[Gioco] Il macellaio

Quest livello D

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  1. Shu Akasuna
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    Il macellaio
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    I tre shinobi che si erano proposti per la missione avrebbero ricevuto una lettera, che li invitava a trovarsi ad Oto, in una delle sedi dell'accademia, il giorno XX YY ZZZZ, in modo da ricevere un briefing iniziale per poi partire alla volta del villaggio di Hotakugu.

    Ritrovati assieme avrebbero potuto assistere alla presentazione di un affascinante Chunin del suono, Homura Yotsuki, che li avrebbe informati degli avvenimenti. Avrebbero presto potuto accorgersi che lo Yotsuki era privo di un braccio, il destro, da metà del braccio in giù.

    Qualcuno di loro probabilmente sapeva delle avanzate tecnologie in campo medico a riguardo di oto, quindi era difficile spiegarsi il perché l'uomo non si fosse fatto fare un innesto.

    Innanzitutto salve a tutti ragazzi, io sono Homura Yotsuki e vi darò tutte le informazioni che abbiamo sul villaggio di Hotakugu e su questa missione. Però mi piacerebbe innanzitutto che vi presentaste. Ho letto i vostri file, ma non credo che voi abbiate fatto altrettanto quindi conoscetevi e cercate di andare d'accordo.

    Dopo le eventuali presentazioni il chunin avrebbe proseguito

    Bene. Allora, la situazione è semplice, ma complicata. Sappiamo che, da circa un mese a questa parte, ci sono state delle sparizioni da questo villaggio... 5 se non erro. Ma finora è stato ritrovato solo un cadavere. E sono le condizioni di questo cadavere a farci credere che ci vogliono dei ninja con pelo sullo stomaco per gestire la situazione.

    Il cadavere è stato squarciato in più punti, e la pelle è stata in gran parte rimossa. Non ci hanno voluto dire altro sulle sue condizioni, ma almeno ci hanno assicurato che avrebbero lasciato insepolto il corpo per permettervi di esaminarlo.

    Dalla seconda sparizione gli abitanti del villaggio hanno cominciato ad essere inquieti, specialmente con i ninja che passano per la regione.
    Il villaggio infatti si trova lungo una strada che, passando per le montagne, può collegare Oto ai territori di Kumo. La strada è troppo lunga ed impervia per permettere il passaggio di un esercito tuttavia qualche spia o mercante può sempre sfruttarla.


    Fece una breve pausa per assicurarsi che tutti assorbissero quelle informazioni.

    Al ritrovamento del cadavere, gli abitanti hanno cominciato ad esprimere il loro malcontento, addossando la colpa "ai ninja". sappiamo che si tratta di un villaggio intollerante con i ninja tuttavia il sindaco ha richiesto il nostro aiuto, per motivi ignoti, tuttavia ha pagato profumatamente e quindi l'accademia ha deciso lo stesso di accettare la missione.

    Sappiamo che il villaggio è stato fondato da gente comune che voleva fuggire dai ninja, che riteneva responsabili dell'ultima grande guerra. E' probabile che anche gli abitanti di adesso la pensino così, quindi vi avviso: non rendetevi ostili alla popolazione locale, fate vedere che andate li per aiutare e non per conquistare o qualcosa del genere.

    Comunque la missione è semplice: trovare l'assassino ed assicurarlo alla giustizia. E' possibile che vi chiederanno di portarlo con voi via dal villaggio: se così sarà accettate non abbiamo bisogno di un folle assassino in libertà. Inoltre se riuscite a trovare qualcuna delle persone rapite ancora vive, salvatele, ovviamente.

    Tutto chiaro? Ci sono domande? Non sono molto informato, data la chiusura del villaggio, ma vi darò tutto l'aiuto che posso darvi.



    Terminato il briefing il chunin del suono li avrebbe informati dell'itinerario del viaggio, oltre ad annunciare il nome del capomissione:

    Igoru Kitsune, tocca a te ragazzo. Rendi Oto fiera di te.

    Gli avrebbe anche consegnato delle provviste per il viaggio, accompagnandole con una pacca sulla spalla.

    ---------------------------





    OT


    Semplice post di presentazione, nulla di che, solo un po' di gdr tanto per scaldarsi.

    HATE: 5



    /OT
     
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  2. Poison user
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    Il macellaio.
    Briefing.



    Quella sera Dokumaru stava cenando con la famiglia, i componenti più anziani con a capo il nonno materno si stavano lamentando del fatto che non avesse ancora guadagnato il copri fronte. Il grado genin era indubbiamente il primo passo per la realizzazione di un suo clan nel villaggio sunese, anche se tale impresa avrebbe richiesto una quantità di denaro, tempo e abilità non indifferenti.

    Quando stava per essere servito il secondo qualcuno bussò alla porta. La madre dell’Hikigane andò alla porta e dopo qualche istante un urlo. Lo studente raggiunse velocemente l’ingresso e vide che di fronte ad esso si trovava un anbu, normalmente addetti alle consegne di plichi o buste provenienti dal villaggio o l’accademia. Dopo aver velocemente tranquillizzato la famiglia, il sunese uscì di casa e chiuse la porta dietro di se. A quel punto il superiore commentò negativamente la reazione della donna e dopo aver consegnato una lettera al suo legittimo destinatario se ne andò lasciando dietro di se una leggera coltre di fumo.

    Per evitare di mischiare lavoro e piaceri personali lo shinobi decise di interrompere prematuramente la cena, visto che sicuramente se qualcuno s’era preso la premura di fargli recapitolare quella busta a quell’ora significava che si trattava di qualcosa di importante.

    Raggiunta l’abitazione il ragazzo mise sul fuoco la teiera riempita con una quantità di acqua per una persona e dopo essersi seduto su una sedia del soggiorno aprì la missiva.

    Si trattava di una comunicazione dell’accademia che lo informava di essere stato scelto per una missione e che doveva trovarsi ad Oto entro una settimana. Quella era la prima volta che si sarebbe recato nel paese dei campi di riso e ciò significava che si sarebbe dovuto allontanare prima del dovuto a causa del tempo che avrebbe perso chiedendo informazioni in giro.

    […]



    Finalmente dopo un lungo viaggio, capelli corvini raggiunse la sua destinazione ed aiutato dai vari ninja che incontrò per le strade raggiunse il luogo indicato dalla missiva. Nella stanza designata trovò altre tre persone. Una di queste si presentò come Homura Yotsuki, uno shinobi del villaggio del suono. Quello che più colse l’attenzione di Dokumaru fu l’assenza di tutto l’avambraccio destro e di conseguenza anche della mano. Con una ferita del genere quell’uomo avrebbe davvero potuto continuare una carriera in prima linea? Esistono diversi shinobi che preferivano il Taijutsu alle arti magiche ed illusorie, tra cui lo stesso Hikigane, ma perfino in corpo a corpo, l’impossibilità di utilizzare un arto era uno svantaggio fin troppo grande.

    Come descritto nella lettera la loro destinazione era il villaggio di Hotakugu, ma prima di addentrarsi ulteriormente nei dettagli, il superiore chiese che i tre si presentassero.

    Mi chiamo Dokumaru Hikigane, sono originario del paese del vento e sono uno studente. Spero che riusciremo a portare a termine l’incarico.


    Rispettando le tradizioni, la frase terminò con un inchino e si sedette. Ascoltò con attenzione gli interventi degli altri ed apprese che la ragazza si chiamava Haru, mentre l’altro aveva detto di chiamarsi Igorou.
    Il tempo passato a Konoha e soprattutto gli insegnamenti di Atasuke gli avevano insegnato a cercare la cooperazione con i colleghi e cercare di mantenere un profilo basso e anche se il sunese non aveva mai ringraziato l’insegnante per le dritte, le assorbì e vennero incorporate rapidamente al suo stile di vita.

    La situazione non era tanto semplice quanto l’otese voleva farla passare. Cinque omicidi già rappresenta un profilo da serial killer, sempre se si fosse trattato della stessa persona; e come se non bastasse gli abitanti del posto addossavano la colpa ai ninja.

