[Team 33] Un corso come un'altro?

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    Un Corso come un altro... Forse


    ~Un nuovo inizio - Il nuovo trio~


    Ancora una volta era giunto il momento per Atasuke di mettere in pratica le sua abilità e la sua ormai conprovata abilità da maestro. Ancora una volta l'accademia gli aveva assegnato un corso e tre studenti. Questa volta sotto le sue esperte mani sarebbero passati un otese, un sunese ed un altro Uchiha. Data la formazione, questa volta si aspettava risultati non indifferenti e sperava in cuor suo di non dover bocciare nessuno di quei tre stuenti, anche se ben sapeva che ciò non era in suo potere.
    Come consuetudine si mise quindi alla scrivania ed analizzando le schede dei suoi tre allievi iniziò a scrivere le tre lettere di convocazione scegliendo un luogo di ritrovo utile per prendere parte ad una missione facile facile tra quelle che l'accademia aveva proposto per quel periodo.

    °Vediamo... Eliminazione no, ho già eliminato troppe bande criminali questo mese, se continuo così rischio di diventare più ricercato di un Kage... Ricerca... si potrebbe fare, ma il villaggio del gelo è troppo freddo per un sunese, potrebbe morirmi congelato... Questa invec sembra perfetta... Ma ci vorrà almeno una settimana tra viaggio e missione... Melgio che avvisi Drake e mi prenda qualche giorno di permesso...°


    E poi giù a scrivere le lettere ed a organizzare il tutto in vista di quella piccola e semplice missione. Non si trattava certo di nulla particolarmente complesso, tuttavia era pur sempre una missione ufficiale.
    CITAZIONE
    Carissimo NOMEPG,
    L'accademia ninja ti ha selezionato per entrare a far parte del team 33. Il Tuo ensei Atasuke Uchiha ha selezionato una semplice missione per te ed il tuo team. Sei quindi pregato di farti trovare entro le ore 8:00 del giorno XX/XX di quest'anno nel luogo indicato sulla mappa allegata. Non sono ammessi ritardi di sorta. Quando ti sarai unito al team partirete subito alla volta della missione, quindi fatti trovare già pronto per partire.

    Quella era la lettera che i suoi studenti si sarebbero trovati nella buca delle lettere di li a pochi giorni. I tempi erano ben calcolati ed Atasuke aveva ben previsto i tempi di spostamento tra i villaggi in modo che le lettere giungessero in tempo utile per potersi presentare all'ora richiesta nel punto di incontro scelto...

    [...]


    ~Luogo d'incontro – Presentazioni pre-missione~


    Atasuke era già sul luogo quando i suoi studenti giunsero uno dopo l'altro. Al loro arrivo lo avrebbero trovato mentre si leggeva un libro di strategia seduto su una roccia ai confini di quella verde radura apparentemente senza dar loro alcun segno di attenzione.
    Solo quando tutti fossero stati presenti allora si sarebbe alzato chiudendo il libro e celandolo con un unico rapido gesto al di sotto del suo nero mantello.

    «Molto bene allora... Immagino che voi siate i tre studentelli che mi ha assegnato l'accademia, giusto? Bene, io sono Atasuke Uchiha e sarò il vostro sensei... Benvenuti nel team 33»


    Attese quindi sorridente che i tre suoi allievi si presentassero compostamente uno alla volta. Per quanto sapesse già chi essi fossero e conoscesse esattamente il volto ed i nomi di ciascuno, era buona cortesia presentarsi e non si sarebbe aspettato nulla di meno dai tre.

    [...]


    Terminate le presentazioni, Atasuke riprese la parola chiedendo qualche altra informazione sui suoi allievi in modo da valutarne le tendenze, le abilità e le caratteristiche caratteriali.

    «Molto bene, lieto di conoscervi... Tuttavia, se non vi spiace prima di cominciare vorrei che mi raccontaste qualcosa di voi... tipo chessò... che cosa fate di solito, cosa vi piace, cosa non vi piace, quali sono le vostre abilità, perchè volete diventare ninja, che tecniche preferite usare... cose così insomma»


    Si mise quindi attento ad ascoltare i racconti dei suoi tre studenti cercando di carpire ogni traccia del loro essere.
    Qualora questi gli avessero chiesto di fare la stessa cosa, egli sempliemente avrebbe risposto loro evitando di dire qualsivoglia informazione su se stesso.

    «Mi sembra giusto... Dato che me lo avete chiesto, beh, di solito faccio il ninja, mi piace quello che mi piace, sono abile ad essere me stesso, non vi interessa sapere perchè sono diventato un ninja e le tecniche che uso non sono affare vostro»


    Un beffardo sorriso si dipinse sul suo volto nell'ammirare le reazioni dei suoi studenti alle sue parole. Sapeva di non dare il buon esempio, tuttavia era sufficentemente chiaro come quella specie di "risposta" che aveva dato era volutamente incompleta e che quindi mai avrebbe accettato una spiegazione così inconsistente da parte loro.
    Quando questi ebebro terminato, Atasuke si rimise comodo sulla piera da cui leggeva fino a pochi istanti prima e diede la possibilità ai suoi allievi di porre ogni forma di dubbio o quesito ronzasse loro in testa.

    «Bene, se prima di cominciare avete delle domande, questo è il momento: Chiedete tutto quello che volete sapere»


    E così attese le eventuali domande dei suoi allievi.


    OT - Molto bene, primo post di presentazione. Nulla di estremamente complesso, ma tutto abbastanza semplice.
    Il vostro compito è descrivere il momento in cui ricevete la lettera, come vi preparate, il viaggio, l'arrivo al luogo e le eventuali interazioni al punto di ritrovo. Il mio post è leggermente scarno, ma il vostro non deve esserlo. Rammentate fin da subito che il primo post è spesso uno dei più importanti dato che è qui che "presentate" il Pg, la giocata e tutto ciò che ne consegue, quindi presentatevi bene ^^. Se avete dubbi, quesiti o altro chiedete tranquillamente nel topic di OT del corso.
    - /OT
     
    .
  2. !Bestia
        Like  
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato Atasuke
    Parlato Stregatto

    Oggi Oto sembra particolarmente silenziosa e questo non mi piace. E' solo da due giorni che sono diciamo sveglio e non so perchè mi ritrovo in questo villaggio. Chi sono? Da dove provengo? E cosa ci faccio qui ? Una lettera mi tocca la testa per poi cadere al suolo. Mi chino per raccoglierla, la apro e vi leggo il contenuto.

    CITAZIONE
    Carissimo Stregatto,
    L'accademia ninja ti ha selezionato per entrare a far parte del team 33. Il Tuo ensei Atasuke Uchiha ha selezionato una semplice missione per te ed il tuo team. Sei quindi pregato di farti trovare entro le ore 8:00 del giorno XX/XX di quest'anno nel luogo indicato sulla mappa allegata. Non sono ammessi ritardi di sorta. Quando ti sarai unito al team partirete subito alla volta della missione, quindi fatti trovare già pronto per partire.

    Stregatto? E' dunque questo il mio nome? Lo prenderò per buono, almeno cosi' ho un'identità e posso presentarmi alla gente, anche se per ora non vedo anima viva in questo villaggio. Ciò che posso vedere sono soltanto case e altri edifici completamente vuoi o almeno cosi' mi sembra. Apro la mappa e non capisco bene dove mi trovo ma in un modo o nell'altro sicuramente riuscirò ad arrivare al punto predestinato per incontrare questo Atasuke Uchiha e gli altri membri del Team di cui faccio parte. Un attimo ... ma allora io sono un ninja? Devo accettare tutte queste postille se voglio iniziare a vivere in questo mondo. Per qualche strano motivo riesco a leggere, credo anche di saper scrivere e so muovermi perfettamente, però oltre a queste cose non riesco a ricordare altro. La domanda che ora mi sorge spontanea è solo una: Chi mi ha ridotto in questo stato?

    Con passo lento inizio a dirigermi nel luogo predestinato. Ci metto diversi giorni per raggiungerlo e in questi non ho mangiato nulla. Il mio stomaco brontola come un pazzo in crisi e per fortuna sono riuscito a bere l'acqua nei diversi corsi che ho trovato lungo la strada. La vegetazione in questo pianeta che non so neanche come si chiama è abbastanza sviluppata e questo mi ha permesso di trovare diverse fonti d'acqua da cui abbeverarmi. Vi erano anche animali che avrei potuto uccidere per mangiare ma io amo gli animali e non torcerei loro neanche un capello. Ah ecco, un'altra cosa che stranamente ricordo o per meglio dire ho rimembrato. Vedere quella fauna mi ha portato alla mente il mio amore per il regno animale.

    Giunto nel bosco vicino a Konoha vedo una figura seduta su di una pietra. Al vederlo m'irrigidisco come una statua, un senso di terrore e paura mi pervade. Dal mio risveglio egli è la prima persona umana che vedo in questo pianete e stranamente la sua visione mi fa un effetto alquanto strano. Mi nascosi dietro un albero in attesi degli altri ninja che sarebbero arrivati, pensando che egli non mi aveva visto in precedenza dato che stava e sta leggendo un libro di cui non ne conosco il contenuto ma di certo il suo sguardo è posto tutt'altro che sulla mai figura. Dopo alcuni minuti giungono anche gli altri, possibile? Egli ha calcolato cosi' bene il tempo di arrivo delle lettere? Inoltre come faceva a conoscere la nostra posizione geografica? Tutte queste domande al momento non hanno risposta e non ho neanche intenzione di porgliele poichè se sono qui è soltanto per iniziare ad avere un senso e sopratutto per far conoscere il mio nome in ogni luogo al fine di ricevere qualche notizia da chi mi conosce se qualcuno c'è. Non mi curo degli altri e lentamente esco da dietro il tronco dell'albero. Non ho quasi neanche il tempo di scorgermi da dietro quell'ammasso di legno che Atasuke inizia a parlare.

    «Molto bene, lieto di conoscervi... Tuttavia, se non vi spiace prima di cominciare vorrei che mi raccontaste qualcosa di voi... tipo chessò... che cosa fate di solito, cosa vi piace, cosa non vi piace, quali sono le vostre abilità, perchè volete diventare ninja, che tecniche preferite usare... cose così insomma»

    Aspettai le risposte degli altri mentre con il sguardo tentavo di squadrarli. Volevo cogliere il maggior numero d'informazioni su di loro per capire con chi ho a che fare. Successivamente dopo le loro risposte aggiungo la mia.

    Io a differenza di loro non so nulla di me e quindi non posso rispondere alla sua domanda Atasuke.

    Attesi la sua risposta ed essa giunse rapida.

    «Bene, se prima di cominciare avete delle domande, questo è il momento: Chiedete tutto quello che volete sapere»

    Domande? Ne ho a bizzeffe e non aspettavo altro.

    Io ne ho davvero tante ma questo non mi sembra il luogo e la circostanza adatte per parlarne. Vi chiederò soltanto quello che reputo di estrema importanza. Io non so assolutamente nulla di questi ninja, delle tecniche e delle altre cose di cui voi tutti probabilmente siete a conoscenza e non ho ricordi del mio passato per cui dovreste insegnarmi tutto dalla base. Se questo è un problema a me basta che mi dite dove andare, e se un posto vi è, per apprendere le nozioni fondamentali. Non voglio essere d'intralcio a nessuno perchè per prima cosa voglio capire dove sono e perchè sono stato convocato qui Atasuke. Credo che per avermi chiamato Stregatto mi dovreste già conoscere o mi sbaglio? Forse lei saprà dirmi qualcosa su di me.


    Scusate il post, ho già letto che questo è in parte il post più importante ma non per me non è facile spiegare tutta la mia storia in un singolo post iniziale poichè è davvero lunga la storia dietro questo personaggio. Spero mi capirete. Man mano che ne ho modo aggiungere dettagli sul mio pg. Il narrato inoltre è in prima persona quindi non vi aspettate che vi dica che Stregatto è un tipo ansioso o uno intellettivo per esempio, oppure vi spieghi il suo passato come se io sapessi tutto. Lui e io praticamente siamo la stessa persona ai fini del gioco e quindi non c'è differenza tra off e on gdr per quanto mi riguarda.
     
    .
  3. Poison user
        Like  
     
    .

    User deleted


    Si comincia.



    Quella mattina Dokumaru si svegliò non con la luce solare che passava per la finestra "accarezzando" il suo volto, come era consueto tutte le mattine nella città circondato dal deserto di Suna, ma da qualcuno che batteva alla porta.
    Velocemente si alzò dal letto, preoccupato per le possibilità che spingevano qualcuno a bussare alle sei del mattino, pensò immediatamente ad un parente che lo avvisava del decesso del nonno, visto che nessuno dei suoi parenti svolgeva il pericoloso lavoro del ninja, quindi solamente il padre di suo padre, vista l'età avanzata, aveva delle reali possibilità di ricevere una prematura visita dalla signora con la falce.

    Quando si affacciò alla porta, con i capelli spettinati, per non parlare del look: "Hei, mi sono svegliato due secondi fa!"
    Vide un jonin con la maschera, il quale chiese al ragazzo il suo nome, e nonappena fu confermato gli diede una lettera e sparì in una nuvoletta.

    Figo, voglio imparare a farlo pure io!



    Disse l'Hikigane mentre rientrò in casa, si sedette ed aprì la busta usando un coltello, al suo interno vi trovò due fogli, il primo corrispondeva ad una lettera mentre il secondo ad una mappa; vista la confusione decise di leggere prima le poche righe scritte da qualcuno che non conosceva, l'epistola proveniva dall'accademia ninja, diceva che il sunese era stato scelto per far parte di una squadra, la numero trentatrè per la precisione, per poter svolgere una missione.

    La cosa più strana era che non si era iscritto per nessun tipo di missione, e per peggiorare la storia non sapeva che gli studenti potessero partecipare a missioni prima di aver frequentato e superato l'esame per poter diventare genin, il che gli faceva perdere il titolo di studente.

    Dopo aver recuperato tutte le facoltà mentali, assenti a causa del risveglio, si rese conto di ciò che stava succedendo, era stato scelto dall'istituzione che amministrava le attività militari delle maggiori potenze ninja del mondo, a malapena riusciva a trattenere l'emozione, scattò in piedi facendo cadere a terra la sedia e corse immediatamente a farsi una doccia per poi scappare a casa dei suoi genitori e mostrare quel nuovo trofeo.

    [Cinque ore dopo.]



    Tornato a casa con un vassoio con dentro una torta fatta dalla mamma, lo studente vide che sul tavolo c'era ancora l'altro foglio, che non aveva ancora degnato d'attenzione, infatti nella lettera, dopo una più attenta rilettura al primo foglio vide che effettivamente si faceva riferimento ad una mappa.

    Con un'attenta analisi Dokumaru identificò la zona indicata come obbiettivo, il problema è che il posto si trovava vicino a Konoha, solo che innanzitutto non c'era mai stato da quelle parti, perciò avrebbe avuto bisogno di partire almeno un paio di giorni prima per trovare il posto, considerando la "scampagnata" che consiste solamente in attraversare un deserto tanto impervio quanto sconosciuto.

    Visto che si trattava di una missione importante, il giovane decise di preparare quella sera stessa il bagaglio in modo da partire domani mattina un'ora prima che il sole sorgesse, considerando che i ritardi non erano ammessi, il giovane avrebbe dovuto probabilmente accelerare il passo in modo da arrivare all'orario prestabilito.

    Hikigane, dopo aver completato le operazioni di stivamento, si sedette sul tavolo e mentre mangiava un pezzo di torta cominciò a studiare attentamente la mappa, una delle qualità che più lo contraddistinguevano era la prudenza e non poteva avere alcun tipo di certezza riguardo al fatto che qualcuno potesse rubargli la mappa o per qualche ragione andasse persa o distrutta; quella era la sua occasione per dimostrare le proprie capacità e guadagnarsi finalmente un posto fra i gloriosi shinobi di suna, il fallimento non era completato.

    Il sunese si coricò nel letto ad una piazza, pensando ai suoi possibili compagni di squadra, per non parlare di quel sensei che non aveva mai sentito nominare, quel cognome Uchiha non gli diceva nulla, non sapeva a che villaggio appartenesse, gli sarebbe piaciuto trovare come maestro qualche ninja del paese del vento.

    [Qualche ora più tardi.]



    La sveglia suonò ed una mano velocemente premette il tasto di disattivazione dell'allarme, il ragazzo era riuscito a malapena a chiudere gli occhi, troppi pensieri gli passavano per la testa e ciò gli impedì di approfittare delle poche ore di sonno che si era prefissato.
    Si lavò, indossò i vestiti più comodi che possedeva e poi dopo una veloce e leggera colazione uscì di casa e si diresse verso l'uscita del villaggio.
    Mentre attraversava la soglia del portone sentì una sorta di dolore al petto, non si trattava di un infarto, ma di una sottospecie di nostalgia che gli pervadeva il cuore, si trattava della prima volta che il giovane usciva dal suo villaggio, anche se la sua ragione era non solo importante, ma irrinunciabile.

