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[Anko Mitarashi].
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Sala di riposo
Questo grande locale pieno di letti ed armadietti, è adibito ad utilizzo personale dei ninja che partecipano al torneo.
La stanza era singola, e solamente due letti erano separati dagli altri tramite dei paraventi, per lasciare un minimo di privacy alle kunoichi che prendevano aprte alla competizione.
Le stanze erano sorvegliate da telecamere e da na singola persona che avrebbe controllato i giovani per tutta la loro permanenza in quei luoghi.
ANKO
Che avrebbe, mangiato, dormito e vissuto con loro per almeno i 6 giori a venire.CITAZIONEOT
Topic di puro Role Play.
Qui i vostri pg si ritroveranno dopo ogni singola prova, e potranno interagire tra loro.
vietato lo spam
Buon gioco!
OT
Edited by [Anko Mitarashi] - 12/1/2006, 14:20. -
(_- Sasuke.
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- Dopo essere stato accompagnato nella sala di riposo, Sayuki si guardò intorno con aria indifferente -
"Bene... non mi interessa dove dormirò, ma visto che ho la possibilità di scegliere.... ok, il letto all'angolo della stanza... quello di sotto..."
- Si sdraiò momentaneamente, nell'attesa che arrivassero gli altri... poi si sarebbe alzato per scrutarli da lontano, infatti non amava farsi amici, soprattutto in questa competizione -
§Nessun fallimento...Nessun fallimento...Nessun fallimento...Nessun fallimento...Nessun fallimento...§Attached Image
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*Jin entrò nella stanza con la convinzione di non trovarvi nessuno, infatti rimase molto sorpresa quando vide Sayuki sul letto immerso nei suoi pensieri. Parlargli sarebbe equivalso a far riaffiorare una miriade di pensieri ed immagini che in quel frangente non erano certo di aiuto, così si avviò verso uno dei due letti divisi dai paraventi e li gurdò chiedendosi chi mai potesse essere l'altra kunoichi, poi si sedette a terra e cominciò i suoi soliti esercizi di meditazione* . -
Oto No Hiei.
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Dopo la presentazione fatta ai vari rappresentanti,
e una romanzina per quelli della foglia da parte dell'Hokage, i ragazzi provenienti da vari villaggi furono invitati con una serie di grida e gesta da parte di
Anko, ad andare nelle loro rispettive camere, minacciati di non fare danni perchè sarebbero stati controllati 24ore su 24 dalla stessa...
§Cavolo...controllati 24ore su 24 da Anko...speriamo che venga ogni tanto a fare un salto nella nostra camera...eheheh§
Entrò nella camera e come prima cosa diede uno sguardo lì nei dintorni...e con voce nn troppo alta disse:
Non è il massimo ma ci si può accontentare...
Girando li attorno, vide un suo rivale che non sembrava essere molto felice in quel momento, anzi sembrava fuori dal mondo, perso nei suoi pensieri...
§Lasciamolo stare...ke è meglio, non mi sembra in giornata.§
Ignorando il ninja di Konoha, Hiei spiccò un gran salto per arrivare sul letto più alto...E mentre arrivarono i compagni disse:
Eheh, ragazzi questo letto è mio...
Dopodichè si mise a riposare in prossimità del torneo...
Edited by Oto No Hiei - 12/1/2006, 22:06. -
*Dark Alex*.
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Il Kage di Konoha aveva appena rigato tutti i coprifronte dei ragazzi che si trovavano nell'arena e li aveva riconsegnati ai proprietari, che dopo l'ordine di Anko, si diressero verso le loro stanze...
come era entrato, Alex era uscito dall'Arena, seguendo gli altri ninja diretti alle camere da letto...
Volto inespressivo e passo lento, in questo modo il ninja che aveva tradito Kiri scrivendosi al torneo, aveva raggiunto la stanza, ove si trovavano già 2 ragazzi ed una ragazza, oltre ad Anko...
quest'ultima indossava un "vestito" se così possiamo definirlo, fuori dal normale...
Dei tre ragazzi presenti nella stanza, uno attirò l'attenzione di Alex: Hiei di Oto...
Era lo stesso ragazzo che poco prima nell'arena, Alex aveva guardato dritto negli occhi mentre gli passava affianco, senza però dirgli alcuna parola...CITAZIONEEheh, ragazzi questo letto è mio...
Queste le parole ponunciate da Hiei, che aveva preso posto in uno dei due letti a castello, più precisamente uno dei letti superiori.
