[Gioco] Spore, Parte II

Grado B

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,496
    Reputation
    +225

    Status
    Offline
    Raizen

    La "mummia" come l'aveva chiamata Raizen rispose alla sua domanda con una voce contenente un'immensa disperazione.

    Siamo sempre sorvegliati. Sono ovunque. Anche dentro la tua testa. Non c'è scampo.

    Piano piano, nel tempo, le forze sarebbero tornate al ninja di Konoha che, se avesse voluto, si sarebbe potuto ergere a sedere o a stare addirittura in piedi.

    La cella era totalmente buia, tranne per una fiebile luce che proveniva da una lampadina sul soffitto. Avrebbe potuto vedere come la cella, di 5 metri per 5, fosse circondata da un resistente muro di pietra per tre lati (più soffitto e pavimento) mentre il quarto era composto da pesanti sbarre di ferro. Se avesse provato a forzare la porta o i muri si sarebbe potuto accorgere come la sua forza era largamente ridotta e insufficiente e come l'uso del chakra fosse estremamente penalizzato, fino a risultare inutile. Le mani inoltre gli tremavano a tal punto che non poteva nemmeno pensare di poter comporre dei sigilli.

    Se avesse deciso di utilizzare capacità che potenziavano la vista notturna avrebbe potuto vedere oltre le sbarre e notare come, oltre al corridoio di fronte alla sua cella, vi fossero allineate su un muro altre celle. Ne poteva vedere ben 5 (ma poteva intuire che ce ne fossero ben altre dato che il muro sembrava curvo).

    Non poteva sfruttare la forza per uscire da quella cella, ma forse poteva usare l'astuzia e le conoscenze del suo compagno di sventure...

    [Vedi tu come sfruttare la situazione, idealmente puoi anche uscire dalla cella se te la giochi bene, ovviamente lascia tutto in ipotetica.]

    Atasuke

    La scelta di Atasuke si rivelò abbastanza corretta, per quel che poteva saperne. Fece molta strada sulla cima degli alberi e poteva vedere, di tanto in tanto, sbucare la gigantesca torre tra gli alti e diversissimi alberi. Ad un certo punto tuttavia iniziò a sentire dei rumori... che fossero degli abomini?

    Se Atasuke avesse deciso di fermarsi ad ascoltare e avesse delle percezioni uditive potenziate avrebbe potuto sentire come i due abomini comunicavano tra loro e avrebbe potuto dedurre che stavano cercando proprio lui!

    In ogni caso avrebbe potuto decidere di restare occultato, cercando di non farsi scoprire, oppure di uscire allo scoperto o di tendere un agguato ai due abomini.

    [Nota: considera di avere una fase offensiva di combattimento per organizzarti, indipendentemente da cosa decidi di fare, poi interverrò io nel mio prossimo post]
     
    .
  2.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,973
    Reputation
    +681

    Status
    Offline

    La prigione e la piccola falla






    La mummia rispose nella maniera più triste, col tono peggiore che Raizen avesse mai sentito: quello della disperazione. Nonostante il Colosso fosse felice di essere ancora vivo qualcosa venne incrinato nel sentire quelle parole così disperate, pregò che la depressione avesse preso la meglio su quel individuo facendolo farneticare.

    Ei, ei! Tranquillo!

    Disse con tono calmo, quasi a compatirlo.

    Ora siamo in due almeno, no?

    “Bella merda” si sarebbe detto tra se e se in un’altra situazione, consolare il prossimo non era di certo la sua dote innata più sviluppata, anzi, dovendola paragonare a qualcosa di ugualmente sviluppato ed evoluto sarebbe stato lecito citare del caviale di storione immerso nel brodo primordiale.
    Pregò anche per questo.


    Immagino tu sia qui dentro da parecchio tempo

    Cercò di avviare un qualsiasi tipo di discorso, dovevano riuscire a mettersi sullo stesso livello per condividere qualcosa, e se la mummia era li da più tempo sicuramente qualcosa in più la sapeva, per cui doveva riuscire a fargli condividere qualcosa.

    Ma non preoccuparti, ora ci sono io, in qualche modo riuscir…!

    Sei qui da tre giorni ed è più il tempo che hai passato fuori che dentro.
    Sei entrato rotto, sei tornato rabberciato e da li in poi ti hanno bendato, spero tu stia bene.
    Ma di noi sei sicuramente l’ultimo, sono anni che ci raccolgono, veniamo allevati qui… spesso sento le loro voci.


    Venne interrotto dalla voce lapidaria della mummia. Ora erano sullo stesso livello.

    …Tutte le loro voci…

    Ora era ben più in basso.

    Saremmo… non lo so quanti, ma spero fosse un sogno

    Ah… un sogno cosa?

    Ruppe nuovamente il silenzio che si era formato da quando la mummia si era presa la testa tra le mani, questa volta con un tono molto più vicino a quello della mummia di quanto non volesse.

    Il corridoio continuava, come una spirale che saliva verso l’alto, lunghissima, forse siamo nel mezzo, forse nel fondo, ma c’erano molte altre gabbie… ma ero sedato, era un sogno… non è così?!? NON E’ COSI’ ?!?

    A quel punto non sapeva da dove iniziare, sperava solo che tra le parole di quell’uomo ci fosse la realtà che faceva comodo a lui, in primis che la sorveglianza fosse meno stretta.

    Come ti chiami?

    Fu l’unica cosa che gli uscì di bocca, dopotutto erano compagni da quel momento, presentarsi era il minimo.

    Mitsuo.

    Fu l’unica cosa che rispose il mucchio di bende.

    Prima che questa spazzatura che ci ha imprigionato mi rapisse, Mitsuo, sarei evaso da qui in poco tempo.
    Ma purtroppo al momento mi reggo a stento in piedi, e ciò che mi rendeva ancor più forte mi è al momento inutilizzabile.
    Per farla breve, prima ero forte, ora no.
    Mi è rimasta solo una cosa.


    E con le dita tamburellò sulle tempie.

    Ho quest’unico vantaggio, ma non posso sfruttarlo, io non conosco, ma tu si.
    Io posso pensare, ma tu devi ricordare.


    Il giovane, o il vecchio, ammutolì mentre annuiva con la testa, ma lo faceva quasi per istinto, segnalava d’aver compreso, e il suo viso diceva che da ricordare c’era ben poco.

    Non mi hai detto come ti chiami, ragazzone.

    Forse era più vecchio di lui.

    Raizen, mi chiamo Raizen.

    L’uomo annuì e sospirò, il Colosso intanto provava a vedere cosa di funzionante aveva nel corpo, la risposta parve essere soddisfacente, inoltre pochi punti tiravano, voleva dire che c’erano poche cicatrici.

    Sono brave queste bestie, ci conoscono, e studiandoci apprendono sempre di più, e credimi, ne sanno a sufficienza da rimetterti apposto quella gomma da masticare che avevi al posto della faccia, sono esperti.
    Onestamente non so da quanto sono qui, non credo da tanto, dormo quando ne ho necessità e mi nutro quando ho fame con una disgustosa poltiglia che mi passano tra le sbarre.
    Questa è la cella, cinque pareti e la sesta sono sbarre il corridoio non so come sia fatto, non riesco a contare neanche le celle, le luci si accendono a intermittenza, non so quale sia il ciclo totale ma per disorientarci accendono una cella per volta e la luce basta a stento per una.
    Quando qui si spegnerà la luce se ne accenderà un’altra e così via, non so quanto duri l’intero ciclo.
    So solo che rimane accesa per tre ore.
    È l’unico dato certo che ho, per misurare il tempo non posso che basarmi sui battiti del cuore.
    Ed è troppo lungo pensare di contare le altre celle, non riuscirei a stare sveglio dopo la seconda.
    Il sonno è l’unica cosa che mi protegge dalla pazzia.


    Poche informazioni per il Colosso, e scarse deduzioni avrebbe dovuto aspettare.
    Tuttavia in quell’ambiente mancava qualcosa, una cosa comune a delle prigioni simili, in cui gli uomini sono ammassati: la lordura.
    Le celle non erano immacolate, ma non puzzavano, e di fatto neanche lui o Mitsuo puzzavano.


    Mitsuo, come mai non sento puzzo?

    Chiese quasi illuminato.

    Pft… hanno paura che crepiamo, una volta ho visto passare un tipo febbricitante, al tempo il puzzo c’era eccome, ma al suo fianco gli abomini non ne parevano molto felici, pareva bestemmiassero riguardo un infezione.

    Il Colosso annuì.

    Capisco, dopotutto se ci usano come cavie lordarci negli escrementi è un rischio troppo grande, quel poveraccio deve essersi beccato una setticemia.

    Mitsuo non reagì, insensibile alla deduzione del Colosso.

    Non pensarci, nessuno viene a pulire, che io sappia almeno.
    Quando la cella è sporca la porta si apre idem quella accanto, o cambi cella o resti nella merda.
    Non so quando puliscano la cella, probabilmente quando i precedenti occupanti dormono.


    Grave era lo sguardo di Raizen in quel momento, la prima possibilità di fuga era già sfumata.

    Quindi monitorano la nostra vita biologica, ci danno luce e pasti secondo i loro orari.
    Hanno eliminato ogni imprevisto.
    Se vi hanno tenuto qui a lungo è probabile che abbiano fatto di tutto per controllare i vostri ritmi.


    Mitsuo sorrise, malinconicamente.

    Solo quello?

    Disse mentre scioglieva le bende delle mani per mostrarle insieme ai polsi. Potevano contarsi pochi anni in quelle mani, ma molte sofferenze, non era certamente giovane come Raizen, ma era magro come uno stecco.

    Da quando sono qui sono diminuito di 10 chili.

    Ammise sconfortato.

    Non che prima fossi un titano come te, ma non ero sicuramente il ritratto di una scopa.

    Ben poco sapeva di cosa avesse potuto ridurre così quel uomo, ma sicuramente non era malato, a quanto pareva gli abomini non volevano malattie, quindi da cosa poteva dipendere?

    Hai mai tolto le bende?

