L'Uomo che Viene dal 5° LIvello

[Free GDR | Hoshi & Shiltar]

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    4,963
    Reputation
    +728

    Status
    Offline

    Free GDR
    ..L’uomo che Viene dal 5° Livello..
    Presentazione



    Ishi No Jigoku. Chiunque fosse stato il bastardo a costruire quel postaccio doveva avere una madre vacca quanto almeno una vacca vera, chissà poi che forma avevano queste mitologiche creature che Kuro ogni tanto sentiva nominare dai prigionieri che gli stavano attorno. Era difficile dire quanta feccia fosse stata gettata li sotto, ma di certo erano fin troppi dato che ci si poteva riconoscere solo dall’odore. Kuro viveva li dentro da quando ne aveva memoria, nessuno glielo chiedeva mai, ma se lo avessero fatto lui avrebbe risposto, vivo al livello quattro è quella la mia casa. Non che Kuro fosse di molte parole, tutti gli stavano alla larga da sempre, nessuno si avvicinava o gli dava parola, la “Mummia”, quello era il nome che gli avevano affibbiato quelli che chiamava vicini di baracca.


    Era una giornata come tante quella che stava trascorrendo. Come al solito durante quello che veniva chiamato primo turno, Kuro si muoveva in fila assieme al resto dei prigionieri con in spalla il suo piccone, il migliore amico che aveva dopo suo nonno ovviamente. Non sapeva che ore fossero ne se fosse mattino, pomeriggio o sera, li il sole non esisteva e nemmeno aveva idea di come potesse essere fatto. Il vecchiaccio che si prendeva cura di lui gli aveva spiegato che il sole era una gigantesca palla di fuoco che illuminava il cielo e la terra, ma Kuro semplicemente non poteva credere a qualcosa di così assurdo. Se ciò che il vecchio diceva era vero allora tutto doveva essere bruciato e distrutto in superficie e questa cosa era davvero deprimente.


    Nessuno usciva da Ishi No Jigoku. Una volta entrati come prigionieri si veniva mandati al livello assegnato e si cominciava a lavorare, ore ed ore in compagnia del sudore e della dura roccia. Ogni tanto qualcuno impazziva e allora tentava di scappare dal quarto livello, ma tutto ciò finiva sempre dopo qualche minuto con il pazzo dilaniato a morte da frecce e pugnali, uno schifo. A chi si comportava bene e lavorava venivano passati beni di prima necessità, come indumenti e sbobba della peggiore specie per nutrirsi, ogni tanto qualcuno del mondo esterno arrivava a portare rifornimenti speciali, ma ormai erano anni che nessuno scendeva la per portarli.


    Kuro era di turno al settore orientale quella mattina, gli piaceva abbastanza quel posto, si poteva lavorare in pace e ad una discreta distanza uno dall’altro, non che la cosa fosse un problema per lui dato che nessuno gli si avvicinava a più di due metri. Spaccare roccia gli piaceva, era rilassante e bloccava i suoi pensieri nella roccia e nel fragoroso rumore del piccone che le si schiantava addosso con ferocia. Quel giorno attorno aveva tre o quattro persone, un tizio che tutti chiamavano Ratto per via delle sue fattezze e modo di camminare, un tizio di cui non sapeva nemmeno il nome giunto qualche anno prima e un ragazzo piuttosto robusto che spesso aveva incrociato tra le vie del piccolo villaggio nella roccia, ma di cui non aveva nemmeno mai chiesto il nome.


    Tutto procedeva come sempre, il piccone saliva e poi scendeva staccando pezzi di roccia dura come l’acciaio mentre un carrello automatico passava ogni mezz’ora per essere riempito. Era un giorno come tanti altri anche se ancora per poco.


    Dove il ragazzo corpulento stava scavando stava per succedere qualcosa che avrebbe cambiato per sempre le loro vite. Il piccone del ragazzo infatti dopo l’inizio del quarto turno si sarebbe schiantato su qualcosa di molto più tenero della solita roccia ferrosa. Nessuna scintilla a quel suo ultimo colpo, solo la roccia che improvvisamente era diventata incandescente emanando un calore soffocante che lo avrebbe avvolto quasi a farlo svenire. Mai nessuno aveva visto una cosa del genere al quarto livello e di certo mai nessuno aveva visto quello che stava per succedere di li a poco.


    La roccia stava letteralmente bollendo mentre si allargava l’area incandescente. Le rocce fumanti sembravano essere quasi inghiottite verso sotto fino a quando un mano con tanto di avambraccio non sbucò. Dal terreno incandescente era uscita di colpo la fottutissima mano di un uomo ed ora sembrava quasi cercare un appiglio o aiuto, quasi il resto del corpo volesse uscire di li. Tutti si erano accorti di quello che stava succedendo, ma solo Kuro sembrava essere rimasto a guardare poco più in la quello che stava succedendo. Non restava che decidere se aiutare quel poveraccio o continuare a lavorare senza fare finta di niente.



     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,441
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    "Che Ca...?"



    Il turno di lavoro era iniziato normalmente, come sempre da quando aveva memoria.
    "Da quando aveva memoria", ogni volta che usava quella frase, spiegando qualcosa a qualcuno su come andasse la vita lì dentro, si trovava sempre degli sguardi fra lo sbigottito ed il compassionevole e, normalmente, insultava, o picchiava, a seconda di quanto potessero essere pericolosi, chi gli rivolgeva sguardi del genere.
    Eppure era la verità: lui era nato in quel luogo, Ishi No Jingoku, una prigione scavata in una montagna, gli dicevano, per lui l'unico luogo che aveva mai conosciuto.

    Ricordava vagamente il periodo passato al Secondo Livello, assieme ad Igashi e Kura, i compagni di missione della sua defunta madre, Hooga, di cui non aveva alcuna memoria.
    Aveva imparato a camminare in quei luoghi, attorniato dal pallido Igashi e dalla stramba Kura, ma poco di più, aveva vaghe immagini di loro due, sapeva che la seconda era morta, uccisa da due frecce, a quel livello, mentre con Igashi s'erano persi di vista al terzo livello.
    Per diversi turni di lavoro era rimasto da solo, senza nessuno a prendersi cura di lui, minuto ed affamato, poi, era arrivato quello strambo tizio che diceva di provenire da un posto chiamato Kumo e di essere stato il sensei di alcuni genin morti in una missione, genin più o meno della sua stessa età.
    E l'età, così come la parola "genin", furono due concetti che comprese solo al Terzo livello, anche se, tuttora, l'idea di un "genin" è una cosa molto vaga per lui.
    L'età, invece, dopo un pò l'aveva capita: era un modo per contare i turni di lavoro... un modo contorto, si basava su gli "anni", che erano somme di "giorni" e, i giorni, a loro volta, sembravano essere una specie di turni di lavoro calcolati in qualche strano modo.

