Amici e Parenti

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  1. Asgharel
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    ~Riposo pomeridiano~


    Erano passati alcuni giorni dal suo ritorno al villaggio dopo la pericolosa avventura al fianco di Shay a caccia del suo passato. Erano molte le cose che aveva appreso, tuttavia molte ancora doveva apprenderne su quel torbido passato che lo assillava, quindi Atasuke decise di dirigersi verso il centro di konoha per rilassarsi e per cercare, per una volta, a non pensare a nulla.
    Con tranquillità estrema uscì di casa e si diresse verso il centro buttando qa e là un occhiata guardando i passanti, i bambini che si rincorrevano come dei disperati per la strada e i negozi con i loro prodotti. Tuttavia ad ogni passo che faceva nella sua mente nascenvano idee e pensieri che vagavano ovunque, dal suo passato al suo presente e finoa pensare al suo futuro, finchè non si fermarono su alcune cose che ricordava di poter chiedere a Shay

    °Che bella giornata... Chissà se è capitato qualcosa di interessante oggi alle mura...°


    Con quell'idea in testa si diresse alle mura dove sapeva lavorare Shay e dove magari avrebbe anche incontrato Drake, il capo delle guardie, dato che era una un po che meditava di diventare un guardiano alle mura.
    Passarono alcuni minuti prima che con quel passo potesse raggiungere le mura della città e giunto sul posto chiese a un guardiano presente se Shay era di turno o meno.

    «Scusi, sa dirmi se Shay Hyuga oggi è qui di turno?»

    "No, mi spiace ragazzo, oggi non c'è. Non so se è perchè ha finito il turno o se perchè oggi ha il giorno libero. Comunque se vuoi puoi chiedere dalla guardiola"

    «Ok, grazie»


    Si diresse quindi alla guardiola dove un'altra guardia con fare poco gentile gli chiese di andarsene senza stare a rompere le scatole.

    «Mi scusi, stavo cercando una persona e mi hanno detto di venire a chiedere qua... Sa dirmi per caso dove possa essere Shay Hyuga?»

    "Shay Hyuga? Si, ha finito il turno un paio d'ore fa, mi pare che avesse un appuntamento alla sala del the o da quelle parti con una Uchiha, non chedermi il nome perchè non me lo ricorso, e ora sparisci!"


    Atasuke salutò rapido con un inchino chidendosi la porta alle spalle. Sarebbe satto odioso farsi odiare prima ancora di essere reclutato tra le guardie del villaggio. Senza indugio poi si diresse verso la sala da the sperando di incontrare li Shay e magari la misteriosa Uchiha di cui aveva parlato il guardiano.

    [...]


    ~Alla sala da The~


    Atasuke era alla fien giunto alla sala da the. Non ricordava di essere mai stato in quel posto a causa della sua avversione gustativa a quella sostanza. Non era mai riusito a farsi piacere il the, ma ricordava bene le piacevolissime bevute di caffè al mattino per svegliarsi o alla sera con gli amici quando si stava alzati fino a tardi a perdere tempo. Un po titubante entrò cercando con lo sguardo la sua amica, finchè non la vide seduta con un'altra a gustarsi un the.
    Con fare garbato si avvicinò cercando di non essere di troppo disturbo e sperando di non essere troppo invadente.

    «Ciao Shay... Spero di non disturbare... Volevo parlarti, se possibile...»


    Disse sorridente prima di rivolgersi invece all'amica.

    «Spero di non essere troppo invadente, io sono Atasuke Uchiha e... ma... aspetta un attimo... Noi due non ci siamo forse già visti da qualche parte?»


    Egli si riferiva agli eventi trascorsi diverso tempo addietro ricordando l'assalto ad Otafuku dove la giovane ragazza era nel team a cui lui doveva coprire la schiena.
     
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  2. S h a y
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    Amici e Parenti.

    Fine del turno! Un pò di riposo non gusta mai specie davanti ad una deliziosa tazza di cioccolata calda fatta sul momento da gustare in compagnia della tua migliore amica. Erano cose di rara bellezza che non tutti riuscivano ad apprezzare in quei giorni di tumulto. Avevo appena appoggiato le labbra sulla tazza quando la voce di Atasuke mi risvegliò dal torpore della mia piccola bevanda al cacao. - Hm?.. Yo, Ciao Atasuke! - Salutai sorridendo. - Oh.. giusto non credo di avervi mai presentato ufficialmente.. ehm scusate.. allora, Atasuke, Miyori, Miyori Atasuke.. Anche lei è una Uchiha.. siete parenti ehehe.. - Sorseggiai un pò di cioccolato invitando poi il giovane Shinobi ad unirsi al nostro tavolo.

    - Stanno arrivando dei pasticcini, vuoi unirti a noi per fare due chiacchiere? Ultimamente c'è un via vai di gente alle mura che non ho tregua nemmeno per studiare qualcosa di medicina.. ahh.. speriamo solo che Drake torni presto altrimenti mi sobbarcherò tutto quel lavoro fino a morire.. - Sospirai, fintamente demoralizzata dalla situazione. Nella realtà dei fatti mi piaceva quel lavoro, anche se dovevo starmene ore al gelo e alle intemperie più bastarde di madre natura. - Ah.. dicevi di volermi parlare, è una cosa privata o puoi parlarne davanti a Miyori? Lei è come una sorella per me quindi non temere se devi dirmi qualcosa di importante.. -

     
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    [color=red]<b>«Parlato di Miyori Uchiha»


    La sala da the di Konoha con il passare del tempo si era trasformato nel nostro angolo di tranquillità, dove io e Shay potevamo rilassarci, lasciando all'esterno le preoccupazioni degli ultimi tempi.
    Quel giorno avevo ordinato una particolare tisana, il cui sapore era dovuto al tipo di fiore che veniva messo in infusione.
    Si trattava di attendere che il bocciolo schiudesse i suoi petali, rilasciando nell'acqua calda il suo aroma profumato.
    Da quando mi avevano portato la tazza di porcellana, finemente decorata con motivi geometrici, sembravo una bambina in attesa di vedere una meraviglia della natura.
    La mia amica, invece, aveva optato per una fumante tazza di cioccolata, che già dall'odore prometteva di essere deliziosa.
    Il bocciolo si era appena tramutato in fiore, quando qualcuno attirò l'attenzione di entrambe.
    Sollevai lo sguardo nella direzione del nuovo arrivato.
    Mi ricordavo di lui, la nostra missione ad Otafuku, le sue parole gentili...
    Lasciai a Shay la parola, mentre ci presentava, chiedendo al giovane di unirsi a noi e di essere libero di esprimersi anche davanti la mia persona.


