Quartiere - Aburame

[Ambientazione]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. **Kat**
        Like  
     
    .

    User deleted


    V ~ Veleno e Spiedi: L'Antidoto


    F

    urono tre giorni infernali. I due Genin vennero messi alla prova sia fisicamente che psicologicamente. Il corpo era in preda a forti crampi ed il veleno continuava a debilitare il loro stato di salute. Ma ciò che provava realmente l’equilibrio psico-fisico dei due ragazzi era il fatto che dovessero combattere contro nemici invisibili. Combattere contro l’ignoto era disarmante. La Fuyutsuki non conosceva le caratteristiche di quei nano-insetti e non poteva far altro che seguire le indicazioni della donna mascherata e di Raizen-sama. Aveva cercato di memorizzare ogni informazione possibile ed optare anche per metodi “inconsueti”, ma a quanto pare quel costante ed intenso dolore continuava a dilaniarle l’anima.
    Anche l’Abe sembrava devastato dall’esperimento a cui erano sottoposti. Stava male quanto lei, ma affrontava tutto con coraggio e un sorriso dipinto sulla labbra. Forse il suo era più un ghigno, trasfigurato dal dolore. Ma apprezzò comunque ogni tentativo da parte sua di rincuorarla o incoraggiarla. Aveva dentro di sé tanta determinazione, ma nel corso di quelle ore più volte pensò di mollare, di arrendersi. Solo l’orgoglio e le aspettative che la sua famiglia, la donna mascherata e l’Hokage nutrivano nei suoi confronti le impedirono di pronunciare parole di resa. Anzi strinse i pugni ad ogni fitta dolorosa all’addome, serrò i denti ad eventuali conati di vomito e ripensò al dolore che aveva provato quando Ai-chan aveva abbandonato il villaggio di Konoha.
    Nulla era paragonabile a quel dolore, così profondo, viscerale. Quello che stava provando per il veleno dei nano-insetti era solamente fisico, che portava all’esaurimento psico-emotivo. Ma l’abbandono di una sorella provocava un dolore ben peggiore, uno squarcio nell’anima. Non aveva mai avuto il coraggio di scegliere tra Konoha ed Ai-chan, e ciò triplicava le sue pene.
    Quindi ciò che stava provando in quelle 72 ore non era nulla. O almeno cercava di focalizzare i suoi pensieri verso altro e provare a resistere alla crescente astenia del suo corpo e i continui conati di vomito. Le sue sofferenze fisiche vennero lenite dalla canzoncina popolare improvvisata da Hiro-kun. Non conosceva le sue doti canore. Ed apprezzò quel gesto. Stava facendo davvero tanto, con i piccoli gesti e i sinceri sorrisi, per aiutarla a superare quella prova. - Grazie! - Abbozzò un sorriso.
    Con il trascorrere del tempo l’organismo si abituava a quel precario equilibrio tra dolore e sollievo. I momenti di pace erano davvero pochi, ma la Fuyutsuki stava imparando ad essere più “insensibile” almeno mentalmente al dolore. Cercava di alzare la soglia del dolore giorno dopo giorno. E finalmente riuscì a mettersi in piedi. Non aveva più bisogno dell’Aburame o della Donna mascherata per deambulare. Stava diventando lentamente auto-sufficiente.
    L’Abe fu sicuramente più determinato della ragazza, visto che riuscì a mettersi in piedi prima di lei. Fu condotto verso un tavolo da lavoro e Yoko-san iniziò con la spiegazione. Ciò fu un ulteriore incentivo per rialzarsi al più presto. Aveva promesso a Hiro-kun di dimostrargli che le Kunoichi erano di gran lunga superiori agli Shinobi in abilità e talento. Quindi non poteva assolutamente rimanere indietro nel doloroso addestramento.
    - Va bene. - La Genin preferiva essere poco loquace, senza privarsi di lanciare qualche sorriso in direzione del ragazzo dalla chioma scarlatta, per conservare le poche energie che le rimanevano. Quei sintomi dolorosi ed intestinali erano sfiancanti. La febbre sembrava leggermente più bassa del solito, permettendole di stare in piedi nonostante l’emicrania e l’astenia. Era devastata dal precario stato di salute in cui versava, ma era pronta a concentrarsi sulla creazione di un antidoto.
    Per prima cosa osservò attentamente tutto il materiale di cui disponeva la Fuyutsuki, almeno nella sua parte di tavolo. La metallica e lucida superficie del banco da lavoro era piena di provette, barattoli, ciotole in ceramica, pinze metalliche, bacchette in legno, bisturi con diverse lame, mortaio e pestello. C’era persino un alambicco in rame e dei recipienti in metallo per poter bollire i composti. Su un lato del tavolo erano disposte ordinatamente barattoli con insetti, parti di animali e vegetali con opportune etichette. Gli Aburame possedevano una nitrita e variegata dispensa d’ingredienti per antidoti e veleni. Si sentì quasi rassicurata e spaventata allo stesso tempo. In quelle provette c’era la cura al suo male, le era stata data un’occasione per alleviare le sue sofferenze. Ma non conosceva ogni singolo ingrediente e la scelta era pressoché abissale. Era confusa, molto confusa.
    Aveva imparato ad utilizzare i Veleni in battaglia, grazie agli insegnamenti di sua Madre, ex-Ninja Medico dell’Ospedale di Konoha. Ma non aveva mai prodotto direttamente antidoti con mortaio e pestello. In quel momento si morse il labbro inferiore. Aveva commesso una leggerezza. Utilizzare Veleni in battaglia poteva essere un’arma a doppio taglio senza opportune conoscenze. E lei non si era mai interessata ad approfondire gli studi su questi letali e preziosi composti.