    Chiese distrattamente, sperando poco nella risposta.

    No, non occorre le cambiano ad ogni uscita, probabilmente dopo l’operazione, non le ho mai viste sporche e toglierle probabilmente significherebbe un infezione… anche se è un incubo… non ho il coraggio…

    Raizen affilò lo sguardo, come se fosse in cerca di afferrare un pensiero.

    Mostrami la pancia.

    Mitsuo eseguì l’ordine e rimosse le bende, timidamente, paurosamente, forse lui stesso temeva ciò che le bende nascondevano.
    Ben presto fu in grado di mostrare il ventre al Colosso e insieme ad esso una serie di cicatrici, piccoli fori.


    Mpf!
    Ti hanno privato di un pezzo di intestino, credo.
    In questo modo riescono a controllare la durata della digestione, c’è un effetto collaterale certo, ma è sicuro che non muori, e sette metri di gioco sono sufficienti a gestirsi un intera prigione.


    Controllavano ogni singolo orario dei prigionieri, forse sapevano nel dettaglio anche quanti respiri facevano al secondo.

    Controllano tutto, e tutti sono nel tuo stato, depressi e abbattuti… lasciarmi addormentato per questo lungo periodo sarà a loro svantaggio, probabilmente da sveglio anche io sarei nelle vostre condizioni.
    L’unico modo che abbiamo di fuggire è vedere come agiscono se li scombussoliamo un po’.


    Non avevano alcun modo di fuggire, nessuno strumento, nessuna routine da spezzare, nessun arnese per scassinare la porta della cella: niente di niente.
    Solo una cosa gli abomini non avevano considerato: il gioco d’azzardo e la passione che il Colosso aveva per le scommesse impossibili.
    Dovevano assolutamente giocare. Gli abomini avevano un unico debole se così si poteva chiamare: la delicatezza del corpo umano e l’interesse scientifico che nutrivano per esso. Se riuscivano a pulire gli escrementi umani nonostante il disprezzo che nutrivano per loro non c’era da mettere in dubbio il valore che avevano per loro. Ovviamente il ragionamento valeva per i prigionieri, non per coloro che venivano scartati o uccisi.


    Mitsuo, quando sei riuscito a vedere le altre celle? E da allora ti è capitato altre volte?
    Vieni qui, bisbigliami all’orecchio la risposta


    Il prigioniero parve lievemente stupito della domanda, quanto dell’ultima richiesta.

    In termini di tempo non saprei dirti quando, ma è iniziato più o meno quattro uscite fa, da allora tendo ad addormentarmi dopo e a svegliarmi prima.

    Non che il Colosso fosse un chirurgo o un medico, ma la sua cultura non era poi così breve come ci si potrebbe aspettare dal suo rozzo aspetto.
    Rispose a Mitsuo sussurrando a sua volta e cercando di coprire il sussurro sfregando i piedi.


    Se ci ascoltano lo faranno con più difficoltà ora, se leggono nel cervello mio il movimento delle gambe darà più di un segnale elettrico, almeno credo che la cosa possa disorientarli, se sono più precisi di così siamo destinati a restare qui per sempre.
    Ma venendo al sodo, tu sei la nostra unica possibilità: sei qui da tanto, vuol dire che gli servi e contemporaneamente hai sviluppato grazie alla permanenza una resistenza all’anestetico, probabilmente ancora non conoscono il problema perché sei tra i più vecchi ad essere qui, dobbiamo sfruttare la loro ignoranza, ma tu dovrai rischiare un po’.


    Il Colosso si fermò per qualche secondo fissandolo dritto negli occhi, probabilmente quelli di Raizen erano i primi occhi umani che vedeva da un pezzo a questa parte e brillavano di una speranza e una voglia di combattere sufficiente ad incendiare persino l’anima umida e unta di Mitsuo.
    Abbassò gli occhi lentamente verso le bende per poi prenderle e strapparne un pezzo.
    Appallottolato corrispondeva all’incirca ad una noce, più o meno cinquanta centimetri di benda.


    Devi mangiarla.
    Questa diventerà un’ occlusione intestinale, prima diarrea poi sarà un po’ peggio, ma gli abomini ti salveranno.
    Intanto mostrami dove ti somministrano l’anestesia, metteremo li qualche strato di benda in più cercando di deviare l’ago in modo da non farti addormentare troppo presto, in caso di anestesia per via aerea prendi un grosso respiro prima e mentre trattieni il fiato simula la respirazione e poi il sonno.
    Mentre ti trasportano osserva, e arrivato a destinazione riprendi a muoverti in modo che ti somministrino nuovamente l’anestesia, al tuo ritorno sarò qui, in attesa delle tue informazioni, mentre io osserverò da qui cosa accade alla luce delle stanze e del corridoio, ma sopprattutto agli altri prigionieri.


    Se Mitsuo avesse accettato Raizen si sarebbe portato avanti con le bende mentre il suo compagno si preparava al delizioso spuntino.
    Era il suo unico piano, e puntava sulla professionalità e sulla curiosità scientifica degli abomini, aveva paura, paura di non salvarsi.




    /OT ho dato tre giorni di prigionia comatosa mettendo una data a piacere e non sapendo le tempistiche della quest, se devono essere di più o meno leggi quel lasso di tempo come più si confà alla tua idea e comunicamelo in modo che anche io lo sappia OT/
     
    .
  3. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Night Shadow~


    La marcia avanzava relativamente tranquilla nella notte mentre la tetra foresta dell'isola proiettava le sue nere ombre. Il cielo diveniva a poco a poco stellato ed a dirla tutta, molti avrebbero definito quel panorama quasi paradisiaco, se solo al posto della corazza avessero indossato abiti firmati, al posto delle armi stessero impugnando un drink e si trovassero sulla terrazza dell'hotel 5 stelle anzichè sul ramo di un albero.
    Tuttavia, lo spettacolo non poteva durare a lungo ed alla fine Atasuke venne messo in allerta da un rumore sospetto, o meglio, un susseguirsi di rumori sospetti. Per sicurezza Atasuke proseguì un poco, in modo da verificare se in effetti era stato solo un rumore casuale o se persisteva, segnalando un effettivo pericolo. Per sua sfortuna, persistette.

    °Possibile che qualcosa o qualcuno sia sulle mie tracce? Meglio verificare ed eliminare ogni forma di possibile trappola...°


    Decise quindi di fermarsi, sostando ancora una volta in alto, su di un ramo e stando bene attento a celarsi nelle ombre della chioma. In fondo non voleva rischiare di farsi beccare come un pivello grazie alla fioca luce della bianca luna.
    Tese le orecchie e rimase in ascolto, cercando di captare eventuali suoni o voci. Ad un tratto poi due voci giunsero alle sue orecchie.
    [Abilità]
    Stette a sentire attentamente, notando che i due stavano parlando di lui. Era chiaro che gli stavano dando la caccia. Impossibile sapere se lo cercassero per eliminarlo o per dialogare, ma data l'esperienza passata con quelle creature, era quasi certo che non avessero buone intenzioni nei suoi confronti.

    °Quindi mi stanno cercando... Spero solo che non siano riusciti a trovare le mie tracce e che mi stiano incrociando solo per caso... Ad ogni modo sarebbe stupido sperare semplicemente che non mi vedano... Se li elimino potrebbero tracciarmi, ma non credo si siano sviluppati fino a tale punto... In fondo l'ultima volta mi hanno beccato per una disattenzione mentre pensavo che non mi potessero vedere...°


    Si fece un paio di rapidi calcoli e giunse alla conclusione che era meglio aspettare i suoi due (o più) inseguitori facendoli finire in trappola e magari provare ad ottenere qualche informazione dagli stessi, sempre che questi fossero a conoscenza di informazioni utili.
    Si spostò quindi di alcuni metri verso la torre, lasciando sul terreno una chiara pista da seguire, in modo che gli inseguitori arrivassero possibilmente dalla direzione voluta.
    Trovato poi il luogo adatto per l'imboscata iniziò a piazzare l'imboscata.

    °Ok, calcolando la posizione della luna e la relativa illuminazione, qui dovrebbe essere perfetto... Loro arriveranno da quella direzione, quindi saranno già ben oltre la mia posizione, quindi dovrei anche riuscire a prenderli alle spalle. Potrei piazzare anche qualche allarme, ma alla fine sarebbe solo una perdita di tempo. Se mi troveranno cadranno nella trappola, altrimenti sarà inutile accamparsi qui sperperando le ore notturne°


    Il campo che aveva scelto era una piccola radura nella foresta di circa una decina di metri di diametro. Il quello spazio aveva il vantaggio di non rischiare una contromossa da parte di qualche avversario non visto e di contro a sua volta non poteva essere visto dalla cima dell'albero su cui sostava, celato dalle ombre e dal lieve inquinamento luminoso generato dalla luce lunare.
    Tutto era pronto, ad eccezione dell'esca. Compose quindi il la serie di seal e creò una sua perfetta copia, pronta a stazionare al centro della radura, continuando a fare in modo che questa si guardasse intorno come persa.
    [Slot Tecnica]
    La trappola era pronta a scattare, mancavano solo le sue due prede...