    Rimanendo con quel tizio di Kumo per diversi turni di lavoro, sentì diversi discorsi fantasiosi che tuttora ricordava e capì che, al di là di come si calcolava, l'età era anche valutabile da come la gente appariva: alcuni crescevano in altezza, altri si trovavano ad avere la barba, oppure i capelli più schiariti, altre mettevano su carne in punti decisamente interessanti... peccato che quel tizio di Kumo lo perse di vista quando fu spostato al Quarto Livello.
    Il Quarto Livello era molto simile al Terzo, la roccia da spaccare era un pò più dura, ma niente d'impossibile, specie se si sapeva come maneggiare un piccone e quello, bé, lui aveva imparato a farlo dopo aver imparato a camminare e parlare, grazie all'aiuto di Kura.
    Ed i suoi turni passavano tranquilli lì sotto: erano in diversi ad aver sentito parlare di Hyo Oga, nato nella prigione di Ishi No Jingoku e, esclusi quelli che cercavano la lite, sbeffeggiandolo con discorsi su cose chiamate "cielo" o "sole", la maggior parte semplicemente non s'interessava di lui, così come lui non s'interessava di loro.

    I turni erano passati tranquilli fino ad allora.
    La zona dove lo avevano mandato a lavorare era il settore orientale, c'erano altri tre tizi con lui: Topo (o Ratto, non ricordava come lo chiamassero), Mummia ed un tipo che diceva di provenire da un luogo di nome Taki.
    Il Topo era un abitante della prigione già da un pò, ma solo da una quarantina di turni era finito al Quarto Livello, ma ricordava di averlo visto già al Terzo Livello moltissimi turni prima; Hyo non aveva mai nemmeno cercato di socializzarci perché, considerando come i topi siano l'alimento più prelibato, il giorno in cui fossero finiti, quel tipo sarebbe potuto finire impalato da un piccone e poi cotto per essere mangiato... quindi meglio evitare di affezionarcisi, specie semmai fosse stato proprio Hyo ad avere tanta fame da mangiarselo. Non si sa mai cosa può capitare in un turno.
    La Mummia era un abitante del Quarto Livello da "sempre" a detta di qualcuno; lo aveva intravisto qualche volta, ma come quel tipo tutto fasciato gli stava alla larga, così faceva Hyo con lui, era questione di educazione.
    Il tipo di "Taki" era lì sotto da parecchi turni di lavoro, ma ancora si notava come lui ed il piccone fossero due entità decisamente distinte. Hyo lo osservava ogni tanto, fra una picconata e l'altra, e non poté fare a meno di valutare che, forse, usando le natiche anziché le mani, sarebbe stato più capace nello spaccare i sassi; stava anche per dirglielo, quando sentì il suo piccone affondare in qualcosa di troppo morbido, prima che un'ondata di calore lo portò ad indietreggiare stupito.

    "Che Ca...?"



    Quella fu appunto l'esclamazione che avrebbe, anche se inconsapevolmente, cambiato la sua vita, mentre vedeva la roccia sciogliersi ed una mano uscirne.
    Un pò sorpreso, Hyo si guardò attorno, prima di sollevare il piccone e puntarlo contro il tizio di Taki, "Tu, accarezzasassi, usa quelle due cose che chiami mani per aiutare quel braccio, renditi utile!", avrebbe ordinato al tipo con un tono di voce che, evidentemente, non accettava dei no come risposta.
     
    .
  3.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    4,963
    Reputation
    +728

    Status
    Offline

    Free GDR
    ..L’uomo che Viene dal 5° Livello..
    1° Post Attivo



    Stava per succedere qualcosa di grosso e mai visto al settore orientale del quarto livello. La mano di un uomo era letteralmente apparsa dal terreno incandescente, la mano di un uomo decisamente vivo dal modo in cui si agitava cercando un appiglio. Hyo era stato il primo a trovarlo ed ora sembrava intenzionato a tirare fuori di li quel poveraccio, il tono della sua voce e la sua espressione feroce ed autoritaria sembravano non ammettere repliche e nonostante l’uomo di Taki fosse più vecchio di lui si avvicinò senza fare tante storie, tremava mentre a passi lenti si portava a meno di un metro da quell’arto.


    L’uomo era rimasto li a guardare mentre anche il Ratto e Mummia osservavano da una posizione ben più lontana e sicura -Ma cosa diavolo è questa roba?!.. sia sicuri che..- lo sguardo di Hyo gli incuteva una paura bestia, era evidente che se non avesse fatto quello che gli aveva ordinato sarebbe stato pestato a sangue nei peggiori dei modi. L’uomo avrebbe allungato il piccone verso la mano per fare in modo che questa si aggrappasse, cosa che effettivamente avvenne. La mano a contatto con il manico del piccone si strinse aiutando quello che stava sotto ad uscire, inutile dire che il piccone si sciolse come neve al sole dopo qualche istante -Ehi ma che cazzo?!.. è un uomo!!!..- di sicuro i presenti ne sarebbe stati sorpresi.


    Da sotto le rocce fuse era uscito un uomo piuttosto corpulento. Adosso indossava solo un paio di pantaloni recuperati molto probabilmente da un sacco tenuti su da una corda, il suo corpo spoglio recava su di esso una miriade di cicatrici disposte a X, era impossibile dire quante fossero, forse cento o mille. L’uomo appena uscito si era rimesso quasi subito in piedi per riprendere fiato, era evidente che stava messo davvero male dato che gran parte del corpo era ricoperto da profende ferite ormai infette. Il prigioniero di Taki indietreggiò di qualche metro gettando a terra il piccone ormai fuso, i suoi occhi iniettati di terrore la dicevano lunga su quel che stava pensando -Oh.. merda.. oh me.. r.. da!.. dobbiamo.. dobbiamo chiamare subito.. le guardie!.. GUARDIE!!!.. GUARD.. cos..??... WAAAAARGH!!!-, l’uomo era riuscito a voltarsi e a fare solo qualche passo all’indietro prima di ritrovarsi avvolto da una pozza di lava fusa che lo incendiò facendolo cadere a terra completamente carbonizzato nel giro di qualche istante, l’odore della carne umana cotta era nauseabondo nonostante i tre non vedessero carne da chissà quanti turni ormai.


    L’uomo del 5° livello aveva appena ucciso a sangue freddo l’uomo di Taki, sembrava che l’idea di fronteggiare le guardie del 4° livello non gli andasse a genio ed ora era pronto a continuare la sua carneficina spostando l’attenzione su Hyo, il più vicino e semplice da attaccare. Alzati i capelli neri l’uomo avrebbe mostrato uno sguardo folle, era quasi morto date le ferite che aveva sul corpo eppure continuava a muoversi -Chiunque chiamerà le guardie.. morirà!.. la mia missione è troppo importante perché dei stupidi prigionieri come voi rovinino tutto!- l’uomo si era voltato verso Hyo caricando con una ferocia incredibile. Hyo avrebbe percepito nitidamente la terra e la roccia attorno a se scaldarsi all’improvviso preannunciando che ben presto avrebbe fatto la stessa fine dell’uomo di Taki, i vapori incandescenti lo avrebbero avvolto quando l’impensabile sarebbe successo.


    L’uomo improvvisamente si sarebbe accasciato a terra schiantandosi al suolo dopo un grido soffocato dal dolore. Dietro di lui la Mummia stava in piedi con il piccone in mano, doveva aver colpito il pazzo con il piatto dell’attrezzo facendogli perdere i sensi, da sotto al cappuccio era evidente che il gesto non era stato dettato dal sangue freddo o da un gesto eroico, ma bensì dalla paura della morte. Mummia dopo aver messo K.O. il tizio avrebbe lasciato cadere a terra il piccone indietreggiando mentre il Ratto guardava la scena allibito per poi darsela rapidamente a gambe levate e dileguarsi da quell’incubo. Ora erano rimasti solo Hyo e il ragazzo bendato in quel luogo ancora caldo per colpa dei strani poteri di quel mostro. La Mummia nonostante tutto sembrava avere le idee chiare sul da farsi.

