L' arena

Il cuore del torneo [I° Torneo di Oto]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. [Anko Mitarashi]
        Like  
     
    .

    User deleted


    Descrizione dell' arena

    L' arena dove si sarebbe svolto il torneo per ottenere il Curse Seal di Orochimaru era stata costruita all' interno della Foresta dei Sussurri, luogo situato all' esterno delle mura del villaggio.
    Raggiungibile da qualsiasi dei ninja dei villaggi avversari a quello di Oto, senza avvicinarsi ad esso nemmeno lontanamente.

    Di forma circolare e dotata di 3 ampie tribune in cui gli ospiti dei vari villaggi avrebbero potuto assistere al torneo in tutta comodità.
    image
    Orochimaru in persona avrebbe assistito agli eventi che si sarebbero svolti, li, su quel terreno battuto in cui i cespugli si arrampicavano sulle mura cercando di trovare la giusta strada per la sopravvivenza.
    Al suo fianco dei fedeli servitori si sarebbero preoccupai della sua incolumità.
    La Tribuna centrale avrebbe ospitato anche i rappresentanti ed amministratori del villaggio di Konoha, quelli di Kiri e quelli di Suna, e rispettive guardie del corpo

    Mentre, costruite al di sotto delle tribune laterali, si trovavano le stanze dei partecipanti che sarebbero stati messi a loro agio prima di affrontare ogni singola prova.

    Edited by Luis Mikawa - 19/11/2006, 21:25
     
    .
  2. Ayato
        Like  
     
    .

    User deleted


    Authorized Missing Nin

    Giunsi in quell'area deserta, quando ancora nulla era iniziato.

    Il mio passo era sicuro, e quella terra non riusciva nemmeno ad emozionare un guerriero navigato come me: del resto all'interno della neo-nata arena non era stato combattuto nemmeno uno scontro, perciò era povera sia di storia che di energie. Camminando sulla terra battuta mi guardavo intorno senza fissare lo sguardo su nulla di particolare, trovando quasi piacevole il rumore del vento, unica fonte sonora in questa zona dell'omonimo villaggio.

    La tribuna d'onore colse momentaneamente la mia attenzione: addirittura il sennin di Oto sarebbe intervenuto alla ormai prossima competizione, e lo stesso valeva per i capi di tutti i principali villaggi dell'Accademia. Per questo motivo mi ero recato in questo luogo, soprattutto perchè i legami con le mie origini cominciavano a pesare sulla mia carriera futura.

    Fermo al centro della zona per i combattenti, senza alzare la voce, dissi:


    "Sakon, sono qui. Fai ciò che devi e salutiamoci da amici"

    Non aggiunsi altro, limitandomi a slacciare il coprifronte con la nota e stringerlo nella mano destra con il simbolo rivolto verso l'esterno...
     
    .
  3. Oto no Sakon
        Like  
     
    .

    User deleted


    Il momento quindi era giunto... Era passato del tempo, ma la promessa rimaneva ancora.

    Ayato, con i suoi soliti portamenti nobili era giunto all'arena del torneo. Pronunciò una sola frase, pronunciata con un tono calmo e non molto udibile a distanza. Però, visto la sua presenza nell'arena, la voce venne udita dall'interessato. Il Jonin di Oto se ne stava ai piani alti, aspettando l'inizio del torneo. Ma quando sentì udire il suo nome, si affacciò, per poi vedere che l'ex-membro di Oto se ne stava in piedi, attirando l'attenzione di tutti.

    Dopo aver udito la frase intera e aver visto i movimenti di Ayato, al Jonin scappò un sorriso, nel ricordare cosa doveva fare. Quindi, si girò e si diresse verso l'arena...




    Pochi minuti dopo...


    Il Jonin di Oto, Sakon, varcò le soglie dell'arena, camminando con passo lento verso lo Jaku.

    Mentre lo raggiungeva, guardava le tribune, non si ricordava così bella la senzazione di trovarsi giù, sentì un brivido dietro la schiena, per un momento glì venne il desiderio di combattere davanti a tante persone, ma poi svanì, come se non ci fosse mai stato.
    Una volta raggiunto l'altro Ninja, che in quel momento gli dava le spalle, gli passò di fianco per poi portarsi davanti a lui, guardandolo negli occhi. Un sorrisino si stampò sul suo volto, per poi cominciare a pronunciare poche parole, ma ricche di significato.


    - E così è giunto il momento eh? -

    Chiuse gli occhi per poi riaprirli e ricominciare a parlare.

    - Hai deciso di farlo qui. Davanti a questa gente. -

    § Bè facciamolo... §

    - Dunque... Ecco a te -

    Portò la mano destra dietro la sua veste, cercando qualcosa. Dopo qualche attimo, afferrò qualcosa e lasciò scivolare la mano sul fianco. Questa reggeva un Kunai.

    - Bene, Ayato Jaku De Jarre... Addio -

    Alzò il braccio lanciando in aria il Kunai, per poi riprenderlo al volo e con un movimento fulmineo sferrare un colpo netto proprio davanti al Ninja.

    § Fatto... §

    Dopo qualche secondo, una lunga riga si notò sul coprifronte che reggeva Ayato. Una riga che segnava per sempre un Ninja. La nota musicale, simbolo del villaggio di Oto, venne "infranta" dal taglio facendo capire che Ayato non faceva più parte di quel villaggio.


