Amici e Parenti

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  1. Asgharel
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    ~A Fairy Tail!~


    La giovane Myori pareva comprendere in un modo o nella'ltro le parole di Atasuke, e da un certo punto di vista pareva perfino condividere un senso di separazione che era presente nel caln Uchiha. Un senso di separazione che tuttavia pareva colpire solo alcuni membri del clan, ovvero coloro che per qualche ragione, non venivano considerati membri dello stesso a pieno titolo. Ella propose, in un certo senso di riunire il clan, sottolineando che almeno loro della loro generazione avrebbero dovuto conoscersi tutti, chiedendosi se in fondo un clan non dovesse essere un po una famiglia.

    «Le tue parole sono giuste... In effetti un clan dovrebbe essere una grande famiglia, dato che in un modo o nell'altro dovremmo essere tutti parenti o quasi... Per quanto riguarda il fare un primo passo, mi trovi pienamente d'accordo... e ammetto che... Non mi è dispiaciuto iniziare a fare questo primo passo con te...»


    Sorrise un'ultima volta e poi i due si incamminarono. Ella poggiò la sua mano in quella di Atasuke con estrema dolcezza, accettando la cortesia che egli le voleva fare, ma questa volta non arrossì, segno che fortunatamente non aveva travisato il significato del gesto. Atasuke seguì passo-passo la giovane Myori fino alla bottega di Drake, l'ormai famigerata armeria Fairy Tail. Alla vista della struttura la mente di Atasuke tornò indietro nel tempo al momento in cui Shay gli parlò del suo amico Drake e della sua armeria, ricordò come il desiderio di apprendere quell'arte iniziò ad avvampare come il fuoco che ardeva nelle sue tecniche.

    [...]


    Giunti al fine all'armeria, Myori bussò alla porta presentandosi e chiamando a se Drake, nella speranza che questi rispondesse dall'interno della struttura. Atasuke invece rimase in silenzio, mostrando uno sguardo impassibile, come se per lui la cosa quasi non contasse. In realtà era agitato, ed in fondo era anche un'agitazione comprensibile... In quei momenti che sarebbero trascorsi si sarebbe deciso non solo per il suo eventuale ingaggio alle mura di konoha, ma anche del suo destino di fabbro. Se infatti Drake avesse deciso di non accettarlo come allievo, avrebbe dovuto trovare un'altra soluzione per apprendere l'arte della forgia, o peggio, abbandonare quella strada.
    Trascorsero alcuni attimi lungo i quali aumentò la suspance ed alla fine la porta di aprì. Davantri ai due si palesò un giovane uomo sporco dalla testa ai piedi, probabilmente a causa del lavoro che fino a pochi istanti prima stava conducendo.
    Con gentilezza diede il benvenuto a Myori scusandosi per non aver udito nei dettagli tutto ciò che la giovane gli aveva detto, poi si presentò con altrettanta cortesia ad Atasuke invitandoli ad entrare.
    Atasuke vide chiaramente il segno di saluto di Drake e senza timore gli strinse la mano con vigore presentandosi a sua volta.

    «Piacere di conoscerla Drake-san, io sono Atasuke Uchiha, ed in effetti mi permetto di dire che siamo qui per conferire con te di alcune cose»


    Il suo sguardo era serio per quanto non minaccioso o aggressivo, semplicemente denotava un certo grado di serietà nelle sue intenzioni, oltre che nelle sue parole.
    Una volta entrati, Drake si pulì la faccia dagli scarti che la avevano annerita e di diresse dietro al bancone per prendere un registro che si mise a sfogliare con attenzione. Per qaunto poteva saperne atasuke poteva essere un qualunque registro, contenente informazioni che andavano dagli ordini alle compravendite o dalla lista degli shinobi di konoha alla lista dei suoi sottoposti.
    A quel punto, Atasuke prese la parola, iniziando quindi a spiegare brevemente quello per cui erano venuti.

    «Allora... In breve mi sono fatto accompagnare qui da Myori per chiederti, per così dire, due favori. Per prima cosa, volevo chiederti se vi serviva qualcuno alle mura... Credo di avere delle buone capacità e credo di poter operare un buon lavoro come guardiano delle stesse... E poi... Volevo chiederti se eri disposto a prendermi come apprendista nell'arte della forgiatura...»


    Il suo tono era serio e rispettoso nei confronti di Drake. I suoi occhi lo scrutavano con attenzione, nella speranza di carpire qualche cenno favorevole, mentre le sue orecchie attendevano trepidanti un supporto dalla giovane Myori. Ora non si poteva più tornare indietro.
     
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    Amici e Parenti, parte 7

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    «Parlato di Miyori Uchiha»


    Un rumore di passi preannunciò la venuta del proprietario del locale.
    A quanto semb
    rava dovevamo aver interrotto qualcosa, a giudicare dalle parole e dagli scarti della lavorazione che ricoprivano la sua figura.

    «Drake san mi spiace avervi sottratto al vostro lavoro e vi sono grata del tempo che vorrete concederci.» Esordii in tono formale rivolgendogli un inchino.

    Lasciai che i due shinobi si presentassero, scambiandosi i convenevoli di rito, mentre mi guardavo intorno con aria distratta.

    Mi ridestai quando vidi il giovane fabbro recuperare da uno scaffale un fascicolo e cominciare a visionarlo da dietro il bancone.
    La cosa mi diede non poco da pensare.
    Possibile che fosse talmente oberato di lavoro da poter permettersi di concederci solo un minimo della sua attenzione mentre svolgeva altri compiti?
    O forse...

    Lasciai per il momento il pensiero bloccato a metà, ancora inespresso, ascoltando le parole di Atasuke.
    L'Uchiha era andato dritto al dunque, ed ora non restava che attendere la reazione dell'altro, o forse no?

    Per quanto potesse essere un po' imbarazzante tessere le lodi di qualcuno che doveva dare prova di sé con il diretto interessato, ero convinta che Atatsuke meritasse tutto il nostro supporto, il mio supporto, visto che Shay non poteva essere al nostro fianco.

    Mi feci coraggio e cominciai a parlare.


    «Drake san se mi permettete penso che avere un altro valido shinobi alle mura potrebbe aumentare la sicurezza dopo i recenti avvenimenti. Non possiamo mai essere sicuri di quando potrà arrivare il pericolo alle nostre porte e purtroppo ne' voi, ne' Shay avete il dono dell'onnipresenza. Vi chiedo da parte mia e anche di Shay, che sono sicura avvallerebbe la candidatura di Atasuke, di prenderlo come aiutante alle mura. Per quanto riguarda il negozio...» qui la faccenda si faceva più spinosa... «vi chiedo con tutto il rispetto dovuto a voi e alla vostra arte di dare la possibilità ad Atasuke di dimostrarsi all'altezza dei vostri insegnamenti.» Rivolsi a Drake san un inchino e rimasi in silenzio in attesa di una sua parola o di un cenno.

    A questo punto tutto dipendeva da Atasuke, io potevo solo assisterlo moralmente.
     
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  3. The_Drake
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    Rimase in silenzio ed ascoltò le parole dei due: sembrava che Shay c'avesse messo lo zampino e che avesse parlato bene con tutti e due; La sua allieva ormai conosceva più gente di lui e forse aveva rapporti più solidi di quelli dell'eremita, che ora come ora, non poteva vantare tanti amici tra le sue fila, ma molta gente con cui litigare e creare trambusto un pò ovunque: maledetto suo temperamento troppo egocentrico e scontroso.
    In ogni caso se la Hyuga si fidava dei due, tanto da decidere di mandare il ragazzo Uchiha a parlare direttamente con lui, voleva dire che forse qualcosa valeva, forse aveva visto qualcosa che ancora lui non poteva cogliere, forse conosceva così bene Ryouji da poter capire quando un ninja si meritasse qualcosa: doveva studiarlo. E' verissimo, ora come ora le mura sono la zona più scoperta di tutto l'apparato di difesa di Konoha...ridicolo il modo con cui siamo stati giocati poco tempo fà, non voglio che questo si ripeta, non voglio che ninja non incaricati si facciano peso di responsabilità troppo grandi o delle mie o degli altri guardiani. Confermò i timori che i due avevano esposto sulle mura, ma ancora doveva vederci chiaro. Io in quanto capitano delle Guardie, posso immettere la tua richiesta e decidere il tuo passaggio fin da subito...ma devo prima capire se ne sei degno: Shay-san ha un temepramento molto dolce e apprensivo, cosa che con me ti puoi solo sognare. Un Guardiano deve dimostrare un forte temperamento, deve essere un'esempio, deve conoscere le linee guida del villaggio e cercare di fare il possibile per salvare Konoha...noi siamo coloro che per primi vengono esposti a rischi diretti, come attacchi nemici, invasioni e quant'altro. Capisci che devo capire se ne sei degno o meno. Disse, in ogni caso aggiunse qualcosa anche per la kunoichi che in varie occasioni aveva fatto capolino alle mura, dando una mano qua e là. Miyori-san, la proposta è aperta anche per te...se vuoi entrare a far parte delle guardie, devi solo dirmelo. Dai rapporti che ricevo, sò che svariate volte ti sei fatta carico di persone in arrivo a Konoha: le tue capacità poi sono sicuramente elevate, quindi non avresti di certo problemi in quest'incarico. Concluse.
    Aspettò qualche secondo, di sentire cosa i due avessero da dire, prima di decidere cosa fare: aveva già in mente qualcosa per i due, o comunque anche solo per il ragazzo; Si fidava della sua allieva, quindi doveva solo confermare le loro capacità durante il lavoro normale, prima di renderli effettivi. Domani, fatevi trovare alle mura...prime luci dell'alba. Mi troverete lì, controllerò io stesso se siete degni di tale titolo o meno...direttamente sul campo. Fece sorridendo, passando poi all'altra questione, forse più delicata per Drake.
    Aveva una promessa da mantenere, aveva un accordo con Hanzo, ma non poteva negare ad allievi promettenti o persone con una forte motivazione di fare la sua stessa scelta: poi avendolo sotto le sue ali, poteva controllare l'operato di Atasuke, cercando di fargli fare le giuste scelte, senza ripetere i suoi stessi sbagli.