    OT-Ok, la trappola è imbastita, tuttavia scatta/scatterà adattandosi anche agli avversari che mi piazzi davanti XD-/OT

    atasuke

    Chakra: 34,25 Bassi
    Vitalità: 17 Leggere
    En.Vitale: 33 Leggere


    Metri Slot free: 7+(1)

    Forza: 500
    Velocità: 500
    Riflessi: 575
    Resistenza: 500

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Senjutsu: 500
    Concentrazione: 500

    Tempistica e Altri Consumi


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi

    1° Slot Difesa: Difesa
    2° Slot Difesa: Difesa
    3° Slot Difesa: Difesa

    1° Slot Azione: 1° Spostamento (percezione suoni -> Stazionamento)
    2° Slot Azione: 2° Spostamento (Stazionamento -> Posizionamento radura)
    3° Slot Azione: Movimento del clone dall'albero alla radura e movimenti vari dello stesso

    Slot Tecnica Base: Tecnica della Moltiplicazione del Corpo
    Slot Tecnica Avanzata: Tecnica

    Azioni Free: nn
    Riepilogo impasti: 1/4 B Creazione del clone

    Appunti


    Protezioni indossate: Guanti Rinforzati (mani), Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 4/4 Kunai
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 2/2 Cartabomba Distruttiva I, 1/1 Fumogeno (Tatuaggio palmo mano destra)
    Varie: 2/2 10m Filo Nylon
    Varie: 2/2 10m Filo nylon Rinforzato
    Kit: 1/1 Kit primo soccorso, 1/1 Kit Meccanismi per trappole

    Conoscenze Utilizzate



    Tecnica della Moltiplicazione del Corpo - Bunshin no Jutsu
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Tigre, Cinghiale, Bue, Cane
    L'utilizzatore può creare dei cloni di se composti unicamente di chakra; saranno identici all'utilizzatore nel momento in cui eseguita. Le copie non possono produrre suoni, lasciare impronte o muovere oggetti al loro passaggio; possederanno un ombra.
    Le copie possono essere create ad una distanza massima di 3 metri dall’utilizzatore e possono allontanarsi di 9 metri, superata questa distanza si dissolvono in una nuvoletta bianca; questa avrà una dimensioni pari a metà della copia stessa e rimarrà presente per circa un secondo. Il clone scompare se colpito oppure passati 3 round dalla creazione.
    I cloni creati con questa tecnica, possederanno la controparte illusoria di qualsiasi arma del ninja che le ha create. Potranno simulare attacchi, non a distanza, spendendo uno slot azione per l'intero round. Tutti i loro movimenti saranno eseguiti ad una velocità ridotta di 3 tacche rispetto quella del ninja e non potranno eseguire tecniche.

    Tipo: Ninjutsu - Ninpou
    (Livello: 6 / Consumo: ¼ Basso per copia )
    [Cloni Massimi: 3 per grado ninja]


    Investigatore [ 1 ]
    Abile: L'utilizzatore è in grado di percepire facilmente rumori trascurabili e discussioni, se effettuati entro la distanza di spostamento di uno slot azione. Inoltre, l'utilizzatore è in grado di ipotizzare a grandi linee il tempo trascorso dall'abbandono di un oggetto in base al calore dello stesso.
    [Da genin in su]

     
    .
  4.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Fan
    Posts
    2,496
    Reputation
    +225

    Status
    Offline
    Asgharel

    La trappola tesa dal genin di konoha non sarebbe stata così infallibile come poteva pensare. Non era una cattiva idea tuttavia aveva un presupposto alla base: che i suoi avversari fossero umani.

    Non era colpa sua, l'addestramento da ninja difficilmente prevedeva l'affrontare creature mostruose come gli abomini. I due infatti si avvicinarono e, venendo illuminati dalla luce della luna Atasuke poté vedere come uno aveva un naso allungato e delle orecchie a punta, simili ad un cane, inoltre era curvato in avanti e la forma delle gambe era... sbagliata, oltre ad essere quasi totalmente ricoperto di peluria marrone a chiazze bianche; il suo compare invece aveva la schiena e le braccia ricoperte di gigantesche spine, mentre il ventre era ricoperto di numerose chiazze bianche e le mani terminavo in dei lunghissimi artigli.

    I due avversari infatti avvertivano, grazie al loro olfatto sviluppatissimo che quella era solamente una copia e non il vero Atasuke. Immaginavano che il ninja di konoha li volesse assaltare ma non diedero nulla a vedere.
    L'uomo spinoso si sarebbe avvicinato alla copia e, se nulla fosse accaduto, si sarebbe spinto fino a colpirla con un pugno, mentre il suo compare dai sensi più sviluppati sarebbe rimasto nella retroguardia, poco fuori dalla radura, ad attendere un responso da quell'azione.



    Fenix

    OT gestisci le tempistiche come meglio credi, i tre giorni vanno bene /OT

    Il piano sembrò andare alla perfezione. Ci sarebbe voluta una giornata dall'ingestione prima che il suo compagno di cella tornasse, ancora più stravolto di prima, anche se negli occhi aveva un barlume... di speranza.

    Avrebbe atteso il momento migliore per parlare, per poi dire:

    Siamo fortunati! Dei tizi alla cava hanno piantato su un casino, una vera e propria rivolta, e quindi adesso useranno gli umani per rifornirci di cibo. Alla prossima ora dei pasti avremo una possibilità! Sei abbastanza forte per poter sconfiggere un essere umano vero?

    [Considerati al livello di una energia verde]

    Note: la guardia arriva tra circa tre ore, elabora ed esegui un tuo piano per evadere. Il tuo compare sarà contrario a tutte le soluzioni che richiedono la morte della guardia (essendo sostanzialmente un altro prigioniero costretto a portarvi da mangiare). Considera la guardia tua pari energia. Ci saranno meno abomini in giro a causa della rivolta, ma ce ne sono comunque, quindi attento alla strategia che usi.

    Puoi descrivere il successo del tentativo di evasione (dalla cella). Fermati alla tua uscita dalla cella e con la tua decisione su cosa vuoi fare, da li mi inserirò io.
     
    .
  5.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,973
    Reputation
    +681

    Status
    Offline

    Primo step
    La cella







    I malori di Mitsuo non i fecero attendere, non sapeva dire se fosse fortuna o meno, ma di certo sperava che non gli morisse li, in effetti c’era una probabilità che potesse morire, ma non gliela disse, rimase solamente a pregare in silenzio per tutto il tempo in attesa del suo ritorno.

    Pare che la benda fosse efficace. Mh?
    Stai bene?


    La notizia di Mitsuo non aveva reso particolarmente felice Raizen, non sapeva che pensare di quella ribellione, avere gli abomini in allerta poteva sia essere un vantaggio che uno svantaggio. E di fatto non sapeva come sfruttare quella crepa che si era creata, senza contare che non sapeva minimamente quando sarebbe arrivata la guardia e un'unica apertura delle celle era praticamente nulla.

    Non è una buona notizia… non lo è per nulla.

    Annunciò mentre prendeva posto in un angolo della cella per riflettere, non amava avere stimoli di nessun tipo quando rifletteva e fece tacere più di una volta Mitsuo che, nella sua ignoranza, continuava a interrogarlo mentre lui a fatica manteneva a concentrazione per porsi quella catena di domande a cui dare risposta al cui capo avrebbe trovato la soluzione.
    Gli abomini reputavano gli esseri umani spregevoli, meno evoluti e immeritevoli di qualsiasi forma di compassione, era quindi logico che gli esseri umani venissero utilizzati esclusivamente per una ragione: potevano fidarsi di loro al 100% e di pari passo era certo che Raizen non potesse fidarsi di loro.
    Poteva uccidere la guardia appena metteva piede nella cella, era vero, ma una guardia che non ritornava al punto di ritrovo era decisamente sospetta, c’era poi da mettere in conto eventuali punti di controllo in cui servissero impronte di qualsiasi tipo, una cosa che la henge non avrebbe potuto supportare.
    Complesso cavarsela in quella situazione.


    E SPEGNETE STA CAZZO DI LUCE NON SI RIESCE A RAGION…!!!

    La lampadina. Ecco l’imprevisto di cui necessitava. Generalmente durante i pasti era accesa: questa volta si sarebbe spenta. Il quando però era importante, e soprattutto il come: una lampadina spenta per troppo tempo avrebbe attirato l’attenzione e probabilmente sarebbe giunto qualcuno di spiacevole a ripararla, questo se fosse stata spenta prima dell’arrivo dello “chef” idem se dopo il suo arrivo fosse stata spenta per troppo. Si sarebbe dovuta spegnere al suo arrivo, in modo che si potesse sfruttare l’effetto sorpresa per riaccendersi subito dopo una volta che le carte fossero state truccate per la mano vincente.
    Sarebbe stato necessario un travestimento e se la struttura fosse stata organizzata in qualche maniera particolare era probabile che non ci fosse spazio per la fuga di due persone.


    Mitsuo, come è fatta la struttura?

    L’uomo fu pronto a rispondere, aveva passato tutto il tempo ad osservare il Colosso mentre rifletteva, aspettando quel momento.

    Non è complessa come la immaginiamo, non è circolare e non è un budello.
    Le ultime volte l’anestesia aveva avuto un effetto parecchio potente su di me, ma questa volta tra la resistenza sviluppata e l’aver mandato fuori vena l’ago son riuscito a percepire le distanze.
    Il corridoio che immaginavo infinito in realtà è un susseguirsi di ambienti, non so cosa ci sia dietro i muri, ma non celle, le celle sono fatte a blocchi connessi all’esterno da più di una porta, anzi, aspetta mi sono espresso male, ogni blocco ha una sua uscita.
    Probabilmente l’ambiente delle celle è un insieme di cubi racchiusi dentro ad un edificio suddiviso in aree tematiche in base agli esperimenti o alla loro importanza.


    Il Colosso annuì.

    Distanza tra la cella e l’uscita?

    Venticinque metri.

    Bene.
    Possiamo iniziare ad organizzarci.


    I due dovettero attendere non poco l’arrivo della guardia, ma quando questa iniziò a far risuonare il rintacco delle calzature sul corridoio erano già pronti, qualche giro di chiave e il primo piede si avventò con una grossa falcata oltre la soglia, la guardia portava con se il pasto, l’orribile sbobba era così comoda da portare che era sufficiente una mano per due porzioni mentre l’altra si occupava della porta: pessimo equilibrio, una mano sulla porta, un solo appoggio a terra e l’altra mano che si occupava di tenere il pranzo, o la cena, non lo sapevano.
    Appena il piede varcò la soglia Mitsuo si mosse, facendo calare l’oscurità in un attimo. Avevano modificato lievemente il portalampada, niente di troppo complicato per un meccanico, bastò piegare più del necessario i ferri che facevano contatto col collo in metallo della lampadina e svitarla leggermente, così una volta legato il collo della lampadina con le bende sarebbe bastato uno strattone per forzare la filettatura in plastica e distaccarli quanto bastava per spegnere la luce. Anche il posizionamento della benda non fu lasciato al caso, infatti dopo averla assicurata al collo della lampadina gli fecero risalire i fili fino al soffitto per poi inserirla tra le fughe delle pietre, spingendola centimetro per centimetro con le dita, ne avevano dovuto utilizzare più del necessario, ma era impossibile notarla dal fondo della stanza.
    Fu un istante: il Colosso già vicino alle sbarre di ingresso, seppur dalla parte opposta del lato in cui stavano le sbarre, si distese e con un lieve slancio fu in grado di coprire la distanza che lo separava da quel piede, sapeva che l’avrebbe trovato poco oltre la soglia, aveva concordato così con Mitsuo.