    Dopo qualche secondo di silenzio, Sakon prese un piccolo filo, preparato e conservato per l'occasione e vi ci legò il Kunai, sfruttando il buco che vi era all'estremità dell'impugnatura. Quindi lo porse all'altro con la mano sinistra, mentre allungò la destra per una stretta di mano....
     
    .
  4. Ayato
        Like  
     
    .

    User deleted


    user posted image

    Ascoltai le poche parole del guardiano di Oto, e mi resi conto che non ci sarebbe mai stato un cattivo completamente privo di sentimenti. Semplicemente, dal mio punto di vista, la maggior parte degli abitanti del Villaggio del Suono sceglievano la via breve: rischiosa ma tutto sommato semplice. Sapevo che, nel lasciarmi andare, il delegato di Orochimaru avrebbe dovuto fare gesti "forti", perciò non mossi un muscolo, attendendo senza alcun nervosismo lo svolgersi degli eventi.

    Il coprifronte fu tagliato quando ormai ogni messaggio aveva raggiunto chi di dovere. Una mano tesa ed un kunai sarebbero stati il mio commiato personale con Sakon, uno dei ragazzi con cui più avevo legato nelle fredda patria dei miei progenitori. Misi in tasca il simbolo del Suono, e senza fretta strinsi la mano del ninja con entrambe le mie: una stretta calda ed amichevole, nonostante la situazione. Infine accettai il kunai con il fiocco, come ricordo di un compagno che per un bel pezzo non avrei più rivisto.


    [...]

    Parlando più a me stesso che a qualcuno in particolare, mentre lasciavo l'arena dissi:

    "Arrivederci Ninja del Buio, la mia luce tornerà ad infastidirvi quando i tempi saranno maturi"

    Ma quello sarebbe stato il primo e l'ultimo giorno ad osservare Ayato, traditore del suono...
     
    .
  5. [Anko Mitarashi]
        Like  
     
    .

    User deleted


    [Qualche tempo dopo]

    L' arena sembrava vuota e priva di vita, mentre il vento spazzava via la polvere ed il terriccio intriso del sangue dei passati combattenti.

    Il sole rischiarava la zona con fare quasi malvagio.
    Tanto che la temperatura rendeva afosa e tersa persino l' aria respirata.

    Per un attimo un Ombra comparve sul terreno e poi svanì. Lasciando al suo posto la figura di una donna dalle forme procaci ed i vestiti ridotti al minimo.

    -Mitarashi Anko!
    user posted image
    Disse rivolta verso le tribune, dopo essersi sollevata in piedi ed aver fatto un cenno di inchino con la testa.
    Il suo Signore ed amato si trovava li ad osservarla, e non sarebbe mai stata una fonte di delusione per Orochimaru, l' unico uomo a cui aveva giurato fedeltà.

    Con un cenno della mano indicò le porte dell' arena e queste si aprirono per lasciar entrare coloro che avrebbero partecipato al torneo.

    L' ingresso dei partecipanti

    Ognuno dei ragazzi che aveva presentato la domanda per partecipare al torneo era stato successivamente prelevato ed alloggiato in una sala comune, poi delle guardia li avevano condotti verso l' ingresso dell' arena e li avrebbero incontrato, Anko e successivamente Orochimaru ed i suoi fedeli servitori.
    Anche altri individui erano presenti nella tribuna.
    I rappresentanti di tutti gli altri villaggi si trovavano comodamente seduti ed osservavano la scena con interesse.
    Cosa sarebbe successo di li a poche ore nessuno poteva dirlo.

    Uno ad Uno tutti i partecipanti fecero il loro ingresso.
    Mentre, secondo le direttive che erano state comunicate loro dovevano disporsi in fila d' innanzi alle tribune.
    attendere che tutti fossero presenti ed infine ascoltare Anko e gli ordini che avrebbe impartito loro.
    user posted image
    Quest ' ultima, era seduta su sii uno sgabello e stava addentando uno degli spiedi che amava gustare tra una pausa e l' altra.
    user posted image
    Era una bellissima donna, e i suoi occhi e le sue forme erano veramente provocanti, sopratutto lo sgardo che rivolgeva verso i maschi che partecipavano al torneo....sembrava mangiarli con gli occhi.

    -ASCOLTATE!
    user posted image

    Urlò vero i presenti, dopo averli raggiunti.

    -UNO ALLA VOLTA, PASSO AVANTI, NOME E GRADO !

    Attese che tutti avessero eseguito quanto enunciato, se qualcuno di loro non avesse svolto il compito assegnato, uno degli spiedi dei Dango si sarebbe conficcatto nella sua spalla.
    E la donna lo avrebbe preso a calci sin sotto la tribuna, attendendo ordini.

    Una volta che tutti ebbero finito, Anko riprese.

    -Ora silenzio, ascoltiamo cosa hanno da dire i signori dei vostri villaggi.

    Si fece da parte e rivolse lo sguardo sulle tribune.

    CITAZIONE
    OT Prima di postare in questa sede ricordatevi di postare la vostra scheda personale nel topic " OT: Regole e Chiarimenti " di questa stessa sezione. /OT
     
    .
  6. GÄþr¥³±WôRLd©
        Like  
     
    .

    User deleted


    Finalmente venne portato davanti ad Orochimaru. Il ninja di Konoha che mai aveva destato alcu sospetto di probabile tradimento, quello stesso giorno si sarebbe mostrato davanti al Kage del suo villaggio per essere ufficialmente classificato come traditore. Il suo atteggiamento spesso pacato non aveva lasciato intendere a nessuno quale fossero le sue intenzioni, nessuno avrebbe mai potuto dubitare di lui. Spesso era passato inosservato per non destare sospetti, ma ora, in quell'arena osservava Orochimaru con fierezza pronto ad affrontare qualsiasi cosa pur di ottenere quel potere bramato da molti ma che pochi avevano il coraggio di tentare la strada per ottenerlo.