    Una motivazione. Voglio una motivazione plausibile...dimostrami che possiedi dentro al cuore la fiamma che spinge noi fabbri a forgiare armi della morte: ricorda che intrapresa questa strada, tu sarai catalogato come portatore di morte e non solo mercante. Tu creerai ciò che ora scatena le guerre e permette alle persone di uccidersi l'un l'altra...avrai la forte responsabilità di decidere delle loro vite.
    Dimmi che sei disposto a portare questo peso nel bene o nel male...


    Si sarebbe aspettato una motivazione più che forte per una cosa del genere: la sua promessa doveva esser spezzata solo per motivi veramente superiori, poichè la responsabilità era veramente enorme e non poteva permettere che un pazzo mercanteggiasse con traditori o altro.


     
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  4. Asgharel
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    ~Trattative - How to become a guard~


    Con enorme letiza Atasuke udì le parole della giovane Myori, la quale con gentilezza si era espressa in suo favore per un posto alle mura, raccomandandolo anche per Shay che per un impegno improvviso li aveva dovuti abbandonare.
    Drake attese alcuni istanti da quelle parole, prima di pronunciarsi sull'argomento. Impossibile fu per Atasuke intuire se stesse pensando ai fatti suoi o se stesse effettivamente valutando le loro parole.
    Atasuke non pose troppe attenzioni a ciò che drake disse, in fondo erano cose di cui già aveva sentito parlare ed era ben conscio di quanto servisse aiuto alle mura del villaggio, soprattutto in quei particolari periodi di crisi, specialmente in un villaggio senza il governo e la guida di una Kage. Tuttavia, alcune parole lo colpirono particolarmente, facendo aizzare la sua attenzione e portandolo quindi a soppesare con attenzione le sue successive parole.

    "... Shay-san ha un temepramento molto dolce e apprensivo, cosa che con me ti puoi solo sognare. Un Guardiano deve dimostrare un forte temperamento, deve essere un'esempio, deve conoscere le linee guida del villaggio e cercare di fare il possibile per salvare Konoha...noi siamo coloro che per primi vengono esposti a rischi diretti, come attacchi nemici, invasioni e quant'altro. Capisci che devo capire se ne sei degno o meno. ..."


    Si prese quindi un istante prima di partire con la sua esposizione cercando di domostrare almeno a parole un primo assaggio di ciò che era.

    «Non posso che darti ragione... In effetti Shay è sempre stata molto gentile con me, sin dal primo giorno in cui ci siamo conosciuti. Tuttavia non mi aspettavo in alcun modo che anche tu potessi rispecchiare un simile atteggiamento, specialmente verso un sottoposto. Specialmente quando si tratta di un compito importante quale è quello che coprono le guardie delle mura. Quasi non oso immaginare quanto possa essere impegnativo e stressante esserne a capo... Quindi comprendo senza problema alcuno la tua scelta di "testare" le mie, o meglio, le nostre capacità...»


    Mantenne fisso il suo sguardo verso gli occhi dell'uomo, comunicandogli la determinazone che provava in quel momento riversandola in quello sguardo deciso che si era portato appresso.

    [...]


    Infine, Drake esplicò con pochissime parole, contate quasi al contagocce, quello che avrebbero dovuto fare. Atasuke annuì con il capo dando segnodi aver compreso senza problemi ciò che avrebbe dovuto fare e il momento della giornata in cui si sarebbe dovuto dirigere alle mura. Non aveva idea di che cosa lo avrebbe aspettato alle mura, tuttavia immaginava che si trattasse brevemente di una simulazione di "problemi alle mura" in cui probabilmente Drake stesso o un altro suo sottoposto avrebbero cercato di forzare il passaggio evitando qualcuna delle procedure o attaccando direttamente cercando di forzare violentemente l'ingresso. Tuttavia avrebbe comunque dovuto attendere il giorno successivo per scoprirlo.

    [...]


    ~Trattative – Perchè il fabbro?~


    Dopo appena alcuni istanti di attesa, Drake riprese la parola, cambiando il discorso principale ma mantenendo la stessa linea di discussione. Dopo aver parlato del lavoro alle mura, passò quindi alla questione del fabbro, ponendo al giovane Uchiha una domanda che pareva semplice, ma che tuttavia celava dietro di se questioni e argomenti ben più complessi e raffinati. Cose di cui uno sprovveduto qualsiasi non si sarebbe neppure accorto.

    "Una motivazione. Voglio una motivazione plausibile...dimostrami che possiedi dentro al cuore la fiamma che spinge noi fabbri a forgiare armi della morte: ricorda che intrapresa questa strada, tu sarai catalogato come portatore di morte e non solo mercante. Tu creerai ciò che ora scatena le guerre e permette alle persone di uccidersi l'un l'altra...avrai la forte responsabilità di decidere delle loro vite.
    Dimmi che sei disposto a portare questo peso nel bene o nel male.."


    Ancora una domanda, ed ancora un'istante di attesa. Atasuke sapeva bene che prendersi tutte quelle pause poteva nuocere all'immagine che Drake si sarebe fatto di lui, credendolo magari un dubbioso, o peggio un elemento lento a ragionare, tuttavia, per quanto le domande potessero apparire semplici, istantanee ed intuitive, le risposte a queste erano tutt'altra cosa.

    «Humm... Una motivazione... Banalmente, potrei rispondere che è un'antica arte che da sempre mi affascina. In fondo è naturale che per un combattente sapersi forgiare le proprie armi comprendendone la natura sia una cosa importante. Tuttavia, credo che una simile motivazione non si addica a ciò che ti sto chiedendo di insegnarmi, non è vero?»


    Un'ulteriore brevissima pausa, quasi a sottolineare che quella domanda, chiaramente retorica, attendesse una reale risposta dal suo interlocutore.

    «In verità, per quanto questa visione superficiale sia anche vera, ciò non è tutto, anzi... è forse solo la piccola punta di un iceberg...»


    Il suo tono era serio e deciso. La sua mente elaborava istante dopo istante quello che sarebbe venuto successivamente, mentre le sue labbra si muovevano accompagnando quella che era la sua vera ispirazione.

    «Prima di tutto, valutando che entrambi siamo shinobi, entrambi in effetti siamo catalogati come assassini e portatori di morte. Non credo che essere il forgiatore di uno dei meri pezzi di metallo utilizzati da questi assassini possa portare un'ulteriore accezione di "portatore di morte". Se quello che mi stai chiedendo è di dirti che non ho paura di questa strada, ebbene, non ne ho timore. Se però mi stai chiedendo se voglio essere un mero mercante di morte che con avarizia ed insensibilità produce a ripetizione pezzi di metallo affilato, posso assicurati che allora questo lavoro non è di mio interesse.»


    Un'ulteriore pausa per accentuare maggiormente quello che aveva detto lasciando tempo al suo potenziale futuro sensei di comprendere ciò che aveva detto e magari di intuire dove sarebbe anadato a parare.

    «Per come la vedo io, la forgiatura di armi è un'arte, e come tale il fabbro, paragonabile ad un'artista dovrebbe metterci il cuore e lo spirito. Le armi vere e proprie, non sono solo meri strumenti di morte, anonimi pezzi di ferro spuntati ed affilati buttati giù con l'unico scopo di esistere per venir vendute ed uccidere. Una vera spada, ad esempio, ha molto più di un filo, una lama, una tsuba, una guardia, un codoro ed un'impugnatura. Una vera spada contiene al suo interno lo spirito e l'amore di chi l'ha creata. Se questa viene creata con precisione e perizia, essa diviene nella mano di chi la impugna, molto più di un'arma, molto più di uno strumento d'offesa, molto più di un prolungamento del braccio. Diviene una fedele compagna di viaggio, un potente alleato, il perfetto completamento del guerriero che la impugna... Ovviamente l'artefice dell'arma mai potrà sapere se quella creazione verrà usata nel bene o nel male, ma al più può cercare di selezionare la propria clientela cercando di non rifornire persone chiaramente malvage o indegne di impugnare una propria opera d'arte, tuttavia, salvo casi eclatanti di malvagità, temo non si possa fare altro che un mero atto di fede e sperare che la propria arte non venga usata per scopi indegni.»


    Atasuke non sapeva minimamente se quel suo discorso ispirato e veritiero avesse fatto breccia nel fabbro, tanto quanto non immaginava se questi rispecchiasse ciò che il giovane Uchiha credeva nella forgiatura. Tuttavia, se quella non era una visione condivisa da quell'uomo, Atasuke avrebbe dovuto cercarsi qualcun'altro come insegnante per riuscire ad apprendere ciò che tanto ardentemente voleva conoscere.
     
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    Amici e Parenti, parte 8

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    «Parlato di Miyori Uchiha»


    « Miyori-san, la proposta è aperta anche per te...se vuoi entrare a far parte delle guardie, devi solo dirmelo. Dai rapporti che ricevo, sò che svariate volte ti sei fatta carico di persone in arrivo a Konoha: le tue capacità poi sono sicuramente elevate, quindi non avresti di certo problemi in quest'incarico. »

    Diventare un guardiano a tutti gli effetti.
    Quella proposta mi prese di sorpresa per quanto la mia espressione rimase immutata.
    Era un'offerta, quella del giovane fabbro, che non mi sarei mai aspettata, in quanto non credevo di aver fatto nulla di speciale per meritarmi la sua attenzione.

    Shinobi...

    Stavo davvero cominciando sul serio a vedermi come tale?
    Le giornate, i mesi passati con loro avevano in qualche modo cambiato il mio modo di vedere le cose, di non sentirmi semplicemente un samurai...

