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Aimè.
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- La tragedia
- Soora nacque 18 anni fa in una modesta famiglia di Suna. E' sempre cresciuto in un caldo clima familiare, protetto dal padre e coccolato dalla madre. Era figlio unico e tutto il bene dei genitori era suo: sembrava una delle famiglie più felici di Suna. Non erano ricchi, non erano poveri, erano felici. Il madre vendeva case nel villaggio, la madre era un estetista. Tutti lavori modesti che riuscivano a sfamare la famiglia.
Dopo un grandissimo affare del padre, la famiglia divenne ricca e così iniziò un periodo di senerità e spensieratezza. Ma una sera, dopo una bellissima cena di famiglia, la famiglia venne attaccata, ferita e derubata da un gruppo di malintenzionati. Questi ferirono quasi mortalmente i genitori, e paralizzarono Soora.
Tempo dopo Soora si svegliò all'ospedale di Suna, con i suoi amati genitori che aspettavano il suo risveglio. Soora era più che felice nel vedere i suoi amati vivi e vegeti. Ma presto si accorse di non sentire più le gambe e iniziò a preoccuparsi. I suoi genitori gli dissero che aveva perso l'uso delle gambe per via del colpo di spada inferitogli alla spina dorsale: ora era paralizzato, un handicappato. - L'adozione
- Era passato quasi un anno dalla tragedia e da una famiglia felice come non mai erano diventati famiglia tristissima. I genitori del ragazzo fin dal rilascio del figlio dall'ospedale avevano iniziato a cercare un dottore capace di far riprendere la capacità di muoversi a Soora. Ma era una cosa impossibile se non con l'amputazione e l'innesto di protesi. Ma quella non poteva essere un'idea accettabile. Un dottore avvertì i genitori di Soora di una possibile soluzione: nel bel mezzo del deserto di Suna esisteva un tempio dedicato ad un certo dio chiamato Yamantaka. Loro avevano conoscenze sulla medicina ben superiori ai superiori degli ospedali migliori del mondo. E forse c'era persino qualche possibilità di poter far recuperare l'uso delle gambe al giovane Soora. Se così fosse stato i genitori dovevano pagare un prezzo veramente salato...
Così la famiglia si recò nel tempio di Yamantaka e chiese di incontrarsi con il GranSaggio: esso disse a loro che era possibile guarire Soora, ma ad un patto: lasciare loro figlio nelle mani dei monaci di Yamantaka.
Seppur una decisione molto sofferta, i genitori di Soora diedero un ultimo addio al loro unico figlio così lasciandolo al tempio.
Soora ora è a tutti gli effetti un monaco di Yamantaka e desidera con tutto il cuore di ripagare il Divino per averlo salvato da un futuro inutile. - L'esame Genin
- Soora non desiderava diventare un genin, ma questo non valeva per il GranSaggio. Senza che non sapesse nulla, a Soora arrivò una missiva dove c'era scritto che era convocato per diventare un genin. Fu sorpreso ma fu obbligato ad andare e li conosse la persona che più odiò in tutta la sua vita: Akimaru Tokugawa, genin di Kiri che gli fece da sensei. Con lui fece la litigata più violenta della sua vita per via del comportamento non adatto del sensei nei riguardi degli studenti. Dopo aver sputato in faccia al sensei, Soora subisce l'ira del sensei. Infatti egli lo perforò con un suo attacco lo stomaco e rischiò di uccidere Soora. Per fortuna era presente Imoko Akimichi, Shay travestita da studente, che con le abilità mediche gli salvò la vita. Dopo di che i due non si parlarono per il resto della missione.
Per fortuna Soora riesce ad ottenere il passaggio a Genin e ottiene anche una promozione nel tempio di Yamantaka per vie della sua dedizione: da monaco diventa aiutante del Divino.
Il monaco di Yamantaka
Cronache di Soora Soloroi
Edited by Aimè - 10/3/2012, 20:51. -
Fujiko M..
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Suggerimento- Colloca le giocate nel tempo. La dicitura standard è: Dalla Fondazione, XX anni. Oppure potrebbe essere Prima della Fondazione, XX anni. Attualmente siamo nell'anno 31.
To Do- Inserisci link a personaggi (schede) ed eventi (giocate) tipo l'addestramento al tempio, la missione con Akimaru, ecc.
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