    In pratica il gruppo avrebbe dovuto affrontare una situazione dove non solo erano mal visti nel luogo, cosa che li avrebbe portati ad un possibile depistaggio, ma anche ad un rischio a livello personale. In quel posto c’era uno o più pazzi che si divertivano a giocare con i corpi delle persone e come se non bastasse non era il benvenuto. Quella era una missione che solo dei pazzi avrebbero accettato, ma che se risolta con successo avrebbe permesso al sunese di guadagnarsi il passaggio di grado e forse un po’ di notorietà presso l’ambiente militare del villaggio. L’ambizione si rivelò più forte della prudenza e dopo aver accettato in cuor suo il compito affidatogli Dokumaru decise di proporre una cosa al gruppo.

    Sentite, stiamo per recarci in un territorio ai limiti delle ostilità. A far peggiorare la situazione le sparizioni hanno aumentato il livello di tensione degli abitanti. Direi che dovremmo mantenere un atteggiamento rispettoso nei loro confronti e soprattutto vorrei proporvi di mantenere occultate alla vista le armi. Ovviamente non proporrei mai di andare in un posto dove si trova uno o più assassini disarmati con una popolazione ostile, ma se ci pensiamo bene, apparire armati fino ai denti non ci permetterà di indurre gli abitanti ad avere fiducia nei nostri confronti. E ciò renderà il nostro compito ancora più difficile.



    Dopodiché il gruppo ricevette razioni e pacche di incoraggiamento sulle spalle. Avrebbero avuto bisogno di una razione di fortuna equivalente a quella di un intero anno per portare a termine con successo la missione.
     
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  3. newlord
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    -Missiva da parte dell'accademia per Igoru Kitsune!-

    Riuscìì a intravedere la maschera di un anbu che spariva dal davanzale della mia finestra di casa.

    °Ma devono consegnare le missive sempre quando voglio dormire?


    Ancora intontito mi alzai dal letto, osservando che il sole era già alto.
    Accecato dalla luce abbagliante del sole, tirai la tenda della finestra e con calma mi risedetti a peso morto sul letto con la schiena appoggiata al muro.

    -Vediamo un pò che dic...-

    Un colpo di sonno mi fece cadere la testa all'indietro, fecandomela picchiare contro il muro.

    -AHIAHIAHIAHIAHI!Uffa,che botta!-


    Mentre massaggiavo ripetutamente la zona dolorante, lessi la lettera.
    Tra pochi giorni, mi sarei dovuto trovare in una sede dell'accademia nel mio villaggio per un briefing e successivamente partire per Hotakugu.

    °Perfetto! Così non dovrò nemmeno spostarmi per il primo viaggio.

    Mi stiracchiai, strofinandomi gli occhi.

    -E va bene... alziamoci va-


    [...]

    All'arrivo dell'ultimo shinobi, Homura Yotsuki, chunin di uno dei clan più rappresentativi del mio villaggio, ci riunìì.
    Tutti poterono notare la mancanza del suo braccio destro.
    Onestamente ero curioso di sapere il motivo della mancanza dell'arto, ma non mi parve il caso di fare domande così delicate e inappropriate.

    Dopo una piccola introduzione, ecco il tempo delle presentazioni da parte degli shinobi di questa missione.
    Il primo: Dokumaru Hikigane natio del villaggio della sabbia e studente.

    °Uno studente? Ok che è una missione di livello D però far partecipare uno studentello mi sembra un pò rischioso da parte dell'accademia.
    Oppure, mi stò semplicemente sbagliando e deve essere uno in gamba.


    Se Igoru avesse potuto immaginare che quello non era altro che uno studente di Atasuke Uchiha, che considerava un abile shinobi, probabilmente non si sarebbe posto alcun dubbio.

    Notai invece con piacere che veniva dallo stesso villaggio del mio sensei Hoshikuzu Chikuma.

    La seconda era una kunoichi Haru e arrivava da Kiri. Non avevo mai avuto la possibilità di avere a che fare con quel villaggio e averla in team sarebbe stato anche istruttivo per me.
    Infine io, accompagnato con un sorriso al volto:

    -Salve a tutti! Sono Igoru Kitsune, genin di Oto, è un piacere conoscervi-


    indicando col pollice il coprifronte legato al collo.

    Concluse le presentazioni, il chunin continuò con la spiegazione della missione.
    A quanto pareva si trattava di un serial killer che bisognava assicurare alla giustizia.
    Le informazioni date dal chunin riguardo il ritrovamento di uno dei cadaveri, crearono una smorfia di disgusto sul mio volto.
    In più la gente di quel villaggio sembrava averla a morte con noi shinobi.
    L'unica cosa positiva è che era vicino a Kumo: da quanto avevo capito dalle file dell'esercito di Oto anche se non sapevo i dettagli,Kumo era un grande rivale del nostro paese e magari con qualche colpo di fortuna avrei potuto strappare qualche informazione da rilasciare all'amministrazione di Oto.
    Spiegato l'obiettivo della missione, posi una domanda al chunin:

    -Si sa chi sono le vittime e di che rango sociale appartengano? Voglio capire se sotto gli omicidi ci sia una possibile logica oppure una semplice pazzia.
    Può darsi che ci sia un solo serial killer, ma non sappiamo se siano coinvolte associazioni criminali o bande.

    Dopo un'ipotetica risposta, il sunese prese parola esponendo la sua idea.
    Lo ascoltai attentamente dicendo poi la mia.

    -Sì hai ragione Dokumaru nascondere le armi è sicuramente un'ottima idea, ma siamo shinobi e dato che probabilmente dovremo anche indagare e fare domande ai popolani è anche sensato che sospettino prima o poi che siamo dei ninja.
    Io e Haru abbiamo anche un coprifronte a confermarlo...eheh, ma tu potresti essere il nostro asso nella manica: sei studente e non avendo coprifronte a confermare la tuà identità per te dovrebbe anche essere più facile avere confidenza con loro e quindi ricevere più informazioni. Haru tu che ne pensi?-


    Finito il briefing Homura pronunciò una frase che mi colpìì non poco:

    Igoru Kitsune, tocca a te ragazzo. Rendi Oto fiera di te.

    bakatotestsna



    °Cooooooosa? Io dovrei fare il capomissione?

    La cosa onestamente mi rendeva orgoglioso, era la prima volta che ricoprivo un ruolo del genere, ma sapevo anche cosa voleva dire: sarebbe stata mia responsabilità la maggior parte delle azioni future, il possibile fallimento della missione e peggio ancora la vita dei miei nuovi compagni.
    Era comunque un'occasione per far vedere a tutti e a capire a me stesso se ero già pronto per essere considerato un piccolo leader.



    Feci un lungo sospiro chiudendo gli occhi e riaprendoli esclamai con grande sicurezza:

    -Forza ragazzi, facciamo vedere chi siamo!-

    hyjoobakayuuji

     
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  4. Species 8472
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    Il Macellaio
    .. Are You Crazy, Man? ..



    - Chiudi la porta Nonno, signore benedetto mi sono volati i progetti fino a Genosha. - Brontolai raccogliendo metà dei disegni del Museo. Poi entrò il Vecchio Hang tirandomi in faccia una lettera di notifica accademica e borbottando sul come avessi dovuto rendermi conto prima di quello per cui si era "permesso" di disturbarmi dal mio delicato lavoro. Era la mia prima vera e propria missioni e, dopo tutto, mi serviva anche una lunga pausa da tutti quegli incartamenti, disegni e calcoli astrusi in cui mi stavo cimentando da giorni oramai. Oto.. Oto era uno di quei paesi di merda dove non avrei mai voluto mettere piede, sia per l'inutilità e la nomea profonda che aveva sia perché non c'era mai stato niente da guadagnare entrando in affari col Suono. Ma, volente o nolente, finché c'era l'accademia a fare da garante per quel villaggio di pezzenti non potevo sicuramente rifiutarmi e, perché no, magari avrei persino potuto farmi una diversa opinione del luogo, ammesso che fosse possibile cambiare idea in un posto come quello.