    Restai in silenzio per alcuni istanti, ponderando bene la risposta da dare a Drake san.
    Una volta presa una decisione non sarei più tornata indietro.

    Fu, però, Atasuke san a rompere il silenzio, replicando alle osservazioni del fabbro shinobi.
    Ascoltai quello che aveva da dire e riflettei a mia volta.
    Ed io cosa volevo essere per il villaggio, cosa potevo fare per Konoha?


    Partire dal primo scalino, una volta che nella mente è chiaro il cammino da seguire.

    «Drake san, è mio desiderio essere messa alla prova a mia volta per avere la possibilità di proteggere questo luogo, i suoi abitanti.» replicai brevemente.
    In fondo non serviva di aggiungere altro e quasi mi stupii di quelle parole che avevo appena pronunciato.
    Non pensavo che quel giorno sarebbe arrivato, che lo avrei mai pensato, ma volevo realmente poter fare qualcosa per quel villaggio che con il trascorrere del tempo stava diventando, no era diventato la mia nuova casa, la mia nuova realtà.


    « Domani, fatevi trovare alle mura...prime luci dell'alba. Mi troverete lì, controllerò io stesso se siete degni di tale titolo o meno...direttamente sul campo. »

    Annuii in risposta. restando in silenzio per dare la possibilità ad Atasuke san di rispondere all'altra domanda che gli stava a cuore.
    Il mio compagno con quel suo discorso si stava giocando il tutto per tutto.
    E solo Drake san avrebbe potuto decidere se era degno di apprendere la via del fabbro shinobi.
     
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  6. The_Drake
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    Ascoltò le parole dei due ninja che aveva difronte e malgrado tutto, potè tirare un sospiro di solievo: finalmente a Konoha stavano nascendo delle persone non carattere, ninja che crescendo avrebbero preso il suo posto con forti ideali e voglia di fare; Il giorno seguente avrebbe valutato due persone e avrebbe potuto conoscerle meglio allo stesso tempo, sperando che fossero meritevoli d'aiutarlo nel lavoro alle mura, che oramai gli stava diventando stretto.
    Passando invece alle motivazioni dell'Uchiha, rimase colpito dal fatto che sapesse benissimo a cosa stava andando incontro e che non fosse, in ogni caso, una persona intenzionata ad apprendere un'arte per il futile motivo di far soldi ed arricchirsi: con queste buone motivazioni non avrebbe faticato molto a diventare un bravo fabbro ed un bravo aiutante; Drake annuì solamente, tenendo tutti sulle spine, per poi girarsi e tornare nel piano alto della sua officina Attendete un momento... Disse, prima di scomparire dietro la porta in alto alle scale dietro al bancone.
    Passò circa un minuto, quando il bizzarro ninja dai capelli turchesi tornò a far visita ai due accompagnato, sulle braccia, da tre libri abbastanza grandi, approssimativamente erano sulle quattrocento pagine l'uno con copertina nuova e in buone condizioni. Non voglio ritardare il tuo apprendimento, anche perchè non amo molto insegnare la teoria, a qualsiasi mio allievo, preferendo la pratica come mezzo per aquisire subito conoscenza...per cui ti ho portato tre libri, gli ho comprati aggiornati qualche mese fà ad Otafuku. Dovrebbero contenere una lista semi aggiornata sulle armi più comuni, su come possono esser usate, come costruirle, quali materiali...insomma, una bella carrellata di informazioni. Disse, riprendendo fiato. Contengono in ordine informazioni sulle armi da distanza e da corpo a corpo: non pretendo che tu aquisisca tutte le informazioni alla lettera, per quello cè tempo, ma che tu sappia, nel momento del nostro primo incontro per lavorare alla tua formazione come fabbro, destreggiarti senza problemi. Diventeranno i tuoi compagni di viaggio principali, usali e trattali con intelligenza considerando che sono il tuo primo bagaglio culturale base. Concluse, per poi rivolgersi a tutti e due i ninja in maniera da congedarli e rimandarli alla giornata seguente, direttamente alle mura di Konoha: avrebbe dovuto inventarsi un modo per studiare le loro capacità tattiche e di comando e magari dare un pò di tempo ai due per ambientarsi o svagarsi, in maniera da non spaventarli subito con ritmi incessanti senza fine.


    Molto bene, se non cè altro, vediamoci domani mattina alle mura, come ho già detto alle prime luci dell'alba. Portatevi dietro tutto quello che pensiate possa servire per una prima giornata da guardiano...io, invece, se non vi dispiace torno disopra a continuare a lavorare per tirare avanti questa baracca, che se tutto andrà come spero, dovrò pure allargare per far spazio ad un nuovo aiutante! Hahahaha!


    Grassa risata mentre girava i tacchi e salutava con la mano i due ninja, prima di tornare ai suoi lavori al piano superiore; L'ultima cosa che aveva detto era forse un dato di fatto, allargare il suo negozio e renderlo più consono alla presenza di due persone, magari applicando le modifiche che sarebbero servite per migliorare anche i suoi macchinari, la sicurezza della tenuta e altre piccole cose che avrebbero fatto di Fairy Tail un colosso a Konoha.


    [Alle Mura]


    Si fece trovare prima degli altri due allievi, arrivando nella costruzione difensiva molto prima rispetto a loro e avvertendo i suoi compagni, già guardiani, che quel giorno avrebbero avuto compagnia: almeno Miyori e Atasuke non avrebbero corso il rischio d'esser rinchiusi nelle prigioni per millantarsi quello che non erano.
    Era seduto nella guardiola poco prima dei portali, nella parte che dava sulla via principale di Konoha, che parlottava con i due colleghi che di solito risiedevano come controllo e difesa estrema; Si fece avanti, degnandoli di un saluto cordiale, durante l'arrivo dei due, che fossero arrivati assieme o meno non era importante, per poi entrare subito nel vivo quando fossero pronti entrambi. Per prima cosa, come incipit diciamo, dovrò spiegarvi come funziona il lavoro alle mura e di come sono composte, almeno per farvi capire dove dovrete lavorare, forse, e cosa potete e dovete fare. Spero di esser chiaro in tutta la mia spiegazione iniziale o almeno di ricordarmi tutto poichè è molto importante per le nuove leve sapere tutto in maniera che sappiano sempre cosa fare. Prese un respiro e aspettò che i due gli dassero il consenso di continuare. Logicamente l'area d'effetto dei guardiani è la zona esterna alle mura, le mura stesse e i primi quartieri all'interno del villaggio...non chiedetemi per quale motivo funzioni così, spero che prima o poi qualcuno cambi questa cosa...in ogni caso, partiamo dalla zona esterna: pochi sanno che il lavoro dei guardiani non è il semplice "rimaner seduti ad aspettar qualcosa o qualcuno", ma è composto anche da ricognizioni sulla foresta che circonda Konoha, controllando che trappole e sentinelle siano operativi oltre che a fermare e controllare merci e persone prima che entrino dai portali. La zona esterna alle mura, ricordate, è forse la zona più difficile e pericolosa da controllare, perchè, se allo stesso tempo offre riparo a noi, lo offre anche ad eventuali nemici. Disse, prima di far cenno ai due di seguirlo fin sopra alle mura, sfruttando le scale vicino alla guardiola. Poi ci sono le mura stesse, che sono composte da due zone nevralgiche in sè...la parte visibile e quella non visibile. Quella visibile è il semplice camminatoio, frammentato in varie guardiole e posti di controllo da noi guardiani, quello non visibile sono l'ufficio del Capitano, i vari cunicoli interni per l'uscita rapida dal villaggio senza passare dai portali, l'armeria o magazzino. L'ufficio del Capitano, il mio ufficio per ora, è accessibile da sopra le mura, da una botola che si trova nel posto di controllo principale appena sopra l'arco dei portali...infatti la stanza dove di solito lavoro è un buco marcio, che si trova dentro alle mura stesse: importanza nvralgica nel nostro lavoro è mantenere protetto questo posto e tenere sempre in ordine i fascicoli al suo interno...dati su ninja di Konoha, ninja esterni che ci hanno fatto visita, ninja in missione, dispersi, morti, in viaggio...ogni singola cosa è ben catalogata in maniera che ogni persona alle mura sappia che ha di fronte con una rapida occhiata di qualche dossier: lo stesso che mi avete visto tenere a Fairy Tail, solo in formato minore e contenente i ninja di Konoha che non sono in missione. Mentre parlava avrebbe mostrato la botola per il suo ufficio, la guardiola che circondava la botola, con i suoi due guardiani, e l'enorme e lungo camminatoio delle mura. Poi, le porte nascoste per l'uscita dal villaggio e l'ubicazioni di trappole e altro vi verranno spiegate appena farete parte del corpo stesso dei guardiani...per ora sono cose top secret. Invece il magazzino sapete bene dovè, considerando che non è difficile scorgere, nel lavoro dei controllori ai portali, il classico via vai per immagazzinare merci contraffatte, rotoli contenenti armi nemiche, semplice equipaggiamento...insomma tutto ciò che non deve entrare a Konoha o che deve esser custodito. Sappiate che in confronto a quella ufficila e dell'amministrazione, questa è una pozzo da quattro soldi, quindi non sperate di trovarci armi o altro...non ce ne sono proprio.... Fece quasi per dimenticarsi di una cosa importante. Ah si, ricordate il regolamento per i ninja esterni: levategli tutte le armi, sigillatele nei rotoli e immagazzinate nel magazzino. Abbiamo deciso questa linea di pensiero perchè vogliamo indebolire le capacità ninja esterne al meglio delle nostre possibilità...scarse per ora, ma almeno è qualcosa. Per capirci, levare armi ad un ninja diventa utile perchè lo si costringe ad utilizzare il chakra per qualsiasi cosa fuora dall'ordinario...questo ci permette di sfiancarlo nel tempo e di tenerlo sotto controllo dai sensitivi del villaggio. Concluse, aprì la botola sotto di lui, nella guardiola principale, iniziando qualche passo verso il suo ufficio.