    Per un'intera giornata camminò senza sosta, fermandosi solamente al calar della notte, unico momento dove pote osservare la cartina e notò che non solo si trovava ad un ottimo punto, ma dai suoi calcoli risultò che sarebbe riuscito ad arrivare nel primo pomeriggio.

    Circa all'una post meridiem del giorno successivo arrivò al luogo designato e trovò li un ragazzo dalla carnagione biancastra e capelli rosso scuro, vicino a lui poté scorgere un altra persona all'incirca sulla ventina, forse entrambi erano i suoi compagni di missione e non poté fare a meno di rivolgere loro un saluto:

    Salve.
    Sapete se il sensei è già arrivato?



    Si mise a sedere per terra, sperando di iniziare velocemente quella missione e scoprire di che si trattasse. Arrivata la quarta persona uno dei due che si trovavano sul posto prima di lui in quel momento si presentò come Atasuke Uchiha e Dokumaru arrossì per la vergogna, aveva scambiato il maestro per un allievo e questo era uno dei peggiori modi possibili, ma quando il sensei chiese di parlare un pò di se stessi, quello dai capelli rossi disse di non sapere nulla su di se, cosa che fece estraniare alquanto il sunese, come poteva non sapere chi fosse, aveva sbattuto la testa oppure era solo una scusa per non scucire informazioni?
    Sicuramente l'Hikigane avrebbe avuto le sue risposte a tempo debito.

    Sono Dokumaru, quando non sono impegnato in lezioni normalmente aiuto l'attività di famiglia, vivo da solo, mi piacciono gli scorpioni ed il tempurà.
    Per quanto riguarda le mie tecniche preferite sicuramente sono i taijutsu.



    Deliberatamente evitò di informare il villaggio di provenienza, accademia o no si trovava in compagnia di gente che non conosceva.
    Atasuke verificò se qualcuno di noi avesse delle domande da porre.

    Con che tipo di missione abbiamo a che fare?
    Si tratta di scorta, eliminazione, ritrovamento, sabotaggio e qualcosa del genere?
    A proposito, come mai l'accademia ha scelto uno studente per una missione?


     
    .
  4. Takashi Uchiha
        Like  
     
    .

    User deleted


    "Parlato"
    Narrato
    CITAZIONE
    -Citazione-

    -Parlato Altri-
    °Pensato°


    Team 33:Un Corso come un altro...Forse



    -Casa di Shuei e Ai Uchiha ore 06:00

    -Taky!! Takashi presto corri!!-



    Raramente Takashi sentiva zia Ai gridare, tanto meno alle 6 di mattina, mentre il ragazzo e suo zio Shuei facevano colazione.
    Per lo zio la colazione era un rituale sacro, perchè risvegliava i sensi e auta a trovare le energie per affrontare il giorno imminente; per questo doveva essere svolta in totale tranquillità.

    Takashi un po' sorpreso si alzò e corse dalla zia Proprio all'entrata della porta di casa.

    Ai era una donna sui 30 anni, era di bell'aspetto con un fisico alto e snello, capelli neri lunghi raccolti in una coda che le ricadeva graziosamente sulla spalla, e un sorriso compiaciuto le illuminava il volto.

    L'Uchiha notò che la donna teneva in mano una lettera, forse capì il motivo per cui lo aveva chiamato, forse era arrivata; per questo con un tono di finta sorpresa disse:


    "Si zia? che c'è?"



    Ai estrasse la lettera dalla busta la aprì e dopo essersi schiarita la voce con un finto colpetto di tosse disse in tono solenne:


    -Carissimo Takashi Uchiha,
    L'accademia ninja ti ha selezionato per entrare a far parte del team 33. Il Tuo ensei Atasuke Uchiha ha selezionato una semplice missione per te ed il tuo team. Sei quindi pregato di farti trovare entro le ore 8:00 del giorno XX/XX di quest'anno nel luogo indicato sulla mappa allegata. Non sono ammessi ritardi di sorta. Quando ti sarai unito al team partirete subito alla volta della missione, quindi fatti trovare già pronto per partire.-




    Takashi non riuscì a trattenere un sorriso oltre che a un leggero sospiro e rubando la lettera dalle mani di sua zia rilesse almeno altre 4 volte la lettera soffermandosi sul suo nome, è vero era una semplice convocazione ma per Takashi era l'inizio di un sogno, o almeno di una ricerca, quella dei suoi genitori.

    Interi giorni di allenamento avrebbero dato i suoi frutti, tutte quelle giornate spese a leggere testi riguardanti i ninja e il clan Uchiha in particolare, e ad allenarsi fino a non sentire più i muscoli del proprio corpo; finalmente avrebbe iniziato il suo cammino per diventare Shinobi.


    -Direi che è un buon motivo, forse l'unico per interrompere la Colazione-



    Lo zio era proprio dietro Takashi il quale si voltò e gli porse gentilmente la lettera dando modo all'uomo di leggerla.

    Shuei era molto alto con delle spalle enormi, era poco più grande di sua moglie ma entrambi dimostravano non più di 25 anni.

    Anch'egli era di bell'aspetto con dei corti capelli neri così come gli occhi, sempre in veste combattiva fin dal primo mattino in modo da essere pronto a uscire di casa in caso di emergenza.

    Questa proprio non era abitudine di Takashi il quale era quasi imbarazzato di stare di fronte allo zio in quel momento, il ragazzo era ancora in pigiama e se non fosse per l'eccitazione della lettera avrebbe avuto un gran sonno.

    -Bè dalla data sembra che tu inizi il tuo cammino domani!-



    "Coooooooosa???!?"



    Taky strappò la lettera dalle mani di uno zio sorridente per sgranare gli occhi di fronte alla data e comprendere la realtà.

    Ok, era molto contento di aver ricevuto la lettera ma, voleva un po' di tempo per metabolizzare il tutto, si aspettava almeno qualche giorno di anticipo.

    °Vabbè Vabbè, calma Taky, è quello che aspettavi no?, era da anni che ti preparavi, meglio subito che una snervante attesa!!°




    "Zio, Zia io vado a vestirmi e faccio qualche esercizio, sono piuttosto emozionato, diciamo eccitato al pensiero della missione, anche se non so in che cosa consiste"



    -Ah...Taky, il sensei è un Uchiha come te, mi raccomando non fare brutta figura

    Disse Shuei con un largo sorriso.

    Takashi si girò verso di lui osservando con uno sguardo di rimprovero come per dire:

    CITAZIONE
    Non ti sembro già abbastanza agitato???

    Dopodichè si congedò dagli zii e corse in camera sua al secondo piano.

    Una volta entrato inziò a vestirsi come era solito fare, maglietta senza maniche con cappuccio verde e simbolo degli Uchiha sul dorso, calzoncini corti del medesimo colore e sandali, Niente era più comodo di quegli indumenti per Takashi.

    L'Uchiha era alto circa un metro e settanta, aveva un fisico atletico e abbastanza muscoloso, seppur non paragonabile a quello di suo zio, ed era anche molto attraente fisicamente, capelli neri piuttosto corti e occhi dello stesso colore, molto profondi.

    Si lego la cintura alla vita con la sacca degli attrezzi contenenti i kunai sul fianco destro; mentre mise quella con gli Shuriken all'altezza del quadricipide sinistro, e prima di scendere in cortile osservò il suo arco che torreggiava a fianco della porta di ingresso su un apposito piedistallo; si avvicinò e sfiorò le freccie nella faretra con la punta delle dita.

    Nonostante era un fenomeno nel tiro con l'arco preferiva non portarlo con se in missione, in quanto il ragazzo considerava il tiro con l'arco solo uno sport, anche se sapeva della temibile forza di quell' oggetto nelle giuste mani.

    Tuttavia era ancora giovane e senza esperienza nel mondo dei ninja per cui solo scendendo in campo in prima persona avrebbe capito il suo personale stile di combattimento e l'arma a lui più adatta. La pratica sarebbe stata meglio di qualunque teoria.

    °In missione non serve l'arma più bella, ma quella che può salvarti la vita°



    Sorrise per la frase filosofica che aveva appena pronunciato e chiudendo la porta andò in cortile.

    [...]


    -Giorno seguente:Percorso lungo il luogo dell'incontro ore 7:30-

    Il ragazzo non risucì molto a dormire quella notte, forse per l'emozione del giorno seguente, in ogni caso il mattino non era per niente stanco per cui si vestì, e per la prima volta in vita sua scese a far colazione già vestito.

    Dopo l'immancabile rito, vista la missione che lo aspettava era inevitabile assumere proteine e vitamine, i saluti con gli zii e le raccomandazioni della zia Ai, Takashi parti da casa equipaggiato e vestito proprio come durante l'allenamento del giorno prima, era stato un allenamento soft, mirato molto più a riscaldare i muscoli che a potenziarli.

    Il percorso non era particolarmente lungo dalla casa del ragazzo, e poichè il ritrovo era alle 8 decise che mezz'ora sarebbe bastata.

    Una volta uscito dal quartiere Uchiha già affollato a quell'ora del mattino, non mancava molto al luogo dell'incontro infatti dinnanzi a lui si presentava un grosso bosco; non sembrava particolarmente fitto tuttavia vi erano alberi meravigliosi che si innalzavano per moltissimi metri, probabilmente secolari.

    Era una bella giornata, il sole splendeva alto nel cielo e il canto degli uccelli sembrava calmare l'animo del ragazzo che da quando era partito l'unico suo pensiero fù quello di trovare un modo per presentarsi e fare bella figura con il Sensei e con i compagni.

    Tuttavia era anche curioso di scoprire con chi sarebbe stato in squadra, in ogni caso sarebbe stato felice di fare amicizia con altri aspiranti Shinobi.

    Taky Si inoltro nel bosco e non incontrò parecchie difficoltà nella fitta vegetazione se non qualche radice sporgente alla quale bisognava prestare un po' di attenzione.

    Differentemente da prima il ragazzo ora riuscì a tranquillizzarsi, camminò ancora un po' e finalmente arrivò alla radura.

    -Luogo dell'incontro:Presentazione-

    Notò un uomo seduto su una roccia ai confini della suddetta radura e dall' aspetto e da coprifronte Takashi ne dedusse che era siuramente il Sensei lo riconobbe anche dai tratti tipici del clan Uchiha;inoltre di fronte a lui c'era un altro ragazzo, probabilmente uno dei suoi compagni di missione.
    L'Uchiha sapeva di essere in perfetto orario, erano lui ad essere in anticipo.

    Nonostante ormai sarebbe iniziata la sua avventura Lo stato d'animo del ragazzo rimase inalterato, era anzi galvanizzato dal fatto che non sentiva più quella sensazione di nervosismo provata la notte prima e il mattino stesso.

    ° Bene ci siamo, è ora di presentarsi°

    Arrivato a pochi metri dal maestro vide che egli scese dal masso celando il libro dietro il suo mantello nero ed esclamò:

    «Molto bene allora... Immagino che voi siate i tre studentelli che mi ha assegnato l'accademia, giusto? Bene, io sono Atasuke Uchiha e sarò il vostro sensei... Benvenuti nel team 33»

    Il ragazzo nascose la sua sorpresa, c'erano solo 2 studenti al momento e non tutti e tre.

    Mentre si chiedeva tutto ciò il ragazzo alla sua sinistra iniziò a parlare:


    Sono Dokumaru, quando non sono impegnato in lezioni normalmente aiuto l'attività di famiglia, vivo da solo.



    Appena Dokumaru terminò la sua presentazione l'Uchiha fissando il volto del Sensei esclamò:

    " Salve, mi chiamo Takashi Uchiha di Konoha, ho ricevuto la lettera dell'accademia la quale indicava questo come il posto in cui si sarebbe riunito il Team 33, lei deve essere il Sensei Atasuke, PIacere di conoscerla Atasuke-Sama."

    Il tono del ragazzo non era ne di elogio ne spavaldo, era un normalissimo tono di conversazione, ovviamente utilizzato con il massimo rispetto per una persona di rango superiore.

    Dopodichè si girò verso il suo compagno sorridendogli e porgendogli la mano, era buon uso iniziare a fraternizzare con i compagni di cosrso, dopotutto avrebbero affrontato una missione insieme.

    Il sensei (apparentemente) sempre dimenticandosi che mancava ancora un membrò continuò:

    «Molto bene, lieto di conoscervi... Tuttavia, se non vi spiace prima di cominciare vorrei che mi raccontaste qualcosa di voi... tipo chessò... che cosa fate di solito, cosa vi piace, cosa non vi piace, quali sono le vostre abilità, perchè volete diventare ninja, che tecniche preferite usare... cose così insomma»

    Improvvisamente una voce comparì dalle spalle di Taky:

    Io a differenza di loro non so nulla di me e quindi non posso rispondere alla sua domanda Atasuke.


    ° E questo?? probabilmente deve essere il terzo ragazzo, si era nascosto fin'ora, ma il sensei deve averlo notato, visto che ha parlato come se fossimo presenti tutti e tre...eheh ecco cosa sa fare uno Shinobi°

    Pensò Taky fra se e se notando che Atasuke non aveva minimamente cambiato la sua espressione dopo la comparsa del ragazzo.

    Era alto più o meno come Takashi aveva i capelli rossi e la pelle biancastra, il suo abbigliamento doveva essere tipico di un altro villaggio, poichè non aveva mai notato nessuno a konoha vestito il quel modo.

    Il secondo a parlare fu Dokumaru:

    Mi piacciono gli scorpioni ed il tempurà.
    Per quanto riguarda le mie tecniche preferite sicuramente sono i taijutsu.


    A quel punto fù il turno dell'Uchiha:

    "Una cosa che mi piace molto Atasuke-Sama è l'attività fisica, ci tengo a mantenere il mio corpo attivo, infatti l'ho allenato fin da piccolo,inoltre sono piuttosto bravo a maneggiare l'arco, anche se oggi non l'ho portato poichè non essendo mai sceso in campo in prima persona devo ancora capire quali sono le mie reali potenzialità, e quale arma mi sarebbe più utile.
    In ogni caso il mondo dei ninja mi affascina tantissimo, essendo cresciuto tra gli Uchiha ed essendo io stesso uno di loro ho ereditato da loro la passione e la voglia di diventare ninja, inoltre mi sono sempre informato leggendo libri sul mondo che mi sto preparando ad affrontare e ogni nozione che apprendevo, ogni caratteristica che leggevo mi ha sempre colpito; è per questo che vorrei diventare un ninja.
    Essendo ancora molto giovane e inesperto vanto di pochissime tecniche, per cui non saprei in cosa potrei essere più bravo, non disprezzo il taijustu ma nemmeno alle altre abilità sono indifferente, per cui scoprirò tutto a tempo debito."



    Quando Taky finì di parlare il sensei concluse dicendo:

    «Bene, se prima di cominciare avete delle domande, questo è il momento: Chiedete tutto quello che volete sapere»

    I due suoi compagni si precipitarono, il primo fu il ragazzo con i capelli rossi:


    Io ne ho davvero tante ma questo non mi sembra il luogo e la circostanza adatte per parlarne. Vi chiederò soltanto quello che reputo di estrema importanza. Io non so assolutamente nulla di questi ninja, delle tecniche e delle altre cose di cui voi tutti probabilmente siete a conoscenza e non ho ricordi del mio passato per cui dovreste insegnarmi tutto dalla base. Se questo è un problema a me basta che mi dite dove andare, e se un posto vi è, per apprendere le nozioni fondamentali. Non voglio essere d'intralcio a nessuno perchè per prima cosa voglio capire dove sono e perchè sono stato convocato qui Atasuke. Credo che per avermi chiamato Stregatto mi dovreste già conoscere o mi sbaglio? Forse lei saprà dirmi qualcosa su di me.

    Taky fu molto colpito dalle sue parole

    °Probabilmente questo ragazzo ha subito qualche trauma°


    In seguito fu Dokumaru a parlare:


    Con che tipo di missione abbiamo a che fare?
    Si tratta di scorta, eliminazione, ritrovamento, sabotaggio e qualcosa del genere?
    A proposito, come mai l'accademia ha scelto uno studente per una missione?


    Le prime due domande erano interessanti ma ovviamente l'ultima era semplice,L'Uchiha sapeva bene che era un corso per diventare Genin e svolgere una missione era il modo per testare le loro capacità e per insegnare loro la vita del ninja.

    "Io vorrei sapere qualcosa su di lei se possibile Atasuke-Sama"

    Disse Takashi.

    Il sensei per nulla sorpreso rispose, in modo molto generico:


    «Mi sembra giusto... Dato che me lo avete chiesto, beh, di solito faccio il ninja, mi piace quello che mi piace, sono abile ad essere me stesso, non vi interessa sapere perchè sono diventato un ninja e le tecniche che uso non sono affare vostro»


    Il ragazzo capì che non voleva parlare di se stesso per cui evitò di riprendere il discorso, così avrebbe aspettato che il sensei rispondesse alle domande degi altri 2 ragazzi.

    Finalmente sarebbe iniziata la sua prima missione, Non vedeva l'ora...
     
