[Gioco] Pulizie di Primavera

Grado D

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.     Like  
     
    .
    Avatar

    Jotty2Hotty

    Group
    Fan
    Posts
    1,341
    Reputation
    +703

    Status
    Anonymous

    Pulizie di Primavera



    E' una bella mattina soleggiata, per quanto possa mai essere soleggiato il tempo a Kiri, quando un ninja di stanza sulle mura, irrompe nell'ufficio del Mizukage, per riportare nuove irritanti notizie. Negli ultimi tempi si sono ripetuti attacchi a carovane di mercanti fuori dal villaggio, sul grande ponte intitolato all'ormai trapassato eroe Naruto, che ne favorì i completamento. Pare che le carovane vengano attaccate da un numero imprecisato di banditi, che per sfuggire alle guardie della nebbia, attacca in fretta con rapide e precise incursioni, evitando di ingaggiare battaglia coi mercanti; ferendoli quanto basta per metterli fuori combattimento, rubare più merci possibili e scappare. Fino a quel momento l'amministrazione di Kiri non era direttamente intervenuta, considerando quelle scorribande come tali, e dal momento che le perdite per i mercanti erano state così irrisorie da non causare che grattacapi, e i lividi così leggeri da scomparire in un paio di giorni.
    Stavolta la situazione era diversa: neanche 24 ore prima, un mercante che portava con sè il figlio durante il tragitto lavorativo per insegnargli il mestiere, si era visto rapire il primogenito da quegli stessi banditi che avevano attaccato i carri fino a quel momento. Il motivo di questo rapimento era ignoto, tanto che non erano stati lasciati messaggi o richieste di riscatto, semplicemente si erano dileguati.


    [...]

    Incapace di lasciar passare ancora gli eventi sotto il proprio naso, il Kage comunicò all'amministrazione di villaggio di raggiungere alcuni studenti desiderosi di mettere alla prova le loro capacità per indagare sull'accaduto. Per questo motivo, dei volatili con annessi messaggi furono immediatamente inviati ad alcuni dei giovani più promettenti del villaggio, e a un giovane studente di Suna presente nel villaggio per una sorta di visita. Dal momento che la Nebbia e la Sabbia erano alleate, il Mizukage pensò bene di richiedere anche il suo aiuto; non avrebbe certo potuto arrecare danno. E Suna non avrebbe avuto da ridire sulla decisione, dal momento che il Kazekage nella stessa situazione, avrebbe probabilmente fatto lo stesso.
    Ovunque si trovassero i ragazzi e le ragazze, un piccolo corvo li avrebbe raggiunti con un messaggio. Gli interessati erano i seguenti: gli studenti Kobo Matsuhisa, Maya Natsume e il sunese Ryoshi Okura; a capitanare la squadra, il Mizukage aveva richiesto la neogenin Meika Akuma, perchè iniziasse a dimostrarsi degna del ruolo che si era guadagnata.


    Il messaggio per gli studenti di Kiri recitava:

    Giovane promettente della Nebbia, è giunto al Mizukage il bisogno del tuo aiuto. La strada per diventare genin sarà più corta se accetterai questa missione; alcuni banditi stanno attaccando i mercanti sul ponte Naruto da alcuni giorni, e proprio ieri è stato rapito il figlio di uno di questi. Raccogliete informazioni a riguardo e ponete fine a questa minaccia. Se tale dovesse dimostrarsi al di sopra delle vostre possiiblità, tornate a fare rapporto. Avrete un genin caposquadra, assicuratevi di seguire le sue direttive, e premuratevi di riportare al vilalggio indenne, l'ospite Sunese che vi accompagnerà nella missione.
    Vi incontrerete tutti nella piazza centrale tra 1 ora.



    Il messaggio per Meika recitava:

    Meika, è giunta sotto i miei occhi una missione che sono sicuro farà al caso tuo. Ti assegno tre giovani studenti volenterosi, uno è un nostro ospite dal villaggio della sabbia, prendili con te e guidali per porre fine alla minaccia dei banditi che stanno assaltando il Ponte Naruto negli ultimi giorni. I tuoi obiettivi principali sono, oltre a quello appena accennato, riportare a casa il figlio di uno dei mercanti che è stato rapito, e assicurare il ritorno dello studente sunese che ti ho assegnato. Qualora i nemici si dimostrassero una minaccia troppo superiore alle vostre possibilità, tornate immediatamente a fare rapporto. Vi incontrerete tutti nella piazza centrale tra 1 ora.