    Voi oggi lavorerete come degli pseudo guardiani...ascoltate le loro richieste, fate ciò che vi ordinano e portate a compito l'opera il più velocemente possibile. Non vi scoraggiate se il lavoro è semplicemente portare dei messaggi da una porta di Konoha all'altra...considerando che è più o meno il lavoro più eccitante che potete fare qui! Hahaha!
    Comunque, aiutate nei controlli alle merci, usando la testa nelle cose, aiutate nelle ricognizioni nella foresta, aiutate nei turni di vedetta...capite come funziona: per qualsiasi problema mi trovate nel mio ufficio, che ho della roba da fare.
    Ah avete ovviamente delle pausa dove sarete liberi di fare ciò che volete: tre ore da mezzo giorno, tre ore dalle 8 di sera...sì, farete il turno anche serale fino a domani, quindi gambe in spalla. Ah, Atasuke, consiglio di controllare quei libri e di usare tutto il tempo che hai per studiarli, ci serviranno più avanti!


    Detto questo scomparve nel suo ufficio: gli avrebbe comunque controllati, uscendo qualche volta a farsi dare il resoconto delle azioni dei due o osservandoli da lontano; Gli avrebbe testati senza esser sempre in mezzo e lasciando che i due aspiranti volassero con le loro ali.


     
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  7. Asgharel
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    ~Trattative - Le direttive del Maestro~


    Alla fine anche la giovane Myori, sua accompagnatrice aveva accettato l'offerta di Drake di divenie ufficialmente una guardia alle mura. Entrambi erano quindi invitati a ripresentarsi da lui alle mura il giorno seguente per proseguire con il loro reclutamento.
    Tuttavia, un'altro era il discorso che maggiormente premeva ad Atasuke, ovvero la possibilità per lui di apprendere l'arte della forgiatura da Drake. Egli li lasciò per appena qualche attimo prima di ritornare con ben tre tomi nuovi, i quali, si aggiravano sulle quattrocento pagine ciascuno e che a detta di Drake contenevano le informazioni "base" su cui Atasuke si sarebbe messo a studiare e che formavano la conoscenza minima sulle armi necessaria per la fabbricazione delle stesse.
    Con un cenno della testa Atasuke accettò tra le sue mani i tre pesanti tomi che avrebbe iniziato a studiare quel giorno stesso per cercare, avidamente, di apprendere quell'arte nel modo più rapido possibile.
    Consegnato il pacchetto Drake si congedò per poi ritornare al piano superiore lasciando chiaramente intendere le buone speranze che riponeva in Atasuke e nelle sue capacità nell'apprendere quell'arte che Drake era propenso ad insegnargli.

    «Molto bene allora... Grazie ancora dei libri, mi metterò subito all'opera per apprendere il necessario, a domani»


    Salutò a sua volta Atasuke accompagnando le parole con un gesto della mano mentre l'altra a fatica sorreggeva la massa di libri.
    Attese quindi che Drake svanisse oltre alla porta prima di rivolgersi nuovamente alla sua accompagnatrice.

    «Myori... Ti andrebbe di accompagnarmi a casa? Così inizi a scoprire dove abito e potrai tornarci con i tuoi tutori per quella cena che avevo promesso a te e a shay»


    Con un sorriso andò ad accompagnare le sue parole e poi attese una risposta dalla giovane prima di incamminarsi verso casa o verso qualunque direzione i due avessero deciso di percorrere insieme o separatamente.

    [...]


    ~Studio – Fase I~


    Raggiunta la propria casa, Atasuke posò sul primo tavolo che ebbe sotto tiro i tre tomi liberandosi da quell'enorme peso che si era dovuto trascinare appresso, per poi tirare a se una sedia su cui si sedette comodamente iniziando a sfogliare i tre libri.

    °Vediamo un po... Le armi Bianche, volume I... Volume II... Le armi da lancio... Armi piccole, medie, grandi, etc...°


    Spiluccò informazioni dai tre libri per alcuni minuti prima di decidere da quale dei tre iniziare con lo studio. Scartò a priori "Le Armi Bianche Volume II", immaginando che sarebbe stata cosa ben più utile iniziare lo studio dal primo volume. Rimaneva il dubbio se iniziare il suo lavoro dalle armi da lancio o da quelle bianche, ma alla fine optò per le armi bianche che con maggior vigore interessavano la sua persona ed attiravano la sua curiosità.

    «Bene allora... Vediamo di iniziare da questo qui e vediamo che cosa riusciamo a capirci sulle armi da corpo a corpo»


    Con avidità e concentrazione iniziò a divorare il contenuto del libro osservando con attenzione immagini e schemi delle varie armi che incrociava scoprendo cose che neppure si sarebbe immaginato sulla loro struttura e sulla loro lavorazione. In particolare quando incrociava armi che conosceva o aveva a portata di mano come il tanto o la wakizashi smontò le sue stesse armi per poi rimontarne la struttura iniziando a capire anche a livello pratico come le armi fossero composte da ben più che mero e freddo metallo.
    Lo studio proseguì fitto sino all'ora di cena e poi anche dopo la stessa, finchè vedendo ormai la luna e le stelle illuminare il cielo non decise di andare a dormire rendendosi conto che il giorno dopo si sarebbe dovuto svegliare presto e che probabilmente il giorno successivo sarebbe stato tutto meno che tranquillo.

    [...]


    ~Mura – Spiegazione del lavoro~


    Il mattino infine era giunto e l'ora di recarsi alle mura si era fatta molto vicina. Atasuke, dopo una lauta colazione uscì di casa indossando l'ormai consueta tenuta da missione, composta dai suoi vestiti maggiormente elastici, il mantello nero sfoggiante lo stemma degli uchiha, il corpetto in cuoio ed i guanti rinforzati che indossava al di sotto del mantello come la wakizashi fissata sulla schiena. Tanto celato nella manica destra e armi ben disposte nelle loro sacche. L'unica differenza dalle classiche missioni a cui partecipava era il volto non più celato dal cappuccio del mantello, ma lasciato libero ed in piena vista. Con rapidi passi si diresse verso le mura del villaggio pronto a prendere parte alla sua "prima giornata di lavoro". Con se aveva anche il primo dei tre libri che drake gli aveva lasciato. Nonostante sapesse che probabilmente non avrebbe avuto grandi tempi per poter studiare, era sua ferma intenzione cercare di occupare tutto se stesso ad imparare quell'arte.

    [...]


    Raggiunto il luogo d'incontro davanti all'ingresso principale del villaggio, Atasuke vide che Drake stava confabulando con alcuni dei suoi sottoposti, probabilmente per spiegare loro la situazione e per evitare grane burocratiche a lui ed a Myori.
    Atasuke salutò quindi drake ed i suoi due "futuri colleghi", poi, pazientemente, attese anche l'arrivo di Myori, sfruttando quel breve tempo per andare avanti di qualche altra pagina nella lettura del primo libro.

    [...]


    Quando poi entrambi furono pronti Drake iniziò a spiegare che cosa significava realmente far parte dei guardiani delle mura, in che cosa consistessero i loro compiti, fin dove si estendeva la loro zona di influenza, ma soprattutto spiegò loro quali erano i punti nevralgici di quella struttura difensiva che circondava e proteggeva l'intero villaggio.
    Non poche furono le raccomandazioni che Drake rivelò ad entrambi, tuttavia molte di queste erano per Atasuke quasi un pane quotidiano e non ebbe difficoltà nel rammentare i vari dettagli su cui Drake si dilungò.
    Quando drake mostrò la botola che conduceva al suo ufficio espresse l'ultimo dei compiti, forse quello che da un certo punto di vista era il più importante: In caso di ninja visitatori dovevano privarli di ogni arma, equipaggiamento o oggetto potenzialmente pericoloso ed immagazzinare il tutto nel magazzino. Quando ebbe finito, prima di iniziare a scendere nel suo ufficio, Atasuke rispose con un diretto "Ricevuto", lasciando comprendere quanto la cosa gli fosse entrata bene in mente.
    Scesi nell'ufficio Drake diede loro le ultime direttive spiegando quello che avrebbero fatto in quella giornata, ma soprattutto dicendo loro secondo quali turni avrebbero lavorato in quel giorno. Atasuke non fù propriamente lieto della turnazione pesante a cui erano sottoposti, dacchè quelle turnazioni parevano essere non solo pesanti, ma soprattutto logoranti a causa di pause troppo brevi per contrastare turnazioni estremamente lunghe. Tuttavia non diede a vedere questa sua forma di sconforto, ma anzi accettò di buon grado le direttive ed il consiglio da parte del suo maestro di leggere con attenzione le pagine che doveva studiare nei momenti liberi.

    «Ok, nessun problema, anzi... per ottimizzare i tempi mi sono anche portato dietro uno dei libri, così non mi toccherà perdere tempo per andarli a prendere...»


    E poi, con un breve inchino si congedò da drake lasciandolo ai suoi compiti e dirigendosi fuori dall'ufficio. Li attese che anche Myori uscisse per poi dirigersi con lei verso qualche guardiano per farsi dare degli ordini.

    «Bene Myori... Alla fine siamo qui a cercare di guadagnarci un lavoro... Tu che ne pensi? Io trovo che queste turnazioni pesanti siano un poco esagerate... Che sia per metterci alla prova stancandoci maggiormente? Oppure c'è un'estrema carenza di personale? Io spero che sia la prima opzione quella vera...»

    [...]


    Raggiunte poi le guardie, Atasuke si profuse in un'altro saluto prima di presentarsi e farsi dare degli ordini.

    «Piacere, io sono Atasuke Uchiha, immagino che Drake vi abbia parlato di noi... Quali sono gli ordini per me?»