    .
  5. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Il Bello, il sunese e lo smemorato~


    Atasuke si assaporava l'aria frizzante del mattino leggendosi di gusto ed in santa pace il suo libro, quando ad un tratto un rumore sospetto di passi attirò la sua attenzione. [Abilità] Senza dare nell'occhio e senza dare segni di interesse Atasuke seguì la fonte di quel rumore di sottofondo fin dietro ad un cespuglio dove vide fare furtivamente capolino la testa dell'Otese. Non sapeva perchè avesse optato per un tale approccio "segreto" tuttavia era chiaro come il sole che cercasse di non dare a vedere la propria presenza.

    °Bene, il primo è arrivato... si direbbe un tipo strano, ma in effetti c'era sritto qualcosa del genere nelal sua scheda... tuttavia... già uno che si chiama "stregatto" non deve essere del tutto a posto... Magari si crede un gatto e si è messo li così per imitare la furtività dei gatti... Mah... Va a sapere°


    E poi giù ancora a leggere con attenzione senza perdere mai di vista il giovane Otese ma celando le sue azioni con abili giochetti da attore consumato. [Abilità]
    Non molto dopo giunse il secondo studente, il sunense, il quale erroneamente lo prese per un'altro studente, ma almeno si rese conto del "gatto" celato li vicino. Atasuke lo guardò appena girando gli occhi come unica reazione alle erronee parole del giovane, tuttavia preferì attendere ancora prima di rivelargli l'errore madornale che aveva commesso.
    Ultimo ma non ultimo giunse il suo terzo studente, un'altro discendente del clan Uchiha. Non ricordava di aver ancora mai incontrato quel giovane prima d'ora, ma di sicuro se ciò fosse accaduto mai si sarebbe scordato dell'unico Uchiha vestito di verde del clan. Era infatti di usco comune tra gli uchiha vestire colori scuri come i blu o i neri, mentre raramente si vedeva gente vestita di verde, soprattutto perchè lo stemma risaltava meglio su di uno sfondo scuro. Tuttavia questi erano solo banali punti di vista estetici.
    Quando si presentò mettendo via il libro Atasuke non ebbe problemi nell'individuare il rossore sul volto del sunese il quale comprese il proprio errore, ma allo stesso modo notò lo sbigottimento del suo compagno di clan, il quale non riuscì a celare al suo esperto occhio il fatto che evidentemente ignorava la presenza anche del terzo studente del corso.
    In ordine, come erano giunti, i tre iniziarono le loro presentazioni a parte l'Otese che per qualche motivo preferì essere l'ultimo a parlare. Atasuke ascoltò con attenzione tutte e tre le presentazioni, tuttavia restò quasi stupito del fatto che potessero essere così simili, eppure così diverse, in particolare fu interessante quanto venne detto dall'Otese.
    La presentazione del sunese fu semplice e sbrigativa. Nulla di particolarmente eclatante e ciò poteva indicare più fattori, dalla timidezza alla scarsa voglia nel parlare di se a degli sconosciuti, tuttavia Atasuke preferì non entrare nel merito della questione.
    Seguì quindi la presentazione dell'Uchiha, il quale forse per l'agitazione, forse per abitudine fece una presentazione classica "presupponendo" che Atasuke fosse proprio il sensei. Cosa cordiale, seppure non fosse che si era presentato poc'anzi.

    «Beh, si, come ho perl'appunto detto prima, io sono il vostro sensei Atasuke Uchiha»


    Rimarcò particolarmente sulla parola sensei e sul suo nome cercando di far notare l'ovvietà delle parole del suo compagno di clan in seguito alla sua presentazione.
    Ultimo giunse l'Otese che a dirla tutta non disse nulla poichè pareva effettivamente non sapere nulla di se stesso e del proprio passato. Una situazione interessante, tuttavia anche estremamente problematica, soprattutto se per qualche motivo quella specie di amnesia era in realtà un trucco organizzato da qualche nukenin per infiltrarsi tra i suoi studenti. Decise quindi di restare allerta ponendo particolare attenzione sul ragazzo cercando comunque di colmare le sue lacune qualora queste vi fossero realmente state.

    "Io a differenza di loro non so nulla di me e quindi non posso rispondere alla sua domanda Atasuke."

    «Ah... Beh... Almeno pare tu sappia come ti chiami e come leggere una mappa, altrimenti trovo difficile che saresti riuscito ad arrivare fin qui, non trovi?»


    Rispose con tono velatamente ironico alla presentazione dell'ultimo studente prima di passare direttamente alle questioni pratiche. Nella successiva presentazione il sunese aggiunse qualche leggero dato sulla sua persona mentre invece l'Uchiha parlò a lungo e nel dettaglio di ciò che preferiva e di ciò che lo riguardava. Buon segno dato che ciò gli avrebbe aperto molte strade nella collaborazione con altri shinobi nei vari team, tuttavia allo stesso modo poteva diventare un male dato che pareva essere fin troppo aperto verso gli altri e ciò poteva diventare un problema se fosse diventato bersaglio di qualche malintenzionato.
    Giunto poi il tempo delle domande, l'Otese fu il primo ad esporre la sua marea di dubbi e di lacune, seguito poi dal sunese che invece preferì semplicemente informarsi meglio sulla missione che il trio avrebbe dovuto compiere. Sempre per ultimo il suo compagno di clan gli chiese di presentarsi, tuttavia Atasuke fece bellamente muro senza lasciarsi sfuggire alcuna informazione.
    Si prese poi una breve pausa prima di iniziare a rispondere all'elevato numero di quesiti che i suoi studenti gli avevano posto.

    «Bene... Andiamo con ordine... Per quanto riguarda le tue domande Dokumaru, posso assicurarti che prima della missione in se ci sono altre questioni da discutere, tuttavia sarò lieto di darvi tutte le informazioni del caso quando sarà il momento. Mentre per la selezione, beh... di per se è una missione semplice e quindi ha ritenuto opportuno che un genin con la mia esperienza e tre studenti fossero in grado di portarla a termine. Ti basti sapere questo.»


    Prese fiato prima di iniziare il discorso riguardante lo smemorato Otese con il quale avrebbe dovuto sprecare ben più fiato e parole.

    «Per quanto riguarda te, stregatto? Mi pare sia questo il nominativo con cui sei iscritto... In teoria le basi dovresti già averle apprese in un corso preparatorio privato, al tuo villaggio, o all'accademia... Quindi temo che la situazione per te sarà particolarmente pericolosa e complicata... Tuttavia credo che potremo porre rimedio a questo facendoti un breve corso accellerato sull'arte ninja di base, sempre che i tuoi compagni vogliano essere così gentili da darci nua mano...»


    Concluse guardando gli altri due allievi e sottolineando che quella non era una domanda, bensì un primo compito che i suoi due allievi dovevano sostenere. Il perchè del fatto che era compito loro aiutare il loro compagno, piuttosto che il sensei, stava a loro stessi comprenderlo.

    «Bene, dato che non ci sono altre domande, direi che possiamo partire con il "corso intensivo sulle basi ninja". Sappiate che non abbiamo troppo tempo, quindi perdete poco tempo a pensare e fate delle spiegazioni semplici ma efficaci per il vostro collega. Tu invece, stregatto, cerca di capire al volo quello che ti verrà detto perchè ci sono tante cose da sapere e poco tempo per apprenderle...»


    Una pausa di intesa durante la quale fece un cenno con la testa verso i suoi tre allievi per sapere se questi avessero afferrato il concetto e poi si rimise a spiegare.

    «Bene... Per prima cosa devi sapere che ci sono svariati villaggi ninja, ogniuno con caratteristiche differenti e shinobi con abilità varie, ma non è questo il momento di parlarne. Sappi solo che quattro di questi villaggi si sono uniti all'accademia. Kiri, Konoha da cui proveniamo io e Takashi, Suna da cui proviene Dokumaru e Oto da cui dovresti provenire tu. Oltre ai ninja accadenmici, ci sono ninja di altri villaggi, ma soprattutto ci sono ninja traditori, coloro che hanno tradito il proprio villaggio, ed alcuni hanno anche tradito l'accademia stessa. Questi ninja sono definiti Nukenin. Su di loro ci sono delle taglie messe in palio dall'accademia e dai villaggi che hanno tradito, ed allo stesso modo i nukenin ci danno la caccia ed hanno messo una taglia su quasi qualunque ninja accademico e non. Ti è chiaro qeusto inquadramento generale?»


    Si prese quindi un'altra pausa per lasciare il tempo al suo allievo di assorbire tutte quelle informazioni prima di proseguire oltre.

    «Molto bene, prima di passare ad altro però gradirei che siano i tuoi compagni di corso a darti le successive nozioni... Chi di voi due vuole spiegare al vostro compagno che cos'è il chakra e come viene utilizzato da uno shinobi per eseguire delle tecniche?»


    Attese quindi che uno dei due rispondesse spiegando con attenzione quello di cui Atasuke aveva chiesto. Poi si rivolse verso l'altro per fargli spiegare il successivo concetto.

    «Ok, tu invece che ne diresti di spiegare ai tuoi compagni che tipologie di armi vengono utilizzate dai ninja e che tipologie di ninja esistono? Che ruoli vengono ricoperti dai ninja durante le missioni ed il resto?»


    Attese quindi le risposte/spiegazioni dei suoi due allievi "informati" prima di colmare le eventuali lacune nelle spiegazioni e le relative aggiunte dovute alla sua maggiore esperienza.


    OT - Prima di tutto bene, bravi. Un buon giro di post e soprattutto anche rapido. Per il prossimo giro di post, ovviamente desidero che !Bestia sia l'ultimo a postare dato che questo giro sarà un po più passivo degli altri a causa dell'ignoranza del suo pg. Comunque sia continuate così, anzi, se riuscite migliorate ulteriormente! :riot: le valutazioni più dettagliate le avrete nel topic di OT :zxc:
    Prima nota importante. Come avete visto ho sfruttato due volte due abilità che possiede il mio pg; tecnicamente e d'uso anche usare la tabella di riepilogo per riepilogare il testo delle abilità, ma questo giro andatevele a leggere dalla mia scheda che trovate in firma. Tornando però alle abilità, io generalmente per le informazioni di OT che vanno inserite in game uso nu codice che fa l'effetto nuvoletta, in modo da rendere poco invasiva la presenza dell'informazione. Tuttavia è anche d'uso inserire l'informazione tra parentesi quadre e spesso in grassetto cercando di sintetizzare in meno parole possibile che tecnica, abilità, competenza, altro viene usata/sfruttata; quali slot si utilizzano (li vedremo nello scontro); etc... Per maggiori spiegazioni vi rimando ancora a chiedere nell'OT
    - /OT
     
    .
  6. Poison user
        Like  
     
    .

    User deleted


    Adesso sono io il professore?



    Bene, il sensei non fece pesare l'errore di riconoscimento al povero studente, tuttavia la questione prese un'insolita piega, infatti il primo arrivato, indentificatosi come stregatto, probabilmente una sorta di soprannome oppure un nome in codice, non sapeva NIENTE sul mondo ninja.

    Dokumaru ovviamente non fu in grado di nascondere la propria sorpresa ed effettivamente necessitò qualche secondo prima di processare gli avvenimenti, il sensei prese alquanto bene la situazione, anche se il sunese non poteva dirsi soddisfatto dell'operato dell'accademia. Com'era possibile che il massimo organo militare delle quattro nazioni principali del mondo ninja avesse inserito in una missione una persona che non sapeva le basi delle arti ninja.

    Molti dubbi "frullavano" per la testa del ventenne, tra l'altro pure quello del fatto che oto, villaggio dello smemorato, non fosse di certo famoso per la sua virtuosa morale ed i suoi soldati pieni di misericordia.
    Il ragazzo decise di stare al gioco per il momento, tuttavia prestando una particolare e meticolosa attenzione all'otese.

    Atasuke invitò il foglioso ed il sabbioso a spiegare al collega come funzionava il chakra, oltre alle tipologie di armi ed i tipi di missione; per poter dettare la linea sull'argomento più importante per uno shinobi, Dokumaru decise di farsi avanti e prenotare per se la prima spiegazione.

    Bene, da dove cominciare?
    Ah, si! Sappi che il chakra è un'energia vitale che pervade il corpo di tutte le persone, si potrebbe comparare ad un parametro di crescita per ogni ninja, infatti viene potenziato con il crescere del combattente. Allenamenti, combattimenti, studio, in generale l'esperienza acquisita durante la vita ti permette di aumentare e potenziare questa energia.



    Seguì una breve pausa, dove passò una mano sui capelli come un gesto per trovare il coraggio di rivelare uno dei più grandi segreti, che i genitori dovettero pagare un jonin del villaggio per iniziarlo a queste arti, ma l'Hikigane avrebbe dovuto svendere quelle informazioni preziosissime come se fosse la stagione dei saldi.

    Il chakra ha un centro di origine chiamato Tantien, si trova nell'addome ed è una sorta di contenitore che racchiude il chakra e da cui parte la circolazione del suddetto. Si potrebbe comparare al cuore umano ed il sistema circolatorio sanguigno.
    Bisogna sempre stare attenti a come si usa il chakra, perché se dessi fondo completamente alle tue riserve moriresti.
    Come avevo precedentemente accennato esiste un sistema circolatorio del chakra, che permette di distribuirlo in tutto il corpo, è per questo motivo che sei in grado di incanalarlo negli arti per sferrare un pugno più potente oppure uno scatto più rapido, ma questo non è il solo utilizzo di questa risorsa.
    Infatti si tratta del "combustibile" necessario per l'esecuzione di alcune tecniche, normalmente chiamate Jutsu.
    Esse necessitano di passare per una fase chiamata impasto, la maggior parte delle tecniche necessitano di particolari sigilli composti dalle mani, questi sigilli sono necessari per la manipolazione del chakra, nella tecnica che desideri effettuare.
    Esistono in totale dodici posizioni delle mani che formano un sigillo, permettendo alle persone di creare molteplici combinazioni, uno dei motivi per i quali quasi ogni giorno viene creata una nuova tecnica e probabilmente ti scontrerai con persone che usano jutsu che prima non avevi mai visto.



    Mentre spiegava, mostrò tutti e dodici i sigilli, nominandoli uno ad uno, volontariamente sorvolò sul fatto che ciascun sigillo avesse un'affinità con un determinato elemento, come nel caso del serpente per il doton, o la tigre per il katon, visto che il sensei non glielo aveva chiesto e soprattutto non era intenzionato a spifferare tutto.
    Seguì una seconda breve pausa, voleva terminare il più velocemente possibile per levarsi il problema di dosso, non avrebbe mai pensato di dover spiegare nella sua vita, specialmente una foresta a ridosso di Konoha, come funzionava l'arma vincente di qualunque shinobi. Non importava l'impostazione, se esperto in ninjutsu, taijutsu oppure genjutsu, ognuna di queste persone aveva bisogno dell'aura azzurra per potersi distinguere dalle normali persone.

    Ok, per finire direi che mi tocca spiegarti come si dividono le tipologie di tecniche. Ufficialmente ne esistono quattro, anche se esistono altri due sub rami.
    La prima branca delle arti ninja è il taijutsu, si tratta di una forma di combattimento dove si incanalano le energie nel fisico per poter potenziare i movimenti del corpo, rendendo possibile l'esecuzione di alcuni rendan, o colpi concatenati, di difficile esecuzione, oppure tecniche che richiedono una particolare velocità o potenza.
    La seconda invece si chiama genjutsu, ovvero l'arte dell'illusione, si tratta di jutsu che vanno a stimolare determinate aree del cervello tramite impulsi visivi, sonori, tattili o di altro tipo. Ognuna di queste tecniche ha un'esecuzione differente e mira ad attaccare l'avversario sotto diversi possibili aspetti, magari dandogli l'impressione di essere bloccato da qualcosa in modo da colpirlo indisturbato, oppure ricreando le peggiori paure insite nella mente del nemico, minando la sua psiche e rendendolo incapace a proseguire lo scontro.
    Il ninjutsu invece è l'arte più comune e tende a manifestare il chakra sotto forma di vari utilizzi come lame, scudi, e manifestazioni di vario tipo.
    Esistono anche i kinjutsu e gli Hijutsu, che si trattano di tecniche segrete, le prime sono proibite perchè vanno ad intaccare i valori ninja, mentre le seconde normalmente sono conoscenze private di alcuni clan, quindi non sono disponibili al pubblico.



    Dokumaru sorvolò sulla spiegazione degli elementi perchè non aveva intenzione di dilungarsi troppo con i tecnicismi, e non poté approfondirsi molto sulle ultime due categorie perchè non conosceva tecniche proibite ne apparteneva ad un particolare clan, quindi impossibilitato a fornire una spiegazione più dettagliata.
    Detto questo lasciò la parola al compagno, che dovette parlare sulle armi ninja ed i loro utilizzi, si soffermò in particolare sui kunai, shuriken e spiedi, poi si dilungò leggermente sulle tipologie ed i gradi ninja, ma fu una parte dove il sunese non prestò la dovuta attenzione, troppo intento a formulare ipotesi sul sunese, troppo sospetto per poter far passare la teoria dell'amnesia.
     
    .
  7. Takashi Uchiha
        Like  
     
    .