    ~ • ~ ~ ~ • ~



    Dopo alcuni giorni di viaggio, giusto per prendermela comoda, dovevo recarmi in una delle sottosedi accademiche a Otogakure per il briefing della missione. I miei compagni, o almeno quelli che dovevano essere tali, avevano un aspetto normale e vagamente rassicurante, specialmente nel presentarsi. - Buongiorno, io sono Haru Kenkichi, lieta di fare la vostra conoscenza. - Potrà sembrare strano, ma del fatto che a quello Yotsuki mancasse un braccio mi importò così poco che, probabilmente, se mi fosse importato di meno sarei andata in coma. Si, in effetti avrei dovuto avere una visione migliore del mondo Otese, quindi decisi di trattenere le idee più fantasiose e stronze per concentrarmi sulla missione vera e propria. Non si preannunciava una cosa molto leggera, tutt'altro, prendere un assassino era già di per se complicato, ma lavorare su scene del crimine vecchie e brutalmente compromesse da terze persone rendeva il tutto molto simile alla roulette russa: Dovevamo puntare sul cavallo giusto e pregare che, tirato il grilletto, il nostro cervello non imbrattasse qualche scantinato di Hotakugu.

    La cosa veramente strana, visti i precedenti del suono, era che non avessero ancora raso al suolo un villaggio così Obiettore di coscienza nei confronti dei Ninja ma, forse, un briciolo di buon senso era rimasto al Kokage. Forse. Ma questo, purtroppo, non ci sollevava dal difficile compito di prendere noi l'onere di affrontare un luogo potenzialmente ostile e un serial Killer del tutto intenzionato a proseguire con la sua collezione di cadaveri. Parlai per ultima, giusto perché mi pareva prudente ascoltare anche le opinioni dei miei compagni prima di dire la mia, e devo ammettere che il novanta percento di quello che mi era arrivato alle orecchie era da galera. E non mancai di farlo notare.

    - Aspettate, aspettate, voi due siete impazziti per caso? Non so se avete notato che io indosso una corazza di acciaio e porto con me un arsenale da guerra, per occultare tutto questo dovrei noleggiare un carretto, credetemi non abbiamo abbastanza soldi. Ma anche se così fosse volete ingannare quella gente dando a Dokumaru il compito di spacciarsi per cittadino comune? Cioè, vuoi sul serio cercare di fottere un popolo che è già sul piede di guerra con la nostra classe sociale? Io, sebbene non sia il capitano del team. - Occhiata al vetriolo agrodolce al menomato Chunin. - .. Suggerirei caldamente di andare li nel modo più palese possibile e dire immediatamente cosa siamo e cosa vogliamo fare ma che, soprattutto, non vogliamo disturbare più del dovuto il loro villaggio ed una volta trovato il Killer saranno loro a decidere cosa farne. - Mi spostai una ciocca di capelli biondi da davanti al viso. - Appurato questo, io non so niente di medicina forense ma temo che quel villaggio non possieda un obitorio ergo quel corpo si sta decomponendo ad una velocità agghiacciante col clima Otese. .. Vogliamo andare, Igoru-San? -

     
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  5. newlord
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    Già prima della partenza, si creò la prima discussione.
    Questo in un certo senso era anche una nota positiva perchè significava che il team non era composto da pecoroni che seguivano solo le idee suicide che, anche senza volere, avrei potuto proporre.
    Vidi la kiriana con molta foga sottolineare il suo disaccordo.
    In effetti aveva ragione: prendere per i fondelli il paese che era già in disaccordo con noi non aveva molto senso.
    Ebbi solo il coraggio di lanciargli un sorriso alzando le mani in maniera sottomessa, per evitare eventuali attriti.

    -Ehi, ehi la mia era solo un' opinione, infatti ho chiesto anche a te per vedere se avevi un'idea migliore-

    Perchè quel chunin mi aveva fatto capogruppo?!?!
    Chiusi un attimo gli occhi per riaprirli qualche secondo dopo continuando a dialogare in modo tranquillo.

    -Uff... allora: andremo al villaggio e ci presenteremo come ninja in missione, mostrandoci buoni e cortesi come ha detto Dokumaru. Se qualcuno dovesse rompere, sottolineeremo la nostra presenza lì per la LORO salvaguardia e continueremo cercando più informazioni possibili riguardo il killer.-

    Ora questo sembrava metterci tutti d'accordo.

    -Bene siamo pronti a partire. Ah! Un ultima cosa...Chiamatemi solo Igoru...-

    Dissi, osservando con gratitudine Haru.
     
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  6. Shu Akasuna
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    Il macellaio
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    Una volta concordato il piano di azione i tre Shinobi sarebbero partiti alla volta del villaggio di Hotakugu. Il viaggio non fu particolarmente duro e difficile per la maggior parte. Seguirono la vecchia strada che andava verso Kumo perr poi, ad un certo punto, deviare verso un'alta montagna. Igoru aveva ricevuto una mappa dallo Yotsuki con la descrizione dettagliata della strada per giungere al villaggio.

    Cominciarono ad inerpicarsi sulla montagna e poterono ben presto notare che la strada andava sempre più verso il villaggio della nuvola. Era tuttavia un sentiero difficile da intraprendere ed eccessivamente lungo, pertanto inutile in caso di guerra. Non sarebbe mai potuto passare un gran numero di truppe e, anche se qualcuno ci avesse provato, un contrattacco per le normale strada avrebbe causato la rovina di chi avesse provato ad utilizzare quella via.

    In breve, si trattava di una strada sicura e valida solo per qualche mercante per fare qualche guadagno extra con il commercio di frodo, cercando di evitare i dazi tra le due nazioni.

    Arrivati circa a metà della seconda montagna (avrebbero infatti dovuto superare una prima montagna, per poi iniziare a salirne una seconda) sarebbero giunti al villaggio. Era circondato da una piccola cinta muraria e, in base alle dimensioni, conteneva circa una trentina di case. Una comunità piccola, che sopravviveva in quel clima duro specialmente grazie ai mercanti di passaggio.

    Era sera ormai, e il sole stava per tramontare, le tinte rosee dipingevano quel paesaggio montano mentre i tre ninja giungevano al villaggio e potevano osservare che tre figure erano ferme davanti al cancello. Non c'era alcun dubbio, li stavano aspettando. Fortuna che avevano deciso di viaggiare alla luce del sole. Infiltrarsi di soppiatto in una comunità così piccola avrebbe potuto avere delle brutte conseguenze per loro o per la missione, specie visto che li stavano aspettando e visto che i ninja non erano ben visti a Hotakugu.

    Arrivati davanti al cancello avrebbero potuto vedere che si trattava di un uomo e di una donna anziani, all'apparenza due simpatici vecchietti e di un uomo di mezza età, con una calvizie in fase abbastanza.

    Per primo avrebbe parlato il vecchietto, che avrebbe dato il benvenuto agli shinobi:

    Salve, ninja dell'accademia. Io sono Homura Igashi, il sindaco del nostro piccolo villaggio. Questa è mia moglie, Nisah, e questo è il taverniere del villaggio, Hioshi Koga-san. Vi diamo il benvenuto ad Hotakugu. Comprendiamo la vostra stanchezza e pertanto vi accompagneremo alla locanda di Hioshi-san, dove potrete riposarvi nei prossimi giorni. Contiamo sul vostro aiuto per dare un senso agli avvenimenti terribili che sono accaduti nel nostro villaggio... e in un periodo così delicato poi...

    Igashi-san, come al solito sta parlando sempre troppo. Io ho fretta di riprendere il mio lavoro, non posso lasciare tutto in mano alle ragazze, capisce? Andiamo, stasera vi riposerete e domattina potrete andare da Igashi-san. Il nostro è un villaggio piccolo, quindi se avete domande fate pure, intanto andiamo, che ho fretta.

    Entrati dentro il villaggio si sarebbero rapidamente diretti verso uno degli edifici più grandi. La prima cosa che avrebbero notato era che tutte le case erano costruite in legno, probabilmente ricavato dai vicini boschi. Il locandiere gli avrebbe indicato la casa di Igashi-san, spiegandogli anche come raggiungerla l'indomani mattina, oltre agli altri edifici "importanti" del villaggio, l'emporio e la farmacia. Le altre case erano abitate principalmente da boscaioli o pastori.

