Danni Collaterali

Livello D

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  1. ¬Wex
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    Capitolo II: la marcia



    Viaggiando ci s'accorge che le differenze si perdono:
    ogni città va somigliando a tutte le città,
    i luoghi si scambiano forma ordine distanze,
    un pulviscolo informe invade i continenti.

    -Calvino



    Saranno state le 23...si era svegliati all'alba della notte dopo 3-4 ore di riposo; quanto meno era riuscito a dormire un po' recuperando parte delle proprie forze. E' strano come a volte dormendo così poco al risveglio ci si sentisse più attivi che dopo un lungo riposo; meglio così anche se la sua esperienza d'insonne lo metteva in guardia contro quell'illusione: ora si sentiva reattivo e in forze ma quel suo stato di salute non sarebbe durato a lungo, il corpo non aveva avuto il riposo materiale di cui realmente necessitava.

    "Meglio sbrigarsi..."


    Masayuki si alzò alla ricerca di uno specchio d'acqua che fortunatamente trovò a pochi metri dal suo giaciglio improvvisato, si sciacquò la faccia un paio di volte per cancellare i segni concreti di quella pessima dormita e per svegliare la mente ancora assopita: doveva essere lucido. Asciugatosi con un angolo della sua tunica, non pontendosi permettere lussi particolari era utilizzata all'occorrenza come straccio di fortuna, la indossò sopra i suoi vestiti leggeri e si diresse verso i suoi compagni.

    Al primo colpo d'occhio gli parve che sia lo studente di Suna sia il Genin di Oto avessero passato le preziose quattro ore di riposo svegli a vegliare.

    "Peggio per loro, avranno bisogno di forze e di membra riposate speriamo riescano a fare ciò che devono senza intralci." si limitò a pensare.

    «Buongiorno...» esordì.

    Un esordio piuttosto infelice a dirla tutta in quanto era sera inoltrata ma si sa che le abitudini giocano brutti scherzi, anche se in effetti la loro "giornata" iniziava ora: un errore tutto sommato scusabile.
    Dunque si accinse ad approcciare un pasto a dir poco frugale anche se non riuscì a mandare giù quasi niente; in parte contribuì la qualità del cibo ma il problema principale era che aveva lo stomaco chiuso e sebbene esternamente fosse calmo, la tensione si faceva sentire.

    In breve tempo furono tutti pronti a partire e si incamminarono per la strada prestabilita. Procedevano compatti vero la loro meta.
    Il jonin della foglia aveva spiegato al gruppo la sera prima cosa avrebbero dovuto fare: la direzione era ovest-nord-ovest, avrebbero dovuto procedere per una decina di chilometri per raggiungere il villaggio il quale era situato ai piedi di una collina coperta da una fitta foresta. Non avevano altre informazioni ma ne potevano trarre altre per agevolare la loro missione: la collina, la foresta e la notte sarebbero stati tutti elementi molto vantaggioso strategicamente che se avessero sfruttato a dovere ne avrebbero tratto vantaggi notevoli. Noi saremmo stati quelli che avrebbero attaccato, noi li avremmo colti di sorpresa, noi saremmo state le lame nel buio, gli incubi della loro notte.

    « Compagni, vorrei conoscere le vostre abilità. Combattenti da Corpo a Corpo, maestri di Ninjutsu. Ditemi tutto. Ci aiuterà. Per quanto mi riguarda, io prediligo la lunga distanza. Ma penso si possa notare dal mio arco.. »

    Così aveva parlato il loro caposquadra, mettendo in mostra il suo arco.
    Finalmente qualcuno aveva rotto il silenzio in quel gruppo taciturno. Masayuki prese subito parola senza aspettare che altri rispondessero prima di lui.

    «Io posso contribuire con i Ninjutsu tipici del mio Villaggio: posso far calare e controllare una fitta nebbia per poter disorientare l'avversario, all'interno della quale mi posso muovere a piacere con grande rapidità, o creare un elevato numero di cloni scuri come la pece per portare a termine utili diversivi. Conosco inoltre un paio di Genjutsu adatti a distrarre chi mi trovo ad affrontare. In sostanza non sono un combattente da duri e ravvicinati scontri fisici, nè tantomeno un grande esperto di jutsu offensivi: preferisco disorientare i miei nemici, sfruttando gli elementi a me affini, celandomi alla sua vista per poi colpire. Prediligo la strategia alla forza bruta: penso che un singolo colpo ben piazzato ma meditato dia più risultati di spettacolari Ninjutsu elementali usati senza raziocinio. Parlo nel limite delle mie ancora scarse conoscenze ovviamente...»


    Quel che aveva da dire era finito: aveva esposto in breve le sue capacità; ora era curioso di sentire gli altri suoi compagni cosa avrebbero svelato riguardo le proprie potenzialità...
    Se si era immaginato con sufficiente chiarezza la situazione al Villaggio stava incominciando ad elaborare qualche strategia efficace..





     
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30 replies since 19/5/2012, 01:14   571 views
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