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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Sera - Chimata dal Villaggio~
La sera stava calando su quella calma giornata. Erano passati pochi giorni dal suo rientro a Konoha dall'ultima missione, eppure sembrava come se non fosse mai tornato. La fatica si faceva sentire, e lui si sentiva stanco, spossato. Come se avesse passato un lungo periodo di insonnia ed ancora ne stesse soffrendo gli effetti. Il rosso della sera stava contornando ormai le mura del villaggio, oltre le quali la sua vista non poteva arrivare, neppure dalla terrazza panoramica dove stava sostando sorseggiando un buon bicchiere di Scotch.
Nel suo torpore osservava assente il panorama, come se non fosse realmente in quel luogo per goderselo. Poi, d'un tratto, un'ombra furtiva attirò la sua attenzione. Vide un'ombra, nulla più raggiungere la sua porta sgattaiolando rapida per poi svanire nuovamente tra le lunghe ombre proiettate degli edifici dal sole calante.°Ma che diavolo... Che era quella cosa? O meglio... Chi era?°
Preoccupato, o meglio, allertato da ciò che aveva visto, si diresse di soppiatto alla porta sendendo rapido le scale e facendo been attenzione ad aprire la porta di casa restando pronto a reagire ad un aventuale trappola. Un attimo, un attimo appena e Atasuke aprì violentemente la porta facendola scattare pronto a reagire o a fuggire da una trappola, ma alla fine, tutte quelle precauzioni furono inutili.°E questa? Cos'è questa lettera? Che sia una trappola? O magari che sia una qualche bomba?°
Con attenzione e premura prese la busta e poi si diresse nuovamente alla sala panoramica superiore. Si sedette con calma sulla poltrona da cui si era alzato poco prima. Si girò al busta tra le mani diverse volte per vedere se riusciva a cavarne fuori qualcosa, ma pareva che non c'era altro da fare. Doveva aprire la busta. Quando lo fece al suo interno non trovo nulla al di fuori di una lettera su cui erano scritte poche parole incisive che da un lato lo elogiavano e dall'altro lo invitavano a presentarsi ad un incontro.°Le sue qualità non sono passate inosservate al villaggio... Interessante, oppure male, molto male. In effetti è vero che in brevissimo tempo posso dire di aver fatto un salto di qualità notevole, tuttavia... Talmente tanto da attirare l'attenzione del villaggio stesso?°
Era combattuto. Da una parte sentiva di potersi recare in quel luogo senza timori, dall'altra parte temeva paranoicamente una trappola. Forse stava realmente diventando paranoico, oppure, molto più banalmente, iniziava a sentire la stanchezza che si faceva sentire. In effetti non si era quasi preso giorni di riposo dal suo arrivo a Konoha per la "prima volta". Da allora mai si era fermato e mai si era potuto rilassare davvero, se non per pochissimo tempo. Evidentemente non poteva ancora farlo.«Ufff... Allora facciamo che andare anche a questo incontro... Magari mi stanno offrendo un periodo di vacanza a spese del villaggio per la mia notevole operosità...»
Si disse cercando di convincersi ad andare mentre il suo corpo si lasciava andare spossato sulla poltrona e mentre il suo volto stanco si voltava ancora una volta verso il sole che per l'ultima volta potè rimirare prima che sparisse oltre l'orizzonte.[...]
~Notte - L'incontro al chiaro di luna~
L'ora era giunta. Il giovane Atasuke era pronto e si stava dirigendo con passo fermo e deciso verso il punto di incontro del bosco secolare. Le ombre si stagliavano tra l'azzurro della luce lunare che ben poco illuminava dell'ambiente che lo circondava. Era armato di tutto punto, non solo per una maggior sicurezza, ma anche perchè aveva ormai capito la pessima abitudine dell'accademia e del villaggio di evocare la gente senza parlare di missione per poi catapultarli nel pieno dell'azione senza essersi preparati a dovere.
I suoi passi erano tranquilli e sicuri, finchè, ad un tratto, una voce attirò la sua attenzione."Fermati lì "
Guardingo si osservò attorno potendo vedere solo un'ombra che pareva fissarlo da in mezzo alle piante che lo circondavano. Una figura che non pareva essere intenzionata a presentarsi o fare altro che esporre un suo monologo."Come ben sai Konoha attualmente non ha una figura effettivamente importante. Non possiede un leader per via dei Damyo, esseri spregevoli che pensano solamente all'economia. Il villaggio comandato da un futuro kage che dovrà essere soggetto ai colpi di testa di qualche politicante. Che non può far nulla perchè assoggettato alle loro volontà in modo che le economie dei paesi non si sbilancino"
Un'altra pausa intercorse. Una pausa che gli permise di analizzare con attenzione quello che la figura gli aveva detto. Non sapeva chi egli fosse, tuttavia era chiaro che chi lo stava contattando sapeva bene come funzionava il villaggio e come funzionava la politica."Cosa ne pensi, ti pare una cosa corretta? E anche una cosa corretta che noi membri del villaggio più forte mai esistito dobbiamo abbassare il capo ai traditori e dobbiamo permettergli di vivere a lungo in modo che possano far prosperare un altro villaggio?"
«Le tue parole sono forti... E sembrerebbe che tu sappia bene come funzioni la politica in questo mondo, o mi sbaglio? Comunque sia... Per rispondere alla domanda... Premetto di non sapere praticamente nulla della politica e di ciò che accade ai piani alti del villaggio o dell'Accademia, quindi anche se volessi, non potrei darti ragione o torto sul tuo discorso... Ma tornando alla tua domanda... No, non mi pare affatto una cosa giusta, o almeno, odio immaginare che dei traditori o dei banali banditi possano controllare qualcosa di più del loro corpo... Ma non credo che tu mi abbia chiamato qui solo per chiedermi cosa ne pensi della situazione... o mi sbaglio?»
Il suo tono si manteneva calmo mentre il suo volto restava parzialmente celato dal nero cappuccio che veniva continuamente mosso dal leggero vento notturno che con dolcezza soffiava tra le fronde degli alberi facendoli frusciare nella notte.. -
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Racconti - Di come l'ombra cercò di reclutarlo~
Una risata. Quella fu la risposta dell'ombra alel parole di Atasuke. Una risata fragorosa, una risata di approvazione, come quelle che si fanno al bar con gli amici quando si fa una battuta celandoci un fondo di verità. Poi, un'altro quesito ancora, come se il suo oscuro interlocutore cercasse in qualche modo di scoprire se Atasuke fosse realmente adatto al compito per cui era stato preventivamente selezionato. Poi alle sue stesse domande rispose facendo un lungo monologo spezzato in più parti in modo da rendersi più comprensibile possibile. In effetti erano molteplici le informazioni che quello shinobi nascosto nell'ombra stava dando ad Atasuke, e per quello che ne sapeva potevano essere tutte menzogne o realtà, tuttavia non poteva saperlo.
Un'altra pausa ed un'altra informazione. L'ultimo messaggio che quell'ombra si lasciò alle spalle erano delle indicazioni per trovare una missione da svolgere, poi, senza attendere domande o repliche, l'ombra se ne andò svanendo nel nulla e lasciando Atasuke da solo a meditare sul da farsi.°Ed alla fine mi ha lasciato qui a decidere... Che sia la cosa giusta dare ascolto a quel tizio? Che sia veramente per il bene di Konoha?°
Molti erano i dubbi che vertevano su quell'incontro, ma soprattutto molti altri erano i dubbi su quello che dopo sarebbe accaduto. Ad Atasuke in effetti non importava molto del villaggio di konoha in se, come non gli importava del clan. uttavia era sua ferma intenzione eliminare ladri ed assassini. Tra cui, primi tra tutti vi erano i nukenin ed i traditori in generale.
Seguì le indicazioni dategli dall'ombra e nel luogo indicato vi trovò una lettera che lesse con molta attenzione un pò per curiosità ed un po per cercare di capire quanto ci si potesse fidare di quell'uomo. Rapidi i suoi occhi scorrevano le lettere e le parole, mentre la sua mente con magior rapidità elaborava la situazione.°Cos'è uno scherzo? Quel tizio vorrebbe ammazzare una persona solo perchè è sospettata di aiutare dei nukenin? Col cazzo che faccio questo sporco lavoro per te!... Anche se... se questo tizio... Se questo tizio fosse colpevole...°
La sua mente tornò indietro nel tempo a qualche settimana prima, a quando il villaggio lo aveva chiamato a se per liberare un covo di malviventi nati all'interno di Konoha che operava contro Konoha stessa e che era gestitain gran parte da nukenin traditori ed aveva agganci ovunque nel villaggio. Rivisse per alcuni attimi il furore della battaglia e tutto quello che accadde, giungendo ad una decisione. Avrebbe indagato lungo le successive 23 ore, e se avesse trovato prova della colpevolezza di quell'uomo, avrebe eseguito l'ordine.[...]
~Quartiere Akimichi Ore 6:00 - Inizio delle Indagini~
Come da informazioni, l'obbiettivo fece il suo ingresso nell'edificio, mentre Atasuke con suardo attento osservava la situazione dalle fronde di un albero posto nelle vicinanze della struttura. Come immaginava, l'obbiettivo era arrivato da solo e data l'ora, ben pochi erano in giro a quell'ora. Con attenzione lo osservava. Lo scrutava mentre si avvicinava con calma alla porta, lo fissava mentre entrava e lo rivide quando questi entrò nel suo ufficio del secondo piano. Fino a quel momento pareva essere una persona normale che andava a lavorare.