    User deleted


    "Parlato"
    Narrato
    CITAZIONE
    -Citazione-

    -Parlato Altri-
    °Pensato°


    Team 33:Un Corso come un altro...Forse




    -Luogo dell'incontro:Un Po' di teoria

    «Beh, si, come ho perl'appunto detto prima, io sono il vostro sensei Atasuke Uchiha»

    Takashi capì che quell'espressione l'aveva usata proprio per sottolineare il fatto che nonostante la sua presentazione, il ragazzo avanzò la supposizione che egli fosse il sensei.

    °Non gli sfugge niente è?°

    Pensò l'Uchiha tra se e se abbozzando un lieve sorriso.

    A seguito della presentazione del ragazzo Atasuke sembrò felice del fatto che si fosse aperto così tanto a loro ma allo stesso tempo il suo sguardo si fece grave su di lui; Taky non capiva bene il perchè, sapeva che rivelare informazioni su di lui sarebbe stata una mossa fatale nel caso ci fossero stati nemici, ma oltre il fatto che si fidava delle persone li presenti, a parte forse un po' per il misterioso Otese, non aveva rivelato in modo molto preciso le sue attitudine anche perchè non le consoceva, Inoltre Takashi purtroppo aveva mentito sul perchè volesse diventare ninja, egli in realtà voleva più di ogni altra cosa sapere che fine avevano fatto i suoi genitori...

    Comunque Per uno scontro sarebbe stata più pericolosa la presentazione di Dokumaru, il quale ammise la sua preferenza per il Taijutsu, tuttavia Takashi pensò che fosse stupido intervenire per una cosa così semplice, probabilmente ci sarebbe stata l'occasione di discutere più avanti e su questioni molto più serie di questa.

    CITAZIONE
    "Io a differenza di loro non so nulla di me e quindi non posso rispondere alla sua domanda Atasuke."




    «Ah... Beh... Almeno pare tu sappia come ti chiami e come leggere una mappa, altrimenti trovo difficile che saresti riuscito ad arrivare fin qui, non trovi?»


    °Eh eh eh...sarcarstico il sensei, ci sarà da divertirsi, ora sono più che mai carico per iniziare la missione°

    Pensò L'Uchiha mentre il sensei ascoltava le domande di Dokumaru.

    «Bene... Andiamo con ordine... Per quanto riguarda le tue domande Dokumaru, posso assicurarti che prima della missione in se ci sono altre questioni da discutere, tuttavia sarò lieto di darvi tutte le informazioni del caso quando sarà il momento. Mentre per la selezione, beh... di per se è una missione semplice e quindi ha ritenuto opportuno che un genin con la mia esperienza e tre studenti fossero in grado di portarla a termine. Ti basti sapere questo.»

    Come immaginava Takashi la missione non sarebbe stata particolarmente difficile, almeno in teoria; aveva più volte letto di missioni che avrebbero dovuto essere una passeggiata e che invece si rivelarono molto rischiose.

    Tuttavia era un Uchiha, e nelle sue vene scorreva il sangue di un clan fiero e orgoglioso, per cui non avrebbe di certo disdegnato uno scontro, seppur fosse ancora un principiante.

    Poi fu il turno dell'Otese con i capelli rossi di porre delle domande, di cui ancora non conoscevano il nome, e il tutto iniziava a farsi un po' sospetto, anche se per ora era meglio lasciar perdere; finche la situazione era sostenibile era meglio osservare e fare congetture ma non esporsi troppo.

    «Per quanto riguarda te, stregatto? Mi pare sia questo il nominativo con cui sei iscritto... In teoria le basi dovresti già averle apprese in un corso preparatorio privato, al tuo villaggio, o all'accademia... Quindi temo che la situazione per te sarà particolarmente pericolosa e complicata... Tuttavia credo che potremo porre rimedio a questo facendoti un breve corso accellerato sull'arte ninja di base, sempre che i tuoi compagni vogliano essere così gentili da darci nua mano...»

    °Stre...Stregatto??...davvero si chiama così???...ma dai!! impossibile!!!... sarà un nome d'arte°

    Taky rimase un po' stupito dal nome o almeno così pereva dell'Otese, ma ciò che lo più colpì fu appunto il fatto che non ricordasse neppure le basi che in teoria avrebbe dovuto apprendere all'accademia; in più il sensei aveva chiesto proprio all'Uchiha e al Sunese di tenere a Stregatto un corso accellerato sulle basi, o meglio dallo sguardo si capì che era un ordine vero e proprio.

    Ovviamente il sensei sapeva molto bene tutte quelle nozioni teoriche che i 2 ragazzi avrebbero elencato all'Otese, ma probabilmente voleva vedere anche la loro preparazione, e poi da quel momento erano un team, il Team 33 e per cui dovevano iniziare ad interagire tra di loro, e ad aiutarsi a vicenda.


    «Bene, dato che non ci sono altre domande, direi che possiamo partire con il "corso intensivo sulle basi ninja". Sappiate che non abbiamo troppo tempo, quindi perdete poco tempo a pensare e fate delle spiegazioni semplici ma efficaci per il vostro collega. Tu invece, stregatto, cerca di capire al volo quello che ti verrà detto perchè ci sono tante cose da sapere e poco tempo per apprenderle...»


    Atasuke si girò verso Taky e Dokumaru con un cenno d' intesa, e l'Uchiha capì che di lì a poco sarebbe toccato a loro; e poi continuò introducendo il discorso.


    «Bene... Per prima cosa devi sapere che ci sono svariati villaggi ninja, ogniuno con caratteristiche differenti e shinobi con abilità varie, ma non è questo il momento di parlarne. Sappi solo che quattro di questi villaggi si sono uniti all'accademia. Kiri, Konoha da cui proveniamo io e Takashi, Suna da cui proviene Dokumaru e Oto da cui dovresti provenire tu. Oltre ai ninja accadenmici, ci sono ninja di altri villaggi, ma soprattutto ci sono ninja traditori, coloro che hanno tradito il proprio villaggio, ed alcuni hanno anche tradito l'accademia stessa. Questi ninja sono definiti Nukenin. Su di loro ci sono delle taglie messe in palio dall'accademia e dai villaggi che hanno tradito, ed allo stesso modo i nukenin ci danno la caccia ed hanno messo una taglia su quasi qualunque ninja accademico e non. Ti è chiaro qeusto inquadramento generale?.
    Molto bene, prima di passare ad altro però gradirei che siano i tuoi compagni di corso a darti le successive nozioni... Chi di voi due vuole spiegare al vostro compagno che cos'è il chakra e come viene utilizzato da uno shinobi per eseguire delle tecniche?»


    Takashi guardò Dokumaru il quale gli fece capire con un cenno che avrebbe parlato lui di quegli argomenti.

    Così l' Uchiha aspettò che il compagno iniziasse a parlare per ascoltare come avrebbe esposto l'argomento e cosa avrebbe detto.

    Questa parte teorica a differenza della maggior parte delle persone non dispiaceva a Takashi, anche se ovviamente preferiva l'azione; però sapeva bene che tutto deriva da una base solida, e la maggior parte delle volte la base è teorica.

    Dokumaru fu abbastanza breve e conciso ma allo stesso tempo riuscì a dire l'essenziale riguardo al chakra alle sue funzioni e ai principali stili ninja.

    Improvvisamente Atasuke-Sensei si voltò verso Takashi e disse.

    «Ok, tu invece che ne diresti di spiegare ai tuoi compagni che tipologie di armi vengono utilizzate dai ninja e che tipologie di ninja esistono? Che ruoli vengono ricoperti dai ninja durante le missioni ed il resto?»

    °Mmmm...ok...°

    Takashi riordinò le idee per qualche secondo dopodichè voltandosi verso l'Otese iniziò a parlare.


    "Innanzitutto le armi ninja si distinguono in varie categorie, a seconda dello scopo per cui sono state create e si dividono in
    Armi a distanza[AaD], armi da corpo a corpo[AdCC]; queste sono le due categorie principali.

    Tra le armi più importanti e famose sicuramente ci sono i Kunai gli Shuriken e gli spiedi.

    I primi sono dei pugnali a lama quadrangolare affilati su due lati, impugnabili con una mano e all' estremità dell'impugnatura possiedono un anello dai molteplici utilizzi, anche se rientrano tra le armi a distanza, possono essere utilizzati nel corpo a corpo, ovviamente da chi ha un minimo di pratica con essi.

    Possono raggiungere se lanciati elevate velocità con serie conseguenze per chi venisse colpito, quindi tra le armi di base sicuramente sono i più temibili.

    Famosi sono anche gli Shuriken, hanno la forma di una stella a 4 punte tutti e gli 8 lati sono taglienti, possiedono un buco centrale simile all'anello dei Kunai che ne permette l'utilizzo tramite fili in combinazione anche con altre armi; sono più leggeri dei kunai ma più veloci.

    Un particolare tipo di shuriken sono gli Uchiha Shuriken; essi sono più grossi degli Shuriken normali, la forma è simile tuttavia.

    Per darti un idea la lunghezza da una punta all'altra è di circa 2 Kunai, sono più lenti dei normali shuriken, ma hanno un potere di lesione molto maggiore.

    Da non sottovalutare poi abbiamo gli spiedi, essi hanno la forma di uno stuzzicadenti, però sono in metallo e un po' più lunghi, direi poco più che un palmo..."



    Taky mostro al ragazzo di Oto il palmo della mano in modo che comprendesse, dalla sua espressione tuttavia l'Uchiha non capì se stava realmente ascoltando o se stava facendo finta, in ogni caso il ragazzo continuò a parlare

    "Non sono così dannosi come gli shuriken e i Kunai ma se usati da un ninja esperto, sono l'arma più micidiale che ci sia, in quanto se giustamente indirizzati possono colpire i punti vitali e uccidere facilmente.

    Queste sono le armi ninja più famose e quelle che probabilmente incontrerai più spesso e sono tutte e tre Armi a Distanza;
    ovviamente vi è un infinità di armi che però apprenderai strada facendo"


    Taky sorrise al ragazzo, voleva in ogni caso non dare l'idea che avesse qualche sospetto su di lui e comunque sia sarebbe stato controproducente sovraccaricare di informazioni Stregatto, per ora bastavano le nozioni più importanti.

    L'Uchiha riprese fiato e continuò.

    "Per quanto riguarda i ninja essi si distinguono in gradi, che sono per lo più indipendenti dall'età dell'individuo.
    In fondo alla scala ci siamo noi studenti, in realtà non siamo neppure ninja ma comunque sappiamo alcuno nozioni fondamentali e alcune tenciche di base, anche se la nostra conoscenza, esperienza e quantità di chakra sono pressoche nulle.

    Dopo aver superato una prova teorica e una pratica gli studenti diventano Genin, veri e propri ninja a tutti gli effetti,testimoniato anche dal coprifronte; chi raggiunge questo grado inizia a compiere missioni piuttosto semplici sotto la guida di un caposquadra.

    Generalmente il caposquadra è un Chunin, ovvero il grado superiore rispetto al Genin, i Chunin iniziano ad avere alcune responsabilità, quelle appunto per esempio di guidare una missione, solitamente non troppo rischiosa, in ogni caso ogni evenienza è possibile ed egli deve sapersi adattare.

    Superiori ai Chunin abbiamo i Jonin, il jonin è un ninja con una grande conoscenza ed esperienza nel campo degli Shinobi[sinonimo di ninja], oltre che ad essere veramente forte.

    I Jonin guidano Chunin o Genin o altri Jonin in missioni anche altamente pericolose, alcune addirittura mortali, per cui solo chi ha veramente i nervi saldi e un ampio bagaglio di esperienza può essere adatto a diventare jonin.

    Infine abbiamo i Kage, ovvero coloro che governano i villaggi ninja, un Kage non deve necessariamente essere il più forte dei ninja del villaggio, ma deve essere d'esempio per tutti gli altri Shinobi del paese e gode della fiducia dei ninja che contano in quanto ad egli vengono affidati i consigli intervillaggio e i rapporti con gli altri paesi.

    Inoltre alcuni ninja appartengono a particolari categorie, come i ninja medici oppure i ninja insegutori, i quali inseguono e uccidono i traditori, i nukenin."



    Takashi si fermò un momento per controllare che l'Otese seguisse il discorso e quando capì che stava ancora ascoltando decise di concludere, ci sarebbero state ancora molte cose da dire, ma era meglio terminare onde evitare che il ragazzo si dimenticasse tutto.

    "Infine durante una missione noi ninja siamo guidati da un caposquadra che in questo caso è Atasuke-Sensei, egli coordina e decide come e quando intervenire e generalmente cerca di conoscere le varie abilità di ogni elemento della squadra per poi cercare di sviluppare una strategia nel minor tempo possibile.

    Quindi nella squadra possono esserci una moltitudine di varianti, a seconda di come combatte un ninja, avremo quelli più abilit nel taijustu, quelli più abili nella genjutsu o quelli che prediligono le Ninjutsu, ognuno deve rispettare gli ordini del caposquadra, perchè in missione i ninja funzionano come un' unica persona e se uno fa di testa sua rischia di compromettere o mettere in pericolo gli altri.

    Spero di essere stato chiaro, se devo ripetere qualcosa chiedi pure"



    Finì Takashi sempre rivolgendosi al ragazzo Otese.

    L'Uchiha riprese fiato dopo la lunga spiegazione, sperò di non essere stato troppo dispersivo con i dettagli, in ogni caso a quel punto avrebbe aspettato la risposta di Stregatto, e in caso avrebbe rispiegato gli argomenti poco chiari, in caso contrario si sarebbe voltato verso il sensei aspettando le sue direttive.
     
    .
  8. !Bestia
        Like  
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato Atasuke
    Parlato Dokumaru
    Parlato Takashi
    Parlato Stregatto

    Atasuke rivolge il suo sguardo verso la mia figura e inizia a parlarmi.

    «Per quanto riguarda te, stregatto? Mi pare sia questo il nominativo con cui sei iscritto... In teoria le basi dovresti già averle apprese in un corso preparatorio privato, al tuo villaggio, o all'accademia... Quindi temo che la situazione per te sarà particolarmente pericolosa e complicata... Tuttavia credo che potremo porre rimedio a questo facendoti un breve corso accellerato sull'arte ninja di base, sempre che i tuoi compagni vogliano essere così gentili da darci nua mano...»

    Alla fine del suo concetto giro il mio capo verso gli altri per capire dalle loro facce e dai gesti da loro compiuti le loro intenzioni. Dai loro sguardi potevo notare quanto rispettavano il sensei, difatti la sua affermazione finale non era di certo una cortesia chiesta ma bensi' un'ordine ben preciso.

    «Bene, dato che non ci sono altre domande, direi che possiamo partire con il "corso intensivo sulle basi ninja". Sappiate che non abbiamo troppo tempo, quindi perdete poco tempo a pensare e fate delle spiegazioni semplici ma efficaci per il vostro collega. Tu invece, stregatto, cerca di capire al volo quello che ti verrà detto perchè ci sono tante cose da sapere e poco tempo per apprenderle...»

    Per apprendere non ho alcun problema e il tempo non so per quale motivo ma è una cosa a cui tengo particolarmente. Ogni tanto all'udir di alcune parole si risvegliano in me emozioni che non pensavo d'avere. Mi sembra che alcune parole hanno per me un significato ben preciso a cui in questo momento non riesco ad associare nulla.

    «Bene... Per prima cosa devi sapere che ci sono svariati villaggi ninja, ogniuno con caratteristiche differenti e shinobi con abilità varie, ma non è questo il momento di parlarne. Sappi solo che quattro di questi villaggi si sono uniti all'accademia. Kiri, Konoha da cui proveniamo io e Takashi, Suna da cui proviene Dokumaru e Oto da cui dovresti provenire tu. Oltre ai ninja accadenmici, ci sono ninja di altri villaggi, ma soprattutto ci sono ninja traditori, coloro che hanno tradito il proprio villaggio, ed alcuni hanno anche tradito l'accademia stessa. Questi ninja sono definiti Nukenin. Su di loro ci sono delle taglie messe in palio dall'accademia e dai villaggi che hanno tradito, ed allo stesso modo i nukenin ci danno la caccia ed hanno messo una taglia su quasi qualunque ninja accademico e non. Ti è chiaro qeusto inquadramento generale?»

    Shinobi? Abilità? Ah, quindi io provengo da Oto. Taglie? Ecco questo sicuramente è un modo interessante per fare soldi anche se per ora non ho idea per cosa mi servano dato che non so neanche dove poterli spendere e per cosa sopratutto.

    Si Atasuke ma non ho ben capito cosa sono gli Shinobi e cosa sono le abilità.

    Capisco perfettamente che il tempo è poco che io devo apprendere in fretta ma non ha senso tacere su quello che non capisco. Alla fine devo essere d'aiuto alla squadra e se non riesco a capire neanche quello che dicono le cose si possono fare davvero difficile e non voglio entrare in tali situazioni poichè in gioco vi è la nostra vita e la mia per prima.

    «Molto bene, prima di passare ad altro però gradirei che siano i tuoi compagni di corso a darti le successive nozioni... Chi di voi due vuole spiegare al vostro compagno che cos'è il chakra e come viene utilizzato da uno shinobi per eseguire delle tecniche?»