    Lei è come una sorella per me...

    Significava che per lei non esistevano segreti tra noi.
    La completa fiducia, qualcosa di così raro al mondo...
    Un significato prezioso, che mi aveva commosso, facendomi arrossire.

    Mi alzai in piedi, sistemando con una mano le pieghe del kimono bianco con intarsi in rosso e un motivo floreale ad ornare i bordi.


    «Atasuke san, è un piacere rivederti. Si, ci siamo già incontrati in occasione della nostra missione.» Osservai gentilmente, accennando ad un sorriso, rivolendogli un inchino.
    Le ciocche di capelli, che non erano state fissate sulla sommità della testa dal fermaglio finemente cesellato, scivolarono avanti incorniciando il mio volto, celando in parte l'imbarazzo che ancora non era scomparso dalle gote.
    «Se preferisci restare per qualche istante a conversare in privato con lei, posso andare a prendere io le ordinazioni. Gradisci una bevanda, per accompagnare i pasticcini?» Aggiunsi, sempre in tono educato.
     
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  4. Asgharel
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    ~Sala del The - Facciamo due chiacchere~


    Come al solito shay era molto accogliente e senza porsi problemi fece le presentazioni per poi invitarlo a fermarsi con loro per gustarsi i pasticcini in arrivo.
    Myori Uchiha, la giovae ragazza che aveva "incontrato", per così dire, alla missione ad Otafuku si dimostrò estremamente educata e gentile salutandolo con un inchino.

    «è un onore fare finalmente la tua conoscenza Myori. Devo ammettere che non di rado Shay mi aveva parlato di te ed in effetti ero molto curioso di conoscerti, comunque accetto il vostro invito e spero di non arrecare troppo disturbo»


    Rispose alle due con un dolce sorriso misto ad un breve inchino cavalleresco verso Myori. Mai avrebbe lasciato che qualcuno si inchinasse a lui senza che ricambiasse a sua volta.

    "Ah.. dicevi di volermi parlare, è una cosa privata o puoi parlarne davanti a Miyori? Lei è come una sorella per me quindi non temere se devi dirmi qualcosa di importante.."

    "Se preferisci restare per qualche istante a conversare in privato con lei, posso andare a prendere io le ordinazioni. Gradisci una bevanda, per accompagnare i pasticcini?"

    «Giusto... Come stavo dicendo dovrei chiederti delle cose, nulla di particolare o di privato, anzi... potrebbe anche darsi che al cosa possa in un futuro interessare entrambe. Comunque ti ringrazio Myori per la tua cortesia, ma non serve, al più chiederò qualcosa quando arriveranno i pasticcini... Ma tornando all'argomento portante... In breve volevo chiederti un favore, vorrei che mi presentassi Drake...»


    Una breve pausa si interpose tra le parole di Atasuke dando un senso di suspance alla scena.

    «Rammenti quando arrivai al villaggio e ti parlai del mio interesse verso l'arte del fabbro e tu mi parasti dell'armeria fairy tail? Bene, ora credo di avere il tempo e la voglia sufficenti per apprendere da drake l'arte della forgiatura... Inoltre se non ricordo male lui è anche il capo delle guardie alle mura e diciamo che un lavoro alle mura mi farebbe comodo»


    Attese poi una risposta dall'amica per poi rivolgersi a Myori con argomenti "meno seri" e più "colloquiali".

    «Quindi noi due apparteniamo al clan Uchiha... Devo ammettere che non conosco molti Uchiha e mi fa sempre piacere fare delle conoscenze...»


    In un attimo Atasuke cambiò di sguardo diventando leggermente dubbioso. I suoi occhi avevano notato le particolari iridi della giovane e la cosa attirò la sua attenzione. Chiunque li stesse osservando da lontano avrebbe capito che il giovane era stato rapido dallo sguardo della ragazza, tuttavia il reale motivo non era un "colpo di fulmine" bensì curiosità mal celata che sfociò in un breve domanda.

    «Ma... Perdonami l'irruenza... Posso chiederti di parlarmi dei tuoi occhi? Converrai anche tu che non è cosa comune vedere una persona con due iridi diverse... ed in effetti la cosa è particolare, interessante e non stento a dire che è anche molto attraente»


    Disse sorridente cercando di sembrare il meno aggressivo possibile. Magari non vi erano informazioni "pericolose" dietro a quegli occhi particolari, tuttavia aveva notato come la giovane era arrossata al precedente inchino ed aveva intravisto una sorta di timidezza in lei che doveva essere presa nel modo corretto, altrimenti il rischio che ella si chiudesse era estremamente alto.
     
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  5. S h a y
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    - Presentarti Drake dici?.. Beh non è un problema è il mio Sensei nonché datore di lavoro e amico.. o l'incontrario ma non importa insomma si, penso che is possa fare! - Sorrisi. - Però renditi conto che è ossessivo nel suo lavoro ed è gelosissimo dei suoi segreti, solamente io ho potuto sistemare l'armeria prima che fosse completa essendo sua allieva, per gli altri era off Limits.. ma.. - Alzai l'indice. - .. forse è l'ora che si prenda un allievo non solo come Ninja ma anche come fabbro.. i mastri forgiatori sono sempre più rari e nemmeno io so dove ha appreso la sua arte Jo. - Feci una lunga pausa, non sapevo bene come avrei fatto a convincere il ranoso a sbottonarsi con Atasuke ma qualcosa mi sarei dovuta inventare, magari sul momento, per rendere al maglio la situazione volevo che ci fosse anche lui presente in modo che non andassi a parlare per conto del signor invisibile.

