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Rengoku.
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La figura inquetante di Rengoku apparve sulla soglia.
Teneva in braccio un cucciolo di cane, un esemplare del paese delle nevi.
I cui tratti ed il candido manto bianco erano una caratteristica inconfondibile.
Rimase sulla porta accarezzando il cane, la bestiolina non sembrava per nulla intimorita dalle mostruosità della donna.
Poi lo lasciò in terra e gli disse.
-Vai cucciolo, quella è la tua nuova padrona.
Lasciando in terra il piccolo animaletto che di gran carriera si diresse festoso verso Shinodari.
-Abbine cura, il piccolo è addestrato a rispondere solo a te, e me ovviamente.
Una scena assurda, Regoku che faceva a qualcuno un dono, mentre questa persona si trovava in uno stato disperato.
Cosa avveniva?
Possibile che incuor suo Rengoku avesse un briciolo di buoni sentimenti.
Quanto di più falso.
-Spero ti piaccia, si chiama Saki!
Gli vorrai bene come un figlio te lo assicuro!
Dettò ciò sorrise malignamente.
Mente una delle sue mani giocherellava con una pupilla canina.
-Ti assicuro che ha degli occhi stupendi.
Come era possibile, il cane possedeve entrambe le orbite, eppure rengoku ne teneva in mano una delle due.
Quale assurdo trapianto aveva fatto, quale oscenità aveva compiuto.
[...]
Quando Shinodari comprese, Rengoku le rise in faccia dimostrandole tutta la sua malvagità e la sua completa mancanza di tatto.
-Bè, non è più bello così? Ora potrai sempre guardarlo negli occhi.
Fece una pausa.
-Su su non prendertela, quel cucciolo vuole solo il tuo affetto, se ti sfoghi su di lui non sei meglio di me.
Accontentati di quello che ti ho donato!
Dettò ciò uscì.
Edited by Rengoku - 25/1/2006, 12:37. -
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La figura di Rengoku apparve sulla soglia dell'entrata, Luis la intravide dagli occhi sochiusi, non si mosse e non disse nulla, la sua mente era piena di strani pensieri e non si curava di cosa stesse accadendo all'infuori della sua testa, ma ad un tratto una cosa insolita, Rengoku stava facendo un dono.
Luis si sollevò seduto guardando sbalordito la scena, non poteva essere eppure sembrava proprio così, attimi di disappunto per smuovere poi le labbra in un debole sorriso.
Il dolore per la morte di quello che era stato un compagno per tutta l'Accademia si fece sentire solo lievemente nel cuore del ragazzo che in quel momento sorrideva del grottesco senso dell'umorismo della sua Sensei.
Un pensiero però cominciò a ritornare sempre più insistente, gli occhi di quel cane contenevano il potere degli Hyuga, eliminare la ragazza e impossessarsi della bestia poteva essere un buon modo per ottenere qualcosina i più da quel torneo.
Pensando a queste cose Luis si ributtò sul letto fissando un soffitto ormai famigliare.. -
[Anko Mitarashi].
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La Special Jonin, appurato che tutti i sopravvissuti fossero ormai in perfetta forma, si rivolse loro con voce abbastanza energica, facendo capire che l'eccitazione provata era solo seconda alla fretta che le era stata messa.
"Siete rimasti in sei, bravi !!! Adesso torneremo nell'arena e ci saranno tre combattimenti alla morte !!! Chiaramente solo tre di voi lasceranno vivi l'area di gioco, e quei tre riceveranno il sigillo maledetto: un potere simile a quello che abbiamo ricevuto io e Rengoku. Innanzitutto mi seguirete. Poi ,dopo di me, vi presenterete a chi occupa le cariche più alte all'interno dell'accademia. Nel corridoio troverete i cadaveri dei vostri compagni chiusi ciascuno dentro un sacco nero, e dovrete portarli su. Ciascuno di loro ha un cartoncino di riconoscimento"
[...]
"Ragazza" disse rivolta a Shinodari "Porta anche il tuo cane e mostralo al tuo Kage, così che sappia la fine riservata ai deboli, seppur portatori di prodigiose innate"
Con la solita espressione felice, Anko lasciò la sala dei guerrieri, tornando verso la luce del sole.. -
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Shinodari era davanti la finestra quando si accorse dell'arrivo della sua sensei.
La donna, sulla soglia della stanza, teneva in braccio un cucciolo di cane.
La ragazzina fissò Rengoku con espressione indecifrabile senza muoversi da dove si trovava, eppure la Shinodari che si era iscritta al Torneo le sarebbe corsa contro urlandole di voler vedere Sakiji, almeno un'ultima volta... Le avrebbe gridato parole di odio, che racchiudevano un giuramento di vendetta...
Ma la giovane Nara sopravvissuta alla seconda prova non sembrava provare nessun sentimento...CITAZIONE-Vai cucciolo, quella è la tua nuova padrona.-
Osservò il cucciolo avvicinarsi a lei con aria festosa...
§Un regalo della mia sensei... un'altra delle sua macchinazioni...§
pensieri che non contenevano un briciolo di sentimento.CITAZIONE-Abbine cura, il piccolo è addestrato a rispondere solo a te, e me ovviamente.-
Shinodari abbassò lo sguardo verso il cane che sembrava averla presa in simpatia.
§Naturalmente...§
considerò.CITAZIONE-Spero ti piaccia, si chiama Saki!