    Da qui prese la parola Dokumaru.

    Bene, da dove cominciare?
    Ah, si! Sappi che il chakra è un'energia vitale che pervade il corpo di tutte le persone, si potrebbe comparare ad un parametro di crescita per ogni ninja, infatti viene potenziato con il crescere del combattente. Allenamenti, combattimenti, studio, in generale l'esperienza acquisita durante la vita ti permette di aumentare e potenziare questa energia.


    Perfetto, quindi se io non ricordo nulla potrebbe essere che il chakra presente nel mio corpo si è confuso oppure è arrivato ad un livello cosi' superiore che il mio organismo non è riuscito a gestirlo. Questo chakra è qualcosa di davvero fondamentale a questo punto.

    Il chakra ha un centro di origine chiamato Tantien, si trova nell'addome ed è una sorta di contenitore che racchiude il chakra e da cui parte la circolazione del suddetto. Si potrebbe comparare al cuore umano ed il sistema circolatorio sanguigno.
    Bisogna sempre stare attenti a come si usa il chakra, perché se dessi fondo completamente alle tue riserve moriresti.
    Come avevo precedentemente accennato esiste un sistema circolatorio del chakra, che permette di distribuirlo in tutto il corpo, è per questo motivo che sei in grado di incanalarlo negli arti per sferrare un pugno più potente oppure uno scatto più rapido, ma questo non è il solo utilizzo di questa risorsa.
    Infatti si tratta del "combustibile" necessario per l'esecuzione di alcune tecniche, normalmente chiamate Jutsu.
    Esse necessitano di passare per una fase chiamata impasto, la maggior parte delle tecniche necessitano di particolari sigilli composti dalle mani, questi sigilli sono necessari per la manipolazione del chakra, nella tecnica che desideri effettuare.
    Esistono in totale dodici posizioni delle mani che formano un sigillo, permettendo alle persone di creare molteplici combinazioni, uno dei motivi per i quali quasi ogni giorno viene creata una nuova tecnica e probabilmente ti scontrerai con persone che usano jutsu che prima non avevi mai visto.


    Perfetto. Ora ho le idee più chiare. Quindi la mia perdita di memoria potrebbe essere anche assegnata ad un mio uso scorretto del chakra. Dato che Atasuke mi ha poca fa accennato parte del mio passato o per lo meno ne è quasi convinto che io abbia fatto determinati passi per essere arrivato qui, io precedentemente ero in grado di utilizzare il chakra e compiere dei jutsu ma quali? E oltre a questo, quanto ero bravo?

    Dokumaro con tranquillità inizio a farmi vedere tutti i sigilli. La sua velocità non mi permise di assimilarli ma sicuramente anche con una tempistica più lenta non avrei avuto modo d'impararli quel giorno. Ci vuole davvero molta pratica per essere rapidi nel compiere tali gesti con le mani.

    Ok, per finire direi che mi tocca spiegarti come si dividono le tipologie di tecniche. Ufficialmente ne esistono quattro, anche se esistono altri due sub rami.
    La prima branca delle arti ninja è il taijutsu, si tratta di una forma di combattimento dove si incanalano le energie nel fisico per poter potenziare i movimenti del corpo, rendendo possibile l'esecuzione di alcuni rendan, o colpi concatenati, di difficile esecuzione, oppure tecniche che richiedono una particolare velocità o potenza.
    La seconda invece si chiama genjutsu, ovvero l'arte dell'illusione, si tratta di jutsu che vanno a stimolare determinate aree del cervello tramite impulsi visivi, sonori, tattili o di altro tipo. Ognuna di queste tecniche ha un'esecuzione differente e mira ad attaccare l'avversario sotto diversi possibili aspetti, magari dandogli l'impressione di essere bloccato da qualcosa in modo da colpirlo indisturbato, oppure ricreando le peggiori paure insite nella mente del nemico, minando la sua psiche e rendendolo incapace a proseguire lo scontro.
    Il ninjutsu invece è l'arte più comune e tende a manifestare il chakra sotto forma di vari utilizzi come lame, scudi, e manifestazioni di vario tipo.
    Esistono anche i kinjutsu e gli Hijutsu, che si trattano di tecniche segrete, le prime sono proibite perchè vanno ad intaccare i valori ninja, mentre le seconde normalmente sono conoscenze private di alcuni clan, quindi non sono disponibili al pubblico.


    Sicuramente scarterei il corpo a corpo e l'arte illusoria perchè non sono vincoli che mi piace utilizzare mentre i jutsu credo siano quelli che più mi appartengono. Sono un tipo a cui piace giocare nel combattimento e che preferisce creare strategie anzichè offuscare quelle avversarie o almeno cosi' ricordo. Dannata memoria che va e viene come dei flash ma cosi' rapidi che non mi permettono d'inquadrare nulla del mio passato. Kinjutsu e Hijutsu sono particolarmente interessanti e i miei valori sicuramente non possono essere intaccati d'alcuna tecnica e sicuramente questa frase finale l'ha aggiunta lui per la loro potenza e pericolosità. Che io abbia usato un Kinjutsu per perdere la memoria? Potrebbe anche essere possibile, dopotutto come prima che mi sono nascosto dietro un'albero credo che ho la tendenza a restare vivo e schivo a coloro che potrebbero uccidermi o per lo meno di cui non ne conosco l'identità.

    Successivamente prende parola Takashi.

    Innanzitutto le armi ninja si distinguono in varie categorie, a seconda dello scopo per cui sono state create e si dividono in
    Armi a distanza[AaD], armi da corpo a corpo[AdCC]; queste sono le due categorie principali.

    Tra le armi più importanti e famose sicuramente ci sono i Kunai gli Shuriken e gli spiedi.

    I primi sono dei pugnali a lama quadrangolare affilati su due lati, impugnabili con una mano e all' estremità dell'impugnatura possiedono un anello dai molteplici utilizzi, anche se rientrano tra le armi a distanza, possono essere utilizzati nel corpo a corpo, ovviamente da chi ha un minimo di pratica con essi.

    Possono raggiungere se lanciati elevate velocità con serie conseguenze per chi venisse colpito, quindi tra le armi di base sicuramente sono i più temibili.

    Famosi sono anche gli Shuriken, hanno la forma di una stella a 4 punte tutti e gli 8 lati sono taglienti, possiedono un buco centrale simile all'anello dei Kunai che ne permette l'utilizzo tramite fili in combinazione anche con altre armi; sono più leggeri dei kunai ma più veloci.

    Un particolare tipo di shuriken sono gli Uchiha Shuriken; essi sono più grossi degli Shuriken normali, la forma è simile tuttavia.

    Per darti un idea la lunghezza da una punta all'altra è di circa 2 Kunai, sono più lenti dei normali shuriken, ma hanno un potere di lesione molto maggiore.

    Da non sottovalutare poi abbiamo gli spiedi, essi hanno la forma di uno stuzzicadenti, però sono in metallo e un po' più lunghi, direi poco più che un palmo..."


    Ecco, per esempio io delle armi non ricordo assolutamente nulla e quindi probabilmente non ne ho mai fatto utilizzo.

    "Non sono così dannosi come gli shuriken e i Kunai ma se usati da un ninja esperto, sono l'arma più micidiale che ci sia, in quanto se giustamente indirizzati possono colpire i punti vitali e uccidere facilmente.

    Queste sono le armi ninja più famose e quelle che probabilmente incontrerai più spesso e sono tutte e tre Armi a Distanza;
    ovviamente vi è un infinità di armi che però apprenderai strada facendo"


    Sicuramente questo di armi ne sa parecchio ma è un qualcosa che io non credo di utilizzare e quindi con la testa annuisco alla sue definizioni e con la mano destra eseguo un cenno di rotazione del polso, orario, per fargli cenno di andare avanti senza curarsi troppo di quello che mi avrebbe detto.

    "Per quanto riguarda i ninja essi si distinguono in gradi, che sono per lo più indipendenti dall'età dell'individuo.
    In fondo alla scala ci siamo noi studenti, in realtà non siamo neppure ninja ma comunque sappiamo alcuno nozioni fondamentali e alcune tenciche di base, anche se la nostra conoscenza, esperienza e quantità di chakra sono pressoche nulle.

    Dopo aver superato una prova teorica e una pratica gli studenti diventano Genin, veri e propri ninja a tutti gli effetti,testimoniato anche dal coprifronte; chi raggiunge questo grado inizia a compiere missioni piuttosto semplici sotto la guida di un caposquadra.

    Generalmente il caposquadra è un Chunin, ovvero il grado superiore rispetto al Genin, i Chunin iniziano ad avere alcune responsabilità, quelle appunto per esempio di guidare una missione, solitamente non troppo rischiosa, in ogni caso ogni evenienza è possibile ed egli deve sapersi adattare.

    Superiori ai Chunin abbiamo i Jonin, il jonin è un ninja con una grande conoscenza ed esperienza nel campo degli Shinobi[sinonimo di ninja], oltre che ad essere veramente forte.

    I Jonin guidano Chunin o Genin o altri Jonin in missioni anche altamente pericolose, alcune addirittura mortali, per cui solo chi ha veramente i nervi saldi e un ampio bagaglio di esperienza può essere adatto a diventare jonin.

    Infine abbiamo i Kage, ovvero coloro che governano i villaggi ninja, un Kage non deve necessariamente essere il più forte dei ninja del villaggio, ma deve essere d'esempio per tutti gli altri Shinobi del paese e gode della fiducia dei ninja che contano in quanto ad egli vengono affidati i consigli intervillaggio e i rapporti con gli altri paesi.

    Inoltre alcuni ninja appartengono a particolari categorie, come i ninja medici oppure i ninja insegutori, i quali inseguono e uccidono i traditori, i nukenin."


    Ah ecco cosa sono gli Shinobi. Oltretutto questi gradi mi sembra di saperli a memoria e inconsciamente durante il suo discorso ripetevo i sigilli che Dokumaro mi aveva poco fa mostrato e con mia grande sorpresa riuscivo a farli tutti con grande maestria e velocità senza neanche vedere i movimenti delle mie mani. Come faccio ad avere una tale sicurezza in qualcosa che non mi ricordo di aver mai eseguito? Qui la faccenda si fa davvero strana.

    "Infine durante una missione noi ninja siamo guidati da un caposquadra che in questo caso è Atasuke-Sensei, egli coordina e decide come e quando intervenire e generalmente cerca di conoscere le varie abilità di ogni elemento della squadra per poi cercare di sviluppare una strategia nel minor tempo possibile.

    Quindi nella squadra possono esserci una moltitudine di varianti, a seconda di come combatte un ninja, avremo quelli più abilit nel taijustu, quelli più abili nella genjutsu o quelli che prediligono le Ninjutsu, ognuno deve rispettare gli ordini del caposquadra, perchè in missione i ninja funzionano come un' unica persona e se uno fa di testa sua rischia di compromettere o mettere in pericolo gli altri.

    Spero di essere stato chiaro, se devo ripetere qualcosa chiedi pure"


    No Takashi grazie davvero e ringrazio anche te Dokumaru. Atasuke dato che io non ricordo assolutamente nulla di tecniche o attacchi vari, per non parlare delle mie abilità nel caso ne avessi qualcuna, come pensa di poter sfruttare la mia figura in una missione. Sicuramente le sto facendo una domanda dalla risposta più che ovvia ma dato che qui vi è in gioco la vita di ognuno, non vorrei che qualcuno di noi, me compreso, potesse essere realmente in pericolo di morte. La vita è un dono e di certo no non voglio sprecarlo dopo averlo ... come dire .... riavuto.

    Le spiegazioni dei miei compagni sono state davvero eccezionali. Sono contento di fare parte i questo Team. Sicuramente la loro esperienza e le loro conoscenze li aiuteranno molto in questa missione ma io non sono nessuno al momento e forse non lo ero neanche prima. La cosa che più mi sconcerta attualmente è il perchè sono stato convocato in questo gruppo. Ok ho fatto parte di un accademia, forse, quindi di conseguenza sono stato convocato a far parte di questo corso genin ma se io ho la memoria perchè questo Atasuke non si pone qualche domanda? L'accademia non dovrebbe avere a cuore la vita dei propri studenti? Se io ero precedentemente sano e ora no, sicuramente nel tornare a casa sono stato vittima di qualcosa. Che sia una malattia o un attacco da parte di qualche ninja traditore, sono stato comunque preso alla sprovvista da qualcosa o qualcuno che ha minato seriamente la mia vita. Questa situazione non mi convince e benchè la mia espressione esterna risulti spiccare curiosità, dentro di me sento un qualcosa che non mi permette di vivere bene questa esperienza.

     
    .
  9. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Il bello di essere sensei~


    Alla sua richiesta i suoi studenti risposero bene, dando tra l'altro anche delle buone definizioni al loro collega, anche se, ovviamente, le loro parole ricalcavano solo quella che era la conoscenza comune. Per un maggior livello dettagli sarebbe servito loro fare maggiori esperienze.
    Tuttavia, prima che questi ebbero la possibilità di esprimersi, il dubbio studente si propose su una domanda, di per se banale e sciocca, ma che per una persona come lui, apparentemente afflitta da una forte amnesia poteva non essere così semplice.

    «Stregatto, come spiegarti... Uno shinobi, è un ninja, tuttavia non credo sia un concetto facile definire che cosa sia un ninja, anche perchè ciascuno ha un suo modo di vedere il suo essere ninja a causa delle sue esperienze passate, dei suoi obbiettivi e quant'altro... Mentre le abilità... Beh, sono le cose che ogniuno di non sa fare, c'è chi è abile nello scassinare le serrature, chi nel piazzare trappole, chi nell'inseguire e chi è particolarmente portato a combattere. Ogniuno di noi ha delle abilità, o meglio capacità che ci rendono adatti ad un compito specifico, piuttosto che un'altro.»


    Successivamente, per primo partì il giovane rampollo di suna spiegado abbastanza nel particolare cosa fosse il chakra e come questo fosse importante per un ninja. Alla fine della spiegazione, Atasuke mostrò un sorriso compiaciuto al suo allievo.

    «Ben fatto Dokumaru, ottima spiegazione»


    Poi si rivolse all'altro studente, il suo compatriota e compagno di clan chiedendo a lui di narrare delle armi e dell'organizzazione in gradi che poteva avere un team ninja. Egli si spiegò bene, divagando leggermente anche sui gradi al di fuori della missione e lasciando molto aperto il campo delle armi, dove, ovviamente la sua conoscenza era anche limitata a causa del suo grado.

    «Ottima anche la tua spiegazione Takashi.»


    Terminata quella serie di spiegazioni, il giovane smemorato pose un'uletriore dubbio a cui Atasuke preferì non rispondere subito, lasciando prima un concetto su cui ragionare ai suoi allievi. Di li a poco sarebebro dovuti partire in missione e quel particolare studente si stava rivelando un gran peso per le sue spalle, tuttavia, tutto ciò che sembrava non conoscere apparentemente non erano cose così sconosciute. Che avesse realmente perso la memoria?

    °Potrei cercare di sondare la sua emnte per scoprire la causa di questa amnesia, ma temo che a poco servirebbe per riuscire a metterlo in quadro prima dell'inizio della missione... Speriamo solo che si ricordi come si combatte°


    Lasciò trascorrere altri istanti meditando sul da farsi prima di riaprire bocca, sciogliendo finalmente quella coltre di suspance che il suo silenzio aveva innalzato.

    «Bene, dato che sulla teoria ora dovreste più o meno esserci tutti e tre, passiamo ad una parte diciamo filosofica. Il credo Ninja... Per quale motivo avete deciso di diventare shinobi? Che cosa vi spinge ad essere ninja? Che cosa pensiate sia "essere un ninja"? Raccontatemi ciò che pensate, e chissà che magari questo non faccia tornare la memoria al vostro compagno o anche solo dargli una definizione di shinobi accettabile»


    Ascoltò quindi con attenzione le parole dei suoi tre studenti, ascoltando con attenzione tutto ciò che essi avevano da dire in merito.

    [...]


    Terminate le varie spiegazioni, era infine giunto il tempo di vedere che cosa i suoi studenti sapevano fare e quindi era giunto il momento di rispondere all'ultima domanda di stregatto.

    «Molto bene... Ora però prima di partire, voi tre dovrete attaccarmi. Non risparmiate nulla di voi stessi. Sappiate che se volete riuscire a colpirmi, dovrete impegnarvi a fondo e dare fondo a tutte le vostre capacità, ci siamo capiti? Inoltre quello che sarà il vostro compito più avanti, dipende da cosa mi dimostrate di saper fare ora, intesi?»


    E quindi egli li attese senza neppure prendersi la briga di guadagnare una qualche posizione difensiva. Attese gli assalti dei suoi tre studenti, i quali potevano, o meglio, dovevano sfrutatre tutto ciò che sapevano fare allo scopo di cercare di colpirlo in una qualche maniera. Difficilmente ci sarebbero riusciti dato il divario di forze in gioco, tuttavia dovevano tentare se volevano in qualche modo diventare dei genin.


