La Foresta dei Kunai Volanti

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  1. Asgharel
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    La Foresta dei Kunai Volanti



    ~Allenamento Privato~


    L'alba era sorta oramai da qualche minuto ed il candido sole faceva capolino al di là dell'orizzonte proiettando le ombre degli alberi che attorniavano quella radura tracciando degli intricati disegni di ombra e luci rosse. Atasuke era ormai in piedi da diverso tempo e si apprestava a praticare il suo allenamento quotidiano gustandosi la brezza fresca di quel mattino d'inizio autunno con le foglie che iniziavano appena ad ingiallire e l'aria si faceva più frizzante e fredda.
    Avvolto nel suo mantello egli marciava come un'ombra tra quelle proiettate dagli alberi dirigendosi a quella piccola radura dove avrebbe passato almeno le successive 3-4 ore in completa solitudine ed armonia ad allenarsi.
    In quel luogo lo attendevano ben poche cose. Una roccia perfettamente spianata su cui erano incisi alcuni Kanji che era stato Atasuke stesso ad incidere scrivendo quelle che per lui erano le basi di un buon addestramento, un po come promemoria, un po come significato. Sulla pietra vi erano poi diesgnati anche dei cerchi di dimensione sempre più piccola quasi tutti concentrici a disegnare una sorta di "arena" in miniatura.

    °Quest'oggi sembra un'ottima giornata per un buon allenamento nella foresta°


    Pensò osservando la pietra per poi rivolgere il suo sguardo al cielo sgombro da nuvole salvo per una piccola coppia di nuvolette bianche che sembravano striare il cielo con una leggera sfumatura color avorio.

    °Chissà perchè ho la senzasione che oggi non sarò da solo...°


    Poi posò il mantello a fianco della pietra come anche una buona parte delle sue armi. Si adagiò quindi al si sopra della roccia a gambe incrociate e chiuse le braccia in una specie di circolo di fronte a se poggiando le mani intrecciate tra loro sopra alle caviglie. Prese un profondo respiro e chiudendo gli occhi iniziò la propria meditazione prestando dapprima attenzione solo a se stesso ed al proprio flusso costante di chakra lungo il corpo e poi estese la propria concentrazione a tutti i sensi in modo da non venir colto alla sprovvista da eventuali aggressori.

    [...]


    Ed in quella posizione chiunque lo avrebbe trovato qualora fosse giunto ad interrompere il suo addestramento. Egli era la, con il volto rivolto verso est da dove il sole iniziava a fare capolino e con il mantello e le armi riposte al suo fianco destro, eccezion fatta per i kunai e i kit che portava con se nelle sacche sulla cintura e sulla coscia.
    Egli non sapeva che quel giorno avrebbe ricevuto due allievi e probabilmente neppure loro sapevano che in quella giornata egli sarebbe stato loro insegnante in un'arte che è alla base di ogni ninja, oltre che fondamento di sopravvivenza nella maggior parte delle missioni.



    OT - Ok, il mio è un post spitinfio ma perchè avevo ben poco da dirvi. Dato che non mi piace fare l'addestramento "subito" senza motivazioni GDR, prendete questa prima parte come "Free GDR" per giustificare l'addestramento vero e proprio che comunque avverrà sempre in questo topic. Il come e quanti post serviranno prima dell'addestramento dipende da voi due e da come mi convincete a farvi da sensei nello sviluppo degli eventi che ci sarà. Intanto iniziate ad incontrarmi e cercate di non rendermi indisposto già da subito XD - /OT
     
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  2. Ashram
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    Il ciclo della vita: La Muta




    I
    l giovane Moses seguiva con occhio attento gli ultimi istanti di quella Crisalide che ancor prima fu Uovo e poi Bruco. Con il taccuino in una mano, e una matita nell’altra, raccoglieva informazioni per alcuni studi tassonomici che svolgeva per conto del suo clan sul territorio del paese del fuoco; e proprio in quel punto dove la foresta era più fitta e anche il sole bianco del mattino faticava a mostrarsi, il sottobosco creava l’habitat perfetto per i soggetti delle sue ricerche. È il momento, giudicò Moses continuando a descrivere la scena sul suo taccuino, la Pupa mostrava già la livrea nera macchiata da gocce cremisi che avrebbe sfoggiato quando la magia della natura l’avrebbe trasformata in un esemplare adulto della sua specie. D’un tratto la crisalide si spaccò e la creatura al suo interno iniziò a spingere, facendo molta fatica, come per liberarsi da quel vecchio involucro che ormai non riconosceva più come proprio. Il ragazzo che la osservava conosceva bene quel momento e consapevole delle complicazioni che potevano scaturire aiutò la natura a compiere il suo corso agevolando, con la punta della matita, il divincolarsi della farfalla. <vai piccola … è il momento di imparare a volare> Disse Moses, facendola salire delicatamente sul suo dito. Quando spiegò le ali per la prima volta mostrando a Moses il colore brillante della sua livrea lo riempì di soddisfazione tanto da strappargli un gioioso sorriso. Una di quelle cose divenute rare a vedersi in quest'ultimo periodo, infatti dopo aver appreso, al ritorno dal suo lungo viaggio, della morte in missione del suo migliore amico l’animo del ragazzo rimase profondamente turbato e come se non bastasse già l’enorme punto interrogativo sulla scomparsa dei suoi genitori non accennava a trovare risposta. Ma il ragazzo era forte e sapeva bene come scacciare i demoni che lo torturavano nell'animo.

    L
    a piccola farfalla aprì le ali che teneva chiuse a libro, le mosse lentamente tendendo ogni muscolo, si preparava al volo. Una femmina di Tyria jacobaeae, dell'ordine dei Lepidotteri. Avvicinando il suo sguardo alla farfalla e poi concentrò una minuscola quantità di chakra nel dito che la sosteneva. Test "richiamo del chakra" negativo; Ottimo esemplare da riproduzione, continuare l'osservazione del soggetto. Moses scosse il dito e la farfalla prese il volo, annotò velocemente le informazioni che aveva ottenuto e poi iniziò a seguire gli spostamenti del soggetto, d'altronde l'etologia era una delle materie che prediligeva, studiare il comportamento degli animali era fondamentale per comprenderne i loro segreti.

    I
    l ragazzo seguiva a distanza la farfalla, stando bene attento a non farsi notare, per non influenzarne il comportamento. La Tyria svolazzava da un albero ad un altro in maniera alquanto imprevedibile guidata dai suoi istinti primordiali. Cercherà subito l'accoppiamento? o opterà per il cibo... si interrogava Moses mentre notava che dopo pochi minuti di cammino la piccola farfalla lo stava conducendo ad una piccola radura.

    P
    oco dopo la farfalla sbucò dagli alberi più fitti seguita dal suo custode, si dirigeva verso il centro della radura come attirata da qualcosa. Quei spostamenti che prima sembravano non avere senso ora erano divenuti estremamente lineari come se puntassero in una direzione ben precisa. A captato qualche segnale affine in quella direzione. Pensò Moses portando la sua attenzione all'orizzonte. Nel centro della radura, seduto su di una particolare roccia, si trovava un ragazzo dai capelli neri con lo sguardo rivolto al sole nascente.

    P
    oi la farfalla raggiunse quel ragazzo, iniziò a svolazzargli attorno compiendo dei movimenti che erano tipici del rituale d'accoppiamento, poi si posò sul suo braccio sinistro terminando il suo breve viaggio. Uhm... questo è strano... in che modo potrebbe essere attratta da questo ragazzo? iniziò a ragionare Moses. lentamente e senza far rumore avanzò fino alla roccia, si inginocchiò e estraendo il taccuino dalla tasca iniziò a scrivere appunti noncurante della probabile reazione dell'altro ragazzo. Non intendeva disturbare la quiete altrui ma la ricerca per lui era sempre al primo posto...









    OT - Vi prego ... se riuscite evitate di trucidare la farfalla ... Moses è estremamente protettivo nei suoi confronti, ci rimarrebbe moltooo male :crom: -/OT
     
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  3. Aimè
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    Inseguimento!!!!