    Passo dopo passo si portò vicino al centro dell’arena era il primo che aveva fatto il suo ingresso. Ora anch'egli si sentiva osservato da sguardi femminili e non. La cosa non gli fece nè caldo nè freddo, egli mantenne costantemente la sua integrità mentale. Non faceva trapelare quasi nulla se non una devozione a quello a cui egli aspirava. Il suo cuore batteva forte, non sapeva se doveva affrontare una forte emozione o paura. In quel momento tutti i sentimenti si stavano mescolando in lui creando una leggera confusione. Col tempo aveva imparato a controllare questi sbalzi interiori e distacco la sua mente da ogni pensiero.

    Con passo deciso si portò in avanti. Era il primo a mettere piede nell’arena e sarebbe stato anche il primo a parlare. Inizialmente i limitò ad ascoltare le parole di quella donna che cercava col suo sguardo di intimorire i presenti. Gli occhi di ghiaccio di Gabry però erano alquanto impenetrabili.


    CITAZIONE
    -UNO ALLA VOLTA, PASSO AVANTI, NOME E GRADO !


    Proveniva dalla bocca di quella donna, possibile che una persona dall’aspetto così soave potesse avere una voce così decisa? Apparentemente sì ma la cosa non lo incuriosì più di tanto, sapeva solo che era il suo turno. Era il momento di rendere il proprio tradimento ufficiale. Fece un passo avanti e per alcuni secondi non aprì la bocca, le parole vennero da sè.

    - Gabry fiero ninja di Konoha e ora al servizio di Orochimaru, il mio grado è quello di Genin.

    Forse una parte malvagia di lui aveva parlato, non si rese conto delle parole appena pronunciate ma sapeva di aver fatto il suo dovere e con sicurezza fece un passo indietro ripristinando la sua posizione iniziale, immerso ora in mille pensieri.

    Edited by GÄþr¥³±WôRLd© - 10/1/2006, 15:28
     
    .
  7. Nauthiz
        Like  
     
    .

    User deleted


    Nauthiz era carico era il giorno che tanto aveva atteso, il giorno dell'inizio del torneo per il Cursed Seals ed ora, ora doveva tiarare fuori tutto lo spirito ninja di cui era capace, tutta la sua forza di volontà, il suo coraggio la sua caparbietà, tutte doti che poteva tirare fuori e quello era il momento di sfoggiarle.

    Quella mattina si svegliò molto prima di arrivare all'appuntamento si preparò con tutta calma cercando di scaricare la tensione, essa era controporoduttiva, intasava la mente di pensieri superflui e a lui serviva una mente lucida e scattante pronta a pensare molte cose nel minor tempo possibile.
    Si mise la sua tuta fece un po di straching veloce per preparare il fisico e si sedette a terra iniziando a meditare, visualizzava nella mente una montagna, il picco innevato di una montagna immersa tra le nuvole una visione rillassante, sentiva tutto attorno a se come se si trovasse davvero seduto a terra sopra quella cima inbiancata, poteva sentire il vento gelido accarezzargli il poco viso lasciato scoperto dalla maschera.

    Era finalmente giunto il momento, il momento di andare a fare l'esame, il ninja si alzò da terra e uscì di casa diretto all'arena.
    Erano tutti li, gente che gia conosceva, tutti tesi, tutti motivati e decisi gli sguardi fieri mentre ascoltavano le parole di Anko. Le ultime parole della ragazza arrivarono come uno schiaffo alle orecchie del ninja


    CITAZIONE
    -UNO ALLA VOLTA, PASSO AVANTI, NOME E GRADO !


    Bene era il momento, un ragazzo fece un passo avanti e pronunciò quelle parole con sicurezza, una sicurezza pari a quella di Nauthiz, il ninja era della foglia, un degno avversario a prima vista il ninja di Oto capì subito che quello poteva essere un ottimo compagno e aiuto ma anche un rivale degno di merito.
    Nauthiz fece un passo avanti, lo sguardo fisso su quello di Anko senza paura e completamente rilassato abbandonato a quello che lo aspettava, la voce uscì fluida senza interruzzioni e senza tremolii come se il ragazzo non fosse minimamente preoccupato dell'esame


    -Il mio nome è Nauthiz, ninja di Oto e servitore del Grande Orokimaru, grado Genin-

    Un leggero grado militare si poteva intuire nella frase del ninja di Oto, conosciuto forse da qualcuno per la sua origine ormai abbandonata, in passato fu ninja del villaggio di Kiri, ma ora non gli interessava più anche perche, molto probabilmente, anche i ninja degli altri villaggi sarebbero stati costretti a tradire dopo questo esame, un ninja che segue orochimaru difficilmente trova posto in un villaggio che non sia Oto.
    Nauthiz fece un cenno con la testa e tornò in posizione senza fiatare attendendo con lo sguardo che anche gli altri compagni si presentassero ad Anko



     
    .
  8. Wind Jaku Uchiha
        Like  
     
    .