    OT - Ok, in questo giro iniziamo a fare un beta combattimento in modo da vedere come i vostri pg sanno combattere. Impegnatevi al massimo sfruttando tutto quello che avete a disposizione e tutto quello che vi viene in mente. Vi ricordo solo che avete 2 slot Azione ed 1 slot tecnica a testa e che dichiarando l'attacco dovete descrivere le vostre azioni edi i vostri attacchi. Specificate come nota di OT [nota] la forza e la velocità dei vostri colpi, oltre che la potenza dell'arma impugnata, se ne impugnate mentre se usate tecniche definite anche la potenza delle stesse :zxc:
    Se avete dubbi o altro, sapete deove chiedere
    - /OT
     
    .
  10. Poison user
        Like  
     
    .

    User deleted


    Tattica.


    La spiegazione di Dokumaru soddisfò l’insegnante, che gli elargì un complimento. Poi l’Uchiha chiese al trio quale fosse il loro credo ninja. Che cosa li spingeva ad affrontare una vita di sacrifici ed uccisioni.
    Dokumaru non aveva scelto quella strada per gratitudine verso un ninja che gli aveva salvato la vita, oppure perché i genitori facevano lo stesso lavoro; il suo motivo era decisamente più semplice e meno ideologico rispetto alla media. Visto che nessuno dei suoi compagni aveva ancora parlato decise di aprire bocca per primo.
    Onestamente il desiderio di diventare ninja per me è comparabile a quello di un comunissimo ragazzo o ragazza che dicono di voler essere ingegneri oppure avvocati. Non esiste una ragione specifica, si potrebbe identificare con la parola vocazione, ma anche questa non rappresenta esattamente ciò che passa esattamente per la mia mente. Un pomeriggio di sedici anni fa ho visto degli shinobi del mio villaggio tornare da una missione, tutti erano stanchi ed avevano riportato qualche ferita da uno scontro. Ciò che mi stupì fu il fatto che in ognuno di essi c’era fierezza nello sguardo, l’orgoglio di mettere a rischio la propria vita per proteggere il proprio paese.

    Seguì una breve pausa, poiché la seconda domanda non era solamente filosofica, ma estremamente difficile, visto che esistevano diverse linee di pensiero a riguardo. Il futuro shinobi decise di dare la risposta più scontata, quella che sicuramente avrebbe provocato maggiormente l’insegnate ed i compagni, ma era così che vedeva la professione.

    Il ninja non è altro che uno strumento nelle mani del suo villaggio, ed in questi ultimi tempi dell’accademia. Gli shinobi vengono usati come strumenti per raggiungere dei determinati obbiettivi. Non importa che cosa succeda durante la missione, ciò che realmente importa è che questa venga completata con successo. E chi osa ribellarsi a questo sistema viene definito nukenin e ripudiato dal proprio villaggio natale. Insomma, vivremo una bella vita. Ad ogni modo se vi serve una definizione poetica potrei dire che il ninja non è altro che il guardiano della pace, colui che con ogni mezzo impedisce il nascere di una nuova guerra proteggendo le future generazioni di cittadini
    Dokumaru era certo che il sensei avrebbe avuto qualcosa da dire, ma quella era la sua opinione più sincera. Non aveva voglia di indorare la pillola a nessuno, quella era la dura realtà. Il suo personale insegnante, colui che lo introdusse all’arte magica, illusoria e marziale, più volte ribadì questo concetto: “La vita che ti sei scelto sarà dura e piena di tradimenti, l’unica cosa che puoi fare è andare avanti e pregare di arrivare vivo al giorno successivo.”


    Terminato di rispondere decise di rimanere in silenzio ed ascoltare i suoi compagni, era curioso di sapere che cosa avrebbe detto lo smemorato, chissà se esisteva un metodo per ripristinare la memoria ad una persona che l’aveva persa, o almeno così diceva.
    Dopo aver sentito le spiegazioni del team 33, Atasuke ordinò agli studenti di attaccarlo, non parlò di lavoro di squadra, ma passò chiaramente il messaggio che bisognava colpirlo per concludere l’esercizio.

    Non chiedo di meglio.



    Disse il sunese. Si rivolse immediatamente ai compagni e rivolse loro poche, ma semplici parole:

    Non me la sento ancora di cooperare con voi, specialmente con stregatto, visto che non so neppure se sei in grado di sferrare due pugni ed un calcio. Ad ogni modo non sono stupido e capisco l’importanza di un minimo di collaborazione fra di noi. Vi propongo di creare offensive a successione scandite da un segnale. Quando avrò terminato di attaccare griderò: “Op!” Ciò dovrebbe permettervi di capire che è arrivato il vostro turno. Spero di essermi spiegato con chiarezza.


    Disse dopo aver lanciato una gelida occhiata al collega otese. Dokumaru non ebbe dubbi sulla strategia da applicare. Un genjutsu per cogliere impreparato il genin e poi sotto con il corpo a corpo. Si trattava di una strategia semplice, ma c’era qualcuno che aveva detto che il classico era sempre efficace.
    Tentò comporre il più velocemente la combinazione di sigilli composta dalla tigre, cavallo, pecora, scimmia e serpente, da tale combinazione sarebbe derivato l’unico genjutsu nel repertorio dell’Hikigane.
    Vista la brevissima distanza che separava insegnante ed allievi, il ventenne sferrò un calcio diretto alla tempia del genin [Forza 100/ Velocità 100 – Slot Azione n°1] sperando di riuscire a prenderlo approfittando della distrazione fornita dell’arte illusoria. Dopodiché dopo essersi allontanato dall’avversario di un paio di metri [Slot movimento gratuito] afferrò dal portaoggetti tre shuriken e li lanciò in direzione della giugulare del genin [Slot azione n°2], sicuro che quell’offensiva lo avrebbe distratto a sufficienza perché il prossimo potesse fare la sua mossa.

    Op!



    Disse il sunese.

    Statistiche


    Chakra: 8 Bassi
    Vitalità:10,0 Leggere.
    En.Vitale: 30,0 Leggere.

    Forza: 100
    Velocità: 100
    Riflessi: 100
    Resistenza: 100

    Agilità: 100
    Precisione: 100
    Senjutsu: 100
    Concentrazione: 100

    Tempistica


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti

    1° Slot Difesa: Non utilizzato.
    2° Slot Difesa: Non utilizzato.

    1° Slot Azione: Calcio non potenziato.
    2° Slot Azione: Lancio di uno shuriken (ipotetica).

    1° Slot Tecnica: Distrazione Illusoria.

    Slot Gratuito: Movimento gratuito (2 metri).

    Conoscenze Utilizzate


    Distrazione Illusoria
    .

    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Cavallo, Pecora, Scimmia, Sepente (Lento)
    L'illusione si attiva toccando un'arma, oggetto o parte del corpo desiderata: se la vittima osserva l'obiettivo scelto, attiverà l'illusione, subendo una forte distrazione, come se angosciato da una sensazione di pericolo imminente. La vittima sarà distratta e avrà un malus di 2 tacche ai riflessi; tramite l'utilizzo di uno slot azione è possibile annullare la distrazione, ma non la riduzione dei riflessi. L'illusione dura 1 slot azione.
    L'efficacia è pari a 10.

    Tipo: Genjutsu - Tameshi/Bakkin
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]


     
    .
  11. Takashi Uchiha
        Like  
     
    .

    User deleted


    "Parlato"
    Narrato
    CITAZIONE
    -Citazione-

    -Parlato Altri-
    °Pensato°


    Team 33:Un Corso come un altro...Forse




    Luogo dell'incontro:Credo ninja

    Dopo l'esauriente spiegazione di Takashi, Stregatto non ebbe domande da porgli, anzi, ringraziò sia l'Uchiha che il Sunese.

    Anche Atasuke fece i complimenti al suo compagno di clan.

    «Ottima anche la tua spiegazione Takashi.»

    Nonostante tutto il ragazzo notò una cerca confusione nell'Otese, come se effettivamente queste fossero cose completamente nuove, anche se durante la spiegazione dell'Uchiha egli si mise a comporre i sigilli mostati poco tempo prima dal Sunese e con stupore sia di Taky sia sua, riuscì a compierli piuttosto abilmente.

    Una cosa era sicura, quel ragazzo aveva sicuramente frequentato qualche corso all'accademia, tuttavia il suo cervello aveva immagazzinato tutte quelle informazioni, ma lui non risuciva ad esprimerle.

    Le riflessioni di Takashi sul misterioso Otese furono interrotte da Atasuke sensei, il quale decise di porre ai ragazzi un'ulteriore domanda, chiaramente sia per conoscerli meglio, sia per cercare di far uscire uno spiraglio di luce nella mente del ragazzo dai capelli rossi.

    «Bene, dato che sulla teoria ora dovreste più o meno esserci tutti e tre, passiamo ad una parte diciamo filosofica. Il credo Ninja... Per quale motivo avete deciso di diventare shinobi? Che cosa vi spinge ad essere ninja? Che cosa pensiate sia "essere un ninja"? Raccontatemi ciò che pensate, e chissà che magari questo non faccia tornare la memoria al vostro compagno o anche solo dargli una definizione di shinobi accettabile»

    °Nonostante dovrebbe essere più semplice della precedente, trovo questa risposta un po' molesta, il motivo per cui ho deciso di diventare ninja non intendo dirlo, è una cosa che so solo io e che avranno intuito i miei zii, cercherò di trovare una scusa credibile...

    Il primo a parlare fu il Sunese, che utilizzò parole molto dure per descrivere la vita dello Shinobi, forse era ciò che realmente significava, o forse a Suna erano molto più rigidi, in ogni caso Taky non avrebbe mai seguito quell' idea.

    Takashi inspirò a fondo e fu il secondo a prendere la parola:

    "Ho deciso di diventare shinobi perchè effettivamente di fronte a me non vedevo altre strade, fin da piccolo come lei ben saprà Sensei, nel nostro clan ci è stata quasi imposta una dottrina in puro stile ninja, e fortunatamente ho sempre trovato questo mondo affascinante; sia dai libri letti, sia dai racconti ai quali ho assistito e ora come ora diventare shinobi darebbe un senso e una certa soddisfazione alla mia vita.
    La passione e il duro allenamento che ho sempre seguito mi spingono ad intraprendere questa strada.
    Inoltre penso che un ninja sia colui che vuole proteggere i suoi cari e il suo villaggio ad ogni costo, e possedere gli strumenti per farlo conferisce ad ogni persona una certa sicurezza in se stessi; inoltre ho sempre considerato il nostro vilaggio come una grande famiglia, e come ho già detto non lascierò che la mia famiglia venga aggredita senza difenderla!"


    L'Uchiha non raccontò menzogne, semplicemente tentò di omettere il motivo principale per cui sarebbe diventato shinobi, ovvero ritrovare i suoi genitori; teoricamente Atasuke non si sarebbe accorto di questa omissione, a meno che decidesse di utilizzare qualche abilità particolare sul proprio compagno di clan, anche se ora come ora la persona più complessa del gruppo era sicuramente Stregatto.

    Era come un bambino, non ricordava niente di niente e questo poteva rivelarsi davvero rischioso, forse era anche per questo che Atasuke cercava di guadagnare più tempo possibile, per permettere al ragazzo dai capelli rossi di riacquistare almeno parte della memoria.

    Oppure l'Otese non era veramente smemorato, fingeva per colpire alle spalle nel momento più opportuno,Tuttavia il ragazzo sperava vivamente che non fosse così.

    In seguito Takashi si mise in silenzio ad ascoltare la risposta, sempre se l'avrebbe data; di Stregatto.

    Luogo dell'incontro: Some Action!

    «Molto bene... Ora però prima di partire, voi tre dovrete attaccarmi. Non risparmiate nulla di voi stessi. Sappiate che se volete riuscire a colpirmi, dovrete impegnarvi a fondo e dare fondo a tutte le vostre capacità, ci siamo capiti? Inoltre quello che sarà il vostro compito più avanti, dipende da cosa mi dimostrate di saper fare ora, intesi?»


    °Finalmente un po' di azione°


    Takashi fece qualche movimento per sgranchirsi un po' a causa dell'inattività di quasi tutta la mattinata, mentre la sua mente iniziava ad elaborare un metodo per colpire il Sensei.

    Effettivamente Atasuke non aveva svelato nulla di sè stesso, era rimasto molto vago sulle sue abilità e su cosa sapeva fare.

    Tuttavia non fù difficile per il ragazzo capire che il Sensei li avrebbe superati in tutti i campi, era più veloce, più forte, ed aveva anche più esperienza.

    L' unica cosa su cui potevano contare era il loro numero, anche se non avevano mai cooperato prima d'ora...

    L'Uchiha non fù l'unico a pensarla in questo modo, infatti appena finì questa riflessione Dokumaru disse:

    -Non me la sento ancora di cooperare con voi, specialmente con stregatto, visto che non so neppure se sei in grado di sferrare due pugni ed un calcio. Ad ogni modo non sono stupido e capisco l’importanza di un minimo di collaborazione fra di noi. Vi propongo di creare offensive a successione scandite da un segnale. Quando avrò terminato di attaccare griderò: “Op!” Ciò dovrebbe permettervi di capire che è arrivato il vostro turno. Spero di essermi spiegato con chiarezza.-

    Takashi fece un cenno di intesa verso il Sunese e come esso spero che anche Stregatto avrebbe capito il piano, tuttavia forse anche il Sensei sentì le sue parole; in ogni caso attaccare a ruota era l'unica tattica utilizzabile e sicuramente Atasuke ci sarebbe arrivato tranquillamente.

    L'Uchiha coprendosi la bocca con la mano e cercando di parlare più basso che potè disse all'Otese

    "Io invece schioccherò le dita per farti capire che il mio attacco è finito"

    Con questo Takashi si prenotò il secondo attacco, lasciando Stregatto per ultimo.

    Dokumaru fu il primo ad attaccare, e purtroppo il ragazzo aveva rivelato quella mattina di essere portato per il Taijutsu, quindi avrebbe molto probabilmente cercato il corpo a corpo.

    Inizialmente però Taky vide il Sunese comporre dei sigilli

    °Una tecnica?°

    L'Uchiha pensò che si trattasse di un ninjutsu, tuttavia ben presto capì che non era così, forse era una genjutsu.

    Di seguito Dokumaru si lanciò all'attacco del Sensei con un classico corpo a corpo, seguito infine da un lancio di tre Shuriken.

    Op!


    Quello era il segnale, era il turno di Takashi di entrare in gioco.

    La tattica che voleva utilizzare si rivelò purtroppo vana, avrebbe voluto utilizzare una ninjutsu, tuttavia Dokumaru rientrava nel raggio di azione, e non poteva permettersi di colpirlo.

    Quello che avrebbe dovuto essere un vantaggio, ovvero un attacco concatenato, stava invece ponendo dei limiti agli altri.

    Perciò elaborò in un attimo una nuova strategia.

    1[Se uno dei due attacchi di Dokumaru fosse andato a segno]

    Takashi avrebbe estratto 2 Shuriken[Slot gratutito(Potenza 5)] e lo avrebbe lanciato in direzione dell'addome del sensei[Slot azione I], per poi coprire la distanza che li separava con un salto tentando un calcio rotante compiendo un girò di 360° verso sinistra e cercando di colpire Atasuke al petto con la pianta del piede sinistro[Slot azione II] per poi terminare il turno portandosi ad una distanza di circa 2 metri dal Sensei e 2 metri alla destra di Dokumaru.


    2[Se entrambi gli attacchi fossero stati schivati o parati]

    Takashi avrebbe utilizzato subito L'alzata della foglia [Slot tecnica], per poi indipendentemente dall'esito dell'attacco portarsi ad una distanza di circa 2 metri da Atasuke e 2 metri alla destra di Dokumaru, ed estrarre[Slot gratuito] e scagliare un Uchiha Shuriken[Slot azione(potenza 5)] verso il petto del sensei.

    Dopodiche schioccai le dita.



    Caso 1

    Statistiche


    Chakra: 10/10 bassi
    Vitalità: 10/10 leggere
    En.Vitale:30/30 leggere

    Forza: 100
    Velocità: 100
    Riflessi: 100
    Resistenza:100

    Agilità: 100
    Precisione: 100
    Senjutsu: 100
    Concentrazione: 100

    Tempistica


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti

    1° Slot Difesa: ///
    2° Slot Difesa: ///

    1° Slot Azione: Lancio 2 shuriken
    2° Slot Azione: Calcio rotante

    1° Slot Tecnica: ///

    Slot Gratuito: Estrazione 2 Shuriken

    Conoscenze Utilizzate



    Shuriken [AaD]
    Le classiche stellette ninja, hanno forma di una stella a 4 punte, i cui 8 lati sono taglienti; hanno un peso medio e sono abbastanza veloci; al centro si trova un buco per permettere di utilizzarli con fili o in combinazione con altre armi. Possono essere lanciati fino a 15 metri di distanza.
    Tipo: Da Lancio - Taglio
    Dimensione: Piccola
    Quantità: 5
    (Potenza: 5 | Durezza: 3 | Usura: 15 | Crediti: 10 )




    Caso 2

    Statistiche


    Chakra: 8/10 Bassi
    Vitalità: 10/10 Leggere
    En.Vitale: 30/30 Leggere

    Forza: 100
    Velocità: 100
    Riflessi: 100
    Resistenza: 100

    Agilità: 100
    Precisione: 100
    Senjutsu: 100
    Concentrazione: 100

    Tempistica


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti

    1° Slot Difesa: ///
    2° Slot Difesa: ///

    1° Slot Azione: Lancio Uchiha Shuriken
    2° Slot Azione: ///

    1° Slot Tecnica: Alzata della foglia

    Slot Gratuito: estrazione Uchiha Shuriken

    Conoscenze Utilizzate


    Alzata della Foglia - Konoha Tounyuu
    Villaggio: Konoha
    Posizioni Magiche: Nessuna (Medio)
    L'utilizzatore, tramite un movimento accellerato, sparirà ricomparendo sotto l'avversario. Da questa posizione potrà sferrare un calcio ascendente in grado di scagliare l'avversario fino a 3 metri d'altezza, oltre che causare un leggero stordimento. Il danno massimo è pari a lieve. Non è possibile sfruttare armi.
    È possibile combinarla con la tecnica "Attacco Concatenato del Leone", "Vento Ascensionale della Foglia" sfruttando uno slot tecnica base per attivarla.