    - Stai cercando di rubarmi il posto di lavoro? Ho una famiglia da mantenere, Sai? - Scoppiai a ridere pensando a quanto, purtroppo, prendevo di stipendio. - Ma si.. sono sicura che saresti un guardiano diligente e premuroso, forse è tempo che mi dedichi esclusivamente all'ospedale.. o apra un'attività per conto mio dove passare il tempo che prima spendevo alle mura.. penso proprio che ti aiuterò in questa impresa. - Gli sorrisi amichevolmente, appoggiandogli una mano sulla spalla per rasserenarlo il più possibile.

    Poi, mentre discuteva con Miyori, lo trovai un pochino invadente, in modo simpatico naturalmente, ma tendevo ad essere iperprotettiva con la mia sorellina. - Hey.. non fare l'omino marpione Atasuke.. - dissi ridendo sotto i baffi. - Miyori è una ragazza d'oro.. -

     
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    Amici e Parenti, parte 2

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    [color=red]<b>«Parlato di Miyori Uchiha»


    Una volta appurato che la mia presenza non fosse d'intralcio per gli argomenti di cui Atasuke san voleva trattare con Shay, tornai a sedermi al mio posto.
    Non intervenni nei loro discorsi, mantenendo un educato silenzio, cercando di restare in disparte, ma nello stesso tempo rivolgendo quel giusto interesse nelle loro parole per evitare sorpresa qualora si fossero rivolti alla mia persona.


    «Quindi noi due apparteniamo al clan Uchiha... Devo ammettere che non conosco molti Uchiha e mi fa sempre piacere fare delle conoscenze...»

    Rimasi interdetta riguardo il suo commento.
    Non mi sembrava che il clan contasse pochi membri tra le sue fila, eppure era come se gli Uchiha fossero dei solitari. Certo non potevo dirlo con certezza, ma sia Sasori san ed ora Atasuke san mi avevano dato questa impressione.
    E in fondo io stessa non stavo lottando giorno dopo giorno contro il mio riserbo eccessivo?
    Che si trattasse di una qualche eredità legata alla nostra linea di sangue?
    Sopirai tra me, il lato paterno riusciva in qualche modo a confondermi.
    Ma non riuscii a replicare, non dopo la sua osservazione.


    «Ma... Perdonami l'irruenza... Posso chiederti di parlarmi dei tuoi occhi? Converrai anche tu che non è cosa comune vedere una persona con due iridi diverse... ed in effetti la cosa è particolare, interessante e non stento a dire che è anche molto attraente»

    L'iride cremisi...
    Impallidii e per un istante mi sentii mancare il terreno sotto i piedi.
    Per fortuna che ero seduta.
    Con Shay non avevo segreti, per cui mi ero levata la lente che mi stava dando fastidio a causa del pulviscolo finito nell'occhio.
    Era nelle mie intenzioni di andare a pulirla, ma nel mentre tra ordinazioni e il suo arrivo, me ne ero completamente scordata.


    Dannazione!

    Avevo abbassato la guardia.
    Non era da me.

    Sentii a malapena la voce della mia amica che cercava di proteggermi.
    Fui grata delle sue parole, avevo bisogno di un pochino di tempo per riprendermi.


    «I miei occhi dici? E' un caso di eterocromia. Li ho di quel colore dalla nascita. In genere celo la pigmentazione rossa con una lente, per non sembrare una curiosità... Mi imbarazza un po' non essere considerata una ragazza qualsiasi per via di questa curiosità genetica. Se non ti dispiace preferirei che questa cosa rimanesse un segreto. Scusami, ma ci sono cose di cui preferisco mantenere il riserbo più assoluto. Shay sa di questa mia peculiarità, perché è come una sorella maggiore per me; ma ha dovuto faticare non poco per rompere le barriere che tendo a creare.» Ammisi con la massima sincerità.

    E forse la mia amica era riuscita a rendermi anche un po' più loquace rispetto ai primi tempi in cui ero giunta a Konoha.

    Sperai che quell'episodio restasse circoscritto a noi tre.
    Purtroppo Atasuke non poteva sapere quanto fosse pericoloso per me se si fosse saputo in giro dell'esistenza di ragazza dalle iridi bicolore.
     
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  7. Asgharel
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    ~Segreti e Favori~


    Shay si dimostrò molto collaborativa accettando di buon grado la richiesta d'aiuto di Atasuke nel cercare di avere un supporto per convincere Drake a prenderlo come apprendista nell'arte della forgiatura, oltre che ad aiutarlo per diventare un guardiano alle mura di Konoha.

    «Ti ringrazio molto del tuo aiuto Shay»


    Con poche parole e con un accenno di inchino verso l'amica la ringraziò prima di rivolgersi a Myori rendendosi conto di aver sbagliato qualcosa divenendo fin troppo irruento.

    "Hey.. non fare l'omino marpione Atasuke.. Miyori è una ragazza d'oro.."

    «Ma... Io... veramente... Non volevo intendere...»


    Sbuffò arrossendo lievemente sentendosi interdetto da quelle parole e notando che la stessa Myori dimostrava un certo senso di inadeguatezza alla situazione, come se la avesse scoperta svelando un qualcosa di proibito o più banalmente mettendola poco a suo agio su un argomento di cui non voleva o non poteva parlare.