    E poi ancora una volta attese pazientemente una risposta dai suoi interlocutori.
     
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    Una giornata da Aiuto Guardiani


    Narrato
    Pensato
    «Parlato di Miyori Uchiha»



    miyori1822012bisrid



    Drake san sembrò soddisfatto delle motivazioni fornite da Atasuke san circa il desiderio di apprendere l'arte del fabbro, tanto che ci chiese di attendere un istante per poter andare a prendere alcuni libri che sarebbero stati utili al suo nuovo apprendista.
    E dopo averci ricordato l'appuntamento per l'indomani, ci congedò facendo un commento sul dover "tirare su la baracca" in modo da avere i fondi necessari per dare un posto anche all'allievo dove poter lavorare. O perlomeno quello sembrava estrapolando dallo spirito della frase.
    Salutai il giovane dai capelli azzurri con un inchino.
    Una volta rimasti da soli, Atasuke san mi propose di tornare assieme in modo che potessi orientarmi su dove l'Uchiha abitasse in virtù del futuro invito a cena.

    Per un istante lo fissai senza parlare, cercando di mascherare l'imbarazzo, che per quanto stesse diminuendo, ancora non era del tutto controllabile.


    «Se non è un disturbo, ti ringrazio per l'offerta.» replicai sforzandomi di risultare più naturale possibile.


    Quella notte ebbi qualche difficoltà a prendere sonno.
    In mente mi ritornavano le parole che avevo pronunciato, il mio desiderio di essere utile a Konoha.
    Non era una promessa da prendere alla leggera ed ero consapevole che, in qualche modo, avevo fatto una scelta che rischiava di escludere parte del mio passato, del mio prezioso passato.
    Non avevo dimenticato la sofferenza di Suiren e il sacrificio di mio padre, ma era quella la strada che avevo deciso di percorrere.
    Ninja, samurai...
    Una dualità che si stava in qualche modo spezzando, facendo pendere l'ago della bilancia verso un mondo che era così diverso da quello in cui ero cresciuta.
    Chiusi gli occhi, lasciando che fosse la stanchezza a farmi sprofondare nel sonno, riflettendo che a differenza di mio padre, io stavo percorrendo il cammino inverso.


    Mi svegliai molto prima dell'alba, per avere il tempo di fare i kata con "Ninfea di Giada" ed effettuare un ultimo controllo dell'equipaggiamento che mi sarei portata appresso.

    Susumu era in piedi da non so quanto tempo, anche se avevo più di un vago sospetto, che la mia notte "insonne" l'avesse tenuto sveglio a sua volta.
    Non fece alcun commento al riguardo, limitandosi a servirmi una colazione energetica in vista dell'intensa giornata che mi si prospettava. Non che alle mura di Konoha ci fossero situazioni di crisi ad ogni minuto, ma ultimamente si respirava una certa tensione e io e Atasuke san stavamo per essere messi alla prova con probabili simulazioni o chissà cosa... Tutto dipendeva dall'estro di Drake san.

    Mi feci trovare nel luogo dell'appuntamento in perfetto orario.
    Le sensazioni che provavo mentre il giovane fabbro ci veniva incontro erano strane. Da un lato stavo facendo appello al mio autocontrollo, alla logica, mentre dall'altro mi sentivo stranamente euforica e questa emozione era complicata da comprendere.

    Rivolsi a Drake san un inchino consono alla carica che ricopriva all'interno della gerarchia del villaggio, in risposta a suo saluto cordiale.

    La prima parte della nostra formazione riguardò una visita guidata alle mura e ai punti di interesse a cui potevamo accedere nel nostro ruolo provvisorio di aiuto-guardiani.
    Mentre camminavamo non mancò di spiegarci le regole e i compiti che ci si aspettava dovessero svolgere i suddetti guardiani, noi compresi.
    Parola dopo parola era come entrare in un altro mondo, vedendo ogni aspetto sotto una nuova prospettiva.
    Le sentinelle ricoprivano un incarico da non sottovalutare essendo i primi difensori del quieto vivere all'interno del villaggio e non solo... La protezione si estendeva anche oltre le mura, come ci spiegò Drake san.
    Memorizzai ogni informazione, anche il più piccolo dettaglio, prendendo nota degli accessi che ci erano stati mostrati.

    Prima di lasciarci andare ai nostri compiti, ci ricordò le regole da seguire in caso di shinobi stranieri e quali sarebbero stati i turni di lavoro.

    Un'intera giornata di vedetta con intervalli di tre ore a pranzo e a cena. Un metodo di addestramento alquanto intenso, ma potevo comprenderne le motivazioni; non c'era tempo per usare le maniere delicate: Konoha non poteva permetterselo.

    Prima di accomiatarmi dal mio compagno Uchiha, risposi educatamente al suo commento.


    «Drake san suppongo voglia metterci alla prova in tutte le condizioni, compresa la stanchezza nel dover restare di guardia per molte ore, con quei tempi ristretti di riposo tra una veglia e l'altra. Per quanto abbia fatto sembrare la vita dei guardiani come di ordinaria routine, sappiamo fin troppo bene cosa possa succedere durante le situazioni di crisi.» Mi interruppi per un istante, per poi congedarmi a mia volta con accenno di inchino. «Ti auguro buon lavoro, Atasuke san.»

    Un volta da sola, mi diressi verso i guardiani, cui far riferimento.

    «Miyori Uchiha al vostro servizio!» esclamai seria, salutandoli con un inchino.

    Da quel momento in poi le lezioni di teoria erano concluse; ora non restava che mettere in pratica quello che avevamo appreso dal brifieng, fosse stato anche soltanto consegnare missive per tutta la giornata.
     
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  9. The_Drake
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    I turni sarebbero iniziati fin da subito, partendo dalla cosa più importante di tutti: ricognizione nella foresta con due guardiani, ovviamente scelti da Drake per accompagnare il duo di aspiranti; All'interno della zona i due avrebbero potuto tranquillamente notare che c'erano nascoste parecchie zone di controllo nascoste tra la vegetazione, abilmente camuffate per non esser notate ad una prima occhiata o al semplice passaggio, dove un solo ninja aveva l'onere di controllare un'area ben precisa del bosco riferendo ogni tipo di movimento sospetto.
    Ma il vero lavoro per quella parte di mattinata era controllare, con una lista donata dai due accompagnatori, che tutte le trappole della zona non fossero state manomesse e che i marchingegni d'attivazione non avessero bisogno di una sistemata rapida: una cartina che indicava la maggiori trappole con relativi effetti, insieme ad una lista con la numerazione delle stesse; Sarebbe stato un lavoro lungo, considerando che i numeri nella mappa si estendevano per tutta la lunghezza delle mura, andando a comprendere circa cento metri di distanza dalla costruzione muraria principale: ma alla fine sarebbe stata una passeggiata tra i boschi, quindi nulla di così adrenalinico.
    Finita quella gitarella i due accompagnatori sarebbero tornati alle mura e avrebbero lasciato i due a gestire il traffico iniziale di visitatori e mercanti alle mura: come aveva spiegato il Capitano avrebbero dovuto seguire gli standard classici, controllando persona per persona cercando d'esser più autoritari possibili e non lasciandosi scappare nulla; Infatti tra le due ore che gli separavano dalla prima pausa personale, avrebbero trovato circa otto ammonimenti a testa: materiali illegali, trasportati nascosti tra altre merci, ninja che non volevano lasciare andare il proprio equipaggiamento, clandestini camuffati da viandanti, traffico di stupefacenti, una piccola rissa tra mercanti appena fuori l'entrata principale.


    Finita quella parte, Drake sarebbe rispuntato da sotto il suo ufficio e avrebbe accompagnato i due a mangiare qualcosa di veloce, in maniera da dare il tempo al giovane Atasuke di studiare i libri e di Miyori di fare un pò quello che voleva. Allora ragazzi, come èandata questa mattinata? Mi hanno riferito dei casini sotto all'entrata delle mura, non preoccupatevi di usare qualche volta la forza o un pò di determinazione...le persone normali come i ninja, rimangono sempre impressionati e alle volte una forte posizione può estirpare i problemialla radice. Considerate poi che non siete da soli, ma che ogni singola persona sulle mura è pronta ad intervenire per darvi una mano...sono tutti pronti a sacrificarsi per i compagni, una squadra unita! Disse, cercando di far risaltare sempre più la figura di quella squadra; In ogni caso, avrebbe portato i due ad un chiosco sulle strada principale, a qualche minuto dalle mura, in maniera che i due avressero potuto prendersi qualcosa per rifocillarsi senza stancarsi troppo per il viaggio di ritorno. Per me due scodelle di ramen, voi prendete ciò che volete...offro io! Disse ai due, facendo cenno di sedersi ed iniziare ad ordinare. Ah, comunque Atasuke, penso che domani potremmo iniziare la pratica per l'apprendimento della mia arte...ti mostrerò qualcosa di ciò che sò fare, cercherai di replicare, in maniera che in una giornata o più tu riesca a forgiare una spada senza problemi...o almeno anche un kunai semplice. Mi procurerò io i materiali, quindi tu pensa solo a studiare bene i vari metodi di lavorazione, soffermandoti sul metodo delle "duecento piegature": è forse la base fondamentale per la lavorazione del metallo rovente ed il trampolino da lancio per tutto il resto. Concluse, prima di immegersi nella prima scodella di ramen per divorarla con velocità mostruosa, quasi dimostrando una voracità pari a quelle di un leone affamato.
    Cercò di finire prima dei giovani, per poi lasciare il conto di tutto nel bancone e ridirigersi alle mura per continuare il suo operato: voleva lasciare un pò di privacy ai due per i loro affari oltre al fatto che c'era una pila di scartoffie da finire abbastanza velocemente prima che venissero spedite all'amministrazione.