    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 5 / Consumo: Mediobasso )
    [Da studente in su]

    Uchiha Shuriken [AaD]
    Arma che richiama nelle forme un Fuuma Shuriken, ma è più piccolo, la sua lunghezza da una punta all'altra è poco più di due kunai. Può raggiungere i 21 metri di distanza.
    Tipo: Da Lancio - Taglio
    Dimensione: Mediopiccola
    Quantità: 2
    (Potenza: 10 | Durezza: 3 | Usura: 30 | Crediti: 20 )


     
    .
  12. !Bestia
        Like  
     
    .

    User deleted


    Narrato
    Parlato Atasuke
    Parlato Dokumaru
    Parlato Takashi
    Parlato Stregatto

    Ascolto con attenzione le risposte di ogni altro studente allo domanda di Atasuke e io mi limito a non rispondergli. Sicuramente per me fare il ninja è semplicemente un modo per vivere la mia vita che attualmente non ha un senso ma non voglio dare questa motivazione perchè di me non voglio svelare ancora nulla, saranno le mie azioni e il tempo a parlare per mio conto. Nel frattempo i miei compagni non si perdono in chiacchiere e partono all'assalto. Nel momento in cui i loro corpi si spostano io inizio ad avere seri dubbi sulla riuscita del nostro attacco. Questo non per la nostra incompetenza, per prima la mia, ma per via della maestria di Atasuke. Se egli è il nostro maestro di sicuro non si farà colpire da tre studenti, anzi da due visto che il mio attacco sarà sicuramente un mezzo avvicinamento. Non voglio però scoraggiarmi e cerco di seguire attentamente le mosse dei miei compagni per cercare d'infiltrarmi tra qualche offesa. Le loro azioni si susseguono molto velocemente e io semplicemente mi limito ad andare incontro ad Atasuke a viso aperto. Sicuramente la mia offesa non sarà il massimo ma dopo gli attacchi dei miei amici un bel frontale credo sia il massimo della semplicità. Credo che la semplicità sia il massimo in un combattimento. Meglio fare le cose facili ma fatte bene. Con l'ausilio del mio corpo pianto le gambe al terreno per poi sferrare un calcio preceduto da una rotazione [ SLOT AZIONE 1 ] e poi continuare il tutto con un chi-ki [ SLOT AZIONE 2 ] che è un calcio che va dall'alto verso il basso. I punti da colpire sono entrambi la testa. Non ho assolutamente idea di cosa fare per collaborare con i miei compagni anche perchè non capisco bene le loro offese che mi sembrano abbastanza complicate. Loro usano anche alcune armi che forse posseggo anche io ma che non so come si chiamano ma sopratutto non so come utilizzarli. Sono abbastanza sicuro delle mie potenzialità perchè mi sento in grado di compiere diversi movimenti con il mio corpo ma non riesco a spiegarmi come mai non ricordo le cose fondamentali come l'uso delle armi. Il mio corpo si muove agilmente e senza quasi che io debba dargli degli ordini. I movimenti partono in automatico, come se li avessi fatti continuamente per anni al fine di automatizzare il tutto. Difatti ... perchè ho attaccato in questo modo e perchè frontalmente? Solo tante domande che attanagliano la mia mente.

    PRESTAZIONI
    Chakra: 15 Bassi
    Vitalità: 12 Leggere
    En.Vitale: 30 Leggere
    Movimenti: 12m/slot
    Salti: 3m

    PRIMARIE
    Forza: 200
    Velocità: 200
    Riflessi: 200
    Resistenza: 200

    SECONDARIE
    Agilità: 200
    Precisione: 200
    Senjutsu: 200
    Concentrazione: 200

    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti


    Inutilizzato

    1) Calcio con rotazione

    2) Chiki

    Inutilizzato

    Movimento verso Atasuke

    ...

    ...




    Edited by !Bestia - 16/9/2012, 23:55
     
    .
  13. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Sai Robin? Faremmo meglio a mandare i manichini in battaglia! {cit.}~


    La risposta al suo quesito, come ormai d'abitudine giunse solo da due dei suoi tre studenti e vedere che l'Otese neppure si rammentava il perchè essere un ninja, iniziava quasi a scocciarlo. Possibile che non sapesse proprio nulla? Eppure era arrivato fin li, aveva fatto le richieste, sapeva comporre i seal e forse sapeva anche combattere.
    Ma andando per ordine, Atasuke ascoltò con attenzione le parole dei suoi studenti, ma non riuscì a trattenere il disappunto sulle parole del sunense a cui rispose solo dopo aver udito le parole di ciascuno.

    «Ciò che dici è una mera distorsione della realtà. Non ho idea di chi sia l'idiota che ti ha inculcato queste idee, ma se vuoi sopravvivere a questo corso sotto la mia giurisdizione farai bene ad estirpare queste cazzate. Un ninja è prima di tutto una persona, poi può essere usato come arma dal proprio villaggio o dall'accademia, ma stai tranquillo che nessuno ti marchierà come "nukenin" solo perchè non hai eseguito un'ordine o hai rifiutato una missione. I nukenin sono ben altro, i nukenin sono quei bastardi che tradiscono l'accademia, il proprio villaggio, i propri amici e compagni. I nukenin sono persone ben più infide di una semplice persona che rifiuta di eseguire un'ordine. Poi c'è che invece ripudia la vita da ninja, questi sono invece i ronin. Non necessariamente persone malvage, am spesso semplicemente delle persone stanche della vita da ninja e che hanno preferito cambiare vita.»


    Il suo tono era duro ed il suo sguardo minaccioso. Quello studente poteva avere ragione sul come i ninja venissero sfruttati dall'accademia e dai villaggi, tuttavia aveva pienamente torto sui nukenin.

    «Inoltre, puoi tenertele per te le tue definizioni "poetiche", soprattutto se vuoi usarle così tanto per dare ragione a qualcuno. Ma soprattutto, forse all'acacdemia potrebbe non interessare nulla al di fuori del risultato, ma a me interessa ed anche a voi deve stare a cuore la vita dei vostri compagni. In una missione il risultato è importante, tuttavia la sopravvivenza del team è anche più importante. Con questo non dico che non si debbano mai prendere rischi. Il rischio di morire fa parte del nostro lavoro, ma sacrificare i propri compagni ed il team al solo scopo di portare a termine una missione, soprattutto se di poco conto è da infami, è da nukenin. Per una situazione simile si che potrebbero ripudiarvi, sbattervi fuori dall'accademia se non addirittura punirvi con la morte stessa.»


    Poi si rivolse a tutti e tre per poi attendere i loro attacchi. Era facilmente intuibile che non sarebbero riusciti a colpirlo, tuttavia mai si sarebbe aspettato tanta idiozia.
    Il sunense, forte delle sue teorie e di non si sa bene quale spirito propose una strategia al gruppo senza neppure prendersi la premura di parlare sottovoce per cercare di celare il suo piano. Scioccheza che ovviamente vanificò ogni suo calcolo tattico.
    Poi sempre lui prese in mano l'azione componendo una serie di seal, probabilmente per attivare qualche tecnica, tuttavia non vi furono ninjutsu di sorta, segno probabile di una qualche illusione. Stranamente Atasuke si sentì minacciato dal calcio che il giovane gli stava rivolgendo, gli fu quindi chiaro che l'illusione era probabilmente legata a quel banale e lento calcio alla sua tempia, calcio che Atasuke senza quasi sforzo evitò banalmente abbassandosi.
    [Slot Difesa 1]
    Poi il giovane si allontanò di appena pochi passi, raggiungendo una distanza da Atasuke di circa due metri per scagliargli contro tre shuriken, mentre con altrettanta prontezza di riflessi Atasuke estrasse uno dei suoi kunai e con una rapida rotazione lo frappose alla traiettoria delle armi del sunese facendole cadere a terra inermi. [Slot Difesa 2] Intanto aveva già preso ad osservare il suo compagno di clan, già allertato dall' "Op" urlato dall'altro studente.
    Sotto i suoi occhi il giovane studente parve quasi sparire, anche se la netta differenza di riflessi tra i due permise ad Atasuke di seguirne vagamente la direzione, cosa che gli permise quasi senza sforzo di alzarsi e schivare il calcio ascendente del giovane, giusto prima che anch'egli indietreggiasse di alcuni metri.
    [Slot Difesa 3]
    Non contento della sua azione, il giovane gli scagliò addosso un uchiha shuriken, attacco che andò a finire come i precedenti in un nulla di fatto, dato che rapida la mano destra di Atasuke, ancora impugnante il kunai, lo fece ruotare puntando la lama verso il basso per poi andare ad infilzare l'arma nell'anello centrale dell'uchiha Shuriken per poi proseguire la sua linea fino a conficcarsi nel terreno, inchiodando l'arma al suolo e lasciando che poi la rotazione terminasse per effetto dell'attrito tra l'arma ed il terreno. [Slot Difesa +1]
    E poi uno schiocco di dita, il secondo segnale, quello che aveva concordato il suo compagno di clan prendendosi almeno la briga di tentare di celarne la percezione al sensei, cosa che tuttavia non gli poteva riuscire e che infatti non gli riuscì. [Abilità]
    L'otese evitò combinazioni particolarmente complesse e si diede piuttosto ad un attacco frontale portato con una rapida serie di due calci al suo volto. Ammirevole la netta superiorità fisica del giovane, tuttavia sempre meno ammirevole la sua mancanza di memoria, oltre che alle sue "innate abilità" nelle arti ninja. Tornando però ai colpi, Atasuke schivò il primo calcio che ancora risultava essere estremamente lento inarcandosi leggermente all'indietro e togliendo semplicemente la testa dalla linea seguita dal piede [Slot Difesa +2] per poi balzare all'indietro allargando anche le gambe per essere sicuro di evitare completamente la traiettoria verticale del secondo. [Slot Azione 1]
    Finalmente la serie di attacchi dei suoi studenti era terminata e per quanto non avessero fatto nulla di particolarmente complesso, poteva dirsi soddisfatto di tutti, tranne che di Dokumaru.

    «Bravi ragazzi, pare che sappiate combattere abbastanza bene. Tuttavia ho delle importanti annotazioni da farvi. In primo luogo, Dokumaru, non trovi sia stupido esporre ad alta voce la tua strategia proprio davanti al tuo avversario? A questo punto avrebbe avuto più senso non dire nulla e lasciare tutto all'intuito, certamente ci sarebbe stato un maggior effetto a sorpresa. Inoltre piuttosto che essere tu anon poterti fidare degli altri per come ti stai dimostrando io piuttosto non mi fiderei di TE. Tu invece Takashi sei stato abile, sfortunatamente per te le precauzioni che ti sei preso per non essere sentito da me non sono bastate, ma è un'inizio e comunque hai sfruttato una buona combinazione di attacchi. Stregatto invece hai delle ottime potenzialità fisiche, migliori dei tuoi compagni, tuttavia il tuo assalto è stato sciocco. Efficace, potente, ma sciocco. Ricorda che in futuro difficlmente avrai la possibilità di attaccare frontalmente il tuo avversario e sperare di sopravvivere, inoltre un attacco frontale così è pressochè sterile ed inutile verso qualunque avversario avvezzo al combattimento»


    Prese una pausa lasciando eventuali risposte da parte dei suoi studenti e poi riprese semplicemente con l'esposizione passando finalmente alle questioni pratiche.

    «A questo punto direi che è giunto il tempo di dare il via alla vostra piccola missione. Premetto che io non agirò, salvo in casi estremi o in situazioni in cui proprio non saprete agire in vostro aiuto. Quindi voi tre siete il team e sta solo a voi tre risolvere la questione. Il vostro obbiettivo si trova ad Otafuku, li ci sarà una vecchietta, la quale è la mandante della missione. Vi spiegherà tutto lei nel dettaglio, per ora vi basti sapere che c'è una piccola banda di piantagrane che si sta rendendo particolarmente fastidiosa e voi dovrete trovare il modo di mettere a tacere questi problemi, tutto chiaro?»


    E poi avrebbe guidato il trio sino al vicino porto di Otafuku a casa della vecchia signora. lungo il viaggio potevano discutere di ciò che volevano, anche eventualmente iniziare a stabilire una prima linea d'azione da seguire che poteva andare, per quanto ne sapevano, dall'eliminazione alla soluzione diplomatica/pacifica. Tuttavia questo stava a loro, soltanto a loro.

    OT- Bene, buon giro di post. A questo giro sta a voi fare l'introduzione della quest. Potete discuterne, accordarvi, pensare a cosa fare, etc... Siete anche liberi di descrivere il viaggio (di pochi minuti) dalla foresta di Konoha al porto. Potete anche iniziare ad esporre le domande che farete alla vecchina, ma la descrizione della vecchina, le risposte e quant'altro sono a mia discrezione, quindi non inventatevi nulla :zxc: Per dubbi o altro, sapete dove chiedere :zxc:-/OT

    Chakra: 40 Bassi
    Vitalità: 19 Leggere
    En.Vitale: 35 Leggere


    Metri Slot free: 7+(1)

    Forza: 500
    Velocità: 500
    Riflessi: 575
    Resistenza: 500

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Senjutsu: 500
    Concentrazione: 500

    Tempistica e Altri Consumi


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi

    1° Slot Difesa: Schivata del calcio
    2° Slot Difesa: Parata degli shuriken
    3° Slot Difesa: Schivata della tecnica (calcio)
    4° Slot Difesa: Parata dell'uchiha shuriken
    5° Slot Difesa: Schivata del calncio inarcando

    1° Slot Azione: Schivata con un balzo indietro del calcio
    2° Slot Azione: nn
    3° Slot Azione: nn

    Slot Tecnica Base: nn
    Slot Tecnica Avanzata: nn

    Azioni Free: Non utilizzato
    Riepilogo impasti: Altri impasti

    Appunti


    Protezioni indossate: Guanti Rinforzati (mani), Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 4/4 Kunai
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 2/2 Cartabomba Distruttiva I, 1/1 Fumogeno
    Varie: 2/2 10m Filo Nylon
    Varie: 2/2 10m Filo nylon Rinforzato
    Kit: 1/1 Kit primo soccorso, 1/1 Kit Meccanismi per trappole

    Conoscenze Utilizzate



    Scontro multiplo
    In caso di scontro 1 vs molti, guadagno 1 slot difesa per avversario oltre al primo (+2 slot difesa)

    Difensivo
    Convertito 1 slot azione in 1 slot difesa per proteggermi dall'ultimo attacco

    Investigatore [ 1 ]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro la distanza di spostamento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al calore dello stesso.
    [Da genin in su]

     
    .
  14. Poison user
        Like  
     
    .

    User deleted


    Ma dai!


    Al sensei non andò bene la versione dei fatti fornita da Dokumaru, ma non si accontentò di una smorfia o qualche “tsk” di disappunto. Rivolse un discorsetto al sunese alquanto duro, ma la cosa non soddisfò neppure lo studente, che poteva accettare un discorso di più larghe vedute, ma quell’oratoria a favore dell’accademia non lo smuoveva in nessun caso. Non credeva che durante la storia recente l’accademia non avesse mai mandato al macello delle pedine ritenute scomode, oppure designato bersagli che potevano costituire un pericolo per il sistema, ma non per coloro che ne ne erano soggetti. A Suna vigeva una tacita regola dove era permesso dibattere e difendere le proprie argomentazioni, ma nessuno, non importava il ceto o la provenienza, poteva imporre le proprie idee all’altro. Solamente che c’erano un paio di problemi: Dokumaru si trovava in missione sotto il comando di uno shinobi di Konoha. Il secondo era perfino più spigoloso, poiché Hikigane non si trovava a Suna, ma bensì in un territorio vicino al villaggio della foglia o addirittura all’interno del suo territorio, per quello che lo studente poteva saperne.