L'appostamento durò ancora diverse ore, prima che Atasuke potè iniziare l'operazione di investigazione. Fino a quel momento erano entrati pochi clienti e l'obbiettivo aveva fatto pochi incassi, ma ad un tratto, entrò un'altro cliente che attirò la sa attenzione. Il cliente era guardingo nei movimenti e celava il suo volto sotto un mantello rosso sangue.°E tu? Come mai sei così guardingo per entrare in un negozio di antiquariato?°
Insospettito da quel comportamento, strano per una persona normale, eccessivo per qualcuno che volesse fare una sorpresa alla moglie, Atasuke si mosse uscendo di soppiatto dal suo nascondiglio ed antrando lui stesso nel negozio pochi istanti dopo l'uomo incappucciato di rosso.
Con disinvoltura finse di osservare i vari cimeli antiquari, valutandone le fattezze ed il prezzo, ma in realtà egli stava tenendo d'occhio l'uomo rosso ed il suo obbiettivo che parvero scambiarsi reciproche informazioni di compravendita. Ad un occhio comune i due potevano parere due normalissime persone, tuttavia, Atasuke sospettava che tra di loro stesse avvenendo uno scambio illegale. Poi ne ebbe prova quando il suo obbiettivo invitò il rosso a seguirlo nel retro del negozio.
Nonappena i due uscirono dalla stanza, Atasuke si diresse al bancone stando vene attento che non vi fossero telecamere puntate e si mise a scartabellare tra i vari documenti del vecchio.
Scartabellò decine di fogli senza trovare ovviamente nulla tra i registri contabili regolari e poco alla volta stava perdendo la sua convinzione.°Eppure sembra tutto in regola... Evidentemente quelli erano solo sospetti, o il tizio incappucciato voleva usarmi per il suo sporco lavoro, oppure... Ma un'attimo... e questo cosè?°
Scartabellando tra i documenti, Aatasuke trovò un doppio fondo del cassetto, dentro al quale erano conservate decine di altri documenti, sui quali erano elencati carichi di armi che andavano dalle spade alle cartebomba per centinaia di ryo.°Allora il tuo destino è segnato°
Rapido rimise tutto a posto prima che il proprietario rientrasse con il suo "cliente speciale" cogliendolo sul fatto. Poi, con sguardo torvo uscì dal negozio lasciandosi il nulla alle spalle.[...]
~Quartiere Akimichi Ore 9:00 - Eliminazione~
Atasuke aveva abbandonato la sua missione per il resto della giornata. In fondo era inutile sprecare tempo ed energie lungo tutta la giornata, dato che solo alle 9 di sera avrebbe avuto l'occasione giusta per poter portare a compimento il suo obbiettivo senza lasciarsi tracce alle spalle.
All'ora convenuta, Atasuke era nuovamente là ad attendere che il suo obbiettivo uscisse dall'ufficio. Silenzioso come un'ombra lo seguì restando avvolto nel suo nero mantello che lo celava ulteriormente in quella nera serata. Come una specie di vendicatore notturno scivolava tra le ombre degli edifici seguendo il suo ignaro obbiettivo fino a casa. Con calma il signor Kakushi entrò in casa aprendo al porta ed inveendo contro qualche cliente particolare della giornata. In casa lo attendeva la moglie, anch'essa ignara di quello che sarebbe accaduto. A quella visione, Atasuke ebbe pena per la povera donna, tuttavia sapeva di dover colpire. Quelli che aveva erano ordini diretti che giungevano dal villaggio, o almeno così sapeva. Attese il calare della notte e dell'oscurità prima di colpire. La moglie poco dopo cena uscì di casa con un'amica lasciando solo il suo obbiettivo in casa, o almeno così credeva... Atasuke era ancora appostato, pronto ad entrare in azione, quando il suo obbiettivo, onesto nella vita come nell'amore, fece entrare quella che pareva a primo sguardo essere solo un'amica, ma che alla fine si rivelò essere l'amante dell'antiquario.
Come in tutti i casi di contrabbando di armi, il contrabbandiere non si era accontentato dei soldi, am si era dato anche alla bella vita tradendo la fedele ed ignara moglie.°Ma bravo... Tradisci anche tua moglie oltre che il villaggio... Dovrei farti i miei complimenti... Non potevi rendermi il lavoro più facile°
Pensò osservando dalla finestra come il suo obbiettivo si stesse divertendo con la "compagna". Quando i due ebbero finito, la gioavne amante andò sotto la doccia per rilassarsi prima di "fuggire", lasciando solo il signor Kakushi.°Ora è il momento di agire°
Nel silenzio della notte Atasuke scattò balzando sul tetto agile e silenzioso come un felino restando delato nella notte e favorito dal vetro doppio che faeva da specchio all'internod della stanza. Un rapido gesto del polso ed aprì la finestra facendola poi scorrere rapidamente per aprirla. Il suo obbiettivo ebbe appena il tempo di voltarsi verso di lui prima che la lama di Atasuke ne trapassasse con violenza il cuore uccidendolo con un unico e rapido colpo.«Yusuke Kakushi, per i tuoi crimini verso Konoha e verso tua moglie, io ti dichiaro un traditore ed eseguo la condanna. Morte»
Poche parole che sussurrò all'orecchio di Yusuke mentre con la mano sinistra gli tappava la bocca per evitare che questi potesse farsi udire urlando. L'uomo cercò in vano di resistere allungando solo la sua agonia di alcuni istanti, poi, stremato svenne lasciandosi cadere sul pavimento. Atasuke estrasse rapido la sua arma rinfoderandola e lasciando incisa sul muro una scritta: "Traditore".
Poi fuggì senza alsciaer dietro di se alcuna traccia al di fuori del cadavere e della scritta. Quando ormai fù lontano un urlo straziato lo raggiunse. L'amante aveva trovato il corpo.
Con passo svelto Atasuke si diresse agli uffici del suo obbiettivo per recuperare alcuni dei documenti che incriminavano il signor Kakushi per consegnarli all'ombra in modo che potesse avere conferma del reato, oltre che una lista di clienti abituali del traditore.[...]
~Bosco Secolare - Il nuovo Incontro~
Nuovamente l'ora era giunta. Atasuke aveva portato a termine la sua missione e si recò nuovamente al luogo d'incontro prestabilito nel bosco secolare, dove attese pazientemente l'arrivo dell'ombra.
Stette ben attento a non parlare del suo compito prima che il suo contatto si palesasse, dato che chiunque, informato sui fatti avrebbe potuto incastrarlo facendogli banalmente confessare il suo reato.. -
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Mission 01 – Reporting for Duty~
Come l'altra sera, al suo arrivo la figura ammantata di nero era li, celata tra le ombre della foresta che lo attendeva. Atasuke iniziò a chiedersi come quell'individuo potesse essere sempre così efficente nel raggiungerlo a quegli incontri mantenendo comunque quell'anonimato pressochè totale."Con enorme gaudio vedo che hai portato a termine la missione. Hai eseguito questa missione con facilità e competenza anche se sei ancora un genin"
Una pausa si interpose tra quelle parole di gaudio e complimenti verso Atasuke ed il successivo commento, detto in tono più greve, come se si trattasse di un rimprovero, piuttosto che un commento tecnico od un complimento."La tua missione però era semplicemente uccidere quell'uomo, non trovare anche qualcosa che lo potesse incastrare. Apprezzo molto il fatto che tu sappia pensare con la tua testa, ma gli ordini erano ben altri. Credi che ti possa far eseguire una missione senza tener conto di chi sia realmente una persona? Su questo punto mi hai deluso."
«Ti aspettavi forse che avrei eseguito ciecamente gli ordini di un tizio mascherato, celato nell'ombra che mi ha contattato apparentemente per nome del villaggio dando ordini di uccisione senza darmi prova della colpevolezza del bersaglio? Anche se sono un ninja, non sono un banale mercenario senza alcun senso etico. Per quanto ne sapevo quell'uomo poteva anche essere innocente, e tu potevi tranquillamente essere un nukenin che si spacciava per un difensore di Konoha. Infatti, date le tue abilità credo possa essere semplice per uno come te falsificare il timbro di alcuni documenti, non trovi?»
Atasuke sfruttò la pausa che il tizio mascherato aveva lasciato per esprimere la sua opinione riguardo all'ultima annotazione fattagli da quell'uomo. Il suo tono non era aggressivo e non lasciava trasudare alcuna emozione che potesse far sembrare le sue parole una abanale scusa per cercare di pararsi dall'eventuale "errore" compiuto."Hai comunque passato la prova, quindi ti comincerò a rivelare qualcosa sempre se è tua intenzione continuare a seguirmi. Kasai no Rūto, questo è il nome dell'organizzazione che hai aiutato. Il suo scopo come ti ho già detto è quello di sopperire alle ingiustizie che Konoha negli anni è stata costretta a ricevere da parte dell'accademia che non si muove assolutamente in nostro favore. O per meglio dire non si muove per niente."
