Vuoto di Luna negli Occhi

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  1. Boreanz
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    Con un'espressione impassibile dipinta in viso, l'Immortale ascoltava il nukenin narrare la sua storia personale ed il modo in cui questa si intrecciasse con la Piuma Bianca di Kusa. Nulla di particolare, le linee di comportamento coincidevano. Irrazionale, avventata, affrettata. Mentre continuava ad ascoltare, Jeral si domandò distrattamente se tutte le donne condividessero quei tratti. Tornò in sè quando Benkei gli lanciò nuovamente la fiasca, brindando con un ghigno alla morte della sua ex compagna. Jeral sogghignò a sua volta, selvaggio e malvagio.



    « Ben detto. », disse di rimando, e ingollò un ampio sorso di quel liquido caldo. Allargò appena il suo ghigno alla risposta di Benkei alla sua provocazione sullo stato del subordinato del nukenin. Rilanciò la fiasca all'uomo, ascoltandolo proseguire il racconto sull'origine della forza che aveva cercato di usarlo per eliminare l'Immortale. Una nube dalle piante, una presenza spirituale, un duello mentale. Tutto quadrava, più o meno. Doveva trattarsi di uno di quegli altri tre citati dal primo essere che aveva schiacciato. Osservò impassibile il volto di Benkei che si avvicinava, indagatore, fissandolo negli occhi. Ci mise poco più di un attimo a concludere che, in fondo, non aveva importanza e che quindi avrebbe potuto anche rivelare al nukenin quanto desiderava sapere.

    « Era uno dei quattro Re. », sibilò. « Spiriti di un altro reame in qualche modo legati alla mia persona. » Di nuovo le sue labbra si aprirono in un ghigno malvagio e strafottente. « I tapini credono di potermi eliminare. »

    Ma ecco che di nuovo Benkei cambiò discorso, tornando su quel fantomatico Yoshitsune, e nel farlo pronunciò un nome: Hyuga. Non appena lo sentì, Jeral ebbe una potente fitta al cuore, che iniziò a battere a mille, mentre il suo cervello lavorava frenetico. Dove aveva già sentito quel nome? Perché gli sembrava così importante, vitale addirittura? Sapeva d'istinto che si trattasse di una antica casata, ma cosa centrava con lui? E soprattutto perché aveva quella sensazione di ineluttabilità nell'avvertirla? Arricciò il naso per un attimo, disgustato per un momento dalla presa che la menzione di un semplice nome aveva avuto su di lui, dopodiché tornò a concentrarsi sul racconto di Benkei.

    Se la menzione del nome degli Hyuga lo aveva scosso, le parole che seguirono distrussero la sua calma. L'uomo dagli occhi cangianti, bianchi e neri. Legato agli Hyuga ed al loro sangue. Il cuore di Jeral tornò a battere a ritmo serrato. La storia narrata da Benkei gli suonava nuova ed al contempo terribilmente familiare, quasi al punto di provare dolore fisico. Poi, quella parola. Quelle due parole. Quel nome. Suiho Hyuga. L'Immortale scattò in piedi, i muscoli tesi e un'intensa aura inquietante che emanava dal suo corpo[Slot Tecnica Base][Attivazione Chakra Eretico].



    « Ame, hai detto? » Provava un desiderio bruciante di scaraventarsi alla Foglia per trovare Suiho Hyuga e compiere la sua missione, ma l'importanza della stessa lo trattenne: sapeva che contro quell'uomo, in particolare, avrebbe dovuto considerare ogni cosa e prendere tutto il tempo necessario. Avrebbe cominciato da quello Yoshitsune, che a quanto pareva aveva sembianze simili alle sue. « Devo parlare con questo Yoshitsune. Ho domande da fargli. Molte domande. » Strinse le nocche e guardò il nukenin dritto negli occhi. « Hai idea di dove potrebbe essere, di preciso? Ti aiuterò a trovarlo. Una volta avute le mie risposte, potrai farne ciò che vorrai. » Se sarà ancora vivo, aggiunse tra sè.
     
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