    Al ritorno alle mura i due avrebbero dovuto tenere il posto di guardia per parecchie ore, fino quasi al tardo pomeriggio: non c'era poi molto da osservare quindi qualche volta un messo gli avrebbe chiesto di fare da spola da una zona di vedetta e l'altra in maniera che i due facessero un pò di moto e che prendessero dimestichezza con i vari paesaggi e zone di Konoha.
    In ultimo, avrebbero dovuto fare la perlustrazione serale dei vicoli vicini alle mura per poi finire ad Otafuku, ovviamente in quest'ultima zona sarebbero stati raggiunti da un gruppo di quattro ninja abbastanza armati, in maniera che in caso di attacco dagfli esponenti di qualche gang o mafia, avrebbero potuto difendersi o chiedere aiuto senza correre pericoli; Comunque per non farci mancare nulla, i guai sarebbero arrivati dopo un'ora, con una folle rissa da bar sfociata in una guerra tra i ninja presenti tra i tetti della Foglia: una routine che i due avrebbero dovuto gestire al meglio, comandando il gruppetto a loro assegnato e cercando di non fare troppi danni alle persone comuni.



    Siete liberi di gestire ogni parte come volete: mi aspetto delle descrizioni d'ogni parte, poi possiamo pure concludere!
     
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  10. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Start Practising~


    Le parole di Myori erano probabilmente veritiere. In effetti aveva più che senso il fatto che Drake volesse letteralmente sfinirli per vedere se erano in grado di reggere alle situazioni di crisi lungo le quali difficilmente avrebbero avuto il tempo di riposare degnamente.
    Egli le diede ragione con dei rapidi cenni di assenso con la testa e poi seguiì quello dei due guardiani che gli aveva detto di venire con lui. Mentre i due avanzavano il guardiano ne approfittò per fare un breve riepilogo di quelli che avrebbero fatto per gran parte della mattinata.

    "Molto bene Atasuke, dato che pare diventeremo colleghi, per prima cosa oggi dobbiamo pattugliare le mura per controllare le varie trappole e per verificare le postazioni... Come te la cavi con le trappole?"

    «Ottimo, beh, con le trappole posso dire di cavarmela abbastanza bene, inoltre credo sarà interessante iniziare a vedere dove si trovano, ma soprattutto come camuffarle... In effetti la cosa potrebbe tornarmi utile anche in futuro»


    Un accenno di sorriso sulle labbra del guardiano, ma nulla più. I due avanzavano lentamente, verificando passo dopo passo se le varie postazioni, perfettamente celate nella foresta, erano correttamente presidiate e se vi era un qualche problema di sorta da risolvere alla fine del giro. Decine erano le postazioni che incrociarono, mentre centinaia e centinaia erano le trappole piazzate lungo le mura, seguendo tutto il perimetro delle stesse e coprendo un'area di diversi metri, fino a coprire una distanza di circa 100m dalle mura stesse.

    °Cavolo... Potrei quasi dire di essere fortunato a non aver mai incrociato una di queste sollazzandomi nei dintorni del villaggio°


    Pensava verificando i vari meccanismi e sostituendo qua e la ingranaggi difettosi o sostituendo le trappole che erano state involontariamente attivate dagli animali della foresta. [Abilità]
    Per quanto potesse sembrare strano infatti, lungo la mattinata Atasuke dovette riparare e rimettere in funzione con l'aiuto del guardiano quasi cento trappole, dalle fosse nel terreno con gli spuntoni al fondo alle trappole lanciakunai, senza dimenticare qualche ordigno esplosivo qua e là.

    «Spero non capiti così spesso che ci siano tutte queste trappole da riattivare, altrimenti con quello che spende il villaggio per mantenere l'area minata attiva, mi stupisce quasi che ci siano ancora soldi per gli stipendi»


    Scherzò Atasuke verso il suo guardiano, il quale non potè evitare di sorridere lasciandosi scappare una lieve risatina.

    "In effetti non posso darti torto, ma con quel poco che ci pagano è difficile che non riescano ad avere soldi per le trappole... Comunque sia devo ammettere che negli ultimi anni di servizio non mi era ancora mai capitato di trovare nella sola zona nord così tante trappole da ripristinare... Evidentemente questa è stata una giornata sfortunata per gli animali"

    «Bene... Ogni volta che parlo con un guardiano questo si lamenta degli stipendi minimi... Inizio a preoccuparmi che con questo stipendi ci si paga a malapena il cibo per arrivare fino a fine mese...»


    Concluse Atasuke prima di riprendere con la marcia in modo da terminare il prima possibiel quella procedura di controllo del perimetro. Fortunatamente terminata la parte nord, i due passarono alla zona sud, dove probabilmente era passata Myori con il suo guardiano, e li non trovarono altre trappole o problematiche in generale da risolvere. Terminato finalmente quel giro di perlustrazione, il suo collega guardiano lo abbandonò per tornare sulle mura alla sua postazione, mentre per Atasuke si prospettava un nuovo interesasnte compito. Controllare le persone che entravano nel villaggio fino alla pausa pranzo.
    Tempo appena qualche minuto per posare ciò di cui non necessitava nella guardiola ed Atasuke uscì dalla medesima iniziando a pattugliare l'ingresso. Uno ad uno passavano sotto i suoi occhi decine di viandanti, mercanti e ninja. Gran parte di essi erano perfettamente in regola, con tanto di documenti e disponibilità nell'essere controllati. Tuttavia gran parte non significava tutti. Diversi infatti erano i mercanti poco inclini a consegnare la propria bolla di carico ed uno di questi ne aveva anche bene le motivazioni.

    «Buon giorno, dichiari carico e destinazione»

    "E se non lo volessi fare?"

    «Può evitare di farlo, ma a questo punto può farsi arrestare oppure andarsene, queste sono le regole»

    "Mpfh Va bene scassapalle, devo andare da un locale di konoha per consegnare un carico di birre, vini ed alcolici in generale"

    «Ok, mi dia il suo nome, nome del locale, dati del proprietario e mi dia la bolla di carico, le devo controllare il carro»


    "Che? Te lo scordi che ti lascio frugare tra la mia roba. Questo è un abuso di potere bello e buono! Mi rifiuto di sottostare a queste regole"


    E con rapidità il mercante tentò di sfondare il blocco spronando i cavalli a partire rapidi. Sfortunatamente per lui, Atasuke era anche più rapido e con appena un balzo gli fù addosso tirando le redini per fermare i cavalli e puntandogli la wakizashi alla gola.

    «Ok, io ho cercato di fare il bravo con te, ma evidentemente hai qualcosa che non quadra. Sappi che da questo momento puoi considerarti in arresto. Il mio collega ti elencherà i tuoi diritti mentre ti porterà in una cella, intanto io ora rivolterò il tuo carro per vedere per quale motivo ti rifiutavi di farmi controllare»


    Consegnato quindi il "mercante", Atasuke si diede a controllare il carico. Quasi con stupore vide che non solo la bolla di carico non c'era, ma buona parte del carico erano merci di contrabbando, droghe varie e armi illegali. Ovviamente mise tutto sotto sequestro dando il compito ad un collega di confinare tutto dentro a dei rotoli da richiamo appositamente marchiati come materiale sequestrato.
    Fino a quel momento non aveva ancora incrociato altre situazioni effettivamente problematiche, tuttavia era anche da dire che era appena passata mezz'ora dall'inizio di quella turnazione.
    Poco dopo giunsero altri elementi particolarmente strani, infatti nonappena videro dei loro colleghi mercanti, iniziarono ad inveirsi contro a vicenda. C'era chi gridava all'imbroglione, chi al truffatore, chi al ladro e chi al ladro di grazie femminili. Per quanto la cosa non lo riguardasse direttamente in quel momento la cosa iniziò a denegerare in una rissa, cosa che alla fine lo riguardava.

    «Hei, voi! Fermatevi! Piantatela subito! Vi pare il luogo di discutere? Se volete darvele andate in una palestra e menatevi su un ring regolamentare, dannazione!»


    Con quelle parole si gettò a capofitto nella rissa cercando dapprima di dividere i contendenti, rischiando tral'altro di prendersi diverse botte sul naso, poi, vedendo che non poteva ottenere nulla con le buone, iniziò a colpire duro per cercare di fermare la rissa. Con leggiadra rapidità schivava i colpi maldestri dei mercanti affini ai baratti, piuttosto che alle mani e con altrettanta rapidità colpiva dietro alla nuca i vari mercanti portandoli a rapidi svenimenti che li avrebbero tenuti calmi per circa una mezz'ora. Giusto quanto bastava per poterli legare e per poterli riprendere in seguito. Uno alla vola li riportò alla guardiola dove un'altro collega poteva tenerli sott'occhio.
    Tornato poi al pattugliamento ebbe anche a che fare con degli avventori particolarmente interessati ad entrare nel villaggio, tuttavia senza i documenti per poter entrare. Gli ci vollero diversi minuti prima di convincerli ad andaresene, minuti durante i quali un'altro viandante tentò di entrare senza essere notato. Sfortunatamente per lui la cosa non gli andò affatto bene, infatti Atasuke gli ricomparve alle spalle con aria omicida.

    «E tu dove penseresti di andare?»

    "Io? Io pensavo di tornarmene a casa mia, giù in fondo alla via..."

    «Fammi vedere i tuoi documenti, e poi spiegami per quale motivo hai tentato di sgattaiolare nel villaggio evitando il controllo, altrimenti ti posso assicurare che casa tua non sarà in fondo a questa via, ma in fondo a quell'altra»


    Disse indicando con il dito la direzione da prendere per raggiungere le prigioni.
    Non ci volle molto perchè il viandante si rivelasse per quello che era e raggiungesse la casa che Atasuke gli aveva indicato. Ancora una volta aveva beccato un clandestino che tentava di infiltrarsi per poi andare a spacciare droghe. Probabilmente era il collega del mercante di poco prima.
    Minuto dopo minuto la gente entrava ed usciva mentre la fine del turno e la meritata pausa si affacciava finalmente all'orizzonte. Tempo che giungesse l'ora Atasuke potè contare almeno otto interventi particolarmente problematici e decine di situazioni minori risolte semplicemente con un "mi spiace, la prossima volta starò più attento" da parte di coloro che aveva dovuto trattenere più a lungo.