    User deleted


    Zero pensieri e zero aspettative, questo riportava il mio pensiero, in maniera molto semplice. Non mi aspettavo nulla di più da ciò che stava accadendo, li solo in quella stanza ad attendere il momento adeguato per mostrarmi finalmente, per dimostrare a me stesso e a chi sostava in quell'arena di poter essere degno di recare quel Sigillo. Nella mia mente il ricordo di mio padre, un ninja del Suono, ancora non ero a conoscenza del suo esser ritenuto un traditore del villaggio stesso, soprattutto in questa stessa arena e questo stesso periodo, Ayato, colui che mi aveva generato ancora una volta segnava il passo innanzi a me, eppure non era così lontano l'arrivo anche questa volta. Ancora qualche attimo e finalmente la chiamata per iniziare la prova decisiva di cui nulla sapevo tanto meno di cui non conoscevo l'esito, troppo ignoto, troppo oscuro per essere immaginato, eppure così mi andava più che bene, non feci altro che alzarmi ed iniziare a prendere passo in quel piccolo corridoio angustio. Un passo dopo l'altro nello scivolare tra le ombre degli anfratti e le luci filtranti da quella finestrelle, ancora pochi movimenti ancora qualche spostamento ed ecco la luce irradiante del giorno colpire il mio volto per illuminare mano mano questa figura così giovane eppure a tratti simile allo stesso De Jarre sostato poco fà qui.

    Gli occhi miei spaziavano innanzi a me in una lunga occhiata per prendere coscienza di tutto ciò che mi circondava, una semplice arena arida e priva di passati certi, di esperienze e storia da raccontare, il tutto così spoglio da lasciare arido anche il mio relativamente temprato, eppure le mie mani non tremavano come quella mattina in cui ero stato prelevato, ora ero sicuro della strada che mi si poneva innanzi, così non feci altro che avviarmi sotto quella luce irradiante e sotto gli occhi vigili ed attenti di tra le tribune sostava, assolutamente nessun problema a farmi definire un ninja traditore di Konoha, non ero altro che quello nello stesso presentarmi al cospetto di Orochimaru, un Leggendario Ninja di certo non ben visto da molti, ma non era per lui il mio interesse bensì per il Cursed Seal, solo questo aveva la mia piena attenzione e la strada per raggiungerlo era l'unico sostanziale interesse su cui potevo variare, il potere su cui molti hanno tentato ed i più hanno fallito, qualcosa che ti entrava dentro sconquassando i sensi e lo spazio quasi. Le braccia lungo i fianchi avvolte da semplici bende bianche, maglia del medesimo colore chiaro indosso e capelli scompigliati scuri come la notte, nella parte inferiore del corpo calzoncini abbastanza larghi sino a poco sopra le ginocchia per lasciare in vista le gambe allenate e con piedi calzanti scarpe abbastanza comode. Alle cosce i porta Shuriken e Kunai si mostravano senza alcuna voglia di occultare nulla, così come l'Uchiha Shuriken mantenuto dietro la schiena più grande degli altri, come fosse un piccolo cimelio da custodire gelosamente, occhi scuri ora ben fissi sul volto di Orochimaru per un lungo attimo, se avessi per un solo istante tentennato tutto lo sforzo fatto a sommergere il timore di quella persona sarebbe andato perso, per cui ben saldo del mio credo e nessun ripensamento.

    Alle parole di Anko davanti a me i miei occhi scivolarono su di lei, quei modi tanto arroganti quanto lo sguardo con cui cercava di intimorire non potevano che darmi abbastanza sui nervi, un nervoso accentuato dal fatto che riuscisse in parte attivamente a mettermi in soggezione con quel suo modo di fare che lasciava interdetti, uno sguardo ai compagni arrivati prima di me, lasciando che faccessero le loro presenzioni, così che arrivato al mio turno potei avanzare vero la stessa donna di un solo movimento ben saldo e parlare a voce chiara e ben scandita.

    - Il mio nome è Wind Jaku.. un semplice Studente.. che non ha intenzione di perdere -

    E le ultime parole erano rivolte con più decisione, fissando li in alto ancora una volta Orochimaru, non per impressionarlo, ma per far ben capire e sottolineare quale fosse il suo ideale primario, il suo vero interesse in tutto quel contesto stagnante, una volta fatto ciò che dovevo ecco che riprendevo la mia originale posizione, per tacere da qui a lungo andare senza aver null'altro da proferire a nulla e nessuno.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar


    Group
    Member
    Posts
    9,553
    Reputation
    0

    Status
    Offline
    Il giorno tanto atteso era finalmente arrivato!
    Confermando la sua iscrizione a quel torneo Jin era ufficialmente una traditrice ed in quel momento poi, poco prima di entrare nell'arena, si sentiva un'apolide.
    Non era a casa e, forse, una casa non l'avrebbe più avuta.
    Insieme agli altri partecipanti al torneo entrò nell'arena e cominciò a guardarsi intorno per studiare già da subito la situazione, ma il suo sguardo andò a posarsi istintivamente sulle tribune dove i rappresentanti dei villaggi avrebbero osservato quello che più che un torneo tra ninja aveva il sembiante di uno scontro tra gladiatori dell'antica Roma.
    Una volta entrata vide una donna di bell'aspetto ma, almeno in quel contesto, per nulla gentile nei modi

    CITAZIONE
    -UNO ALLA VOLTA, PASSO AVANTI, NOME E GRADO !