    Una volta entrati nella taverna avrebbero potuto notare due giovani ragazze che servivano ai tavoli, quasi pieni.

    Purtroppo, nonostante il brutto periodo, gli affari vanno a gonfie vele. Questa storia delle sparizioni ha attirato molta gente e anche gli abitanti si ritrovano spesso qui, senza contare che il bastardo ha anche fatto sparire una delle cameriere. Fortuna che era l'unica che non è mia figlia, non so se sarei sopravvissuto al colpo. La maggior parte però della gente da fuori è solo di passaggio. Comunque venite che vi mostro le camere.

    Avevano tre camere singole, una per ciascuno. Si trattava di un unica stanza con un letto singolo, un armadio ed un paio di comodini.

    Il bagno è in comune, in fondo al corridoio. Se avete qualche problema o volete qualcosa c'è un cordone con un campanello attaccato. Chiamate e le mie ragazze arriveranno. Questo è quanto, buonanotte, io torno di sotto che ho da fare. Speriamo che Ayumi non abbia distrutto la cucina.


    OT

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    /OT
     
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  7. newlord
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    Seguendo le indicazioni della mappa data dallo Yotsuki, ci incamminammo in un particolare sentiero che ci avvicinò al villaggio della nuvola.
    Successivamente, la nostra "camminata" proseguì su un pendio di una montagna per poi continuare su una seconda.
    Nel mentre ripensavo alle parole che il chunin ci aveva detto, cercando di mostrarmi tranquillo al resto del team, anche se dentro di me, immaginavo tutti i pericoli che avremmo dovuto affrontare e la cosa non è che mi facesse saltare di gioia.

    [...]

    All'imbrunire raggiungemmo il piccolo villaggio di Hotakugu posto a metà della seconda montagna.
    Al cancello del villaggio tre figure sembravano attenderci e giunti al loro cospetto si presentarono.
    A prendere parola fu un anziano dall'aria pacifica e bonaria presentandosi come sindaco.

    CITAZIONE
    -Salve, ninja dell'accademia. Io sono Homura Igashi, il sindaco del nostro piccolo villaggio. Questa è mia moglie, Nisah, e questo è il taverniere del villaggio, Hioshi Koga-san. Vi diamo il benvenuto ad Hotakugu.-

    Con aria tranquilla, accennai un inchino col capo e mi sarei presentato con Dokumaru.
    Ovviamente dovevamo essere il più rispettosi possibile per evitare sin dall'inizio inutili conflitti che avrebbero potuto compromettere l'esito della missione.

    -Buonasera signori! Prima di tutto vi ringraziamo per l'ospitalità. Io sono Igoru Kitsune e come sapete, siamo stati inviati dall'accademia: faremo di tutto per levarvi l' impiccio che affligge il vostro villaggio-

    CITAZIONE
    -Comprendiamo la vostra stanchezza e pertanto vi accompagneremo alla locanda di Hioshi-san, dove potrete riposarvi nei prossimi giorni. Contiamo sul vostro aiuto per dare un senso agli avvenimenti terribili che sono accaduti nel nostro villaggio... e in un periodo così delicato poi...-

    Mozzando la frase dell'uomo, il taverniere lo interruppe.
    Nonostante l'intromissione del taverniere, sentìì le ultime parole del sindaco, ma decisi di far finta di niente, non mostrando particolare curiosità alla notizia.

    °Un periodo delicato? Cosa intende con "periodo delicato"? Per ora è meglio tacere per non essere troppo aggressivi, ma lo scoprirò quando potrò parlare da solo con lui.

    Seguimmo così il frettoloso taverniere che ci avrebbe condotto al nostro alloggio nella sua taverna.
    Durante il percorso ci avrebbe fatto notare gli edifici più importanti di quel piccolo villaggio che non contava più di una trentina di case.

    °Questo cavolo di taverniere doveva proprio interrompere il sindaco? Non mi piace per niente: per quanto ne so potrebbe essere addirittura lui il killer. Però adesso, data l'assenza del sindaco, gli farò qualche domanda per confrontare e verificare la veridicità delle sue parole con quelle del sindaco che incontrerò domattina. In più capirò se posso fidarmi di lui.

    Prima di entrare nella locanda avrei posto delle domande all'uomo di mezza età

    -Scusi signor Hioshi-san, chi sono le vittime e di che rango sociale appartengono? E secondo lei, perchè le sparizioni sono cominciate in questo periodo? Per caso dietro a tutto questo c'è qualche motivazione particolare?

    Dopo le eventuali risposte, saremmo entrati nella locanda dove avrei potuto osservare delle giovani ragazze servire ai tavoli.

    Il taverniere ci lucidò sui suoi affari e infine ci accompagnò alle nostre stanze, spiegandoci come ci saremmo dovuti comportare in eventuali occasioni, congedandosi.

    -La ringraziamo nuovamente Hioshi-san.-

    Osservando la stanza riafforò nella mente, la notte del mio corso genin, quando un'omone cercò di eliminarmi, facendomi tornare un leggero brivido che percorse la schiena.

    °Dato che in questo villaggio non amano particolarmente gli shinobi, non mi va di lasciare Dokumaru da solo.

    Uscì quindi dalla mia stanza per dirigermi in quella del mio compagno.
    Bussando, aprìì la porta

    -Ehilà Dokumaru! Come va? Qualche impressione particolare sulle persone incontrate? Scusa se ti disturbo, ma non so perchè ho un brutto presentimento, quindi se non ti dispiace starò nella tua stessa camera questa notte, così starò anche più tranquillo.

    Se il ragazzo avesse voluto rivoltarsi alla mia decisione, lo avrei osservato in modo molto serio e imbroncianto cercando di far valere le mie ragioni:

    -Senti, voglio passare meno guai possibili, sia in missione che in accademia e dato che sono il tuo caposquadra e devo garantire una certa sicurezza, il mio compito è anche quello di riportare a casa anche la pelle dei miei compagni quindi per questa notte starò qui e ti garantisco che non cambierò idea!-


    Verificatasi o no questa scenata, mi sarei seduto appoggiato al muro con la schiena, di fianco al suo letto.

    -Ora riposati, domani andremo a fare due chiacchere col sindaco-

    Avrei successivamente chiuso gli occhi rimanendo però in dormiveglia, aiutato anche da una postura scomoda che impediva di cadere in un pesante sonno.

    sakamotoyuujibakatotest



    Edited by newlord - 14/11/2012, 00:11
     
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    Il macellaio.
    Primo contatto.



    Come previsto non fu difficile percorrere quel cammino, anche se solamente le capre sembravano osare andare li volontariamente. Dokumaru, vista la sua preparazione non ebbe troppe difficoltà a mantenere il passo del caposquadra, anche se non ebbe come nascondere un certo fiatone, che non arrivò mai a sfociare in una necessità di richiedere una pausa al gruppo.
    Quello che il chuunin senza un braccio aveva detto loro si era rivelato veritiero. Era impossibile trasportare delle truppe in sicurezza attraverso quei luoghi, il rischio di imboscate era decisamente troppo elevato.

    [...]



    Finalmente il gruppo intravide Otafugu. Tre persone parevano attenderle, forse l'accademia aveva trovato il modo di far sapere al villaggio dell'imminente arrivo degli shinobi. Il sunese immaginò di veder volare in aria pomodori ed affini, accompagnati da insulti che intimavano i ninja a tornare a casa e che la gravità di quella situazione era da attribuirsi interamente ai militari. Hikigane sbagliò in pieno.

    Un signore di nome Igashi si presentò per primo, mostrando un'ospitalità degna delle persone più educate, cosa che a Suna non si vedeva fare ormai da tempo. Seguendolo a ruota, intervenne pure l'anziana signora, la quale invitò il team a seguirla, anche se avrebbero dovuto assumere un passo leggermente accelerato, che iniziava a domandare troppo dagli arti inferiori del kagefusha, che aveva appena finito di attraversare metà di quella regione montuosa senza il minimo straccio di pausa. Ciò che tuttavia colpì il ragazzo fu il fatto che il taverniere non lasciò il sindaco completare la frase. Probabilmente dopo il giovane avrebbe chiesto al capogruppo se anche questi avesse notato la cosa.