    Il messaggio per Ryoshi recitava:

    Amico di Suna, sono a conoscenza della tua permanenza nel villaggio, e sebbene io sia onorato della tua visita, la nostra reciproca amicizia con la Sabbia, mi impone di chiedere aiuto a un ninja straniero presente nel villaggio, in caso di bisogno. Quel bisogno di è palesato adesso, ti unirai ad alcuni ninja del luogo per sventare la minaccia di alcuni banditi che stanno infastidendo i cittadini di kiri. Seguirai le istruzioni della tua caposquadra Meika e una volta completata la missione farai ritorno. In caso di successo, io personalmente elogerò il tuo aiuto agli amici del tuo villaggio. Vi incontrerete tutti nella piazza centrale tra 1 ora.



    Ora stava ai giovani aspiranti ninja prendere rispondere all'appello del Mizukage, e portare il loro aiuto nella delicata missione che li vedeva come salvatori di un giovane rapito, e per sventare quella che poteva diventare un seria minaccia al villaggio.

    Offgame
    Benvenuti nella missione. Per coloro che sono alla loro prima esperienza in quest qui alla Legend, il benvenuti è ancora maggiore. Per prima cosa vi informo che il ritmo dei post è come nel cartiglio dell'iscrizione, ovvero 1 a settimana a testa minimo, per non trasformare la missione in una epopea, ma detto questo, ognuno si senta libero di gestire il proprio personaggio come vuole. Potete contattarmi in privato o lasciare degli Ot nel topic apposito che aprirò sempre qui nella sezione, dove inserirete le vostre schede il più aggiornate possibili, in modo da essere usate nella missione.
    Questo poichè dal momento che la quest si svolge in un arco temporale a se stante dal resto del gioco, la vostra scheda sarà sempre la stessa, anche se nel frattempo le vostre conoscenze dovessero cambiare. L'unica richiesta che vi faccio, è di non inserire i post in size=1 perchè i miei occhi avrebbero qualche problema, per il resto, Buon gioco
     
    .
  2. -Meika
        Like  
     
    .

    User deleted


    Pulizie di Primavera

    Convocazione



    I passi incerti di mio padre non furono abbastanza da svegliarmi dal sonno profondo, beato e decisamente poco incline ad una sua precoce conclusione. In genere avevo un sonno leggero che assai spiacevolmente più volte mi faceva svegliare per qualsiasi cavolata: che fosse un gatto che miagolava forte, il vociare di mio padre, qualche maledetto vicino che decideva che martellare contro il muro la mattina presto era una buona idea, poiché i lavoretti andavano sbrigati in fretta.
    Per qualche ragione però quella mattina il suono ritmico dei passi (scarpa, gamba di legno, bastone) non riuscirono a superare la barriera della mia incoscienza, sicché mio padre non poté far altro che scuotermi per una spalla vedendomi beatamente appisolata tra le calde braccia di Morfeo. Mei sussurrò scutendomi la spalla, chiamandomi con solo la prima parte del mio nome che voleva dire "Fiore" Meika? alzò la voce, scuotendomi con maggior forza ..'sciami 'mire.. bofonchiai girandomi dall'altra parte.
    SVEGLIATI AKUMA CHE C'È UNA CONVOCAZIONE PER TE!AH MA CHE CAVOLO!
    Saltai dal letto col cuore in gola.
    Buongiorno padre. dissi ancora ansimando, portandomi una mano sul petto. Pelandrona. Sei stata convocata per una missione, tra un'ora. Mi diede la lettera del Mizukage. La lessi rapidamente dunque la posai sul comodino. Dovrebbe essere un crimine richiedere missioni con così poco preavviso.
    Qualche settimana fa volevi che fosse un crimine mandare la stessa persona in due missioni a Suna di fila. E continuo tutt'ora a pensarlo!

    Se avessi saputo il destino capitato ad Akira, avrei riso da lì all'eternità.


