattimento standard perchè non si sa mai. Un rapido segnale a Sharpy e Mikomi ed è pronta a partire per la Locanda del Villaggio di Kyoshi.*

    Kyoshi

    *Il viaggio era stato tranquillo, rapido e indolore d'altronde non sempre si è così sfortunati e si incontra per strada qualche bestia pronta a mangiarci o qualche disgraziato che necessita d'aiuto e anche se ci fossero stati, alla velocità di viaggio dell'Inuzuka non si sarebbero nemmeno accorti del suo passaggio.*

    *Kyoshi era uno di quei paesini disgraziati nel nulla ma fortunati perchè sulla riva di un fiume che garantiva cibo e soldi. Case dal tetto di paglia e muri di legno massiccio, odore di reflusso delle acque e alghe di fiume. Guardandosi attorno era evidente che gli abitanti fossero abituati agli stranieri infatti al suo passaggio riceveva cordiali saluti e disponibili informazioni circa la strada per raggiungere la locanda. Iron attraversò il paese curiosando per il mercato locale. Vi erano diversi banchi di cibo e un paio di negozi di armaioli.*

    *In fondo alla strada sorgeva infine la Locanda. Entrò salutando e presentando le sue credenziali per ritirare la chiave della camera per la notte. L'uomo iniziò ad inchinarsi più e più volte mentre l'accompagnava di persona ma solo quando Iron entrò nella stanza capì il perchè. Xander le aveva prenotato una suite matrimoniale. Camera da letto, salotto, un ampio bagno con doccia e vasca idromassaggio, un letto enorme a due piazze, un tavolo con quattro sedie frutta in abbondanza, verdure di stagione, acqua e vino. Uno spreco di proporzioni gigantesche. Si ripromise di scrivere missiva all'Amministrazione di Konoha confidando che la prossima volta venissero spesi meno soldi per le sciocchezze e qualche soldo in più per l'equipaggiamento.*

    *Constatando che per i due Chunin a lei affidati non erano state predisposte delle stanze chiese se fosse possibile convertire la sua in tre dalle dimensioni ridotte. Un letto e un bagno sarebbero stati più che sufficienti. Inoltre chiese che le tre stanze fossero posizionate attigue e che a lei venisse affidata la centrale delle tre.*

    *Non passò molto che le venne consegnato anche tutto il materiale per la missione. L'intera documentazione riguardante il Villaggio del Cervo e i territori confinanti, i resoconti dei Ninja di campo e la situazione attuale.*

    *Avrebbe quindi consultato i plichi occupando uno dei tavoli al bar della Locanda in attesa dei due Chunin. Il locandiere aveva l'ordine di portare i due ragazzi ognuno nella propria stanza, qualora fosse stato possibile convertire la camera e dirigerli poi da lei. Sharpy e Mikomi si stesero rilassandosi sotto al tavolo.*
     
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    Una missione Accademica



    Narrato
    pensato
    «Parlato di Miyori Uchiha»
    "Parlato di niisan Hajime Saito"
    "Parlato di Susumu Yamazaki"



    Frammenti del mio passato: la missiva.

    I primi raggi di sole filtravano dalle porte semi accostate di carta di riso della sala adibita a dojo.
    Ero concentrata nell'esecuzione dei kata con Ninfea di Giada.
    Lo iaido....
    Ogni giorno, alla stessa ora, per esercitarmi, per meditare...


    miyorimissione2
    La sesta posizione, Ropponme Morotezuki.
    L'affondo a due mani, dal significato semplice, ma dall'esecuzione che non lascia spazio a distrazione.


    Mentre cammino, tre persone, due davanti e una dietro, intendono attaccarmi. Anticipo l'attacco frontale estraendo la spada e tagliando sul viso il primo avversario, alla tempia destra, proseguendo con un affondo a due mani sul suo plesso solare. Girando verso l'avversario che ho alle mie spalle, porto la spada sopra la testa e tagliare verso il basso verticalmente. Infine ruoto di nuovo davanti e taglio l'ultimo avversario nello stesso modo. Ripetei a me stessa mentalmente.

    Ero pronta, peccato che quando stavo per estrarre la katana, percepii l'inconfondibile rumore della porta scorrevole che si apriva.
    Scoccai un'occhiata gelida nella direzione di Hajime.
    Sapeva che nessuno doveva disturbarmi, a meno che non si fosse trattato di qualcosa di estremamente importante.
    E quel “qualcosa” ,o per essere più corretti quel “qualcuno”, si materializzò dietro la spalla di nii san.
    Un messo accademico...


    "Ha richiesto di essere portato alla tua presenza senza intermediari. Vi lascio da soli."

    Osservai prima l'uno che usciva dalla stanza, poi l'altro che mi trovavo di fronte.
    L'uomo della porta accanto, un tizio che hai come l'impressione di conoscere, ma è solo un'illusione della tua mente, un modo elaborato per considerare la sua presenza come una sorta di problema altrui.
    Da come si presentò sembrava aver imparato a memoria un rituale. Chissà se tutti i messaggeri si comportavano nello stesso modo.
    Presi il rotolo che mi porgeva, ne lessi il contenuto.
    Una missione nei territori a nord del Paese del Fuoco. Capogruppo: Iron Tobi Inuzuka. Non la conoscevo di persona, ma avevo sentito parlare di lei. I dettagli della missione? Solo un luogo di incontro e una data.
    Perfetto!
    Segretezza per ogni cosa.
    Sospirai, rendendomi conto che il messo era ancora lì come in attesa di qualcosa.
    Eppure la lettera parlava chiaro, l'Accademia non si aspettava un mio rifiuto e allora perché non se ne era ancora andato?


    Tuttora se ci ripenso faccio fatica a crederci.

    Dopo che ebbi riavvolto la missiva, l'uomo se ne uscì con una serie di scuse e ringraziamenti che mi lasciarono alquanto confusa, tanto che riuscii a malapena ad esibire un accenno di inchino prima che il tizio in questione abbandonasse definitivamente la dimora.


    Frammenti del mio passato: In viaggio

    I preparativi richiesero che poche ore. Il tempo di fare un controllo del mio equipaggiamento e di progettare il viaggio fino al villaggio Kyoshi.
    Più problematico fu mettere a tacere le preoccupazioni di Hajime, che ormai da anni si era calato nel ruolo del fratello maggiore iperprotettivo, ma tutti noi avevamo fatto una scelta e ne conoscevamo i rischi. D'altra parte potevo capire come si sentisse ad essere lasciato indietro a causa di quelle ferite mai completamente guarite.