    Era un splendida e soleggiata mattina a Konoha, e il futuro Capoclan Nara era in compagnia della madre al mercato di Konoha, a prendere cibi e spezie per una festa imminente: a dire il vero Alinamaru non sapeva nulla riguardo alla festa e al perchè della festa, tanto lui non ci sarebbe andato, troppa gente indesiderata. Sua madre ci teneva molto alla sua presenza, ma non avrebbe potuto convincere il giovane figlio dai capelli rossi a venire. Però lo aveva costretto ad accompagnarlo.
    Passarono ore in mezzo ai mercati a contrattare prezzi e ad avere degli sconti, e Alinamaru avrebbe preferito di gran lunga tagliarsi le vene con una lama arrugginita. -Maaa, quando andiamo?- - Stai zitto o ti pianto un pugno in faccia - La risposta della madre era chiara e non avrebbe concesso qualcosa da ridire. Alinamaru pensava qualunque stratagemma per riuscire a sfuggire dalla morsa della madre. Poteva fingersi malato, ma la madre non era stupida e avrebbe capito. Poteva scappare senza motivo, ma sapeva che poi a casa ne avrebbe prese di santa ragione. Doveva trovare qualcosa a cui la madre non poteva dire di no, e l'occasione capitò quasi fatto apposta. - AL LADRO, AL LADRO, PRENDETE QUEL LADRO!! -
    Tutte le persone presenti si voltarono cercando un possibile ladro e alcune si lanciarono su persone innocenti creando così una rissa. Ma sembrò che Alinamaru fu l'unico a notare il vero ladro. Di fatti un Pitbull di colore nero stava sfrecciando lontano da tutti, e in tra i denti aveva un portafoglio. Era sicuramente stato addestrato da qualcuno per rubare un portafoglio dalle mani di una persona, poteva essere anche un cane Inuzuka. Alinamaru guardò la madre che gli diede un occhiata che significava "Stai attento". Finalmente poteva fuggire da quell'inferno. Il giovane Nara iniziò a correre in direzione del cane che era veramente veloce, ma sicuramente nel giro di qualche minuto si sarebbe stancato. Alinamaru correva il più possibile cercando di evitare le persone che disturbavano e basta l'inseguimento al ladro. Correvano, correvano e correvano e si avvicinavano sempre di più ai confini di Konoha e quindi alla foresta. Il cane sembrava sempre più stanco e Alinamaru riuscì a recuperare campo. Questione di minuti, di secondi e lo avrebbe acciuffato. Ormai si erano addentrati nella foresta, la forte luce del sole ora non riusciva ad arrivare al terreno per via dei numerosi e altissimi alberi che caratterizzavano la foresta di Konoha. Il cane era esausto e ormai trotterellava, e proprio ora, allo stremo delle forze, Alinamaru si buttò addosso al cane, probabilmente facendogli male. Si trovavano entrambi sdraiati a terra ansimando e il cane lasciò cadere il portafoglio. Alinamaru lo prese per poi pensare al come ritrovare il proprietario Va bè, se non riesco a trovare il proprietario me li intasco io i soldi, è il minimo per questo inseguimento..." ma solo dopo qualche secondo disteso a terra, Alinamaru alzò la tesa notando un ragazzo seduto su una pietra, e probabilmente lo stava disturbando durante la sua meditazione. Il nara dai capelli rossi si alzò con le gambe ancora dolenti si piegò in avanti in segno di perdono. - Mi scusi se la ho disturbata, non succederà mai più -

     
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  4. Asgharel
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    Narrato

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    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Disturbatori Seriali~


    Egli era immerso nel pieno della sua meditazione quando ricevette la visita di due strani individui. Per primo giunse in maniera silenziosa un tizio inseguendo una farfalla che per qualche strano motivo si era posata sulla sua spalla. Atasuke non le diede peso, quanto piuttosto si focalizzò sui leggeri rumori che udì alle sue spalle. Chiari rumori dell'avvicinarsi di una persona, una persona che stava appuntando qualcosa. [Abilità]
    Di li a poco una ben più rumorosa presenza si fece notare. Un'altro giovane che stava bruscamente correndo appresso a qualcosa, forse un'animale giunse fino a lui facendo un pesante tonfo, probabilmente seguito dalla cattura dell'animale. Probabilmente un cane, a giudicare dai guaiti di sofferenza per la botta subita. [Abilità]
    Per quanto cercasse comuqnue di non dare attenzione a quelle due visite, il secondo giunto parve non concedere tregua interrompendo per la terza ed ultima volta la sua meditazione.

    "Mi scusi se la ho disturbata, non succederà mai più "

    °Se tu avessi taciuto di certo mi avresti disturbato meno... E pensare che oggi era un'ottima mattinata da passare a meditare...°


    Pensò aprendo lentamente gli occhi e portando la mano sinistra alla propria spalla per catturare in una dolce presa la farfalla. Raggiunta la creatura ed avvinghiata nella presa, Atasuke la trascinò via dalla propria spalla per poi rimirarla sul proprio palmo prima di incitarla a volare via con un rapido gesto della mano che la sosteneva.

    °Vai piccola, vola libera almeno tu... Vola via dall'inferno che è divenuto questo luogo...°


    Poi si voltò verso il primo attentatore alla sua tranquillità e con tono pacato e gentile iniziò a parlargli.

    «Dacchè sei qui, sarebbe cosa buona almeno presentarsi e dirmi per quale motivo stavi prendendo appunti su di me o su di quella farfalla... Non trovi?»

    °A giudicare dal coprifronte sembrerebbe un ninja di konoha... dal vestiario estremamente comprente direi si tratti probabilmente di un esponente del clan Aburame°


    Si voltò poi con aria meno gentile verso l'altro, notando che anche questi era uno shinobi della foglia.

    «Tu invece... Non ho idea di che cosa ti possa aver fatto quel cane, ma sarà meglio per te se mi dici chi sei e che cosa ci fai qui, giacchè mia hai disturbato ben due volte arrivando qui e scusandoti a vuoto... Sarebbe di certo stato meglio se avessi levato le tende silenziosamente, piuttosto che interrompermi nuovamente con le tue scuse...»


    Di certo non si poteva dire che era stato gentile nei confronti dei suoi due compagni di discussione, tuttavia era anche da ammettere che da parte loro i due erano stati anche poco fini, specialmente l'ultimo giunto, nel sottrarlo al suo addestramento mattutino. Certo era che quei due lo avevano distratto involontariamente, ma altrettanto certo era che lo avevano interrotto e soprattutto lo avevano fatto per motivi futili, almeno ai suoi occhi.
    Se e quando i suoi due compagni di discussione si fossero presentati, Atasuke avrebeb fatto lo stesso, per mera cortesia, chiedendo loro per quale assurdo motivo erano arrivati fino a quel luogo e se pensavano di sostarci a lungo.

    «Direi lieto di conoscervi, ma sarebbe una bugia... Comunque sia, io sono Atasuke Uchiha, Genin di Konoha... Potreste spiegarmi per quale assurdo motivo siete finiti qui? Inoltre pensate di rimanere qui a lungo? Vedete... io non ho molto tempo e preferirei spenderlo allenandomi se non vi spiace...»


    Attese quindi una risposta con aria corrucciata ed attenta a scrutare ogni minimo movimento dei due nell'attesa che questi rispondessero alle sue parole.


    OT - Molto bene... Banalmente mi avete disturbato ed ora sta a voi cercare di tranquillizzarmi prima che vi cacci via a pedate per riprendere il mio allenamento. (e nessuno ha mai detto che ciò non potrebbe accadere)
    Dacchè ci sono comunque mi sento di darvi qualche consiglio sui post e l'impaginazione...
    Ashram: Interessante impaginazione, ma ti consiglio di cambiarla leggermente... Mi spiego, per come impagini il post (colonna estremamente stretta) sembra che tu voglia in tutti i modi far sembrare lungo un post che in realtà è corto. Ti consiglio di allargare la dimensione della cornice del tuo post ad un valore percentuale intorno all'80% (width=80%, oppure style="width:80%") Uan dimensione così piccola fa risaltare poco i post e da l'illusione di un "tentativo di allungamento"
    Aimè: Buona impaginazione ma ti consiglio di usare anzichè il centrato per il testo il giustificato. come codice lo usi così [justify]...testo...[/justify] al pari del centrato. Risulterà di certo meglio alla vista :zxc:
    - /OT
     
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  5. Ashram
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    CITAZIONE (Ashram @ 6/9/2012, 19:59) 


    Quando il caso vuole... questo accade...




    ...uhm ...questo ragazzo sembra essere ben allenato, pensò Moses osservando il giovane dai capelli neri. E' probabile che il soggetto sia stato attratto dal suo chakra. Continuò ad appuntare sul suo taccuino. Per averlo captato a quella distanza questo ragazzo deve avere una riserva di chakra considerevole, bloccò la matita e continuò a ipotizzare ...o potrebbe essere soltanto una questione di affinità al suo tipo di chakra. Ad ogni modo, considerando che il test iniziale sul "richiamo del Chakra" è risultato negativo, tutto questo non ha senso. Riprese a scrivere. Dovrei portare il soggetto in laboratorio e fare altri test con un campione del Chakra del ragazzo. Valutò Moses, dopo aver analizzato attentamente la circostanza, per poi prendere dallo zaino che teneva in spalla un apposito contenitore in vetro, di forma rettangolare, adatto al trasporto di piccoli animali.