    Igorou non perse tempo e si presentò immediatamente, segno di estrema civiltà e furbizia. Passare per maleducati in quel luogo era una pessima idea e Dokumaru non indugiò e parlò accennando un sobrio inchino.

    Mi chiamo Dokumaru Hikigane e come ha giustamente sottolineato il collega, daremo fondo a tutte le nostre energie per poter scovare e consegnare alla giustizia il criminale in questione.



    Le sue parole erano alquanto sincere e non esitò a mostrare uno sguardo determinato. Riuscire a compiere quella missione sarebbe stato un utilissimo trampolino di lancio per un'eventuale promozione a Genin.

    La locanda aveva molti tavoli, la cui quasi totalità era stata riempita da clienti, si potrevano intravvedere due ragazze intente a prendere ordinazioni oppure a servire; il gruppo salì e furono mostrate tre stanze, almeno Haru non avrebbe dovuto preoccuparsi di doversi lavare con due maschi vicino.
    Senza troppi indugi, il ragazzo entrò nella stanza assegnatagli e vide che non possedeva alcun tipo di confort al di fuori di un semplice letto, due comodini ed un armadio dove era possibile riporre i propri averi.

    Dopo qualche minuto lo studente sentì bussare alla porta. Questi afferrò il Tanto dal portaoggetti e nascondendo l’arma alla vista tramite la porta, aprì con un movimento lento e controllato. Dall’altra parte dell’uscio si trovava Igorou, il quale propose al compagno di dormire nella stessa stanza. Offerta che ilsunese accettò annuendo ed il suo pensiero si rivolse alla ragazza. Il ricordo del suo precedente intervento, tuttavia, lo riportò alla realtà e non osò neppure parlarne al Kitsune per evitare di perdere mezza nottata a convincerla che stare insieme fra quattro mura sarebbe stato indubbiamente più sicuro.

    Ok, domani avrò un paio di domande da porre all’amato sindaco riguardo la cittadinanza. Buonanotte.



    Disse mentre si sdraiò, non ci volle molto prima che la stanchezza e l’orario vincessero il suo conscio e lo portassero nel mondo dei sogni.
     
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  9. Shu Akasuna
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    Il macellaio
    Post Terzo



    -Scusi signor Hioshi-san, chi sono le vittime e di che rango sociale appartengono? E secondo lei, perchè le sparizioni sono cominciate in questo periodo? Per caso dietro a tutto questo c'è qualche motivazione particolare?


    Alla domanda dello Shinobi il taverniere rispose con semplicità, una dote molto apprezzata in quel luogo dimenticato da dio.

    Non le conoscevo tutte. Anzi, conoscevo solo la penultima vittima, una giovane donna che lavorava qui nel locale come cameriera. Ho sempre cercato di mantenere la mia taverna a conduzione familiare, in modo che le mie ragazze potessero avere un lavoro onesto, ma in questo periodo c'è sempre un afflusso maggiore di mercanti rispetto al solito e quindi ho dovuto assumere questa ragazza per aiutarmi. Povera. Dopo neanche un mese è stata rapita da quel... mostro. Non so perché le sparizioni sono iniziate adesso, ma dopotutto perché preoccuparsene? E' di sicuro un pazzo malato, ah e non serve che lo consegniate alla giustizia. Basta che lo troviate. Qui abbiamo i nostri modo per risolvere i problemi.

    Ed ora mi scusi, ma siamo sotto personale e con anche voi tre a cui badare non avrò neanche un minuto di riposo, se ha altre domande le faccia al sindaco.


    Detto questo se ne tornò al lavoro.


    La notte sarebbe passata senza grossi problemi, giusto un po' di rumore in taverna causato dagli avventori ma nulla di serio.

    [...]

    Il mattino dopo i tre Shinobi si sarebbero potuti dirigere verso la casa del sindaco per parlare con lui.

    Se lo avessero fatto sarebbe successo quanto segue:

    Sarebbero giunti alla casa del sindaco che, a parte essere leggermente più grande e più ordinata non aveva nulla di diverso dalle altre casupole del villaggio. Una volta entrati sarebbero stati introdotti nella stanza principale dove si trovava il sindaco.

    Salve Shinobi, avete dormito bene? Da quello che mi dicono nessuno dei nostri abitanti è scomparso stanotte. La cosa mi fa sentire molto sollevato. Allora, avete già deciso come volete agire? Oppure avete delle domande da farmi, qualcosa che non ho inserito nel rapporto per l'accademia? Scusate, ma è la prima volta che impiego l'aiuto di ninja e quindi non sono molto ferrato sul cosa potrebbe esservi utile...


    ---------------------------





    OT

    Allora, scusate il ritardo ç_ç

    Cmq il post è breve in quanto io rispondo a quello che voi fate ed, onestamente, mi aspettavo che narraste della mattina già nel post precedente, ma poco importa. Vi avviso che l'incontro con il sindaco durerà solo questo post, quindi tirate fuori tutte le domande che avete in mente.


    HATE: 5



    /OT
     
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  10. newlord
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    Giunta la mattina, mi stiracchiai dopo la lunga notte a "vegliare" su Dokumaru, che avevo passato dormendo appoggiato al muro.

    Crick Crack

    °Ahia le mie povere ossa! Bè almeno la nottata è passata liscia senza problemi...


    Trattenni un piccolo grido di dolore uscìto dalle mie labbra e mi affacciai alla finestra osservando il sole che si era appena levato dalle montagne del paesaggio in lontananza.

    °Non è ancora il tempo di andare dal sindaco: lo sveglierò tra poco, oppure...

    Sul mio viso comparve un ghigno divertito e mi voltai ad osservare Dokumaru che dormiva come un angioletto.

    Con la tecnica della trasformazione decisi di prendere le sembianze di un uomo robusto con barba rada e uno sguardo da pazzo a cui sembravano uscire gli occhi dalle orbite coperti parzialmente dai lunghi capelli.
    Mi avvicinai al letto del mio compagno puntadogli alla gola la lama di un kunai.
    OK,quello scherzo era di pessimo gusto, però avevo voglia di divertirmi e scaricare per un attimo la tensione che avevo accumulato la notte.
    Poi con voce bassa e possente avrei scosso il letto per farlo sobbalzare.

    -Non ti muovere o per te sarà la fine, come ho fatto con il tuo amico a cui ho aperto la gola. Ora voglio sapere solo una cosa...dormito bene Dokumaru?-

    In quel momento sciolsi la tecnica mostrandomi divertito e piegandomi in due dalle risate, tenendomi la pancia.

    -AHAHAH!!! Avresti dovuto vedere la tua faccia! Oddio,oddio...mi... mi è passato...pfff ahah! Perdonami non sono riuscito a trattenermi...mi ci voleva proprio una risata-

    Mi rendevo conto della stupidità della cosa, ma come un bambino volevo divertirmi, anche se quel bambino poteva essere dispettoso.
    Per oppormi alle probabili imprecazioni del sabbioso avrei affermato

    -Lo so che la nostra vita è dura, ma è proprio per questo che ogni tanto bisogna sfogarsi.
    Dai ora preparati che andiamo a fare una veloce colazione per poi passare dal sindaco.
    Intanto passo da Haru a chiamarla-

    Conclusi asciugandomi le lacrime che si erano formate negli occhi e sperando con tutto il cuore che il ragazzo non l'avesse presa a male, anche se lo scherzo aveva comportato un'infarto.

    Bussai alla stanza di fianco e aprendo la porta mi sarei preoccupato anche della situazione di Haru durante la nottata.
    -Ehi Haru tutto bene? Guarda che noi ti aspettiamo giù-

    Terminata la colazione, saremmo partiti per la casa del sindaco.

    -Coraggio ragazzi! Prima finiamo e prima torniamo a casa-

    [...]

