Il Mio Piccolo fiore di Fuoco.

[Energia]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Villaggio Abbandonato - There is no Emotion~


    La sua combinazione era stata perfetta. Il mercenario era caduto nella sua trappola meglio ancora di quanto si potesse aspettare. Dopo essere caduto, infatti aveva avuto il tempo di voltarsi facendosi trapassare non solo la spalla, ma anche la mano. Il terrore era chiaramente leggibile dai suoi occhi. Era praticamente in un panico totale, solo ed indifeso dalle minacce di Atasuke.

    "AAAAAAAAARGH!.. IO NON SO NIENTE! Non so niente lo giuro! Non sapevo nemmeno chi cazzo fossi altrimenti ti avrei ucciso in un modo diverso! Figurati se andavo a lottare con un Uchiha di merda in corpo a corpo.. fossi scemo AARGH. Io dovevo solo venire qua e occuparmi di te e della rossa.. per conto del signor Yony.. lui mi ha pagato profumatamente per questo lavoro e non ho fatto domande, al diavolo, se avessi saputo che eravate cosi forti non avrei mandato i miei ragazzi al massacro.. .. Senti.. va alla colonia di Yony.. lasciaci stare e non ti daremo più alcun fastidio.. "


    Con un rapido scossone estrasse l'arma dal corpo del suo avversario lasciando che un fiotto si sangue sgorgasse dalla ferita oltre al "normale" e copioso sanguinamento che aveva provocato. Poi un'altrop rapido scossone della wakizashi grazie al quale fece scivolare via il sangue dalla lama. Sentì dentro di se una strana sensazione, come se avesse voluto ammazzare quell'uomo per la sua inutilità e per quello che aveva cercato di fare. Sentiva dentro di se una sorta di desiderio di punirlo, un sentimento di rabbia e odio verso quell'uomo che non aveva fatto altro che creargli problemi. Con uno sguardo omicida continuava a fissare quel poveraccio appoggiando con calma la lama della wakizashi al suo collo.

    °Questo essere è inutile e pericoloso. Deve essere ucciso. Non possiamo permettere che porti ancora dolore e sofferenza ad altri innocenti°

    °No, non sarebbe giusto. Deve essere un tribunale a decidere della sua sorte, io non ne ho il diritto e neppure il potere°

    °Menti, tu hai il potere, lo hai battuto senza problemi ed ora è li, debole ed indifeso... Devi approfittarne... Uccidilo... UCCIDILO!°

    °NO! Non posso farlo, non posso uccidere di nuovo una persona innocente. Egli non è colpevole, ha solo fatto il suo lavoro, per quello che ne so non merita la morte per mano mia.°

    °Se non lo uccidi ora probabilmente tornerà da te più forte ed in quel momento ti ucciderà. Uccidilo ora, non avrai altre possibilità, non ti capiterà di nuovo un'occasione come questa... lo ha detto anche lui, ti avrebbe ucciso in un altro modo se avesse saputo chi eri. UCCIDILO!°


    Faticava a erstare lucido. Nella sua testa il dibattito si faceva sempre più forte ed intenso mentre alla mente gli tornò l'immagine di quando aveva ammazzato a sangue freddo un bandito. Certo, in quel caso era un colpevole colui che aveva ucciso, tuttavia probabilmente non era colpevole di nulla a parte il brigantaggio, cosa per cui certamente non meritava la morte.

    "Adesso basta Atasuke.. ho delle corde nel mio zaino, leghiamoli, dovranno rispondere del nostro tentato omicidio a Konoha.."

    «Si, hai ragione... non è il caso di ucciderli. Ci penserà il tribunale a punirli»


    Le parole di shay riportarono la pace nella sua mente, come se le sue emozioni fossero state sedate d'un tratto da quel supporto "esterno". Mai ricordava di essersi sentito così combattuto, tuttavia era anche vero che mai si era trovato così vulnerabile alle emozioni e mai si era avvicinato così tanto ai suoi genitori ed alla sua storia.

    [...]


    Con gesti rapidi e sapienti iniziò a legare i mercenari stringendo bene i nodi in modo che non potessero fuggire o arrecare ulteriori danni, soprattutto durante il trasferimento fino a Konoha per il processo.

    "Atasuke io devo tornare alla foglia con questi qua e assicurarli alla giustizia, penso che tu sia in grado di proseguire autonomamente fino alla Colonia.. mi raccomando non fare pazzie io cercherò di tornare il prima possibile e di raggiungerti al villaggio in questione.. so che la cosa per te ha una rilevanza personale ma tieni un profilo basso.. non sappiamo con chi abbiamo a che fare e potrebbe non essere facile metterlo fuori gioco o trovare le prove di un suo coinvolgimento nella sparizione dei tuoi genitori."

    «D'accordo allora... i rivedremo al tuo ritorno... Cerca di non fare tardi, altrimenti rischi di perderti il resto della storia...»