    M
    a mancava ancora qualcosa a quella situazione che già di suo sembrava inverosimile. All'improvviso due figure sbucarono dagli alberi che delimitavano la radura; un cane inseguito da un ragazzo che correndo a gran velocità sopragiunsero in breve tempo nei pressi della strana roccia ed esausti dalla faticosa corsa si accasciarono hai piedi della roccia. Moses notò quel ragazzo e sin da subito ebbe l'impressione di averlo già visto. Uhm ... quei capelli rossi non mi sono nuovi ... somiglia proprio a quel ragazzo che qualche giorno fa diede fuoco al "Bosco Secolare". Quando il ragazzo dai capelli rossi franò a terra travolgendo il cane, strappò qualcosa dalla bocca di quest'ultimo poi riprendendo fiato si sollevò e chiese scusa per i suoi modi. ...In accademia devono aver eliminato la pratica "dell'arte del silenzio" un sorriso accennato segnò il volto del giovane Moses, che osservando con più attenzione il ragazzo confermò quello che inizialmente era soltanto un ipotesi.

    N
    el giro di pochi istanti quel luogo che inizialmente sembrava tranquillo e desolato mutò drasticamente per un semplice "giro di coincidenze", il che poteva certamente dar noia a chi per primo aveva scelto di trovarsi in quel posto. Coincidenza o destino? Chi poteva sapere cosa aspettava i tre ragazzi.

    F
    ra il continuo ringhiare del cane ansimante e il respiro affannoso del suo inseguitore, la statuaria posa del ragazzo seduto sulla roccia si interruppe. Con un rapido movimento del braccio afferrò la piccola farfalla stringendola gentilmente nella mano e di conseguenza attirando l'attenzione preoccupata di Moses. Dannazione! Poi scuotendo il braccio la allontanò lasciandola volare via. In quel preciso momento Moses scattò fulmineo in direzione della piccola farfalla e con estrema abilità ed esperienza la catturò dolcemente utilizzando l'apposito contenitore che teneva fra le mani per poi voltarsi e tornare da quel ragazzo che giustamente reclamava spiegazioni. <il mio nome è Moses e sono un Ricercatore del clan Aburame> si presentò continuando ad osservare la farfalla nel contenitore cercando di notare se l'intervento dell'altro ragazzo avesse in qualche modo compromesso il suo esoscheletro. Il suo tocco è stato gentile sei fortunata... diede un ultimo sguardo alla farfalla poi continuò cercando di giustificare il suo comportamento. <chiedo scusa per aver disturbato la sua quiete> divenne sinceramente dispiaciuto <...ma involontariamente è stato coinvolto in una delle mie ricerche.> Si avvicinò al ragazzo <...Guardi...> mostrando il contenitore <...stavo seguendo questo esemplare di Tyria jacobaeae per uno studio etologico di routine, e questa inspiegabilmente mi ha condotto fino a Voi.> improvvisamente la Tyria, sfarfallando, si poggiò sulla parete di vetro del contenitore che guardava verso il ragazzo. Quel ragazzo era come un magnete per il piccolo essere. Davvero interessante! giudicò Moses osservando ancora quel comportamento. <credo che, in qualche modo, questo esemplare sia attratto dal vostro chakra e questo fa di lei una "scoperta". Dovrò portarla in laboratorio per effettuare altri test> lentamente fece per riporre il contenitore nel suo zaino poi continuò < ora per non disturbare oltremodo il suo spazio andrei, ma prima vorrei farle una richiesta: Avrei bisogno di un piccolissimo campione del suo chakra, sarebbe disposto a passare in laboratorio nella giornata di oggi o al massimo domani?> Concluse la domanda e senza dar modo di replica continuò < ... si lo so, i tempi sono ristretti ma siamo vincolati dal ciclo vitale della farfalla, alla piccola rimangono solo due giorni di vita> si fermò un istante e con gli occhi cercò il consenso nel suo interlocutore, poi continuò <... darebbe una grande mano alla ricerca e soprattutto aiuterebbe il Villaggio della Foglia> concluse sperando di aver fatto breccia nell'animo del ragazzo chiamando in causa il suo spirito patriottico, semmai l'avesse avuto. Poi in attesa di un verdetto attese fintanto che quest'ultimo si presentò. Atasuke Uchiha, era questo il nome di quel ragazzo che fino ad ora aveva palesato un carattere gentile e paziente seppur messo a dura prova dagli eventi. Sarebbe stato altrettanto disponibile da assecondare la richiesta del giovane ricercatore?









    OT - Hai ragione :sisi: in genere uso 70% solo che l'ultima volta l'avevo ridotto e mi sono accorto solo dopo aver postato e non so se l'edit è permesso -/OT

     
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  6. Aimè
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    Conoscenze




    - Emh... - Alinamaru era abbastanza in imbarazzo. Si sentiva uno stupido e non sapeva cosa dire. Almeno di positivo c'era che il ragazzo che inseguiva la farfalla era quel ragazzo conosciuto al bosco, il quale lo aveva riconosciuto come colui "che aveva dato fuoco al bosco". Non era proprio piacevole essere ricordato per quello, ma fa lo stesso. Alinamaru diede una pacca sul di dietro del cane per farlo andare via, lasciando così soli i tre shinobi di Konoha. Alinamaru doveva scusarsi immediatamente e difatti si sarebbe affrettato a scusarsi con il diretto interessato - S...si... il mio nome è Alinamaru Nara e non ho sicuramente disturbato il suo allenamento intenzionalmente. Sono arrivato qui per puro caso inseguendo il cane di Prima. Aveva rubato un portafoglio ad un uomo nel mercato di Konoha. Sono riuscito a fermarlo solo qua. Sa, era veramente velocissimo, ma almeno poco resistente... - Dopo di che si sarebbe inchinato più volte in segno di scuse, dato che aveva disturbato l'allenamento del ragazzo. Pareva avere la stessa età di Alinamaru o giù di li, ma un po' più basso. Sembrava invece avere un fisico molto più preparato fisicamente di quello del Nara. Dopo che sia Alinamaru sia Moses si fossero presentati, il ragazzo, che pareva essere un Uchiha, si presentò con il nome di Atasuke e disse di essere un Genin. Ciò fece contento Alinamaru perchè aver disturbato l'allenamento di un superiore sarebbe stato molto più imbarazzante di averlo disturbato ad un Genin. Ma ciò non diminuì la sua vergogna visto che Atasuke sembrava essere abbastanza arrabbiato soprattutto con il giovane Nara dai capelli rossi. Non sapeva cos'altro fare per scusarsi ma almeno ci pensò Moses a distrarlo parlando ad Atasuke di una ricerca su una stupida farfalla e il fatto che gli serviva un campione del suo chakra. Che cosa stupida, agli Aburame non gli bastava potere comandare tutti gli insetti del mondo? Ora devono anche rompere le palle alla gente con le loro stupide ricerche? Bah, sperava solamente che non chiedesse un campione di Chakra anche ad Alinamaru perchè non voleva rispondere in male a modo ad un ragazzo con cui ha combattuto fianco a fianco al Bosco Secolare di Konoha. Quando Moses ebbe finito di parlare, Alinamaru provò a parlare cercando di rimediare al danno - Atasuke, mi dispiace, voglio farmi perdonare facendoti un favore. E poi volevo chiederti una cosa. Ma sei veramente così forte come sembri o ti sei pompato per fare bella figura? - La domanda poteva essere abbastanza stupida e scortese, ma il pessimo carattere di Alinamaru prevalse. Non è abituato a tenersi le cose dentro. Aveva preso dalla madre, unica donna a cui sentì dire "Vaffanculo" all'Hokage, donna che non ha problemi a dire le cose in faccia a chi parla. Alinamaru era più o meno come lei, magari un po' meno sfrontato, ma pur sempre come lei. Sperava solo che Atasuke non lo pestò a sangue.
     
