Una Proposta che non Puoi Rifiutare

[Contratto][Ryuhwan]

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  1. Yami Kaguya
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    Kuvic Il Guardiano


    Che bizzarro essere.
    Lo osserviamo correre, e ci convinciamo sempre più della sua natura alquanto bizzarra.
    Come uno di quei predatori che agiscono in branco nell'attaccare una preda di dimensioni ragguardevoli, anch'egli si affianca alla sua preda, azzannandola a suo modo e rimanendo così attaccato al carro in corsa.
    Guardando al risultato, non avremmo nulla da dire. Tuttavia, sembra che il tonfo della lama nel legno, abbia attirato attenzioni indesiderate.
    E quando infatti alziamo lo sguardo a controllare chi guida la belva a quattro ruote a cui è attaccato il Mostro, scorgiamo due occhi che ci fissano.
    O meglio, che fissano il Mostro che ora cerca di penetrare nel carro.
    La testa a cui quegli occhi appartengono, gonfia le piume per un attimo. E dunque lancia uno stridio che, se potesse affliggere le nostre orecchie, indubbiamente ci darebbe non poco fastidio. Immaginiamo però che il Mostro lo ignorerà, non è così stupido da tapparsi le orecchie e perdere la presa in una situazione in cui una caduta potrebbe facilmente rompere quel suo piccolo collo.
    Un peccato non lo sia, in effetti.
    Ma, non è più della piccola civetta, che deve preoccuparsi. Nel fissare le sue acrobazie, quando con rozza violenza cerca di rompere il lucchetto della carrozza, scorgiamo anche qualcos'altro. Un'ombra nera che passa sopra di noi, leggermente meno grande del Mostro.
    Pensiamo per un attimo che un compagno della civetta sia arrivato per controllare cosa stesse succedendo, ma solo alzando lo sguardo per l'ennesima volta, ci rendiamo conto di aver indovinato, e allo stesso tempo di aver minimizzato il problema.


    I nostri occhi infatti si poggiano su una creatura a decine di metri di distanza nel cielo. Eppure anche così, le sue dimensioni lo rendono molto più grande della luna nel cielo. In controluce, scorgiamo una forma alata che punta verso il cielo per un istante, e quindi si lascia cadere in picchiata verso il carro e noi stessi. Non facciamo in tempo a scorgerne il piumaggio elegante, gli artigli che gli permetterebbero di catturare il cavallo che traina il nostro carro senza sforzo, e il becco crudele, che la civetta atterra a una trentina di metri di fronte a noi, dandoci la schiena.
    mukuroowl

    L'istante successivo però, ci stà fissando. Spalanca le ali, gonfia il petto apparendo per un istante in tutta la sua maestosità dinanzi a noi.
    E infine sbatte le ali una singola volta una contro l'altra, scatenando la forza delle divinità che dominavano sui venti, e insieme assordando le nostre orecchie con un unico, possente grido, quando siamo a meno di dieci metri da lui.

    Fus
    RoH
    DAH!

    In un attimo, di fronte a noi la terra viene divelta, il cavallo viene sollevato in aria, e subito dopo carro e cocchiere vengono ribaltati in un angolo di 1440 gradi, atterrando quindi rovinosamente una ventina di metri più in là. Assistiamo meravigliati alla scena, e subito dopo al ripiegamento di quelle ali capaci di una tecnica tanto devastante.
    Quanta crudeltà, quanto disprezzo per la sua compagna e per l'umano che guidava la carrozza. Solo per assicurarsi di colpire il Mostro, quell'Animale non ha esitato un secondo a falciare ogni cosa sul suo cammino. Dev'essere per forza uno dei compagni del nostro protetto, non c'è alcun dubbio.

    Ad ogni modo, dopo aver richiuso le sue ali la civetta muove qualche passo verso i resti del carro, imprimendo solchi nel terreno ogni volta che i suoi artigli vi affondano per assicurarle stabilità. Evidentemente stà cercando i resti del Mostro, e in effetti anche noi, siamo curiosi.
    Ci permettiamo dunque di precederla, e di osservare se è ancora vivo. Se era rimasto dove l'avevamo lasciato, probabilmente era caduto da un'altezza di minimo venti metri, totalmente privo del senso dell'alto e del basso, insomma con una probabilità di ferirsi gravemente, piuttosto alta.
    Ah, no. Eccolo, esce dai resti della carrozza, ha in mano un rotolo. Possibile che fortuna nella sfortuna, quel pezzo di carta ripiegato su sè stesso abbia limitato i danni della caduta? Sembra illeso, è davvero fortunato.
    Oh? Anche la civetta che ha dato l'allarme, è sopravvissuta. Però è vicina al mostro, e sembra un'ala sia incastrata sotto a una parte del carro. Lo stesso carro che offre copertura al mostro, non ci stupirebbe se ancora una volta urlasse, e cercasse di farlo scoprire.
    In fondo, sarebbe il suo dovere.
    Eppure... la civetta gigante ha già mosso più di quattro passi nella loro direzione, e ora è a 15 metri. Perchè la civetta stà ancora zitta?
    E perchè fissa il mostro? Ha paura? Pensa che se urla, verrà uccisa? Pensa che se la sua compagna ha rischiato di uccidere il mostro e lei insieme, sia l'unica a considerare il suo simile, un compagno?
    Non sappiamo cosa le frulla per la testa. Ma se non rivela la presenza del Mostro, la civetta potrebbe ignorarlo. In fondo è piccolo, e nascondersi di nuovo nel carro non dovrebbe richiedergli troppi sforzi.
    Cosa faranno ora? La civetta si sacrificherà? Il Mostro rinuncerà a un'altra parte della sua forza per assicurarsi il silenzio perenne dell'animale?
    O ci sono altri esiti che noi non riusciamo a prevedere?
    Inutile chiederselo. Osserviamo la civetta gigante avvicinarsi, e dunque aspettiamo.



     
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16 replies since 4/3/2012, 19:25   222 views
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