[Team 38] Verso il Paese del Thè!

Ritornai distrutto dall'ultima missione.
Ricordavo benissimo l'espressione di mia madre, in attesa da ore sulla soglia d'ingresso della nostra costosissima dimora.
Nonostante il suo impiego in ospedale come dottoressa riusciva a shockarsi quando vedeva suo figlio ritornare a casa pieno di lividi e tagli.
Ferite che ad Oto erano all'ordine del giorno.

Ero ricoperto di garze e cerotti, fin sopra il collo.
Correre era un impresa, camminavo zoppicando peggio di un ottantenne.
Non avevo combattuto contro semplici shinobi, ma contro una creatura leggendaria, spietata e tremendamente forte.
Avevo bisogno di riposo, di dimenticare quanto affrontato.

Si gettò tra le mie braccia, scaricando tutta la tensione accumulata nell'attesa.
Aveva saputo chi era stato l'avversario della spedizione di cui avevo fatto parte.
Subito dopo quel gesto, che ricambiai con affetto, mi porse una lettera.

L'Accademia...


- A spese nostre immagino -
- E cosa sarà mai!-

Sorrisi, chiudendo la porta d'ingresso. All'interno della busta mancavano moltissimi documenti, tra cui le schede informative degli studenti: il loro villaggio, la loro storia...tutti dettagli che ritenevo importanti ai fini di un corso Genin.

- Mi hanno dato solo i loro nominativi... nemmeno una loro foto -

- Forse li avrai dopo l'incontro all'Accademia.
Vado a prepararti un thè-

- Grazie-

Per la terza volta mi avevano ritenuto adatto per crescere degli aspiranti Genin.
Avrei avuto tre giorni di riposo, poi quella nuova esperienza.
Team 38... bel numero.

- Dovrei chiedere se ci sono missioni rango D da portare a termine. - Mi gettai sulla poltrona, la stessa in cui si era seduta mesi prima Rinnen Yotsuki, kunoichi scomparsa senza lasciare tracce.

[...]

Gli aspiranti Genin avrebbero ricevuto una missiva da un semplice chunin del loro villaggio.
La lettera conteneva poche frasi, rigorosamente scritte in un corsivo molto elegante.
Nome del sensei, data, luogo di ritrovo e una mappa allegata .

[...]

E quel giorno finalmente arrivò.
Un bellissimo sole risplendeva sul parco Minato.
Uno scorcio d'Estate in quell'inverno che a Konoha aveva dato non pochi problemi.
La temperatura mite avrebbe reso il corso piacevole e sostenibile.
Il cielo era perfettamente blu. Precipitazioni? Nemmeno negli angoli più remoti della terra. ( tralasciando Kiri e Ame ovviamente.)

Al centro dello spiazzo circolare, che coincideva con la X riportata sulla mappa consegnata a ciascun studente, la popolazione di un paesino poco lontano aveva costruito a proprie spese dei giochi in legno.
Qualche altalena, uno scivolo... qualcosa per far divertire i bambini, fortunatamente assenti per via dell'ora.

Alla vista di quelle costruzioni artigianali ero ritornato bambino.
Vista l'assenza di marmocchi avrei potuto anche concedermi alcuni minuti di sano divertimento, no?
- Dai..forse è meglio evitare - mormorai, pensando a cosa sarebbe successo se gli studenti avessero deciso di arrivare in anticipo.
Ero curioso di conoscere i nuovi aspiranti Genin. Perchè avevano deciso di arruolarsi? Perchè diventare ninja?
Cosa volevano dalla vita?

Nascosto nell'erba, ai piedi di un semplice albero, che faceva da confine tra il parco e il bosco, vi era una piccola ampolla contenente un liquido rosa particolarmente denso.
Nessun' etichetta rivelava le proprietà di quel fluido colorato.
Sul collo della boccetta avevo posizionato uno spago, utile in caso di trasporto.

Ovviamente avevo calcolato la direzione di arrivo degli studenti, i quali sarebbero fuoriusciti da uno dei due sentieri presenti al di là del parco, dall'altra parte della mia postazione. (segnalata anch'essa sulla mappa)

Quando i tre avrebbero raggiunto il parco, magari arrivando in prossimità del punto X, sarebbero stati chiamati uno alla volta da una voce proveniente dal bosco.
- SHIN SEKAI!YUUKI SANEYASU INUZUKA! PAIN UCHIHA! - Urlai a squarciagola i loro nomi, fuoriuscendo lentamente dalla vegetazione

Davanti ai loro occhi un ragazzo di appena diciannove anni.

Con un cenno della mano destra avrei invitato i tre ad avvicinarsi velocemente.

Il corso Genin era già iniziato.
Quando i loro gracili corpi furono a circa due metri dal sottoscritto, mi presentai:
- Deveraux Yotsuki, Genin di Oto.
Prima di continuare lasciai del tempo per memorizzare meglio il mio nome.
- Tre studenti della Foglia capitanati da un Genin di Oto...bizzarro vero? AHAHAHA-
Non riuscii a trattenere quella risata. Avrebbero riso anche loro?
Concluso quel momento divertente, avrei descritto la missione che avevo scelto per loro.
- Prima delle vostre presentazioni ci terrei a spiegarvi cosa dovremmo fare - Mi schiarii la voce.
- La nostra missione è semplice: dobbiamo raggiungere il paese del thè per consegnare quella medicina a dei medici locali.- Indicai la bottiglietta contenente il liquido colorato, visibile dalla loro posizione. Era a terra, con il tappo a contatto con il suolo.
- Fallire significherà far morire una bambina di soli cinque anni, infatti, solo quella dose può salvarla.
E per quanto riguarda la tempistica ci siamo... dobbiamo arrivare a destinazione fra massimo sette giorni. -
Controllai i fascicoli che avevo in mano, cercando una delle tante tabelle che i ninja dell'Accademia avevano compilato per il sottoscritto.
- Secondo questo genio ci vorranno due giorni... Domande? -

Conclusa la fase "questions", giunse il momento che stavo tanto aspettando: le presentazioni.

- Allora sù, non perdiamo tempo...chi siete? Perché avete scelto di diventare ninja? Gloria, fama, soldi, donne? per quanto riguarda i soldi ve lo dico... cambiate mestiere - Avrei ascoltato con attenzione e interesse ogni loro parola.