°Una prova? Dunque era solo una banale prova per dimostrare di essere degno... Ecco perchè generalmente non mi piace prendere parte a questo tipo di azioni e di squadre°
«Bene dunque... Quindi ora sta a me decidere se stare o meno dalla tua parte... Comprenderai che è una decisione difficile... sai, non è facile fidarsi di uno sconosciuto mascherato incontrato in un luogo appartato a mezzanotte... Comunque, per ora pare che ci sia di che fidarsi delle tue intenzioni... quindi, d'accordo, per ora puoi contarmi... ma sappi che dovrai ancora guadagnarti la mia fiducia totale... per ora diciamo che devo ancora valutare per un ingresso effettivo»
Ancora una volta il suo tono era sicuro, mentre i suoi occhi erano puntati con attenzione verso quelli del tizio mascherato, o meglio... nella direzione in cui questi probabilmente si trovavano. Attese alcuni istanti ancora prima che l'oscuro figuro gli rivolgesse nuovamente la parola esponendo quella che sarebbe divenuta la sua successiva missione. In poche parole, avrebbe dovuto affiancare un jonin, conosciuto tempo addietro in un assalto ad un covo mafioso dell'edera ed un chunin che aveva conosciuto pochi giorni prima e che con molta fortuna lo avrebbe reclutato tra i guardiani del villaggio e che con maggior fortuna lo avrebbe addestrato nell'arte della forgiatura.
Poi, ancora una volta, l'ombra svanì confondendosi tra le ombre di quella foresta senza lasciare alcuna traccia dietro di se.°Bene... ora si che posso dire di essere finito nei casini...°
~Quartiere Uchiha – Una visita per Atasuke~
Era ormai trascorsa gran parte della giornata. Atasuke si stava godendo ancora le ultime ore di sole prima di rintanarsi in casa per cucinarsi la cena. Tuttavia i suoi piani vennero interrotti da una visita inaspettata. Alla sua porta infatti giunse una persona a lui sconosciuta, o meglio, che non riconobbe subito."Salve Atasuke, volevo chiederti se ti andava di andare a festeggiare la riuscita della nostra missione ad Otafuku? Purtroppo gli altri attualmente non sono presenti, quindi saremo solamente io, te ed un amico che andremo a chiamare insieme se per te va bene. Portati anche il tuo equipaggiamento, infatti la locanda è ad Otafuku"
Atasuke stette un'attimo a pensare chi potesse essere quell'individuo, poi la sua mente gli diede finalmente una risposta permettendogli di rispondere in maniera quasi decente.«Salve... alexander hyuga giusto? Scusa ma subito non ti avevo riconosciuto... in effetti son passati diversi giorni da quella missione, e da allora non ho mai avuto tregua... Comunque si, perchè no? Dammi solo un paio di minuti... Se intanto vuoi entrare per un thè o un caffè, fa pure come se fossi a casa tua»
Cortese come sempre Atasuke fece cenno allo Hyuga di entrare prima di fiondarsi al piano di sopra ad indossare i propri abiti, in particolare indossò il suo mantello mostrando la facciata nera che portava lo stemma degli uchiha in bella vista ricamato sulla schiena. In fondo, anche se andavano ad Otafuku, quella non aveva motivo di celare la sua persona. Poi, con altrettanta rapidità scese al piano inferiore andando giù fino nello scantinato, dirigendosi nella piccola palestra interna per recuperare le armi dall'armeria di casa. Un berev controllo e poi via verso il suo ospite pronto a proseguire con quella serata di svago.«Bene allora... io sono pronto, quando vuoi possiamo andare»
Con un sorriso attese che il suo ospite gli facesse strada verso la casa del terzo "amico" che avrebbe preso parte a quella serata di festeggiamenti ad Otafuku.. -
Alexander Hima.
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The_Drake.
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Quel tono di voce, così forte, così assordante, non lo sentiva da un pezzo; Disegnava su di un foglio, al piano superiore della sua armeria, le rifiniture che avrebbero dovuto comparire sul piatto di una lama che aveva intenzione di creare ed esporre direttamente in negozio: una composizione di petali di ciliegio e di un ramo, dello stesso albero, che compariva dall'elsa e si espandeva fino a metà del ferro tagliente.
Peccato che lo strillo improvviso, mentre era totalmente concentrato nel suo lavoro di precisione, gli fece vibrare la matita una volta in più del dovuto, creando un bellissimo striscio nero su tutta la lunghezza della carta, rovinando quindi ore ed ore di lavoro in un millesimo di secondo; Però quella voce gli era familiare, non tanto di una persona che vedeva spesso, ma di qualcuno che aveva incontrato molto tempo addietro, quando ancora era un giovinastro diciotenne o almeno ancora quando se le prendeva da chicchessia: era solo per quel motivo che non scese in maniera furiosa pronto per distruggere, letteralmente, il rovinatore di capolavori. Maledizione, dove cazzo è Atasuke quando mi serve...lavora qui da qualche settimana e quando mi serve non cè mai: avrei potuto salvarti mia piccola lama, avresti potuto attirare collezzionisti da ogni luogo. Maledizione... Disse, rivolgendosi al disegno, prima di dirigersi alle scale per scendere.
Rimase sorpreso di vedere un'esponente della famiglia Hyuga che da tanto tempo mancava alla sua parola, accompagnato pure dal suo allievo in armeria; Rapido si fece presto vedere con un cenno della mano, prima di avvicinarsi all'Amministratore di Konoha, Alexander Hyuga. Mio dio "Occhi Bianchi" era da un pezzo che non ci vedevamo! Pensavo fossi stato sommerso dalle scartoffie in ammnistrazione o in missione per conto dell'Accademia in chissà quale postaccio. Disse, salutandolo nel suo modo. Ah poi vedo che hai ripreso a camminare finalmente! Ho saputo dell'incidente, ma non ho mai avuto modo di incontrati nel dopo, per fare due chiacchere e sentire come andava: sò che eri stato gravemente ferito alle gambe, ma nulla di più, però mi rincuora vederti ancora pimpante! Concluse, prima di guardare il suo allievo Uchiha, al suo fianco. Ah eccoti Atasuke, mi stavo chiedendo dove fossi finito...difatti mi aspettavo fossi in negozio o al piano da basso a fare qualcosa. Alexander, conosco già questo ragazzo, lavora con me in questa armeria come aiutante e apprendista: felice di sapere che si stà dando da fare anche nei lavori interni a Konoha. Concluse.
Infine apprese la vera motivazione della venuta dello Hyuga dentro al suo regno d'armi e ne fù abbastanza felice, considerando che la missione citata era quella interna e segreta a Konoha contro la mafia Edera: Drake purtroppo non ebbe modo di parteciparvi, ma ebbe l'onore di portare avanti l'interrogatorio nelle segrete della squadra interrogatori, appunto, per dare inizio al tutto; Avrebbe felicemente saputo altri dettagli, qualcosa che nei normali rapporti non erano scritti per bene. Accetto di buon grado questo invito, anche perchè ho fame, anche perchè offri te! Hahahaha! Gli diede una forte pacca sulla spalla, prima di girare i tacchi ed andare a prendere tutto il suo equipaggiamento: non era stupido, tornare ad Otafuku accompagnato dall'amministratore, che aveva partecipato ad una missione per debellare una radice di mafia, oltre al fatto che lui fosse anche Capo delle Guardie, non era il massimo.Non si faceva grossi problemi a mangiare dentro una bettola, a lui bastava mangiare; Entrando però fù abbastanza felice di sapere che l'amministratore non era un tirchio assurdo, ma che aveva pensato bene di portare i due armaioli a mangiare dentro un posto che sembrava ben attrezzato a sfamare anche il più vorace degli Akimichi. Ottimo lavoro Hyuga, pensavo veramente che ci avessi portato in una bettola schifosa per risparmiare qualche ryo, invece mi sorprendi ancora! Hahaha! Disse, dirigendosi rapido a grandi falcate verso il tavolo prescelto e sedendosi rapidamente. Si allora, proverò questa birra artigianale...poi voglio una grigliata per due, ovviamente la mangio da solo. Per ora, poi vediamo se avrò ancora fame per buttare giù qualche altro antipasto. Antipasto, c'era da mettersi le mani sui capelli.
Poi la cose si fece seria o almeno la discussione portava direttamente su argomenti importanti: riguardavano direttamente l'organizzazione criminale debellata dal gruppo della Foglia, qualcosa che avrebbero dovuto fare molto tempo prima, ma che oramai si era espansa e non prometteva nulla di buono. Cosa ne penso!? Una vera merda. Avremmo dovuto intervenire prima, con ogni mezzo a nostra disposizione! Sappiamo che oltre a loro esistono le due famiglie principali...ed Edera era solo una costola di una delle due! Come cazzo faremo a fermarle interamente questo non lo sò proprio: certo è che gli abbiamo messi in agitazione con questa azione d'attacco e forse non si faranno più vedere per un bel pezzo, ma la situazione è grave in ogni caso. Disse, dando poi un sorso alla sua birra; Poi ovviamente qualcosa doveva andare storto per forza, era quasi telefonata la cosa: c'era da aspettarselo che dentro una bettola del genere, dentro Otafuku, ci fossero degli emissari di qualsivoglia famiglia mafiosa.