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  7. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
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    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Disturbatori Seriali, part II~


    Il primo a scusarsi fu il Nara, il quale cacciando via il cane spiegò in fretta e furia tutto ciò che era accaduto, il motivo di tutto quel trambusto e quant'altro. Poco dopo, anche il primo disturbatore, si presentò, per così dire, come Moses Aburame e come ricercatore del clan. La cosa quasi buffa era che piuttosto di scusarsi come si doveva pareva essere interessato alla farfalla, cosa particolarmente folle falutando la cura e l'interesse quasi morboso che pareva avere per la creatura. Poi iniziò a spiegarsi elargendo delle brevi scuse che per una qaulche misterioso motivo, nella mente dell'aburame confluirono in una proposta per Atasuke.

    "credo che, in qualche modo, questo esemplare sia attratto dal vostro chakra e questo fa di lei una "scoperta". Dovrò portarla in laboratorio per effettuare altri test ora per non disturbare oltremodo il suo spazio andrei, ma prima vorrei farle una richiesta: Avrei bisogno di un piccolissimo campione del suo chakra, sarebbe disposto a passare in laboratorio nella giornata di oggi o al massimo domani?"


    Atasuke non rispose, piuttosto guardò alquanto stranito l'uomo che aveva dinnanzi. Non solo disturbava la sua quiete ma dopo gli faceva anche delle richieste dall'utilità e dalla normalità ben più che dubbie. Normalità che a poco a poco che il discorso proseguiva andava perdendosi nella follia.

    "si lo so, i tempi sono ristretti ma siamo vincolati dal ciclo vitale della farfalla, alla piccola rimangono solo due giorni di vita darebbe una grande mano alla ricerca e soprattutto aiuterebbe il Villaggio della Foglia"


    A quelle parole Atasuke sospirò chiudendo gli occhi per un istante prima di cominciare a parlare.

    «Ed ora fammi capire... Tu vieni qui interrompendo la mia meditazione per seguire una farfalla, la catturi, ci vai a fare dei test in laboratorio e mi dici che devo venire con te nel tuo laboratorio per fare delle ricerche dalla natura sconosciuta sottolineando che tutto questo servirà a fare di Konoha un posto migliore? Ora spiegami perchè non dovrei cacciarti a calci nel deretano e gentilmente specifica anche per quale motivo queste ricerche sarebbero così importanti da aiutare il villaggio... sono proprio curioso di sapere che cosa ti inventeresti»


    Il suo tono era chiaramente ironico e con una velata sensazione di nervosismo, dovuto più che altro ai discorsi a suo avviso completamente inconcludenti dell'Aburame.
    In aggiunta a tutta quella assurda situazione, si aggiunse la ancor più inutile e stupida domanda da parte del Nara, il quale a discapito del suo cognome non pareva brillare per intelligenza.

    "Atasuke, mi dispiace, voglio farmi perdonare facendoti un favore. E poi volevo chiederti una cosa. Ma sei veramente così forte come sembri o ti sei pompato per fare bella figura?"

    °Ma che ho fatto di male per trovarmi questi due tra i piedi? Cosa?°


    Pensò riaprendo lentamente gli occhi e portando lo sguardo minaccioso sul Nara.

    «Se vuoi farmi un favore sparisci di qui e portati dietro il tuo compare... ah e ti autorizzo a dargli parte del tuo chakra al posto del mio. Ma prima di andare toglimi una curiosità... Sei stato adottato vero? Perchè di Nara ne ho conosciuti tanti, ma stupidi quanto te nel porre domande senza senso non ne ho mai visti»


    Concluse mettendosi in piedi dinnanzi ai due in attesa di una valida risposta da entrambi. Non era suo uso e costume cacciare le persone in maniera così violenta, tuttavia quei due sembravano averlo preso nel momento sbagliato, ma soprattutto in maniera sbagliatissima, ed ora avevano un'ultima possibilità per cercare di recuperare prima di venir cacciati a calci.


    OT - Bei post, ma ci tengo ad avvisarvi che vi state inguaiando con le vostre stesse mani XD Se pensate di convincere così Atasuke ad addestrarvi nell'uso del chakra adesivo partiamo mooolto male XD - /OT
     
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  8. Ashram
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    Questione di feeling...



    I
    mprovvisamente l'atmosfera si fece più pesante del previsto. Evidentemente Atasuke non era affatto quella persona gentile e paziente che aveva dimostrato di essere inizialmente. La sua replica nei confronti dei suoi compagni prese un tono decisamente sarcastico e arrogante, come se volesse prendersi gioco di loro. Probabilmente doveva dimostrare qualcosa a se stesso poiché non v'era altra spiegazione alla sua mancanza di tatto in una situazione come quella. Non si trovava davanti a persone ostili e di certo quella non era una guerra.

    M
    oses notò subito il crescente nervosismo sul volto del giovane Uchiha, cosa che rafforzava la mancanza di riguardo nelle sue parole. Non riusciva a comprendere quali erano le motivazioni di Atasuke ma di certo aveva compreso che con lui non avrebbe concluso nulla di utile, almeno in quel frangente. Non capisco cosa c'è di poco chiaro in quello che ho detto?... e chiesto?... ripensava alle parole poco gentili del suo compaesano. "Ti prendo a calci", ma che modi sono? che gente vive a Konaha?, spero per lui che tutto questo nervosismo sia stato causato da una notte insonne... cercò di ragionare con obiettività a quella situazione che per i suoi standard aveva ormai raggiunto il punto di non ritorno ma non trovò un modo più cordiale per replicare. < Rinnovo le mie scuse, dato che le precedenti ti sono "sfuggite", probabilmente mi sono espresso con termini poco chiari per "te"> anche se non mi sembra d'aver usato termini troppo tecnici... < In ogni caso non intendo disturbarti ancora... > ho cose ben più importanti da fare che stare qui a perder tempo... fece per andarsene, passando accanto ad Alinamaru lo salutò e con un lieve sorriso gli disse: < Attento alle natiche! > e se ne andò per la sua strada. Inizio a credere che tutte le maldicenze che va raccontando mio nonno sugli Uchiha siano fondate...



    OT - Peccato che sia andata così :sgrunt: evidentemente i piggì non sono compatibili buon proseguimento a voi XD-/OT
     
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  9. Aimè
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    ATTO TERZO: Disguidi

    Aimè: Parlato, Narrato.


    Ovvio, Alinamaru non era famoso nel clan per la sua astuzia e per la sua genialità, dote comune del clan Nara, ma era famoso, un po' come il padre, per il suo essere poco Nara. O meglio. Tutti quando incontrano un Nara si aspettano una persona riflessiva, calma e intelligente. Alinamaru non rispecchiava pienamente questa idea di Nara. Alinamaru era un ragazzo abbastanza spigliato, istintivo e meno intelligente e riflessivo del resto dei Nara. Tutto suo padre. E questo sembrava colpire e interessare l'Uchiha scontroso, che non tradì gli aggettivi che generalmente venivano dati agli Uchiha: scontrosi, rompi balle e maleducati. Ovviamente quella situazione non favoriva il buon umore e le battute idiote, ma Atasuke sembrava fin troppo infastidito.
    Va bene! Ti abbiamo disturbato! Non volevamo, scusaci! E invece no. Continua a prenderli per i fondelli e fare il duro ninja gradasso. Alinamaru era abbastanza scocciato da questo suo comportamento e non aveva proprio voglia di rimanere li ad essere pseudo insultato da uno sconosciuto che si crede chissà chi solo perchè muscoloso e Uchiha. Aveva anche il coraggio di dargli dello stupido e dell'adottato. Non che gliene importasse molto, ma gli dava molto fastidio il modo molto sgarbato con cui lo ha detto.
    Primo...
    Disse Alinamaru enfatizzando molto la parola e alzando il dito pollice
    ... primo tu non hai alcun diritto per darmi dello stupido. Noi non ci siamo mai conosciuti e mai ti vorrò conoscere più di quanto abbia fatto oggi...
    Era abbastanza alterato e stava diventando tutto tranne che simpatico. Quando Moses gli passò affianco, Alinamaru lo trattenne con il braccio impedendogli di andare avanti. Lo voleva li. Gli serviva li.
    Secondo...
    Alzò l'indice e il medio
    ... secondo hai bisogno di una ripassata. Fai troppo il gradasso. Chi ti credi di essere? Solo perchè hai le braccia più muscolose delle mie significa che sei più forte di me? No.
    Ora si rivolge a Moses.
    Moses, aiutami. Questo Uchiha non mi piace e visto che ti ha trattato di merda penso anche tu provi rancore verso i suoi confronti. Io ora lo pesto. Succeda quel che succeda un cazzotto riuscirò a darglielo. Mi sta troppo sulle palle. E mi ha dato dello stupido...
    Ecco perchè si distingueva dal resto dei Nara: solitamente non erano tipi rissosi o attacca brighe. Ma Alinamaru non si faceva problemi. Sapeva cosa le sue abilità gli permettevano di fare e sapeva che nel dare botte non era poi così male. Amen se avesse prese qualche pugno. In due, lui e Moses, gliene avrebbero date di santa ragione.