    [...]


    ~Pausa~


    Finalmente la pausa era giunta ed una guardia era comparsa er dare il cambio ad Atasuke. Egli quindi dopo un sospiro di sollievo, riconsegnò i documenti ad una vecchina che era venuta a far visita alla nipote divenuta shinobi.

    «Benvenuta a Konoha, spero di rivederla presto, e le auguro di trovare in fretta sua nipote. Nel caso non sia in casa, ritorni pure qui o vada al palazzo amministrativo, in un modo o nell'altro le faremo sapere se è in missione o se è semplicemente occupata da qualche parte fuori casa»

    "Oh, grazie... la ringrazio tanto giovanotto, arrivederci"

    «A lei signora»


    E con un sorriso le rese i documenti per poi rivolgersi al collega con un saluto ed un "buon lavoro" prima di tornare alla guardiola a salutare tutti e riprendersi il libro.

    °Finalmente una buona e meritata pausa... Non aspettavo altro°


    Pensò prima di reincontrare Myori e Drake che decise di accompagnarli a mangiare qualcosa.
    Si fermarono dopo pochi minuti in un chioschetto, probabilmente la decisione fu dettata dalla necessità di restare vicini in modo da avere più tempo a disposizione e meno per spostarsi, piuttosto che per altre motivazioni, tuttavia la scelta andava più che bene ed Atasuke non aveva di che ridire.
    Drake ordinò per primo due ciotole di ramen ed Atasuke a ruota fece la stessa cosa.

    «Anche per me una ciotola di ramen, grazie»


    Attese quindi che anche Myori ordinasse prima di riprendere il discorso che Drake aveva imbastito lungo il tragitto.

    «Immagino... In effetti come penso ti abbiano comunicato son stato costretto non poche volte ad intervenire in maniera... a dir poco brutale... ah già, non so se vada fatto un rapporto, comunque ti ho spedito un paio di persone dietro alle sbarre... Hanno cercato di forzare il blocco alle mura, il primo con il suo carro pieno di materiale di contrabbando e droghe, l'altro spacciandosi per un viandante senza documenti, probabilmente è l'altro spacciatore che viaggiava con il mercante. Comunque nella guardiola ci sono un po di rotoli con i materiali sequestrati e se ti serve non avrò problemi a stenderti anche un rapporto dettagliato...»

    [...]


    Quando poi giunsero le ordinazioni, Drake si rivolse ad Atasuke prima di avventarsi sulla prima scodella come un lupo affamato svuotandola in pochissimi istanti.

    «Ok, sarebbe perfetto. Nulla in contrario, dimmi solo per che ora devo essere li e ci sarò... Ah tra l'altro... devo portarmi qualche cosa in particolare? Martelli, attrezzi o altro?»


    [...]


    Nonappena drake finì anche la seconda scodella se ne andò lasciando soli Atasuke e Myori a terminare con calma il loro pasto.
    Con calma e tranquillità Atasuke continuò a mangiare il proprio pasto facendo riposare non solo il corpo, ma soprattutto la mente, dato che oltre ai pochi minuti del pasto difficilmente avrebbe avuto di che far riposare ulteriormente le proprie membra.

    «A te come è andata Myori? è come ti aspettavi? Se non avevo capito male in passato davi una mano qui alle mura con Shay, vero? Immagino che per te qui non ci fosse nulla o quasi di nuovo da vedere.»


    Giunti alla fine al termine del loro pasto, Atasuke salutò Myori andando a cercarsi un comodo posto all'ombra nelle vicinanze delle mura dove riprendere la lettura del tomo che aveva cn se cercando di concentrarsi in maniera particolare su quello che Drake gli aveva detto: il metodo delle 200 ripiegature. Senza grosso stupore lo ritrovò praticamente sotto la lavorazione di quasi qualsiasi arma di qualità, anche se più che una lavorazione "di base", sembrava essere già una lavorazione avanzata, segno che Drake stesso non era intenzionato a fare di lui un semplice fabbro, quanto piuttosto un'abile fabbro in grado di forgiare buone armi e non delle normali armi dalla qualità indefinita.

    [...]


    ~Serata ad Otafuku~


    Quando il tempo della pausa giunse al termine, Atasuke si diresse nuovamente alla guardiola dove depositò nuovamente il tomo per riprendere posto all'ingresso del villaggio. Non furono poche le "pause" dalla dogana annunciate sempre da un messo il quale lo veniva a richiamare per spedirlo a pattugliare lungo le mura e a prendere presidio di tanto in tanto in una delle postazioni che aveva visitato nella mattinata.

    [...]


    La giornata sembrava trascorrere tranquilla e lungo le mura non accadeva nulla di particolare. Dopo diverse ore Atasuke quasi rimpiangeva il lavoro all'ingresso, tuttavia anche pattugliare da una di quelle postazioni faceva parte del lavoro in cui si stava inserendo. Giunta ormai la sera, con il sole che iniziava a calare dietro all'orizzonte, un'altro messo lo venne a chiamare dicendogli di andare alla porta principale dato che lui e Myori assieme ad altri quattro shinobi avevano il compito di pattugliare i vicoli nei dintorni del villaggio fino ad Otafuku.
    Rapido come sempre si diresse al luogo di incontro e li attese il resto del team.

    [...]


    Quando tutto il team fu pronto, Atasuke prese la parola proponendo una forma di organizzazione.

    «Immagino che questo giro d pattugliamento sia la prassi e probabilmente non ci saranno grossi guai da fronteggiare, tuttavia, in caso mi sbagliassi, io proporrei di organizzarci in due team da tre persone, in modo da poter gestire al meglio un'eventualità di scontro... Ovviamente non dico di separarci, ma credo sia utile "dividerci" almeno a livello tattico in modo da poterci coordinare meglio sapendo già quale gruppo seguire ed in che modo dividerci in caso di necessità... Qualcuno in contrario?»


    Attese quindi delle eventuali risposte o precisazioni e poi riprese.

    Se nessuno avesse obbiettato avrebbe scelto il suo team, composto da un Nara ed un Inuzuka. Entrambi estremamente utili in battaglia, ma soprattutto utili per quasi ogni possibile sviluppo.

    Se invece vi fossero state obbiezioni avrebbe semplicemente lasciato perdere la questione e si sarebbe incamminato lungo il percorso con il resto del team.

    [...]


    Il giro proseguiva tranquillo, fin quasi troppo tranquillo. I minuti scorrevano ed i vicoli non presentavano problemi di alcun genere. Nessuna trappola, nessuna persona sospetta, ma soprattutto nessun disordine da dover risolvere, o almeno così fu finchè non giunsero ad Otafuku.
    Dopo appena un'ora di pattugliamento infatti, giunti a quel luogo malfamato, i ninja si trovarono a dover amabilmente controbattere ad una rissa da bar sfociata in una battaglia tra ninja in piena regola sui tetti. La baraonda andava placata immediatamente ed allo stesso modo andavano evitati altri danni agli edifici e danni alle persone.

    °Dannazione, non abbiamo tempo da perdere... Se questi iniziano pesantemente rischiano d distruggere tutta la zona, ma quel che è peggio potrebbero ferire degli innocenti°


    Appena un secondo, forse meno, a meditare un piano d'azione, e poi Atasuke prese il controllo del suo team (o dei due che comunque avrebbe scelto) iniziando ad impartire ordini tattici. Il nara aveva il compito di sfruttare la tecnica segreta del proprio clan per cercare di immobilizzare quanti più ninja poteva sfruttando a suo vantaggio anche tutte le ombre della sera che a poco a poco parevano allungarsi quasi ad unirsi tra loro. L'Inuzuka invece aveva un doppio compito. Guidare al sicuro la maggior parte delle persone ed inseguire eventuali fuggitivi, compito per cui era perfetto anche il suo cane, un pastore tedesco tanto docile con il padrone quanto aggressivo con gli avversari.
    Messo in moto il piano, Atasuke speranzoso di un supporto da parte di Myori e degli altri due guardiani, si sarebbe fiondato per neutralizzare gli attacchi ancora in corso verso chi era stato bloccato dal nara, un totale di tre persone venero bloccate dal nara ed altrettanti attacchi vanificati dall'azione di Atasuke, il quale rapido e letale era intervenuto con le proprie lame ad intercettare i colpi. Alcuni rendendosi conto dell'intervento degli shinobi tentarono la fuga ma vennero fermati dalle zanne voraci del cane dell'inuzuka. Altri proseguivano con lo scontro, ma quello era un problema di Myori dato che solo loro tre non potevano bloccare tutti i combattenti.
    La battaglia, se così si poteva chiamare, proseguì appena pochi istanti, al termine dei quali il "sottoteam" di Atasuke aveva catturato ed arrestato 8 combattenti di cui solo alcuni erano effettivamente ninja, sfortunatamente buona parte neo genin del villaggio.

    «Bene, se abbiamo finito io consiglierei di tornarcene tutti a casa e portare questi ragazzotti al fresco. Cerchiamo di fare in fretta perchè domattina mi tocca pure un'alzataccia...»


    Alle sue parole, il Nara fu ovviamente il primo a porre il suo consenso, anche se in realtà egli non era nè stanco ne doveva svegliarsi presto il giorno successivo. Semplicemente era, come d'altronde quasi tutti i Nara, un pigrone patentato.
    Atasuke sorrise nel vedere tant entusiasmo nel Nara per tornarsene a casa, tuttavia prima volle verificare l'entità dei danni per decidere se la struttura era ancora agibile o meno, poi verificò anche i danni provocati alle persone ed agli animali facendosi supportare dall'Inuzuka, tecnicamente esperto almeno per quanto riguardava gli animali.