Il rimanente invece, venne occupato proprio da Alex, che salì utilizzando la scalatta affianco al letto e si mise a sede con le spalle appoggiate al muro al qale il letto era attaccato, senza dire alcuna parola, e sempre con la sua lunga sciarpa rossa davanti alla bocca.
Il ragazzo si girò nuovamente verso Hiei, con uno sguard simile al precedente, aspettando che il Ninja di Oto facesse lo stesso...
Edited by *Dark Alex* - 12/1/2006, 21:13. -
-Gravies-.
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Dopo il discorso di Rengoku tornai come ordinato da Anko all'interno dell'edificio adiacente all'arena.
Un grosso dormitoio mi avrebbe ospitato per la notte, il giorno dopo avrei dovuto affrontare la prima prova quella che avrebbe dovuto testare la MENTE.
Silenziosamente varcai la soglia d'ingresso della stanza e senza dire nulla mi incamminai verso l'ultimo letto a castello della sala, quello che si trovava proprio dalla parte opposta della porta d'ingresso.
Mi distesi sulla branda, portando entrambe le mani dietro alla nuca e sperando di non essere disturbato, chiunque avesse occupato il posto soprastante al mio avrebbe dovuto avere l'accortezza di non fare casino, pena una mia reazione che poteva anche rivelarsi eccessiva.
Cercai di addormentarmi, non volevo pensare a nulla, la prova che mi attendeva mi avrebbe fatto riflettere forse anche troppo, avevo bisogno della mente lucida...
la MENTE, sussurrai prima di chiudere gli occhi rimanendo in uno stato di dormi-veglia per almeno un ora, per poi addormentarmi definitivamente senza alcun problema.. -
Sasuke Uchiha *-*.
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-il sommo entrò nelle sale dei guerrieri con l'animo in subbuglio. per seguire il fratello maggiore la sua fedeltà ninja doveva passare dal grosso hokage al magro otokage, una scelta infelice dal suo punto di vista, che preferiva le persone in salute °-°-
§eppure è conoscenza comune che dimagrire è un pò morire
§
-nonostante le gravi perplessità che gli infestavano la mente, il sommo riuscì a prendere sonno appena sfiorato l'umile letto che gli era stato assegnato-
§una pecorella, due pecorelle, tre pecorelle, zzz °-°§
-verso le nove di mattina il sommo si ridestò, inondando la sala di luce grazie alla tecnica dell'alzata della tapparella *-* si lavò i bianchissimi denti, si soffiò il nasino e controllò i punti neri. una volta pronto, salutò i suoi cari compagni con una benedizione ed uscì, per recarsi alla sala del dolore-
§fate questo in memoria del sommo§. -
· Kenshin Himura ·.
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*Arrivai immediatamente nella stanza ma vidi che non ero stato il primo ad arrivare. Già alcuni ninja erano presenti e già si erano accomodati, non feci caso a loro ma mi diressi verso un letto qualsiasi e mi ci sedetti sopra... volevo solamente pensare in pace. E così feci socchiudendo leggermente gli occhi, al mio fianco avevo la mia arma...*
°Chissà in cosa consiste la prova... mmm dolore...°. -
.
Entrai nella "Sala dei guerrieri" e vidi che giàaltri prima di me avevano fatto il loro ingresso ma il mio sguardo fù attratto da una persona in particolare, Kenshin.
Egli stava disteso su di un letto ad occhi socchiusi, sicuramente cercava la giusta concentrazione e decisi dunque di non disturbarlo portandomi in un angolo nella stanza e sedendomi a terra a gambe incrociate con la schiena poggiata al muro.. -
.
Shinodari entrò nella stanza immersa nei suoi pensieri...
Avrebbe voluto parlare con Sakiji, ma capì che quello non era il momento adatto.
Il giorno seguente avrebbero dovuto affrontare la prima prova e non intendeva dargli altri pensieri.
Si diresse oltre il paravento che separava i letti e si trovò davanti la seconda kunoichi che stava meditando.
Non disse nulla per non disturbarla e si diresse verso il suo letto.
Si distese e chiuse gli occhi... strinse a sè il ciondolo a forma di croce che portava sempre sotto i vestiti... aveva bisogno di riflettere...
. -
Sakiji Onizuka.