    “spegni la luce appena il piede varca la soglia, devi essere preciso, mi raccomando, faccio affidamento su di te, hai fatto lagne per tenerlo in vita, se non fai così gli spezzo il collo. “

    Il buon cuore di Mitsuo lo rese preciso e infallibile, Raizen aveva dovuto aspettare ad occhi chiusi, potè riaprirli solamente a luce spenta, era l’unico modo per non subire lo stesso malus che ora toccava alla guardia: totale cecità fino a quando le sue iridi non si fossero allargate a sufficienza da raccogliere la luce necessaria a vedere dentro l’oscurità della cella. Fu in quel lasso di tempo che avrebbe agito il Colosso aprendo gli occhi avrebbe potuto visualizzare la gamba e afferrarla anche se grazie al tempismo di Mitsuo poteva farlo ad occhi chiusi.
    Afferrò la gamba traendola a se facendo cadere la guardia dritta nella sua morsa. Non importava chi fosse, se non voleva sbattere il grugno doveva mettere avanti una mano per non cadere. Adrenalina e cecità, un misto perfetto per la totale confusione.
    Raizen avrebbe così afferrato il braccio prima che toccasse il suolo, traendolo verso il petto dopo averlo fatto passare tra le gambe che invece si sarebbero occupate di stringere il collo: impossibile urlare, ed in pochi secondi, a causa dell’elevato ritmo cardiaco dato dall’azione avrebbe finito l’ossigeno e sarebbe svenuto.


    Vivo e vegeto, ma innocuo.

    Disse con tono sprezzante il Colosso mentre iniziava a spogliare la guardia.

    Non startene li impalato a goderti lo spettacolo pervertito, rimuovi la benda dalla lampadina e rimettila apposto. Fu mentre spogliava la guardia che Raizen trovò un coltello, probabilmente datogli per autodifesa, con una lieve smorfia di compiacimento fu il Colosso a prenderla anche se un’altra idea gli balzò per la testa mentre rigirava per le mani l’arma.

    Beh, prigioniero o meno, mi sembra che seguisse parecchio bene gli ordini degli abomini.

    Consolatosi in quel modo, tagliò una striscia di bende e legò stretto il polso della guardia, quanto più poteva, e dopo qualche tastata alla ricerca della giuntura vi piantò il coltello, recidendo la mano in pochi secondi, qualche spruzzo di sangue che grazie all’azione della benda venne limitato enormemente.
    Aveva reciso la mano con cui teneva le chiavi della cella, una piccola vendetta.
    Si prese anche un occhio, seppure l’operazione fu lievemente più cruenta.


    Non guardarmi così Mitsuo, potrebbero essere necessari, e soprattutto questo tizio è ben lontano dall’essere innocente, rincuorati col fatto che l’idea mi è venuta quando ho trovato il coltello nelle sue tasche.

    Ultimato il suo lavoro attivò la Henge, trasformandosi nella guardia per poi vestirsi con i suoi stessi abiti, conservando occhio coltello e mano in varie tasche.
    Travestimento completato.


    Se necessario dovrai recitare, mi raccomando.
    Ti hanno sicuramente fatto un taglio per levarti quello straccio dall’intestino, se chiederanno del problema dirò che ti si sono aperti i punti… forse è meglio renderlo un po’ più realistico.
    Questo in caso sia necessario, infatti mentre io potrò camminare a volto scoperto tu mi verrai dietro nascondendoti qua e la quando possibile, in modo da non esporci troppo.
    Se hai visto qualcosa di simile ad una sala di controllo portami li, un'altra rivolta nelle prigioni sarà un ottimo diversivo per la nostra fuga.


    Prese il moncherino della guardia e allentata lievemente la benda imbrattò di sangue la zona in cui avevano operato Mitsuo nel mentre che parlava.

    Che c’è? Era già tagliata!
    Guarda, gli stringo di nuovo la benda!
    E ora muoviamoci, tra poco potrebbe risvegliarsi, imbavaglialo.


    Andò verso la cella, guadagnandosi il primo step della sua libertà, e per quanto fosse schifoso ingurgitò perfino il pasto, qualche energia in più gli sarebbe servita.
     
    .
  6. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]


    ~Night Assault~


    La luna brillava in alto in quel tetro cielo costellato da ampie nuvole che si muovevano rapide sospinte dalla brezza marina che sferzava l'isola. La radura era perfettamente illuminata e tra le ombre degli alberi si nascondeva anche quella dell'Uchiha. Una nera ombra i cui neri occhi avevano iniziato a brillare di un rosso cremisi e che osservavano con attenzione ciò che accadeva poco al di sotto. Due abomini si palesarono mostrandosi alla impietosa luce della luna. Uno era estremamente simile ad un cane, l'altro appariva più come un porcospino.
    Non davano a vedere di essersi accorti dell'esca, tuttavia Atasuke non ebbe problemi ad intuire che grazie al loro olfatto animale i due potessero aver colto che quello davanti a loro non era un'originale, bensì solo una copia.

    °Un cane ed un porcospino... Non so qanto affinati possano essere i loro sensi, tuttavia è sicuro che il cane deve avere un ottimo olfatto... quindi dovrò anche prenderli cercando di stare sottovento per evitare che il mio odore li raggiunga...°


    Osservava attento tutti i loro movimenti, aspettando il momento propizio per prepararsi, ma soprattutto il momento buono per attaccare.
    Quasi inaspettatamente il porcospino avanzò nella radura, andando verso la copia di Atasuke, dando a vedere che voleva fisicamente verificare l'attendibilità di quella copia, intanto il canide aspettava al limitare della stessa tenendo fisso lo sguardo sul compare, segno che certamente voleva verificare anche lui gli eventuali sviluppi.

    °Possibile che non se ne siano accorti? Ad ogni modo, sia che si aspettino la trappola, sia che non lo facciano al momento la situazione mi è favorevole... Eliminerò prima il cane, poi pensiamo al porcospino... Tanto, provare a saltargli addosso alle spalle sarebbe un suicidio, quindi volente o nolente devo eliminarlo in uno scontro frontale... Il cane invece potrebbe diventare un problema dato che una volta tracciato non avrebbe problemi a scovarmi nuovamente, quindi è meglio togliermelo prima che sia troppo tardi°


    Mentre il porcospino avanzava, Atasuke "arretrava" leggermente in modo da portarsi perfettamente dietro al canide. Ora tutti e tre avevano lo sguardo concentrato verso est mentre la brezza soffiava da sud. Atasuke attese mentre i suoi occhi rossi come il sangue scrutavano il nemico come fa l'avvoltoio pronto a scagliarsi sulla preda. Attese l'attimo buono, attese che il porcospino arrivasse a toccare il suo clone facendolo svanire in una nuvola di fumo.
    Colse l'attimo, balzando giù nell'esatto istante in cui la copia veniva toccata. Sfruttò la distrazione nata dal movimento che per natura attira l'occhio del predatore e della preda. Sfruttò la distrazione del suono per coprire quello del suo movimento. Sfruttò l'ombra per calare sulla sua preda come un pipistrello nella notte. Sfruttò il chakra per perfezionare ulteriormente il suo movimento per cogliere alle spalle ed alla sprovvista il suo avversario. Il movimento era rapido ed ancor più rapida era la mano che già si era diretta all'impugnatura della sua wakizashi celata sotto al mantello. Una rapidissima estrazione, unita nel movimento ad un fendente orizzontale che puntava pefrettamente al collo dell'animale in modo da staccarne di netto la testa con un sol colpo. Un modo come un'altro per assicurarsi un'eliminazione ed evitare che la testa potesse ancora in qualche modo dare "l'allarme" ad eventuali altri abomini nelle vicinanze.
    [Slot Tecnica]
    Terminato il colpo Atasuke atterrò quindi a terra alle spalle del suo avversario, o alle spalle del suo cadavere, pronto a scattare nuovamente all'assalto.

    °Non posso permettermi errori, ma soprattutto non posso permettermi di attirarne altri qui... Sarebbe un'inutile perdita di tempo, ma soprattutto mi renderei la vita alquanto problematica°


    Pensava tra se mentre il corpo si tendeva per proseguire con la manovra d'attacco.
    Se il canide fosse sopravvissuto al primo colpo, Atasuke avrebbe quindi proseguito il suo assalto puntando a sfruttare quella sua posizione altamente vantaggiosa puntando a conficcare la lama della wakizashi nella schiena della creatura puntando a trapassarne il cuore, tenendo conto di quella fisionomia modificata a metà tra un canide ed un umano. [Slot Azione 1]
    Se ancora la creatura fosse in qualche modo sopravvissuta, Atasuke avrebbe quindi continuato tenendo la lama conficcata nella schiena della bestia e cercando di tenerla ferma mantenendo salda l'impugnatura dell'arma ed estraendo il suo tanto con la mano sinistra, avrebbe proceduto, cercando di tagliare la creatura alla schiena, più precisamente mirando a danneggiare la colonna vertebrale della stessa in modo da poterla uccidere o perlomeno inabilitare in modo da poterla eliminare successivamente con maggior tranquillità. [Slot Azione 2]
    Se ancora fosse stato necessario infierire sul canide, Atasuke avrebbe infone proceduto estraendo con un unico movimento la wakizashi facendo leva con un piede sulla schiena della creatura, allontanandosela probabilmente di un paio di passi, per poi scattare nuovamente avanti per portare un taglio con entrambe le armi al petto o alla schiena della creatura, puntando a tracciarvi una profonda X, sperabilmente, mortale. [Slot Azione 3]