    Per minimizzare i rischi decisi di aggregarmi ad una carovana di mercanti, offrendomi come scorta in caso di attacco da parte di briganti. Non era la prima volta che ricorrevo a questa soluzione, e non sarebbe stata l'ultima.
    Mi piaceva viaggiare, scoprire luoghi nuovi e ritrarre quello che mi colpiva nel quaderno dei ricordi.
    Non sempre mi era facile rapportarmi con le persone, ma sembrava che il disegno in qualche modo aiutasse, fosse un punto di contatto per poter interagire con loro.



    Villaggio di Kyoshi

    Avevo salutato i mercanti carovanieri e le loro famiglie da qualche tempo.
    Le ultime miglia le avevo percorse a piedi, con la sola compagnia dei miei disegni.
    Raggiunsi il villaggio, se così si potevano definire una manciata di case, con un certo anticipo rispetto alla tabella di marcia.
    Ne approfittai per dare un'occhiata in giro. Le persone del luogo sembravano cordiali con i forestieri. Non faticai a comprenderne il motivo. Il paese sorgeva lungo un corso d'acqua che era fonte di guadagno grazie anche al servizio traghetti per gli altri villaggi.
    Girovagando per Kyoshi mi imbattei nella locanda, impossibile mancarla vista la maestosità rispetto agli altri edifici.
    Quando entrai mi soffermai un istante a cercare qualcuno che mi potesse dare qualche informazione.
    L'addetto all'accettazione prese i miei dati, ma per qualche motivo non sembrava esattamente ossequioso, anche se i suoi modi restavano impeccabili.
    Rifiutai cortesemente di essere accompagnata in stanza, invece chiesi se i miei compagni, o meglio Iron Tobi Inuzuka fosse già arrivata. Ad essere sinceri non avevo la più pallida idea di chi altro fosse stato assegnato alla nostra squadra.
    Un inserviente mi accompagnò al bar, fino ad un tavolo dove una donna era seduta intenta da osservare alcuni documenti.


    «Iron sama?» Domandai in tono cortese. «Sono Miyori Uchiha.» Mi presentai, rivolgendole un inchino formale.
     
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  4. The_Drake
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    Certo che quel maledetto oggettino era davvero una grossa gatta da pelare, composto da una miriade di ingranaggi e da molle difficili da gestire e calibrare, insieme ad una buona dose di lamette, grandi quanto uno spillo, cosa che rendevano il complicato montaggio una vera e propria impresa: anche il minimo errore poteva compromettere anche il più forte ninja o costruttore.
    Maledetta prototipo di bomba lancia aghi, commissionata da un mercenario del villaggio delle Sabbie che ne richiedeva una scorta di almeno dieci funzionanti: cosa non si faceva per dei ryo facili? Drake era seduto, al primo piano del suo negozio, sulla sua poltrona, nel suo castello circolare dove fogli, tavole e oggetti di precisione ne facevano da sovrano, ricurvo sopra una sferetta grande quanto un pugno, che con occhiali, composti da numerose lenti di varie gradazioni, cercava di incastrare ogni pezzo al punto giusto senza farsi esplodere nulla in viso.
    Quella giornata sembrava veramente una pacchia, considerando che Natsu si occupava dei clienti, il chunin aveva finito il turno alle mura, aveva già comprato la cena al sacco per quella sera e poteva star tranquillo a fare ciò che gli riusciva meglio, cioè costruire armi nella sua armeria.
    Poi qualcosa, giustamente come in ogni bellissima giornata, doveva andare storto cambiando ogni piano del ragazzo; Un messo accademico direttamente dentro al negozio, che presto iniziò a chiamare per il padrone di casa: sembrava essere di fretta, per cui Jo andò con calma e si prese qualche minuto prima di scendere tranquillo dalle scale superiori.
    Il tizio aveva una lettera in mano, quindi come al solito una missione era in procinto d'iniziare: fantastico, ancora una volta si rischiava il collo, la casa, gli affari e i ryo; Alle volte si snobbano le donne ci casa per il loro duro lavoro, fanculo, che provassero a fare gli shinobi.


    Qualche chiacchera veloce e si scoprì che la missiva era dettata dal consiglio amministrativo di Konoha, che grazie a vie Accademiche si era organizzata di conseguenza.
    Il copione era veramente il solito: classica storia del villaggio messo a ferroe e fuoco da un gruppo di nemici, ninja ovviamente, che poteva essere scacciati solamente da un gruppo scelto di shinobi di un certo livello, dato che quelli comuni non bastavano; Beh, avevano fatto una buona scelta su Drake, considerando che alla Foglia c'era veramente poca gente capace di prendersi una katana in pancia, venir trapassati da parte a parte e continuare ad urlare e picchiare come fabbri: neanche a farlo apposta.
    Poi lesse pure il nome del capogruppo, al lui familiare, ma solo per la buona memoria del chunin: erano da anni che non la vedeva, forse di sfuggita in ospedale durante la formazione del Team Keshin; Si ricordò che con quella donna aveva partecipato alla prima missione ufficiale ed ancora una volta lei come capo delle operazioni.
    Sapeva che lavorava come medico, ad alti livelli ma non ne era sicuro dato che Shay parlava poco di medicina con lui considerando che l'argomento anche se interessante, era sconosciuto e ignorato dato che l'eremita preferiva usare come medicina primaria qualche cazzotto, oltre al fatto che era la causa maggiore dei feriti del paese e d'intorni, almeno quando si parlava di fermare risse o combattimenti e missioni.
    Interessante come sviluppo, davvero; Lasciò detto la sua conferma: ma quanta scelta aveva? Andò diretto verso il suo sottoposto in armeria e dando incarico di ricevere solamente i fogli di progetti o di rimandare i viaggi di merci, si preparò ad agire.
    Scese nel sottoscala, verso la fucina, e controllò singolarmente ogni arma, affilando quelle poco usate o logore, per poi partire rapido verso i portali di Konoha e iniziare il viaggio verso il Paese di Kyoshi, armato di tutto punto con le migliori armi e le migliori intenzioni di fare del bene e del male ai nemici.
    Un sorriso beffardo, quando passo per la guardiola, pensando di trovare qualche compagno di viaggio che sfortuna, per le chiacchere lungo il percorso, e fortuna non c'era, per la velocità che poteva mantenere alta.