    Post Numero 3

     
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  10. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~The Master is Revealed~


    I due sciocchi disturbatori continuavano, quasi imperterriti a difendere la loro visione, additando Atasuke come l'elemento scortese, quando in realtà erano loro due ad essere stati scortesi, e questo loro perpetrare, non faceva altro che dare ulteriore ragione ad Atasuke, il quale, per quanto si fosse dimostrato scorbutico, non aveva alcuna intenzione di maltrattare i due. Alle parole dell'Aburame, Atasuke rispose mentre questi tentava di andarsene prima di venire afferrato dal suo collega Nara poco dopo. Il suo tono era velatamente triste, conscio di ciò che andava accadendo e del fatto che un'altro esponente della foglia avesse iniziato ad agire in modo così "debole" senza neppure tentare di difendere le proprie idee. Non era triste o offeso dalle loro azioni, quanto piuttosto era triste per i due sventurati che si ritrovava dinnanzi.

    «Complimenti, e quindi ora vorresti chiudere la discussione facendomi passare per stupido, abbandonando tutto prima che qualcuno possa dimostrati il contrario... complimenti, un comportamento davvero maturo il Tuo... Sapevo che gli Aburame sono soliti ad essere schivi e che non hanno l'abitudine di parlare molto, ma abbandonare subito le difese della propria teoria senza neppure provare ad argomentare, mi dimostra solo una cosa... La richiesta che mi avevi fatto prima era inutile e senza fondamento. Nemmeno hai provato a dimostrarmi che questa tua ricerca era utile per Konoha, quindi è logico pensare che tu volessi solo avere parte del mio chakra per tuo mero piaceere personale, in modo da poter torturare ancora quella povera creatura che ora stai tenendo in gabbia... Inoltre sapevo che gli Aburame apprezzassero gli insetti al pari di quanto gli Inuzuka tengono ai propri animali, invece tu ne costringi uno in gabbia per le poche ore che gli restano da vivere secondo un qualche fine ultimo che neppure hai le palle di dichiarare o difendere... A casa mia questo si chiama mero sadismo, o tortura...»


    Ascoltò poi le parole del Nara, il quale ancora una volta dava dimostrazione di non appartenere al clan di cui portava indegnamente il cognome. Certo, non aveva avuto occasioni di conoscere per bene molti Nara in passato e lui stesso in effetti non era un Uchiha per così dire "classico", tuttavia, a parte l'assenza della pigrizia innata del clan, cosa che di per se giocava a suo favore, non vi era neppure traccia dell'innata intelligenza del clan, intelligenza di cui andavano fieri e su cui basavano le loro conoscenze, prettamente strategiche.

    "Primo... primo tu non hai alcun diritto per darmi dello stupido. Noi non ci siamo mai conosciuti e mai ti vorrò conoscere più di quanto abbia fatto oggi...
    Secondo... secondo hai bisogno di una ripassata. Fai troppo il gradasso. Chi ti credi di essere? Solo perchè hai le braccia più muscolose delle mie significa che sei più forte di me? No.
    Moses, aiutami. Questo Uchiha non mi piace e visto che ti ha trattato di merda penso anche tu provi rancore verso i suoi confronti. Io ora lo pesto. Succeda quel che succeda un cazzotto riuscirò a darglielo. Mi sta troppo sulle palle. E mi ha dato dello stupido... "


    Alle parole del Nara Atasuke non potè fare altro per trattenere una sonora risata. Ancora una volta il Nara aveva dato prova, non della sua intelligenza, quanto piuttosto della sua stupidità e dell'infondatezza delle sue parole. Non potè neppure trattenersi dal pensare a chi potesse aver promosso quei due al grado genin, segnandosi mentalmente la prossima tappa della giornata: Scoprire chi era quel folle e farlo radiare dall'ordine dei sensei. Sapeva di non avere ancora abbastanza influenza da poterlo fare, tuttavia una segnalazione era assolutamente d'obbligo.

    «Prima di cominciare vorrei sapere una cosa... Ma voi due siete proprio così, oppure avete sbattuto la testa quando eravate nella culla?»


    Finse di attendere una risposta per poi riprendere subito con il discorso dopo la sua domanda chiaramente retorica.

    «Ma tornando a voi... Tu, Nara, dici di non essere stupido, o almeno credo sia ciò che sotto sotto vuoi fare intendere sottolineando che non ho diritto di parola a riguardo, eppure è da quando ti ho visto che dimostri il contrario... Piombi qui addosso ad un cane a cui sei corso detro come un folle per tutta Konoha, motivazioni valide a parte; interrompi l'addestramento di qualcuno che non conosci; ne valuti una capacità fisica superiore, eppure tenti di stuzzicarlo inutilmente con delle domande stupide sulla sua forza... Ora spiegami chi ti ha insegnato ad agire in questo modo... Spiegami anche solo come sia possibile che qualcuno possa reputare una domanda come la tua intelligente o rispettosa... Se fossi tuo padre ti avrei già riempito di sberle a porre in così malo modo delle così sciocche domande ad un estraneo... solo i bambini di 10 anni chiedono "scusi signore, ma lei è davvero forte come sembra?" E tu ora pretenderesti pure che non vada a commentare la tua intelligenza?»


    Si prese una breve pausa in modo da poter prendere fiato e tirare un sospiro. I due che si era trovato davanti non erano minimamente in grado di sopravvivere a lungo in un mondo come quello e volente o nolente sentiva di dover insegnare loro qualcosa.

    °Ma dico io... Con che razza di gente mi trovo a dover cooperare... Mi spaventa non poco il fatto che questi due un giorno potrebbero dover sottostare ai miei ordini in un team, o ancor peggio mi fastidia pensare che questi due siano miei pari... Bah, ma chi me lo fa fare, mi chiedo io... Ma chi me lo farà mai fare!?°


    Mentre nella sua mente egli si chiedeva il perchè delle proprie azioni, il giovane Atasuke prese la decisione di prendere quei due sotto la sua ala, certamente più esperta per cercare di conficcare un minimo di buon senso e di buone maniere nella testa dei due e lo avrebbe fatto, sia che essi lo volessero o meno.

    «Un tempo un saggio mi disse: Quando l'allievo è pronto, il maestro apparirà. Ora... io non so per cosa possiate essere pronti voi due, tuttavia sappiate che per il resto della giornata io sarò il vostro maestro, che lo vogliate o meno. Vi insegnerò un minimo di buone maniere e magari chissà che non ci spunti fuori qualcosa di ultile a livello pratico per la vostra sopravvivenza.»


    Se uno dei due o entrambi avesse/ro tentato di andarsene o di attaccarlo, Atasuke rapido come il vento avrebbe composto i pochi seal necessari per poi sbattare il palmo destro a terra facendo sbucare due rapidissimi e potentissimi arti di fango che avrebbero afferrato le caviglie dei suoi studenti,bloccando entrambe uno studente in caso di un solo rivoltoso, oppure uno studente ogniuna nel caso in cui entrambi avessero tentato di ribellarsi alla situazione. Poi avrebbe ripreso a parlare, scuotendo in senso negativo il capo. [Slot Tecnica]

    «No, no, no... Non ci siamo affatto... Che cosa non vi è chiaro della frase "per il resto della giornata io sarò il vostro maestro, che lo vogliate o meno"?»


    Comunque fosse andata, di li in poi, Atasuke avrebbe iniziato ad insegnare alcune delle basi del buon costume ai due.

    «Lezione numero 1: Mai attaccare frontalmente un'avversario, soprattutto se non se ne conosce la forza e/o se ne presume una forza superiore... Men che meno è cosa utile annunciare la propria intenzione bellicosa dinnanzi a lui, poichè senza problemi potrebbe approfittarne e colpirvi per primo mentre voi ne state ancora parlando, tutto chiaro?»


    Si prese una pausa per valutare le reazioni dei due suoi sottoposti, cercando di caripre se questi avessero o meno compreso il significato delle sue parole, che non solo avevano il loro diretto significato, ma anzi celavano sotto il loro significato una velata ed ironica battuta in risposta alla reazione insensata e rissosa del Nara.

