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Venti di Sangue
Notizie sconfortanti da Oto
I
Saltai sulle mura, atterrandovi in cima mentre Yogan dopo avermi lasciato risalì veloce verso l'alto, scomparendo subito dopo.
Hikari si avvicinò a me, con lo sguardo preoccupato che divenne quasi disperato quando mi vide in faccia.
Io rimasi immobile per qualche secondo e sospirai, ripensando alle parole della guardia ad Oto. Diogene Mikawa non era ancora ritornato e con lui nemmeno Shiltar.
Sojobo non era ancora tornato da Suna, ma avevo il sospetto che non avrebbe portato novità confortanti su quel versante.
Shiltar Kaguya era disperso, probabilmente - visto le intenzioni della Zanna - catturato e trasformato in una di quelle macchine infernali che quei ninja utilizzavano per combattere.
Lo stesso si poteva dire per Diogene Mikawa del resto e forse, se da Suna avessi avuto notizie, anche per Hoshikuzu. Sperai tuttavia che almeno lui fosse riuscito a sopravvivere.
Il Mizukage...?
Non è tornato. Nemmeno Diogene Mikawa è tornato. Il Mizukage è disperso, quasi certamente morto.
Quella frase rimase sospesa per qualche istante. Come facevo ad esserne così certo?
Ma... No Itai-san, potrebbe essere stato catturato! Potrebbe essere ancora vivo da qualche parte e sotto interrogatorio! Potreb...
LO SO! dissi con un urlo secco, interrompendo il fiume di parole di Hikari Abbiamo affrontato ninja del Villaggio della Zanna. Non era la prima volta che li affronto. L'ubicazione del loro villaggio è sconosciuta, visto che abbiamo avuto la bell'idea di DISTRUGGERE le loro case solo per riuscire ad avere un vantaggio del cazzo durante quella maledettissima guerra di trent'anni fa. Se è stato catturato, Hikari, ed è vivo non ho la benché minima idea di dove andare a cercare quindi mi fermai, passandomi una mano tra i capelli Inoltre quei ninja hanno la tendenza a usare i corpi dei ninja che catturano per fare degli automi estremamente pericolosi. Hikari, qualora partissimo ci vorrebbe così tanto tempo che Shiltar sarebbe stato piegato, se da lui cercano informazioni, o morto e già trasformato in un fottutissimo automa.
Quindi... dobbiamo rassegnarci?
No. Ma non voglio creare alcuna illusione. Etsuko... devo parlargli.
Mi recai all'abitazione di Etsuko dopo aver lasciato Hikari con quella notizia che ben presto sarebbe dilagata a macchia d'olio in tutto il villaggio. Era impossibile tenere segrete certe cose, ancora di più dopo la prolungata assenza del Kage per via della missione.
Mentre mi dirigevo verso il quartiere Akuma mi ritrovai a pensare alle mie considerazioni fatte nel viaggio di ritorno. Quante possibilità avevo di ritrovare Shiltar se era stato catturato dai ninja della Zanna?
Avrei potuto usare le mie capacità di Sensitivo per tutto il continente in cerca del suo chakra, ma ci avrei messo come minimo un anno per riuscire a completare l'immane opera. Avrei potuto chiedere l'aiuto di altri sensitivi, ma non potevo radunare così tanti ninja alla ricerca di un singolo. Era il Kage, ma togliere i sensitivi alle difese dei villaggi voleva dire esporli notevolmente a qualsiasi attacco.
Inoltre vi era anche un problema di tempo.
Erano passate cinque settimane da quando era scomparso, un tempo più che sufficiente a interrogare, torturare e uccidere anche un kage se tenuto abbastanza debole.
Inoltre avevo il sospetto che presto o tardi avrei dovuto affrontare l'automa che un tempo fu Shiltar Kaguya.
No.
Non c'erano speranze. Per quanto le cercassi, Shiltar era probabilmente morto.