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~ Sale dei Guerrieri, Singing, Dancing, Overlaying The Mind ~
*S'udì, fin da lontano, l'echeggiare melodioso di quelle note, sparse nell'aria e unite dal vento. Nessuna parola, solo una soave e ritmica melodia, triste e allegra nello stesso momento. Gradualmente sempre più debole, come se si stesse spegnendo, una luce, morta. I passi l'accompagnavano perpetuamente, volutamente tintinnanti, forse per l'ultima volta, godevano al solo udire di ciò che, ora, nell'aere si propagava. La sala era muta, coloro che in lei erano entrati or ora solo quest'ultima potevano udire. Nefasti pensieri, fobie pericolose, tutto si sarebbe calmato al solo udire di quel flauto, tenuto tra le mani da un ragazzo forse troppo giovane per trovarsi in un loco del genere.*
La mente libera, gli occhi socchiusi, le mani trepidanti. Avanzavo così, occultando ogni singola angoscia e sperando che, almeno per questa volta, avrei ritrovato la pace nell’ascoltare la mia materia preferita. Quasi un desiderio, un’utopia irrealizzabile, mesta e dolorosa. La lunga tunica nera, che ora mi avvolgeva, ondeggiava continuamente di qua e di là, incurante, come me. A breve avrei affrontato una prova, la prima, ove la morte risultava la migliore delle opzioni. Difficile, fatale, aggettivi ad essa correlati sicuramente, ma se un vero uomo avrebbe voluto superarla, altro di meglio non poteva fare se non mantenere la calma. Avevo imparato a meditare, restare ore ed ore in silenzio anche nelle posizioni più scomode, e tutto ciò di certo non sarebbe scivolato via dalla mia mente.
°Devo dedicare questo tempo così breve alla sola meditazione. Una meditazione dell'animo spinta unicamente dal voler migliorare. Le parole del Rokudaime saranno il mio soggetto, e il mio obiettivo altrettanto. Inoltre devo riuscire a prepararmi per questa prima prova non solo per me stesso, lo so bene. Gea madre, il tuo figlio senziente quest'oggi ti verrà ancora una volta incontro. Con te ho trovato il giusto equilibro con il quale superare molte altre prove, questa volta non sarà diverso. Adulami ancora una volta.°
Interruppi la melodia appena mi trovai sulla soglia della sala. I miei occhi fissarono Shinodari, intenta in quel momento ad andare nel suo dormitorio. Le parole rimasero chiuse, silenziose, non ce n'era bisogno minimamente. Riposi lo strumento e mi avvicinai a uno dei letti liberi. Una volta seduto portai lo sguardo al terreno, chiudendo leggermente gli occhi. Sarei rimasto sveglio, a riflettere, cullato solamente dalla notte e dal silenzio. La mente sarebbe rimasta libera da ogni pensiero, pronta a liberarsi nel momento del bisogno, allo stesso modo del chakra, il quale, ora, dolcemente fluiva dentro di me.. -
lixiossj3.
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Dopo aver lasciato l'arena ... si ritrovo , come gli altri ninja , in stanze dove potevano riposare ...
Lixio entrando era molto pensieroso e un po affaticato ... infatti quando entrò , si dirisse verso su uno dei letti vuoti , senza aver rogne con altri o parlare con altri ... poichè non poteva farsi amici ...
Si distese sul letto e incrocio le mani dietro la nuca per una buon riposino ... avendo un po le ginocchia alzate ....
§Deve essere dura questo torneo , poiche ci sono molti ninja , che sembrano molto abili ...devo stare molto attento .... §
Poi tra i pensieri si addormento .... -
Sasuke Uchiha *-*.
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-il sommo tornò nelle sale dei guerrieri dopo essere stato stordito dalla signora rengoku. o almeno questo fu ciò che lei credette. in realtà il sommo, assecondando il colpo, finse di addormentarsi e si lasciò trasportare. del resto era normale che gli altri avessero verso di lui delle attenzioni particolari-
§la moderazione con cui vengo venerato in questo luogo mi aggrada§
-destino volle che il sommo si addormentasse davvero °-° così passarono diversi minuti prima che si riavesse. si guardò intorno notando che molti erano scampati come lui all'infernale prova. pregò in cuor suo che gli altri fossero comunque sopravvissuti-
§nessuno dovrebbe decidere della vita degli altri. questo è scritto *-*§
-forse era giunto il momento di colloquiare con i compagni di sventura, sicchè il sommo fece il primo passo. spesso non ci si esponeva per paura, ma il sommo riusciva a dominare la sua °-°-
"giovani compagni ninja, mi complimento con voi per il passaggio dell'ardua prova. possa una luce superiore guidare le nostre azioni verso il marchio del potere"
-augurò il sommo, e poi tacque, per vedere se qualche ragazzo sembrasse pronto a scambiar quattro chiacchiere-. -
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*Jin si ritrovò nella sala dei guarrieri, non sapeva come poteva esserci arrivata, l'ultima cosa che ricordava e che era riuscita a trascinarsi fuori da quella sala infernale.