    "I miei occhi dici? E' un caso di eterocromia. Li ho di quel colore dalla nascita. In genere celo la pigmentazione rossa con una lente, per non sembrare una curiosità... Mi imbarazza un po' non essere considerata una ragazza qualsiasi per via di questa curiosità genetica. Se non ti dispiace preferirei che questa cosa rimanesse un segreto. Scusami, ma ci sono cose di cui preferisco mantenere il riserbo più assoluto. Shay sa di questa mia peculiarità, perché è come una sorella maggiore per me; ma ha dovuto faticare non poco per rompere le barriere che tendo a creare."

    «Certamente, sta pure certa che con me il tuo segreto è al sicuro... Se poi non ti dovessi fidare, potrei sempre sigillare l'argomento con un sigillo piazzato sulla lingua...»


    Disse scherzosamente accennando alla tecnica che conosceva grazie alla quale poteva sigillare un argomento impedendo chiunque fosse stato marchiato di parlare di quell'argomento per ore. In eterno se questo era apposto sulla lingua. Il suo tono era cordiale allo scopo di alleggerire la tensione e magari strappare un sorriso dalle due ragazze.

    «Comunque... Vorrei dirti un'ultima cosa sui tuoi occhi prima di chiudere il discorso... Personalmente, non credo che possano essere i tuoi occhi a renderti una ragazza "normale" o meno, quanto le tue azioni, il tuo modo di pensare ed agire. Inoltre personalmente non vedo perchè tu voglia nascondere tale peculiarità, tuttavia non ho intenzione di indagare oltre sulla cosa. Peccato, devo ammettere che sei molto carina con le due iridi di colore diverso. Detto ciò ti prometto che non torno più sull'argomento»


    Con un dolce sorriso stampato in faccia Atasuke cercò di rimediare al problema che aveva involontariamente ed anche inconsciamente generato, ma di cui si era comunque accorto, forse, in tempo. Prima che potessero proseguire con il discorso arrivò l'ordinazione delle due ragazze e quindi Atasuke aggiunse gentilmente la sua richiesta.

    «Signorina, mi scusi... Mi potrebbe portare un buon caffè? La ringrazio»


    Sorrise ancora prima di rivolgersi nuovamente alle due ragazze per portare avanti quella breve disquisizione, oltre che guadagnare tempo per gustarsi il caffè.

    «Prima che tu possa commentare di nuovo... No, non sto facendo il marpione e come ben sai non è mia intenzione esserlo»


    Disse a shay con tono deciso senza tuttavia sforare da quel clima di amicizia e tranquillità.

    «Bene allora... Mi accompagnereste da drake più tardi o preferireste posticipare a domani o ad un altro momento? In fondo se avevate già altri impegni comprendo bene che sia problematico accontentare così all'improvviso le mie "richieste" ed odio essere di disturbo...»


     
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    Amici e Parenti, parte 3

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    [color=red]<b>«Parlato di Miyori Uchiha»


    Per un istante mi domandai quanto avrebbe mantenuto la parola se lo avessi pregato di sigillare per sempre quel suo ricordo.
    Il suo era un modo per alleggerire quella tensione che, involontariamente, la vista del mio occhio cremisi aveva provocato.
    Ma per quanto quell'iride fosse molto più problematica di quello che potesse supporre Atasuke san, non ebbi il cuore di pretendere da lui un tale gesto di lealtà.


    «Mi fido della tua promessa. Non desidero che alcun sigillo ti forzi a mantenerla. E' giusto resti una tua libera scelta.» Dissi in tono educato.

    Arrossii ancora una volta sul suo gentile commento riguardo la peculiarità delle mie iridi. Non l'avevo mai vista sotto quell'ottica.
    Purtroppo per lui non sapeva quanto ciò che lui trovava attraente per me fosse fonte di grande pericolo.
    La mia personale maledizione.


    «Grazie...» mormorai con la voce ridotta ad un sussurro.

    L'arrivo della cameriera con i nostri pasticcini mi diede un po' di tempo per cercare di uscire fuori dal mio imbarazzo.
    Per quanto ciascuno di noi fosse in grado di servirsi da solo, presi il vassoio con i dolci e con cortesia lo offrii prima all'ospite, poi a Shay.
    Sperai che la mia amica comprendesse che il mio fosse un gesto per scusarmi dei problemi che avevo causato.


    «Prego, sono molto buoni.» Osservai, lasciando affiorare sulle labbra un lieve sorriso.

    Non pensavo che Atasuke san fosse un... marpione... sebbene fosse un termine poco usato dalle mie parti.


    «Bene allora... Mi accompagnereste da drake più tardi o preferireste posticipare a domani o ad un altro momento? In fondo se avevate già altri impegni comprendo bene che sia problematico accontentare così all'improvviso le mie "richieste" ed odio essere di disturbo...»

    Mi concessi di sorseggiare il the, mentre riflettevo sulla sua richiesta.
    In realtà io e Shay non avevamo programmi dopo la sala da the, per cui non sarebbe stato un problema accompagnarlo da Drake san.


    «Atasuke san, se per voi... per te..». mi corressi subito «...è una questione molto importante... e credo lo sia vista la tua presenza qui alla sala da the, penso che possiamo andare a trovare Drake san non appena abbiamo terminato le nostre consumazioni. In teoria dovremmo trovarlo all'armeria, visto che in genere alla mura è di guardia Shay.» Considerai.

    Rimasi in attesa di una loro replica.
     
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    ~Una cena?~


    Myori sembrava essere la ragazza più timida che avesse mai conosciuto. Non rammentava da quanto tempo non vedesse tanti arrossamenti sul volto di una ragazza così ravvicinati. sembrava quasi che ad ogni sua parola la mettesse a disagio.
    Con particolare gentilezza Myori prese il vassoio dei dolcetti offrendone prima ad Atasuke e poi a Shay. Non comprese bene il motivo di quel gesto, tuttavia era innegabile l'apprezzamento per la cosa e non potè non accettare di prendere un biscotto in attesa della sua ordinazione, soprattutto dopo che era riuscito finalmente a vedere un sorriso sgorgare dalle labbra della giovane.