    -..aiutami ad alzarlo.. questo tizio sta morendo.. dobbiamo portalo nei miei alloggi.. li mio nonno potrà aiutarlo..-



    Chi era quel pazzo e soprattutto come aveva fatto ad emergere fino al livello 4 di Ishi No Jigoku? Una strana amicizia stava per nascere dopo un altrettanto strano avvenimento che avrebbe cambiato per sempre le vite dei due ragazzi.



     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,441
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    "Interessante..."



    Hyo guardò con fare impassibile il tizio di "Taki" che s'avvicinava a quel buco nella roccia ed al braccio che ne usciva, non rispose nemmeno alla sua domanda, semplicemente gli fece cenno con il manico di legno del suo strumento da lavoro di sbrigarsi.
    Si sarebbe aspettato diverse reazioni, come ne aveva viste nei suoi turni di lavoro ad ogni richiesta che un uomo faceva ad un altro: lamentele, opposizioni, ma mai avrebbe immaginato di vedere quello avvicinarsi al foro ed usare il piccone! Quale idiota usa il proprio piccone per prendere un braccio? E se glielo rubavano o si rompeva? Poi come voleva riprendere a spaccare i sassi, con le mani?
    Stava quasi per farglielo notare, quando vide proprio il piccone sciogliersi fra le mani dell'uomo che avevano appena fatto uscire da quel buco... uomo, un pezzo di carne ambulante animata con il corpo segnato da decine di cicatrici a forma di X.
    "Tanto non era nemmeno tanto capace nell'usare il piccone...", fu il primo commento che nacque spontaneo dalla bocca di Hyo nel vedere quel tizio di Taki senza più il suo strumento di lavoro, gettato al suolo, prima che scappasse.

    E fu su quella precisa azione e sulle urla di chiamare le guardie del tizio di "Taki" che tutto si complicò: l'uomo delle X in qualche modo riuscì ad incenerire l'altro con della sostanza rossa ed incandescente, lasciando che un odore di bruciato arrivasse alle narici di Hyo.
    Di solito, il giovane Oga, non era così schizzinoso sulla carne, ma quella puzza di bruciato gli fece abbandonare l'idea di cucinarsi Ratto, semmai fossero rimasti senza cibo, proprio mentre Ratto, guarda caso, tremava in un angolino.
    Intanto l'uomo delle X pensò bene di annunciare che chiunque avrebbe chiamato le guardie sarebbe morto e di decidere che Hyo voleva chiamarle, cosa per nulla vera, data l'esperienza passata dell'ospite di Ishi No Jingoku con le stesse, specialmente quella riguardante la morte di Kura, ma non sembrava avere il tempo di stare a spiegarlo al tizio, che ben presto lo caricò, portando con se un consistente incremento della temperatura nella roccia che li divideva.

    Hyo era già pronto a morire arrostito in modo più onorevole del tizio di "Taki", quando l'uomo delle X cadde al suolo, lasciando intravedere alle sue spalle Mummia, con il piccone ancora fra le mani, tenuto a mò di un oggetto per colpire di piatto, anziché con la punta.
    "Non facevi prima a piantarglielo in testa?", chiese Hyo, dopo averci messo qualche secondo a capire cos'era successo, con i passi spaventati di Ratto in sottofondo, che scappava.
    Mummia, però, non aveva concluso le sue sorpresa: parlò! E chiese a Hyo di aiutarlo a portare l'uomo delle X a farsi curare da "suo nonno".
    L'Oga si chinò leggermente verso quello che poco prima lo stava caricando, prese un sasso vicino al piede e lo appoggiò sul corpo del tizio constatando che non si scioglieva: qualsiasi cosa facesse sì che il tipo fondesse la roccia, non doveva funzionare se quello era svenuto.

    "Interessante"



    Fu quello il primo commento di Hyo a quella scoperta, prima di prendere da sotto un braccio l'uomo delle X e sollevarlo, guardando poi verso "Mummia", "Spera che non si svegli e decida di bruciarmi il braccio... ci tengo abbastanza.", lo avvisò, per quanto la curiosità di capire come quel tizio facesse una cosa del genere, aveva distrutto la monotonia di centinaia di turni di lavoro, portandolo a farsi un sacco di domande su quel tizio, così come sul suo bendato salvatore.
    La prima domanda, però, poteva porla anche mentre iniziavano a trascinarlo via:

    "Cos'é un nonno?"

     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    4,963
    Reputation
    +728

    Status
    Offline

    Free GDR
    ..L’uomo che Viene dal 5° Livello..
    2° Post Attivo



    Kuro e Hyo non potevano nemmeno lontanamente immaginare in che razza di casino si stavano per cacciare. Un semplice gesto avrebbe cambiato per sempre le loro vite e ormai il punto di non ritorno lo avevano attraversato nel momento stesso in cui Hyo aveva tirato su da terra l’uomo del 5° livello. Alle battute del ragazzo Kuro rimase in silenzio osservando i dintorni, a parte il Ratto nessuno si era ancora accorto di niente, il che voleva dire che avevano ancora una possibilità di portare il tizio fino ai suoi alloggi senza farsi notare. Quando il robusto ragazzo gli chiese di che stava parlando Kuro si voltò guardandolo perplesso, possibile che non sapesse cosa fosse un nonno? -..ehi.. mi stai forse prendendo in giro?!..un nonno.. è il tizio con cui vivo.. e che mi ha cresciuto..- avrebbe guardato dietro l’angolo della prima svolta per assicurarsi che nessuno li notasse -Lui sa cosa fare con le persone ferite.. una volta mi ha detto.. che quando era ancora libero e viveva fuori di qui faceva parte di una squadra di persone che curava la gente ferita!..- Hyo avrebbe notato le bende che coprivano il volto di Kuro e dietro di esse solo due grandi occhi verdi, occhi che nonostante l’oscurità e la fatica ancora brillavano di una strana luce colma di speranza e voglia di vivere. L’uomo che era emerso dalla roccia non avrebbe fatto storie, il colpo di piccone lo aveva messo K.O. e non avrebbe dato problemi di alcun tipo fino alla nicchia scavata nella roccia dove Kuro viveva. Sembrava che nonostante tutto nessuno badasse ai due, li di gente ne moriva a tutte le ore e non era affatto raro vedere qualcuno trasportare una persona morta, magari schiacciata da frane o uccisa da fuoriuscite di gas -Ecco!.. è li che io e mio nonno viviamo. la Mummia avrebbe indicato una tenda marcia e consumata dal tempo che divideva l’interno dal passaggio principale, non distava a più di una quindicina di metri.