Dopo l'ultimo balzo arrivai dinanzi la casa di Etsuko, bussando all'abitazione dell'Akuma. Il villaggio era a corto di forze militari e tra tutti Etsuko era uno di quelli che godevano della mia fiducia. Takuma era ancora un Genin, troppo poco invischiato delle questioni politiche per avere un ruolo nello scenario dell'immediato futuro. Poi c'era il ragazzetto muto, strano per quanto mi fosse stato descritto come un valido ninja. Solo che non avevo idea di dove si trovasse e sinceramente, non sapevo quanto fosse utile parlargli.
Sopra qualsiasi altro motivo, tuttavia, volevo che Etsuko sapesse ciò che era successo per via del recente passato. Shiltar aveva punito duramente e giustamente Etsuko, avrei probabilmente fatto la stessa cosa al suo posto e proprio in virtù di ciò e degli anni passati al fianco di Shiltar (più qualche altro trascorso del quale non ero al corrente) Etsuko meritava di sapere subito. Poi, magari, mi avrebbe anche dato un consiglio.
Prima di ogni altra cosa però, volevo che semplicemente sapesse.. -
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VENTI DI SANGUE
Alla ricerca del futuro
Un libro, disperso tra le sue pagine, la storia catastrofica della fine del mondo, raccontata in 5 giorni, la rivolta della natura a cominciare dagli abissi. Preso totalmente dalla immagini che le parole disegnavano nella mente, la fantasia elaborava fotogrammi che prendevano spunto dalle vicende narrate. La magia della lettura, così in una pagina mi ritrovavo a bordo di una barca in mezzo all’oceano, quella successiva ero invece a new york, la più grande metropoli del mondo.
Sorseggiavo un thè, mentre il torpore dell’accomodante fuoco del camino mi scaldava le membra.
Adagiate su di una poltrona le gambe, sprofondavo la restante parte del corpo nel divano proprio al centro del salotto di casa Akuma.
Tok… Tok…
La porta.
Qualcuno a far visita.
E questo significava o grane o missioni da svolgere. Il quartiere Akuma era restio a visitatori, appena fuori dal centro abitato, con i suoi misteri e i suoi labirinti, portava a desistere nell’impresa di visitarlo persino i più curiosi. Così se qualcuno si spingeva a tanto, significava cattive notizie o per lo meno, urgenti.
Auron era impegnato nel primo piano, rimetteva a posto le stanze e probabilmente dato il suo “aguzzo” udito, dove l’aggettivo assumeva un significato propriamente ironico, probabilmente non si era neppure accorto del fatto che avessimo ospiti.
Pazienza…
Adagiai il libro sulla seduta, scostai di lato il Plaid che avevo posizionato sulle gambe e mi recai all’uscio.
Non potreste mai immaginare l’espressione che mi si disegnò sul volto nello scorgere in Nara alla mia porta. In quanto questo voleva dire solo una cosa, notizie ancor più infauste di quelle preventivate.
Cosa l’aveva spino a venir personalmente da me?
Beh… non avrei dovuto attendere troppo oltre, era lì ed era scortese non farlo accomodare.
Mi scostai dall’ingresso permettendogli il passaggio, accompagnato da un significativo movimento del braccio ad indicargli che poteva entrare.
Avrei poi chiuso la parta alle sue spalle, dirigendomi nuovamente ad occupare la posizione comodo che avevo prima del suo arrivo, però decisi di lasciare che le gambe rimanessero per terra, liberando così la poltrona di fronte a me.
Accomodati pure Itai… che ci fai da queste parti?. -
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Venti di Sangue
Notizie sconfortanti da Oto
II
Non attesi molto prima che Etsuko mi aprisse. Dall'espressione che aveva in viso non sembrava esattamente felicissimo di vedermi.
Non lo biasimavo, in genere ero latore di notizie alquanto infauste. Anzi, non ricordavo quando era stata l'ultima volta che avevo pronunciato una qualche notizia felice al ninja di Kiri.
Entrai, come mi aveva invitato a fare e mi sedetti dopo aver camminato qualche istante sulla poltrona davanti a lui. Posai i gomiti sulle ginocchia e intrecciai le dita tra loro, un po' incerto su come iniziare. Sicuramente aveva notato anche lui che Shiltar era sparito da tempo, del resto.