    Era il momento di rimediare ai propri errori. Anche perché per quanti altri giorni avrebbe resistito ai fastidiosi sintomi del veleno? Stava temprando il proprio corpo e spirito, ma l’addestramento non l’avrebbe resa immune ai suoi effetti. Sospirò leggermente prima di mettersi all’opera. Decise di analizzare razionalmente tutti i sintomi di cui soffriva: Febbre, Dolore, Astenia e disturbi gastrointestinali. Doveva trovare un rimedio singolarmente ad ogni sintomo ed unirli in un unico composto. O almeno questa era la sua idea.
    Osservò con attenzione le etichette dei vari barattoli ed iniziò a prenderne alcuni. - Ali di Farfalla per alleggerire il carico intestinale. Succo di bacche selvatiche per la forza muscolare. Frutto del gelo per le sue proprietà antinfiammatorie ed antipiretiche. - Alzò le spalle prima di prelevare cinque ali di farfalla essiccate, due bacche selvatiche ed un frutto del gelo dai rispettivi barattoli. Afferrò un coltello ed iniziò a pulire con premura le bacche, privandole della buccia e spremendo la polpa all’interno di una ciotolina di ceramica. Con un mortaio ed un pestello iniziò a tritare e polverizzare le ali di farfalla, alcune di un colore azzurro ed altre gialle con macchie nere, ed aggiungerle all’interno della ciotola. Con un mestolo iniziò ad unire i due ingredienti, conservando la composizione liquida. Mise da parte la ciotola, e si concentrò sui frutti del Gelo. Li mise all’interno di una pentola con dell’acqua ed accese il fuoco per portarla al punto di ebollizione. I Frutti emisero un vapore bianco, che venne raccolto da un’ampolla dell’alambicco. Poi successivamente la Fuyutsuki lasciò bollire insieme i tre ingredienti, sperando che le tre fasi fisiche si unissero in un unico composto.
    Il primo tentativo fu alquanto deludente. Infatti la parte gassosa del composto non riuscì ad unirsi alle Ali di Farfalla ed alle bacche. Ciò creò solo un blando antidoto, che la Fuyutsuki decise di assumere per alleviare leggermente i sintomi gastrointestinali. Si sentì un po’ meglio, ma l’effetto era alquanto labile. Passati trenta minuti dovette rimettersi all’opera, visto che l’Antidoto era diventato inefficacie.
    - Uhm.. - Lanciò un’occhiata anche ad Hiro-kun per controllare il suo lavoro. Ma preferì non disturbarlo, visto che era alle prese con mortaio e pestello. La Genin decise di utilizzare ingredienti liquidi o solidi, per evitare lo stesso errore. - Stavolta uso.. Gusci di scarabeo reale. Se non sbaglio conferisce maggior resistenza al dolore. Invece i fiori di Asghard saranno utili per la febbre. - Per prima cosa ripeté il procedimento di tritatura delle Ali di Farfalla, ma stavolta aggiunse anche i gusci d’insetto, dopo averli puliti con un piccolo coltello. Creò una sottile polverina argentea e la mise da parte, per poter recuperare la polpa delle bacche e tagliare i petali dei candidi fiori di Asghard. Unì il tutto all’interno dell’alambicco ed attese il punto di ebollizione dell’acqua, per creare un composto liquido grigiastro. Non sembrava avere un buon sapore, ma la Fuyutsuki decise di provarlo. Le lasciò uno sgradevole retrogusto in gola e dopo alcuni minuti sentì le fitte allo stomaco peggiorare. - Argh! - Scosse la testa. - Forse c’è un’incompatibilità d’ingredienti. -
    La Ragazza dovette fermarsi per quasi un intero giorno, visto che lo passò sul WC ad espellere il composto che aveva ingerito. Aveva commesso un errore e ne stava pagando le conseguenze, rischiando anche una disidratazione. Riuscì a rialzarsi dal letto solo dopo 48h, ritrovando la forza dentro di sé per rimettersi in gioco. Stava male, ma non poteva arrendersi. Ritornò sul tavolo da lavoro, lanciando un sorriso all’Abe. - Ci vuole ben altro per mettermi K.O. - Precisò, quasi sentendosi in difetto verso l’altro Genin che aveva lavorato con molta più costanza di lei. Doveva recuperare. Scelse anche questa volta gli ingredienti, dopo che Yoko-san le fece notare che i gusci di scarabeo peggioravano le condizioni intestinali se associate alle bacche selvatiche. Scelse stavolta le radici di Amys, particolari piante che crescevano negli acquitrini ed abbastanza rari nel Paese del Fuoco.
    Estrasse uno Spiedo
    Spiedi [Distanza]
    Simili a lance di piccolissime dimensioni, gli spiedi sono leggeri, veloci e possono raggiungere massimo 15 metri.
    Tipo: Da Lancio-Perforazione
    Dimensione: Minuscola
    Quantità: 5
    (Potenza: 5 | Durezza: 3 | Crediti: 5)
    dal suo Porta-Kunai, legato all’altezza del quadricipite destro, e cercò dentro di sé la concentrazione necessaria per accumulare quanto più Chakra possibile nell’arma. Anche questa volta desiderava utilizzarlo come un catalizzatore delle sue energie. Spiedo che venne investito da un’aura azzurrina, che ne prolungava gli estremi in una lama di Chakra. Espose l’avambraccio sinistro e decise di sfruttare le sue conoscenze mediche