    Una volta arrivati Kuro sarebbe entrato aiutando il ragazzo a portare dentro anche il moribondo. All’interno non vi era molto altro che un paio di stuoie dove dormire e cianfrusaglie varie tra cui attrezzi da lavoro e strani arnesi che molto probabilmente aveva costruito il fantomatico nonno. La nicchia era piuttosto grande per i standar degli abitanti del quarto livello, ma considerato che li ci vivevano due persone la cosa non era poi tanto strana. Dalla stanza adiacente la voce di una persona anziana rimbombò tra le pareti -..chi è?!!.. Kuro sei tu?!.. hai già finito il turno.. ooO CRISTO SANTO!!!..- l’ultima affermazione il vecchio la pronunciò mettendosi una mano sul cuore. Il due era piombato in casa portandosi dietro un uomo quasi morto e di certo la cosa non doveva essere gradita al vecchio -Lo abbiamo trovato durante il nostro turno.. nella zona orientale.. appoggialo li a terra..- il giovane si era avvicinato al vecchio per spiegare la situazione mentre questi si chinava verso il corpo per analizzarlo e sentire se fosse ancora vivo o meno -Chiunque sia questo tizio è messo male.. Kuro va a prendere dell’acqua e tu.. spiegami cosa è successo esattamente..- il ragazzo sarebbe quindi uscito per recuperare dell’acqua, fortunatamente trovarla non era poi così difficile dato che le infiltrazioni del sottosuolo provvedevano a tutto.




    […]




    Una volta rientrato il ragazzo avrebbe dato l’acqua al vecchio intento ad analizzare e curare alla bene e meglio l’uomo. Solo ora che era steso inerme i presenti potevano osservare le sue condizioni, migliaia di cicatrici ad X solcavano il suo corpo e diverse ferite infette lo stavano uccidendo, difficilmente sarebbe riuscito a salvarsi in qualche modo, per quanto ne sapeva suo nonno quel tizio poteva morire da un momento all’altro. Un particolare che non avevano notato tuttavia avrebbe colto la loro attenzione, uno strano monile che l’uomo portava al collo, tre sfere nere legate ad una catena piuttosto robusta non più grandi di una pallina di Ping Pong. Sembravano essere composte di una strana lega fusa, Kuro non aveva mai visto nulla del genere. Il vecchio sembrava preoccupato, se era vero che quel tizio era emerso dalla roccia allora erano tutti in guai seri -..avete detto che è emerso dalla roccia vero?!.. dal 5° livello.. se è così allora dobbiamo sbarazzarci di lui e fare finta che non sia successo niente- a Kuro tuttavia l’idea non andava proprio a genio -Ma non possiamo semplicemente lasciarlo morire così!.. non capisci?!.. questo tizio è emerso dal 5° livello.. potrebbe portarci fuori di qui con i suoi strani poteri!!!-. Libertà. Kuro non ne aveva mai assaporato il gusto eppure dal momento stesso in cui aveva visto emergere quella mano gli sembrava di poterne assaporare lontanamente il sapore.


    Passarono una trentina di minuti prima di sentire l’uomo risvegliarsi dal suo stato di incoscienza. Sembrava stare davvero male dai lamenti, anche se ora sembrava aver perso l’aggressività mostrata poco prima. Kuro avrebbe preso al volo il suo piccone pronto a rincarare la dose di botte se necessario, fortunatamente suo nonno più saggio del giovane si mise in mezzo intimandogli di aspettare prima di agire. L’uomo aveva aperto gli occhi -..aaargh.. dell’acqua.. datemi.. dell’acqua.. vi.. vi prego..- sembrava davvero messo male. Kuro gliene avrebbe portata un po’ su di una ciotola di metallo, questa volta l’uomo sembrava non incendiare le cose come la prima volta.


    Era giunto il momento di fare qualche domanda allo sconosciuto ed il vecchio più saggio dei due ragazzini ne aveva molto in serbo per lui -Mi chiamo.. Lou.. e sono un prigioniero del 4° livello della prigione sotterranea di Ishi No Jigoku.. come ti chiami?..- il vecchio sapeva bene che quel tizio poteva essere ancora pericoloso, in vita sua ne aveva viste troppe per non tenere da conto la bizzarra storia che i due ragazzi gli avevano raccontato. Avuta una risposta o meno avrebbe continuato -..da dove vieni straniero?!.. i due ragazzi che ti hanno portato qui.. dicono di averti visto emergere dalla roccia..- la tensione era palpabile. I tre non si trovavano affatto in una situazione comoda, ben presto l’inferno sarebbe piombato nelle loro monotone e vuote esistenze.



     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,441
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    "Cosa c'é Fuori?"



    "Oh... quante cose fa un nonno...", fu il primo commento, un pò perplesso, di Hyo alle spiegazioni della Mummia. Che anche Igashi e Kura rientrassero nella definizione di "nonno"? In effetti lo avevano cresciuto, per un certo numero di turni di lavoro, ma non ricordava niente di ciò che potevano avergli detto su cosa facevano "fuori" dall'Ishi No Jigoku... "fuori", una parola che aveva sentito spesso nominare, ma che, al di là del concetto di fuori da un livello, per andare ad un altro, non aveva mai nemmeno lontanamente compreso o immaginato.

    Far strisciare i piedi dell'uomo con le X, sorreggendolo, fino a dovunque si trovasse questo "nonno", sembrava non destare particolare scalpore nel quarto livello, non che la cosa sorprendesse Hyo: in fondo lui stesso non se ne sarebbe minimamente fregato di vedere due tizi che si portavano dietro un terzo privo di sensi con i loro picconi in spalla, era una cosa più che normale durante i turni di lavoro, i più deboli, o senza forze, finivano spesso per svenire.
    In tutto ciò, però, il giovane Oga notò una cosa: la Mummia aveva gli occhi! Ed erano verdi, non se lo sarebbe aspettato da quel tizio pieno di bende, se lo immaginava decrepito e con le orbite vuote... una vera sorpresa, come il fatto che avesse addirittura una tenda dove viveva con questo fantomatico "nonno", "Vi trattate bene... io ho una branda in mezzo ad un'altra decina di tizi parecchio lontana da qui.", commentò, quando l'altro gli indicò dove risiedeva.
    E l'opinione sull'abitazione non cambiò quando vide l'interno: più grande di qualsiasi spazio in cui lui avesse vissuto nei suoi turni di lavoro dal terzo livello in poi, pieno di attrezzi che Hyo non aveva mai visto prima in vita sua.
    Stava anche per chiedere cosa fosse quella specie di strano tubo con un ago ad un'estremità fatto apparentemente di vetro e metallo, quando una voce s'introdusse nell'ambiente: qualcuno che chiedeva di "Kuro" e fu, quasi sovrapponendosi a quella voce, che Hyo chiese verso la Mummia: "Ti chiami Kuro, non Mummia?"
    Il giovane Oga, poi osservò in silenzio l'interazione fra il suddetto "nonno" e Kuro, la Mummia, lasciando cadere al suolo, dove quello gli aveva indicato, il corpo dell'uomo con le X e vedendo poi il suo inatteso salvatore uscire a prendere dell'acqua.

