Danni Collaterali

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  1. Kalastor
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    Danni Collaterali
    Prefazione



    All'inizio erano state delle semplici scaramucce fra alcuni gruppi di briganti ed i Ninja Accademici di stanza al confine fra il Paese della Terra ed il Paese dell'Erba. I criminali attaccavano le truppe dell'Accademia mentre si spostavano, le impegnavano in scontri di breve durata e poi si ritiravano senza subire grosse perdite. Nel giro di qualche settimana però la strategia cambiò e quelli che inizialmente sembravano bande disorganizzate divennero un vero e proprio esercito, in grado di affrontare direttamente i reparti Accademici infliggendo loro gravi danni e soprattutto catturando molti prigionieri. Nello stesso periodo iniziarono gli assalti ai villaggi civili della regione, costringendo così gli accademici a spezzare in due un fronte già in crisi. Dopo appena un mese dall'inizio delle ostilità, l'intero confine divenne teatro di scontri sempre più sanguinosi che richiesero l'invio di un massiccio contingente a supporto dei Ninja costretti alla ritirata. Al secondo mese lo schieramento nemico cominciò finalmente a cedere terreno, per poi essere ricacciato dentro il territorio dell'Erba e finalmente essere messo in rotta. Nonostante il loro coinvolgimento fosse palese, i Daymio dell'Erba negarono tassativamente di aver armato o favorito in qualunque modo i gruppi mercenari responsabili di quella serie di attacchi ed il il tutto si risolse in un nulla di fatto. Pur avendo riportato una vittoria, l'esercito accademico non riuscì ad impedire che la coda dell'esercito nemico si frantumasse in una miriade di piccole divisioni che si dispersero rapidamente nel territorio. Feriti, affamati ed impossibilitati a ritirarsi in quanto tagliati fuori dal resto dell'esercito, i soldati allo sbando cominciarono così ad attaccare i villaggi, depredandoli di cibo e denaro e commettendo ogni sorta di atrocità sui cittadini indifesi.

    [...]


    « Ben arrivate, reclute! Ditemi nome, grado e provenienza! »



    A parlare era un Jonin di Konoha. Aveva corti capelli corvini stretti in una bandana sulla quale spiccava il simbolo della foglia e vestiva la classica divisa Ninja del suo Grado. Aveva gli occhi castani ed una cicatrice che andava dal labbro inferiore destro sino al mento, dando un'aspetto un pò sghembo al sorriso spavaldo che aveva assunto all'arrivo dei ragazzi. Il viaggio per loro era stato abbastanza lungo e dopo essere stati riuniti in Accademia erano saliti assieme a molti altri giovani Ninja su alcune carovane appartenenti ad un convoglio non molto grande. Erano arrivati che ormai era notte inoltrata. La loro destinazione era nella parte nord ovest del Paese del Fuoco ed il campo base era stato allestito in un'ampia radura al limitare di una foresta di querce e consisteva in una mezza dozzina di tende più altre tre per la logistica. Non c'erano feriti ed i Ninja che si trovavano al suo interno erano chiaramente dei reparti di supporto, in quanto gestivano le comunicazioni, il trasporto dei rifornimenti e non sembravano affatto il tipo di persone adatte al combattimento in prima linea. Ad eccezione ovviamente dell'uomo che li aveva accolti.

    « Vi spiego la situazione in breve. Come saprete stiamo cercando da giorni di bonificare questa regione, perchè alcuni di quei ratti bastardi hanno sfondato il nostro sbarramento ed ora stanno seminando il caos. Saccheggiano o bruciano tutto quello su cui riescono a mettere le mani e se non li fermiamo subito ammazzeranno un sacco di persone innocenti prima di spostarsi a Nord verso il Paese delle Cascate, e noi non vogliamo che questo accada. Abbiamo individuato un piccolo gruppo in un villaggio a sud ovest di qui. A quanto riportano gli esploratori si tratta di una dozzina di mercenari ed un massimo di tre Ninja. Prima di arrivare lì hanno attaccato una carovana mercantile ma la scorta armata si è rivelata più agguerrita di quanto credessero ed hanno subito alcune perdite. Per vendicarsi hanno ucciso tutti tranne due donne ed un uomo anziano, ed ora stanno recuperando le forze, gozzovigliando ed uccidendo gli abitanti del villaggio. Il vostro obbiettivo primario è eliminare il nemico e garantire la salvaguardia dei civili. Dei tre ostaggi non sappiamo ancora nulla, ma sarebbe bene che li recuperaste, anche se non è una priorità. Se qualcuno dei mercenari si arrende arrestatelo, altrimenti uccideteli tutti, senza lasciarne scappare nemmeno uno. Kuroi Gumo di Oto sarà il vostro Caposquadra, se non avete domande da farmi andate a dormire, avete quattro ore prima della partenza. »

     
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30 replies since 19/5/2012, 01:14   571 views
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