Voltandosi verso il comodino vide un sacchetto, lentamente si mise a sedere ed afferrò il sacchetto, aprendolo vide ciò che vi era contenuto e per lei non fu certo una bella visione. Jin non ebbe il coraggio di prendere la chiave e la lasciò cadere a terra ed in quello stesso istante strinse il sacchetto nel pugno destro, facendolo si accorse che vi era contenuto anche qualcos'altro, era un biglietto di Rengoku...*CITAZIONE-Se in una situazione estrema vieni colta dalla paura non riuscirai mai a divenire una Kunoichi veramente capace.
Ricorda questo: La paura uccide la mente, la paura è una bestia che porta dolore, guarda in faccia la tua paura, solo così vincerai ogni sfida.
Ps: tieni la chiave a ricordo di questo evento, ti sia da sprone a migliorare.
Quando ebbe finito di leggere il biglietto Jin si alzò e prese la chiave*
§sprone a migliorare......§
*Mentre pensava a ciò sentì una voce provenire da dietro i paraventi*CITAZIONE"giovani compagni ninja, mi complimento con voi per il passaggio dell'ardua prova. possa una luce superiore guidare le nostre azioni verso il marchio del potere"
*Si alzò e si mosse in direzione della voce mettendosi in tasca la chiave, il sacchetto ed il biglietto di Rengoku; vide un ninja che, almeno secondo una prima impressione, aveva un fare da profeta del vecchio testamento; Jin sorrise e si avvicinò a lui*
-Grazie per i complimenti. Il mio nome è Jin Shinigami. ^^-
*Jin sapeva che l'amicizia in quelle condizioni era impossibile, ma forse conoscere qualcuno dei suoi compagni di sventura non sarebbe stata poi una cosa così malvagia.*
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Mataza.
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*Mi sveglia nella sala dei guerrieri, chissà da quanto tempo ero lì ma, se ero lì poteva significare solo una cosa, ce l'avevo fatta, per prima cosa mi guardai in giro alla ricerca del ninja di oto che mi aveva aiutato durante la prova e, quando non lo trovai venni preso da un senso di rabbia mista ad angoscia e tirai un pugno contro il muro li vicino ferendomi le nocche*
§MALEDIZIONE!!!......spero solo che sia vivo.......§
*Non avendo mai ricevuto alcun aiuto in 16anni quel gesto aveva un grande significato per me, posando gli occhi sul comodino potei notare una busta che recava sopra un biglietto*CITAZIONE-Tienila per ricordo, Buon samaritano!!!
*Cosa significavano quelle parole? aperta la busta capii tutto, la chiave che avevo donato al ninjadi oto e il lungo lembo del mantello che avevo dato a Lixio per tamponargli la ferita..... Rengoku non doveva aver apprezzato troppo....... in quell'istante un ricordo si fece vivo nella mia testa più nitido che mai:*CITAZIONE-Vediamo dove riesci ad arrivare con la tua natura duplice, il mostro sopito in te aspetta solo che tu lo nutra…ho darai lui libero sfogo o presto morirai…proprio per mano tua.
*A quelle parole mi misi a riflettere.....*
§NO! non ho nessuna intenzione di ritornare come prima non voglio farlo......§
In verità il potere offerto dal segno mi tentava ancora molto e sapevo bene che preoccupandomi dei compagni ottenerlo sarebbe solo stato più difficile......presi la chiave e la inflai in tasca e, dopo avrlo pulito dal sangue mi legai attorno al polso il lembo del mantelloCITAZIONE"giovani compagni ninja, mi complimento con voi per il passaggio dell'ardua prova. possa una luce superiore guidare le nostre azioni verso il marchio del potere"
La sua parlata era ridicolo ma,dovevo comunque ringraziarlo per l'esempio che aveva dato durante la prova, mi alzai e mi avvicinai a lui dove anche una giovane ninja si era già avvicinata
-Il mio nome è Mataza, devo ringraziarti, probabilmente senza di te non avrei capito come uscire da quella stanza-.