    [Villaggio di Kyoshi]


    Che bella esperienza muoversi tra pianure in totale solitudine, notando che man mano che il villaggio si avvicinava l'idea che in quel posto non ci vivesse nessun si faceva sempre più forte: ma veramente un bel posticino con un pò di vita mai? Sembrava che i Nukenin, se di ciò si parlava, prendessero apposta le città devastate, già di loro, come prima prova tecnica per qualcosa di più grande, quando potevano provare su qualcosa di più grosso e vedere veramente i bei risultati; E poi ci credo che scappavano con la coda tra le gambe quando venivano pestati da qualche Chunin di passaggio: ridicoli.
    Qualche casetta, comunque, dentro al loco, insieme ad un fiume che quasi sicuro ne era la fonte d'esistenza dato che di altri edifici nevralgici c'era veramente poco a cui far riferimento.
    La locanda o albergo dove erano attesi non era molto distante e si poteva vedere subito a colpo d'occhio dato che era più grande delle altre costruzioni e sembrava poter contenere parecchia gente; Drake notò anche qualche piccola bottega di prima necessità lungo la strada, ricredendosi sulla totale inefficenza della città.


    jpg


    Non ci credo...lei mi sta dicendo che noi siamo venuti qui per spaccarci il culo per voi e non riuscite nemmeno a trovarci una stanza!? Sarcastico, infuriato e con una voce totante davanti alla reception dell'albergo: poco gli fregava di impaurire l'uomo che aveva difronte, ma maledizione era trattati come degli stracci. Facciamo così, ora mi portate da Iron-sama, io lascerò correre: ma al ritorno mi aspetto almeno una stanza e veda bene che ci sia letto, bagno, una finestra e tutti funzionanti: odio i burloni che mi sganciano stanze inutili solo perchè non sono stato troppo preciso, ok!? Faccia abbastanza perplessa e quasi ironica, che concluse quella strana conversazione prima di dirigersi verso il bar della locanda, con un utlimo commento fatto a bassa voce e guardando il messo che lo stava accompagnando. Fanculo sono qui a rompermi il culo e questi non mi danno nemmeno un posto dove dormire...neanche fossimo degli animali... Concluse.
    Infine arrivò nella zona, notando due volti familiare o almeno conosciuti: si aspettava una Shay o un Vergil Hyuga: invece sembrava che quella ragazza, pittrice delle mura, avesse fatto carriera tra le file del villaggio e si fosse garantita la presenza lì quel giorno.
    Non mutò la sua faccia affranta e incazzata, continuando verso il tavolo ed esordendo, rompendo il ghiaccio immediatamente, con un'esclamazione fatta ad alta voce, muovendo la testa dalle due kunoichi al messo che se ne stava andando, quasi ad aggiungere altro peso a quello detto in precedenza. Io spero veramente di non essere l'unico senza stanza qui dentro, perchè sennò veramente comincio a prendere a testate qualcuno! Poi, rapido e quasi psicopatico cambiò la sua espressione in una più sincera e felice. Salve Miyori-sama, vedo che anche tu fai parte del trio...Iron-sama, piacere di rivederla dopo tutto questo tempo. Una piccola pausa, portandosi ad un lato del tavolo e prendendo a visionare con lo sguardo le pratiche distese sopra.


    Per chi non si ricordasse e spero veramente di no...sono Drake Jo Ryouji, Chunin e capo Guardiano di Konoha, per servirvi.


    Disse, alzando un secondo lo sguardo verso le due, prima di ritornare sui fogli e aspettarsi una sorta di riassunto rapido dal capitano di quella squadra: di solito era così, dato che la situazione andava analizzata bene fin da subito e gli obbiettivi dovevano ancora esser messi in tavolo per bene.


     
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  5. Iron_Malfoy
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    *Iron era seduta al suo tavolo intenta a controllare gli incartamenti. Non aveva paura che altri potessero leggere il contenuto di quei fogli per diversi motivi. Primo fra tutti presentavano parecchi termini tecnici che obbligavano chi li leggeva ad avere conoscenze mediche per poteli comprendere e secondariamente aveva sotto sorveglianza tutto il locale. La cosa avveniva per vie naturali, mentre gli occhi erano concentrati sulle carte gli altri sensi si occupavano di rilevare chi entrava, chi usciva e chi sostava anche per poco tempo nel bar.*

    *Non fu stupita più di tanto quando le si avvicinò l'Uchiha. L'aveva avvertita mentre si avvicinava dal lievissimo tintinnio che il suo braccialetto con il simbolo del clan produceva a contatto con il suo polso. L'odore di Konoha e dei suoi alberi era fin troppo evidente e profumava piacevolmente di Ninfea.*

    CITAZIONE
    «Iron sama? Sono Miyori Uchiha.»

    *Iron alzò la testa dai testi, sorrise e al suo inchino allungò una mano indicando la sedia libera.*

    "Accomodati, spero tu abbia fatto un buon viaggio."

    *Sharpy e Mikomi alzarono lievemente le orecchie senza scomodarsi più di tanto per lo meno fino a che non giunse Drake. Se l'udito fine di Iron e l'olfatto sviluppato avevano percepito Miyori a distanza le urla farneticanti di Drake l'avevano avvisata della sua presenza molto prima.*

    CITAZIONE
    Salve Miyori-sama, vedo che anche tu fai parte del trio...Iron-sama, piacere di rivederla dopo tutto questo tempo.

    *Iron stava per salutarlo con un sorriso chiedendogli di accomodarsi quando questi iniziò a guardare il materiale della missione come se lui fosse autorizzato a farlo. Iron chiuse la cartella sotto al naso del ragazzo mentre i due famigli di Iron si alzarono di scatto e iniziarono a ringhiare alle spalle di Drake con fare minaccioso.*

    "Siediti!"

    *E l'ordine non ammetteva replica, sarebbe bastato un leggero segno da parte della kunoichi e i due bestioni sarebbero saltati al collo del giovane Chunin. Iron attese che il ragazzo riprendesse un pò di buon senso, sfidare 3 ninja del calibro di Iron, Sharpy e Mikomi non era una bella mossa.*

    CITAZIONE
    Per chi non si ricordasse e spero veramente di no...sono Drake Jo Ryouji, Chunin e capo Guardiano di Konoha, per servirvi.

    "Sono contenta tu abbia fatto carriera dall'ultima volta che ci siamo visti ma vorrei ricordarti che ora sei in missione sotto di me e a meno che tu non voglia che ti venga staccata la testa al solo scopo medico di vedere in quanti minuti riesco a riattaccartela ti pregherei di mantenere un contegno da Chunin e non da studente d'Accademia."

    *Detto questo fece un lievissimo segno ai due famigli che tornarono a stendersi sul pavimento e Drake doveva solo sperare che Iron riacquistasse il buonumore.*

    "Avrete informazioni sulla missione quanto prima, vi assicuro che non abbiamo molto tempo da perdere ma saremo in ogni caso costretti a passare qui la notte per oggi quindi se il locandiere riesce a sostituire la mia suite in tre singole avrete dove dormire altrimenti valuterò chi accogliere in camera con me."


