Sugar sweet nightmare

Deidara Yagi vs Shiltar Kaguya

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  1. Deidara
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    Post di Presentazione

    Il locale era squallido, un postribolo sporco ai margini di un mezzo centro abitato nelle cui case abitavano più cimici che esseri umani. Per fortuna aveva l'unica caratteristica che a loro interessava: era vuoto. Le sedie giacevano rovesciate sui tavoli, lì dove erano state abbandonate la notte precedente, al momento della chiusura. La penombra del posto era a malapena spezzata dalla luce del sole che usciva dalla porta aperta; ma nemmeno l'aria inquinata dal puzzo di pioggia dell'esterno riusciva a smorzare l'odore pungente di ammoniaca di quel posto, che si mischiava agli afrori di fumo, liquori scadenti e pelo di cane. Ignorarono le parole biascicate dal proprietario, che le intimò qualcosa mentre a passo svelto si chiudevano entrambe nell'unico bagno presente nel luogo. Lì una delle due si avviò in un angolo, mentre l'altra prendeva posizione davanti alla specchiera e gettava a terra l'enorme borsa che si era portata dietro per studiare la propria immagine riflessa allo specchio. A diciotto anni Deidara Yagi non raggiungeva il metro e sessantacinque di altezza, aveva ancora il visetto da bambolina di una quindicenne ed i lineamenti infantili di una mocciosa. I capelli biondo ambrato erano il suo vanto, e aveva impiegato anni a farli arrivare alla loro attuale lunghezza, ed a renderli belli e luminosi come grano maturo. Anche questo, in un certo senso, andava messo sul conto di quel bastardo che la obbligava ad arrivare a tanto.

    « Dammi una mano. »
    Non era un ordine ma una richiesta gentile, in tono delicato.
    Aprì il rubinetto e lasciò che l'acqua riempisse il lavandino. Nel frattempo l'altra figura presente nella stanza le si avvicinò, e l'aiutò a raccogliere i capelli in una lunga coda. A quel punto, come un cerimoniere che assiste un samurai nell'atto estremo del seppuku, le consegnò una spada corta di foggia orientale dall'impugnatura nera. Lei la strinse saldamente, e con un dolore quasi fisico recise una piccola ciocca di quegli splendidi capelli di cui era tanto orgogliosa. Poi fu la volta del rituale della piastra. Probabilmente avrebbe sofferto di meno se avesse dovuto far scorrere la superficie incandescente di quello strumento di tortura sulla viva pelle. Lavò i capelli nel silenzio più assoluto, poi vi passò una tinta dal forte odore chimico, che fece virare la tonalità ad un innaturale biondo aureo, come oro vivo. A quel punto l'altra figura l'aiutò a vestire. L'abito le era costato una piccola fortuna, era fatto su misura e fino all'ultimo aveva temuto di non riuscire ad averlo in tempo. Era disastrosamente scomodo, ma lei era una Danzatrice, e poi si era addestrata con un abito del tutto simile. La parte più complessa furono i nastri: seta porpora legati tanto stretti da farle male, scorrevano sui bracci e attorno al collo, sul petto e lungo l'abito vaporoso, riempiendo il bianco niveo del colore delle rose.

    « Bene... »
    Sussurrò una volta pronta, prima di dover nascondere l'abito sfarzoso sotto il mantello scuro e celare gli occhi sotto il cappuccio.
    « Sei pronta? »
    Al suo fianco, la sua gemella perfetta annuì. Era sempre stato facile distinguerle in base agli occhi: vivi e accesi quelli di Deidara, spenti e incolori quelli di Celia. In quel momento, però, perfino Shaina avrebbe faticato a distinguerle. Avevano entrambe gli stessi occhi privi di vita, gli sguardi vuoti che non avevano davvero niente in comune con quelli di un essere umano. La folie raisonnante.
    « Andiamo. »

    Cattura-75

    « ... Sì. Andiamo ad ammazzare un Kage. »
    ________ __ ________

    Spalancò la porta con un calcio, facendo vagare lo sguardo prima a destra e poi a sinistra, in cerca di eventuali presenze ostili. Niente, come nel resto della città in cui si era mossa furtivamente, il sigillo restrittivo che pulsava dietro la nuca dove era stato tatuato. Bruciava, quel piccolo bastardo, e in più da quando gliel'avevano impresso si sentiva pesante e goffa nei movimenti, e non era colpa del vestito che indossava sotto il mantello. In quel momento perfino l'ultimo degli studentelli avrebbe potuto provare a pestarla senza finire istantaneamente a contare le macchie sul soffitto dell'ospedale più vicino, in più temeva davvero che avrebbe potuto perdere una corsa sui cento metri perfino contro un Hoshi legato e imbavagliato e con entrambe le gambe spezzate e ingessate. Che fastidio! Però anche Lui era nelle sue stesse condizioni.
    Adesso anche lui era debole. E non esisteva occasione migliore.

    « Mphf. »
    Inutile attendere oltre. E poi quel posto angusto era perfetto. Impossibile fare più di dieci passi in qualsiasi direzione.
    Sedette nell'angolo opposto all'unico ingresso alla torre, attenta a non macchiare l'abito. Mantenerlo immacolato era la parte più difficile...
    « Sbrigati, maledizione... »



      ~ [Velocità: 100] · [Forza: 100] · [Resistenza: 100] · [Riflessi: 100] · [Agilità: 100] · [Precisione: 100]

      L'arena scelta di comune accordo è "Città Abbandonata".
      Deidara vi si presenta con un abbigliamento molto particolare, anche se al momento su di esso porta un mantello scuro che lo copre quasi interamente (beh, diciamo che lo copre per quanto è possibile). Si posiziona in attesa di Shiltar all'interno della torre al centro della piazza, sulla parete opposta all'unico ingresso.
      Al mio avversario ogni augurio di un bellissimo duello.


      Riepilogo

      Energia attuale: Bianca
      Grado attuale: Studente
      Energia sbloccata: n/d
      Grado sbloccato: n/d
      Charka residuo: 100 punti chakra
      Vitalità residua: 10 Leggere

      Equipaggiamento

      Bombe abbaglianti: 3
      Tonico di Recupero Medio: 2
      Tonico di Ripristino Medio: 2
      Tonico Coagulante Medio: 1

    Wakizashi Cerimoniali
    Coppia di wakizashi di lunghezza totale pari a settantacinque centimetri la cui tecnica e lunghezza è molto simile a quella delle normali wakizashi, sebbene siano state costruite in maniera del tutto diversa con una tecnica che le avvicina alle Kodachi, con cui hanno in comune anche il manico più lungo di quelle delle normali wakizashi, in questo caso di ben quindici centimetri. Due alloggi nascosti all'interno delle impugnature di ciascuna spada permettono di nascondere piccoli oggetti come bombe o tonici al suo interno, Deidara le utilizza per contenere fino a due oggetti di dimensioni fino a minuscolo. La spada impugnata nella destra è avvelenata con tre dosi di veleno dannoso (base); la sinistra con due dosi dello stesso tipo di veleno.

    Tipo: Lama - Taglio
    Dimensione: Media

    (Quantità: [2] | Potenza: [40] | Durezza: [4])
    (Contengono un Tonico di Recupero ed un Tonico di Ripristino ciascuna)

     
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9 replies since 9/3/2012, 21:51   240 views
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