    «Lezione numero 2: Valutare bene le capacità del proprio avversario prima ancora di iniziare a pensare di "dargli una lezione" e dopo abbiate almeno il buon garbo di non tentare inutilmente di istigarlo, o se proprio dovete farlo, cercate di non andare voi in ebollizione prima di lui... E qui mi riferisco a te giovane Nara adottato... Come credi si possa sopravvivere in un mondo come il nostro andando in ebollizione davanti ad un qualsiasi individuo solo perchè descrive lo stato mentale che gli dimostri? Ah... e per inciso, ti considererò un Nara adottato finchè non mi dimostrerai un minimo di capacità tale da poterti meritare il cognome che porti e che con tanta fierezza millanti in giro.»


    Ed ancora attese una reazione assimilabile ad un cenno affermativo di comprensione da parte dei due prima di riprendere con il discorso.

    «Lezione numero 3: Se davvero credete in qualcosa, che sia il vostro obbiettivo, il senso di quello che fate o checchessia, difendetelo. Ogni istante che passerete a difendere il vostro ideale non sar un secondo sprecato, quanto piuttosto un segno della vostra dedizione ed andrà a rafforzare non solo uil legame che avete con questo vostro obbiettivo, ma lo renderà più significativo anche agli occhi degli altri. Certo... è facile che in alcuni casi vi si prenda per stolti o folli, ma di certo se non difendete le vostre idee verrete presi per qualcosa di peggio... Dei ladri, dei millantatori, dei falsi, ma soprattutto tutti vi additeranno come dei deboli... E ben chiaro, non sto parlando di prestanza fisica, ma di persone che non hanno il coraggio di difendere nulla, a partire da ciò in cui credono...»


    Ed ancora avrebbe atteso una risposta dai suoi due allievi.

    Se in un qualunque momento questi avessero tentato di andarsene o di attaccarlo sulla scorta del folle piano rissoso del Nara, Atasuke li avrebbe bloccati sfruttando gli arti di fango. [Slot Tecnica]

    Comunque fosse andata, Atasuke non avrebbe lasciato andare i due liberandoli dalla tecnica, qualora fosse stato necessario sfruttarla, ed allo stesso modo non li avrebbe lasciati andare via da li senza aver terminato le sue lezioni private.


    OT - E per inciso... Non avete ancora in alcun modo convinto Atasuke ad addestrarvi all'uso del chakra adesivo, ma dato che a me piace giocarmele le cose, odio quando qualcuno prova ad abbandonare una giocata perchè i pg sono incompatibili (quando di per se tutto è dovuto solo alle vostre azioni sfrontate e sciocche XD) Motivo per cui ora non vi lascerò andare da questa giocata (che di per se è un'addestramento, quindi punibile con stemmino d'infamia) se non con un abbandono ingiustificato, con l'acquisizione della competenza o con i PG cadaveri XD
    Comunque scherzi a parte, spero che nonostante tutto la giocata stia prendendo nua piega interessante (per quanto mi riguarda si), e comunque sappiate che questo è solo l'inizio, il meglio deve ancora venire (e se volete un consiglio Metagamerevole ed OTevole placate i PG o rischiate di cadere nel terzo esempio di conclusione :ahsi:
    - /OT
     
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  11. Ashram
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    Punti di vista:
    diversi



    M
    oses ascoltò le parole del giovane Uchiha e poi quelle di Alinamaru che in seguito agli insulti che aveva ricevuto, si era acceso come un candelotto di dinamite pronto ad esplodere e Moses, anche se lo conosceva da poco, sapeva che era serio quando minacciava di passare alle mani per difendere il suo ego ferito. Questa storia comincia a darmi noia... iniziò a pensare Moses, dopo aver ascoltato le parole di Alinamaru che lo incitavano a combattere. < Rancore?... no, niente rancore! curiosità forse... > disse Moses rivolgendosi ad Alinamaru e poi, voltandosi verso Atusuke, riprese la parola < Permettimi di disturbarti ancora... le risposte che tanto cerchi le avresti avute, se solo tu avessi usato un modo civile di chiedere, ma da quello che ho avuto modo di vedere l'educazione non è di casa dalle tue parti. > fece una pausa, < Però trovo molto interessante e fantasioso il tuo modo di "stereotipare" le nostre famiglie e i loro componenti... quasi fantasioso quanto il tuo modo di accostare le parole "Test" e "Laboratorio" con "sadismo" e "tortura"... ma mi limiterò a pensare che, giustamente, non conosci i nostri metodi e le nostre tecniche come d'altronde io non conosco quelli del tuo clan... ma quello che mi è sempre stato chiaro invece, è che il villaggio della foglia a sempre prosperato grazie all'unione e al reciproco aiuto dei clan che lo compongono... spero che su questo non avrai da obbiettare e che sia per te una spiegazione adeguata a placare la tua ricerca di sapere che sta portando via tempo prezioso ai tuoi allenamenti... E tanto per sapere... visto che di domande e di sentenze te ne intendi, quale carica ricopri? per quale motivo ti dovrei più spiegazioni di quanto non te ne abbia già date? > Moses si fermò un attimo e poi si rivolse ad Alinamaru < combattere un compaesano per un motivo così stupido ci farebbe solo cadere più in basso di lui... un domani potremmo trovarci fianco a fianco sul campo di battaglia e dipendere l'uno dall'altro contro nemici veri... risparmiati per quel momento >.

    [...]


    Q
    uando Atasuke si autoproclamò suo Sensei, argomentando con proverbi dalla dubbia attendibilità, Moses non poté fare a meno di respingere la sua proposta: < Perdonami... non vorrei rovinare il tuo momento magico, ma dopo quello che hai detto fino ad ora, come credi di potermi insegnare qualcosa... e sia chiaro, non sto mettendo in dubbio il tuo sapere... più che altro il tuo metodo. Argomenta con cose sensate la tua richiesta e poi magari potremmo parlare del concetto di maestro e allievo. Se invece non hai altro da aggiungere io tornerei ai miei impegni e tu ai tuoi! > Moses attese impaziente una risposta. Questa strana situazione gli aveva fatto dire più di quello che avrebbe voluto dire, ma, allo stesso tempo, molto meno di quello che avrebbe dovuto, e la cosa lo innervosiva.


    OT - E per inciso... anche a me piace giocarmele le cose, ma non vedo come possa migliorare la situazione più avanti se questo è il vero Atasuke XD
    Non ho capito poi... fino ad ora non ti abbiamo convinto a farci da Sensei, quindi non c'è addestramento e di conseguenza siamo ancora On free(questi erano i patti, sono stati cambiati?) ad ogni modo il mio eventuale abbandono e più che giustificato XD ... comunque sono troppo curioso di vedere come Atasuke motiverà l'uccisione di due compaesani :sisi:
    -/OT
     
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  12. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Sfrontatezza e Silenzio~


    Ancora una volta i due compaesani reagirono in maniera completamente differente. Il Nara, forse colpito dalle parole di Atasuke tacque senza rispondere in alcun modo. Forse era rimasto colpito dalle sue parole, o forse intimorito, o forse chissà che altro.
    D'altro canto invece l'Aburame rispose, dapprima al compagno e poi alle parole di Atasuke, sottolineando ancora una volta come egli ritenesse di esser nel giusto mentre era Atasuke ad aver torto con il suo modo di pensare e di reagire.

    "Permettimi di disturbarti ancora... le risposte che tanto cerchi le avresti avute, se solo tu avessi usato un modo civile di chiedere, ma da quello che ho avuto modo di vedere l'educazione non è di casa dalle tue parti."

    °Civile? Credi forse esistano modi più civili di... "chiedere"?°

    "Però trovo molto interessante e fantasioso il tuo modo di "stereotipare" le nostre famiglie e i loro componenti... quasi fantasioso quanto il tuo modo di accostare le parole "Test" e "Laboratorio" con "sadismo" e "tortura"... ma mi limiterò a pensare che, giustamente, non conosci i nostri metodi e le nostre tecniche come d'altronde io non conosco quelli del tuo clan... ma quello che mi è sempre stato chiaro invece, è che il villaggio della foglia a sempre prosperato grazie all'unione e al reciproco aiuto dei clan che lo compongono... spero che su questo non avrai da obbiettare e che sia per te una spiegazione adeguata a placare la tua ricerca di sapere che sta portando via tempo prezioso ai tuoi allenamenti... E tanto per sapere... visto che di domande e di sentenze te ne intendi, quale carica ricopri? per quale motivo ti dovrei più spiegazioni di quanto non te ne abbia già date?"


