L' arena

Il cuore del torneo [I° Torneo di Oto]

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  1. Shinodari
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    Il giorno del Torneo era arrivato...

    Shinodari non aveva dormito quella notte... Troppi pensieri le affollavano la mente.

    Le ritornarono alla mente gli avvenimenti degli ultimi giorni... un susseguirsi di eventi che l'avevano portata ad iscriversi a questo torneo...

    L'immagine di Sakiji le comparve davanti agli occhi...

    Dopo il loro ultimo incontro al Mc Cat non si erano più parlati... sebbene anche lui fosse lì, a pochi metri da lei...


    Si alzò da letto, affacciandosi alla finestra per osservare l'alba... e chiedendosi se quella sarebbe stata la sua ultima alba...

    Sorrise... Ormai era diventata un'abitudine cacciarsi nei guai per colpa di un amico... anche se questa volta aveva superato un limite che non aveva fatto neanche con Inshun... Ormai il ricordo del giovane ninja medico di Suna era racchiuso in un luogo profondo della sua memoria... trasformato ad un mero ricordo...

    Strinse il ciondolo che le aveva dato Sakiji... il suo dono prima di andare ad Oto... Ciondolo che portava sempre al collo, nascosto dai vestiti...
    la ragazza non sapeva il perché, ma era come se quel ciondolo stabilisse un legame tra lei e Sakiji... come se le fosse sufficiente pensare al giovane ninja perchè si materializzasse davanti a lei... consistente e non solo come un'illusione della sua mente...


    §Sakiji...§

    Fu il suo ultimo pensiero rivolto al ragazzo, poi si concentrò sul Torneo.

    Si vestì indossando abiti comodi: pantaloncini e sopra una giacchetta legata in vita da una fusciacca... sotto la giacchetta a mezze maniche aveva una canottiera a retina. Tutto dello stesso colore che tanto amava... Il viola... un colore che non era mai stato in tema il suo villaggio... Konoha...


    Lasciò i capelli sciolti, legando solo una lunga ciocca di capelli castani che fece ricadere lungo la guancia destra.
    Per una volta aveva deciso di tenerli del suo colore naturale, lasciando che fossero solo le sue iridi a rispecchiare un colore viola che facevano uno strano contrasto con i suoi capelli.


    Aveva deciso per non tingrrseli, per lasciare che almeno qualcosa di sé rimanesse sincero, visto le menzogne che sarebbe stata costrette a dire e a conviverci probabilmente per il resto della sua vita.

    Controllò il suo equipaggiamento e si allacciò il porta shuriken e il porta kunai a metà coscia.

    Si annodò il copri fronte intorno alla testa... Un gesto che faceva solo quando stava per combattere... Per affrontare una prova... E' quella di oggi sarebbe stata con ogni probabilità la più difficile prova della sua vita...


    [L’arena]

    Shinodari procedeva in silenzio vicina a Sakiji, anche se non gli aveva rivolto neanche uno sguardo… preferiva così… o tutta la sua sicurezza si sarebbe dissolta come neve al sole…

    La donna che li aveva presi sotto la sua custodia sembrava avere uno sguardo fin troppo gentile, ma la ragazzina sapeva perfettamente quanto uno sguardo del genere potesse nascondere una minaccia mortale…

    Quando le porte dell’arena si aprirono davanti a loro per poco Shinodari si sentì soffocare da una sensazione di gelo.

    Gli altri erano così sicuri di loro, almeno da quello che esternavano…


    §In fondo loro sono convinti di quello che vogliono… Il sigillo…§

    Si guardò intorno come alla ricerca di qualcuno… ma non l,o vide… La persona che stava cercando non si trovava sulle tribune…

    §Già, probabilmente Kakashi-sama non ha neanche letto il mio biglietto…§

    Era delusa, ma sapeva che non poteva prendere di vederlo lì, pronto ad aiutarla… In fondo in quella situazione ci si era cacciata di sua spontanea volontà… disubbidendo ad un suo ordine… Ora doveva affrontare le conseguenze… Però in fondo restava pur sempre una ragazzina di quattordici anni… che stava affrontando una situazione più grande di lei…

    §troppo tardi per i ripensamenti…§

    le sussurrò una voce nella sua testa…

    §Lo so…§

    Rinchiuse i suoi dubbi in un angolo del suo cuore.

    Mentre si guardava intorno il suo sguardo si soffermò sull’Hokage… e i due anbu alle sue spalle…


    §Non tradirò mai Konoha… è il mio paese… e meno che mai per il potere… un potere che ti rende schiavo… Un potere che ti fa vedere gli altri come tuoi nemici… Spero solo di riuscire a farlo capire a Sakiji, prima che sia troppo tardi…§

    Le parole di Anko la fecero tornare alla realtà…

    CITAZIONE
    -UNO ALLA VOLTA, PASSO AVANTI, NOME E GRADO !-


    La ragazzina rimase ferma al suo posto aspettando in silenzio il suo turno.

    Ad uno ad uno i suoi compagni si presentarono…

    Poi fu il suo turno…

    Shinodari fece un passo avanti…

    Diresse lo sguardo verso la tribuna dove si trovava Orochimaru.


    Non abbassò lo sguardo, anche se avvertiva la netta sensazione di essere sotto giudizio.

    Assunse un’espressione impassibile, mentre parlava con voce atona…


    -Shinodari del clan Nara di Konoha. Grado attuale: Genin.-

    Poi ritornò al suo posto.

    Quando tutti si furono presentati, Anko si rivolse loro con le seguenti parole.


    CITAZIONE

    -Ora silenzio, ascoltiamo cosa hanno da dire i signori dei vostri villaggi.-


    A Shinodari venne quasi da ridere… Come se non lo sapesse quello che gli avrebbero detto…

    §Sarò per sempre una traditrice del mio villaggio… Konoha…§

    Ma in fondo era quello il prezzo da pagare per iniziare il cammino verso il conseguimento del suo obiettivo… Obiettivo che non aveva nulla a che vedere con il premio del Torneo.



     
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