    *Lieve minaccia più per Drake che per Miyori.*

    "E ora veniamo a noi. Ho bisogno del classico briefing su cosa vi siete portati dietro come equipaggiamento e sulle vostre capacità mediche e personali. La situazione sarà sicuramente movimentata una volta in missione quindi non tralasciate nulla."
     
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    Una missione Accademica, parte seconda



    Narrato
    pensato
    «Parlato di Miyori Uchiha»


    La prima impressione che ebbi della mia capogruppo fu che fosse una persona cortese.
    Mi invitò ad accomodarsi con un gesto della mano, rivolgendomi un sorriso in risposta al mio inchino.
    Scostai la sedia accanto a lei, prendendo posto dopo aver sistemato la katana in modo che non mi intralciasse i movimenti.


    «Vi ringrazio. E' stato un viaggio interessante, ma solo dal punto di vista dell'ambiente. Nessun ostacolo degno di nota.» Replicai, mantenendo la conversazione su toni educati. «Avete una scorta molto particolare Iron sama.» Aggiunsi, rivolgendomi ai suoi “accompagnatori”. Non accennai alla cartella coi documenti. Probabilmente si trattava dei dati sulla missione. Sarebbe spettato a lei le modalità con cui ci avrebbe riferito i dettagli.

    Attesi in silenzio, fino quando il silenzio non fu infranto dalla voce squillante di qualcuno che conoscevo, più o meno.
    Mi voltai verso la sua direzione, dando conferma ai miei dubbi.


    Drake san, il guardiano delle mura, il ragazzo che aveva attirato la mia attenzione dal punto di vista artistico, anche se dubitavo che si sarebbe lasciato ritrarre un'altra volta.

    « Io spero veramente di non essere l'unico senza stanza qui dentro, perché sennò veramente comincio a prendere a testate qualcuno! »

    Scoccai un'occhiata interrogativa in direzione dello shinobi.

    Non avevamo una stanza? Ma allora di chi era la camera di cui aveva parlato l'addetto alla reception?
    Non ebbi il tempo di dare voce a quelle considerazione, che Iron sama mostrò un lato meno gentile del suo carattere, per non parlare della sua “scorta” che cominciò a ringhiare in direzione di Drake san.
    Era una mia impressione o c'era un qualche attrito tra i due?
    Non erano al momento affari miei, sempre che non avessero influito negativamente sullo svolgimento della missione.
    D'altra parte quel piccolo diverbio, mi aveva fatto apprendere qualche informazione in più sulla kunoichi.
    Lasciai che le acque si calmassero prima di salutare il mio compagno, con un cenno del capo.


    «Drake san, è un piacere rivendervi. Vi pregherei gentilmente di non utilizzare il sama nei miei riguardi, non credo sia appropriato.» Considerai seria. Non ero in veste di hime, per cui quel suffisso era giusto fosse destinato solo alla nostra capo missione.

    Tra una minaccia più o meno velata e l'altra sul farci dormire all'addiaccio o nella sua camera se la locanda non avesse fornito le stanze mancanti, arrivammo al fatidico punto di scoprire le nostre carte.
    E per quanto fosse un semplice modo di dire, io materialmente potevo svelare le carte, o per essere esatti le carte ninja.


    «Se non avete nulla in contrario preferirei che fosse Drake san a parlare per primo.» Non era timidezza la mia, ma semplicemente una questione organizzativa. «Ho bisogno di alcuni minuti per farvi un rapporto dettagliato sulle mia capacità e preferirei non fosse verbale. Nutro una profonda diffidenza per i luoghi pubblici.» Estrassi da una delle borse agganciate alla cintura una carta ninja. «Sarà mia premura consegnarvi questa con tutte le informazioni che avete richiesto. L'equipaggiamento preferirei, per lo stesso motivo citato prima, mostrarvelo in una sede più privata.» Ammisi con la massima sincerità.
    Se non ci fossero state obiezioni in merito avrei consegnato ad Iron sama i dati in breve tempo.




     
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  7. The_Drake
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    Diciamo che il comportamento di Drake era sempre al limite e c'era solo due modi di vederlo: positivo o negativo, mai una via di mezzo; Il capo gruppo aveva scelto la parte peggiore di trattare con il chunin, anche se aveva dimostrato d'avere più palle di molti altri ninja che conosceva.
    Se doveva veramente sottostare ai comandi di altri, anche se il suo carattere non era sovversivo, aveva il piacere che questi fossero capaci di meritarselo quel potere, che avessero la mano ferma, la mente rapida e lucida e la capacità di zittirlo quando serviva; Aveva pane per i suoi dentri dentro quel bar e ignorando i due animaletti, animali Inuzuka ovviamente, non sganciò lo sguardo dalla donna e solo dopo qualche secondo di esitazione lasciò andare le pratiche e iul suo intero corpo su una sedia lì accanto.
    Un sorriso beffardo gli si dipense in volto, anche dopo il commento sulle camere: ma le parole di risposta arrivarono solo dopo. Contegno da Chunin...Iron-sama, puoi fare di meglio: sai quanto me che sono una delle personalità più positive che potevano capitarti nella rosa, dei candidati di Konoha, per questa missione, quindi tranquilla, rilassati. Disse distendendo le mani quasi da paciere e imitando una persona rilassata e tranquilla. Bla bla bla siamo in missione, bla bla bla...lo sò bene e fidati che non è la prima a cui partecipo: sò bene qual'è il mio posto rispetto ad un capo gruppo. Se hai letto nelle mie azioni qualche tipo di offesa, hai già le mie scuse, dato che non sono qui per boicottare tutto, ma cerca di dare una mano quanto posso...e considerando che al mio arrivo ho visto dei fogli, sicuramente i plichi dei dati che fra poco andremo a commentare e visionare, lasciati sopra un tavolo di un bar, che non conosciamo, con persone che potrebbero essere chiunque per quanto ne sappiamo, pensavo fossero poco "scottanti", per così dire. Disse, piccola pausa prima di concludere quel monologo gesticolato, portato da una posizione scomposta nella sedia, con un braccio ad abbracciare lo schienale e uno gettato sul tavolo e gambe scomposto di lato. Avrò peccato di ingeniutà... Diciamo che era un commento che lasciava molte parentesi aperte e con varie note d'interpretazione, ma era meglio passare alle vere e importanti opere.

