La Principessa e il Traditore

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  1. -Max
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    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

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    La Principessa e il Traditore
    Gocce di pioggia che lavano le lacrime



    IV




    Some nights, I stay up cashing in my bad luck
    Some nights, I call it a draw
    Some nights, I wish that my lips could build a castle
    Some nights, I wish they'd just fall off



    Non è colpa mia.
    Non è colpa mia.
    Non è colpa mia.
    Non è colpa mia.
    Non è colpa mia
    Quante volte avevo ripetuto quelle parole senza crederci davvero. Davanti a uno specchio per convincere alla mia immagine riflessa che è vero? Quante volte avevo ripetuto quelle parole dinanzi ad una tomba, sperando che quella foto che andava lentamente sbiadendo potesse animarsi e dirmi che sì, non era colpa mia?
    Eppure mai una volta avevo avuto una risposta, né dal mio riflesso né da quella tomba. Ero rimasto solo con il mio senso di colpa che avevo imparato a gestire. A sconfiggere.
    Non è colpa mia.
    La più grande balla che avessi potuto raccontare a me stesso. Perché era colpa mia e la cosa non sarebbe cambiata mai. Yui era morta perché aveva deciso di stare con me, perché io non ero stato abbastanza forte per salvarla. Eppure vivevo.
    Perché lei non poteva vivere? Perché quella giovane ragazza della quale non sapevo nemmeno il nome mi aveva abbracciato dicendomi parole delle quali avevo trovato il significato tempo fa?
    Ero triste. Ero a pezzi. Avevo appena pregato dinanzi alla tomba dei miei genitori, avevo rievocato la storia di Yui e sentito nuovamente quel dolore che avevo imparato a seppellire sotto la gioia regalatami da Ayame, dalle mie bambine, da tutto ciò che avevo conquistato dopo di lei.
    Solamente Kaku mi rimaneva di quella vita. Il demone che aspettò di vedere la mia ragazza morta prima di concedermi il potere che mi avrebbe permesso di salvarla. Non potevo dimenticare il demone però. Era parte di me e quel suo atto così ignobile sarebbe rimasto per sempre legato al mio corpo e alla sua anima. La sua forza e quindi anche la mia mi ricordavano sempre quanto mi era costato ottenerla.
    Rimasi immobile tra le braccia di quella perfetta sconosciuta senza sapere cosa fare, con la mente in tumulto. Mi sembrava di essere tornato indietro di anni, a quando ero tornato a Kiri distrutto, strisciando quasi come un verme senza più volontà di reagire.
    Perché non muovevo le braccia?
    Cosa mi impediva di alzarle e fare ciò che sapevo di dover fare? Non ero io l'uomo che aveva bisogno di sentire parole rincuoranti. Avevo già superato la prova che il destino crudele aveva deciso di mettermi davanti. Era lei ad avere bisogno dell'aiuto che in maniera quasi incomprensibile lei stava donando a me.
    Chiusi gli occhi abbassando il capo. La sconosciuta era più bassa di me, così quando chinai il capo mi ritrovai a fissare una massa bagnata di capelli castani adesi alla sua testa, appesantiti e scuriti dalla pioggia. Deglutii a fatica tutta quella tristezza e con uno sforzo immane iniziare a sorridere.


    But I still wake up, I still see your ghost
    Oh Lord, I'm still not sure what I stand for oh
    What do I stand for? What do I stand for?




    Alzai le braccia verso quella creatura indifesa e piano posai le mani sulla sua schiena per un abbraccio gentile. Fui rispettoso quanto deve esserlo uno sconosciuto, ma quanto potevano essere sconosciute due persone così vicine nella loro storia? Lei mi aveva abbracciato, io stavo facendo lo stesso.
    Mi ero resto conto che mi sembrava di conoscere quella persona da ben più di cinque minuti.
    Io non sono solo dissi allora a bassa voce, mentre piano la pioggia che cadeva furiosa dal cielo cercava quasi di coprire le mie parole Adesso ho trovato la forza di vivere. Adesso sono sposato e ho una famiglia.
    Quindi, gentilmente, sciolsi quell'abbraccio ma puntai decisi i miei occhi verso quelli smeraldini di lei. Bagnati.
    Potevo riflettermici in quegli occhi verdi. Se avessi saputo di più sulla storia di chi avevo di fronte avrei potuto dire che il verde è il colore degli occhi dei bastardi.

    And that's alright; I found a martyr in my bed tonight
    She stops my bones from wondering just who I am, who I am, who I am



    E tu ami qualcuno? non intendevo saperlo, non erano questioni che mi riguardavano. La sua storia era solamente sua e stava a lei decidere di dirmi di più. Così, dopo quella domanda che non richiedeva risposta continuai a parlare. Se c'è qualcuno di speciale per te, tienilo stretto. La gente speciale tende a scivolare troppo facilmente dalle nostre dita feci un sospiro, alzando lo sguardo verso il cielo plumbeo che insisteva nel gettare acqua addosso al mio viso. Ovviamente fui costretto a riabbassare lo sguardo verso lei.
    Le gocce di pioggia erano la maschera migliore che potessi chiedere in quel momento.
    Lavavano via le lacrime senza sosta, nascondendole in torrenti di acqua gelida che scorrevano sul mio viso. Resistetti all'impulso di strofinare gli occhi. Li chiusi.
    E smisi di piangere.
    Hai portato fiori sulle tombe delle tue vittime. Soffri per loro. Soffri per non essere stata capace di salvarli. Così guardai ancora una volta la distesa di tombe bianche di persone troppo piccole per averne una Anche tu hai un cuore gentile. E se per te la libertà è lontana, ricorda solo questo tornai allora a guardarla negli occhi La troverai.
    E non c'era niente di più meravigliosamente vero.
    Perché avrebbe passato notti insonni a rimuginare su quanto aveva fatto. Avrebbe pianto lacrime amare. Avrebbe portato decine e decine di fiori a quel cimitero.
    Ma un giorno, chissà quando, avrebbe messo un piede fuori dal cancello di quel luogo di morte e rimorsi, avrebbe guardato il cielo e si sarebbe resa conto che la sua vita era ricominciata. Ancora una volta.
    Chi sei?
    Non sapevo se essere divertito o meno. Sicuramente non avrei riso. Ma aveva un non so ché di ironico il trovarsi a parlare a una ragazza sconosciuta della propria vita travagliata, degli amori sanguinosamente perduti, dei sensi di colpa passati per poi scambiarsi un abbraccio senza nemmeno sapere il suo nome.
    Non ero certo di poterle dire il mio, ma ero di certo di voler sapere il suo.

    Solo perchè esisto
    sono qui,
    tra la neve che cade.

    Issa

     
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8 replies since 18/10/2012, 16:51   161 views
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