    Se fosse stato sufficente il primo assalto o anche solo i primi due per abbattere il primo dei due nemici, sfruttando la "copertura" data dal corpo dell'abominio appena abbattuto, Atasuke sarebbe quindi scattato oltre, muovendosi con una traiettoria leggermente parabolica, cercando di aggirare in parte il porcospino sfruttando la vegetazione per confondere la propria posizione, per poi deviare definitivamente su una linea retta direzionata esattamente sul suo avversario, puntando a raggiungere il fronte di questi. [Slot Azione 1 o 2]
    Raggiunto quindi il proprio avversario, Atasuke si sarebbe scagliato all'assalto portando dapprima un fendente ascendente con la wakizashi impugnata, che mirava più a distrarre l'avversario che a colpirlo realmente [Slot Free] mentre nella rotazione la mano sinistra portava un rapido affondo con il Tanto al petto avversario, più precisamente verso quello che doveva essere il cuore [Slot Azione 2 o 3]
    Se ne avesse ancora avuto modo e necessità, senza estrarre la lama eventualmente conficcata nel petto avversario, Atasuke avrebbe interrotto la rotazione, incurvando le anche per portare indietro la wakizashi in modo tale da portare un rapido e deciso colpo orizzontale al suolo diretto alla gola del suo avversario. [Slot Azione 3]

    Comunque fosse proseguito il combattimento, esclusa l'eliminazione di entrambi, Atasuke avrebbe quindi guadagnato una posizione di guardia con la wakizashi impugnata dinnanzi a se, prima di "lasciare" la mano al/i suo/i avverasrio/i.
    Nel qual caso fosse riuscito ad elininarli entrambi, avrebbe comunque tentato di chiedere eventuali informazioni al porcospino in merito alla torre centrale prima del trapasso di quest'ultimo


    OT-Dato che i Turbospoiler non funzionano, ricordo qui che ogni attacco sfrutta le conoscenze mediche di base per essere portato avanti-/OT

    atasuke

    Chakra: 33,25 Bassi
    Vitalità: 17 Leggere
    En.Vitale: 33 Leggere


    Metri Slot free: 7+(1)

    Forza: 500
    Velocità: 500
    Riflessi: 575
    Resistenza: 500

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Senjutsu: 500
    Concentrazione: 500

    Tempistica e Altri Consumi


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi

    1° Slot Difesa: Difesa
    2° Slot Difesa: Difesa
    3° Slot Difesa: Difesa

    1° Slot Azione: Affondo alla schiena (cuore) Vel/For 500 Pot. 20
    2° Slot Azione: Fendente alla colonna Vertebrale Vel/For 500 Pot. 10
    3° Slot Azione: Fendente a X al petto o alla Schiena Vel/For 500 Pot. 10+20
    1-2°? Slot Azione: Movimento a parabola verso l'avversario (massimo spostamento possibile)
    2-3°? Slot Azione: Finta con affondo al cuore con il tanto, Vel/For 500, pot. 10
    3°? Slot Azione: Fendente orizzontale al collo con wakizashi Vel/For 500 Pot. 20

    Slot Tecnica Base: nn
    Slot Tecnica Avanzata: Estrazione Mortale, 1B, Pot. 20 Vel/Ag. 550, For 500

    Azioni Free: Finta (1° Attacco al porcospino)
    Riepilogo impasti: nn

    Appunti


    Protezioni indossate: Guanti Rinforzati (mani), Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 4/4 Kunai
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica), Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 2/2 Cartabomba Distruttiva I, 1/1 Fumogeno (Tatuaggio palmo mano destra)
    Varie: 2/2 10m Filo Nylon
    Varie: 2/2 10m Filo nylon Rinforzato
    Kit: 1/1 Kit primo soccorso, 1/1 Kit Meccanismi per trappole

    Conoscenze Utilizzate



    Estrazione Mortale
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna (Medio)
    Premesso che l'arma sia presente all'interno del proprio fodero o comunque non estratta, l'utilizzatore può estrarre la stessa effettuando un rapido attacco. L'agilità e la velocità del colpo saranno migliorate entrambe di 2 tacche. È possibile effettuare questo attacco anche con qualsiasi arma che non è impugnata ma solamente riposta.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 6 / Consumo: Basso )
    [Da studente in su]


    Conoscenza Medica (Base) [ 1 ]
    Conoscenza: L'utilizzatore può diagnosticare e conseguentemente trattare la maggior parte delle malattie comuni. Può eseguire interventi di pronto soccorso e medicare le ferite: l'entità della ferita medicata si ridurrà di ½ leggera ogni giorno. Possiede inoltre conoscenze anatomiche di base, potendo individuare con sicurezza la posizione degli organi interni, dei vasi e delle ossa.
    [Da genin in su]

     
    .
  7.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Raizen

    Orde di prigionieri che fuggono



    La fuga ebbe successo. Ben congegnata ed attuata, si ritrovò ben presto con la libertà di vagare in corridoi semi deserti. Al suo fianco Mitsuo, che lo seguiva fedelmente.
    Si trovava in un corridoio, un vicolo cieco dove l'unica uscita era rappresentata da una porta sbarrata. Se avesse provato a distruggerla avrebbe notato come le sue sole mani non bastavano: aveva bisogno di ben altra potenza di fuoco per spaccare del metallo così resistente.
    Dall'alto però non sembravano provenir suoni particolari.
    Ehi, Raizen, ho visto che al piano di sopra c'è una stanza molto ben chiusa, forse ti conviene dargli un'occhiata... di sfuggita ho notato un sacco di bottoni disse Mitsuo. Se Raizen non fosse riuscito a rompere la porta Mitsuo avrebbe offerto il suo aiuto e probabilmente, assieme, sarebbero riusciti a distruggerlo.
    Una volta fuori e salite le scale si sarebbero trovati al piano di sopra ad un corridoio assai simile a quello dal quale erano fuggiti, con diverse celle piene di chissà quali prigionieri. Non sembrava esserci nessuno ma nel silenzio Raizen avrebbe potuto udire dei passi avvicinarsi.
    La stanza che ti dicevo è alla fine del corridoio, la quinta stanza sulla destra lo informò a bassissima voce. Intanto il rumore di passi si fece più forte: chiunque fosse si stava avvicinando e se avesse lanciato l'allarme sarebbero stati guai con ogni probabilità.
    Dannato, che cavolo, dannato, bastardo, ma perché deve sempre mandare me a fare il giro di sotto... lo odio.. la voce dell'uomo era gracchiante, stranamente acuta. Chissà cosa voleva dire.
     
    .
  8.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,973
    Reputation
    +681

    Status
    Offline

    Porta Esplosiva








    Riuscirono a fare qualche passo indisturbati, incerti in un primo momento, anche se dopo i primi minuti la felicità li rese sereni, anche se guardinghi.

    Mitsuo, dovresti leccarmi le bende.
    Invece ancora non mi hai neanche ringraziato per averti liberato.


    Disse il Colosso mentre si muovevano per il corridoio.

    Hai ragione, Raizen, almeno un grazie te lo devo.

    Giunsero poi in vista del portone.

    Ma lo tenevo in vista di questo, l’ho attraversato l’ultima volta, ed è tosto. Ci penserò io.

    Parlò mentre si avvicinava alla porta, con Raizen a precederlo.

    Pare bella tosta.

    Disse mentre bussandoci produceva un suono sordo, segno che la porta era spessa e pesante.

    Lo è, dopotutto qui dentro ci imprigionano shinobi, tuttavia, non so per quale ragione, non hanno mai pensato che uno dei loro stessi esperimenti potesse scappare.

    Parlava mentre anche lui sfiorava con la mano il portone, anche se la cosa strabiliante non era tanto quel gesto quanto le sue braccia che lentamente acquisivano una definizione muscolare che aveva dell’impossibilePotenza Disumana
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Nessuna ( 0 )
    L'utilizzatore può incrementare notevolmente la propria forza, fino a tre volte tanto, per effettuare una singola azione. Tale azione non può avere finalità direttamente offensive nei confronti di avversari o nemici, ma può vantare di una potenza unica: sarà possibile - ad esempio - estrarre le radici degli alberi, abbattere muri o vegetali, spostare un grosso masso.
    Tipo: Taijutsu
    (Livello: 3 | Consumo: Medioalto)
    [Da chunin in su]
    , irrobustendosi quasi fosse fatta di corteccia.

    Cosa è? Che ti hanno fatto?

    Mitsuo sorrise, quasi malinconico, anche se il suo volto anticipava la sua risposta.

    Sono la perfetta dimostrazione che non tutti i mali vengono per nuocere.

    Così dicendo posò le mani sul pesante portone, esattamente al suo centro, per poi distanziarle di qualche centimetro e riavvicinarle menando un potente colpo. Il metallo si lamentò, ma non riuscì ad opporsi, si divelse scardinandosi permettendo ai due di passare oltre.

    Eccellente.