    Raggiunta la dimora del sindaco, ci presentammo al suo cospetto e appena potuto avrei preso parola

    -In effetti avremmo delle domande da porle-

    Prima avrei fatto le stesse identiche domande che avevo fatto il giorno precedente al taverniere e successivamente ne avrei aggiunte altre:

    -Ieri stava per dirci qualcosa riguardo a questo periodo e da quanto ho capito è un qualcosa di particolare, potrebbe spiegarci meglio?-

    Se avesse indugiato, intimorito dalle parole del taverniere dette il giorno prima, avrei risposto in tono calmo ma deciso.

    -Abbiamo capito che è una cosa importante, ma se lei non ci informa su quello che sa e quello che sta succedendo, noi non possiamo garantirle una perfetta riuscita della missione-

    Date le risposte alle affermazioni e alle domande avrei infine concluso:

    -E' possibile vedere il cadavere ritrovato? Vorremmo ispezionarlo per avere eventuali indizi-

    Speravo solo ad una massima collaborazione dalle persone interessate, infondo il problema era principalmente il loro e se non avessero voluto aiutarci bè...

    °Che si tengano un pazzo omicida!
     
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  11. Poison user
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    Il macellaio
    Trovare un indizio.



    La notte trascorse senza problemi….. la notte appunto. Dokumaru sentì uno scossone al letto che lo fece uscire immediatamente dalla fase R.E.M. e ad accoglierlo c’era un mostro dalle parvenze umane che stava puntando un kunai al suo petto e disse di aver già sistemato l’altro. Un pensiero veloce andò all’anima del povero caposquadra, eliminato ancora nel fiore degli anni. Tuttavia quell’energumeno lo aveva colto di sorpresa troppo velocemente, perciò un movimento della mano con la finalità di agguantare un’arma sarebbe stato identificato fin troppo velocemente. Che la fine fosse giunta? All’udire quella domanda riguardo a come il sunese avesse dormito, il giovane capì immediatamente che la persona in questione si trattava proprio di Igorou e questi annullò la Henge. Seguì una risata “di gusto” e una perla riguardante la vita dei ninja. Proprio un bel risveglio.

    Mentre il simpaticone andò a chiamare Haru, l’Hikigane si concesse il lusso di andare in quel bagno comune e sciacquarsi la faccia. Il gruppo si riunì alla “reception” e procedette verso la casa del sindaco.
    Questa non discostava molto dallo stile architettonico locale e gli interni erano abbastanza semplici, segno che in quella città non giravano molti soldi, oppure che il primo cittadino era una persona che non necessitava di lusso per vivere.

    Igorou parlò per primo, seguendo il piano della notte precedente, dove avrebbe cercato di riprendere la frase interrotta ed avanzando la richiesta di poter analizzare il corpo, anche se sarebbe stato più corretto dire: “I corpi”.

    Questa volta fu il turno dello studente, che aveva in mente poche domande, ma che con la giusta risposta gli avrebbero permesso di eliminare un po’ di sospetti dalla lista.

    Innanzitutto Homura-sama, vorrei sapere se l’aumento di visitatori è aumentato solamente dopo il primo omicidio, oppure potrebbe coincidere con un evento locale tipo una festività ed i recenti avvenimenti hanno aumentato l’afflusso?



    Il giovane avrebbe lasciato all’uomo il tempo di rispondere per poi incalzarlo con la seconda:

    Le sono giunte voci di litigi o minacce fra cittadini o verso stranieri prima della comparsa di questo folle? Se il numero di stranieri che venivano prima era minore, vuol dire che questo mostro dovrebbe essere facile da individuare, visto che parliamo di un individuo che si trova in questo villaggio da un po’ e quindi dovrebbe cominciare ad essere un volto noto, visto che avrà bisogno di mangiare, farsi un bagno oppure di lavorare.



    Seguì una nuova pausa per il tempo necessario a far parlare l’uomo e seguì l’ultima domanda:

    Homura-sama, potrebbe farmi pervenire un elenco dei locali della città adibiti alla ristorazione, oltre che al trattamento di carne per piacere?


    Ora gli serviva solamente dare un’occhiata ai corpi. Sicuramente dal tipo di agressione avrebbe capito se si trattava di qualcuno con esperienza in lame, il che restringeva il campo a cuochi, macellai, professionisti che maneggiano ogni giorno coltelli e che non era insolito vederli con uno di questi strumenti.
     
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  12. Shu Akasuna
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    Il macellaio
    post Quarto



    Il sindaco avrebbe risposto ad ogni domanda, senza dare grossi problemi agli shinobi.

    -Ieri stava per dirci qualcosa riguardo a questo periodo e da quanto ho capito è un qualcosa di particolare, potrebbe spiegarci meglio?-



    Ah quello. Beh non c'entra nulla con gli omicidi però ve lo dirò lo stesso. Tra circa una settimana inizierà la festa dei fiori di loto, una vecchia tradizione del nostro villaggio. La festa c'è una volta ogni 7 anni e dura un mese nella sua interezza. E' molto importante per noi in quanto, oltre ad essere una fonte di visite e di commercio, alla fine della festa viene eletto il "maestro dei fiori di loto" che diventerà il sindaco del villaggio per i 7 anni successivi. Io stesso sono stato eletto maestro dei fiori di loto per ben tre volte di fila.

    Avrebbe concluso il sindaco, con una punta d orgoglio.

    -E' possibile vedere il cadavere ritrovato? Vorremmo ispezionarlo per avere eventuali indizi-


    Certo, certo. Lo abbiamo lasciato in una delle ghiacciaie del mastro birraio, un uomo un po' scorbutico ma il più bravo birraio del paese. Quasi bravo come suo padre, e si che lui ci ha messo una vita a perfezionare la sua arte! Vi manderò uno dei ragazzi che mi danno una mano qui, vi accompagnerà lui. Sapete, io non ho avuto la benedizione di figli e quindi qualche ragazzo del villaggio da una mano a me a mia moglie qui in casa.

    Innanzitutto Homura-sama, vorrei sapere se l’aumento di visitatori è aumentato solamente dopo il primo omicidio, oppure potrebbe coincidere con un evento locale tipo una festività ed i recenti avvenimenti hanno aumentato l’afflusso?


    Si come ho già detto è iniziato un po' prima del primo omicidio e probabilmente dipende dalla festa. Non vorrete mica dire che della gente viene qui a causa dei rapimenti e dell'omicidio vero? Sarebbe orribile!

    Le sono giunte voci di litigi o minacce fra cittadini o verso stranieri prima della comparsa di questo folle? Se il numero di stranieri che venivano prima era minore, vuol dire che questo mostro dovrebbe essere facile da individuare, visto che parliamo di un individuo che si trova in questo villaggio da un po’ e quindi dovrebbe cominciare ad essere un volto noto, visto che avrà bisogno di mangiare, farsi un bagno oppure di lavorare.


    No, non ci sono stati litigi. Siamo relativamente tolleranti con gli stranieri, dato che di qua passano spesso dei mercanti e sopratutto adesso per via della festa dei fiori di loto. Qualcuno in genere viene nel villaggio con un paio di settimane di anticipo e poi resta per un po' durante questo periodo. Non ci avevo pensato ancora, non sono una grande mente deduttiva e poi sono impegnatissimo per via della festa, ma in effetti l'assassino deve essere uno straniero. Che brillante! Questa si che è una buona notizia!

    Il sindaco sarebbe stato disponibile se gli shinobi avessero avuto delle altre domande.

    Al termine avrebbe chiamato un ragazzino, avrà avuto dieci anni.

    Premurandosi prima però di dire agli shinobi di non dirgli nulla dell'omicidio, del cadavere o dei rapimenti. Per ovvi motivi avevano cercato di tenere il tutto all'oscuro dei bambini del villaggio.

    Takeshi, saresti così gentile da portare questi signori da Komura-san? Digli che è per quel favore che gli ho chiesto.

    Nessun problema, Oyabun

    Avrebbe quindi afferrato i due shinobi accompagnandoli fuori dalla casa, per poi far loro attraversare la cittadina fino a portarli in una casupola inserita in tutta una serie di altre casette. Questa tuttavia sembrava più nuova, evidentemente il proprietario doveva averci fatto dei lavori di recente.