    Alla fine feci una rapida colazione e con ancora un pezzo di pane tostato in bocca corsi fino alla Piazza Centrale, non volendo affatto tardare. Mi era stata affidata una missione. Io, che fino a qualche mese a annaspavo combattendo contro orfani che brandivano come armi pescispada... distruggendo per caso organizzazioni criminali segrete. Misi il coprifronte sul braccio come mio solito ed attesi al centro della paizza sotto il Monumento dedicato allev ittime dell'attentato di qualche anno prima.
    Alla fine giunsero tutti: un ragazzo all'apparenza normale, una ragazza così bella e sopratutto formosa da suscitare le mie invidie (e la mia ammirazione, ma non l'avrei mai ammesso) ed il Sunese. Suna. In un certo qual modo quel villaggio mi perseguitava.
    Bene ragazzi, io sono Meika Akuma. Immagino che sappiate cosa dobbiamo fare. Abbiamo un ponte ed un ragazzo da salvare, nonché dei banditi da calciare nel sedere se possiamo. Cerchiamo di rimanere compatti e cercate di non fare di testa vostra senza una validissima ragione. Non sappiamo se i banditi sono troppo forti per noi, per cui occhi aperti e prudenza. Andiamo ora.
    Non che quella lettera fosse molto specifica. L'unica cosa che potevo pesare di fare era condurre quei ninja verso il ponte e lì parlare con qualcuno. Sicuramente bisognava capire qualcosa su quei banditi prima di gettarsi a capofitto tra le loro braccia. Il Mizukage stesso sembrava incerto riguardo la loro effettiva forza, ma se aveva pensato che un gruppo di tre studenti ed una neo Genin come me avessero anchesolo una possibilità di farcela, non doveva essere particolarmente preoccupato.
     
    .
  3. Skylineeez
        Like  
     
    .

    User deleted


    Stavo ridendo a squarciagola. Non ne potevo più ed avevo le lacrime agli occhi. Disteso per terra mi rotolavo convulsamente, incredulo di quello che avevo appena visto. Dei ragazzini stavano bevendo da una fontana e giocavano con l'acqua tra di loro. La scena era apparentemente normale, ma per me che provenivo da Suna, e che l'acqua l'avevo sempre vista solo come qualcosa di sacro era incredibilmente divertente. Il colpo finale era stato vedere l'umido della rugiada sulle cose attorno a me, qualcosa di inenarrabile per le mie consuetudini. Quella notte avevo dormito per terra, sotto una panchina nella piazza centrale. Non avevo un posto in cui stare, ne in questo strano villaggio di Kiri, ne nel mio villaggio originario. Da quando ero stato mandato via dai miei genitori ero abituato a vivere come un barbone, ma in questo villaggio pieno di nebbia e acqua le cose erano più difficili, e faticavo ad abituarmi. Avendo passato la notte a dormire senza alcuna protezione avevo patito un freddo indicibile, e non essendo abituato a questo genere di temperature me l'ero fatta addosso durante la notte, senza nemmeno che me ne accorgessi. Se ne sarebbero invece accorte le persone accanto a me. Se non fosse bastata la vistosa chiazza putrida sui pantaloni, ad attirare la loro attenzione sarebbe stato certamente il terribile odore. Quando riuscì a smettere di ridere mi alzai, gli occhi dei passanti erano fissi su di me, forse non erano abituati a vedere le persone dormire in quella zona, o forse era semplicemente per il mio aspetto. Effettivamente l'odore terribile delle mie vesti non si poteva non sentire. Mi guardai la veste e visti la chiazza di pipi. Oltretutto essendomi rotolato per terra mentre ridevo avevo anche raccattato tutta la sporcizia possibile, che adesso era ben attaccata alla veste per via dell'umido.


    Pisciato mi sono...