    Non appena fu il suo turno, Jin fece come le era stato ordinato

    -Jin Shinigami. Studente energia gialla-

    Tornando al proprio posto notò che aveva detto solo l'indispensabile, e del resto questo le era stato chiesto; in seguito si mise ad osservare tutti partecipanti tra cui aveva riconosciuto, grazie alla presentazione, due volti a lei familiari.
    Infatti partecipavano al torneo anche Nauthiz e Sayuki.
    Udendo il nome del primo le ritornò in mente uno scontro e pensò in tutta onestà tra sè

    §Le ho prese di brutto quella volta!......§

    Abbasò la testa e sorrise

    §...Quindi direi che ti devo qualcosa!§

    Pensò alzando lo sgurdo e rivelando la seria intenzione di non essere la prima a lasciare il torneo, ma mentre pensava queste cose cercando di incoraggiare e motivare se stessa udì una seconda presentazione, era Sayuki il "pulcino fradicio" che aveva conosciuto non molto tempo prima, adesso però non aveva più il sembiante di un timido ragazzo fradicio a causa della pioggia ma di un guarriero pronto ad uccidere, se fosse stato necessario.
    Ma questo era lo stato di molti la dentro!
    Mentre gli altri si presentavano però la mente di Jin era tornata nella sua vecchia casa a Konoha...era tornata ad un biglietto lasciato da Sayuki...era tornata da Alex.
    Chissà se avrebbe mai potuto rivederlo! e chissà se, come avevano profetizzato, si sarebbero dovuti scontrare.

    Una voce risoluta fece tornare la mente di Jin al suo giusto posto

    CITAZIONE
    -Ora silenzio, ascoltiamo cosa hanno da dire i signori dei vostri villaggi.


    Ancora una volta il suo sguardo si volte verso la tribuna, cencando un volto familiare tra i tanti presenti, ma l'unico che fu in grado di distinguere fu quello di Orochimaru; non perchè lo conoscesse di persona ma perchè in questi giorni molto aveva sentito parlare di lui ed in base alla descrizione che gli era stata fornita non poteva essere che quell'uomo con il viso ceruleo che, con uno sgurdo per lei indecifrabile, li osservava
     
    .
  10. Mataza
        Like  
     
    .

    User deleted


    Era giunto il momento, che cosa significava questo torneo?che cosa significava il sigillo? niente....Mataza aveva visto in questo torneo un oppurtunità per diventare più forte e realizzare le sue ambizioni, sapeva bene a cosa andava incontro e non ne aveva paura.

    §Forse morirò in questo torneo.....poco importa, se succederà almeno morirò combattendo e non avrò rimpianti...§

    CITAZIONE
    -UNO ALLA VOLTA, PASSO AVANTI, NOME E GRADO !


    Si comincia......... dopo quelle parole mi tolsi dal viso il cappuccio del mantello nero che copriva la mia intera figura e i mie occhi si incrociarono con i suoi, solo per un attimo, dopo aver fatto un passo avanti mi presentai davanti alle tribune:

    -Mataza Tsumuji, studente-

    Nel mio viso non c'era alcuna espressione e i miei occhi apparivano vuoti non tradendo alcuna emozione......
     
    .
  11. Oto No Hiei
        Like  
     
    .

    User deleted


    Era giunta l'ora..Fui io il 6 ad entrare nella cosiddetta "tana del lupo"..Le porte si spalancarono davanti ai miei occhi..Presentadomi diverse figure maestose tra la quale si intravedeva quella del sommo Orochimaru...
    I brividi intrapresero un interminabile cammino per tutto il mio corpo..e la paura..quella si che si fece sentire...intorpidiva tutti i miei sensi facendomi diventare traballante e insicuro..
    Il respiro da calmo e cauto diventò terribilmente pesante, quasi insopportabile...
    Era giunto il momento in cui dovevo dimostrare quello che valevo.

    Si scorse immediatamente il terrore negli occhi di Hiei, diventare ardore che come una fiamma immensa ricopriva il suo sguardo..

    Il ninja di Oto si convinse che poteva farcela a superare questa prova anche se un fallimento gli sarebbe costata la vita..

    §Adesso devo calmarmi, sarò io il prossimo§

    Dopo alcuni minuti si sentì...


    CITAZIONE
    -UNO ALLA VOLTA, PASSO AVANTI, NOME E GRADO !


    Arrivato ormai a contatto con i vari rappresentati, senza un attimo di esitazione si presentò, cercando di non fare figuracce e soprattutto mantenedo la calma..

    Mi chiamo Hiei, ho 15 anni e sono un ninja servitore di Oto, Il mio grado...studente...però attenti a non sottovalutarmi...

    Con un occhiolino Hiei salutò i rappresentanti e se ne andò...


    Edited by Oto No Hiei - 10/1/2006, 20:30
     
    .
  12. .:Seyriu:.
        Like  
     
    .

    User deleted


    Fuggire...Più volte nella mente di Seyriu era balenato quel pensiero,come una mosca insistente continuava a tormentarlo...In fondo cosa ci faceva lì?Quell'ambiente lo spaventava...Nemmeno lui ne capiva il perchè,ma si trovava spaesato,quasi senza difese.E cosa avrebbe pensato Ayato?Lo avrebbe forse preso come un tradimento?Ormai era troppo tardi per occuparsene....

    Le porte dell'arena si aprirono.Gli occhi del giovane si abituarono lentamente alla forte luce del sole,che distolse la mente turbata del ninja di Kiri dai propri pensieri riportandolo alla realtà.Fece un grande respiro gonfiando il petto e tirando fuori l'aria con uno sbuffo,un gesto poco naturale più simile ad una sota di rituale per ritrovare il coraggio che ad un semplice sfogo.L'ansia più nera investì il giovane Hanamura come un'alta onda riportandolo nel pieno dei propri pensieri;a fatica riuscì a reprimere il timore e ad avanzare all'interno dell'arena nascondendo perfettamente ogni turbamento,tanto che a guardarlo da fuori sembrava addirittura sicuro e deciso.

