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Hohenheim era seduto su una delle due sedie che Hoshi aveva portato nella sala della tortura. Dopo aver mangiato tutta quella torta, si sentiva strapieno, ma al momento tutta la sua attenzione era concentrata sul cieco. Ben legato, ma lucido, questi era proprio di fronte a loro, ormai indifeso, pronto a subire l’interrogatorio che non si preannunciava essere affatto semplice.
Le prime domande, infatti, semplicemente non trovarono risposte, nonostante l’intervento del Jonin. Hohenheim guardò il compagno di squadra, come a voler a dire che metodi come quelli che stavano usando non sarebbero serviti a nulla. Invero, il bambino non credeva che la tortura nemmeno li avrebbe portati particolarmente lontani. Tuttavia, sembrava che Hoshi avesse un’idea. Improvvisamente lo invitò ad andare con lui e Hohe, non potendo nascondere una certa curiosità, lo seguì all'interno dei corridoi della Loggia. Si fermarono ad una finestra, dalla quale era possibile vedere la sala delle torture ad un tiro di pietra.“ Hoshi come mai siamo qui?”
In quel frangente Hohe era completamente all’oscuro di quello che aveva in mente il rosso, né capiva importanza di quella posizione, sebbene fosse chiaro che c’entrasse qualcosa il fatto che le due stanze fossero reciprocamente visibili dalle finestre. In particolar modo, dalla loro posizione era possibile vedere persino il prigioniero legato. Hoshi fece ad Hohe:-Hei Hohe.. passami uno dei tuoi cosi volanti esplosivi.. quelli che sembrano dei passerotti.. non farlo esplodere mi raccomando!.. questo palazzo è vecchio di chissà quanti anni.. niente esplosioni ok!..-
“Vuoi una delle miei creazioni? E che ci vuoi fare?”
Nonostante i suoi dubbi, compresi quelli non espressi della serie ‘PERCHE’ FARE UN CAPOLAVORO DI ARGILLA SE POI NON POSSO FARLO ESPLODERE?!”, il chunin realizzò rapidamente una piccola creazione raffigurante un passerotto, completamente dotato di ali, quindi perfettamente in grado di volare. Mentre glielo passava gli disse:“ E comunque non sono ‘cosi volanti esplosivi’! Questa è arte!”
Disse per difendere l’amore per la sua arte e il suo orgoglio da artista, ma in cuor suo già sapeva le orecchie dell’amico sarebbero state completamente sorde a quelle parole! Forse, tra i Sand Scorpion, solo Hamano era in grado, seppur in piccola parte, di apprezzare le sue creazioni. Deidara era quasi esclusa a priori dal ragionamento.
Con curiosità il chunin vide applicare una tecnica al suo passerotto, la quale poi gli fu spiegata in parte:“ Bhè se devo fare solo questo che ci vuole?Non devo nemmeno farlo esplodere… Ma dove vuoi arrivare? ”
Hohe quindi spedì a massima velocità il pettirosso oltre la finestra , fino alla stanza delle torture. Mentre attraversava lo spazio tra le stanze, impastò una piccola quantità di chakra attivando, quindi, il fuinjutsu applicato dal Jonin della Sabbia. Il pettirosso subì una forte accelerazione per via della tecnica di vento dell’amico , e si schiantò con forza in mezzo alle gambe del prigioniero.
Alle urla di quello, si mischiarono rapidamente le risate del Kikuma, il quale voleva continuare a far partire i suoi SUPER BOLIDE PASSERO NUMBER ONE. Hohenheim che stava pensando in maniera bonaria:“ Oddio con chi sono finito!”
In realtà non potè far altro che mettersi a ridere con l’amico, e continuò a ridere ancora più forte, fino alle lacrime anche lui, quando quell'imbarazzante attacco ebbe come effetto quello di sciogliere la lingua al prigioniero!!