    "Atasuke san, se per voi... per te.. è una questione molto importante... e credo lo sia vista la tua presenza qui alla sala da the, penso che possiamo andare a trovare Drake san non appena abbiamo terminato le nostre consumazioni. In teoria dovremmo trovarlo all'armeria, visto che in genere alla mura è di guardia Shay."

    «Beh, non posso fare altro che ringraziarvi allora... o meglio... C'è qualcosa che posso fare al momento...»


    Un leggero sorrisetto nacque sulle sue labbra mentre gli occhi vispi lasciavano presagire che aveva trovato un'idea, un'idea malvagia per ringraziarle. Pochi attimi ancora e la ragazza tornò portando il caffè che aveva ordinato ed Atasuke la fermò mettendole diversi ryo nella mano. Non che volesse fare il figo tirando fuori un sacco di soldi, era solo un problema dovuto all'avere con se poche banconote ma di grosso taglio, per poi pagare piccole spese in cui bastavano poche monete.

    «La ringrazio, questi sono per pagare il caffè e tutto quello che queste due ragazze hanno ordinato. Se più tardi può portarmi il resto le sarei grato»


    Si voltò poi nuovamente verso Shay e la sua amica con un sorriso stampato in volto pronto a proseguire con il ricambio del favore mentre versava lo zucchero nella tazza.

    «Come stavo dicendo... Qualcosa potevo farlo... e l'ho fatto... Tuttavia, ritengo che la cosa non sia abbastanza... In fondo vi ho rovinato un momento di tranquillità e soprattutto ti ho messo in agitazione... non è vero Myori? Bene, per farmi perdonare anche per questo vi invito uffcialmente a cena a casa mia. Se volete, anche stasera stessa o comunque nei prossimi giorni. Va bene uguale... Basta solo che me lo diciate prima»


    Con un dolce sorriso stampato in faccia Atasuke cercò di guadagnare il consenso delle due ragazze sorseggiando dalla sua tazza di caffè. Sapeva quello che faceva e se Shay avesse accennato a come si mangiava a casa sua, certamente sarebbe riuscito a convincere anche Myori nella sua timidezza.

    "Si.. potrebbe essere una buona idea.. Ricordo bene come si mangi da favola a casa tua.. tuttavia la decisione dipende anche da Myori.. Tu che ne dici?"


    Disse Shay senza mai sapere che cosa avrebbe risposto la sua amica. Ebbe infatti appena il tempo di finire la frase che un jonin del villaggio fece irruzione convocandola con la massima urgenza. Atasuke non ebbe quasi il tempo di capire che cosa stesse succedendo e shay era già andata via, in fretta e furia lasciando dietro di se appena un "devo andare, ciao" ed una breve richiesta a Myori di accompagnare Atasuke da Drake anche senza di lei.
    Per evitare di rimarcare il fatto che ora erano rimasti solo loro due come una "coppietta", Atasuke rimase in religioso silenzio sperando che Myori si esprimesse su qualcosa prima di finire il the ed andare da Drake.

     
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    Amici e Parenti, parte 4

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    «Parlato di Miyori Uchiha»


    Non avevo decifrato lo sguardo che aveva accompagnato il sorriso affiorato sulle labbra di Atasuke san.
    Nessun campanello d'allarme era scattato, quando lo shinobi aveva in precedenza pronunciato parole di ringraziamento, facendo intuire che avrebbe potuto o voluto poter fare qualcosa di più...
    E quel qualcosa divenne chiaro ai nostri occhi con l'arrivo della cameriera che aveva portato l'ordinazione richiesta dal giovane Uchiha.

    Non feci in tempo a fermarlo.
    Potei solamente osservare quel gesto di squisita cortesia, rivolgendo un'occhiata un po' imbarazzata nella direzione di Shay.
    Era stato gentile, ma era corretto accettare che fosse lui a pagare anche le nostre consumazioni?
    Stavo per replicare quando mi resi conto di aver indugiato un po' troppo, permettendo ad Atatsuke san di continuare con il suo discorso riguardante ringraziamenti e...

    … e proporci di cenare da lui la sera stessa se lo avessimo desiderato.

    Ma come riusciva a proporre un invito a cena con tanta naturalezza?
    Non che ci fosse qualcosa di male, l'invito era diretto ad entrambe per cui...
    Per cui, cosa? Non era sconveniente? O forse no?
    Non era la prima volta che cenavo con qualcuno che non fosse uno dei miei tutori, e allora perché tutta questa esitazione da parte mia? La stessa Shay sembrava propensa ad accettare, decantando le abilità culinarie di chi avrebbe cucinato a casa dell'Uchiha.
    Eppure per qualche motivo mi sentivo un pochino a disagio.
    Sensazione che di certo non migliorò quando la presenza di Shay fu richiesta in altra sede.
    Neanche il tempo di un “Ciao” che la vidi scomparire rapidamente alla mia vista.
    Per un interminabile istante calò un silenzio che avevo quasi paura di rompere.
    Fissai la mia tazza, osservando il liquido ambrato in cui galleggiava il bocciolo, poi il giovane, ripetendo il ciclo alcune volte, prima di recuperare il dono della parola.


    «Atasuke san, non so proprio cosa dire. Prima ci offri le ordinazioni, e successivamente ci inviti a cena nella tua dimora. Sei sicuro che vada bene per te? Ti avrei accompagnato da Drake san in ogni caso, non c'era bisogno di sdebitarsi in tale maniera.» Osservai in tono gentile. «Però, non posso fare a meno di apprezzare questa tua offerta così cortese... solo... Come potevo dirlo? Solo che io vivo con dei tutori ed è un po' complicato da spiegare. Non sono sicura di avere il permesso di venire da sola, soprattutto se...» rivolsi un'occhiata nella direzione in cui la mia amica si era allontanata «...se Shay per qualche motivo non potesse più accettare il tuo invito.» Non avevo idea di cosa stesse succedendo, ma una convocazione così rapida non era un buon segno.
     