    Spostò la testa verso la giovane, Miyori che gentilmente gli aveva risposto al suo salito che era stato letto un pò troppo formale: erano pur sempre ragazze, trattarle con rispetto, all'inizio dei "giochi" era una cosa doverosa e solo uno stupido non l'avrebbe fatto; Non ci furono parole ma solo un sorriso e un movimento del capo di lato, quasi a dare assenso a quell'affermazione e voler significare solamente "messaggio ricevuto".
    Era ora della classica parte in cui i membri del team si dovevano aggiornare sulle loro abilità in modo da coordinarsi meglio e sfruttare così un "puzzle" armonioso durante le varie azioni future: l'unica cosa che fece storcere il naso a Drake fù l'uso delle carte ninja da parte della ragazza Uchiha; Maledizione ordiava tutta quella riservatezza e considerando che erano tutti membri dello stesso villaggio non vedeva perchè mantenerla: cosa diavolo dovevano nascondere? Che sapevano sparare acqua dalla bocca piuttosto che fango?


    Spero veramente, Miyori-san, che mi darai la possibilità, pure a me, di sapere quali capacità tu offrà a questo trio: non per il fatto di cazzate come cortesia, giustizia o rispetto...solamente perchè mi piacerebbe sapere, quando eventualmente dovrò salvarti la pelle, con chi ho il piacere di incrociare le lame. Disse, abbastanza perplesso e osservando la giovane Sono cresciuto seguendo la ferma idiologia, che grazie al cielo è riuscito bene a inculcarmi, che la vera personalità di una persona, come un samurai, come un ninja...come ogni altra cosa...esca nei momenti di concitazione da battaglia, quando veramente si ha la paura di poter abbandonare questo mondo per fare una visitina agli avi. Sapere le capacità di chi potrebbe impedire che tu possa riabbracciare la tua nonnina morta anni prima, non è da sottovalutare e da una mano enorme in molti casi. Concluso notando il passaggio della carta speciale al capo gruppo Iron, sperando che potesse venir re-direzionata anche verso la sua persona: ovviamente sarebbe stato discreto e non avrebeb sbandierato nulla, ma voleva assolutamente sapere chi aveva a che fare e a chi doveva affidare la sua vita.
    Il riferimento alla persona che gli aveva dato quel modo di pensare, ottimo per le considerazioni del ragazzo, era stata ommessa in parte dato che non era bella nominare troppo quel nome: certe volte portava solo guai e lui lo sapeva bene; "Paparino", così lo chiamava, non era noto per la sua indole e per le sue buone azioni.


    pdvd038h


    Dopo aver notato che lo sguardo delle due donne fosse ritornato su di lui, magari in attesa del riassunto o esposizione di chi fosse e di cosa sapesse fare, allora avrebbe aperto bocca, parlando con fare tranquillo e con un tono che si poteva definire "normale per una chiaccherata"; Gli fregava davvero poco che i nemici sapessero in anticipo le sue abilita, quindi che ci fosse la possibilità d'orecchie indiscrete, considerando che il problema reale non era conoscere cosa sapesse fare, ma trovare un modo per arrestarlo in battaglia e inibire ogni sua caratteristica, considerando che era un maestro nell'uso di tutte le sue capacità, dalla più insulsa tecnica di rango basso alla più forte.


    Allora veniamo a me.
    Conoscenze in campo medico non ne ho nemmeno una: saprei fare una fasciatura base come la sà fare la mamma al proprio figlio quando si sbuccia un ginocchio, ma se mi chiedi di fare qualche puntura speciale o controllare i sintomi di una persona è meglio se chiedi aiuto ad un cieco...per me esistono solo due stati: "morto" o "ancora vivo".
    Possiedo capacità quasi perfette o eccelse, dipende dai punti di vista o dalla conoscenza dell'argomento, sul controllo del chakra e sui suoi utilizzi.
    Tecniche, abilità sono tutte improntate sulla battaglia e sull'uso del chakra elementale e per supportare la mia potenza offensive schiacciate: sulla mia personale capacità speciale, diciamo che se stessi qui a spiegare come funziona staremo qui per giorni...vi basta sapere che finchè i miei occhi sono simili a quelli di un anfibio, una rana, ho accesso a capacità fisiche e di potenziamento chakrico enormi.
    Proprio perchè i miei occhi assomigliano a quelli di una rana, potete capire che ho uno stretto rapporto con tali animali...non mi offendo se mi chiamate Eremita dei Rospi. Ehm, si, possiedo il contratto di tali animali.
    Per l'equipaggiamento, è quello che mi vedete addosso, anche se sicuramente più forte del vostro, considerando che sono una di quelle poche persone a conoscere l'arte della fabbricazione delle armi, così famosa a Konoha, e per questo ho dato qualche miglioramento a qualche cosetta.
    Penso sia tutto...


    Esposizione veloce, ovviamente e totalmente pompata dall'ego dell'interolocutore, smisurato qualcuno aveva detto in passato, che aveva vantato un corredo non molto dettagliata ma comunque di grande effetto: logicamente star ad elencare ogni singola particolarità non era il caso e molte cose erano ovvie o sicuramente conosciute dalle due Kunoichi.
    Sarebbe stato molto più divertente pavoneggiarsi durante l'effettiva azione, magari con qualche persona ad osservare in modo che potesse veramente dare il meglio di sè, lasciando a bocca aperta anche i gradi superiori; Maledizione, avrebbe voluto esplodere sopra quella sedia che lo reggeva, urlando a tutta la sala che era venuto per prendere a calci i nemici, anche se era quasi ipotizzabile, aggiungendo ogni suo tipo d'abilità in modo da rendere la battaglia ancora più interessante, con l'idea che lo scontro diventasse, solo allora, bilanciato per tutte e due le parti.


     
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  8. Iron_Malfoy
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    *Iron non aveva ribattuto quando Miyori aveva definito Sharpy e Mikomi come "scorta" ma non aveva mancato di vedere come i due risultassero particolarmente offesi dall'affermazione. No, non scortavano semplicemente Iron ma ne erano l'estensione stessa della ragazza; ci si sarebbe dovuti soffermare troppo in lunghe spiegazioni quindi semplicemente sorrise e annuì.*

    *Allo sproloquio di Drake a sua volta mantenne un profilo basso, non aveva senso spaccargli la testa all'istante e poi doverci pure perdere del tempo per rimettergli le ossa al loro posto quindi semplicemente gli rispose.*

    "Stai tranquillo Drake la tua ignoranza in materia medica ti porterebbe a riconoscere giusto le lettere che compongono le parole scritte in questi fogli ma non ne caveresti una frase a senso compiuto. Allo stesso modo direi, guardandoci attorno, chiunque in questa stanza. D'altro canto se qualcuno tentasse di prendere questi fogli hai visto che fine rischierebbe di fare. Credo che Sharpy e Mikomi siano stati decisamente espliciti."