    °Sbruffone... non c'è che dire... Continua a credersi superiore ed a ritenersi nel giusto... Un comportamento sciocco da parte di qualcuno che si ritiene in grado di capire gli altri ed essere gentile, specialmente quando neppure ha il buon senso di rispondere ad una semplice domanda...°


    Poi disse nuovamente altre brevi parole al suo compare prima di smettere definitivamente il suo sproloquio, dando quindi la possibilità ad Atasuke di proseguire con il discorso.

    «Per rispondere al tuo quesito, io sono un guardiano di Konoha, cosa che già di per se mi autorizza ad inquisirti a sufficienza dacchè ricorpo quindi anche un ruolo di polizia nel villaggio... Ma tornando al tuo commento sull'educazione, stai pure tranquillo che è ben più che di casa nella mia dimora, tuttavia è poco utile che tu cerchi insistentemente di farti bello su questa linea. Tra noi due infatti sei ancora sempre tu quello che ancora non mi ha dato una risposta... E per quanto la cooperazione sia alla base di questo villaggio, ci terrei a ricordarti che non basta questa come spiegazione per "giustificare" una richiesta... O credi forse che andando da una persona qualsiasi possa bastare come spiegazione "si, faccio delle ricerche e tu mi aiuti perchè il villaggio è basato sull'aiuto reciproco"... Credimi, questa è solo pura follia. Se vuoi ottenere qualcosa tramite una forma di cooperazione, devi anche dare una risposta seria, ad esempio dirmi a che cosa ti serve il mio chakra e perchè questa ricerca è tanto importante, se davvero lo è... O forse credi che mi basti sapere che "noi ci aiutiamo a vicenda" e quindi questa ricerca è importante per questo? No perchè... Ancora questa tua risposta non risponde alle mie domande...»


    Attese quindi una spiegazione dall'Aburame in merito alle sue ricerche nella speranza che questi finalmente gli desse una seria motivazione, o perlomeno un serio fine di quegli studi che per lui apparivano tanto importanti da comportarsi in quella maniera dissennata.

    [...]


    Giunti poi al momento dell'insegnamento, l'Aburame riprese il discorso, sottolineando ancora una volta quanto non gradisse la scelta di Atasuke di addestrarli.

    "Perdonami... non vorrei rovinare il tuo momento magico, ma dopo quello che hai detto fino ad ora, come credi di potermi insegnare qualcosa... e sia chiaro, non sto mettendo in dubbio il tuo sapere... più che altro il tuo metodo. Argomenta con cose sensate la tua richiesta e poi magari potremmo parlare del concetto di maestro e allievo. Se invece non hai altro da aggiungere io tornerei ai miei impegni e tu ai tuoi!"


    Atasuke ignorò quelle parole, iniziando ad elencare le prime delle regole base prima di prendere una effettiva pausa per dare una risposta alle parole dell'Aburame.

    «Tu mi chiedi come penso di insegnarti una cosa... ma io invece ti chiedo: Come pensi di imparare? Tu finora sei piombato qui, come anche il tuo amico qui presente, avete interrotto i miei allenamenti, vi siete entrambi fatti una figura a dir poco pessima, tu in particolare dopo avermi disturbato hai avanzato richieste sul mio chakra senza darmi per diverso tempo spiegazione alcuna, lamentandoti poi della mia scortesia nei tuoi confronti, ed ora vieni a chiedermi come penso di insegnarti qualcosa con i miei metodi discutibili?»


    Una breve risata ironica sfuggì dalle sue labbra prima di riprendere con il semplice monologo.

    «Comunque, per rispondere alla tua domanda, ho intenzione di inculcarvi un minimo di buon senso in quelle zucche dure. Tuttavia, per riuscirci entrambi dovrete starmi a sentire, se da parte vostra non ci sarà attenzione alcuna, ovviamente non imparerete nulla e appena rifarete una scena del genere al di fuori di Konoha, non stento a credere che prima o poi troverete quello giusto che passerà a reclamare la taglia sulla vostra testa, o anche solo a riconsegnare per buon garbo le vostre spoglie...»


    Prese una brevissima pausa prima di ricordarsi di un semplice dettaglio che volle aggiungere per far scemare eventuali idee di fuga da parte di uno o entrambi.

    «Ah, e dimenticavo... non provate ad andarvene ora, altrimenti vi arresterò per disturbo della quiete pubblica e magari chissà, potrei anche inserire qualche altra cosa per giustificarvi una nottata in prigione... Tipo un insulto a pubblico ufficiale, violazione della privacy, etc... L'unico modo che avete perchè le accuse verso il vostro modo di fare alquanto discutibile vadano a cadere, è seguire il mio addestramento o fallire nel tentativo, se ve ne andrete prima sapete cosa vi accadrà...»


    Attese quindi la risposta dell'Aburame ed un'eventuale ripresa di voce da parte del Nara prima di proseguire, a questo punto, con la lezione, sempre che i due accettassero di imparare qualcosa.

    Se per qualche motivo uno od entrambi avessero tentato di andaresene, Atasuke li avrebbe fermati in un modo o nell'altro anche a costo di atterrarli brutalmente. Ancora non potevano andarsene e sarebbe stato solo Atasuke a concedere loro di andarsene qualora avessero terminato l'addestramento o avessero fallito provandoci.


    OT - Per sto giro non lo blasto ancora fuori, ma se neppure al prossimo giro non posta lo caccio e basta :zxc: Intanto a te la palla :zxc: Chiedo venia per il ritardo ma tra l'attesa dell'altro e impegni dell'ultimo periodo sono stato un po preso e mi sto riportando in pari poco alla volta :zxc: - /OT
     
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  13. Ashram
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    Ultima Chance



    U
    hm... Atasuke Uchiha... Atasuke... Atasuke... non mi sembra di averlo letto da nessuna parte nelle gerarchie... sarà vero?. Moses stava facendo mente locale, cercava di ricordare se il nome del ragazzo comparisse da qualche parte ma il suo tentativo fu del tutto inutile. < Ok... Non ricordo nessun Atasuke Uchiha fra i guardiani, ho la memoria corta per queste cose, tuttavia Guardiano, "io" crederò alle tue affermazioni.. > fece una pausa, < ..So che oltre ai "Guardiani delle Mura" esiste un gruppo chiamato "Polizia" che effettivamente potrebbe, come dici tu, "Inquisirmi" a differenza dei Guardiani, ma facciamo un discorso per assurdo: formalizza la tua accusa! Sono proprio curioso di vedere "tu" cosa ti inventi ora... E poi, visto che hai tirato in ballo l'educazione, ho la sensazione che tu stia estrapolando dalla tua visione della discussione concetti come, citando le tue stesse parole, "Ora spiegami perché non dovrei cacciarti a calci nel......", sinceramente questa cosa di omettere dal contesto la trovo poco educata... ed è veramente di cattivo gusto... > Sorrise con amarezza, non avrebbe mai pensato di trovarsi in una situazione come quella, < ... Si, mi sembra evidente che, io e te, abbiamo due visioni diverse dell'educazione.. e "io" alla gente sbruffona che mi chiede qualcosa minacciandomi di "prendermi a calci" non do alcuna spiegazione... in verità non riesco nemmeno a capacitarmi di come sia capitato in una situazione come questa...> Nessuno dei due voleva mollare la presa, erano entrambi inamovibili sui propri punti di vista e difficilmente avrebbero compreso l'uno le ragioni dell'altro. Bah... fiato sprecato... forse avrei fatto prima a spiegargli il metodo di classificazione tassonomica che avrei dovuto utilizzare sulla Tyria... ma poi avrei anche dovuto spiegare il perché alcuni insetti sono attirati dalle fonti di chakra... No, una storia troppo lunga...

    [...]


    M
    oses ascoltò in silenzio ancora una volta e, ancora una volta, le parole di Atasuke non gli furono di suo gradimento. Era diventata una discussione che non aveva più ragione di continuare e se doveva proseguire su quei toni tanto valeva farla finire lì seduta stante. Dopo tutte le accuse false e tendenziose che mi ha fatto, ancora ha la voglia di addestrarmi questo tizio a qualcosa che non và... considerò il ragazzo dopo tutte quelle parole che non portavano a nulla. < Mi rifiuto di credere a quello che sta accadendo... > si pronunciò a voce bassa, per poi schiarirsi la voce e tentare di riprendere quella discussione che stava degenerando. < Ok... farò un ultimo tentativo. Ora mi sembra palese che la nostra conversazione è nata con il piede sbagliato, allora facciamo entrambi un passo indietro e deponiamo l'ascia di guerra, ignoriamo tutto quello che si è detto fino ad ora. Ricominciamo dalle presentazioni e a quel punto accetterò di rimanere ad ascoltare quello che hai da dire, altrimenti me ne andrò... >. Il ragazzo si prodigò nel cercare un punto d'incontro fra loro, chissà se l'altro l'avrebbe accettato?
     