    Rispetto la sua opinione, ma non cambierò la mia di un millimetro senza delle prove. Se mi darà dimostrazione che l’accademia non ha mai bollato come traditore un trasgressore degli ordini e non solo chiederò scusa a lei, ma anche alla stessa accademia tramite una lettera. Sono una persona alquanto ragionevole. Chi mi ha detto queste cose non solo è il mio mentore, ma anche un ninja con molti anni di esperienza. Ad ogni modo, come ho già detto sono una persona ragionevole e se posto di fronte a prove veritiere e che contraddiscono la mia teoria non avrò problemi a cambiarla ed ammettere il mio errore.


    Per quanto lo sguardo di Atasuke potesse essere duro o minaccioso nei suoi confronti, Dokumaru non cedette il passo e si sforzò duramente per non dare segni di debolezza al suo momentaneo opponente. Rischiava di essere sbattuto fuori dalla sua prima missione, ma se non si fosse mantenuto saldo nelle sue idee probabilmente sarebbe diventato un burattino ancora più inutile di quanto non fosse già, poiché una persona incapace di ragionare e formulare pensieri propri non è altro che un bidone ambulante. Dokumaru non ci teneva ad essere un bidone ambulante e neppure a vedersi censurato per paura di eventuali rappresaglie visto che in teoria tutti e quattro vivevano in un’epoca dove la libertà in teoria regna sovrana.

    Come facilmente previsto nessuno degli attacchi in dimostrazione ed ancora una volta il sensei rimproverò a Dokumaru il comportamento tenuto, poiché non aveva occultato le proprie intenzioni oltre ad aver ricevuto una frecciatina. Le cose stavano prendendo una piega insolita, sembrava che le ultime azioni del sunese non avessero fatto particolarmente piacere al maestro e comandante della missione, ma ciò non era preoccupante. Poteva non piacere all’Uchiha, ma difficilmente sarebbe stato sbattuto fuori dal gruppo per delle idee fuori dalla mischia. A questo punto non riuscì a nascondere la rabbia stringendo il pugno sinistro e lasciando libera la lingua di gettare parole avvelenate:

    Capisco il punto di vista, ma vista la vicinanza dal bersaglio sarebbe stato alquanto stupido prendere armi e bagagli e girarsi, mettersi in cerchio e discutere una strategia stranamente affiatata. Ci conosciamo forse da venti minuti e dubito che persone in contatto da così poco tempo possano dimostrare una capacità di lavorare in gruppo con l’affiatamento necessario. La scelta più logica in questi casi è giustamente quella di evitare di mettersi nella strada degli altri e sequenziare gli attacchi. Inoltre sarebbe stato particolarmente STUPIDO voltarsi quando una certa persona non aveva accennato al fatto di rispondere agli attacchi oppure intraprenderne uno proprio e perché no, preventivo. Meglio un’offensiva stupida che voltare le spalle ad un eventuale nemico e morire da idiota.



    Ok, forse l’aveva presa troppo sul personale, ma non poteva farsi mettere i piedi in testa e poi così sembrava lo scemo del gruppo. Ad ogni modo Atasuke passò a spiegare la missione, la destinazione si trovava ad Otafuku e la mandante pareva essere una vecchina importunata da una banda di teppistelli. Una bella rissa sarebbe stato l’ideale per calmare i bollenti spiriti e dare un po’ di sfogo alla sua rabbia. Non c’era niente di peggio nel non poter discutere ad armi pari con qualcuno che contesta le proprie opinioni.

    Il gruppo iniziò a muoversi in una direzione che dopo si sarebbe scoperto che conduceva al porto. La strada di Konoha era ben tenuta, ai lati della strada si trovava una fitta radura, l’ideale per un agguato, ma in effetti chi avrebbe voluto attaccare un gruppo da quattro persone apparentemente senza soldi e soprattutto tanto vicino ad una potenza militare? Il viaggio continuò tranquillo, il luogo era tranquillo e silenzioso, per quanto riguardava il paesaggio solo un aggettivo poteva calzare a pennello la descrizione: monotono. Dokumaru decise di rompere il silenzio:

    Penso che dovremmo rivolgere le seguenti domande alla vecchina. Ad esempio potremmo chiederle come si chiama il gruppo che la sta importunando, dopotutto penso che non ci sia una banda di delinquenti al mondo. Inoltre farebbe comodo sapere in quanti sono, per vedere se possiamo adottare un approccio diplomatico oppure basterà una semplice dimostrazione di forza. Sarà importante capire per quale motivo inoltre li spinge ad agire di tale forma, se si tratta di chiedere per quale motivo la stanno importunando, come ad esempio se si tratta di un’estorsione, oppure una qualche eredità o proprietà di valore. Voi che ne dite? Ah, come dimenticarmi di chiedere dove possiamo trovarli!



    Solo qualche viandante interruppe la monotonia del paesaggio, tra cui alcuni commercianti intenti a trasportare i loro carri pieni di mercanzie. Dopo qualche minuto di viaggio, il gruppo finalmente arrivò ad un quartiere altamente popolato. I rumori tipici di un mercato sovrastavano l’ambiente, c’era gente che offriva pesce a prezzi scontati, altri vagavano per le strade offrendo sacchetti di aglio a prezzi bassissimi, pena che il sunese non avesse portato con se dei soldi.
    Chissà quanto mancava alla loro destinazione.
     
    .
  15. Takashi Uchiha
        Like  
     
    .

    User deleted


    "Parlato"
    Narrato
    CITAZIONE
    -Citazione-

    -Parlato Altri-
    °Pensato°


    Team 33:Un Corso come un altro...Forse




    Luogo dell'incontro:Preparativi per la missione

    Dopo aver esposto il loro credo ninja Dokumaru e Takashi esitarono aspettando la risposta di Stregatto che tuttavia non arrivò; anche se forse era più che prevedibile.
    Ciò che invece avvenne in seguito fu davvero sorprendente:

    «Ciò che dici è una mera distorsione della realtà. Non ho idea di chi sia l'idiota che ti ha inculcato queste idee, ma se vuoi sopravvivere a questo corso sotto la mia giurisdizione farai bene ad estirpare queste cazzate. Un ninja è prima di tutto una persona, poi può essere usato come arma dal proprio villaggio o dall'accademia, ma stai tranquillo che nessuno ti marchierà come "nukenin" solo perchè non hai eseguito un'ordine o hai rifiutato una missione. I nukenin sono ben altro, i nukenin sono quei bastardi che tradiscono l'accademia, il proprio villaggio, i propri amici e compagni. I nukenin sono persone ben più infide di una semplice persona che rifiuta di eseguire un'ordine. Poi c'è che invece ripudia la vita da ninja, questi sono invece i ronin. Non necessariamente persone malvage, am spesso semplicemente delle persone stanche della vita da ninja e che hanno preferito cambiare vita.»
    «Inoltre, puoi tenertele per te le tue definizioni "poetiche", soprattutto se vuoi usarle così tanto per dare ragione a qualcuno. Ma soprattutto, forse all'acacdemia potrebbe non interessare nulla al di fuori del risultato, ma a me interessa ed anche a voi deve stare a cuore la vita dei vostri compagni. In una missione il risultato è importante, tuttavia la sopravvivenza del team è anche più importante. Con questo non dico che non si debbano mai prendere rischi. Il rischio di morire fa parte del nostro lavoro, ma sacrificare i propri compagni ed il team al solo scopo di portare a termine una missione, soprattutto se di poco conto è da infami, è da nukenin. Per una situazione simile si che potrebbero ripudiarvi, sbattervi fuori dall'accademia se non addirittura punirvi con la morte stessa.»



    Atasuke-Sama sembrò parecchio adirato con Dokumaru, forse il Sunese aveva toccato un tasto dolente, qualcosa che aveva condizionato la vita del sensei in passato, nemmeno Takashi la pensava come Dokumaru, tuttavia ognuno aveva diritto di esprimersi come meglio credeva, anche se questo all'Uchiha sembrò non importare e tantomeno a Taky.

    Appena terminata la frase il sensei, assunse di nuovo la sua tranquilla postura in attesa dei nostri attacchi.

    Ma Come gia aveva previsto Takashi nessuno dei suoi attacchi ne tantomeno quelli dell'otese e di Dokumaru andarono a
    segno, era troppo grosso il divario tra Atasuke e loro; per questo il sensei con dei semplici movimenti calcolati alla perfezione schivò e parò ogni loro singolo attacco.

    °E' troppo potente per noi...se solo volesse potrebbe facilmente farci fuori!!

    Pensò Takashi anche se con enorme sorpresa del ragazzo lo smemorato sferrò un attacco sicuramente di una potenza maggiore rispetto ai suoi compagni, dimostrando un'abilità che molto probabilemente non sapeva di avere.

    Quando tutti ebbero tentato di colpire Atasuke, egli si ricompose, anche se dopotutto non si era mosso granchè, questo dimostrava quanta strada dovessero ancora fare i ragazzi.

    «Bravi ragazzi, pare che sappiate combattere abbastanza bene. Tuttavia ho delle importanti annotazioni da farvi. In primo luogo, Dokumaru, non trovi sia stupido esporre ad alta voce la tua strategia proprio davanti al tuo avversario? A questo punto avrebbe avuto più senso non dire nulla e lasciare tutto all'intuito, certamente ci sarebbe stato un maggior effetto a sorpresa. Inoltre piuttosto che essere tu anon poterti fidare degli altri per come ti stai dimostrando io piuttosto non mi fiderei di TE. Tu invece Takashi sei stato abile, sfortunatamente per te le precauzioni che ti sei preso per non essere sentito da me non sono bastate, ma è un'inizio e comunque hai sfruttato una buona combinazione di attacchi. Stregatto invece hai delle ottime potenzialità fisiche, migliori dei tuoi compagni, tuttavia il tuo assalto è stato sciocco. Efficace, potente, ma sciocco. Ricorda che in futuro difficlmente avrai la possibilità di attaccare frontalmente il tuo avversario e sperare di sopravvivere, inoltre un attacco frontale così è pressochè sterile ed inutile verso qualunque avversario avvezzo al combattimento»

    I rimproveri a Dokumaru erano dovuti, anche l'Uchiha in verde aveva capito che esclamare ad alta voce le proprie intenzioni non era una cosa astuta, a meno che non fosse un bluff; anche se in quel caso non avrebbe avuto nessun efficacia.

    Per la seconda volta quindi, il Sensei attaccò verbalmente Dokumaru, sperando molto probabilmente che facesse tesoro di quelle parole.

    Nonostante Takashi non fù per nulla soddisfatto dei suoi attacchi, ricevette gli elogi dal sensei, anche se egli fece notare al ragazzo che la tattica sussurrata all'orecchio dell'Otese, non era stata "privata" alle sue orecchie, merito molto probabilmente di qualche abilità.

    °Dovevo aspettarmelo, in Ogni caso ci ho provato°

    Per quanto riguarda Stregatto invece Atasuke-Sama notò le sue doti nel corpo a corpo, ma criticò il modo in cui si scagliò contro di lui, un attacco diretto contro un nemico avrebbe potuto costargli la vita, contro un nemico.

    Seguì una breve pausa dopodichè Atasuke proseguì annunciando la missione imminente:

    «A questo punto direi che è giunto il tempo di dare il via alla vostra piccola missione. Premetto che io non agirò, salvo in casi estremi o in situazioni in cui proprio non saprete agire in vostro aiuto. Quindi voi tre siete il team e sta solo a voi tre risolvere la questione. Il vostro obbiettivo si trova ad Otafuku, li ci sarà una vecchietta, la quale è la mandante della missione. Vi spiegherà tutto lei nel dettaglio, per ora vi basti sapere che c'è una piccola banda di piantagrane che si sta rendendo particolarmente fastidiosa e voi dovrete trovare il modo di mettere a tacere questi problemi, tutto chiaro?»

    Takashi annuì alla domanda del sensei e attese le eventuali domande dei propri compagni...


    Verso il porto:Inizia la missione

    Il gruppo iniziò a dirigersi verso il porto, una volta arrivati sarebbero stati soli, ovviamente Atasuke avrebbe supervisionato la missione ma Takashi era assolutamente contrario a tutto ciò, voleva e doveva farcela da solo.

    Forse agli altri avrebbe dato sicurezza avere il sensei a portata di mano, ma l'Uchiha era troppo orgoglioso per permettere a qualcuno di salvarlo, avrebbe dato il massimo per evitare di trovarsi in una situazione simile.

    L'inizio del viaggio fù molto tranquillo, forse tutti erano immersi nei propri pensieri, si udivano i passi e il cinguettare degli uccellini nei dintorni;un sentiero lungo e circondato da una fitta vegetazione.

    Ad un tranno il Sunense ruppe il silenzio:

    -Penso che dovremmo rivolgere le seguenti domande alla vecchina. Ad esempio potremmo chiederle come si chiama il gruppo che la sta importunando, dopotutto penso che non ci sia una banda di delinquenti al mondo. Inoltre farebbe comodo sapere in quanti sono, per vedere se possiamo adottare un approccio diplomatico oppure basterà una semplice dimostrazione di forza. Sarà importante capire per quale motivo inoltre li spinge ad agire di tale forma, se si tratta di chiedere per quale motivo la stanno importunando, come ad esempio se si tratta di un’estorsione, oppure una qualche eredità o proprietà di valore. Voi che ne dite? Ah, come dimenticarmi di chiedere dove possiamo trovarli!-

    Takashi pensò un attimo alle parole di Dokumaru poi intervenne,

    "Si buona idea Dokumaru, io chiederei anche nel caso lo sapesse quali abilità hanno, ovvero qual'è il loro modo di agire, ovvero in qualunque caso, che siano estorsioni o rapine o altro sarebbe di grande vantaggio conoscere in che modo compiono queste azioni, probabilmente ci sarà un capo, ed è quello il primo bersaglio da mirare, e sicuramente ci saranno dei suoi "sottoposti".Magari lui non è mai stato visto, e quella banda è sotto i suoi ordini; comunque capiremo la situazione generale una volta sul posto, ormai non manca molto..."

    Disse Takashi indicando il fondo del sentiero, iniziavano a sentirsi i rumori tipici di un mercato, il porto era molto affollato, e di li a poco non avrebbero più potuto parlare con un tono così basso e soprattutto lontano da orecchie potenzialmente indiscrete, nel caso di uno scontro avrebbero dovuto discutere la tattica ora.

    "Un' altra cosa ragazzi!!

    Riprese Taky Guardando negli occhi i due ragazzi,e cercando di non usare un tono di voce troppo alto, la prudenza non era mai troppa.

    "Se non è necessario sarebbe meglio optare per una soluzione pacifica, se questi non sono violenti e si dimostrano disposti a ragionare con noi, cercherei di non fargli male, tuttavia non possiamo di certo escludere la possibilità di uno scontro, per cui vi espongo la tattiche che useremo, se siete d' accordo con me.

    Come ho notato e ha detto il Sensei, TU, Stregatto sei particolarmente forte nel corpo a corpo, più di me e di Dokumaru, per questo se volessero una dimostrazione della nsotra forza sarai tu ad aprire le danze, forse vedendo i tuoi colpi potrebbero decidere di arrendersi, ovviamente non intendo che devi gettarti nella mischia, devi solo colpirne uno magari un po' fuori dal gruppo, a sorpresa io e Dokumaru comunque saremo li al tuo fianco e non ti succederà nulla.
    Io e te Dokumaru partiremo subito dopo il primo attacco di Stregatto, nel caso gli avversari non demordessero, cerchiamo di restare uniti e di non isolarci tra di noi,formando una specie di anello in modo da coprirci le spalle a vicenda, ognuno guardi il suo avversario e quello del compagno, niente scatti e attacchi frontali, se fossero armati cercheremo il combattimento dalla distanza, anche utilizzando gli attrezzi che abbiamo a disposizione, in questo caso Stregatto non possedendo attrezzi e quant'altro cerca di restare lontano da loro, finche almeno impugnano un arma. Questa tattica sarà adottata nel caso gli avversari siano molti. In caso invece di una banda di un numero esiguo,facilmente sostenibile da noi 3 vorrei avere l'onore del primo attacco e nel caso questo non bastasse a fermarli ci cimenteremo in uno scontro singolo,ognuno prende uno o due avversari e li ripassa per benino.

    Ricordiamoci però che non conosciamo la loro forza, per cui se dovessero essere più forti di noi dovremmo agire nell'ombra, dovremmo adottare una tattica di guerriglia, ovvero attacchi rapidi e veloci cercando di isolare qualche avversario, una toccata e fuga; solo così possiamo sperare di vincerli. Se avete domande o proposte mi piacerebbe sentirle."


    Erano ormai in prossimità del porto, per cui chiunque volesse parlare doveva farlo ora, inoltre Takashi aveva considerato molte possibilità, ma solo una volta che i nemici si sarebbero fatti vedere avrebbero potuto adottare una tecnica vera e propria, sperando che rientrasse in quelle elencate.

    L'Uchiha non voleva fare il leader di quel gruppo, però al ragazzo piaceva avere il polso della situazione inoltre aveva qualche schema di combattimento impresso, per cui senza tanti condizionali per renderlo più scorrevole lo espose come fosse un assioma; e sperò che i due compagni non prendessero tutto ciò come un ordine...
     
    .
36 replies since 3/9/2012, 13:25   568 views
  Share  
.