    Aspettate qui, Komura-san può essere un po' cattivo a volte.

    Sarebbe entrato nella casetta. Dopo due minuti sarebbe uscito correndo, mentre un boccale di birra avrebbe spaccato una delle finestre, uscendo.

    Un uomo di mezza età, con una barba castana e capelli dello stesso colore sarebbe uscito. Era visibilmente brillo.

    E di a quel vecchio bastardo che mi deve una ghiacciaia nuova!

    Per tutta risposta il bambino gli avrebbe fatto una linguaccia, e sarebbe scappato via.

    Il birraio si sarebbe accorto solo allora dei due ninja.

    Ah... entrate pure.

    Una volta entrati li avrebbe fatti accomodare in due sedie ed avrebbe offerto loro due boccali di birra. Ciascun boccale conteneva circa un litro di birra bionda purissima e fatta in casa.

    Voi siete i ninja che indagano sulle sparizioni vero? Beh lasciatevelo dire... avete tra le mani un vero mostro. E non fidatevi di quello che vi dicono gli altri abitanti. Anche se non abbiamo ritrovato i corpi di sicuro sono tutti morti.

    A loro non piace che io lo dica, ma è così. Comunque basta parlare di lavoro. Bevete, e poi andiamo avanti.


    Si sarebbe rifiutato di aggiungere altro finché non avessero bevuto anche loro il boccale di birra (anche lui se ne era preso e riempito uno infatti).

    La birra sarebbe risultata buonissima e di ottima qualità.

    Terminato il consumo del "nettare degli dei" Komura avrebbe continuato

    Siete qui per il corpo vero? Ce l'ho di sotto, in una delle ghiacciaie. Ma se volete farmi qualche domanda fate pure, sono qui per collaborare.

    HATE 4.5




     
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  13. Poison user
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    Il macellaio.
    Birra dop.



    Il sindaco si dimostrò alquanto collaborativo e non si dimostrò particolarmente sospetto, anche se la storia non gli piacque perché tale cosa allargava maggiormente la cerchia di sospetti. Adesso, oltre agli stranieri ed eventuali litiganti bisognava aggiungere anche gli sconfitti delle precedenti edizioni della festa.

    In quella situazione sarebbe stato estremamente sospetto e scortese consultarsi con Igorou di fronte al primo cittadino, ma lo studente necessitava ancora di due risposte prima di dirsi soddisfatto di questo breve incontro.
    La mancata risposta riguardo i luoghi di ristorazione fece “drizzare le orecchie” al ragazzo, che a questo punto li avrebbe cercati da solo e parlato personalmente con i proprietari e funzionari.

    Homura-sama, se la cosa non le arrecasse troppo disturbo, potrebbe dirmi il nome del suo ultimo sfidante nella festa di sette anni fa? Sicuramente dev’essere una persona molto interessata delle sorti del villaggio e potrebbe aver notato qualcosa di insolito.


    Seguì una pausa che sarebbe durata esattamente il tempo di una risposta dell’interlocutore e poi lo avrebbe incalzato con la domanda successiva:

    Saprebbe dirmi se la vittima aveva un parente? Vorrei parlargli per piacere.



    A questo punto, avrebbe ascoltato l’eventuale risposta e dopo aver accettato la richiesta dell’uomo sul fatto di non far riferimento al macellaio, si sarebbe fatto scortare dal ragazzo fino alla casa del birraio.

    Il tragitto non durò molto tempo ed il gruppetto giunse a destinazione; gli venne chiesto di aspettare fuori con la motivazione del carattere anti-sociale della persona in questione.
    Dokumaru si chiese come potesse essere pericoloso un birraio, specie per degli shinobi addestrati, ma vedendo il moccioso correre ed un boccale di birra spaccando la finestra, assumere un atteggiamento prudente fu la priorità assoluta del sunese.

    Non bisognava essere dei geni per capire come mai in quel villaggio non ci andasse tanta gente, anche se ciò rendeva più insolita la scelta dell’assassino. In quel paesino non c’erano ricchezze apparenti ne qualche attrattivo, ma qualcosa aveva fatto scattare qualcuno dalla mente pericolosa. Sarebbe toccato a quei tre riuscire a compiere la missione assegnatagli dall’accademia.

    Nonostante i modi rozzi, il birraio si rivelò una persona simpatica e disposta a collaborare. Dopo averlo ascoltato lo studente portò alle labbra il boccale e bevette. Quella che passò per il suo esofago rivelò essersi la migliore birra che aveva mai assaggiato fino a quel momento e non potè fare a meno di fare i complimenti al suo produttore.

    I miei più sinceri complimenti Komura-san, la sua birra è buonissima, piacerebbe senza alcun dubbio a mio padre. Con il suo permesso vorrei portarne un po’ a Suna, se non le dispiace!

    Tornando all’indagine, il giovane si sarebbe schiarito la voce e fatto le solite domande di turno:

    Allora, vorrei chiederle se per caso lei ha visto qualcosa di strano nelle ultime settimane, intendo litigi fra cittadini oppure fra uno straniero e qualcuno?



    L’Hikigane riprese il fiato ed aspettò una risposta, poi continuò:

    Inoltre vorrei chiederle se si ricorda chi abbia portato qui il corpo. Ah, quasi me n’ero scordato, vorrei che lei mi indicasse il negozio del macellaio ed eventualmente altre persone il cui lavoro li porta ad avere a che fare con lame e carni in generale come cacciatori, cuochi etc.



    Detto questo avrebbe lasciato spazio agli altri due shinobi per porre le loro domande.
     
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  14. newlord
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    L'informazione della festa dei fiori di loto fu interessante e nonostante i miei dubbi, il sindaco si mostrò molto collaborativo con noi, rispondendo a tutte le domande che io e i mie colleghi proponemmo.
    A me per ora serviva un'informazione base, fondamentale per quanto mi riguardava, per risolvere una buona parte del mistero.

    -Un 'ultima domanda, chi sono le persone scomparse?-

    Domanda secca per terminare l'interrogatorio.
    Terminate le ultime domande al sindaco, questo chiamò un ragazzino che ci accompagnò alla casa di un birraio del paese che teneva in buone condizioni l'unico cadavere ritrovato, pronto per essere analizzato dai ninja inviati per far terminare la serie di scomparse.

    Mentre aspettavamo il ragazzino fuori dalla casa del birraio, rimuginai le informazioni che avevamo ricevuto dal sindaco.

    °Ho la sensazione di non aver ricavato niente...per ora abbiamo solo delle informazioni ipotetiche ma niente di sicuro su cui appoggiarci.
    Chi potrebbe attentare alla vita di queste persone? Non ha senso...
    L'unica motivazione "valida" che riesco a trovare fino adesso e che potrebbe essere qualcuno interessato a vincere la celebrazione del villaggio, ma se fossi io questo assassino punterei direttamente alla vita del sindaco a meno che non voglia in qualche modo scoraggiarlo...
    No,no anche questa è solo un'ipotesi...spero solo di trovare qualche indizio utile adesso o tramite il cadavere.


    Osservai con sguardo incredulo Dokumaru, mentre il bizzarro birraio ci accoglieva dopo aver letteralmente lanciato un boccale di birra verso il ragazzino che ci aveva compagnato fino a lì, mandando in frantumi una delle finestre dell'abitazione.

    Come se niente fosse ci fece accomodare in casa sua con nonchalancè, offrendoci pure un litro della sua birra, che risultò essere deliziosa.
    Nonostante la prima brutta impressione che mi fece, nel chiaccherare si dimostrò essere una persona ragionevole e simpatica, pronta ad aiutarci nelle indagini.

    °Questa birra è troppo buona!

    Scendeva rinfrescante verso lo stomaco che era un piacere.
    Nel pensarlo mi luccicarono gli occhi e alzai il boccale per confermare e sottolineare le parole del sunese sulla qualità della sua birra.
    Dokumaru fece ancora domande al birraio, ma io attendevo con impazienza di vedere il cadavere ritrovato per riuscire a farmi magari un'idea di quello che circondava quel mistero.
     