    Mi vergognai della mia attuale condizione, ma non sapevo nemmeno come potessi rimediare. Non avevo altri vestiti con me, e non avevo nemmeno soldi per comprarne di altri. Mi guardai intorno e rividi quella fontana in cui i bambii stavano giocando. I miei occhi si spalancarono, la soluzione era così ovvia. Corsi dentro la fontana e mi ci buttai a pesce. Schizzai tutt'attorno a me, e nel mettere la testa sotto l'acqua per lavare anche i capelli finì per dare una golata d'acqua. Inizia a tossire ripetutamente. Se già una persona di Suna non è particolarmente abituata all'acqua, figuratevi se gli va di traverso.
    Quando riuscì a smettere di bere avevo tutti gli occhi rossi, la veste zuppa d'acqua e grondavo acqua anche dalle sopracciglia. Davanti a me si era posato un corvo, portava un biglietto.
    Non ero certo molto astuto, ma sin dagli inizi mi avevano insegnato a prendere i biglietti dai corvi. Forse un giorno mi sarebbe servito dicevano, io fino a quel momento ero riuscito solo a prendermi moltissime beccate e parecchie ferite. Per non parlare delle scagazzate addosso dei corvi inferociti.
    Questa volta riuscì a prendere il foglietto indenne, d'altronde quel giorno era già partito nel modo sbagliato, almeno un po' il karma doveva aiutarmi. Impiegai qualche minuto a leggere il foglietto, sopratutto perchè mentre leggevo un sacco di gocce d'acqua caddero dai miei capelli sul foglio, già inumidito sin da subito visto che avevo le mani bagnate. Capì che ero stato convocato per una missione assieme ad altri ninja di Kiri, nel mezzo della piazza centrale. Più o meno dove mi trovavo ora.
    Mi guardai attorno e vidi una ragazza in mezzo alla piazza, sembrava in attesa di altre persone. Poteva essere lei il capogruppo del giorno.
    Uscì lentamente dalla fontana, ero zuppo e ad ogni passo lasciavo la scia dietro di me. Iniziai a saltare e scuotere la testa come se fossi un cane per togliermi un po' d'acqua di dosso. Finita quest'ottima tecnica di asciugatura mi incamminai verso la ragazza. Lei si trovava proprio accanto ad un monumento, era quindi molto probabile che fosse lei uno dei miei compagni.


    Mi chiamo Ryoshi Okura.

    Dissi mentre le porgevo la mano ancora tutta bagnata. Non mi presentavo certo in maniera discreta, e siccome già sapevo di avere grossi problemi nel comunicare con le altre persone decisi di dire meno parole possibili. L'unica cosa che notai della ragazza davanti a me era la scarsezza delle forme. Cosa triste dal mio punto di vista. Nel guardarla con attento occhio maschile divenni rosso ed iniziai a digrignare i denti. Non mi rendevo conto del fatto che non fosse il modo migliore di presentarsi ed era noto nel mio quartiere originario che avevo grossi problemi ad interagire con il gentil sesso.
    Ubbidiente, avrei seguito i miei compagni una volta riunito il gruppo e partiti.


    Edited by Skylineeez - 19/5/2015, 16:53
     
    .
  4. kobo
        Like  
     
    .

    User deleted


    Pulizie di Primavera

    Chiamata alle armi



    Una generosa cucchiaiata di fragole a cubetti andò a rivestire il fondo della ciotola di ceramica bianca, seguita da una minuscola quenelle di tapenade di olive nere al Laphroai, che venne poi ricoperta da un liquido viscoso di color rossastro e dal profumo piuttosto dolce. Su quella base appoggiò poi un’imponente pallina di gelato alla crema, che venne avvolta in una spirale conica di panna montata fresca.

    Già così fa la sua porca figura, devo dire…- Penso il giovane osservando quella che da li a poco sarebbe diventata la sua colazione-Ma col croccante diventa una vera bomba!

    Distribuì nuovamente il liquido dolciastro, quella volta solo sulla montagnetta di panna montata che non aspettava altro che quella densa riduzione di fragole al fruttosio, concluse spolverando mandorle cristallizzate su tutta la superficie bianca.

    Et voilà…sundae alle fragole!

    Kobo guardò la sua colazione, quindi con un deciso colpo di cucchiaio ne asportò un buon 8 %, portandolo alla bocca e lasciando che panna e gelato si sciogliessero al contato con il palato, andando a mischiarsi con gli altri ingredienti e portando alla luce il vero sapore del dessert. Aveva scelto un piatto così insolito da mangiare appena sveglio perché, con sua grande sorpresa, al risveglio si era ritrovato ad avere caldo, cosa assai rara per il villaggio della nebbia. A dir la verità non era proprio caldo fine a sé stesso, più che altro era un afosità dovuta alla giornata piuttosto soleggiata e all’alto tasso di umidità che contraddistingueva Kirigakure. Rinfrescatosi con la colazione, il ragazzo si vestì con una camicia nero pece con maniche lunghe, sbottonata a lasciar intravedere la canottiera grigio chiaro sottostante, un paio di pantaloni lunghi del medesimo colore della camicia, cui allacciò il kusari fundo e degli stivaletti bassi di cuoio scuro in abbinamento con i guanti dello stesso colore e materiale. S’era appena finito di preparare, che ricevette una lettera a mezzo volatile, che recava il simbolo dell’amministrazione del villaggio. Lesto, aprì il cartiglio e ne lesse il contenuto, che parlava di una missione cui avrebbe dovuto partecipare.