    Shay curò rapidamente le poche ferite di Atasuke per rimetterlo in sesto, in modo che fosse nella miglior forma possibile per affrontare quello che lo attendeva senza la presenza di Shay. E quando ormai la notte stava calando, ella parì per il villaggio della foglia portando con se i prigionieri. Da quel momento era da solo e doveva riuscire a dominarsi in solitaria, dacchè non avrebbe più avuto supporto da Shay per almeno un paio di giorni.

    [...]


    ~Miniere di Yoni - Assalto nelle tenebre~


    Erano ormai passate diverse ore da quando Shay era partita per Konoha e mentre Atasuke proseguiva la sua marcia, all'orizzonte si addensavano minacciosi nuvoloni neri. L'oscurità calava a poco a poco ed all'orizzonte, lungo al cammino si iniziavano a scorgere delle piccole case illuminate da una fioca luce. Ci volle altro tempo per denotare con chiarezza il numero e la qualità delle baracche. Davanti a lui, lungo a quella specie di stradicciola malridotta si ergevano sette baracche in legno di pessima fattura, tuttavia perfettamente in tono con l'ambiente minerario. In completa dissonanza era inevce una possente villa che si ergeva distaccata dalle altre, perfettamente tenuta e probabilmente anche presidiata da delle guardie.

    °Quella è sicuramente la casa di Yoni°


    La notte era ormai calata quando era arrivato al villaggio e la sua oscurità avvolgeva tutto e tutti lasciando qua e la qualche sprazzo di luce donato dalle deboli fiaccole presenti principalmente nelle vicinanze della miniera. Tutti sembravano molto riservati ed attenti solo a lavorare. Sembrava quasi stessero ben attenti a non rischiare di attirare l'attenzione. Vedendo le condizioni di quei poveracci nel suo cuore si fece nuovamente largo un sentimento d'ira e di odio verso quell'uomo che stava maltrattando così quelle pove persone. Tuttavia sapeva che se voleva riuscire ad entrare avrebbe dovuto amntenere un profilo basso ed agire d'astuzia.
    Uscì quindi dal conglomerato di case ed attese qualche altra ora per poi agire a mezzanotte. Nel frattempo si riposò cercando di recuperare tutto il chakra possibile e meditando su quello che era accaduto sino a poche ore prima. Ore e ore di intensa meditazione senza però abbassare mai la guardia e stando bene attento a non venir colto di sorpresa da qualche guardia o da qualche simpatizzante del mafioso.

    [...]


    Raggiunta infine una forma di pace interiore, Atasuke comprese un'altro livello di abilità. Con Ledah aveva imparato a controllare se stesso, tuttavia in quella situazione aveva imparato un'altra lezione ancora. Aveva compreso come le emozioni lo rendessero poco lucido durante le missioni e soprattutto durante lo scontro. Apprese che doveva trovare un modo per cancellarle o doveva trovare un modo per dominarle per impedire che queste prendessero ancora il sopravvento.

    °Bene... Ora sono pronto per entrare in azione. L'oscurità ceratmente mi darà un vantaggio, tuttavia è bene non dare nulla per scontato, inoltre devo neutralizzare ogni guardia che incontro prima che dia l'allarme senza però ucciderle. In fondo stanno solo facendo quello per cui sono pagate. Se le mie emozioni dovessero prendere il sopravvento ne uscirebbe solo una strage ed alla fine mi allontanerei solo da me stesso e dai miei genitori°


    I suoi occhi si spalancarono di scatto fissando una finestra illuminata posta sul lato sud della villa. Quello era il suo obbiettivo dato che pareva la zona meno pattugliata. Silenzioso sgusciò lungo le mura della villa attaccandosi all'inferriata che la proteggeva per scalarla in maniera rapida e silenziosa. Non poteva perdere tempo, ogni istante trascorso ad attarversare quella struttura era un istante in più in cui poteva essere scoperto. Con rapidità cosre verso il muro appoggiandosi allo stesso con la schiena mentre con gli occhi scrutava l'ambiente che lo circondava. Con un movimento appena accennato buttò l'occhio dentro alla finestra che aveva li vicino sporgendosi il minimo indispensabile per vedere dentro in modo da verificare che non ci fossero tonnellate di guardie. Poi attivò il chakra adesivo e silenzioso si arrampicò su per il muro cercando la finestra che aveva individuato per posi sbirciare dentro ed entrare.
    Se qualcuno fosse stato presente nella stanza avrebbe fatto una rapidissima irruzione cercando di stordire il/i presente/i con un rapido colpo alla nuca, se invece nessuno fosse stato presente sarebbe entrato rapido nella maniera più silenziosa che riusciva ad immaginare.
    Comunque fosse andata, ora doveva trovare Yoni e scoprire qualcosa di più sulla sua famiglia, ma soprattutto doveva riuscire a trovare la pace che da tempo andava cercando...



    OT - Non metto la tabella di riepilogo dato che non so se e quanto chakra recupero. - /OT
     
    .
19 replies since 27/1/2012, 21:15   231 views
  Share  
.