    Rimasto solo con il "nonno", Hyo si trovò vittima di un silenzio imbarazzante, così, dopo qualche istante, impiegato a scrutare l'anziano, gli disse: "Dunque, sei un nonno... uhm... io ne ho avuti due, erano più giovani d'aspetto, anche se non me li ricordo tanto bene... è successo parecchi turni fa.", avrebbe semplicemente detto, attendendo poi ancora in silenzio, a meno che quello non avesse replicato chissà come.
    Ad ogni modo, al ritorno della Mummia, il "nonno" si sarebbe concentrato sull'uomo delle X, mentre Hyo si sarebbe guardato un pò intorno, sbirciando di quando in quando il corpo pieno di cicatrici del tizio spuntato dalla roccia fusa e notando solo a quel punto la strana collana con tre sfere che portava al collo, che sembrava attirare l'attenzione dell'altro.
    "A proposito, io mi chiamo Hyo Oga.", avrebbe bisbigliato alla Mummia nel frattempo, "Grazie per prima con la faccenda del piccone in testa, ma sono ancora convinto che potevo piantarglielo di punta.", aggiunse, un pò imbarazzato, con un mezzo sorriso sul finire.
    Poi dal discorso fra i due che abitavano quella tenda, fu ancora una volta chiaro perché "Kuro" non aveva ucciso quello strano assalitore: era ossessionato dall'idea di fuggire mediante le abilità strane di quel tizio, cosa di cui, sul momento, Hyo non aveva nemmeno riflettuto, incapace di immaginare un mondo fuori da quelle miniere e che ancora adesso lo lasciava al quanto perplesso, come obbiettivo, ma non poteva negare la curiosità che stuzzicava in lui.

    "Cosa c'é Fuori?"



    La curiosità lo portò a dar vita alle sue domande: "Perché tutti fremono tanto per andare Fuori di qui?", chiese di scatto, "Cioé, so che fuori ci sono cose chiamate Kumo, Taki, o roba così, le ho sentite nominare... ma che cos'hanno che fa desiderare di tornarci e, soprattutto, se piace tanto stare lì, in primo luogo, perché qui dentro ci stanno in così tanti? Non farebbero prima a restare dove sono?"
    Probabilmente, se il "nonno" e Kuro non lo avessero fermato, rispondendogli magari, il giovane Oga sarebbe andato avanti a fare domande finché l'uomo delle X non si fosse svegliato.
    E quando si svegliò, Kuro rimise mano al piccone, ed altrettanto fece Hyo, per quanto tenendolo all'altezza della gamba, non sollevandolo pronto a colpire subito come l'altro, ma fu il "nonno" a mettersi in mezzo, lasciando che l'uomo delle X parlasse, offrendogli dell'acqua e facendogli delle domande.
    "Io sono Yoshi... di Konoha... sono prigioniero all'ottavo livello, finché, finché quel dottore, quel pazzo, non mi ha preso! Brucia!", urlò d'improvviso, in uno spasmo, l'uomo delle X, prima di risdraiarsi, "Mi ha preso, mi ha dato una missione, ma non ce la posso fare, bruciano troppo, non resisto!", si lamentò ancora, "Devo trovare qualcuno adatto per la fuga. Io posso sciogliere, ma fa troppo male, devo trovare qualcuno di adatto! La missione, la missione!", urlò di nuovo, iniziando ad agitarsi da sdraiato.

    "Ok, mi sa che il tipo ha preso troppi sassi in testa... gli darei una picconata e la chiuderei qui, ma la parte in cui parla di qualcuno adatto per la fuga, immagino sia abbastanza interessante da provare in un modo diverso a ragionarci, no?", domandò perplesso Hyo, attendendo che fosse l'anziano a riprendere le redini della discussione con "Yoshi di Konoha"... qualunque cosa fosse Konoha.
     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    4,963
    Reputation
    +728

    Status
    Offline

    Free GDR
    ..L’uomo che Viene dal 5° Livello..
    3° Post Attivo



    Quel ragazzotto che lo seguiva e trasportava l’uomo incandescente era davvero strano. Kuro non capiva se lo faceva apposta o se realmente fosse così ingenuo, di gente non ne aveva conosciuta poi molta da quando viveva li, ma di certo quel tizio era il più strano e genuino. Quando poi arrivati a casa il ragazzo chiese del suo nome Kuro abbassò la testa timidamente per poi osservare il ragazzo e fare un cenno affermativo con la testa, la Mummia era di poche parole, ma semplicemente perché doveva ancora scoprire di che pasta era fatta.


    Il nonno di Kuro mentre osservava il tizio che avevano portato a casa si interruppe al monologo di Hyo scoppiando a ridere divertito, era da molto tempo che non rideva così e quasi le lacrime gli scesero dalle guance -WAHAHAHAH.. sei un tipo strano ragazzo!.. immagino che anche tu sia uno di quelli nati e vissuti da sempre qui sotto!..- il vecchio aveva mostrato il suo sorriso, non era poi una cattiva persona. Kuro era rientrato portando l’acqua e Hyo lo prese alla sprovvista ringraziandolo per il salvataggio di poco prima, era la prima volta che una persona gli rivolgeva la parola per due volte di fila in un lasso di tempo non superiore ai tre minuti. Kuro appoggiato il secchio avrebbe guardato in direzione di Hyo tenendo basso lo sguardo -..ehm.. di niente!.. ho fatto solo quello che mi sembrava giusto fare.. quel tizio era un pericolo per te quanto lo era per me.. ho reagito solo per difendermi..- era timido e schivo Kuro o semplicemente non abituato a stare con gli sconosciuti.


    Hyo Oga, questo era il nome del ragazzo che aveva trasportato il tizio incandescente, Kuro non lo avrebbe dimenticato mai quel nome, ancora non lo sapeva ma quel tizio sarebbe diventato il suo primo vero amico, forse l’unico capace di essere classificato nella testa della Mummia come tale. Era ingenuo e forse tonto eppure emanava una strana aura capace di ispirare fiducia e sicurezza. Il vecchio sospirò quando questi chiese del mondo esterno -..fuori ragazzo.. c’è la libertà!.. niente di più.. la libertà di poter vivere la propria vita come meglio si crede!..- aveva molto altro da dire, ma il loro ospite si stava per svegliare e l’attenzione si era di colpo spostata su di lui. Kuro rimase sorpreso di vedere che la reazione di Hyo al risveglio del tizio fu la stessa anche per lui, entrambi avevano preso il piccone in mano pronti ad entrare nuovamente in azione se mai fosse stato necessario, non che quel pezzo di ferro potesse proteggerli in qualche modo dalle abilità di quel pazzo.


    Ora la situazione si era fatto più tranquilla, il tizio sembrava essere tornato in se o forse semplicemente le ferite avevano preso il sopravvento sulle sue carni e mente. Yoshi, questo era il suo nome e proveniva da un luogo chiamato Konoha. Kuro ne aveva sentito parlare durante i racconti di suo nonno, un grande villaggio posto al centro di una regione di terra immensa, non riusciva ad immaginarlo, ma doveva essere qualcosa di grandioso. Il giovane avrebbe abbassato un po’ il piccone avvicinandosi per ascoltare che aveva da dire lo straniero, mai era stato così curioso in vita sua. L’uomo diceva di provenire dall’ottavo livello, Kuro non poteva nemmeno lontanamente immaginare cosa ci fosse così in profondità, qualunque cosa fosse doveva essere terribile dato che quell’uomo stava riprendendo a vaneggiare mentre la temperatura cominciava a salire. Blaterava qualcosa sul fuggire e su una missione che gli era stata affidata, calmarlo sembrava impossibile.