    Banditi e rapimenti…se questa gente ha voglia di menare le mani, perchè non diventare ninja?? Avrebbero al possibilità di combattere quanto vogliono, ma per il bene del villaggio, non a suo discapito! E rapire un bambino è…inaccettabile…specie se di Kiri!- Era furioso. Quando il benessere e la sicurezza del villaggio venivano mesi a repentaglio, era sempre furioso.- Sono felice ed orgoglioso che le alte cariche mi abbiano selezionato per questa missione…ripagherò la loro fiducia e porterò, con giusta furia, disperazione e sofferenza a questi bastardi…
    Senza perdere tempo, raccattò tutto l’equipaggiamento che gli sarebbe potuto tornare utile, fissò le protezioni che possedeva su gomiti e ginocchia, quindi si precipitò fuori di casa. Abitava piuttosto lontano dal punto di ritrovo e non poteva correre per arrivare li, presentarsi già madido di sudore non avrebbe fatto una bella impressione, né sul caposquadra, né sui compagni suoi pari. Uno di questi, tra l’altro, era uno studente di Suna. Kobo non capiva il motivo di richiedere aiuto ad un esterno per risolvere un problema del villaggio. Era un estraneo di baso livello e quello era un problema di poco conto, per il quale sarebbero bastati un paio di genin, probabilmente. Certo era contento che avessero preso in considerazione anche gli studenti, poiché ciò gli aveva consentito di partecipare alla missione “punitiva”, ma davvero, DAVVERO, non vedeva la necessità di includere estranei.

    Forse sono un po’ xenofobo….

    Nonostante quell’idea gli fosse balenata in mente, Kobo si accorse di non esserne infastidito. Kiri era posto su d’un isola. Per secoli i suoi abitanti avevano vissuto, avevano prosperato senza ingerenze esterne. Avere degli alleati era certamente utile, non voleva certo che il villaggio tornasse in un periodo di isolamento, come era accaduto oltre cent’anni prima, ma dover richiedere aiuto a Suna per così poco! Era inaccettabile! In quel momento alzò lo sguardo e si accorse di essere quasi arrivato a destinazione. Cercò di ridarsi un contegno, liberò la mente da tutto ciò che non riguardava la missione: gli ordini erano stati di collaborare e lui avrebbe eseguito gli ordini alla lettera, a prescindere dalla propria opinione riguardo la presenza del sunese. Sotto ad un monumento piuttosto recente, una ragazza con il copricapo del villaggio legato al braccio, sembrava attendere delle persone, con accanto un individuo che sembrava il folle che aveva portato scompiglio a Kiri qualche giorno prima….

    Probabilmente attende me e l’altro membro!

    Si avvicinò alla ragazza cercando di non risultare furtivo ed una volta giunto a un paio di metri si inginocchiò sulla gamba sinistra, strinse il pugno destro e lo appoggiò sul palmo sinistro, che si piegò sopra di esso, coprendolo. Ignorò totalmente lo strambo.

    Il mio nome è Kobo Matsuhisa, genin-Hime! Sono ai suoi ordini per tutta la durata della missione…- Prese dalle tasche tutto l’equipaggiamento che possedeva, mostrandolo alla ragazza- Questi sono gli oggetti che possiedo e che potrebbe essere utile per la missione, glielo mostro in modo che Lei possa aver chiaro ogni elemento possibile nella formazione delle varie strategie, genin- Hime.

