Il Mio Piccolo fiore di Fuoco.

[Energia]

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    Il Mio Piccolo Fiore di Fuoco.
    L'Iniziazione.


    Il poveretto, dopo aver fatto saltare in aria la nube, non si rese conto dello scambio di persona tra Atasuke ed il suo clone, non rimase certamente allibito dal vederlo illeso, solo gli Dei potevano sapere quali diavolerie Uchiha avesse tirato fuori e, come se non bastasse, aveva anche perso la spada e poteva difendersi solo a mani nude. Rimase concentrato cosi a lungo da non accorgersi dell'aggressione alle spalle. Ricevette il colpo alle gambe, cadendo in ginocchio per la forza dell'urto e per il dolore delle lacerazioni [ 2 Leggere ] Si voltò di scatto, per quel poco che gli consentivano le gambe, arrivando a tentare una misera difesa anteponendo le mani alla spalla.. come se ciò avesse potuto impedire di fare un danno ancora maggiore al povero malcapitato. [ 3 Leggere ] Che rimase infilzato come un maiale sanguinando copiosamente sia dalle mani (ferite gravemente) sia dallo squarcio di ingresso della lama sulla spalla. - AAAAAAAAARGH!.. IO NON SO NIENTE! - Strillò portandosi le mani sanguinanti alla spalla cercando di fermare il sangue mentre veniva minacciato alla gola con il tanto. - Non so niente lo giuro! Non sapevo nemmeno chi cazzo fossi altrimenti ti avrei ucciso in un modo diverso! Figurati se andavo a lottare con un Uchiha di merda in corpo a corpo.. fossi scemo AARGH. - Strillava come una specie di bambino a cui han dato uno schiaffone troppo forte. - Io dovevo solo venire qua e occuparmi di te e della rossa.. per conto del signor Yony.. lui mi ha pagato profumatamente per questo lavoro e non ho fatto domande, al diavolo, se avessi saputo che eravate cosi forti non avrei mandato i miei ragazzi al massacro.. - Sputò sangue, oramai prossimo a svenire per la massiccia perdita di fluidi. - .. Senti.. va alla colonia di Yony.. lasciaci stare e non ti daremo più alcun fastidio.. - Detto quello iniziò a gemere e rantolare sempre più forte mentre io uscivo dalla casa col secondo tizio preso per la collotta, appoggiandolo sopra quello volato fuori precedentemente.

    Non mi aspettavo che Atasuke fosse un sanguinario, lo vedevo meglio a mani nude, ma dovevo giudicare che sel'era cavata con veramente poco nonostante l'avversario fosse ostico. - Adesso basta Atasuke.. ho delle corde nel mio zaino, leghiamoli, dovranno rispondere del nostro tentato omicidio a Konoha.. - Lo guardai molto intensamente, cercando di evitare che nel rapsus frenetico gli sfuggisse la mano sulla gola di quel disgraziato. Certo.. era la sua famiglia ad essere scomparsa per mano del mandante di quei sicari, ma loro che diavolo potevano saperne? Non era esattamente il caso di fare di tutta l'erba un fascio. - Atasuke io devo tornare alla foglia con questi qua e assicurarli alla giustizia, penso che tu sia in grado di proseguire autonomamente fino alla Colonia.. mi raccomando non fare pazzie io cercherò di tornare il prima possibile e di raggiungerti al villaggio in questione.. so che la cosa per te ha una rilevanza personale ma tieni un profilo basso.. non sappiamo con chi abbiamo a che fare e potrebbe non essere facile metterlo fuori gioco o trovare le prove di un suo coinvolgimento nella sparizione dei tuoi genitori. - Mi passai una mano sulla fronte, macchiata di sangue avversario. Mi dispiaceva lasciare Atasuke da solo ma, nonostante tutto, ero certa che sapesse combattere meglio di me. Trovare il villaggio non era complicato, avrebbe solo dovuto seguire la strada a Sud fino a trovare le indicazioni per la colonia mineraria di quel tale.. ed il resto potevano prevederlo solo gli Dei.

    [ ... ]



    Sistemai le ferite dell'uchiha in modo che potesse affrontare al meglio il periodo (più breve possibile) senza il mio sostegno: Prima che facesse notte volevo mettermi in marcia per la Foglia e se tutto fosse andato come previsto in un giorno o due avrei ripreso Atasuke alla colonia.

    [ ... ]



    Il tempo volgeva drasticamente al peggio, nuvoloni neri e gelidi non lasciavano presagire nulla di buono, in lontananza il piccolo insediamento addossato ad una parete rocciosa illuminava la direzione per i viandanti. Sei o sette case, di legno, adornavano una strada spoglia e umida piena di erbacce che venivano rigorosamente calpestate a ripetizione dai passanti (per lo più minatori) e dalle poche guardie visibili. Tutti sembravano stare in silenzio o tenere un profilo molto basso, l'unica casa che risultava stonare in quel conglomerato di povertà informe era una specie di villa con tanto di cancelli e inferriate alle finestre del piano basso, sorvegliata da due uomini in armatura completa armati di grossi Yari. Inutile domandarsi anche solo lontanamente chi abitasse n un luogo del genere, poteva trattarsi solo del capo della miniera.. nella fattispecie il bersaglio dello Shinobi. Ma come agire dipendeva solamente da lui.. poteva attendere in qualche modo l'arrivo di Shay, ma non era sicuro che potesse tornare entro breve, oppure agire in autonomia e trovare il modo di raggiungere Yony in solitaria sfidando apertamente un nemico radicato in profondità all'interno della sua stessa casa. La notte avrebbe favorito qualsiasi strategia, le mura e i cancelli non erano molto alti e dall'interno della casa non veniva nessun rumore ma solo il traballante luminio di alcune lampadine. Chiunque abitasse li dentro sapeva la fine di sua madre e suo padre.

     
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