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    ~Una cena? - Parte II~


    Quando shay se ne andò lasciandoli soli parve lasciarli anche la parola. Per alcuni attimi scese il silenzio tra i due senza che nessuno volesse apparentemente rompere quel momento. Era chiaro che la giovane Myori si sentisse un po fuori luogo a causa della timidezza che aveva dimostrato fino a quel momento, tuttavia Atasuke preferì non forzare la mano ed attese paziente una risposta dalla ragazza.

    "Atasuke san, non so proprio cosa dire. Prima ci offri le ordinazioni, e successivamente ci inviti a cena nella tua dimora. Sei sicuro che vada bene per te? Ti avrei accompagnato da Drake san in ogni caso, non c'era bisogno di sdebitarsi in tale maniera. Però, non posso fare a meno di apprezzare questa tua offerta così cortese... solo... Solo che io vivo con dei tutori ed è un po' complicato da spiegare. Non sono sicura di avere il permesso di venire da sola, soprattutto se... se Shay per qualche motivo non potesse più accettare il tuo invito."


    A quelle parole Atasuke non rispose subito. Preferì attendere qualche istante meditando bene le sue parole e le sue azioni. Non tanto per voler far colpo sullagiovane, quanto piuttosto per non agitarla ulteriormente cercando di metterla un po più a suo agio. Poi, con naturale calma bevve un sorso del suo caffè, lo assaporò con calma e si rimise a parlare.

    «Mia madre diceva sempre... Quando non sai come rispondere ad una gentilezza dì semplicemente: "Ti ringrazio". Non credo di aver mai compreso bene che cosa intendesse dire, tuttavia credo che avesse un senso, non trovi? Tuttavia si. Va bene così. Non vi avrei offerto una cena se non credessi fosse necessario per sdebitarmi... Inoltre è bello invitare una "parente" a casa propria, non trovi?»


    Un leggero sorriso mentre riportava la tazza di caffè alla bocca gustandone un'altro brevissimo sorso.

    «Poi... per quanto rguarda i tuoi tutori... beh, se mi prometti che non faranno casino puoi portare anche loro... basta che so prima quanti sono, così mi organizzo... Non vorrei ritrovarmi a cucinare per un intera legionedi punto in bianco...»


    Rise alle sue stesse parole, dando ulteriore conferma del fatto che le sue parole altro non erano che una lieve battuta per sdramatizzare ulteriormente la situazione.

    «Comunque sia... Scherzi a parte, se per te è un problema, non sei costretta ad accettare. Non sia mai che costringo una ragazza a fare qualcosa che non vuole o non è sicura di voler fare. Se poi il problema sono dei permessi di uscita... Beh, sono pur sempre un adulto responsabile, sennonchè ninja di konoha e potenzialmente guardiano delle mura... Direi che sono abbastanza accreditato per potre invitare una ragazza a casa mia senza che insorgano problemi, no?»


    Disse ironico, ingorando quali reali motivi si celassero dietro a quei tutori oltre alla banale questione dell'età della giovane Myori.

    [...]


    Lasciò trascorrere del tempo prima di riprendere spontaneamente la parola nei confronti di Myori, lasciando che la giovane potesse gustarsi in pace il suo the prima di dirigersi dall'agognato Drake.

    «Ah... dimenticavo... Non è necessario che ti rivolgi a me con tanta riverenza... Basta anche solo chiamarmi Atasuke... Non sono così importante da meritare il "san"... e spero siamo abbastanza in confidenza da poter evitare registri così poco gergali...»


    Un altro sorriso per guadagnare ulteriore affabilità verso Myori cercando di convincerla a non mantenere più un registro così formale nei suoi confronti. Non che la cosa gli desse fastidio, anzi... Il problema era che stava inizando a sentirsi fuori luogo, oltre che rude a parlare con toni così gergali ad una ragazza che invece gli parlava con un tono così referenziale.
     
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    «Parlato di Miyori Uchiha»


    Quando non sai come replicare di fronte ad una gentilezza, dì semplicemente... “Ti ringrazio...”

    Erano semplici parole, eppure contenevano un significato molto profondo, del quale a volte si tendeva a dimenticare in favore di gesti più eclatanti, più materiali.

    Il giovane shinobi ci aveva invitato da lui perché lo riteneva un giusto compenso per sdebitarsi nei nostri confronti, ma in fondo allo stesso tempo sembrava gli facesse piacere stare in nostra compagnia.

    Le mie labbra si schiusero in un lieve sorriso.


    «Ti ringrazio... Atasuke san...» replicai con voce gentile. «Ma in ogni caso preferirei non considerare l'invito come una sorta di equo scambio di favori, bensì un modo per conoscere un po' di più la mia famiglia di clan.» Feci un profondo sospiro. «Purtroppo ancora non mi sono ben chiare le mie relazioni di parentela all'interno del clan. E' una storia un po' complicata, a dire il vero. Quello che posso dirti, per cercare di spiegare un po' la situazione, è che quando sono arrivata a Konoha, qualche mese fa, speravo di poter essere ricevuta dal sennin Kaworu sama. Era mio desiderio chiedergli il permesso di consultare gli annali riguardanti il nostro clan per cercare di avere qualche informazione in merito a mio padre. I Kami, però, non hanno permesso il nostro incontro. Al mio arrivo in questo villaggio non sono mai riuscita a conferire con lui. Non ho idea neanche se sia presente a Konoha.» Ammisi con sincerità.

    C'erano molte cose che avevo omesso sulla mia storia, ma un minimo di spiegazione mi sentivo in dovere di dargliela.

    Per quanto riguardava i miei tutori...