Certe cose non passavano inosservate per chiunque, nel villaggio.Shiltar è scomparso. Non è tornato dalla missione ad Iwa, nella quale siamo stati divisi. Sono andato ad Oto, ma non è tornato nemmeno Diogene Mikawa che era con lui. sospirai profondamente passando una mano tra i capelli, la situazione non era sicuramente delle più facili La situazione è critica, peggiore di quello che credessi. Shiltar potrebbe essere stato catturato, bisognerebbe cercarlo a fondo, ma... dove? Nessuno sa dove siano il Villaggio della Zanna e il continente è vasto quanto è vasto. Cosa dovrei fare?la domanda era retorica C'è anche dell'altro... I ninja della zanna se catturano ninja di alti livelli, li trasformano in soldati meccanici con i poteri del ninja usato per creare l'automa. Ho affrontato... un soldato meccanico con il Controllo dell'Ombra! Sono assolutamente certo di ciò che ti dico, Etsuko. Shiltar.... Shiltar è in mano ai ninja della Zanna da troppo tempo ormai. Probabilmente anche Diogene Mikawa ed Hoshikuzu Chikuma. In cinque settimane un uomo viene piegato e ucciso, probabilmente il suo corpo adesso non ci appartiene nemmeno.
Passai una mano tra i capelli, un po' inquieto da come gli eventi stavano cambiando. Le tensioni con Taki erano evidenti, per non parlare dei guai a nord con Kumo. Solamente Iwa, così distante da Kiri, faceva preoccupare di meno, ma il continente era in tumulto e perdere il Mizukage proprio in quel momento era qualcosa di tremendo.
Insomma, Etsuko, Shiltar è morto.
Non potevo ovviamente esserne certo. Anzi, speravo che un giorno comparisse alle mura e tornasse al suo villaggio e alla sua famiglia.
La sua famiglia.
Shiltar aveva tre bambini della stessa età di Jukyu e Nana, anzi erano nati lo stesso giorno. C'era la sua compagna, Taeko e un intero villaggio - me compreso, infondo - che lo aspettava. Potevo aver cercato di prendere la sua testa dopo la morte di Yami, potevo essere stato in disaccordo con lui delle volte e forse il nostro rapporto non era dei migliori, ma nella visione dell'insieme la perdita di Shiltar Kaguya era solamente un tremendo colpo a Kiri.
Ma ero cresciuto per crede ancora alle favole. Tutto ciò che era successo, il tempo trascorso ed i nemici affrontati mi facevano pensare che per Shiltar fosse troppo tardi.. -
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Venti di Sangue
Sedetti tutto il tempo in silenzio di fronte il Nara, ma non l’osservavo, avevo ripreso il libro che prima del suo arrivo avevo adagiato sulla poltrona e sfioravo la copertina per poi riaprirlo esattamente alla pagina in cui avevo abbandonato la lettura.
Solo gli occhi vi posavano, intravedevano un insieme di lettere indefinite che in altri momenti avrebbero composto un periodo logico, ma adesso non erano altro che accozzaglia senza senso.
Il pensiero era altrove, il pensiero era a Iwa, al Mizukage e probabilmente alla fine che aveva fatto.
Nonostante tutto, provavo una profonda stima per Shiltar, l’uomo che avevo conosciuto tempo addietro.
Finalmente sollevai gli occhi da quel libro, Itai aveva l’espressione di chi non sa assolutamente come procedere.
Itai…
Soppesai le parole, sperando che non venissero fraintese.
Quanti ninja non sono rientrati da missioni pericolose? Lo sai meglio di me, certe cose per chi fa la nostra vita sono da mettere in preventivo…
Divenni cinico, bisognava esserlo in quelle circostanze.
Che dice la famiglia, hai notizie?
Dovresti diramare un comunicato ufficiale, i cittadini hanno il diritto di sapere e meglio non lasciar covare in loro false speranze. Tra le altre cose non abbiamo tempo, se è vero che la Zanna trasforma i ninja in automi, abbiamo una nuova minaccia altamente pericolosa da fronteggiare e per di più ci troviamo ad affrontarla con forze esigue e senza un guida salda.
Non ho notizie in merito alla nuova amministrazione, probabilmente perché me ne son completamente tirato fuori. Quali sono le intenzioni di chi fa le veci del Mizukage attualmente?