    *E con questo tornò a raccogliere i fogli sul tavolo e a porre la sua attenzione al duo davanti a lei.*

    *La descrizione di Drake identificava che nel tempo non era cambiato poi di molto, sicuramente aveva affinato le sue abilità ma difficilmente era possibile avesse limato gli spigoli del suo carattere. Miyori era di tutt'altra pasta, prese la sua carta ninja e la lesse con attenzione memorizzandone il contenuto quindi attese un suo segnale. Se avesse confermato di voler rendere noto anche a Drake il contenuto avrebbe passato la carta diversamente avrebbe estratto l'accendino e le avrebbe dato fuoco.*

    *Riflettè quindi qualche istante prima di esporre o chiedere altro ai due. Si trattava di un buon team. Avevano due contratti animali che sarebbero potuti tornare utili e possedevano ciò che mancava loro grazie ai suoi famigli, tuttavia la loro non era una missione offensiva. Principalmente dovevano supportare in maniera medica popolazione e ninja.*

    "Mi mostrerai nel dettaglio l'equipaggiamento una volta in camera Miyori ma ora veniamo a noi. Parte delle informazioni nel fascicolo sono di dominio pubblico quindi non vi è pericolo a parlarne in questa sede ma vi aiuterà a comprendere la situazione prima di trovarvici dentro fino al midollo."

    "La nostra meta è il Villaggio del Cervo. Si tratta di un Villaggio commerciale nato per sfruttare le risorse della vicina foresta e della miniera di ferro sita nelle montagne a nord ovest. Mentre la vena di metallo andava ad esaurisi veniva scoperta una seconda vena di gemme preziose. Questo ovviamente ha permesso alla comunità di ingrandirsi e raggiungere circa una media di trecento abitanti siti in tre chilometri quadrati.

    Il Capovillaggio viene eletto ogni cinque anni dal consiglio degli anziani al quale partecipano due esponenti per ciascuna delle quattro grandi famiglie, generalmente un uomo ed una donna scelti fra i capostipiti. Dopo l'ultima Grande Guerra dei Ninja il Villaggio è stato anche in grado di addestrare ed armare una milizia personale, composta per lo più da arcieri e lancieri di buone capacità.

    Nei confronti dell'Accademia non è schierata ma ne rispetta la politica di Alleanza scelta dal Paese del Fuoco e collabora con i Ninja sia dal punto di vista logistico che economico. Attualmente commercia per lo più in legname di ottima qualità e metalli rari di utilizzo abbastanza limitato, mentre da Suna importa il vetro, del quale è anche uno dei maggiori distributori nella regione settentrionale del Paese del Fuoco."


    *Iron guardò i due per assicurarsi stessero assimilando le informazioni.*

    "La situazione nel villaggio è disastrosa. Al di la dei vari e ripetuti attacchi da parte di gruppi diversi per tipologia e forza la falda acquifera è completamente inutilizzabile e mancano adeguate medicine alla cura del tifo che dilaga nel villaggio. Questa sera stessa vedrò se riesco a preparare una vaccinazione anti-tifica almeno per noi tre in maniera da essere coperti quando ci immergeremo. Dubito avrò tempo per pensare anche alle vostre di cure."


    *Sorrise più per cercare di tranquillizzarli che per prenderli in giro. Era ovvio che come medico e leader non li avrebbe lasciati allo sbando ma la situazione si presentava davvero pericolosa. Non aveva parlato loro dei gruppi d'assedio al villaggio ma solo perchè quelle erano informazioni riservate ed era chiaro che non fosse il luogo più opportuno per discuterne.*

    *Raccolse i fogli e si alzò in piedi. In automatico fecero anche i suoi famigli, ripose i documenti nella sua sacca al sicuro da occhi e mani indiscrete quindi si avviò verso la reception.*

    "Sono pronte le nostre tre stanze?"

     
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    Una missione Accademica, parte terza



    Narrato
    pensato
    «Parlato di Miyori Uchiha»


    L'atmosfera che si era creata all'interno del nostro gruppo non sembrava delle più pacate.
    Lo scambio di vedute tra Iron sama e Drake san stava tendendo verso un braccio di ferro tra i due shinobi, come se l'uno dovesse dimostrare qualcosa all'altra o forse era il viceversa. Uno tipico scontro di volontà...
    D'altra parte conoscevo ancora così poco di quel mondo, che quei discorsi potevano benissimo essere dei semplici scambi di saluti tra compagni di missione o tra conoscenti che non si vedevano da un po'.
    In ogni caso ne rimasi fuori, non sarebbe stato educato interferire.
    Peccato la mia troppa riservatezza sembrò non piacere allo shinobi.
    Sapevo che si stesse riferendo alla carta ninja che stavo scrivendo per il nostro capogruppo, ma per quanto le parole di Iron sama mi avessero rassicurato sulla sicurezza di quel luogo, preferivo lo stesso mantenere un basso profilo.
    Mi dispiaceva che ci fosse rimasto male, non era una mancanza di fiducia nei suoi riguardi e comprendevo perfettamente il senso delle sue parole.
    In ogni caso non replicai subito, lasciando che Drake san esponesse le sue peculiari abilità; un'esposizione che, forse, aveva sfiorato qualche punta di egocentrismo, ma sintetizzando il tutto, avevo delle informazioni importanti da memorizzare sulla mia carta ninja.
    Lasciai alla kunoichi il tempo necessario per memorizzare i dati sul mio conto.
    Poi presi la parola.


    «Drake san vi porgo le mie scuse. Non era mia intenzione mancarvi di rispetto. Il contenuto di quella carta è a vostra disposizione. Vi chiedo solo la gentilezza di non leggerlo ad alta voce e che rimanga tra noi compagni di missione.» Commentai, mantenendo un'espressione seria in volto.


    Briefing

    Il quadro della missione assunse toni sempre più drammatici man mano che ascoltavo le parole del nostro superiore.
    Mi annotai mentalmente la situazione socio politica ed economica del villaggio.
    Decisamente aveva tutto l'aspetto di un punto nevralgico non solo per i commerci nel nord del paese, ma anche come supporto per gli shinobi.
    Si, comprendevo benissimo le implicazioni dietro al discorso di Iron sama e la cosa non mi piaceva affatto.
    Ripetuti attacchi al villaggio, inquinamento delle falde acquifere, epidemia di tifo.
    Non era il contagio ad impensierirmi, piuttosto quello che avremmo potuto trovare e di cui non eravamo a conoscenza.
    Stavano mettendo in ginocchio gli abitanti del luogo. I motivi? C'era l'imbarazzo della scelta.