Ryouji rimase calmo, anzi, prese a mangiare la sua grigliata, dando un morso abbastanza profondo ad un pezzo di carne, direttamente preso con le mani per l'osso: non era di certo delle persone abili nel loro lavoro se tentavano d'attaccare tre ninja del loro calibro, solamente in due; O erano maledettamente forti o erano maledettamente stupidi. Non serve che me lo dici "occhi bianchi", sò da me che questi due mammoni hanno bisogno di un pò di sculacciate... Disse tranquillamente, dando un'ulteriore morso alla sua carne ed attendendo fino all'ultimo il primo attacco: rapidamente Jo si mosse in avanti, fingendo d'andare a prendersi un tozzo di pane, schivando il pugno che andò a vuoto dietro la sua nuca.
Alzarono il coltello verso il cielo, tentando di colpire direttamente la testa del giovane quasi a farne uno spiedino, ma ciò che trovarono fù solo una coscia di gallo, considerando che un movimento rapido, il giovane si era spostato lateralmente, quasi ad alzarsi in piedi. Hei maledetto, quello è il mio pollo!!! Carico la testa per un breve istante, prima di riportarla in avanti a dare una testata in piena tempia all'energumeno, che era ancora immobile ad ascoltare le parole del Guardiano; Il tizio cadde a terra, praticamente svenuto e con le bave alla bocca: l'altro iniziò una fuga verso l'uscita del locale, scaraventando dietro di sè qualche sedia, come se creassero ostacolo all'inseguimento.
Peccato che tutto si concluse abbastanza velocemente, considerando l'enorme divario di velocità tra i due opposti; Non vide nemmeno il movimento di Drake che gli era già davanti e con un pugno diretto gli sfondò il viso abbastanza duramente, facendo volare dall'altra parte del locale lo scagnozzo. Senza proferir parola, Jo, diede un ulteriore morso alla sua carne, che oramai scarseggiava attorno all'osso come manico, prima d'andare a raccattare il corpo dell'ultimo ad esser stato colpito per gettarlo letteralmente fuori dal ristorante, per poi passare all'altro e fare la stessa cosa, ma con un calcio diretto al suo fondo schiena.Scusate per l'intromissione...potete tornare a mangiare.
Disse guardando gli altri ospiti dentro al locale e comunque i proprietari e camerieri, prima di ridirigersi al suo posto e continuare a mangiare tranquillamente come non fosse successo nulla; Gli aveva messo sete tutto quel movimento, mentre mangiava, per cui buttò giù tutta la birra con un sol sorso e gridando senza problemi ne chiese un'altra alla formosa che gli aveva fatti entrare anticipatamente. Dove eravamo rimasti? Disse agli altri due, per riprendere la conversazione.
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Asgharel.
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Nuove "vecchie conoscenze"~
Senza mai specificare dove si dirigessero Alexander guidava a passo sicuro Atasuke al di fuori del quartiere Uchiha in direzione della casa o del luogo di lavoro del suo amico, ignaro del fatto che Atasuke conoscesse già bene quella persona, ma per ben altri motivi, non necessariamente legabili all'amicizia.
Passo dopo passo, avvicinandosi all'armeria Fairy Tail di Drake, Atasuke comprese che il fantomatico terzo amico doveva proprio essere il suo maestro di forgiatura e datore di lavoro Drake, convinzione che si accese particolarmente quando giunti sul luogo Alexander urlò come un disperato attirando giù Drake dal suo solito laboratorio al piano superiore dove usualmente si rinchiudeva a progettare e a gestire l'armeria."Ciao Drake, è sempre un piacere rivederti."
Quasi si stupì del cambio di tono del jonin, tuttavia non si lasciò in alcun modo impressionare e lasciò correre."[...] Perdona la mia scostumatezza, lui è Atasuke Uchiha... un ragazzetto con ottime potenzialità che mi ha assistito in missione."
"Ah eccoti Atasuke, mi stavo chiedendo dove fossi finito...difatti mi aspettavo fossi in negozio o al piano da basso a fare qualcosa. Alexander, conosco già questo ragazzo, lavora con me in questa armeria come aiutante e apprendista: felice di sapere che si stà dando da fare anche nei lavori interni a Konoha."
«Buondì Drake... Tuttavia... ti eri forse dimenticato che mi avevi dato qualche giorno di ferie? Sai che negli ultimi tempi ho avuto a che fare con diverse missioni e dato l'affaticamento ti avevo chiesto qualche giorno di permesso...»
E con un sorriso concluse la sua puntualizzazione, rammentando all'ormai più che oberato di lavoro Drake il motivo della sua assenza.
Non ci volle molto perchè anche Drake accettasse l'invito seguendo i suoi due compatrioti sino ad Otafuku, luogo tanto simpatico quanto pericoloso, soprattutto per chi era novizio all'arte del combattimento.[...]
~Otafuku – Una Bettola per Tre~
Raggiunta infine Otafuku, il trio guidato dallo hyuga si diresse verso una specie di bettola di sua conoscenza dove egli stosteneva vi fossero le migliori grigliate ed i migliori alcolici.
Per quanto Atasuke non fosse propriamente avvezzo a bere nei locali, soprattutto di quel grado, non si fece grossi problemi, cercando di adattare parte della sua "raffinatezza" all'infimo grado di quel luogo.
Raggiunto il tavolo che lo Hyuga aveva selezionato per i tre, la lasciva cameriera chiese loro che cosa volessero ordinare cercando di ammiccare il più possibile al trio, quasi come se cercasse di ammaliarli in qualche perversa forma di seduzione."Assaggiate la birra che fanno qui, è un prodotto artigianale.....oserei dire ottima."
Dopo quell'incitamento Drake accettò la sfida ordinando una birra ed una grigliata, lasciando poi la parola ad Atasuke per il suo ordine, differente solo per la bevanda.«Per quanto mi fidi della tua opinione... Io non sono un tipo da birra... mai piaciuta... Facciamo quindi una grigliata ed un buon scontch? Liscio, mi raccomando»
Disse con tono cortese alla preponderante cameriera prima che questa si allontanasse per prendere ciò che avevano ordinato."Chissà che cosa stanno facendo quelli dell'edera attualmente... Non mi piace il fatto che esista un gruppo in seno a Konoha che voglia distruggere il nostro villaggio. Voi che ne pensate?"
Egli meditò bene le sue parole per rispondere alla domanda che Alexander aveva posto mentre Drake si esprimeva con durezza nei confronti del villaggio e della sua lentezza nel contrastare sul nascere questa forma di problema che si era formato e contro cui Atasuke si era anche dovuto scontrare.«Che dire... Da un lato non posso che dare ragione a Drake... In effetti si è probabilmente atteso troppo prima di intervenire, tuttavia... Se effettivamente la situazione è così incasinata come dici, anche intervenendo prima probabilmente non si sarebbe ottenuto molto di più... Certo è che è fastidioso avere all'interno del villaggio gente che opera contro il villaggio stesso e dal mio punto di vista, si può dire inaccettabile. Tuttavia è anche da ammettere che se sono nate organizzazioni come queste da un certo punto di vista è anche colpa dell'insoddisfazione nata dalla mancanza di un Kage presente e forte... e quindi dalla relativa inefficenza dell'amministrazione»
Si prese una breve pausa, come se stesse sorseggiando una boccata d'aria prima di concludere.«Comunque si, siamo proprio nella merda, ma almeno non abbiamo subito un'attentato come è capitato a kiri tempo orsono.»
E li concluse il suo discorso, poco prima che giungessero le ordinazioni con qualcosa di molto insolito. Con esse infatti giunse in mano ad Atasuke un foglio, il quale era celato al di sotto del piatto della propria ordinazione. Fece quasi per leggerlo cercando di svelarne il contenuto, ma venne interrotto dall'arrivo di due sprovveduti dalla gentilezza in riserva.
Quasi senza voglia lo Hyuga istigò Drake a reagire cacciando "gentilmente" i due, ed egli non se lo fece ripetere. Con altrettanta facilità infatti schivò tutti i loro colpi senza quasi guardare ciò che accadeva, anzi, continuando a mangiare imperterrito la sua grigliata prima di scaraventarli via a pedate attirando, ovviamente, l'attenzione di tutti i presenti."Scusate per l'intromissione...potete tornare a mangiare. Dove eravamo rimasti?"
«Oh, nulla di che... mi pare fossimo arrivati alla coscia di pollo ed a questo strano bigliettino che mi è arrivato con l'ordinazione... Beh, appena avrò tempo gli darò un'occhiata se non vi spiace»
E poi riprese a gustarsi la sua grigliata di carne gustandosi di tanto in tanto una sorseggiata del pessimo Scotch che aveva ordinato. Sfortunatamente per Alexander, quello non era uno dei migliori alcolici della zona, a meno che quella zona non fosse estremamente pessima per gli alcolici.... -
Alexander Hima.