Dopo poco tempo Ketsurui, così si chiamava il cieco, rivelò tutto quello che i due ninja volevano sapere!Faceva parte di una delle tante associazioni che minavano la sicurezza dell'Accademia.Questo non sorprese il bambino più di tanto:da quando aveva conosciuto i D10, il chunin aveva compreso ed intuito la presenza di tutto un mondo di nemici e ninja esperti che vivevano nell'ombra pronti a far a brandelli l'equilibro del mondo.
Quando, poi, il jonin iniziò a parlare di Lust, Hohe capì che la sessione di interrogatorio era conclusa: ormai l’amico era completamente andato!. -
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Suna
..Una nuova minaccia..
Free GDR
Hohe sembrava piuttosto permaloso quando si parlava delle sue cose di argilla, il rosso ricordava bene questo suo lato del carattere e sembrava che la dipartita ed il ritorno dell’artista non avesse cambiato questo suo tratto. Sparare il bolide in mezzo alla palla del nukenin era stato alquanto esilarante e sia Hoshi che Hohe si erano fatti una grassa risata, tanto che il Chikuma fu costretto ad asciugare le lacrime che gli rigavano il viso. Zakuro sembrava ormai rassegnato al suo destino, aveva perso quella fiamma di pura follia che lo aveva spinto ad uccidere chissà quanta gente solo per sfidare Hohenheim, in fin dei conti il rosso provava quasi pietà per lui.-Lust?!.. Tsk.. quella stupida.. doveva solo tenere impegnato chiunque non si fosse addormentato sotto il suo genjutsu.. sono sicuro ti sia divertito in sua compagnia!.. no mi spiace.. non posso rivelarti dove si trova tuttavia..-
Il nukenin non aveva più nulla da perdere, nella sua posizione non poteva fare altro che sputare il rospo e raccontare tutto ciò che poteva sul suo conto e quello dei suoi compagni di squadra. Qualche attimo di pausa prima di riprendere a parlare.-Posso darvi delle informazioni molto importanti.. naturalmente in cambio voglio delle garanzie.. mi lascerò ispezionare dalla vostra squadra speciale.. vi dirò tutto quello che posso e poi.. mi lascerete andare.. allora?!..-
-Mmh.. facciamo così.. tu comincia a parlare.. poi vediamo come andrà a finire questa storia!..-
-Ihihih.. e va bene.. non posso rivelarvi dove si trova la nostra base operativa.. morirei se pronunciassi quelle parole tuttavia posso farvi una soffiata.. tra due mesi i membri di Ketsurui organizzeranno un’asta clandestina nel villaggio di Ame.. un’asta dove hanno intenzione di vendere occhi.. si occhi alquanto speciali e preziosi.. ihihihih.. già perché è questo quello che noi facciamo.. caviamo gli occhi a chi è stato così fortunato da nascere in una di quelle sciagurate famiglie.. ihihihih..-
L’uomo sembrava quasi fiero mentre parlava del loro operato, la follia era tornata nel suo tono di voce. Il rosso era rimasto in silenzio ed ora il suo sguardo si era fatto serio, non gli piaceva affatto quella storia e se ciò che il nukenin affermava era vero allora l’Accademia andava informata immediatamente della cosa. Quei sporchi nukenin andavano fermati ad ogni costo.-..cavate gli occhi.. ai ninja.. per poi rivenderli ad un’asta clandestina?!.. ma che razza di organizzazione siete?!..-
-Ihihih.. una potente e ricca organizzazione te lo posso assicurare.. con quello che guadagniamo da queste aste possiamo comprare senza problema un intero villaggio.. Ihihihih..-
La questione si stava facendo seria, il Chikuma non aveva più tempo da perdere quel tizio andava portato immediatamente alla sala degli interrogatori della squadra speciale. La notte sarebbe trascorsa velocemente mentre il nukenin spillava le informazioni che poteva senza correre il rischio di morire. Hohenheim e Hoshikuzu aveva fatto una macabra scoperta quella notte, qualcuno stava minando alla stabilità delle vite degli shinobi del continente ninja. Dovevano assolutamente avvisare le autorità superiori e organizzare una squadra per partecipare all’asta che si sarebbe tenuta da la a due mesi, una interessante avventura si affacciava davanti alle strade dei due sunesi.
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