    Si posizionò accanto agli altri e scorse infine Orochimaru....Aveav tentato di non guardare da quella parte per non incontrare lo sguardo di Ayato né degli altri spettatori,ma la figura del ninja Leggendario sembrò attrarlo con una forza alla quale non poteva sottrarsi.La figura d iOrochimaru era terribile....il solo guardarlo aumentava l'ansia del giovane,gli sembrava quasi di sentire le urla delle sue vittime,di vedere tutto il male che quel pallido ninja aveva provocato...ma allo stesso tempo la paura che provava era anche una sorta di rispetto,era affascinato dalla sicurezza e dalla forza che ispirava quella figura...lui stesso avrebbe voluto diventare forte come Orochimaru...sentiva il proprio sangue ribollire e la volontà di proseguire farsi più forte.Fece un passo deciso in avanti e si presentò con voce forte,mentre ogni timore sembrava improvvisamente dissolversi


    -Seyriu Hanamura di Kiri,servitore del Nobile Ayato...Genin!-

    Un sorriso sprezzante si dipinse sulle labbra del giovane mentre spostava lo sguardo in cerca di Ayato...


    Edited by .:Seyriu:. - 10/1/2006, 23:15
     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    10,451
    Reputation
    +80
    Location
    Dalle Nebbie del Passato...

    Status
    Anonymous
    Il giorno del Torneo era arrivato...

    Shinodari non aveva dormito quella notte... Troppi pensieri le affollavano la mente.

    Le ritornarono alla mente gli avvenimenti degli ultimi giorni... un susseguirsi di eventi che l'avevano portata ad iscriversi a questo torneo...

    L'immagine di Sakiji le comparve davanti agli occhi...

    Dopo il loro ultimo incontro al Mc Cat non si erano più parlati... sebbene anche lui fosse lì, a pochi metri da lei...


    Si alzò da letto, affacciandosi alla finestra per osservare l'alba... e chiedendosi se quella sarebbe stata la sua ultima alba...

    Sorrise... Ormai era diventata un'abitudine cacciarsi nei guai per colpa di un amico... anche se questa volta aveva superato un limite che non aveva fatto neanche con Inshun... Ormai il ricordo del giovane ninja medico di Suna era racchiuso in un luogo profondo della sua memoria... trasformato ad un mero ricordo...

    Strinse il ciondolo che le aveva dato Sakiji... il suo dono prima di andare ad Oto... Ciondolo che portava sempre al collo, nascosto dai vestiti...
    la ragazza non sapeva il perché, ma era come se quel ciondolo stabilisse un legame tra lei e Sakiji... come se le fosse sufficiente pensare al giovane ninja perchè si materializzasse davanti a lei... consistente e non solo come un'illusione della sua mente...


    §Sakiji...§

    Fu il suo ultimo pensiero rivolto al ragazzo, poi si concentrò sul Torneo.

    Si vestì indossando abiti comodi: pantaloncini e sopra una giacchetta legata in vita da una fusciacca... sotto la giacchetta a mezze maniche aveva una canottiera a retina. Tutto dello stesso colore che tanto amava... Il viola... un colore che non era mai stato in tema il suo villaggio... Konoha...


    Lasciò i capelli sciolti, legando solo una lunga ciocca di capelli castani che fece ricadere lungo la guancia destra.
    Per una volta aveva deciso di tenerli del suo colore naturale, lasciando che fossero solo le sue iridi a rispecchiare un colore viola che facevano uno strano contrasto con i suoi capelli.


    Aveva deciso per non tingrrseli, per lasciare che almeno qualcosa di sé rimanesse sincero, visto le menzogne che sarebbe stata costrette a dire e a conviverci probabilmente per il resto della sua vita.

    Controllò il suo equipaggiamento e si allacciò il porta shuriken e il porta kunai a metà coscia.

    Si annodò il copri fronte intorno alla testa... Un gesto che faceva solo quando stava per combattere... Per affrontare una prova... E' quella di oggi sarebbe stata con ogni probabilità la più difficile prova della sua vita...


    [L’arena]

    Shinodari procedeva in silenzio vicina a Sakiji, anche se non gli aveva rivolto neanche uno sguardo… preferiva così… o tutta la sua sicurezza si sarebbe dissolta come neve al sole…

    La donna che li aveva presi sotto la sua custodia sembrava avere uno sguardo fin troppo gentile, ma la ragazzina sapeva perfettamente quanto uno sguardo del genere potesse nascondere una minaccia mortale…

    Quando le porte dell’arena si aprirono davanti a loro per poco Shinodari si sentì soffocare da una sensazione di gelo.

    Gli altri erano così sicuri di loro, almeno da quello che esternavano…


    §In fondo loro sono convinti di quello che vogliono… Il sigillo…§

    Si guardò intorno come alla ricerca di qualcuno… ma non l,o vide… La persona che stava cercando non si trovava sulle tribune…

    §Già, probabilmente Kakashi-sama non ha neanche letto il mio biglietto…§

    Era delusa, ma sapeva che non poteva prendere di vederlo lì, pronto ad aiutarla… In fondo in quella situazione ci si era cacciata di sua spontanea volontà… disubbidendo ad un suo ordine… Ora doveva affrontare le conseguenze… Però in fondo restava pur sempre una ragazzina di quattordici anni… che stava affrontando una situazione più grande di lei…

    §troppo tardi per i ripensamenti…§

    le sussurrò una voce nella sua testa…

    §Lo so…§

    Rinchiuse i suoi dubbi in un angolo del suo cuore.