    Disse quasi ammirato il Colosso, in quanto non era nel suo carattere stupirsi per così poco, mentre le braccia di Mitsuo tornavano normali dopo una piccola smorfia.
    Ma il momento di brio passò in fretta, il rintacco di una camminata nervosa annunciava l’arrivo di una guardia e il portone era ormai impossibile da riparare. Ma il Colosso fu lesto a pensare, memorizzato l’aspetto del portone e dedotta l’apparenza originale dello stesso lo sollevò facendolo passare oltre la sua sede ormai vuota, mettendolo nella parte di corridoio che dava alle celle e dopo aver controllato che non ci fossero detriti per terra si mise al suo posto, e mediante la henge ne prese le sembianze.
    Per la guardia non era cambiato nulla.
    Il Konohaniano non dovette fare nulla, e mentre Mitsuo attendeva nella parte di corridoio che dava alle celle Raizen aspettava che la guardia giungesse, osservandola lungo tutto il corridoio per imprimere nella memoria i suoi tratti somatici.
    Appena avesse tentato il contatto con la porta il Colosso avrebbe ripreso le sue sembianze, scagliandosi contro il mostriciattolo e cercando un rapido Basso: vel +3quanto grezzo abbraccio dell’orso che l’avrebbe immobilizzato.
    Quasi contemporaneamente una semisferaBakuyaku No Kaze
    Villaggio: Personale
    Posizioni Magiche: Nessuna (Veloce+)
    L’utilizzatore avvolge parte del corpo con una semisfera di vento ad alta pressione avente raggio di 50 cm.
    Il vento esplodendo ha potenza pari a 50.
    Da jonin è possibile creare 2 semisfere, pagandole.
    Tipo: Ninjutsu-Fuuton
    (Livello: 3 / Consumo: Alto )
    compariva nel torace di Raizen pronta ad esplodere appena l’abominio fosse stato rinchiuso nell’abbraccio.
    In caso non fosse riuscito ad abbracciare la sua vittima non avrebbe attivato la tecnica, ripiegando su un secondo attacco: dai piedi sarebbe partita una rapida scarica scaricaOmicidio Elettromagnetico - Jibashi
    Villaggio: Generico
    Posizioni Magiche: Cinghiale, Serpente, Drago, Gallo ( 4 )
    L'utilizzatore può elettrificare il terreno, facendo propagare frontalmente un
    5
    cono d'elettricità entro 9 metri. Toccare il terreno elettrificato causa un danno di potenza 25 e può causare Semiparalisi degli arti inferiori e un Intralcio Leggero entrambi per 2 round.
    Tipo: Ninjutsu - Raiton
    (Livello: 4 | Consumo: Medioalto)
    [Ampiezza Massima del Cono: 1,5 metri per Grado]
    [Da genin in su]
    seguita da un potente montante diretto alla mascella: un colpo da KO diretto.
    Se la guardia fosse stata neutralizzata il Raizen si sarebbe preoccupato di nasconderne il corpo dentro alla loro cella dopo avergli fracassato il cranio: una piccola vendetta che avrebbe usato spesso.





    Ferite: //
    Chakra: 94 o 92 / 100 bassi
    Slot azione 1 abbraccio dell'orso
    Slot TB Henge
    Slot TA Omicidio Elettromagnetico o Bakuyaku No Kaze
     
    .
  9.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Raizen

    La rivolta inizia (?)



    La strategia di Raizen ebbe successo. Ben congegnata, trovò anche un fertile substrato per attecchire al meglio. Difatti l'abominio pur fiutando qualcosa non pensò certo che la porta fosse un uomo! Quel posto era ricolmo di odori di umani di qualsiasi genere. Svenne in seguito alla botta, non morì, ma fu abbastanza per Raizen che poté dirigersi verso la porta indicatagli da Mitsuo. Era chiusa a chiave, ma la serratura non era questo granché la porta si sarebbe aperta con uno spintone ben assestato.



    La stanza sembrava una sala di comando. C'erano diversi pulsanti illuminati ognuno dei quali recava un'etichetta in plastica su cui cui era scritto un codice con caratteri anonimi. In tutto c'erano otto pulsanti e corrispondenti otto codici diversi (APT, ADT, VLP1P, VLP2P, VLP3P, AST1, AST2, ALL. Oltre questo nella stanza c'era un armadietto chiuso a chiave abbastanza grande che occupava tutto il lato piccolo della stanza, nella parte opposta alla porta. Sul tavolo su cui era poggiata la consolle dei comandi c'erano diversi fogli macchiati di salse varie, segno che lì qualcuno ci aveva mangiato. Il primo sembrava essere battuto a macchina, il secondo a mano, il terzo invece era una mappa di tutta l'isola.



    Trasmissione Cifrata - 9029553660051551'65135358594101610410'0381730325151328545015 #321


    Il Soggetto WlfSperimentale 0 è pronto al trasferimento da QG a LS. Rendez-vous con la scorta e trasporto presso il ponte sud, si prende la via breve.


    [Mappa]


    TP
    CL
    QG
    LS




    Unità di misura: quadratino piccolo (10px): 200 metri;
    Quadrato grande (50px): 1km.


    Raizen aveva di che riflettere.





    Atasuke

    Una via per la salvezza




    L'Uchiha piombò come un fulmine, ammazzò e trucidò. In un batter d'occhio i due abomini erano ai suoi piedi ed il loro sangue inzuppava la terra. Se L'Uchiha avesse rovistato nelle tasche dei due esseri avrebbe notato alcune cose molto interessanti. Innanzitutto avrebbe potuto prelevare una serie di armi che avrebbero potuto fargli comodo, 15 Kunai, una Wakizashi di buona fattura ed un paio di Tonici di Ripristino in genere forniti ai Chunin Accademici (ma quelle bestie sembravano poter disporre di oggetti alquanto preziosi per le loro abilità individuali delle volte).



    Tra gli altri oggetti contenuti nelle tasche dei due avrebbe notato però anche una serie di lettere scritte a macchina, tutte quante brevi, dal tono autoritario. Ordini incontestabili che probabilmente i due abomini si stavano apprestando ad eseguire prima di trovare la morte per mano di Atasuke Uchiha.



    A tutti le unità, convergere verso il Campo di Lavoro per scorta al trasporto eccezionale. Massima urgenza.


    Che l'universo gli stesse dicendo di tornare da dove era tornato? Cosa volevano dire quelle parole?




    Edited by -Max - 19/11/2014, 23:27
     
    .
  10.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,973
    Reputation
    +681

    Status
    Offline

    Sala di Comando







    L’abominio, insospettito dall’odore di Raizen ma corto di intelligenza cascò nella sua trappola, facendosi mettere KO dal colpo, un corpo in più da nascondere. La cosa scomoda di quelle bestiacce è che non era possibile interrogarle, con la loro connessione celebrale sarebbe stato impossibile non farsi beccare, fare una domanda ad uno di loro era come accendere un faro nella notte.
    Dopo essere rimasto qualche secondo a guardare il corpo dello sfortunato Raizen decise di portarlo con se, non poteva restare li, se qualcuno l’avesse visto o percepito sarebbe scattato l’allarme.
    Giunti alla sala di comando, aperta da Mitsuo con una spallata, il Colosso poggiò l’abominio per terra, sapeva di averlo steso, ma non era certo che il suo stato fosse definitivo, tuttavia per le mani aveva solo delle bende.

    Beh, direi che morire soffocati dopo essere svenuti non fa male.

    Con una lieve smorfia srotolò dell’altra benda dalle braccia, un metro e mezzo, esaurendola quasi del tutto in quella zona, venne rasserenato dal non avere cicatrici o segni di operazioni. Fece un anello ad un capo e dopo averlo fissato ad un piede fece girare il resto della benda attorno al collo dell’abominio, una sola volta, per poi afferrare saldamente con le mani il capo della benda rimasto, tirò con tutto il corpo e rimase in quella posizione per qualche secondo, mentre si dava un occhiata in giro, per nulla preoccupato di ciò che stava facendo. Era una lotta per la vita dopotutto, e se non si poneva problemi per i normali esseri umani non poteva porsene per una bestia rara come quella.
    Un armadietto porta documenti chiuso, una console di comando, e sul tavolo stava poggiata una macchina da scrivere, c’erano pure i resti di qualcosa da mangiare.

    Tu pensa, credevo si nutrissero di merda queste bestie.

    Disse mentre lasciava andare l’abominio, sperando d’averlo ucciso in via definitiva.

    Mitsuo, butta un occhio su questo stronzo per sicurezza, non vorrei che si svegliasse in un momento spiacevole.
    Anche se dovrei averlo ucciso.


    Nel mentre Raizen perlustrava la stanza, ovunque erano presenti dei codici, mentre nei bottoni erano presenti delle abbreviazioni, o supposte tali, che per quanto si sforzasse non gli dicevano nulla, abbastanza difficile aprire le celle se non si sapeva quale fosse il bottone.
    Si diresse così all’armadio, pareva non fosse blindato e probabilmente non avrebbe retto il tipico giochetto da teppista. Mise così una mano nell’angolo alto di uno degli sportelli pigiando dalla parte senza cardini in modo da farlo affondare e piegarlo verso l’interno, se ci fosse riuscito, afferrando quel punto di presa appena creato avrebbe divelto la porticina cercando informazioni al suo interno, se non vi fosse riuscito sarebbe passato alla successiva.
    Aveva poco tempo, in quanto il trasferimento del soggetto sperimentale poteva essere per lui fonte di svariate informazioni, e forse avrebbe anche potuto visualizzare il suo obiettivo, quella degli abomini era una società piramidale e doveva sicuramente esserci un vertice. E sicuramente l’esperimento ci si sarebbe avvicinato, dopotutto pareva fosse qualcosa di importante per loro.

     
    .
  11.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Raizen

    Manuale per abomini idioti



    Una volta divelta la porta Raizen avrebbe potuto notare, incollato sulla faccia interna dell'anta appena distrutta, un foglio scritto a macchina che recava quella che poteva essere la soluzione a tutti i loro problemi. Sicuramente un promemoria, poiché anche se gli abomini comunicavano mentalmente evidentemente avere qualcosa di scritto poteva essere una certezza in più. Chi sa, forse, proprio quella certezza si sarebbe ritorta contro.



    CITAZIONE
    Tabella Valori Pulsanti

    A = Apertura/Allarme/Attivazione
    D = Distruzione
    P = Apertura/Piano/Prigioniero
    T = Totale/Tortura
    V = Avvelenamento
    L = Conferma comando precedente
    1 = Specifica comando precedente
    S = Stanza

    p.s. Per aprire una stanza specifica prendere il tastierino dall'armadio, collegarlo alla presa numero 2 e digitare il codice PRIMA di premere il pulsante.

    Insieme a quel foglio dentro l'armadietto c'erano schede di tutti i prigionieri, contenenti tutte le loro abilità. Chissà che cosa avrebbe potuto trovare se solo avesse cercato. Di fatti gli Abomini avevano parecchi prigionieri , alcuni decisamente interessanti e la schedatura era stata ordinata per grado, villaggio di provenienza e specializzazione principale. Non sembravano esserci Jonin, ma alcuni Chunin sì. In una scatola poi c'era il tastierino con un filo di cui parlava il foglio. Sul tastierino c'erano le lettere "A", "P", "T", V", "L", "S", e numeri da 0 a 9. Al Colosso la prossima mossa.