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Chapter 04
Kasai no Rūto - La Mattina Dell'incontro
Adesso è il momento di rivelare quelli che erano stati i movimenti della mattinata, azioni che avrebbero messo in moto la ruota del destino e con un pò di fortuna avrebbero fatto si che la missione iniziasse senza molti problemi. Il ninja della foglia svegliatosi di buon ora chiamò nuovamente a se il suo fidato discepolo Ikki. -Prendi questa lettera. Esci da konoha e dopo che sei arrivato ad una buona distanza aprila. Portati con te anche questo sacco di monete, e mi raccomando non fallire.- Il ragazzo fece un cenno del capo per far comprendere che aveva recepito gli ordini preliminari per poi, dopo aver preso la sua roba allontanarsi con velocità. Al di fuori delle mura Ikki, sinceratosi che non c'era nessuno avrebbe aperto la lettera, che come prima cosa gli diceva di giungere ad Otafuku per effettuare un paio di servizi che solamente il denaro avrebbero potuto portare a termine. Finito di esaminare la lettera gli diede fuoco e successivamente si avviò quanto più velocemente le sue gambe gli avrebbero permesso. Giunto nella cittadina in provincia della foglia avrebbe innanzitutto cercato un carovaniere, una di quelle persone che normalmente se non vi fosse "l'embargo" avrebbe diretto la sua carovana verso Taki. Fortunatamente aveva già un nome: Shinji Komamura. Avrebbe probabilmente trovato quest'uomo nella gilda dei mercanti.Giunto dinnanzi la gilda dei mercanti potè notare come parte di loro erano ridotti in miseria, probabilmente la guerra anche se molto lontana da konoha aveva portato non pochi problemi. Lento si diresse verso una persona per chiedere informazioni. -Salve, sto cercando il signor Shinji Komamura, mi saprebbe dire dove si trova?- L'altra persona era un omaccione di una trentina d'anni, con capelli corvini unti, delle dita grandi e paffute che rispecchiavano la sua corporatura ed uno sguardo che non prometteva nulla di buono. -Si, chi lo cerca?- Aspettandosi un'accoglienza del genere Ikki non si scompose per nulla. -Lo sto cercando per proporgli un'affare.- Al suono di quelle parole l'uomo che gli stava dinnanzi prese una faccia più serena.-Bene bene, puoi parlare con me.- il tono di voce cambiò, divenne molto più soave cosa che sconcerto il ninja per qualche istante considerando che quella voce era in contrasto puro con quello che appariva l'uomo. -Ho bisogno che trasportiate tre persone da Otafuku fino al villaggio della Quercia situato dopo il confine del paese del fuoco, immagino lei sappia dove si trovi.- Il figuro fece un cenno con il capo. -Queste persone dove sono e quant'è la paga?- Tranquillamente il ninja della foglia rispose. -300 Ryo a persona. E dovrai prenderli stasera alla locanda della tigre ubriaca.- Dopo un pò di contrattazione tra i due il prezzo finale era arrivato intorno ai 500 Ryo. Dopo gli diede indicazioni che quelle tre persone le avrebbe riconosciute subito. Successivamente si spostò verso la locanda che aveva citato prima e lì per un modico costo di 500 Ryo fece si che la cameriera inserisse un sonnifero nel piatto del muscoloso uomo dai capelli turchesi. Oltre a lasciare un biglietto sotto il piatto dell'uomo dai capelli corvini. Messaggio che portava scritto questo al suo interno.CITAZIONESalve Atasuke,
Per aiutarti nello svolgimento del tuo incarico ho pensato di far in modo che al di fuori della locanda ti aspetti un carro che ti porterà al villaggio della quercia.
Dopo che i tuoi compagni di ventura saranno ben più che alticci li potrai condurre lì.Firmato
Kasai no Rūto - Arruolamento Forzato | Parte 2
Al suono di quelle parole "occhi bianchi" il ninja della foglia si ricordò meglio la prima missione che avevano affrontato insieme, che li aveva fatti conoscere e che aveva fatto in modo che quel piccoletto rimanesse un pò nel suo cuore per la sua spontaneità. Probabilmente questa cosa era dovuta al fatto che entrambi i ninja avevano ricevuto una notizia agghiacciante, infatti entrambi avevano vissuto il tradimento di Shin. Al ricordo di quel nome il suo spirito venne colto da un'attimo di tristezza che però non lasciò trapelare. -Ahahah....si entrambe le cose. Anche se oramai le missioni me le do da solo per conto dell'amministrazione.- Sentì nuovamente Drake che parlava della sua menomazione fisica. In neanche cinque minuti di conversazione quel ragazzo gli aveva fatto ricordare momenti brutti della sua vita, adesso si chiedeva se era il caso di portarselo dietro considerando ciò. -Minimo, non posso certo essere meno "all'arma segreta della foglia"- Disse in modo canzonatorio. Questo era il tranello massimo per vedere quant'era cambiato dall'ultima volta che l'aveva visto, se realmente poteva ancora riuscirlo a manovrare grazie a quel suo difetto congenito. Infine gli venne fatto presente che il fabbro e l'uchiha in realtà già si conoscevano, il che rendeva tutto molto più semplice e divertente, oltre al fatto che Drake avrebbe accettato di buon gusto di andare a mangiare, specialmente se offerto.Nuovamente il ragazzo con il suo fare tentò di prendere in giro il ninja della foglia. Che si limitò semplicemente a fare "l'accondiscendente" -Bah, mi credevi spilorcio fino a questo punto? Bah, i giovani d'oggi....- Successivamente dopo essersi seduti il discorso cominciò a vertere su qualcosa di più importante: quali erano le impressioni sull'edera e che cosa questa avrebbe combinato da adesso in poi. Tutti riuscirono a dire la loro, anche se solamente in modo preliminare dato che vennero interrotti. Ad essere sinceri l'interruzione fu molto breve dato che se ne occupò Drake con il suo solito modo di fare. Questo però diede il tempo, oserei dire anche fortunosamente perchè gli ingranaggi cominciassero a girare. Effettivamente il duo non era stato assoldato dal ninja della foglia, il che rendeva il tutto molto più divertente. Facendo entrare nella testa del ninja della foglia il concetto che quello che stava facendo era giusto. Finita la piccola rissa tutto ritornò alla norma, con qualche piccola differenza, infatti Atasuke aveva appena ricevuto il Bigliettino purtroppo ebbe la brutta idea di sbandierarlo ai quattro venti, cosa che fece si che Aleander intervenisse a smorzare il discorso. -Bah, probabilmente hai fatto colpo sulla cameriera e ci sarà scritto qualcosa tipo l'ora in cui stacca dal lavoro, torniamo a cose più importanti.- Disse cominciando a bere la sua birra. La cosa interessante di quel locale era la piccantezza dei suoi piatti, che con un pò di buona fortuna avrebbe fatto in modo che Drake bevesse più di quant'era abituato. Tornando però a quello che era l'argomento clou della serata il ninja della foglia prese parola: -Avete entrambi ragione e torto. Purtroppo non c'è solo l'edera, ci sono anche i noti problemi con Taki. Siamo circondati di ninja che ci vogliono fare la pelle, e naturalmente noi che siamo il più grande e forte tra i villaggi ne risentiamo di più. Praticamente attaccano solo noi: Vi devo ricordare di Kurotempi che solo da noi ha fatto un massacro? L'amministrazione di Konoha dinnanzi a tutto ciò diventa impotente.- Mettendo in mezzo quest'altro discorso il ninja della foglia sperava nel ventaglio di informazioni e nella secchezza delle fauci del fabbro che avrebbero reso il tutto più facile.. -
Asgharel.
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~Compito dal Kasai~
Atasuke non pensò minimamente al fatto che quel messaggio potesse giungere proprio da parte del tizio mascherato che lo aveva contattato nei giorni addietro, o almeno questo era quello che voleva far credere.
"Sventolò" senza remore alcuna quel fatidico bigliettino il quale gli era stato consegnato con il pasto, portando Alexander a dedurre potesse essere un messaggio da parte della avvenente, ma soprattutto ammiccante cameriera."Bah, probabilmente hai fatto colpo sulla cameriera e ci sarà scritto qualcosa tipo l'ora in cui stacca dal lavoro, torniamo a cose più importanti"
Con tono scherzoso accettò l'opinione ribattendo a sua volta per poi lasciarsi andare in una risata.«Probabilmente hai ragione... In effetti non so come sia, ma noi Uchiha "piacciamo"... Beh, se poi volete vedrò di girarvi il contatto dopo averlo... provato...»
Non potè resistere ad una fragorosa risata. Non era l'alcool a fargli dire certe cose, men che meno a rendero così gioioso, anche perchè praticamente ogni sera davanti alle vetrate della sua casa stava seduto sulla poltrona a sorseggiare un buon alcolico, quindi non sarebbe stato di certo un bicchiere lungo un pasto a fregarlo.
Riprese poi cambiando nuovamente discorso prima che lo Hyuga riportasse il tutto sul discorso iniziale.«Comunque sia... questi piatti sono davvero deliziosi, piccanti al punto giusto»
Egli infatti apprezzava molto i gusti piccanti e raramente soffriva nel degustare pietanze anche esageratamente piccanti, forse per la sua abitudine nell'utilizzo delle katon, forse per la sua indole Uchiha estremamente fiammeggiante, tuttavia questo era."Avete entrambi ragione e torto. Purtroppo non c'è solo l'edera, ci sono anche i noti problemi con Taki. Siamo circondati di ninja che ci vogliono fare la pelle, e naturalmente noi che siamo il più grande e forte tra i villaggi ne risentiamo di più. Praticamente attaccano solo noi: Vi devo ricordare di Kurotempi che solo da noi ha fatto un massacro? L'amministrazione di Konoha dinnanzi a tutto ciò diventa impotente."