    Mentre si guardava intorno il suo sguardo si soffermò sull’Hokage… e i due anbu alle sue spalle…


    §Non tradirò mai Konoha… è il mio paese… e meno che mai per il potere… un potere che ti rende schiavo… Un potere che ti fa vedere gli altri come tuoi nemici… Spero solo di riuscire a farlo capire a Sakiji, prima che sia troppo tardi…§

    Le parole di Anko la fecero tornare alla realtà…

    CITAZIONE
    -UNO ALLA VOLTA, PASSO AVANTI, NOME E GRADO !-


    La ragazzina rimase ferma al suo posto aspettando in silenzio il suo turno.

    Ad uno ad uno i suoi compagni si presentarono…

    Poi fu il suo turno…

    Shinodari fece un passo avanti…

    Diresse lo sguardo verso la tribuna dove si trovava Orochimaru.


    Non abbassò lo sguardo, anche se avvertiva la netta sensazione di essere sotto giudizio.

    Assunse un’espressione impassibile, mentre parlava con voce atona…


    -Shinodari del clan Nara di Konoha. Grado attuale: Genin.-

    Poi ritornò al suo posto.

    Quando tutti si furono presentati, Anko si rivolse loro con le seguenti parole.


    CITAZIONE

    -Ora silenzio, ascoltiamo cosa hanno da dire i signori dei vostri villaggi.-


    A Shinodari venne quasi da ridere… Come se non lo sapesse quello che gli avrebbero detto…

    §Sarò per sempre una traditrice del mio villaggio… Konoha…§

    Ma in fondo era quello il prezzo da pagare per iniziare il cammino verso il conseguimento del suo obiettivo… Obiettivo che non aveva nulla a che vedere con il premio del Torneo.



     
    .
  14. *Dark Alex*
        Like  
     
    .

    User deleted


    Otto Ninja si erano già presentati all'interno dell'arena, otto ragazzi provenienti da vari villaggi, Kiri, Konoha, Oto...
    Lo si poteva capire dal coprifronte che ognuno di essi portava...
    Alex avanzava con passo lento, le mani lungo i fianchi che ondeggiavano lievemente avanti e indietro, senza compiere però grossi archi.
    La sciarpa rossa attorno al collo copriva come al solito la bocca e si allungava all'indietro, mossa un po dal vento, per poco meno di un metro.
    I capelli neri ondeggiavano mentre l'aria fresca passava in mezzo ad essi, così come ondeggiavano le piccole pieghe della maglietta del ragazzo e dei pantaloni leggeri.
    Lo sguardo fisso in avanti, volto inespressivo e pensieri che forse non avevano niente a che fare con quello che stava per accadere...
    Nessuna traccia di preoccupazione nel volto del Ninja di Kiri, nessun sentimento, ne buono ne malvagio provava in quel momento il ragazzo che si stava avvicinado sempre di più ad Anko.
    Mentre avanzava, il suo sguardo cambiò direzione per la prima volta dal momento in cui era entrato in quell'arena, ed andò ad incrociare gli occhi di un'altro ragazzo che si era presentato poco prima, uno Studente di Oto: Hiei.
    Alex lo guadò dritto nelle pupille, mentre avanzava ancora lentamente, come per sfida, anche se non era uno scontro che voleva, per poi riportare lo sguardo infine, sulla bellssima Anko, la donna che prima dell'entrata del ragazzo, aveva ordinato ai presenti di dire il proprio nome e grado.
    Lo Studente del Villaggio della Nebbia finalmente si fermò davanti alla donna, e sempre con la sciarpa davanti alla bocca e le braccia lungo i fianchi, proferì per la prima volta in quel giorno, parola


    Alex Kaguya, Studente.

    Parlata normale, senza terrore, senza felicità, proprio come i suoi pensieri, privi di alcun sentimento...
    Fece un passo indietro, allineandosi con gli altri, trovandosi ora tra una Ragazza di Konoha ed un ragazzo di Oto: Jin Shinigami e Nauthiz.
    Dopo qualche secondo, alzò lo sguardo verso la tribuna dove si trovava il Grande Orochimaru, guardandolo dritto negli occhi con lo stesso sguardo con cui aveva guardato pima il ragazzo di Oto, quindi abbassò nuovamente la testa e riprese a guardare in avanti.
    Un ragazzo misterioso, dalle poche parole, giunto in quel posto per ottenere quello a cui molti ambiscono, il sigillo di Orochimaru...
    Ormai era li, non poteva per alcun motivo tirarsi indietro, e sinceramente questo pensiero non gli passava nemmeno per la testa.
    Ora attendeva solo l'inizio delle varie prove, e forse, chi fossero i ragazzi che si sarebbero presentati di li a poco non gli interessava neanche, voleva solo terminare il prima possibile quel torneo, ottenendo, o almeno cercando di ottenere, il tanto ambito Sigillo...


    Edited by *Dark Alex* - 11/1/2006, 11:34
     
    .
  15. -Gravies-
        Like  
     
    .