     
    .
  12. Asgharel
        Like  
     
    .

    User deleted



    Narrato

    °Pensato°
    «Parlato»
    "Parlato" (altri)
    -Citazioni-


    [Abilità/Potenziamenti/tecniche]

    ~Seguire le tracce~


    La luna brillava nel cielo mentre gocce perfette si alzavano nell'atmosfera. Delle semplici e perfette gocce rosse volavano nell'aria, mentre fiotti di sangue si spargevano, colorando il suolo e gli alberi di un rosso cremisi. Ancora una volta la morte era calata dall'alto per gli abomini. Ancora una volta per mano sua.
    Tornata la calma Atasuke si prese la briga di controllare i due cadaveri, in cerca magari di altro equipaggiamento o eventuali informazioni utili per il proseguio di quella missione.

    °Alla fine avevo alle calcagna solo due inferiori... Meglio così, due avversari in meno... sarebbe stato ben peggio fossero stati due Shinosha o uno Shuui, anche se a quel punto non credo che la trappola sarebbe stata sufficente ad eliminarli, anzi...°


    Mentre rovistava, oltre ad aver raccimolato una seconda wakizashi, una quindicina di kunai ed una coppia di tonici di ripristino, trovò anche un bigliettino, che al suo interno raccoglieva interessanti informazioni. Informazioni che forse gli sarebbero tornate utili, o forse lo avrebbero solo attirato in una trappola mortale. [AdCC] [AaD] [Tonico]

    °Dunque stanno ammassando una scorta al campo di lavoro... Chissà cosa mai dovranno traportare... Di certo si tratta di qualcosa di importante se sulla loro isola si scomodano addirittura di mobilitare una scorta... Anche se in effetti è probabile che abbiano aumentato il livello di guardia dopo la piccola fuga di massa che abbiamo provocato al campo...°


    Voltò lo sguardo al cielo, più precisamente alla luna, come a cercarne consiglio, nella difficile decisione che doveva prendere. Sicuramente non poteva tornare sui suoi passi, sempre che non volesse farsi beccare dopo la serie di morti che si era lasciato alle spalle, ma soprattutto tenendo conto del trambusto che aveva sollevato al campo di lavoro.
    Dall'altra parte, gli restavano due possibilità: Proseguire verso la torre, ipotetico centro di comando o provare ad intercettare la scorta, o direttamente il carico così prezioso.
    In fondo attualmente si trovava all'incirca metà strada tra i due punti, e per certi versi la via migliore probabilmente era intercettare il trasporto a metà strada tra la torre ed il campo, sempre se questo trasporto prevedeva quelle due destinazioni come capolinea
    Rimase "a lungo" a meditare sul da farsi, analizzando tutte le possibilità, anche quella di infiltrarsi, scartata a causa dell'elevatissima probabilità di venire scoperto a causa dell'odore da un qualsiasi abominio incrociato con un canide o un qualsiasi altro animale.
    Alla fine, decise di dirigersi verso la strada principale, che fondamentalmente era anche l'unica a collegare i due punti, restando, ovviamente, nell'ombra, ma soprattutto sulle cime degli alberi, luogo da cui poteva osservare cià che lo circondava, ma con una minor probabilità di essere scoperto.

    Raggiunta la via, nel caso in cui vi fossero segni di un possibile arrivo o del passaggio imminente del trasporto eccezionale, si sarebbe appostato, pronto ad analizzare il convoglio ed eventualmente elaborare una nuova imboscata.

    Se invece non vi fossero tracce o indizi di alcun tipo che potessero portarlo verso un'altra direzione, si sarebbe diretto, seguendo la strada, verso il campo di lavoro, nella speranza di incrociare il convoglio o, nella peggiore delle ipotesi, raggiungere nuovamente il campo di lavoro dove, sperabilmente, si stava ancora ammassando e riorganizzando il convoglio con la scorta.

    Se invece avesse trovato tracce del passaggio del convoglio dirette in un'altra direzione, avrebbe quindi seguito con attenzione e discrezione le tracce, con l'obbiettivo di agguantare il convoglio dalle retrovie.

    OT--/OT

    atasuke

    Chakra: 33,25 Bassi
    Vitalità: 17 Leggere
    En.Vitale: 33 Leggere


    Metri Slot free: 7+(1)

    Forza: 500
    Velocità: 500
    Riflessi: 575
    Resistenza: 500

    Agilità: 500
    Precisione: 500
    Senjutsu: 500
    Concentrazione: 500

    Tempistica e Altri Consumi


    Slot Difesa | Slot Azione | Slot Tecnica | Slot Gratuiti e Consumi

    1° Slot Difesa: Difesa
    2° Slot Difesa: Difesa
    3° Slot Difesa: Difesa

    1° Slot Azione: nn
    2° Slot Azione: nn
    3° Slot Azione: nn

    Slot Tecnica Base: nn
    Slot Tecnica Avanzata: nn

    Azioni Free: nn
    Riepilogo impasti: nn

    Appunti


    Protezioni indossate: Guanti Rinforzati (mani), Corpetto di cuoio e Mantello
    AaD: 19/19 Kunai
    ADCC: Tanto (nascosto nella manica), 2 Wakizashi sulla schiena sotto il mantello.
    Bombe: 2/2 Cartabomba Distruttiva I, 1/1 Fumogeno (Tatuaggio palmo mano destra)
    Varie: 2/2 10m Filo Nylon
    Varie: 2/2 10m Filo nylon Rinforzato
    Tonico: 2/2 Tonico Ripristino Medio
    Kit: 1/1 Kit primo soccorso, 1/1 Kit Meccanismi per trappole

    Conoscenze Utilizzate





     
    .
  13.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,973
    Reputation
    +681

    Status
    Offline

    Tana libera Tutti






    La giornata, o la sera, ancora non lo sapeva, era iniziata decisamente male, ma la piega che stava assumendo iniziava a fargli vedere una luce di speranza.

    Bingo.

    Esclamò senza un reale tono di sorpresa mentre strappava il foglietto.

    Che palle, pure i pulsanti sono un mezzo terno al lotto.

    Comunicò a Mitsuo mentre iniziava a leggere.

    Direi che qualsiasi bottone in cui compaia la D e la V sia del tutto da escludere, sono due abbreviazioni che significano sicuramente “distruzione” e “veleno” poco conveniente avvelenare mezzo mondo se ci vuoi fare una rivolta.

    Un lieve mugugno di riflessione poi riprese a parlare.

    Direi che si può scartare pure la S visto che si riferisce a stanze particolari che verrebbero comunque aperte col comando generale. Rimangono due bastardissimi bottoni per ultimi APT e ALL.
    E qui si va ad esclusione.
    A apertura/allarme/attivazione
    P porta/prigioniero/piano
    T totale/tortura

    A apertura/allarme/attivazione
    L conferma
    L conferma

    Direi che si può aprire una porta, ma non un prigioniero o un piano, e che allarmare solo una porta, piazzare un allarme su un prigioniero o attivare un prigioniero o un piano sia abbastanza assurdo.
    Idem come apertura l’attivazione e l’allarme di una tortura visto che questo è un comando generico e non bada a casi singoli.
    La prova del nove è che non occorre confermare due volte un attivazione o un apertura, mentre un allarme spesso necessita di conferme.

    Beh.


    Disse con un alzata di spalle mentre iniziava a sfogliare i fascicoli, doveva sapere se il suo uomo era tra quelli: genin, Konoha, uchiha.
    Raizen era sicuro che non ci potessero essere molti di quei tipi la in prigione, ricordava anche il nome “Sasori”, ma probabilmente agli Abomini non interessava molto saperlo.
    Una volta scoperto il numero della cella avrebbe aperto per primo la sua, dandogli 5 minuti di tempo, digitando semplicemente il codice A11S ed aggiungendo il numero corretto, in modo che confermasse l’apertura e non l’allarme o l’attivazione della stanza, non sapeva cosa poteva succedere e non voleva scoprirlo sulla pelle del tizio che doveva salvare, se non avesse funzionato avrebbe riprovato con un semplice AS seguito dal codice.

    Beh, a questo punto direi…Tana libera tutti.

    Disse mentre si accingeva a premere il pulsante APT con il pieno palmo della mano.
    L’isola ormai era in subbuglio e gli abomini allarmati, era più conveniente aumentare il caos che diminuirlo, inoltre da quelle prigioni sarebbe uscito un piccolo esercito, si sarebbe sicuramente rivelato utile.
    E se non ci fosse riuscito avrebbe come minimo steso qualche carceriere nel tentativo, o se non altro gli avrebbero permesso di guadagnare tempo.
    Avrebbe preso i fascicoli sotto braccio, anche se non sapeva per quanto avrebbe potuto tenerli.

    Mitsuo, se hai visto qualche magazzino dove tengono da parte i nostri averi guidami, altrimenti iniziamo a cercare l’uscita, aspetteremo li che qualcuno si faccia vivo.

    Avrebbe atteso risposta dall’uomo per poi seguirlo in una delle due direzioni.

     
    .
  14.     Like  
     
    .
    Avatar

    九代目水影 - Kyuudaime Mizukage

    Group
    S. Mod
    Posts
    29,631
    Reputation
    +1,307

    Status
    Anonymous

    Raizen & Sasori



    Al secondo tentativo riuscì a liberare Sasori, che vide la porta della sua cella aprirsi. Cinque minuti di tempo, poi ecco che tutte le altre si aprirono di getto. Fortuna volle che non ci fossero guardie al terzo piano seminterrato dov'era tenuto l'Uchiha ed anche se le avesse incontrate sulla strada per la libertà ben presto, l'apertura simultanea di tutte le porte, avrebbe scatenato l'inferno nella Torre Prigione. Per una qualche ragione non molto chiara le guardie erano poche. Era anche vero che un solo Abominio poteva tenere a bada dieci ninja imprigionati. Così i dieci abomini di guardia furono trucidati dai seviziati abbastanza in forze.