Tante domande, ma avrebbero forse sortito in Itai l’effetto di ordine di priorità in quello che vi era da fare.. -
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Venti di Sangue
Notizie sconfortanti da Oto
III
Chi faceva le veci del Kage quando il Kage era morto? L'Amministratore. Solo chi era l'Amministratore di Kiri?
Avevo sentito che Shiltar, dopo la morte di Fujiko, aveva nominato un Jonin del quale - sinceramente - non sapevo nemmeno il nome. E che ovviamente, come ogni altra scelta fatta da Shiltar, sembrava seguire una logica incomprensibile. Prendi il ninja più sconosciuto di Kiri e mettilo a capo del villaggio.
Quindi alla domanda di Etsuko risposi con un sospiro, alzandomi quasi nervosamente dalla comoda poltrona che lui mi aveva messo a disposizione.
Non ricordo nemmeno come si chiama. Di nuovo, dopo Fujiko, un ninja uscito da qualche buco, non ne ho idea. Sinceramente, sono venuto a saperlo solo per notizia trasversa perché a quanto pare il nostro nuovo Amministratore non sembra avere voglia di farci sapere che lo è diventato. tornai a sedermi, cercando di celare la rabbia per quel piccolo dettaglio che ritenevo alquanto offensivo.
A Kiri non esisteva il merito. Avevo dato molto per il villaggio, avevo trascorso ore ed ore a guardare le mura e a difenderle, erano anni che ero nelle squadre speciali di Kiri ed avevo superato tutti quanti i vecchi incartapecoriti che si credevano grandi ninja. Ero stato odiato per quello. Ricordo ancora come Giants Kaguya, ormai disperso chissà dove, rimane profondamente offeso quando diedi lui il primo ordine.
Ricordo di come andò a lamentarsi da Shiltar per questo.
Ero stato odiato per molti versi, amato per altri. Avevo dimostrato a Kiri che un Jinchuuriki può vivere una vita normale. Avevo acquistato la fiducia di un villaggio, che stentava però a decollare del tutto, per via della bestia che mi portavo dentro. Però, qualche volta, mi capitava di sentire che finché il Sette Code rimaneva con me, non Kiri non aveva nulla da temere. Ero un'arma. Uno dei pesi della bilancia degli equilibri mondiali e, fintanto che riuscivo a governare lo Shichibi (anche se avevo capito che non avrei mai dovuto ragionare in quel modo) quella bilancia sarebbe potuta pendere sempre a favore di Kiri.
Avevo fatto tutto quello e come unico ringraziamento, a ben pensarci, era stata diffidenza e disprezzo da parte del mio stesso Kage. Da quando ero nato però, avevo vissuto a pane e disprezzo. Prima gli Uchiha, poi i Nara, poi tutta Konoha e Kiri dopo il mio tradimento, disprezzo aumentato quando ero diventato un Jinchuuriki. Non mi creava più problemi di quanti non me ne avesse già creati, e come sempre mi sarei accontentato di tornare a casa, abbracciare Ayame, Jukyu e Nana ed essere felice della mia famiglia.
Quella stessa famiglia che era mio dovere proteggere in un mondo che diveniva sempre più turbolento.
Non ci serve qualcuno che faccia le veci del Kage, Etsuko. dissi dopo quella pausa riflessiva Ci serve un nuovo Mizukage.
E a prescindere chi potesse essere, ci serviva nel più breve tempo possibile. Prima che Kumo calasse da nord, approfittando della confusione dovuta alla morte di Shiltar. Prima che i nukenin che avevano invaso Taki decidessero che i tempi erano maturi per smettere di barricarsi dentro Yanagi.
Perché allora, se i danni sarebbero stati troppo gravi, tutto rischiava di divenire irreparabile.. -
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SCELTE DIFFICILI
Si alzò e mostrò tutto la sua irrequietezza, concentrò in quel gesto il peso di tutte le responsabilità che gravavano sulle sue spalle…
Lo seguì con la coda dell’occhio ma senza intervenire, il libro era ancora aperto alla stessa pagina e assieme alla lettura avevo adesso pure abbandonato l’intento.