    [...]


    Quando poi tutto fosse terminato e non restava altro se non tornare a casa il gruppo ripiegò verso le mura. Atasuke attese Myori e Drake dalle mura prima di tornarsene a casa.

    «Alla fine siamo arrivati alla fine di questa estenuante giornata... Che dici, siamo stati abbastanza bravi da essere reclutati?»


    Chiese curioso un'opinione alla compagna prima dell'arrivo di Drake, all'arrivo del quale Atasuke avrebbe posto rapido una serie di domande.

    «Buona sera Drake... Immagino quindi che per oggi abbiamo finito no? Che dici, siamo sufficentemente abili da poter diventare dei guardiani?»


    Ed infine, ottenute o meno le sue risposte se ne sarebbe tornato a casa salutando tutti i presenti e allietando il cammino con la lettura del manuale.
     
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  11. The_Drake
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    Erano stati meticolosi, bravi e completi: ma primo fra tutti l'Uchiha, che aveva dimostrato una conoscenza del territorio e una capacità di adattarsi alle varie zone, che un guardiano, di solito, aveva a che fare, superiore perfino a quella dell'attuale capitano delle guardie; Infatti il giovane possedeva tutte le carte per scalzarlo appena raggiunto un buon grado e una buona preparazione atletica: l'eremita era felice ed orgoglioso di ciò, tanto che non si sarebbe mai immaginato che potessero nascere dei ninja di tal calibro nel villaggio, qualcuno che andava salvaguardato nel tempo.
    Mentre gli osservava dal suo ufficiò pensò e ripensò alla possibilità di legare il suo destino ai due giovani in maniera più salda di un contratto di lavoro, ma la paura che potessere degenerare tutto come al solito era alta; Più di una volta era riuscito ad incanalare la sua tenacia e determinazione negli altri, però questo il più delle volte gli aveva portati alla disfatta: una fedina penale pulita solo in superficie quella di Drake, che per altri poteva esser immacolata, ma per lo stesso era sporca del sangue di ninja meritevoli.
    Durante la mangiata al chiosco del ramen non rispose all'Uchiha, lasciandolo senza una risposta, preferendo mantenerlo concentrato sul suo lavoro pur avendolo già caricato di lavoro da eseguire nelle varie pause del suo giorni di prova da guardiano: poi doveva superare la sera; Quella sera, Ryouji, si rintanò nella sua ufficina, lasciando il turno ad altri, preparando tutto l'occorrente per l'insegnamento del mestiere ad Atasuke, sperando che al ritorno alla mura fosse lì ad aspettarlo: molte pericolose erano le vie di Otafuku ad una certa ora della notte.
    L'arrivo di Ryouji era previsto per la notte, circa verso la mezzanotte: non tardò e puntuale come al solito, il capitano si presentò alle mura dopo una rapida corsa direttamente dai tetti delle case del villaggio; I due erano lì ad aspettarlo e ciò lo riempì di orgoglio e gioia.
    Prima di rivolgersi ai due, li salutò con un cenno del capo e si fece passare da uno degli addetti il rapporto giornaliero della prove del duo; La lettura durò qualche minuto, dove Ryouji non alzò nemmeno una volta gli occhi dai fogli, prima che la sentenza poteva esser decretata. Molto bene, vedo che vi siete comportati meglio di quello che immaginavo. Avete appreso i segreti del villaggio, forse tra tutti quelli più pericolosi e cruciali in questo periodo di guerra con Takì o la mafia di Konoha: conoscete il metodo di entrare ed uscire dal villaggio, conoscete le sue difese primarie, conoscete come spostarvi rapidi tra le sue strutture di difesa...la sentite la pressione nelle vostre spalle? Sentite il peso delle vite degli abitanti della Foglia sulle vostre spalle? Vi sentite onorati d'essere la primaria difesa di questo villaggio? Siete pronti al sacrificio? Perchè siete idonei, tutti e due. Disse, cercando di mettere più enfasi possibile nelle prime frasi, per caricare i due giovani e per farli capire quanto ora fossero ricolmi di responsabilità. Prendetevi una settimana di pausa prima di iniziare a lavorare, anche perchè dovrò far domanda amministrativa per farvi assegnare al mio reparto e considerando i tempi medi, sarà una cosa di giorni. Atasuke, tu prenditi una giornata di pausa, anzi...mezza. Presentati in armeria nel tardo pomeriggio: sai cosa devi sapere per presentarti domani al mio cospetto. Domani batteremo ferro come mai prima d'ora. Tu preoccupati solo di portare i libri che ti ho dato con te...nulla di più. Disse, prima di congedare il duo e lasciarlo andare pure a casa.
    Lui avrebbe fatto lo stesso, considerando che il suo turno era quella mattutino: il giorno dopo gli aspettava un bel pò di lavoro e un pò di viaggetti al mercato di Konoha per comparere tutto l'occorrente per Atasuke.



    Consideratevi tutti e due guardiani, anche se il PG di Myiori prima d'esser tale dovrà completare la giocata del giorno di prova. Potete pure continuare la vostra giocata, in ogni caso il PG di Atasuke ha un impegno XD

     
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  12. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Finalmente un Guardiano~


    Finalmente quella giornata di pesante lavoro era giunta al termine e finalmente sia Atasuke che shizuka potevano infine far rientro alle loro dimore per risposarsi. Tuttavia, prima di andare, entrambi avevano ancora una persona da incontrare, un uomo che li aveva messi alla prova fino a quel momento, l'uomo che avrebbe deciso se erano o meno degli del compito di guardiani del villaggio.
    Drake fece la sua comparsa a notte fonda, all'incirca a mezzanotte, ora verso la quale effettivamente erano riusciti a rientrare dal pattugliamento di Otafuku e li li attese, salutandoli prima con un cenno del capo e poi mettendosi a leggere il rapporto stilato dai suoi sottoposti su quanto era accaduto sino a quel momento.
    Atasuke era nervoso, stranamente nervoso. In tutta la sua vita forse non era mai stato così nervoso, se non forse quando si decise a proporsi ad Akane, ma si trattava ormai di anni addietro e si trattava della sua vecchia fiamma. Mai si era sentito così agitato, neppure nello sfidare la morte nelle svariate missioni a cui prendeva regolarmente parte, ne in altre situazioni.
    Giunse quindi il fatidico verdetto che egli aspettava almeno quanto lo temeva. Da quel riepilogo dipendeva gran parte del suo futuro, dato che divenire guardiano non solo era un nobile impegno che voleva prendersi, ma era per lui anche una sorta di trampolino di lancio da cui partire per il futuro.

    "Molto bene, vedo che vi siete comportati meglio di quello che immaginavo. Avete appreso i segreti del villaggio, forse tra tutti quelli più pericolosi e cruciali in questo periodo di guerra con Takì o la mafia di Konoha: conoscete il metodo di entrare ed uscire dal villaggio, conoscete le sue difese primarie, conoscete come spostarvi rapidi tra le sue strutture di difesa...la sentite la pressione nelle vostre spalle? Sentite il peso delle vite degli abitanti della Foglia sulle vostre spalle? Vi sentite onorati d'essere la primaria difesa di questo villaggio? Siete pronti al sacrificio? Perchè siete idonei, tutti e due."

    °Cazzo si che la sento la pressione°


    Pensò tra se prima di rispondere deciso e fiero alla valutazione.

    «Lo sento e forse credo di averlo sempre sentito, anche se prima non ne avevo titolo appropriato... Drake, ti ringrazio dell'occasione che mi concedi, non ti deluderò»


    Disse evitando di esprimersi per la compagna, la quale per quanto probabilmente potesse pensarla in tale modo, di certo aveva di che parlare per suo conto e non era di certo Atasuke a potersi permettere di parlare per lei.
    Drake espresse poi alcune ultime considerazioni in merito alla loro effettiva presa di servizio ed in particolare nei confronti di Atasuke che aveva ancora un preciso compito da portare a termine... Divenire un fabbro.

    "Prendetevi una settimana di pausa prima di iniziare a lavorare, anche perchè dovrò far domanda amministrativa per farvi assegnare al mio reparto e considerando i tempi medi, sarà una cosa di giorni. Atasuke, tu prenditi una giornata di pausa, anzi...mezza. Presentati in armeria nel tardo pomeriggio: sai cosa devi sapere per presentarti domani al mio cospetto. Domani batteremo ferro come mai prima d'ora. Tu preoccupati solo di portare i libri che ti ho dato con te...nulla di più. "

    °Cavolo... Così presto? Non ho ancora neppure finito questo lavoro e già mi toccherà partire con il lavoro all'armeria? Cavolo, non ho proprio riposo... Ma forse è meglio così, in questo modo potrò apprendere tutto e subito senza perdere inutilmente altro tempo!°

    «Sarà fatto Drake-sama... A domani dunque in armeria nel pomeriggio... Ma per ora Buona notte, e soprattutto Buona notte anche a te Myori e complimenti anche a te per la "promozione"»


    Concluse egli allegro e gioviale rivolgendosi prima a Drake e poi a Myori prima di salutare anche tutti i presenti con un inchino seguito da un gesto della mano. Ora era finalmente diventato un guardiano, tuttavia quello non era che l'inizio, ma soprattutto era solo un piccolo capitolo in tutto quello che andava capitando in quel mondo. Con passo svelto si diresse a casa per cercare di dormire quanto più possibile prima di prepararsi il giorno successivo dirigendosi all'armeria, dove avrebbe quindi ripreso con l'arte della forgiatura.


    OT - Come d'accordi, la parte sulla competenza la portiamo poi avanti nell'armeria. Intanto ho preferito fare un post conclusivo qui "ufficiale" per ricevere il grado dal capitano, pardon Ex-capitano ora Amministratore XD - /OT
     
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26 replies since 15/2/2012, 16:34   241 views
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