    La prigione era nel caos.


    Mitsuo e Raizen avrebbero potuto notare come il suono di cento voci furiose rimbombava nel corridoio e tempo dieci minuti ecco che tutta la Torre Prigione non fu più in mano agli Abomini. Mitsuo nel mentre aveva dato un rapido sguardo alla lista dei comandi e poi dei bottoni e quindi disse Mi chiedo dove sarà l'esplosivo che farebbe distruggere tutto. nei suoi occhi brillava una strana luce.



    Se Raizen avesse voluto esplorare la torre prigione avrebbe notato come dalla cima al piano terra non c'erano altro che celle, infermerie e nient'altro di interessante. Solo per capire quello gli ci sarebbero voluto quattro ore di tempo, a meno che di non trovare prima collaboratori disposti a seguirlo. Le cose interessanti però erano più in basso. Nel quarto piano seminterrato avrebbe trovato un deposito pieno zeppo di armi. In parte già assaltato e privato di molti oggetti, ma lì avrebbe notato il suo caro vecchio equipaggiamento che gli era stato tolto quando era stato gettato in prigione. Poi sempre lì, nel deposito, c'era una specie di barile di plastica collegato a diversi fili che penetravano subito dopo nel cemento. Il barile era ancorato a terra da una solidissima base di cemento armato e dava l'impressione che nulla avrebbe potuto smuoverlo da lì. Sul barile c'era scritto DISPOSITIVO DI AUTODISTRUZIONE N.2 - NON SCOLLEGARE I FILI SENZA SPEGNERE ENERGIA PRIMARIA E TUTTI I GENERATORI.



    Forse la prigione conteneva altre cose interessanti, ma Raizen doveva cercare e da solo ci avrebbe messo almeno altre tre ore a perlustrare la moltitudine di stanze e canali dei sotterranei della prigione.



    OT
    Hai libertà d'azione. Se vuoi trovare alleati nella folla che liberi prova a farlo, vedi tu come, puoi considerare che ne becchi un bel po' in giro ma se i fermi a dir chiacchiere gli altri liberati fuggiranno. Ma sei libero di agire come credi. Se tenti di convincere qualcun altro dovrai giocare l'interazione, non puoi farla andare a buon fine.


    Atasuke



    L'Uchiha saltò sugli alberi ben nascosto alla vista e fortunatamente il vento spirava abbastanza lontano da portare il suo odore da un'altra parte. Tuttavia non avrebbe notato segni di un imminente passaggio per la strada. Non immediata per lo meno. Solamente se avesse atteso un paio d'ore avrebbe notato qualcosa in arrivo. Ma lui, impaziente, si diresse verso il Campo di Lavoro seguendo la strada.



    Alla fine giunse fino al limitare del campo. La foresta arrivava fino al limitare del muro di pietra che circondava il campo e gli alti alberi sorpassavano di qualche metro le costruzioni. Da quella posizione Atasuke poteva vedere come diversi prigionieri stavano venendo radunati attorno ad un carro che non aveva mai visto prima (probabilmente giunto da poco). Ogni prigioniero indossava un collare in metallo, ma non c'erano manette a bloccare i loro movimenti. Un Abominio, probabilmente un Komon camminava tra i prigionieri, facendo formare loro una fila ordinata davanti e dietro il carro. In tutti venti prigionieri accompagnavano il convoglio, in dieci file da due, cinque davanti e cinque dietro il carro. Diversi altri abomini decisamente mostruosi invece si trovavano ai lati della colonna a controllare i prigionieri.



    Il Carro sembrava essere particolare. Era un parallelepipedo di ferro trainato da due cavalli. Non poteva essere più alto di un metro, largo altrettanto e lungo due metri. Sembrava più una grossa bara che un comodo trasporto! Bene, prigionieri, questa è la vostra occasione! disse il Komon, che aveva la pelle bulastra ma i dettagli erano difficili da cogliere per Atasuke da quelle distanze Questo batté una mano sul sarcofago di metallo Deve arrivare dal nostro boss. Intende studiarlo con attenzione. So che nell'isola ci sarà qualche testa di cazzo di umano che intende far scherzi per cui voi sarete la mia assicurazione il Komon sorrise Fate arrivare questo dal boss ed ammazzate i vostri compatrioti se li vedete! Se lo fate vi lasceremo liberi, assolutamente libri di tornare a casa!



    Perché però erano degli umani a fare da scorta al carro? Il Komon, il carro, i venti umani ed i restanti dieci abomini minori si misero subito in marcia, percorrendo la strada che dal campo di lavoro andava a nord-ovest verso il ponte a sud. La scorta si sarebbe mossa abbastanza lentamente, percorrendo quella strada a non più di tre chilometri all'ora. Atasuke, sfruttando la sua velocità, poteva andare molto più veloce. Cosa avrebbe fatto l'impavido ninja di Konoha, ora che sapeva queste preziose informazioni che sembravano riguardare anche l'obiettivo della loro missione?

     
    .
  15.     Like  
     
    .
    Avatar

    Group
    Admin
    Posts
    18,973
    Reputation
    +681

    Status
    Offline

    Il Discorso







    Era andato tutto bene, tranne per l’errore al primo comando, comprensibile dopotutto, o almeno così disse a se stesso il Colosso per giustificare quel piccolo momento di defiance.
    Una volta aperte le porte, visto che Mitsuo non conosceva la posizione del deposito si sarebbero spostati all’entrata ad attendere l’arrivo dei prigionieri, di tanto in tanto si sentiva qualche urlo a cui il Colosso non potè fare a meno di rispondere con un sorriso.

    Direi che per ora dovremmo mantenerci la curiosità sull’esplosivo, ma se dio vuole chissà, potremmo ritrovarlo.

    Il primo a giungere fu Sasori, come da manuale.

    Oh, l’uchiha.
    Buongiorno bella schiappa, sono probabilmente l’unico superstite della missione in cui era incluso il tuo recupero. E non me la sono passata bene.


    Disse indicando il suo abbigliamento di stracci.

    Aspettiamo il resto e vediamo di organizzarci.

    Timidamente iniziarono ad arrivare i prigionieri, chi più insanguinato chi meno, ma tutti con il piacevole odore di abominio morto addosso, Raizen aspettò che il flusso diminuisse, concentrandosi in una piccola folla davanti a se, prima di guadagnare una posizione lievemente sopraelevata fornitagli da un masso, non che gli servisse poi tanto visto che con la sua altezza riusciva a svettare praticamente su tutti.
    Fortunatamente per lui la prigionia fu breve, il corpo non ne fu smunto e l’ampio torace era sempre quello di un tempo, se un condottiero doveva avere un vantaggio psicologico dovuto alla prima impressione il Colosso lo aveva doppio.
    La sua voce lo avrebbe triplicato.
    Sperava.

    Avete di nuovo il vostro nome, bentornati nel mondo: UOMINI.

    Tuonò sopra il chiacchiericcio, la disperazione, l’euforia e quella massa inspiegabile di emozioni che poteva leggere nel volto di tutti.

    Non avete più nessuna cella a rinchiudervi, da ora in avanti potete scegliere liberamente del vostro destino, ma la vostra meta quale sarà?
    Casa? Vendetta?
    Qui non troverete nulla di tutto ciò, fuori dalla cella c’è solo morte, e morte troverete.
    Sono stato io a tirarvi fuori da li. E se me lo permetterete sarò io a rendervi degli uomini LIBERI.
    Potete andare, scappare correre sfogare la vostra violenza il vostro odio.
    Ma quanti potrete ucciderne? Dieci?
    E dio voglia non incontriate un Komon, allora sareste solo una virgola di sangue nel racconto patetico di una fuga speranzosa.
    Oppure potete restare uniti e farvi guidare come un unico gruppo e aiutarmi a radere al suolo quest’isola.
    Abbiamo un'unica possibilità per sopravvivere e per concludere la missione: stare uniti.
    La vendetta dopotutto, è un piatto che va servito freddo. Ma se gelido entra fin dentro le ossa.
    Non mi abbandonate, non abbandoniamoci, oltre questo gruppo c’è la solitudine, e nulla potrà salvarvi.


    n5hr2t
    Cercò con le sue parole di appigliarsi ad ogni angolo di spirito umano, alla loro essenza di uomini liberi, al loro spirito militare, al loro desiderio di vendetta, se quella prigionia gli aveva lasciato dentro qualcosa non avrebbero abbandonato quel gruppo, non si sarebbero allontanati dalle certezze del branco che avrebbe potuto spalleggiarli nelle avversità, non riuscì a dire altro, per cui con un gesto levò le bende dal viso, per far parlare lui. Che Raizen un tempo fosse bello non poteva dirlo nessuno, però il suo volto aveva comunque un certo fascino, tuttavia, al momento una fresca cicatrice attraversava il suo volto, da metà naso fin sotto lo zigomo continuando verso lo spigolo della mascella, una cicatrice che anche lui aveva scoperto solo in quel momento, tastandola con la punta delle dita mentre sfilava le bende Così come la sua mente il suo volto non sapeva cosa lo deturpasse, e mentre le dita lo esploravano la sua espressione mutò più di una volta, da una lieve tristezza alla sorpresa di non essere più se stessi per giungere alla furia. L’ira accese il suo sguardo d’un fuoco silenzioso e imponente.

    Anche io devo qualcosa agli abomini. E nulla mi impedirà a tempo debito di fracassargli il cranio a mani nude vestendomi del loro sangue e nutrendomi delle loro grida.
    NULLA!


    Disse serrando un pugno grande quanto un masso e nodoso come una quercia millenaria.
    Probabilmente non sarebbe stato necessario accendere gli animi, ma se qualcuno li in mezzo era depresso la benzina di quelle parole e il fuoco della foglia gli avrebbero acceso la fucina tra cuore e anima.

     
    .
96 replies since 4/11/2012, 04:22   2475 views
  Share  
.