    Kuro ora cominciava ad avere paura mentre suo nonno non si era allontanato di un centimetro continuando a somministrare all’uomo strane sostanze che spesso gli aveva visto distillare o impastare con il poco che si trovava nella miniera. Il vecchio riprese a parlare con voce seria -..se quello che quest’uomo dice è vero.. allora siamo in guai seri.. le guardie potrebbero essere dietro le sue tracce.. immagino che siate stati visti mentre lo trasportavate qua!..- Kuro annuì, la paura era annidata nel suo cuore ed ora pulsava rendendogli qualsiasi pensiero impossibile. Suo nonno stava per dire loro di portare via quel tizio e lasciarlo morire quando la sua bocca si aprì involontariamente, spinta da una forza sconosciuta -..ah.. a.. aspetta!!!.. non possiamo lasciarlo andare così!.. ha parlato di una missione.. e di fuggire.. ma non capisci?!.. questo uomo sta cercando di andarsene da questo posto!.. forse lui conosce un modo per uscire..- gli occhi di Kuro brillavano intensamente mentre suo nonno lo guardava come se quello non fosse altro che uno sconosciuto.


    L’uomo di Konoha sembrava essere riuscito a ritrovare il controllo, non gli restava ancora molto da vivere -..v..voi.. voi dovete portare a termine la missione!..- la sua mano si sollevò indicando Hyo che stava poco più in la -..a..avvicinati ragazzo!..- se Hyo si fosse avvicinato l’uomo lo avrebbe preso per un polso strattonandolo verso di lui. Impossibile resistere alla forza di quel tizio, la sua forza trascendeva addirittura quella di un giovane ragazzo che da sempre non aveva fatto altro che lavorare in miniera, quella era la forza di un guerriero. Mentre teneva uno dei polsi del ragazzo con l’altra mano si sarebbe tolto la collana che teneva stretta al collo per poi appoggiarla nella mano di Hyo. Con quel gesto l’uomo aveva passato al giovane ragazzo un fardello più grande di quanto poteva immaginare in quel momento -..tu.. porterai a termine.. la mia missione.. promettimelo.. tu.. devi portare questa collana.. giù..- l’uomo aveva cominciato a tossire prendendo a sputare sangue. Ormai mancava davvero poco alla sua fine, che avrebbe fatto Hyo davanti a quella strana richiesta?

     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,441
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    "Giù? La libertà si trova sottoterra?"



    La risata del "nonno" suonò strana a Hyo, che per qualche istante si chiese se l'altro lo stesse prendendo in giro, o meno con quella sua ilarità, ma in ogni caso non negò la verità: "Sì, sono nato qui a Jigoku, o almeno così mi hanno raccontato, dicendomi che mia madre, chiunque fosse, è morta facendomi nascere.", confermò laconico.
    Poi, quando la Mummia tornò con l'acqua per l'uomo delle X, il giovane Oga sorrise alla replica di quello, "Bé, ti sei comportato meglio di quel Topo e dell'altro tipo finito arrostito... diavolo, sei stato anche più reattivo di me!", ammise l'altro con tono pacato, per nulla timido del proprio errore di poco prima: Hyo aveva appreso da tempo che negare i fatti era sempre il modo più sbagliato di agire, bisognava conoscere se stessi per agire sempre al meglio.

    Furono però le parole del "nonno" alla sua domanda su cosa c'era fuori che lo lasciarono con un pò di amaro in bocca: la "libertà", la stessa risposta che aveva avuto da chiunque altro avesse ricevuto la medesima domanda, ma cos'era la libertà? Aveva sentito parlarne da più di qualcuno in tanti turni di lavoro: la possibilità di scegliere dove andare, cosa fare e con chi vivere, belle parole, ma c'erano sempre delle pecche in quei discorsi... quel pensiero però s'interruppe prima che Hyo potesse dargli forma, dialogando con gli altri due.
    L'uomo delle X si stava svegliando.

    Il "nonno" fu quello che fece domande allo strano tizio e da lui ebbe delle strane risposte su una missione per la fuga, qualcosa per cui cercava qualcuno di adatto, ma a quelle risposte lo stesso anziano ebbe da ridire, suggerendo che se il duo era stato visto a portare l'uomo delle X fin lì, le guardie sarebbero potute arrivare a breve. Una notizia poco piacevole: per ciò che Hyo sapeva delle guardie, era meglio starci lontano.
    La Mummia, però, parve non avere quella stessa preoccupazione, preso com'era da un'urgenza ben maggiore: quella di scoprire il modo per fuggire da lì!
    "Ragioniamo un attimo: la libertà è una storiella che raccontano qui dentro, non può esistere!", avrebbe esordito Hyo, prima che la voce dell'uomo delle X lo chiamasse.
    Il giovane Oga sarebbe rimasto qualche attimo in dubbio, poi si sarebbe avvicinato, la curiosità avrebbe vinto su quanto aveva appreso in tutti quei lunghi turni di lavoro lì dentro e di quella debolezza quello che diceva di provenire da tale "Konoha" avrebbe fatto uso, per afferrarlo per un polso, iniziando ad aumentare la temperatura della sua stretta, sfruttando la naturale reazione di spasmo della mano stessa per piazzargli fra le dita quella collana che portava al collo.
    Hyo doveva portare a termine la sua missione, doveva scendere giù.

    "Giù? La libertà si trova sottoterra?"



    Quella la domanda spontanea di Hyo al suo interlocutore, mentre cercava di liberarsi da quella presa ora non più tanto bruciante, "Solo il dottore può farlo... solo lui può aiutarvi ad aprire la collana.", avrebbe replicato l'uomo delle X, "La collana contiene la chiave per la libertà!", ripeté, prima di avvicinare il volto a Hyo, "Ma attento: la libertà brucia, brucia troppo, non tutti possono sopportarla! Io ormai non resisto più!", urlò, prima di piegarsi indietro in un urlo.
    "Visto?", incalzò il giovane Oga, ancora un pò perplesso, verso gli altri due presenti, "La libertà non porta a niente di buono...", suggerì infine, cercando ormai di liberarsi il polso dall'altro tizio.

    La sua vita stava per prendere una prospettiva inattesa ed ancora non se ne rendeva pienamente conto.
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    4,963
    Reputation
    +728

    Status
    Offline

    Free GDR
    ..L’uomo che Viene dal 5° Livello..
    4° Post Attivo



    Tutto stava succedendo troppo in fretta. I tre prigionieri del livello quattro si erano ritrovati a parlare con un fuggitivo capace di passare attraverso la roccia fusa che ora li pregava di portare a termine la missione che aveva cominciato. Kuro osservava suo nonno preoccupato, era palese che il vecchio stesse pensando a cosa fare, la sua saggezza e esperienza nella vita era almeno un migliaio di volte al di sopra dei due ragazzini. Se voleva sopravvivere ed ottenere la libertà che tanto desiderava doveva assolutamente seguire le sue scelte.


    -Che cosa facciamo nonno?!..- la voce di Kuro era calma e tranquilla, non serviva a niente agitarsi -Dobbiamo come prima cosa prepararci ad andarcene da qui.. di sicuro le guardie stanno già arrivando.. ormai è questione di pochi minuti..- il vecchio aveva lanciato un’occhiata ai due ragazzi, i suoi occhi ed il suo sguardo preoccupato la dicevano lunga -..Kuro.. prepara rapidamente il necessario per andarcene.. acqua e provviste e qualche coperta per accamparci.. fai in fretta..- il bendato annuì prima di mettersi al lavoro mentre il vecchio ed Hyo restavano li in compagnia dell’uomo del quinto livello.