    «Mi spiace se il mio essere titubante sia sembrato un voler rifiutare l'invito, semplicemente ci sono persone accanto a me che preferirebbero poter vegliare sulla mia sicurezza, anche se si trattasse della dimora di un mio parente.» Arrossii, ormai stava diventando più di un'abitudine. «Lo so che può sembrare incoerente che una kunoichi abbia bisogno di tutori, ma non sono nativa di questi luoghi e sono vissuta con tradizioni diverse dalle tue, da quelle di Shay. E ti assicuro che anche lei ha faticato non poco per cercare di comprendere i miei modi inusuali, potremmo dire. Quindi se non è sul serio un problema, penso di poter restringere a due la presenza di queste persone.» Osservai, mantenendo un tono di voce cortese.

    Portai la tazza alle labbra, gustando a piccoli sorsi il delicato aroma della bevanda.

    E attesi una sua replica.

    Prima di prendere congedo dalla sala da the per dirigersi da Drake san, il giovane Uchiha mi fece capire che si sentiva a disagio nel mio rivolgermi a lui usando toni formali.


    «Comprendo le tue parole, Atasuke... sa... D'accordo, Atasuke e basta. Non è facile per me dimenticare gli onorifici... vedi... per me il san è un segno sì di rispetto, ma anche di quanto più informale sono abituata a dare a qualcuno. Per cui se mi sfuggirà qualche san, chiedo venia sin da ora.» Spiegai, per poi concludere. [color=red]<b>«Quando desideri, poso accompagnarti da Drake san.
     
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  13. Asgharel
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    ~Sala da The - All'armeria?~


    Alla fin fine la sua giovane "non parente" fece che accettare la proposta di una cena da parte di Atasuke, "a patto" che ella potesse portare con se due delle sue guardie personali di scorta. Per lui non c'era nessun problema, soprattutto dopo aver potuto vedere il dolce sorriso sincero della ragazza che fino a quel momento non aveva fatto quasi altro che arrossire per tutto il tempo.

    «Si... In effetti hai ragione... Vedere una cena come uno scambio di favori è un brutto modo di vedere la cosa... Prendiamola piuttosto come un piacere reciproco favorito da una simpatica serie di eventi...»


    Sorrise anche lui prendendosi una brevissima pausa per meditare al riguardo del nome che la ragazza aveva fatto. Personalmente non rammentava in modo alcuno il nome che ella gli aveva fatto, tuttavia, essendo l'uomo nominato un elemento di spicco del clan, avrebbe dovuto saperne qualcosa.

    «Ti prego di perdonarmi però... Tempo di non conoscere questo Kaworu di cui parli... In effetti anche se sono un Uchiha, non conosco praticamente nessuno del clan, neanche gli elementi importanti dello stesso... Figurati che a malapena vengo salutato dai miei vicini di casa»


    Una lieve risata per cercare di sdrammatizzare la verità dei fatti, ma in fondo era così che andavano le cose. Era un Uchiha, ma per il resto del clan lui non era nessuno. Era cresiuto al di fuori del clan, al di fuori del villaggio ed era nato dall'unione di un Uchiha e di una Yamanka, entrambi fuggiti dal villaggio, ed ora stava occupando la loro casa, segnata anch'essa da quella fuga disonorevole.
    Ella riprese parlando dei suoi tutori e delle sue strane abitudini che avevano messo in difficoltà tempo addietro la stessa shay. In effetti quelle sue usanze non erano propriamente comuni da quelle parti, al più venivano sfruttate a corte o durante eventi particolarmente mondani ed importanti.

    «Allora è deciso dunque... Tu verrai con i tuoi due tutori e Shay... Fosre verrà con i "suoi tutori" animali...»


    Rise alla sua leggera affermazione ironica nei confronti dell'armata di animali che presidiava la casa di Shay.

    [...]


    Quando ormai il tempo delle bevute giunse al termine, Atasuke esternò il suo essere a disagio nel sentirsi appellare con toni onorifici e la giovane Myori si scusò per i suoi modi così formali per poi riferirgli che potevano andare da Drake in qualunque momento avessero voluto.

    «Beh... grazie per lo sforzo allora... Comunque sta tranquilla... Non mi offenderò di certo se ti dovesse scappare qualche "san"... in fondo credo di comprendere questa tua abitudine, ed allo stesso modo credo di poter comprendere quanto sia difficile passare sopra ad una propria abitudine... Tuttavia, chissà... magari mi abituerò prima io a sentirmi chiamare Atasuke-san...»


    Disse con tono rispettoso, seppur lievemente ironico alzandosi. Porse quindi la mano alla giovane Myori per aiutarla ad alzarsi in segno di rispetto, o meglio, di cavalleria verso la giovane.

    «Allora... Mi faresti l'onore di farmi strada?»


    A quel punto Atasuke avrebbe seguito la giovane Myori sino dove lo avesse condotto per incontrare il famigerato Drake, rinomato per le sue abilità da fabbro in tutto il continente, oltre che capo delle guardie di Konoha.


    OT - Io direi che dal prossimo giro possiamo includere Drake per evitare di fare un'altra giocata da un'altra parte. Se poi mi prenderà come apprendista per la competenza faremo un addestramento a pare (a meno che non voglia sfruttare questo topic XD) - /OT
     
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    Amici e Parenti, parte 6

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    «Parlato di Miyori Uchiha»


    Ammetto che Atasuke san mi sorprese quando ammise di non conoscere Kaworu sama, ma dalle parole che seguirono compresi che non avesse uno stretto contatto con i membri del nostro clan.

    Non venire salutato neanche dai propri vicini... Come poteva essere possibile?
    Ma in fondo poteva essere quella la realtà del clan paterno.
    Bastava mettere assieme i frammenti raccolti in quei mesi.
    I racconti di mio cugino Itai, le parole di Sasori san ed ora la confessione di Atasuke san.