    User deleted


    Prelevato dalla mia abitazione e condotto in una spaziosa sala, mi trovai d’innanzi diversi ninja: alcune facce conosciute, altre che non mi dicevano nulla.
    Il mio sguardo si mosse rapidamente tra la folla della stanza alla ricerca di spazio, non amavo stare ammucchiato con altra gente, specialmente se non era di mia conoscenza, odiavo sentire respirare chi mi stava accanto, odiavo sentirmi urtare anche solo accidentalmente, ciò mi avrebbe reso nervoso e avrei potuto anche reagire eccessivamente e questo non era proprio il caso.
    Guardai la guardia che mi aveva scortato sin li, i miei occhi freddi e colmi di odio le fecero capire che poteva lasciarmi, mi teneva stretto per un braccio come un cane al guinzaglio, eppure mi ero iscritto al torneo di mia spontanea volontà e di sicuro non avrei cercato di scappare, piuttosto la morte, il mio onore sarebbe rimasto alto qualsiasi cosa fosse successa.
    Con passo lento e con lo sguardo basso raggiunsi una piccola area della sala in cui nel raggio di 2 metri non vi era anima, tirai un sospiro di solievo, forse anche per rompere la tensione che mi stava assalendo.
    Appoggiai le spalle al muro, levai il piede sinistro da terra appoggiandolo a sua volta contro la parete, inclinai il capo verso il basso e sentii la frangia dei miei capelli calare sui miei occhi simile ad un velo che comunque mi permetteva di osservare ciò che mi circondava.
    Non c’erano molti ninja di Oto, quello che mi stupì fu appunto l’alta presenza di shinobi stranieri, tutti ammassati per tradire i loro rispettivi villaggi e diventare cosi servitori del sommo Orochimaru.
    Pensai a quanto fosse diversa quella gente da me, io non avrei mai tradito il mio paese, mentre la gran parte degli shinobi che mi stavano attorno erano disposti a farlo in cambio di maggior potere.
    Illusi, farò di tutto per non permettervi di ricevere il sigillo, le persone come voi non sono degne di fiducia e sarò addirittura disposto a rinunciare ad esso pur di non farlo cadere nelle vostre mani.
    Quei pensieri mi tranquillizzarono, ero convinto e determinato e nonostante aspettassi da molto quest’occasione non sembravo piu agitato del dovuto: il mio corpo era rimasto immobile e il mio viso in particolare sembrava essere rilassato, non teso per cosa avrei dovuto affrontare, ma calmo e tranquillo, intriso della consapevolezza di cosa stavo andando incontro.
    Ad un tratto la porta si spalancò, un intensa luce proveniente dall’esterno abbagliò il mio sguardo per un istante, fino a quel momento non mi ero accorto di quanto fosse stata soleggiata la giornata, anzi forse lo era eccessivamente, sentivo il calore fremere sulla mia pelle e tutte quelle persone attorno a me non potevano far altro che riscaldare la stanza rendendola ancora piu insopportabile.
    Le guardie ci ordinarono di uscire direttamente nell’arena, non mi ammucchiai nella massa, ma aspettai qualche secondo rimanendo nella mia postazione, attesi che “l’imbottigliamento” fosse terminato per poi allinearmi in coda, alla fila che si era successivamente creata.
    Il primo passo che mossi nell’arena mi fece inconsciamente sorridere, non riuscii spiegarmi quella reazione, forse ero semplicemente contento di trovarmi al centro dell’attenzione o forse era per il motivo che il fatidico giorno era giunto.
    Della polvere si alzò dalla terra battuta mentre i miei passi la percorrevano, un piacevole vento rendeva quel caldo afoso piu leggero, respirai intensamente il sapore della pace e della tranquillità che ancora per poco avrebbero albergato in quei luoghi.
    Seguendo la fila mi ritrovai disposto in riga di fronte alla tribuna, Orochimaru assieme alle sue guardie sedeva la in cima, con lo sguardo che imponente sovrastava tutta l’arena; nonostante fossi di Oto poter scorgere la sua figura era un evento assai raro, cosi rimasi a fissarlo intensamente come affascinato e incuriosito della sua persona di cui tanto avevo sentito parlare.

    -ASCOLTATE!

    Una voce femminile distolse la mia attenzione dal padrone dell’avvenimento, il mio sguardo venne immediatamente rapito da quella figura che per un istante ebbi l’impressione che stesse fissando proprio me.
    Mitarashi Anko che donna affascinante, quel singolo sguardo che forse era solo nato ed esistito nella mia immaginazione mi aveva ipnotizzato, avrei fatto qualsiasi cosa per lei e nemmeno la conoscevo, mi resi conto che per quanto avessi potuto diventare forte come shinobi, il mio animo da uomo era fragile e indifeso.
    Eppure non ero un tipo superficiale, quei pensieri non erano da me, dopo quel secondo in cui la mia mente e la immaginazione vacillarono, ritornai ferreo sul mio carattere come se in me albergassero due personalità.

    -UNO ALLA VOLTA, PASSO AVANTI, NOME E GRADO !

    Arrivò il mio turno, ultimo della fila, aspettavo con ansia il momento di poter enunciare con orgoglio il mio nome, momento che sembrava non giungere mai, lasciandomi leggermente in ansia.

    Feci un passo avanti e con tono forte e deciso dissi:

    “ Gravies, genin“

    [...]

    -Ora silenzio, ascoltiamo cosa hanno da dire i signori dei vostri villaggi.

    Spostai lo sguardo verso le tribune.
     
    .
64 replies since 31/12/2005, 10:12   1645 views
  Share  
.