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  15. Asgharel
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    Narrato

    "Dokumaru"
    "Igoru" (altri)
    "Parlato"<b>


    <b turbospoiler="Informazioni">[Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    ~Post 5
    ~Dal Sindaco~


    Restavano ancora alcune domande irrisolte da porre al sindaco ed i due giovani non persero altro tempo ponendole rapidi prima che terminasse il loro colloquio con il primo cittadino.
    Egli dal canto suo rispose senza porsi problema, o almeno disse tutto ciò che egli pareva sapere su quel caso spinoso.

    "Si, non credo ci siano problemi, anzi... salvo qualche cacciatore di passaggio o venditori ambulanti, ma comunque nulla di abbastanza stabile, resta solo qualche negozio, ovvero un negozio di alimentari in fondo alla via principale, vicino al birrificio di Komura"


    Ascoltò quindi la successiva domanda del giovane sunese prima di rispondere con il suo costante tono accondiscendente.

    "Certamente, anche se non vedo come possa servirvi sapere il nome del mio ultimo sfidante... In verità non era solo uno, tuttavia di loro solo uno è rimasto al villaggio, gli altri si sono trasferiti ormai da tempo, comunque il suo nome è Akira Momochi. Lo potete trovare senza grossi problemi nel suo negozio di fiori lungo la strada principale"


    Ascoltò quindi al successiva domanda attendendo però alcuni istanti prima di rispondere, cercando di ritagliarsi tempo a sufficenza per pensarci su.

    "Se aveva dei parenti? Beh, credo di si... Tuttavia non so dirvi chi possano essere, ma credo che lo comprenderete da voi quando vedrete il corpo... Intanto se vi può bastare vi farò preparare una lista dei parenti di tutte le persone scomparse, o almeno di quanti facevano parte di questa piccola comunità"


    La palla passò dunque all'Otese che a sua volta aveva un'ultima quanto fondamentale domanda da porre.

    "Chi sono le persone scomparse? Beh, per il momento si tratta di diverse persone dall'età dai 10 ai 30 anni. Attualmente sono tutte donne dai capelli biondi, tuttavia... Non credo che questo tizio dia solo la caccia alle donne... Comunque sia anche per i nomi vi verranno elencati nel rapporto con la lista dei parenti... Ora, se volete scusarmi..."


    Terminato di rispondere tuttavia egli si congedò senza dare loro altra possibilità di interrogarlo, ma facendoli invece accompagnare dal successivo collaboratore del luogo, ovvero il birraio.

    [...]


    ~Dal Birraio~


    Giunti al locale il ragazzino si prese la libertà di entrare per primo per annunciare la visita, ma ciò che ottenne di per se fu un boccale di birra che volava fuori dalla finestra. Ora toccava ai due accademici entrare nel locale ed interloquire con l'uomo chiaramente brillo, tuttavia ben disposto a parlare. Solo quando entrambi ebbero terminato il loro boccale di birra l'uomo avrebbe accettato le loro domande e così fece facendo un breve cenno con la mano destra, ancora impugnante il boccale, ad iniziare.

    "Allora, vorrei chiederle se per caso lei ha visto qualcosa di strano nelle ultime settimane, intendo litigi fra cittadini oppure fra uno straniero e qualcuno?"

    "Beh, di strano ho visto un sacco di cose, come ad esempio il fatto che il sindaco si sia appoggiato ad dei ninja e la cosa non è piaciuta in giro, anzi... Non è piaciuta neppure a me... Comunque no, non ricordo di aver notato nulla di particolare oltre al fatto che la gente sta scomparendo come mosche"

    "Inoltre vorrei chiederle se si ricorda chi abbia portato qui il corpo. Ah, quasi me n’ero scordato, vorrei che lei mi indicasse il negozio del macellaio ed eventualmente altre persone il cui lavoro li porta ad avere a che fare con lame e carni in generale come cacciatori, cuochi etc."


    "Non ricordo, forse una guardia, o forse qualche uomo del sindaco, che ne so... Sono una persona impegnata io, non ho tempo per stare dietro al villaggio ed alle questioni che riguardano il sindaco... Per quanto riguarda il macellaio, hai ben poco da cercare... non c'è mai stato un macellaio da queste parti, tuttavia c'è un'alimentari a pochi passi da qui, ma avreste dovuto notarlo mentre arrivavate... Voi Ninja non dovreste avere vista e riflessi più acuti rispetto a Noi persone normali?"


    Concluse con una sorta di smorfia che probabilmente voleva essere un sorriso atto a sbeffeggiare i due shinobi. Era chiaro che egli non vedeva assolutamente bene il mondo ninja, ed era altresì chiaro che avrebbe aiutato solo se doveva farlo.

    [...]

    [Attenzione-Warning]
    [Di seguito c'è la descrizione del cadavere, astenersi persone particolarmente suscettibili]


    I due seguirono quindi l'uomo fin sotto nella sua ghiacciaia per poter analizzare il "corpo" o per meglio dire quello che ne restava. Giunti davanti alla ghiacciaia l'uomo si apprestò ad aprtire la pesante porta in metallo che separava la stanza dalla ghiacciaia stessa e con voce sommessa e con tono ben diverso da quello che aveva avuto fin poco prima invitò i due ad entrare.

    "Prego, entrate..."


    Disse con tono quasi di sfida.

    "Il... Cadavere è qui dentro... Mi chiedo come possa una persona possa anche solo pensare di maltrattare così il corpo di qualcun'altro"


    Terminata la frase lo scricchiolio della pesante porta si fece sentire mentre l'uomo con forza la apriva titandola indietro e lasciando così via libera ai due ninja.
    Per loro fortuna la bassa temperatura stava conservando bene il cadavere, quindi riuscirono ad evitarsi l'odore nauseabondo di putrido e di morte. Inoltre, sempre per loro fortuna il sangue della vittima era già sgorgato del tutto ed in parte era seccato, quindi la vista era ulteriormente mitigata dalla attuale situazione, tuttavia quello che si aprì dinnanzi a loro era uno spettacolo a dir poco macabro. Su una pila di ghiaccio vi era infatti un cumulo di carne ed ossa quasi completamente informe. A prima vista l'unica parte che sembrava ancora intera erano le ossa stesse anche se erano individuabili alcune fratture, probabilmente provocate durante una colluttazione della vittima contro l'aggressore. La carne era a tratti attaccata alle ossa, mentre in molti punti le ossa parevano disossate con estrema precisione e maestria, dale da garantire un plauso al macellaio, se solo quel lavoro non fosse stato compiuto su una donna innocente. Il volto era colpetamente sfigurato da tagli brutali eseguiti con puro odio e follia, senza nessuna vera e propria motivazione se non deturparlo rendendo così irriconoscibile la donna, della quale era riconoscibile ormai solo il sesso ed il colore biondo dorato dei capelli. Solo una serie di tagli, fatti ai lati della bocca sembravano essere stati fatti con precisione e macabra simmetria. Due tagli che sembravano disegnare un "ampio sorriso" sul volto della vittima. Ulteriore prova della follia che attanagliava "il Macellaio"
    Se poi si avesse analizzato il corpo nel dettaglio, su alcuni brandelli di carne erano riconoscibili alcune lettere incise nella carne come con un marchio a fuoco. Ritrovati tutti i brandelli marchiati, stava però a loro capire in che ordine le lettere andavano poste e che cosa potesse voler dire il messaggio, sempre che di un messaggio si trattasse.

    CITAZIONE
    A, E, A, D, A, C, I, C, M

    Era chiaro a tutti che dallo stato del cadavere fosse in qualsiasi modo impossibile capire quale potesse essere l'arma del delitto, dato che quella violenta macellazione aveva creato uno stato di caos in tutto quello che componeva il cadavere stesso.
    Se avessero voluto i due avrebbero potuto analizzare ancora il cadavere con più attenzione alla ricerca di altri indizi o di altri segni che potevano tornare loro utili.
    Se invece si fossero considerati "soddisfatti" il birraio li avrebbe quindi ricondotti fuori chiudendo nuovamente la ghiacciaia e riaccompagnandoli al piano superiore nel locale.

     
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