    Conoscenza Medica (Base) [1]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e trattare gli Status Leggeri; richiedono 3 slot azione/tecnica per eliminarli. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
    per individuare le vene che decorrevano in quel punto. Con precisione introdusse l’ago in vena per poter prelevare un campione di veleno. Grazie ad una perfetta manipolazione del Chakra provò ad individuare nel suo circolo sanguigno sostanze estranee. Lentamente l’altra estremità dello Spiedo, quella non penetrata nelle carni della Fuyutsuki, si riempì di una sostanza nera insieme al suo Chakra. O almeno sperava di riuscirci. Così facendo avrebbe avuto un campione di Veleno per poterlo usare nella preparazione dell’antidoto. Era risaputo che i migliori antidoti provenivano dal veleno dei rettili ed insetti che lo producevano.
    Per questa ragione raccolse parte del suo sangue, misto a veleno, all’interno di una ciotola e facendola ruotare velocemente con un mestolo, cercò di separarne la parte liquida da quella corpuscolare. Introdusse il campione di veleno all’interno dell’alambicco ed iniziò a preparare gli altri ingredienti. Le radici di Amys furono tagliuzzate fino ad ottenere una sostanza oleosa verdastra. Poi unì tutti gli ingredienti e li mescolò lentamente. Il composto assunse una colorazione chiara, giallo paglierino. La Fuyutsuki travasò il tutto in una provetta con ago incorporato e decise d’iniettarselo in endovena.


     
    .
34 replies since 28/12/2005, 23:27   622 views
  Share  
.