°Kurotempi? Non ricordo di questi avvenimenti... Si certo, questo nome non mi è nuovo, probabilmente è fonte di qualche racconto da parte di un qualche gruppo di shinobi che si era fermato nel nostro villaggio, tuttavia... proprio non so che cosa sia questa storia°
«Cavolo, non ero informato su queste questioni... In effetti non sapevo fossimo mal messi nei confronti di Taki... Mentre invece... questi Kurotempi... Sfortunatamente non ho ricordo degli avvenimenti legati a questo nome... Ne ho sentito parlare, tuttavia non sono informato sull'argomento, quindi un breve racconto non potrebbe farmi che bene... In effetti, non so se lo sapete, ma io sono tornato a konoha da si e no un'anno, prima ho vissuto quasi tutta la vita in un piccolo villaggio di campagna al di fuori del villaggio...»
Con quelle parole tentò di distrarre il gruppo dal molto meno importante biglietto, in modo da farlo rapidamente sparire con un rapido gesto delle sue sapienti mani, dimostrando un certo grado di abilità nel destreggiarsi in quello che molti chiamavano magia, ma che lui preferiva chiamare abilità da prestigiatore. [Abilità]
Attendendo poi una risposta dai suoi due colleghi di mangiata, Atasuke approfittò del momento aprendosi il bigliettino e poggiandoselo sulle gambe, in modo da poterlo leggere buttando appena l'occhio ogni tanto ed evitando dubbi gesti con la mano non impegnata a mangiare.
Con una maestria non indifferente nella recitazione, Atasuke sfruttò i momenti migliori per celare i suoi gesti di lettura facendoli sembrare gesti normali nel mangiare la carne piccante che gli era stata servita. [Abilità]
Quando poi ebbe concluso la lettura, gli fu chiaro come il sole il fatto che doveva accellerare la procedura di ubriacatura dei suoi due colleghi e far sparire il più in fretta possibile quel biglietto.
Quindi con un rapido gesto si alzò in piedi prendendo nella mano destra lo scotch e con la sinistra riacciuffò il bigliettino celandolo nuovamente nelle maniche con le sue abilità da prestigiatore. [Abilità]«Beh, prima della dine del pasto signori, vi proporrei un brindisi... A noi, A Konoha ed al fatto che nonostante tutti i problemi, interni ed esterni siamo ancora qui a goderci la giornata... A NOI!»
Concluse sorridendo prima di buttare giù quel che restava dello scotch che ancora aveva nel bicchiere nella speranza che facessero altrettanto i suoi due colleghi.°Spero solo di fare la cosa giusta... Non vorrei che questa sia una trappola tesa per fregarci tutti ed eliminare in un sol colpo un'amministratore, il capo delle guardie ed un Uchiha poco utile...°
Pensò sottovalutando di molto l'importanza che egli in effetti stava iniziando ad acquisire ll'interno del villaggio e del clan di cui faceva parte.«Comunque sia... Drake credo di non averti ancora ringraziato abbastanza per la possibilità che mi hai concesso accettandomi come apprendista alla tua forgia, quindi grazie ancora...»
Disse con tono sincero prima di attendere un nuovo argomento di discussione o altre basi su cui proseguire il discorso.. -
The_Drake.
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Kurotempi, da un pezzo non si sentiva quel nome riecheggiare nelle bocche dei ninja di Konoha: l'ultima volta era stato un allievo di Kiri ad aver avuto dei rapporti con l'organizzazione, ma nemmeno per colpa sua; La mente tornò indietro nel tempo a quando aveva dovuto affrontare la minaccia in prima persona, ricordandosi che ancora non gli andava giù l'idea di non aver concluso quel battibecco armato con il dislocatore, prima che l'intero quartiere venisse fatto esplodere da una bomba chakrica innestata dentro ad uno degli assalitori.
Lì aveva dato prova di quanto valeva, lì era cambiato rispetto al suo passato da Senju, ma non era stato abbastanza per fermare quello scempio; Fortunatamente il quartiere era in fase di rocostruzione quasi ultimata, dopo quasi un anno. Atasuke, se quella volta ci fossi stato mi avresti dato man forte e non poco! Ero ancora un guardiano di poco conto, ancora stavo imparando il mestiere e non mi piaceva pure, quando ci fù un'attentato direttamente dentro alle nostre mura, senza che nessuno avesse percepito nulla. Un gruppo di due persone avevano fatto esplodere un edificio e senza troppi complimenti aspettavano imperterriti l'arrivo delle squadre, quasi a sfidarle: io fui il primo ad arrivare nel loco iniziando l'opera di spegnimento delle fiamme, che avrebbero di certo invaso le case circostanti...poi partii all'inseguimenti dei fuggiaschi, affiancato da ninja, purtroppo ora dispersi o deceduti. Disse, tracannando un'altro bicchierozzo di birra senza troppi complimenti, quasi si stesse scaldando per quelle storie. Una lotta sui tetti era stata, una lotta tra le cime delle case di Konoha, contro un nemico non alla nostra portata, che sapeva quello che faceva e aveva un piano ben preciso...dare un segno indelebile al Villaggio, magari portandosi con sè qualcuno dei ninja. Io affrontai un dislocatore, solo ora con le esperienze che possiedo posso affermare ciò, invece i miei compagni attaccarono l'altro. Era tutta una trappola... Diede una morso alle sue cibarie, divorandole il primo pesto possibile, ingozzandosi ad un certo punto, tanto da dover sbattersi con forza nello sterno per non soffocare. Il dislocatore era solo una pedina per distrarci e se non ci fosse stato un Uchiha con noi, avrei perso la vita...infatti l'altro tizio era una bomba ambulante, non ho ancora capito se fosse un jutsu o un innesco secondario...sò solo che si fece esplodere quando le cose iniziavano ad andare bene per noi. L'Uchiha, per l'appunto, si era accorto dell'ordigno e ci avvertì in tempo: riuscimmo a scappare ma un'intero quartiere di Konoha venne spazzato via, con relativi danni alle case dentro all'area...pazzesco. Siamo stati impotenti come non mai. Disse, facendo cenno alla barista di portare un'altro boccale di birra. Il loro obbiettivo era l'Accademia...difatti furono loro a distruggerla, con un attacco massivo di nemici e nemici. Fortuna che ora la ricostruzione sta procedendo bene. Concluse, prima di riprendere sbattendo un pugno nel tavolo e innarcandosi verso i due, come se li volesse spaventare e allo stesso tempo scrutare bene dritto negli occhi. Sempre colpa dell'Amministrazione inefficente...Konoha ha bisogno di difese e squadre pronte ad ogni cosa, uomini capaci che riescano ad intervenire velocemente ed efficacemente. E' per questo che non esco dal villaggio da mesi, stò aspettando di vedere che queste persone nascano o si rivelino tra la massa: non mi fido ad abbandonare Konoha senza una difesa o una guida. Certo non mi prendete per uno spaccone di bassa lega, ma vi ricordo che siamo noi Guardiani la difesa primaria di Konoha...in caso d'attacco saremo noi quelli in prima linea contro le forze ostili. Capite ciò che vi stò dicendo? Ora come ora la Foglia possiede solo noi...nessun'altra contromisura è stata presa per far fronte al futuro, nemmeno da quando Taki ci ha dichiarato ostilità aperta! Maledizione, che imbranati i nostri neo chunin...posso salvare solo la mia protetta, Shay Hyuga, ma il resto sò che ha combinato solo disastri! Affondò in cagnesco un morso al suo pezzo di carne, l'ultima della serie infinita che aveva ordinato e che man mano scompariva dal tavolo come fosse sabbia al vento.
Poi un brindisi cordinale chiamato dal suo allievo Atasuke, sicuramente unapromessa per Konoha, un Genin dalle potenzialità fuori dal comune che stava facendo passi da gigante: che fosse lui una delle persone che Drake aspettava per far risorgere Konoha? Senza porsi troppe domande, alzò il bicchiere al cielo e brindò con gli altri, buttando giù alla russa quel bicchiere di fredda e giallastra birra: aveva una forte resistenza, donataglia dal suo fisico fuori dal comune, ma sentiva che la visione stava andando un pò per conto suo.Non ti preoccupare ragazzo, mi piace avere compagnai in armeria! Poi con il tuo aiuto potremmo vendere molte più armi e avere molte più chance di lavoro...ricorda che due mani in più fanno sempre comodo. Appena Avrò abbastanza entrate inizierò l'allargamento della struttura, in maniera che renderti onore e darti un posto dove operare senza problemi: tanto ho messo via un grosso gruzzolo che difficilmente vedrò scomparire nel tempo. Hahaha!
Poi ricordati, quando diventerai più bravo con il mestiere sarà un piacere anche proporti il progetto che stò riservando da parecchio tempo...o meglio, da quando sono venuto in contatto con informazioni abbastanza leggendarie sulla lavorazione delle armi. Beh, ma maledizione che cè di male a dirlo subito, giusto? Ho intenzione di recuperare tutti i possibili ricordi delle lavorazioni delle armi mitiche che il nostro mondo custodisce, studiarle in prima persona ed analizzarne il metodo di lavorazione...per raccogliere tutto in un libro, La Lega dei Fabbri.
