Non che fosse compito di Kunihiro giudicarli, ma la situazione che il gruppo di shinobi male assortiti davanti a lui aveva messo in piedi gli parve alquanto sospetta. Quasi che da un momento all'altro avrebbero potuto cominciare a passare "all'azione", anziché continuare ad annusarsi e ad alludere alla fiducia e al rispetto e di "rafforzare le alleanze". Il tipo con gli occhi morti voleva che Konoha e Oto si "stringessero muovamente insieme".
Come se Kunihiro non avesse capito dove volessero arrivare a parare; aveva già visto gente scambiarsi favori usando come moneta il proprio corpo e di certo non si sarebbe scandalizzato se fossero stati più diretti.

Quel tavolo "operatorio", poi, non prometteva nulla di buono.

Difficile riuscire a capire di cosa stessero parlando, in ogni caso, a parte il teso sottotesto allusivo.
L'uomo tigre, che in realtà portava il nome di Sho Saitama, consigliere della Foglia, voleva cambiare volto, e l'uomo (secondo Kunihiro) dall'aria stanca e affranta avrebbe dovuto aiutarlo in questo.
Sembrava anche che tutti i Villaggi stessero subendo attacchi da gruppi chiamati Cantha, da un lato, e Cremisi, dall'altro. Tutti tranne la Sabbia. A Kunihiro parve chiaro chi fosse il mandate: la Sabbia...

Ad ogni modo, a Kunihiro non importava chi attaccasse: avrebbe significato solo avere più gente da... accompagnare gentilmente all'uscita. E questo non poteva che essere una fonte inesauribile di divertimento.

Avrebbe voluto rompere l'aria di apparente serietà che c'era, ma stava facendo il loro stesso gioco, facendo finta di stare alle loro regole quando invece sperava con tutto sé stesso che dalle pareti cominciassero a fuoriuscire le anime dei prigionieri morti. Almeno ci sarebbe stato qualcosa da fare. Parlare avrebbe solo allungato i tempi e lui avrebbe voluto che la questione si risolvesse il prima possibile così che lui si sarebbe potuto dare a mansioni più... proficue. Magari avrebbe chiesto di dare la caccia a qualche Nukekin.

Curioso era stato però scoprire che Raizen Ikigami aveva fatto scomparire ogni traccia di Sho Saitama dagli archivi, e che un tale Febb aveva mandato i suoi Feb-aikin a cercarlo. Si segnò mentalmente di andare a chiedere spiegazioni all'Hokage; non perché gliene importasse veramente qualcosa, ma soltanto per dare noia all'energumeno.

Sho Saitama si sdraiò sul lettino: presto Kunihiro avrebbe scoperto se quanto aveva immaginato si sarebbe effettivamente consumato lì davanti ai suoi occhi, prima o dopo l'operazione di chirurgia plastica...