    Finito di parlare si alzò in piedi e si mise alla destra della ragazza, aspettando l’arrivo dell’ultimo mebro della squadra. Quando Arrivò l’ultima persona, che si rivelò essere Maya, lei si presentò quale Meika Akuma e diede alcune direttive da rispettare durante la missione, quali non allontanarsi dal gruppo e tenere gli occhi aperti. Anche Kobo si presentò agli altri due studenti, dicendo loro unicamente il proprio nome, visto che già lo conoscevano: lo fece più per etichetta che per altro. Quando il gruppo si mise in marcia, il giovane ninja dai capelli rossi si pose in fondo alla formazione per proteggere le retrovie, nonostante dubitasse che avrebbero subito aggressioni mentre si trovavano ancora nel perimetro del villaggio…





    Edited by kobo - 19/5/2015, 17:49
     
    .
  5. Dolcecattiva
        Like  
     
    .

    User deleted


    Convocazione!




    Quella mattina non ero in grado di capire nulla, provenivo da una notte insonne a causa degli incubi ricorrenti che mi assillavano da parecchie notti, insomma ero uno straccio vivente. Ero ancora in pigiama, un paio di pantaloncini blu molto corti con sopra una canotta verde smeraldo talmente lunga da coprirmi il pezzo sotto, e stavo finendo di fare colazione, una mezza tazza di latte con qualche biscotto da inzuppare, quando arrivò un uccellaccio con una lettera. La prese mia madre e ne lesse il contenuto. Era una convocazione per una missione e proveniva direttamente dall'amministrazione di Kiri. Non dessi molto peso a quello che stava leggendo la povera donna, tanto che mi alzai con calma dalla sedia e barcollante mi avvicinai al lavabo e mi misi a lavare le tazze utilizzate dai miei fratelli mezz'oretta prima di me. << Maya! Vuoi svegliarti? Sei stata convocata per una missione importante, devi presentarti tra un'ora al monumento che c'è nella piazza di Kiri!>> << Mhmh... Va bene.. Ora sta zitta.. Mi sono appena svegliata *sbadigliai* e ho bisogno si un pò di silenzio>> << Terra chiama Maya! Terra chiama Maya! Hai capito cosa ti ho detto? Hai ascoltato una sola parola, zuccona?>><<si, si.. ti ho ascoltato..mmmm... adesso torno!>> andai in camera mia e come un sacco di patate caduto da un carretto mi coricai nuovamente, riaddormentandomi profondamente. Quella disgraziata di una donna, non vedendomi ritornare in cucina, dopo circa una ventina di minuti venne a cercarmi e mi trovo beatamente addormentata sul mio letto. Andò in bagno e prese una scodella d'acqua, ritornò in camera e me la lanciò addosso facendomi saltar giu dal letto dalla paura. << Mamma, ma cosa diavolo ti salta in mente! Stavo solo pensando! Non era necessario tirarmi dell'acqua addosso con scodella annessa! Dimmi! Che vuoi?>> << Mah...nulla Maya..vedi tu.. Sei stata convocata per una missione e tra 40 minuti devi essere nella piazza di Kiri perchè è li il vostro ritrovo!>> << E che palle!! E me lo dici solo ora??? Adesso come faccio? Devo ancora farmi la doccia...>> << Ma io te l'ho detto, zuccona di una figlia! Se mi avessi dato retta 20 minuti fa, a quest'ora saresti già pronta!>>. Effettivamente aveva ragione perchè in cucina mi ricordo mi avesse detto qualcosa ma il mio cervello non recepì le parole. Mi precipitai quindi in bagno, aprì l'acqua e nel mentre che si scaldava mi spogliai velocemente e mi infilai sotto la doccia. Dopo soli 5 minuti ero già con l'accappatoio addosso che mi sfregavo il panno sulla pelle per asciugarmi il prima possibile. Indossai gli slip ed il reggiseno e mi catapultai fuori dal bagno con una salvietta in testa, per asciugare prima i capelli, girando per casa in quel modo per raggiungere la mia camera.
    Fortuna che non c'è nessuno oltre mia madre in casa!
    Mi lanciai quasi letteralemente dentro l'armadio per vestirmi, presi le prime cose che mi capitarono a tiro, una camicia bianca, una gonna corta scozzese nera e verde, una giacca blu elettrico, presi le calze indossai la prima , poi stavo per infilare la seconda ma mi resi con che i colori erano diversi..una bianca e una nera..
    Porca trota, pure le calze scoppiate mi mancavano
    Me le levai entrambe e mentre le rilanciavo dentro l'armadio notai che sul ripiano inferiore c'erano quelle che cercavo, quelle blu alte fino al ginocchio. In meno di un minuto e mezzo ero di nuovo in bagno a sfregare la salvietta sui capelli per farli asciugare. Non seppi spiegarmi come ma dopo appena 20 minuti ero pronta per uscire con tutta la mia attrezzatura addosso: i guanti in cuoio per proteggermi le mani, il mio dadao, un kaiken nascosto in una similtasca interna della giacca, le biglie metalliche in una tasca esterna con un apertura studiata da me per non perderle ma facilmente recuperabili in caso di pericolo ed infine gli spiedi potenziati legati assieme e appesi tramite un gancio ad un passante della gonna.
    Avevo ancora 20 minuti a disposizione e per arrivare al centro della piazza ci volevano all'incirca 10 minuti; quindi presi la lettera, presi una sigaretta e l'accendino di mia madre e mi rilassai un attimo fuori, fumandomi il mio "ossigeno" in tranquillità. Sarà presente un ninja di Suna..che strano
    Passarono appena 3minuti che finì la sigaretta, arrotolai nuovamente la lettera e la misi nella tasca sinistra della giacca, indossai i miei stivaletti neri che erano riposti ordinatamente nella scarpiera nell'entrata, salutai mia madre ed uscì di casa.