Un lavoro mastodontico, ma che mi permetterà di viaggiare un pò ovunque per apprendere cose che ora non si vedono più!Disse, prima di rimettersi a mangiare, sicuro che il suo compagno Hyuga avesse altre domande da fare agli altri due: stranamente era molto attivo quella sera e piuttosto che parlare della vita privata, pressava molto su affari interni come l'inefficenza dell'amministrazione e degli attacchi a Konoha; Cosa stava tramando?
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Alexander Hima.
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The_Drake.
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Le parole dello Hyuga erano dure, ma la mente di Drake era radicalmente cambiata in quei mesi di pura solitudine dentro Konoha: solo due volte mise il piedino fuori, in una terra non vicina alla Foglia stessa, e le motivazioni erano legate al rapporto che aveva con i partecipanti a queste missioni; Prima a Kurohai per dare una mano ad Itai Nara, poi ad Iwa per recuperare i soldi che aveva speso per la costruzione della sua armeria e perchè c'era pure il Colosso di Oto.
Sapeva bene che in una scala gerarchica al primo posto c'era il Kage, al secondo il Consiglio, appunto i vecchi nominati dall'amico, e infine l'Amministrazione e che quindi ogni decisione presa dall'ultima nominata poteva benissimo esser corretta o annullata dal consiglio, che poteva addirittura metterne in cattiva luce l'operato aspettando che venisse sostituita con una nuova più controllabile: non era il suo mondo, anche se avrebbe voluto.
Diede un'altro sorso della sua bevanda mentre l'amico finiva il discorso. Ci sono tanti e tanti ninja a Konoha che possono tranquillamente fare esperienza in missione, non esistono i soliti noti che possono sconfiggere le nuove minacce! E' per questo che io "rimango a casa", perchè sò che come noi ci siamo battuti un tempo per le nostre battaglie, le nuove generazioni faranno lo stesso trovando la forza dalle loro esperienze, trovando ispirazione da ciò che noi gli insegnamo. Ho visto finire la mia era quasi un anno fà...è ora che quella nuova sia trascinata da quelle poche persone in grado di prendere il nostro posto. Diventò abbastanza serio in volto, quasi si rinchiudesse in sè stesso. Io rimarrò a Konoha per aiutare i giovani a diventare più forti di me, di te e di ciunque altro si metta nella loro strada..questo aiuterà la Foglia, aiuterà il commercio e le finanze. Impedirò loro di fare gli stessi sbagli che ho fatto io nel mio percorso... Detto questo, percepì qualcosa non andare, infatti bloccò il discorso a metà.
Sentiva che la visione era leggermente rallentata, ma quello poteva ricollegarlo alla birra bevuta fino a quel momento, ma non capiva perchè stesse collassando: eppure con tutto il cibo mangiato avrebbe dovuto tener botta, qualcosa non stava andando come doveva. Maledizione ragazzi non stò capendo più bene cosa stà succendendo, tenete gli occhi aperti... Detto questo cadde di faccia diretto contro il tavolo, frantumando con il coprifronte il piatto che aveva davanti: finendo insomma tra le ossa mangiucchiate e la sugna creata nel piatto fino a quel momento.
Da quel punto in poi non ebbe più controllo del suo corpo e dei suoi ricordi, sembrava di vivere un sogno: anche se tutto ciò che gli appariva davanti era strettamente legato ai pensieri che aveva avuto mentre rispondeva ad Alexander; La sua mente si catapultò indietro nel tempo, facendogli rivivere tutti i suoi sbagli, partendo dal Patto con Diogene, passando infine alla sua ultima missione prima di rintanarsi in sè stesso, dove partito con un team di promettenti Genin si vide privato della possibilità di aiutarli e di uccidere il nemico, venuto solo per lui, che gli aveva mostrato la loro trucidazione.
Non aveva potuto fare nulla in quei frangenti e molte persone erano morte per cose che lui aveva fatto e per gli ideali che fino a quel momento aveva perseguito: se innocenti dovevano perdere la vita per colpa sua e della sua presenza, lui si sarebbe annullato al villaggio cercando conforto nel fare una guida psicologica al resto della comunità.
Un incubo che sarebbe continuato per tutta la durata della sua "sbornia": sperava di risvegliarsi presto, magari nella sua officina o in ospedale, dove avrebbe potuto rimettersi presto e ricontinuare il suo lavoro, unico svago che aveva trovato in quel periodo; Le parole di "Occhi Bianchi" continuavano a tuonargli nella testa: e se stesse veramente sbagliando atteggiamento? Non era di certo un ninja poco combattivo, ma contro questo problema doveva prenderla come al solito, a testa bassa, o doveva perseguire una via di pentimento? Sperava che tutto smettesse...
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Asgharel.
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[Abilità/Potenziamenti/tecniche]~La partenza~
Alla sua domanda fu Drake a rispondere, il quale narrò con abilità ciò che era accaduto sottolineando il fatto che il supporto di Atasuke gli sarebbe stato ben più che utile in quel particolare frangente. Ad ogni parola che sgorgava dalle sue labbra, sembrava farsi vivido il ricordo nella mentre del maestro forgiatore il quale sembrò infervorarsi quasi come se la battaglia fosse efefttivamente alle porte.
In seguito, il giovane riprese addossando la colpa all'amministrazioen di Konoha, troppo inefficente secondo le sue opinioni. Poi riverso la colpa anche sulla massa di nuovi chunin, i quali a sua detta stavano facendo solo guai e provocando solo grane aggiuntive a causa delle loro azioni sconsiderate. Salvò solo una da quell'ondata di infamia, quella che era la sua protetta e che aveva aiutato Atasuke nei primi mesi al suo rientro nel villaggio. Shay Hyuga.«Beh, che dire... Grazie del racconto... Comunque non sono informato sull'operato degli altri chunin, ma di certo Shay è davvero un'ottima persona, è anche grazie a lei ad al suo aiuto che ora sono quello che sono... se non fosse stato per lei probabilmente sarei già morto o sarei diventato un cane randagio come molti altri in cerca di vendetta...»
Non stette a dire di più dato che non serviva dire altro sull'argomento.
Successivamente al brindisi Drake si complimentò ancora una volta con Atasuke, sottolineando che gli afceva piacere avere compagnia giù all'armeria e che la sua presenza, più che un peso era un vantaggio non da poco. Poi, forse per effetto dell'alcool o per la fiducia che aveva nei suoi commensali, svelò ad Atasuke un suo piccolo progetto segreto. Egli gli parlò di un libro, il quale più che un libro pareva essere un'enciclopedia sulle armi leggendarie e la loro creazione in modo da poter ri-costruire tutte quelle epiche armi.«Gran bel progetto... In effetti non mi dispiacerebbe poter brandire una delle armi leggendarie del passato forgiata dalle tue, o meglio... dalle nostre mani»
Non ebbe tempo di inserire un'ulteriore argomento di discussione che Alexander, dall'alto della sua posizione di Amministratore, iniziò a controbattere alle parole di Drake, sottolineando quanto non fosse colpa degli amministratori stessi, piuttosto che dei vecchi, i quali spesso scavalcavano l'amministrazione stessa imponendo le loro idee ed i loro modi di fare, spesso errati, portando a conseguenze ben più problematiche.
Un esempio fu l'invio delle squadre speciali a liberare il team che era stato catturato quel giorno ad Otafuku, cosa che secondo Alexander, ha portato solo ad ottenere meno informazioni dato che Shika nara poteva aver elaborato la loro cattura solo come pretesto per riuscire a raccimolare più informazioni possibili.
La discussione proseguiva, e di contro Drake stesso riprese la difesa del suo punto di vista sottolineando che per lui era tempo di lasciare largo ai giovani mentre per "i soliti volti noti" era anche giunto il tempo di farsi da parte in modo da permettere ai nuovi di divenire i nuovi volti noti.
Poi, come d'un lampo, sia Alexander che Drake niiziarono a sentire gli effetti della sbornia, e forse anche di qualcos'altro. Per primo Alexander iniziò a barcollare con i chiari sintomi di una sbornia e poco dopo a ruota lo stesso rake parve perdere i sensi schiantandosi fragorosamente sul piatto fracassandolo con il corpifronte.
Evidentemente era giunto il momento per lui di portarli via, anche se il dubbio di sbagliare il modo continuava a tormentarlo.°Bene, ora che sono entrambi K.O. è giunto il momento di portarli fuori... Spero solo di non essere vittima di una qualche trappola, altrimenti si che sono fottuto°
Pensò tra se mentre i presenti, incuriositi dalla scena iniziavano a parlottare tra loro puntando il tavolo dove il trio era riunito. Con calma e sangue freddo Atasuke iniziò a placare gli animi, cercando di scollarsi di dosso tutta quel'attenzione che avevano involontariamente ottenuto.«Signori, perfavore, tornate pure ai vostri svaghi... Non avete mai visto due persone ubriache? Evidentemente i miei due amici non reggevano l'alcool come pensavo e ci hanno dato nu po troppo dentro... ed ora, per cortesia, fatevi i fatti vostri!»