    Dopo l’urlo e lo spasmo di dolore l’uomo riprese coscienza di se stringendo con ardore il braccio del ragazzo al quale aveva dato la collana, i suoi occhi bruciavano mentre cercava in Hyo un po’ di speranza. L’uomo sembrava quasi volesse staccargli il braccio mentre questo prendeva a fumare -..promettimelo ragazzo.. TU DEVI PROMETTERE!!!..- Hyo avrebbe sentito il braccio andargli a fuoco e solo dopo essersi divincolato avrebbe visto al brutta ustione che il tizio gli aveva lasciato. Il vecchio era confuso e non sapeva che fare, bastò l’entrata di Kuro nella tenda a mettere tutti in allarme -Nonno.. stanno arrivando!.. le guardie stanno arrivando!!!..-


    Fuori un plotone composto da quattro guardie armate si stava avvicinando con passo militare. I loro sguardi non degnavano nessun interesse ai poveracci che ai lati della strada si prostravano a terra. Con loro un personaggio familiare indicava la strada mentre una grossa catena legata al collo gli impediva di scappare -..s..sono.. sono sicuro che siano andati di qua!..- era l’uomo che tutti chiamavano Topo. Il poveraccio era scappato via a gambe levate e la prima cosa a cui aveva pensato di fare era stata di chiamare le guardie, forse con la speranza che il suo gesto gli avrebbe permesso di ottenere qualche ricompensa. Povero sciocco.


    I passi delle guardie si stavano avvicinando, il trio di prigionieri dovevano muoversi ed andarsene di li alla svelta. Fu in quel momento che l’uomo incandescente si tirò su dal giaciglio con un gesto e sforzo quanto mai eroico. Ora che lo vedevano nella sua interezza si sarebbero accorti di quanto quell’uomo fosse possente e dotato di un fisico fuori dall’ordinario. Fatto qualche passo barcollante verso l’uscita l’uomo avrebbe aiutato Hyo a rialzarsi allungando la sua mano, questa volta nessun strano calore proveniva dalla suo corpo -..alzati ragazzo..- accettato o meno l’aiuto dell’uomo questi avrebbe alzato la tenda per uscire voltandosi appena verso i tre -..penserò io a tenerli occupati.. voi scappate e trovate un modo per raggiungere il quinto livello.. li cercate l’uomo che si fa chiamare Zanna Spezzata.. vi aiuterà a sopravvivere in quell’inferno.. eheheh.. cought..- dalla bocca dell’uomo era uscito sangue, caldo e fiammeggiante sangue umano -.. ricordati ragazzo.. hai fatto una promessa!..- detto ciò sarebbe uscito dalla tenda per raggiungere quella che sarebbe stata la sua ultima battaglia.


    Il vecchio dopo un secondo di esitazione avrebbe richiamato i due, dovevano andarsene di li -..voi due.. seguitemi.. usciamo dal retro.. dobbiamo andarcene da qui!..- l’avventura di quello strano gruppetto era solo appena cominciata. Sembrava che la loro unica possibilità di sopravvivenza fosse raggiungere il livello cinque della prigione. Kuro era certo che la libertà si trovasse sopra le loro teste e non sotto, eppure quell’uomo li aveva intimati di scendere.

     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,441
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    "Chi pensava che sarebbe andata così questo turno di lavoro..."



    Non fosse stato per quella stretta che gli stava ustionando il braccio, Hyo sarebbe stato tentato di girarsi e scusarsi con il "nonno" e la "Mummia" perché stava disturbando la loro chiacchierata.
    Peccato che, appunto, l'uomo delle X stesse stringendo con forza e, più di questo, con elevato calore, il suo polso, oltretutto, dopo avergli consegnato quella collana, aveva anche iniziato a reclamare che il giovane Oga promettesse: "Va bene! Va bene, vedrò di portare la collana al dottore, va bene!", replicò, quasi imprecando, mentre l'altro mollava la presa, lasciandolo cadere a sedere per terra.

    Il ritorno della Mummia, però, impedì a Hyo di potersi prendere il tempo per lamentarsi della caduta, o dell'ustione al polso: le guardie stavano arrivando, il ché implicava semplicemente, e drasticamente, dei guai!
    Ed il fatto che l'uomo delle X si fosse alzato in piedi non aiutava lo Oga ad essere ottimista sulla situazione, tanto che quando quello gli offrì la mano, il ragazzo cresciuto nella prigione di Jigoku lo guardò perplesso e rifiutò l'aiuto, alzandosi da se, mentre lo sentiva parlare di chi avrebbe potuti aiutarli al piano sottostante, tale Zanna Spezzata.
    Le ultime parole di Yoshi furono poi per Hyo, ricordandogli della promessa che aveva fatto, mentre lui si guardava il polso ustionato e la mano in cui ancora stringeva la collana, sentendolo urlare, lanciandosi contro le guardie.

    Il "nonno", intanto, indicò alla Mummia ed al giovane Oga un'uscita dal retro.
    Una volta fuori, però, Hyo si fermò un attimo: "Come possiamo scendere al livello cinque? Il corridoio fra i piani sarà controllato!" e mentre sottolineava una cosa forse ovvia, il ragazzo osservò le coperte dei due, ricordandosi dei suoi pochi possedimenti: "Devo prendere delle cose nella mia brandina. Ci vediamo vicino a dove abbiamo trovato l'uomo delle X, ok Kuro-mummia?", disse secco al ragazzo che lo aveva salvato e che ora, come lui, stava per subire un secco cambiamento nella sua vita, poi si allontanò, oltrepassando un paio di corridoii.
    Hyo pensava di dover camminare guardingo data la situazione, ma la presenza di quattro guardiani era più che sufficiente per catturare la curiosità di tutti gli abitanti di quel livello di Ishi No Jigoku, così da permettergli di muoversi tranquillamente in mezzo alla folla.
    Per qualche istante, il giovane Oga intravide anche l'uomo delle X: stava vomitando fiamme dalla bocca, bruciando viva la piccola spia che lo aveva fatto scoprire, malgrado il suo corpo fosse ormai trafitto da decine di frecce.
    Sentì persino una delle guardie parlare ad uno strano oggetto: "Sì, signore, Yoshi Kada, dell'Ottavo Livello, proveniente da Konoha, incarcerato qui da quando tentò un'azione di protesta contro l'elezione del precedente Hokage... non sappiamo come sia risalito fin qui, ma pare fosse già parecchio ferito prima di raggiungere il Quinto Livello."

    "Hokage", "Konoha", parole che per Hyo non avevano senso, ma che gli rimasero per un pò ella mente, mentre si dirigeva verso la sua brandina, nell'area meridionale di quel livello: un piccolo spazio, con giusto due coperte ed un sacco imbottito a fare da cuscino e proprio al sacco il ragazzo puntava.
    "Ehi, già di ritorno dal tuo turno di lavoro? O hai approfittato del casino per finire prima?", scherzò uno degli altri che vivevano in quell'area, ma lui non se ne curò, semplicemente raggiunse il suo luogo per dormire, prese il sacco e lo aprì, estraendone una lastra metallica: molti prigionieri utilizzavano quelle cose, lui ne aveva viste diverse, con forme fra le più strane: quattro piccole curve; due trapezi senza punta poggiati uno sull'altro; una specie di cerchio concentrico con un triangolo; una serie di quadrati sovrapposti; due rettangoli adiacenti; tutte strane forme geometriche.
    E poi c'era quello che aveva lui nella sacca, diverso da tutti gli altri, ricordo di Kura, che Igashi gli aveva dato prima di separarsi, dicendo che era lo stesso che sua madre e suo padre, chiunque fossero, avevano portato: lo guardò di sfuggita e se lo mise dentro una tasca del suo rudimentale pantalone, indossando poi la collana che ancora teneva in mano, quindi, per non dare troppo nell'occhio, risistemò il sacco e lasciò le coperte dov'erano, allontanandosi di nuovo.
    "Ehi, che cavolo fai, Hyo?", lamentò quello che già gli aveva parlato poco prima, ma lui non se ne curò, allontanandosi, dirigendosi dove la Mummia ed il vecchio lo aspettavano.