Si risedette…
Potevo comprendere la logica che aveva spinto Shiltar a nominare Fujiko come amministratore e probabilmente l’avrebbe compresa pure lo stesso Itai e solo avesse saputo che in definitiva quella altro non era che Godsan. Ma non capivo invece quella che aveva spinto Shiltar infine a nominare un jonin sconosciuto o per lo meno così mi riferiva Itai… era proprio vero, avevo perso la fiducia dell’ex Mizukage, ma a cosa importava adesso?
Un amministratore che non ci tiene ad essere conosciuto non è un amministratore…
Potremmo mettere in dubbio la sua nomina, lasciarla cadere nel silenzio.
Se è vero che è stato nominato,
questo nessuno l’ha reso pubblico e ad oggi nessuno può confermarlo.
Alzai lo sguardo fissando adesso Itai…
Dopotutto perché dovrei fidarmi di uno sconosciuto?
Paradossalmente Itai era venuto a chiedere consiglio a me, che qualche tempo prima provavo un odio spudorato nei suoi confronti, ma le cose erano cambiate e le parole di un tempo si erano rivelate oracolo della situazione che stavamo vivendo. Avremmo dovuto unire le nostre forze per il bene delle nostre famiglie, per il bene di Kiri.
Cosa vorresti dire Itai?
Mi stai chiedendo appoggio per una tua eventuale nomina… ?
Pensi di poter essere in grado di governare il villaggio della nebbia?
Perché dovrei appoggiarti, dopotutto mi hai sempre e solo procurato guai…
Mi alzai pure io e la mia rabbia repressa affiorò al solo pensiero del recente passato.
Mi portai alla finestra e osservai fuori.
È anche vero che Kiri ha bisogno di una figura forte di riferimento…
E non so quanti di noi potrebbero ricoprire tale ruolo.. -
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Venti di Sangue
Notizie sconfortanti da Oto
IV
Frainteso.
Non avevo sicuramente cercato l'appoggio di Etsuko anche perché, sopra ogni cosa, non avevo pensato a me per un eventuale ruolo. Tuttavia a Kiri chi altri poteva essere definito al mio livello?
Rimasi per qualche istante in assoluto silenzio, aspettando che la rabbia, immotivata, di Etsuko ptesse sbollire quindi, senza muovermi dalla sedia parla.
Non ti ho procurato io i tuoi guai, Etsuko dissi con assoluta calma e serenità. Era stato lui il fautore del suo destino, io mi ero solo limitato ad eseguire il mio dovere. I suoi demeriti non erano colpa mia.
E no, non ti sto chiedendo di appoggiarmi per una mia eventuale elezione a Mizukage dissi conciso, un po' freddo e deluso per essere stato frainteso Non sono venuto qui per questo, sono venuto qui per avvisarti della morte di Shiltar, credevo che tu dovessi semplicemente sapere. Avanti, torna a sedere e non innervosirti inutilmente dissi sempre tranquillo, incrociando le braccia al petto.
Una volta che e se Etsuko si fosse seduto, proseguii.
Non voglio influenzare la tua coscienza, a dire il vero, sono venuto solo a cercare di capire cosa si potrebbe fare. Kiri sta decadendo, Etsuko, abbiamo perso i nostri uomini migliori e siamo rimasti in pochi. Ci vuole, hai detto tuo, una guida forte... e se mi stai chiedendo se penso di poter essere in grado di governare Kiri ti rispondo che la mia risposta non avrebbe alcun valore. Sopravvalutarsi è facile dopotutto, ed è un errore che tendo a fare ad essere onesti fissai Etsuko in viso, intensamente Rispondi tu stesso a queste domande Etsuko e sii sincero, anche brutale se lo ritieni opportuno, ma non lasciarti traviare da quello che è successo in passato. Avanti Etsuko, pensi che io possa essere in grado di governare Kiri? E sopratutto, ancor prima di questo... chi potrebbe farlo? l'ultima non era una inutile domanda retorica. L'inflessione che avevo dato alla domanda avrebbe fatto capire che la mia era una richiesta vera e propria perché io, tra i ninja che conoscevo, non avevo trovato nessuno adatto se non forse quello stesso sconosciuto Jonin senza nome che Shiltar avrebbe fatto amministratore.. -
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SCELTE DIFFICILI II
Probabilmente ci eravamo fraintesi a vicenda…
Non ero arrabbiato per quello che Itai aveva fatto in passato, ma la rabbia che mi bolliva in corpo era la stessa che provavo per me stesso. Avevo superato il tempo della autocommiserazione ma questo non significava che avessi completamente superato l’accaduto.