Tuonò in conclusione ottenendo finalmente quel minimo di privacy di cui necessitava per lavorare in tranquillità. Per primo prese Drake, il quale era chiaramente quello più fuori uso dei due e con passi costanti lo trascinò fuori prendendolo dal busto e lasciando che i piedi strisciassero ul pavimento. Giunto all'esterno, Atasuke si guardò attorno con attenzione senza vedere nessun carro e nessuna persona.°Cazzo, se mi hanno fregato questa è la volta buona che non mi faccio più rivedere a Konoha!°
Trascinandosi dietro il corpo esanime di Drake, Atasuke iniziò ad aggirare la struttura alla ricerca del fantomatico carro, finchè la fortuna non lo portò a trovare un carro posto sul retro della locanda. luogo anche abbastanza logico dove trovare un carro adibito ad un compito non propriamente ufficiale e regolare.°Bene, spero proprio che sia questo il carro che stavo cercando!°
Il losco figuro che lo attendeva dinnanzi al carro lo fermò immediatamente chiedendo spiegazioni."Hei tu! Che diavolo vuoi da me? E perchè ti stai portando appresso quel cadavere?"
«Sono qui per usare il tuo carro e lui non è un cadavere, ma un mio compagno di viaggio, il terzo lo porterò qui a breve. Entrambi non reggevano l'alcool e si sono presi una bella sbronza, ti basti sapere ciò»
"Ok ragazzo, ma per una situazione come questa, dovrai pagarmi un'extra"
«Come scusa?»
"Ho detto che per trasportare queste due persone Ubriache, mi dovrai pagare un'extra"
«Parleremo del tuo extra alla fine del viaggio quando ci avrai portati alla nostra meta, chiaro?»
"Va bene, ma non provare a fregarmi"
Una rapida occhiata e poi lasciò li drake, lasciando il piacere al conducente del carro di caricarselo sul mezzo mentre Atasuke andava a recuperare Alexander. Il secondo viaggio fu più semplice, soprattutto dato che la cameriera gli diede una mano a portarsi via lo Hyuga, non tanto per cortesia quanto piuttosto per assicurarsi del pagamento per quello che avevano ordinato. Atasuke decise quindi di prelevare il costo dal proprio borsellino in modo da evitare eventuali grane aggiuntive e spiegazioni da dare al risveglio dei suoi due compagni di marcia.[...]
Quando entrambi furono caricati e coperti da una spessa coperta in lana, Atasuke Balzò davanti, affianco al conducente celando il coprifronte e la propria persona sotto al bianco mantello.«Bene, puoi andare»
E dopo uno scossone, il viaggio ebbe inizio.[...]
~Rotta verso Taki - Il Viaggio ed il Risveglio~
Come ombre nella notte il gruppetto avanzava lento, seguendo il passo di quei cavalli da tiro che proseguivano a velocità estremamente ridotta, forse per non attirare l'attenzione o forse per chissà quale altro motivo. Atasuke limitò al massimo i discorsi concentrandosi maggiormente sulle nere ombre che avvolgevano il carro e la strada che lentamenteandavano a percorrere con la sola luce di un lume ad illuminarne il cammino.
Ad ogni metro che afcevano, nuove insidiose ombre venivano proiettate dagli alberi, ed ogni minimo rumore dietro ad ogni singolo cespuglio attirava la sua attenzione, già al massimo ma soprattutto resa ulteriormente fine dall'ambiente pericoloso verso cui si stavano dirigendo.
Quasi sperava di non dover passare la notte insonne, tuttavia sembrava proprio che non potesse permettersi il lusso di dormire per quella notte. Con buona fortuna si poteva concedere un rapido pisolino al mattino seguente, cosa che in effetti poteva ritornare utile al suo scopo.
Nonostante l'agitazione e i sospetti pericoli, lungo la via non vi furono ostacoli concreti, ne furono avvistate sentinelle di Taki pronte ad allertare di un eventuale nuova invasione accademica. Raggiunto ormai il limitare del villaggio della Quercia, confinante con il territorio di Taki, Atasuke però fece fermare il carro.«Un attimo... Prima voglio verificare che non vi siano trappole o sentinelle di Taki nelle vicinanze»
Osservò con attenzione la zona, infrattandosi anche alcuni attimi nella foresta alla ricerca di eventuali trappole o sentinelle poco silenziose, tuttavia la strada era libera e non vi era nessuno ad attenderli.
Uscì quindi mentre la luna già illuminava l'ambiente attorno a loro con il suo candido colore per segnalare al carro che poteva proseguire e di li avanzarono ancora fino a raggiungere una piccola radura isolata dove terminava il loro viaggio.
L'alba era ancora lontana e ciò poteva garantire ad Atasuke almeno qualche ora di sonno prima di dover dare il via vero e proprio alla missione. Aiutò quindi il trasportatore a scaricare i corpi ancora svenuti di Drake e Alexander per poi poggiarli alla base di un salice li vicino.«Bene allora... Grazie dell'aiuto, ora puoi tornartene a casa ed eventualmente tornare se ti è stato chiesto di fare ciò»
"Non dimentichi qualcosa ragazzetto?"
«Non direi, no»
"Si invece, hai dimenticato di darmi il mio extra per il lavoro sporco"
«Ah, già... il tuo extra... Tranquillo, ti pagherà colui che ti ha pagato per questo lavoro»
"No, io non ci sto piccolo ninja da strapazzo"
«Molto bene allora... Prendi queste»
Disse mostrando all'avventore un sacchetto pieno di sassi tramutati in monete d'oro. Ovviamente Atasuke non aveva alcuna intenzione di pagare quel tizio, infatti quelle "monete" in realtà non erano altro che un ammasso di sassi che aveva raccolto nella foresta quando aveva eseguito la sua perlustrazione e che aveva trasformato tenmporaneamente in monete d'oro grazie ad un suo ninjutsu. [Slot Tecnica] Stette quindi bene attento a richiudere il sacchetto prima di consegnarlo, in modo che allo sciogliersi della tecnica l'avventore non fosse in grado di rendersi conto della controtruffa.«E ben chiaro... Non ti azzardare a provare a contarle finchè non sei fuori dal villaggio, tutto questo luccichio potrebbe attirare persone poco raccomandabili e ne io che tu vogliamo fare spiacevoli incontri»
"Non si preoccupi, farò come mi avete chiesto"
°Molto bene°
Pensò infine salutando con appena un cenno il suo interlocutore prima di vederlo svanire nelle tenebre con il suo carro.
Preciso e meticoloso, Atasuke iniziò ad elaborare un banale piano per cercare di lasciare una traccia utile a giustificare il loro rapimento ed il motivo per cui si trovavano li. Decise quindi di sfruttare una delle sue carte ninja, in modo che la sua scrittura non fosse rintracciabile e lasciò quindi inciso su una carta il motivo di quell'anormale convocazione.CITAZIONEPer ordine del consiglio Accademico, in accordo con il consiglio degli anziani di Konoha, il vostro team è stato selezionato ed inviato al villaggio della quercia, poco distante dai territori di Taki, per svolgere una missione di importanza fondamentale. Date le vostre abilità abbiamo ritenuto che eravate i migliori tre elementi per portare a termine questo semplice quanto importante compito. Voi dovrete dirigervi a Taki per una missione di esplorazione e dovrete indagare su alcuni fatti poco chiari. L'amministratore Alexander Hyuga è informato sui dettagli, quindi potrete chieder a lui maggiori informazioni. Se vi state chiedendo il perchè di questa particolare convocazione in misisone, per ora possiamo solo dirvi che era necessario agire in questo modo.
Terminata la scrittura della carta, rimanevano ancora 3/4 ore prima dell'alba ed Atasuke decise bene di impiegarle a dormire al fianco dei suoi due compagni nell'attesa del sole del mattino, cercando di riposare e recuperare il chakra che aveva speso, seppure ne avesse speso pochissimo.[...]
Giunte finalmente le ore del mattino, i rossi raggi che il rosso sole nascente sprigionava andarono ad illuminae gli occhi di Atasuke svegliandolo in maniera anche alquanto brusca. Un po con recitazione ed un po perchè era effettivamente stordito a causa delle poche ore di sonno, Atasuke svegliò il resto del team scuotendoli delicatamente e chiamandoli entrambi per nome.
Quando poi questi si furono svegliati, Atasuke avrebbe brevemente spiegato loro che cosa era capitato e perchè erano li.«Pare che l'accademia ci abbia forzatamente trascinati in una missione... L'altra sera ci hanno drogati tutti e tre e ci hanno trasportati fino a qui. Non sono sicuro di dove ci troviamo, ma a giudicare dal messaggio che ci hanno lasciato, direi che siamo al villaggio della quercia, sul confine con Taki.»
Con tono leggermente confuso chiese poi che cosa il team pensasse di fare, intanto passò loro la carta ninja che aveva inciso nella notte facendo leggere ai suoi due compagni la "prova" di ciò che diceva. [Abilità]
Quando poi tutti e due ebbero letto il messaggio, Atasuke avrebbe ripreso la parola chiedendo, a ragion veduta, che cosa intendessero fare.«Beh, dato che siamo qui, non vedo perchè tornarcene a casa, anche perchè se ci hanno portato qui con la forza, non credo si asterranno dal farlo nuovamente in futuro dovessimo mai rientrare a mani vuote... Voi che ne pensate? Ma soprattutto... Alexander... Ci faresti l'onore di spiegare che cosa sta succedendo?»
Concluse coscente del fatto che Alexander era in effetti stato convocato dall'accademia per una missione segreta a Taki. Informazione che l'uomo incappucciato aveva elargito spiegandogli lo scopo della missione.
Ora non restava che ascoltare e decidere il da farsi..