    Lo vidi sorridere, probabilmente per alleggerire l'atmosfera che si era creata con quelle parole, ma la verità restava anche dietro il sorriso.


    «Dovremmo fare un primo passo... Provare a riunire un clan che sembra diviso da barriere invisibili... Almeno la nostra generazione non dovrebbe conoscersi? Il clan non è una famiglia?» Una domanda, no era più una considerazione dei fatti.

    Forse era tempo di imparare ad essere una famiglia, per quanto allargata, per quanto ognuno avesse segreti che non potesse condividere con nessun altro.

    Alla fine il giovane shinobi accettò la mia richiesta di essere accompagnata dai miei due tutori, così come Shay, se avesse potuto onorare l'invito, si sarebbe portata dietro i suoi compagni animali.

    Il tempo trascorse e ci congedammo dalla sala da the.
    Con estrema gentilezza il ragazzo mi porse la mano per aiutarmi ad alzarmi dal posto in cui sedevo.
    Cortesia che accettai, poggiando delicatamente la mano nella sua.


    ««Allora... Mi faresti l'onore di farmi strada?»»

    Sorrisi gentilmente al suo commento.

    «Da questa parte Atasuke.» Per quanto mi avesse tranquillizzato che non se la sarebbe presa per qualche san rivolto alla sua persona, feci attenzione a non farmelo sfuggire.

    Ci incamminammo lungo le strade del villaggio, in silenzio.
    Mi sentivo più rilassata ora che la mia iride cremisi era protetta dall'azzurro della lente a contatto.

    L'armeria sembrava in piena attività.
    Sperai fosse un buon segno.
    Non mi risultava che Drake san avesse degli aiutanti, ma non ne potevo essere certa.
    L'ultima volta che avevo fatto visita al guardiano del villaggio, era stato ai tempi di Laiton san.
    E di tempo ne era trascorso da allora.

    Varcai la soglia, guardandomi attorno.


    «Drake san, siete qui? Sono Miyori Uchiha. Ho accompagnato un mio parente, Atasuke Uchiha. Vorremo conferire con voi, se avete un attimo di tempo da dedicare alle nostre persone.» Mi presentai in tono formale.

    Non restava che attendere.
     
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  15. The_Drake
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    Continuava il lavoro alla sua armeria, tranquillamente, sperando di riuscire a completare le sue ultime armi, dei kunai allungati, usabili molto più efficacemente in corpo a corpo e con una possibilità di movimento in volo migliorata, dato dal peso ridotto e dalla sottigliezza della lama e della strttura: dei veri e propri coltellacci neri, opachi, in grado d'uccidere chiunque silenziosamente; Non erano armi che avrebbe portato con sè, ma che avrebbe esposto nelle sue vetrine, in maniera d'attirare anche i più scettici ninja, non dediti al corpo a corpo diretto.
    Per ovvi motivi stava lavorando direttamente sulla forgia e non riuscì subito a sentire la voce della kunoichi chiamarlo, ma solamente l'ultima parte della frase "attimo di tempo da dedicare alle nostre persone.", lasciandolo basito alquanto e curioso: non l'aveva riconosciuta subito, quindi l'idea era quella che al piano superiore ci fossero dei compratori, mandati da non sò quale villaggio a chiedere grossi carichi; Lasciò andare il martello da lavoro e spense il fuoco della sua forgia, lasciando i tizzoni ancora accesi e pronti all'uso prossimo, per poi salire velocemente al piano terra e vedersi difronte due persone.
    Miyori Uchiha, ninja che aveva avuto il piacere di conoscere da un pò di tempo, qualche volta aiutante alle mura e con il carico sulle spalle di qualche nuovo arrivato; L'altro gli era sconosciuto, non aveva lineamente familiari, non possedeva simboli sul corpo che ne indentificassero l'appartenenza ad un Clan specifico, vedi gli Inuzuka. Miyori-san, piacere di rivederti, mi scuso per non aver sentito tutta la vostra frase di benvenuto ma stavo lavorando al piano di sotto e con il rumore non ho percepito molto di più che qualche parola...anche se ho capito che tu, e immagino il tuo accompagnatore, desideriate conferire con me di qualche cosa: prego... Disse, prima di ricordarsi di presentarsi al ragazzo. ...Ah, mi scuso, sono Drake Jo Ryouji, Capo delle Guardie alle mura della Foglia e proprietario di questa struttura...tu sei? Disse, allungandogli la mano destra in segno di saluto, per poi dirigersi ad un lato del bancone e tirar fuori qualche straccio e iniziarsi a pulirsi il viso e le braccia, che non si era nemmeno reso conto, fossero completamente sporchi di scarti metallici e nerastro prodotto dal metariale e coloranti.
    L'ultima volta che la ragazza era entrata dentro al suo negozio con un ninja, aveva chiesto di poterlo registrare all'interno di Konoha, aveva chiesto di prenderlo come aiutante futuro, anche se non si era più fatto vedere: quest'ultimo però possedeva un coprifronte e non sembrava un pivello normale come altri, anzi, quindi la curiosità di scoprire la motivazione di quella visita era tanta; Di solito teneva con sè dei fascicoli contenenti i dati dei ninja registrati e attivi dentro al suolo di Konoha, in maniera da saper sempre ogni cosa su ogni persone che veniva da lui: decise in maniera molto veloce e tranquilla di tirarne fuori uno, sempre da uno scaffale del bancone, chiuso da un sigillo che solo lui poteva aprire: data la possibile presentazione del ragazzo, avrebbe fatto molto presto a capire in cosa eccelleva e quali fossero stati i suoi passi dentro al suolo del Fuoco; Ovviamente il fasicolo l'avrebbe tenuto alzato rispetto al banco e inclinato in maniera che nessuno dei due ospiti potesse percepire nulla e pensasse che fosse un semplice raccoglietore.


     
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26 replies since 15/2/2012, 16:34   241 views
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