    Era un'insolita giornata soleggiata, con un tasso di umidità insopportabile. Fortuna che ho messo il deodorante e un pò di profumo prima di uscire dal bagno!
    Percorsi le viuzze della città ad un passo un pò svelto e stranamente svoltavo gli angoli con tanta sicurezza (avevo perennemente il dubbio di sbagliare strada). Ero proprio dell'umore giusto in quel momento e pensai a mia madre..
    Non le ho chiesto nemmeno scusa per il mio pessimo comportamento di stamattina
    Come previsto, impiegai esattamente 10 minuti per arrivare al centro della piazza, mi guardai attorno e vidi Kobo insieme ad una ragazza con il copricapo legato al braccio ed uno strano ragazzo mai visto prima, presumibilmente il ragazzo sunese.
    Mi avvicinai a loro e mi presentai: << Buongiorno, mi dispiace molto avervi fatto attendere! Sono Maya Natsume e sono pronta ad eseguire i suoi ordini genin-san!>>. Stavo per allungare la mano verso il ragazzo sunese ma mi accorsi che era bagnato fradicio e con molta nonchalance deviai quel gesto e mi sistemai la manica della giacca. Mi voltai verso Kobo e gli diedi un leggero bacio su una guancia << Ciao Kobo, che bello ritrovarti qui!>> gli dissi sorridendo.
    La ragazza si presentò, si chiamava Meika e sarebbe stata la nostra guida in questa missione. Ci invitò a incamminarci ed esegui il comando mettendomi appena dietro il fradicio sunese e davanti a Kobo che decise di chiudere la fila. Speravo che questa missione non si rivelasse troppo difficile per noi.


     
    .
  6.     Like  
     
    .
    Avatar

    Jotty2Hotty

    Group
    Fan
    Posts
    1,341
    Reputation
    +703

    Status
    Anonymous

    ANALISI



    I giovani si erano finalmente incontrati ed erano pronti per partire alla volta di quella che, per alcuni di loro, era la prima vera missione. Non erano in possesso di molte informazioni, solo che nel villaggio erano presenti dei sopravvissuti agli assalti dei banditi, e avrebbero potuto iniziare interrogando queste persone; un armaiolo che aveva la bottega nella piazza centrale, il figlio del ragazzo scomparso, anch'esso un mercante con la bottega situata nella piazza centrale, oppure avrebbero potuto recarsi nelle zone degli agguati per scoprirne di più sui banditi.

    [Persone Interessate]

    [Armaiolo]
    L'armaiolo è un uomo sulla cinquantina, piuttosto robusto, non necessariamente basso, privo di capelli ma con una folta barba. Può essere trovato dall'alba al tramonto nella sua bottega a lavorare alla forgia. Non è un uomo molto espansivo, ma non avrebbe avuto alcun problema a condividere coi ninja le informazioni in suo possesso. I giovani lo avrebbero trovato con delle bende attorno alla testa e con un braccio ingessato, ma quanto non gli avrebbe impedito di lavorare in ogni caso; l'uomo era tanto robusto quanto testardo. La sua bottega si occupa di lavorare i metalli grezzi per creare utensili di vario genere basati sulla forgiatura, ma è specializzata sulla creazione di armi ed equipaggiamenti con cui vengono riforniti i ninja regolari di Kiri. Le stesse armi dei giovani potevano benissimo essere state forgiate là.
    La bottega è stata aperta circa quindici anni fa, quando l'armaiolo si è trasferito a Kiri dal paese della neve, e da allora ha sempre vissuto nel suo appartamento, situato sopra la bottega.