    "Chi pensava che sarebbe andata così questo turno di lavoro..."

     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Y Danone
    Posts
    4,963
    Reputation
    +728

    Status
    Offline

    Free GDR
    ..L’uomo che Viene dal 5° Livello..
    5° Post Attivo



    Scappare. Sembrava fosse quella l’unica opzione che restasse al gruppo del livello quattro. Mentre l’uomo incandescente teneva a bada i loro aguzzini loro si sarebbero dileguati dalla zona cercando il modo di scendere al quinto livello. Kuro aveva un’idea semplice ma efficace -Usiamo il passaggio che ha creato quel tizio!.. se torniamo dove lo abbiamo trovato.. nella zona orientale.. sono sicuro che da li possiamo passare!..- un’idea semplice ed efficace.


    Hyo doveva recuperare qualcosa prima di raggiungerli. Kuro annuì aggiungendo -Mi chiamo Kuro e basta!!!.. K..U..R..O!!!- era la prima volta che qualcuno lo chiamava per nome e quello ci aveva messo Mummia subito dopo. Qualsiasi cosa stesse combinando Yoshi, l’uomo di Konoha, stava funzionando. Il caos aveva preso il sopravvendo mentre urla e schiamazzi sembravano dargli ragione nella lotta, ma per quanto ancora? Kuro non era certo esperto quanto suo nonno, ma ne sapeva abbastanza per rendersi conto che quell’uomo era più morto che vivo. Oltre al suo fidato piccone e al necessario per accamparsi fuori di casa, Kuro aveva portato con se il kit medico che suo nonno gli aveva preparato e un coltello che il ragazzo aveva barattato molti turni prima con uno strano prigioniero. Un coltello per un sasso giallo, Kuro ne aveva trovati un sacco di quei sassi e sinceramente non sapeva che farsene.


    Il ragazzo ed il vecchio si muovevano con disinvoltura tra le strade del livello quattro -..andiamo di qua!.. non manca molto..- Kuro ancora non ci credeva, aveva passato tutta la sua vita dentro a quel postaccio ed ora se ne stava andando. Uno strano senso di malinconia misto a eccitazione era nato dentro la sua testa. Finalmente avrebbe visto qualcosa di diverso, posti nuovi, gente nuova, tutti però stavano sotto i suoi piedi e non sopra la sua testa come aveva sempre creduto. Finalmente il gruppetto era arrivato dove Yoshi era emerso, la zona era libera e nessuno si era accorto del foro che l’uomo aveva lasciato.


    Il vecchio si avvicinò notando che effettivamente da li potevano passare uno alla volta -..quindi è da qui che quel tizio è uscito!..- la Mummia annuì mentre il rumore dei passi di qualcuno sembravano avvicinarsi. Finalmente anche Hyo era giunto al punto di incontro, il viaggio poteva finalmente cominciare. Kuro si avvicinò al ragazzo squadrandolo dalla cima ai piedi, non si era portato via poi molta roba -..ehi sei sicuro che questa roba di bast.. AAARGH!!!..- un fulmine a ciel sereno.


    Al’improvviso una freccia scoccata qualche metro più in la si schiantò nella spalla destra di Kuro gettandolo a terra. Una delle guardie si era sganciata dal gruppo raggiungendo il luogo dove il Topo gli aveva detto di aver visto per la prima volta l’uomo incandescente. Le guardie di Ishi No Jigoku non erano persone normali. Allenate ed istruite ed essere l’elite, erano capaci di imprese e attacchi micidiali, la terribile reputazione di quella tremenda prigione era in buona parte dovuta anche alle capacità sorprendenti degli uomini che la sorvegliavano. Con passo lento la guardia in armatura si stava avvicinando incoccando una seconda freccia che ora mirava a Hyo -..fermi dove siete.. vermi- tetre parole rivolte ad essere inferiori.


    Kuro era inerme a terra che si teneva la spalla mentre suo nonno si era avvicinato per aiutarlo. Sembrava che spettasse ad Hyo trovare una soluzione a quella brutta storia. Il suo nuovo amico non sarebbe certo morto per così poco, poteva concentrarsi senza problemi sul suo unico ostacolo [Guardia Ishi no Jigoku / Energia: Blu].

     
    .
  12.     Like  
     
    .
    Avatar

    Falce dei Kaguya


    Group
    Y Danone
    Posts
    21,441
    Reputation
    +602

    Status
    Offline

    "Andiamo fino in fondo!"



    "Ok, Kuro e basta. Ci vediamo tra un pò nel settore orientale, ok?", furono le parole rivolte alla Mummia, prima di allontanarsi per andare a prendere l'unico ricordo veramente degno di quel nome della sua vita.

    Hyo raggiunse i due con cui era intenzionato a lasciare il quarto livello senza nemmeno troppi problemi, subito dopo quella piccola digressione, arrivando nel settore orientale, dove loro stavano parlando.
    Stava per rispondere a Kuro che poteva tranquillamente dormire per terra, quando qualcosa si conficcò nella spalla piena di fasciature del ragazzo, qualcosa che si poteva catalogare solo come una delle tipiche armi delle guardie: le frecce che sparavano contro i loro bersagli... ed infatti, voltandosi, avrebbe visto una guardia, sola, che si avvicinava a loro, ricaricando la propria balestra, mentre parlava.
    Hyo approfittò di quel gesto per lanciargli il piccone, che ancora portava con se, dritto sulla sua arma.
    La speranza del giovane Oga era di riuscire a prendere in controtempo l'altro, sorprendendolo, mentre lo caricava con una violenta spallata all'addome.
    L'idea era di sbilanciarlo, prima di sollevare una violenta testata verso il mento del guardiano: aveva un'armatura, probabilmente la carica aveva fatto più male a Hyo che alla guardia, ma il mento era scoperto e colpirlo con la testa poteva anche far rischiare il tizio di mordersi la lingua.

    Per tutta la sua esistenza aveva vissuto seguendo poche e semplici regole: fai il tuo dovere durante il tuo turno di lavoro, difenditi, non dare mai le spalle a nessuno, fra le altre, ma, soprattutto, non affrontare mai le guardie, non cercare mai guai contro di loro!
    Ora, dopo diversi turni di lavoro in cui aveva rispettato quelle poche regole, stava buttando tutto all'aria e quella verità lo colpì tanto quanto l'impatto, eventuale, della sua testa con il mento della guardia.
    Se tutto ciò fosse andato a buon fine, Hyo avrebbe raccolto una delle frecce della guardia, sperando nella sua confusione, per poi ficcargli anche quella dritta nel mento, possibilmente fino al cervello.

    "Andiamo fino in fondo!"



    Questo avrebbe urlato, girando e rigirando la freccia conficcata nella testa, sperava, della guardia, cercando la certezza che quella fosse bella che morta!
     
    .
11 replies since 6/12/2012, 21:58   152 views
  Share  
.