Mi sedetti…
Non sei tu a cui rivolgo la mia rabbia Itai… anzi ti ringrazio per essere venuto di persona ad avvertirmi dell’accaduto, questo in maniera indiretta significa che mi reputi degno di sapere…
Eh si… la situazione è catastrofica, bisogna far qualcosa.
Lo osservai ricambiando il suo sguardo.
È tempo della rinascita Nara…
L’associazione di quel clan al ruolo che avrebbe magari ricoperto era bizzarra, ma era pur sempre la semplice realtà. Era l’unico ninja in quel momento a poter governare Kiri.
No, Itai…
Non sarai tu ad avanzare richiesta di diventare Mizukage…
Ma saranno gli stessi ninja di Kiri ad eleggerti…
E non un amministratore inesistente.
Se questo non potrà accadere, chiederò io stesso udienza alla attuale guida di Kiri, sempre che voglia e abbia modo di ricevere i figli della nebbia.
Mi feci serio…
Sei pronto a servire Kiri? Sei pronto a proteggerci?
Un semplice Si e avrai tutto il mio appoggio,
un semplice SI e metterò al tuo servizio la mia vita.. -
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Venti di Sangue
Notizie sconfortanti da Oto
V
Sentii parlare Etsuko e rimasi sorpreso dal fatto che lui mi chiedesse quelle cose. Se fossi pronto a servire Kiri? Se fossi pronto a proteggerla.
Non era quello che facevo da anni, restando ore sulle mura, nel mio servizio nella Mano Nera. Ogni cosa che avevo fatto per Kiri l'avevo fatto in ordine di quello.
Proteggere e Servire.
Kiri. Ayame. Le mie bambine.
Chiusi gli occhi per un istante e li riaprii subito dopo, pronunciando una parola che forse avrebbe segnato la mia vita per sempre.
Sì.
Strinsi i pugni e mi alzai dalla sedia, questa volta però non mi sarei riseduto.
Lo farò, come ho sempre fatto Etsuko aggiunsi con un certo fervore Non avanzerò richiesta di diventare Mizukage, non intendo farlo. Tuttavia, convocherò i Kiriani mi voltai verso la porta della stanza dove eravamo seduti Presto, prestissimo anzi, non credo ci sia tempo da perdere inutilmente. Se sarà come dici tu, accetterò l'incarico Etsuko. Non intendo prendere poteri che non mi spetterebbero di diritto. non era del resto il potere che ceravo. Volevo garantire semplicemente che la mia casa, la casa in cui avevo deciso di far crescere le mie figlie, la casa in cui avevo incontrato l'amore della mia vita e che avevo imparato ad amare nonostante non vi fossi nato, fosse ben protetta. Forse ai Kiriani veniva in mente qualcuno più adatto di me allo scopo, ma nei miei pensieri c'era una consapevolezza forse poco modesta ma alquanto realistica.
Ero il ninja più forte di Kiri. Di conseguenza, nessuno meglio di me poteva pensare di guidarla in quel momento. Non ero certo delle mie capacità di governo, non ero certo di nulla se non della mia forza.
Etsuko dissi posando una mano sulla maniglia Se succederà ciò che credi, voglio che tu mi dia una mano.
E uscii senza dargli la possibilità di replicare. Non c'era nessun altro in quel villaggio di cui mi fidassi. Takuma era troppo giovane, inesperto e con altri crucci per la testa, forse la persona meno indicata a cui chiedere consigli. Gli altri ninja erano per lo più muti con seri problemi mentali e Genin.
Mi diressi verso casa, a passi lenti, con l'anima ancora più in tumulto rispetto a quando avevo fatto il percorso al contrario.
Era ora di chiamare a raccolta i Kiriani. Il villaggio aveva bisogno di una scossa..