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  14. Asgharel
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    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Sfrontatezza parte III~


    Il giovane degli aburame non rammentava il nome di Atasuke nelle gerarchie del villaggio come guardiano e di per se la cosa era comunque assennata. In effetti erano decine e decine i nomi in quelle liste e lui non era da molto che aveva acquisito ufficialmente tale grado da Drake in persona.
    La cosa che però fece sogghignare Atasuke, fu un altra, ovvero la presa di posizione del giovane in merito ai corpi presenti a Konoha, segno che il giovane era forse poco informato o semplicemente voleva sbruffoneggiarsi per cercare di tenere testa ad Atasuke qualora stesse bluffando.

    «Davvero? Davvero sai che esistono questi corpi a Konoha? Interessante, sarei curioso di sapere chi ti ha informato in merito... Tuttavia, per tua conoscenza, sappi che i vari corpi ufficiali di Konoha sono: "La squadra speciale" a cui sono affidate missioni per conto del villaggio di importanza elevata, la "Squadra Medica" che non sto a sottolineare di cosa si occupi dato che mi pare sufficentemente intuitivo ed infine i Guardiani, che come tu dici sono la prima linea di difesa del villaggio, tuttavia, come molti del resto, compi un errore madornale credendo che i Guardiani proteggano il villaggio solo dalle minacce esterne... Con quale titolo credi possiamo controllare merci e carichi all'ingresso delle mura? Con che titolo credi possiamo perquisire le persone sequestrando loro armi e altri oggetti non regolari? Con che titolo credi che facciamo pattugliamenti nel villaggioo ed a Otafuku? Con che titolo, se non quello di polizia? Non esiste un 4° corpo denominato polizia, sono i guardiani a ricoprire questo ruolo difendendo Konoha non solo dalle minacce che possono giungere da fuori, ma anche dalle minacce che giungono dall'interno, dalla criminalità e quant'altro»


    Non diede poi altre risposte alle affermazioni del giovane dato che nella sua arroganza non meritava risposta alcuna, specialmente dato che ancora non aveva dato risposta alcuna alle sue domande in merito ai suoi studi ed alla necessità del suo chakra. Chakra che di certo non gli avrebbe mai concesso se non dietro ad una ben sensata motivazione.

    [...]


    L'Aburame sembrò udire le sue parole, tuttavia non parve ascoltarle con attenzione, anche se alla fin fine in un qualche modo la situazione parve sbloccarsi da quell'assurdo stallo in cui si era infilata.

    "Mi rifiuto di credere a quello che sta accadendo..."


    Sussurrò egli a voce bassa forse immaginando che Atasuke non potesse udirlo. [Abilità]

    "Ok... farò un ultimo tentativo. Ora mi sembra palese che la nostra conversazione è nata con il piede sbagliato, allora facciamo entrambi un passo indietro e deponiamo l'ascia di guerra, ignoriamo tutto quello che si è detto fino ad ora. Ricominciamo dalle presentazioni e a quel punto accetterò di rimanere ad ascoltare quello che hai da dire, altrimenti me ne andrò..."


    Atasuke squadrò il giovane dalla testa ai piedi incrociando le braccia dinnanzi al petto come per valutarlo. n un certo senso lo aveva stupito. A stento si sarebbe aspettato una così ragionevole via di comunicazione da parte di quel ragazzo che tutto era parso meno che ragionevole.
    Squadrò poi anche il Nara che invece rimase imperterrito in silenzio, come se in qualche modo quella specie di situazione lo avesse lasciato shockato, forse ancora colpito dalla definizione di "Adottato" che Atasuke usava e che probabilmente avrebbe continuato ad usare per identificarlo.

    «Mi stupisci Aburame... Davvero, non credevo a questo punto che avresti proposto una via così ragionevole... Anche se in effetti per un ottimo risultato avresti dovuto fare la tua presentazione per primo, ma tant'è...»


    Si lasciò sfuggire una risatina ed uno sbuffo mentre si chinava per prendere il suo mantello che si mise con tutta calma sulle spalle prima di riprendere parola.

    «D'accordo, accetto la tua proposta, tuttavia gradirei che non venga dimenticato proprio tutto ciò che è stato detto... In particolare sarebbe cosa gradita se faceste tesoro delle parole di insegnamento che vi ho rivolto... è più che possibile che ora non le abbiate comprese a causa del nervosismo generale e della situazione, ma sono comunque ottimi spunti di riflessione se vi fermate a ragionarci... Comunque sia, io sono Atasuke Uchiha, Genin di Konoha»


    Simulò un breve e rispettoso inchino per concludere quella sorta di quadretto ed attese quindi la risposta da parte degli altri due.

    [...]


    Il Nara non parve interessato alla cosa ed alla fine se ne andò senza presentarsi nuovamente, ma dando invece le spalle ad entrambi come per tornarsene a casa senza neppure un saluto.

    «Vedo che il Nara Adottato non è molto della tua idea...»


    Sottolineò Atasuke rivolgendosi all'aburame mentre "l'amico" se ne andava a passo lento.

    «Ah... Spero non ti offenderai, ma come dissi poco fa continuerò a chiamarlo "Adottato" finchè non mi darà dimostrazione di meritarsi il cognome che porta... Non prenderla come una mia cattiveria verso il tuo amico, non vuole esserlo, tuttavia non è questo il tempo ed il luogo per darti spiegazioni in merito a questo appellativo che intendo usare nei suoi confronti»


    L'Aburame non sapeva e non poteva sapere come Atasuke avesse a cuore il fatto che un cognome come quello non era una mera eredità da sventolare allegramente come una sorta di diritto di nascita, ma era un titolo, un qualcosa che andava guadagnata come lui stesso si era guadagnato il suo posto per essere accettato nel clan Uchiha. Certo le sue visioni non erano strette e limitate come quelle di molti Uchiha, secondo cui, per appartenere ad un clan devi dimostrare di farne parte seguendone le linee guida sviluppandone le abilità caratterizzanti, come, ad esempio, per essere un Uchiha la via era acquisire lo Sharingan. per lui non era quello il significato o il mezzo, ma di certo dimostrarsi così stolti e privi di motivazione alcuna al punto di andarsene taciturni senza neppure salutare da una situazione come quella, non faceva altro che gettare discredito sui Nara e per tale motivo, quel ragazzo agli occhi di Atasuke restava un Adottato dei Nara.

    ~Una Via~


    Comunque si fosse giunti a quella situazione, ora sembrava che vi fosse una via di comunicazione, una via che Atasuke intendeva sfruttare, magari una via grazie alla quale avrebbe trovato un'altro allievo, sempre che questi in effetti volesse apprendere e non solo giudicare ritenendosi nel giusto e perfetto.

    «Molto bene dunque... Prima di proseguire, tuttavia, vorrei chiederti, ancora una volta che cosa avevi intenzione... o meglio, cosa avresti intenzione di fare con il mio chakra... Perchè credi ti sia tanto utile proprio il mio? A che cosa ti serve? Come intendi usarlo? Ma soprattutto... dato che ritirni che le tue ricerche siano untili a Konoha... Come saranno utili al villaggio?»


    Attase quindi una risposta, questa volta sensata e magari dettagliata da parte del giovane, nella speranza che questi almeno quaesta volta decidesse di esprimersi e magari dare finalmente una benedetta risposta definibile come tale.


    OT - Ok, siamo ad un punto di contatto. Alla fine ritongo che non abbia senso continuare ad attendere Aimè, quindi l'ho ufficialmente blastato dalla giocata :zxc: Detto ciò, ti porto ad effettiva conoscenza del fatto che nei villaggi della legend, ci sono solo 3 squadre, SS (Squadra Speciale) SM (Squadra Medica) e Guardiani e che il ruolo effettivo di polizia in game è svolto dagli stessi XD Le altre cariche sono Amministratori di villaggio e Kage.
    Detto ciò a te la palla e se permetti un consiglio, sfrutta l'ultima domanda di Atasuke per introdurre il chakra adesivo in un modo o nell'altro XD (se te la gestisci bene, credo che potremmo anche partire con la parte pratica dell'addestramento :zxc:)
    - /OT
     
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13 replies since 5/9/2012, 15:24   169 views
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