Gli vorrai bene come un figlio te lo assicuro!-
La Shinodari di un tempo avrebbe compreso... Ma lei si inginocchiò per prendere in braccio il cucciolo, senza rivolgere la parola alla donna.
Era un cane che alla piccola Shinodari avrebbe fatto tenerezza, che avrebbe coccolato e voluto bene immediatamente, ma lei non riusciva a volergliene... però nonostante ciò, lo strinse delicatamente tra le braccia.
-Saki...-
poco più di un sussurro.CITAZIONE-Ti assicuro che ha degli occhi stupendi.-
Shinodari diresse nuovamente lo sguardo verso Rengoku: non potè fare a meno di notare il bulbo oculare canino tra le sue dita.
[I]Incrociò lo sguardo di Saki... Uno asguardo umano... Lo stesso sguardo di Sakiji... erano gli occhi che fino al giorno prima l'avevano guardata...
Eppure la sua espressione rimase immutata... sebbene una ciocca di capelli le nascose il volto.
La piccola Shinodari avrebbe pianto... Ma non c'erano più lacrime nel cuore della giovane Nara... non c'era nessun dolore su cui disperarsi...
La risata di Rengoku trapassò la ragazza senza trovare il suo cuore, ma solo il vuoto... l'oscurità...[/I]CITAZIONE-Bè, non è più bello così? Ora potrai sempre guardarlo negli occhi.-
Shinodari si avvicinò alla sensei sempre tenendo Saki in braccio.CITAZIONE-Su su non prendertela, quel cucciolo vuole solo il tuo affetto, se ti sfoghi su di lui non sei meglio di me.
Accontentati di quello che ti ho donato!-
La ragazza si scostò le ciocche di capelli che celavano il volto, fissando la sensei attraverso le sue inespressive iridi viola...
-Prendermela? Perchè dovrei sfogarmi su questo cucciolo innocente? Sensei non ti rammenti più il mio credo ninja? E poi come potrei mai rifiutare un tuo dono... Ne avrò cura... sarà sempre con me...-
il tono di voce era atono, impossibile capire quali fossero i suoi pensieri, le sue emozioni...
S'inchinò in segno di rispetto: un inchino formale.
-La ringrazio... Oggi ho imparato molto, ma d'altronde come potrebbe essere il contrario, sensei Rengoku? In fondo sono io che ho scelto di continuare ad essere una tua allieva...-
[Tempo dopo...]
Anko fece il suo ingresso nella stanza.
Shinodari ascoltò le parole della donna, senza rimanere sorpresa...
§Sakiji...§CITAZIONE"Ragazza" disse rivolta a Shinodari "Porta anche il tuo cane e mostralo al tuo Kage, così che sappia la fine riservata ai deboli, seppur portatori di prodigiose innate"
Shinodari annuì, poi prese in braccio il piccolo Saki, lasciando trasparire soolo per un fugace istante uno sguardo dolce.
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*Dark Alex*.
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La seconda Prova era finita da un pezzo, Alex era salvo...
La sua Sciarpa Rossa, si trovava nuovamente avvolta attorno al suo collo, e la sua vita per ora non era più in pericolo... Per Ora...
Il ragazzo lentamente aprì un occhio, poi l'altro, cercando di mettere a fuoco tutto ciò che aveva davanti a se, e in quel momento l'unica cosa che poteva vedere, era il soffitto della Sala dei Guerrieri...
In quello stesso momento, Rengoku era entrata nella stanza, con un cane, un cucciolo per la precisione...
Dopo una discussione con Rengoku, dalla quale Alex capì che Rengoku aveva sostituito gli occhi del Cane, con quelli di Sakiji, probabilmente, anzi sicuramente morto nella seconda prova, la "donna" lasciò il Canide alla ragazza, per poi andarsene nuovamente...
Ad Alex in quel momento non importava nulla di chi era morto o di chi era sopravvissuto alla 2° prova, la decisione di partecipare a quel torneo l'avevano presa ognuno di sua spontanea volontà, e non era di certo affar suo se non ce l'avevano fatta...
Il ragazzo finalmente si alzò, scese dal letto a castello per sgranchisi le gambe, ed allungò un po i muscoli, per riprendere regolarmente i movimenti...
Subito dopo, un'altra persona entrò nella stanza, Anko, che dava istruzioni per la terza prova...CITAZIONE"Siete rimasti in sei, bravi !!! Adesso torneremo nell'arena e ci saranno tre combattimenti alla morte !!! Chiaramente solo tre di voi lasceranno vivi l'area di gioco, e quei tre riceveranno il sigillo maledetto: un potere simile a quello che abbiamo ricevuto io e Rengoku. Innanzitutto mi seguirete. Poi ,dopo di me, vi presenterete a chi occupa le cariche più alte all'interno dell'accademia. Nel corridoio troverete i cadaveri dei vostri compagni chiusi ciascuno dentro un sacco nero, e dovrete portarli su. Ciascuno di loro ha un cartoncino di riconoscimento"
Il ragazzo ascoltò le parole di Anko, e la seguì subito dopo come lei aveva ordnato, fono a raggiungere l'Arena...
[Continua Qui]
Edited by *Dark Alex* - 25/1/2006, 23:03. -
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La voce di Anko risvegliò nuovamente l'interesse di Luis.
°...finalmente...°
Lento si sollevò dal suo giaciglio per seguire la donna..