    «Iron sama, quanti vaccini siete in grado di sintetizzare, oltre i nostri? Suppongo che una stima di massima sui casi di tifo vi sia stata fornita nei dati di missione. Possiamo contare su persone qualificate in campo medico oppure saremo costretti ad arrangiarci da soli, una volta raggiunta la nostra destinazione? Da quello che ci avete descritto sarebbe d'aiuto poter contare su rifornimenti di medicine, generi di prima necessità e di scorte di acqua potabile, c'è qualche possibilità che arrivino? Si conoscono le cause che hanno reso inquinata la falda acquifera? Ha tutta l'aria di un sabotaggio, almeno secondo la mia ipotesi.» Mi interruppi un istante notando che stavo tempestando di domande il mio superiore, lasciando che i miei dubbi prendessero voce. «Perdonatemi Iron sama, non intendevo essere indelicata, semplicemente sto cercando di farmi un quadro il più possibile completo di quanto stia accadendo al Villaggio del Cervo. Sono conscia di non avere nessuna preparazione in campo medico, però se c'è qualcosa che posso fare per aiutarvi a curare i malati non avete che da chiedere. Imparo in fretta, se mi date le indicazioni. Qualunque mansione, anche occuparmi dei casi più lievi, se questo vi permettesse di concentrarvi sui pazienti a rischio. Suppongo che per un ninja medico la vita sia sacra, ma lo è anche per me. So quanto sia preziosa, unica, e si dovrebbe lottare con tutte le proprie forze per non estinguerla.» Forse mi ero lasciata prendere dalla foga, però non volevo più vedere le persone soffrire se potevo fare qualcosa, qualunque cosa per evitarlo. Non volevo ci fosse un'altra Suiren.
    Naturalmente non avevo dimenticato ne' gli attacchi, ne' la mia ipotesi circa l'inquinamento e di certo avrei indagato, come del resto avrebbero fatto i miei compagni; però al momento esisteva un'emergenza che non poteva passare assolutamente in secondo piano. Dovevamo debellare ad ogni costo l'epidemia. prima che fosse troppo tardi.


    Terminata la riunione mi alzai in piedi dopo che Iron sama ebbe sistemato i documenti, seguendola verso la reception, in compagnia di Drake san e dei nostri colleghi a quattro zampe.

    "Sono pronte le nostre tre stanze?"

    Rivolsi un'occhiata in direzione dello shinobi dai capelli azzurri. Forse, dopotutto, avremmo avuto un posto dove poter riposare.
     
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  10. The_Drake
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    Non badò molto alle parole della sua capo squadra, anzi, preferì non replicare ancora per non animare troppo quella conversazione: sapeva che a parole tutti erano abili e capaci ninja, ma sul campo ogni persona rivelava ogni sua debolezza e ogni suo pregio, la cosa che sperava era che quelle due kunoichi fossero all'altezza di un tipo come lui; Almeno Iron aveva dimostrato di tenerlo calmo e di non farsi metter i piedi in testa, per Miyori non poteva ancora garantire.
    Prese le carte ninja e le lesse con calma, notando che l' hobby della ragazza era sfociato in qualcosa di molto più intricato e personale, cioè la capacità dei pittori della Foglia: sicuramente utilissimi anella maggior parte delle occasioni; Continuò memorizzando lo stile di combattimento della Uchiha, capendo che date le sue armi, che dopo avrebbero visto, era portata per il corpo a corpo e l'uso di tecnica nella media distanza: praticamente un classico ninja che ingaggia solamente se sicuro di poter uccidere il nemico, un pò come Drake, anche se lui conosceva qualche trucchetto dalla lunga molto utile.

    Poi venne la storia della missione, che fù abbastanza diversa da come se l'aspettava, considerando che oltre alla presenza di nemica e di attacchi, c'era quella più profonda e d'investigazione della malattia.
    Le cose che puzzavano di più e che era meglio metter sul tavolo erano poche e alcune vennero riprese in certe domande dalla compagna in grado di Drake. Se di avvelenamento delle falde è un'opzione, direi che abbiamo a che fare con gente priva di scrupoli, ma questo mi fà pensare, considerando che la vedo molto strana come azione. Disse, riflettendo un momento. Capisco che sia una soluzione facile per lo scopo di eliminare l'intera popolazione...ma la vedo troppo vistosa, dispendiosa e lenta, considerando che se fossero più abili avrebbero già finito l'operazione, basta pensarci: perchè creare un così forte cambiamento in un paese, sapendo che questo avrebbe sicuramente fatto allarmare gli alleati? Perchè non colpire duro fin da subito e prendere ciò che serve? E da qui un'altra domanda: cosa colpiscono principalmente le milizie nemiche nel loco? Puntano qualcosa di definito? Tipo miniere o centri per la fabbricazione del legno? Disse, parlando abbastanza silenziosamente, in modo che solo i presenti potessero sentirlo e comunque facendo capire che aveva qualcosa da dire di non del tutto normale.
    Poi riprese, parlando direttamente ad Iron, riallacciandosi all'ultima sua affermazione, sul tipo di nemici. Iron-sama, lei ha detto che gruppi piùo meno organizzati attaccano il villaggio, ma come? In che modo? Si è riuscito a capire da che villaggio arrivano oppure se sono semplici Nukenin o sbandati con qualche conoscenza ninja? Se veramente questo paese ha una forza militare, penso che dopo un pò anch'esse avranno preso delle contromisure, basate su strategie e pianificazioni sui dati nemici. Concluse, sperando che in quelle informazioni, che solo la Inuzuka poteva avere in tal senso, ci fosse anche quel tipo di dato: almeno avrebbero avuto un trampolino di lancio per capire come risolvere quel puzzle.
    Era una faccenda veramente strana, con molti buchi, che nella mente di Jo erano enormi voragini dettate dalla sua esperienza in campo militare: perchè fare tutto quel macello, se le intenzioni erano di conquistare miniere? E se anche fosse stato il fiume che importanza aveva? Troppo vistoso per dei ninja, troppo strana come cosa; Se fosse stato in lui, avrebbe portato un repentino attacco ai centri nevralgici del Cervo, sperando di ribaltare la situazione eliminando i capi politivi o le famiglie in questo caso, senza sbattere nell'oblio anche una popolazione che poteva sicuro non inteferire con un certo tipo di persone.
    Attese le risposte, sedendosi bene sulla sedia e appoggiando i gomiti sul tavolo, portando le mani con dita inbrigliate davanti al viso, quasi una posa da pensatore e sapiente.

    Finita quella caterba di domande o possibili aggiunte, avrebbe seguito le due ragazze verso le stanze, sperando che queste ci fossero state e che in caso negativo, i malcapitati si facessero trovare: avrebbe pessato il tempo insieme a loro e alle loro ossa.



     
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  11. Iron_Malfoy
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    *Iron fece ricorso ad alcune delle informazioni a lei note e che ai due non aveva ancora fatto sapere. Annuì.*

    "Sarò sincera, non mi sono stati forniti grossi dettagli sulla situazione medica, quando è stata formata la squadra vi erano analisi in corso e la situazione era sufficientemente disperata da richiedere un intervento immediato. Il tifo in ogni caso viene curato con antibiotici contenenti Penicellina ma il rimedio popolare più antico è da sempre stato l'allicina l'antibiotico per eccellenza. In altre parole dovremo svaligiare ogni ristorante, cucina, cantina in cerca d'aglio. Più ne troviamo e più persone potremo far guarire. Noi ci dovremo limitare ad ingerirne un bel pò per renderci immuni al contagio."

    "Per quanto riguarda gli aiuti... Una nostra squadra medica è sul posto e sta analizzando l'agente contaminante della falda. Sapremo di più quando ci arriveremo. Tuttavia dubito riusciremo a far arrivare altri rifornimenti medici e alimentari. Dovremo un pò far miracoli."


    *Si rendeva conto che non era moltissimo ma per ora doveva bastare... a tutti. Dopo la sfilza di domande di Drake la kunoichi sospirò.*

    "In merito mi sono fatta due idee possibili sul perchè di questi attacchi e avrai le tue risposte una volta in camera se non ti spiace."


    *Si alzò e si diresse alla reception.*

    CITAZIONE
    "Sono pronte le nostre tre stanze?"

    *L'uomo boffonchiò qualcosa sottovoce che per la kunoichi significava in ogni caso sentirlo parlare normalmente.*

    "Quindi avete un'unica stanza."

    "Chiedo scusa ma la locanda è tutta prenotata e non sono riuscito in alcuna maniera a... ma la stanza è molto bella posso assicurare e..."

    "L'ho vista la stanza."

    *L'uomo si inchinò ancora una decina di volte e rimase chinato finchè Iron e compagni non svoltarono l'angolo. Una volta arrivati a meta aprì con la chiave che le era stata assegnata. Una suite matrimoniale si aprì alla vista dei Chunin. Una stanza da letto, un'altra che fungeva da salottino ed un ampio bagno con doccia e vasca idromassaggio. Oltre all'inevitabile letto a due piazze erano a disposizione dei Ninja anche un tavolo di modeste dimensioni con quattro sedie, imbandito con frutta fresca, verdure di stagione, acqua e vino locale.*

    "Accomodatevi."


    *Una volta che tutti furono dentro, che Sharpy e Mikomi ebbero fatto il giro della stanza per verificarne il contenuto e che Iron avesse controllato tossicità del cibo si sedette su di una sedia.*

    "Torniamo a noi. Gli attacchi avvengono in modo strano. Un gruppo non identificato che per comodità chiameremo "Alpha" è formato da gente esperta ed organizzata. Katon ad ampio raggio, Raiton da sfondamento, esplosivi ed ordigni tattici fanno da padroni ai loro attacchi. Hanno messo a ferro e fuoco le mura per tre giorni e ne hanno indebolito buona parte. E' probabile che l'inquinamento della falda sia opera loro. Sono il nostro obiettivo primario d'eliminazione. L'ordine è "uccidi e poi chiedi chi era" ma penso sia strategicamente più efficace catturarne qualcuno vivo e interrogarlo.
    Il secondo e il terzo gruppo d'attacco, "Beta e Gamma", sono reietti di poco conto, truppe mercenarie allo sbando. Obiettivo saccheggio e rapina al fine di vendere i proventi delle loro scorribande. E' fattibile siano guidati da 2 o 3 chunin che in qualche modo riescono a coordinarli e tenerli assieme.
    Il quarto gruppo, "Delta", ha dei componenti anomali. Militarmente più organizzati, attaccano in modo meno caotico e i loro obiettivi sono civili. Li trattengono un giorno al massimo e li liberano indenni. Attaccano alla dispersione delle altre ondate. Nell'unica occasione in cui sono penetrati nella città non hanno arrecato danni di sorta a persone o edifici."


    *Erano un bel pò di informazioni da assimilare.*

    "Ora Drake non appena saremo arrivati voglio un resoconto dei danni e attacchi militari reali, parla con i ninja attaccati, senti se qualcuno ha riconosciuto qualche tecnica d'attacco abbinabile a qualche paese, vedi se riesci a recuperare delle armi rimaste sul campo. Voglio la tua visione della strategia d'attacco del nemico. Voglio tu veda con i loro occhi.
    Miyori tu ti occuperai di parlare con i prigionieri rilasciati. Stilerai una lista di dettagli sul nemico, informazioni richieste, luoghi di prigionia, tutto ciò che recupererai sarà utile a identificarli.
    Io mi occuperò principalmente dei soccorsi. Dovrete essere veloci perchè è possibile abbia bisogno di voi per bonificare la situazione velocemente."


    *Si passò una mano sulla fronte e chiuse gli occhi per un istante quasi a voler ricordare qualcosa di importante dimenticato.*

    "Per come si stanno mettendo le cose questi attacchi mi fanno pensare ad una doppia strada. Da un lato si potrebbe pensare stiano cercando di instillare malessere generale nei cittadini nella speranza di una ribellione verso gli attuali detentori del potere. Un colpo di stato per mettere al potere qualcuno con il "volere del popolo".
    Dall'altra quei rapimenti mi danno l'impressione che l'attacco alla mura, l'inquinamento della falda e i saccheggi possano essere un diversivo per trovare qualcuno o qualcosa.
    Quindi orecchie aperte: chi potrebbe guadagnarci qualcosa da tutto ciò e se è andato perso o nascosto qualcosa/qualcuno."


    "Per quanto mi riguarda dividetevi la stanza come volete io non dormirò qui. Riposatevi un ora al massimo quindi iniziate la ricerca dell'aglio. Portatelo in stanza e che uno di voi sia sempre presente, non voglio sorprese domani mattina quando vi verrò a prendere. Mangiatene tre porzioni a testa."

    *Iron appoggiò la chiave della stanza sul tavolo, si alzò e con Sharpy e Mikomi uscì dalla stanza.*

    "Pronti per le 5."

    *Uscì e si diresse verso il centro città, avrebbe cercato con il naso l'odore dell'aglio e con esso avrebbe cercato diversi sacchi da poter legare assieme per il trasporto della "refurtiva".
     
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