    [Siete liberi di interagire col fabbro a vostro piacimento, porgli domande, indagare, trovare indizi. Sempre nella logica dell'utilizzo di un png che è interessato ad aiutarvi.]

    [Mercante]
    Il mercante è un uomo di circa 60 anni, piuttosto basso ma decisamente appassionato di cibo, la sua pancetta può essere vista persino prima dei suoi baffi, altrettanto grandi e folti. L'uomo veste in maniera serie e alla moda, ma non necessariamente lussosa.
    Può essere trovato di giorno nel suo emporio sulla piazza centrale, o di sera nella migliore taverna della città. Dopo l'assalto è stato ferito dai banditi ed è quindi coperto di fasciature e medicazioni. L'emporio dell'uomo è più che altro un magazzino, si tratta di un capanno di legno molto robusto, con davanti all'ingresso molte bilance di vario genere. Lo stesso ingresso è largo e con una rampa, infatti l'attività si occupa della vendita di carbone più o meno lavorato. Vi sono quindi molti carrelli e attrezzi per il trasporto di questo materiale. L'uomo possiede una miniera di carbone non molto lontana dal villaggio, la quale è stata attaccata ben poche volte negli ultimi 30 anni, ovvero da quando il mercante l'ha ricevuta in custodia dal vecchio proprietario dopo la cessione di quest'ultimo. Da allora è sempre restato molto riservato sul piano familiare, tanto che in molti non hanno mai conosciuto la moglie dell'uomo, che pare essere morta alcuni anni prima. Qualora fosse interpellato, si dimostrerebbe interessato ad aiutare, disperato per la perdita del figlio, e determinato a fare di tutto per riportarlo a casa.


    [Come sopra, il mercante interagisce con voi]

    [Zona dell'assalto]

    Il luogo di attacco dei banditi alla carovana è situato all'ingresso del ponte Naruto, dal lato del continente e non da quello che dà su Kiri. Il luogo è caratteristico del paese della nebbia, ma con un clima meno severo e con decisamente più verde. Pochi km più avanti è presente la miniera di carbone del mercante, circa due ore di cammino. Il luogo dell'assalto è ancora caratterizzato dai segni della lotta. Per terra e sugli alberi sono conficcate alcune armi da lancio di fattura non proprio scarsa. In giro non ci sono tracce di alcun uomo, se non quelle che determinano la via di passaggio.

    [Offgame]
    Scusate il ritardo ho avuto problemi in real. Siete liberi di agire come volete per scoprire qualcosa di più.
     
    .
  7. -Meika
        Like  
     
    .

    User deleted


    Pulizie di Primavera

    Il Fabbro, Il Mercante, il Ponte



    Una volta radunato il gruppo decisi il da farsi. Avevamo due persone da interrogare assolutamente: il fabbro, che aveva assistito agli scontri ed il mercante che aveva visto suo figlio rapito. Recarsi sul luogo della lotta prima di aver raccolto le giuste informazioni sarebbe potuto essere pericoloso, oltre che stupido.
    Eravamo quattro in tutto e in uno slancio di fiducia decisi di dividere la squadra in due per gli interrogatori. Il Mercante volevo interrogarlo io, se non altro perché la sua situazione era sicuramente quella più delicata. Tuttavia con un minimo di cervello chiunque poteva ottenere buone informazioni da persone ben disposte a collaborare.
    Bene, stando a quanto ho saputo, abbiamo due persone da cui ottenere informazioni prima di andare sul ponte. Indicai la bottega del fabbro, a poca distanza dalla nostra posizione. Il fabbro, che ha assistito agli assalti. Maya, Kobo, lo lascio a voi. Andate, parlategli, fategli comprendere il perché della missione e sarà sicuramente disposto ad aiutarci. Chiedetegli tutto, ma tutto ciò che sa, tirategli fuori i dettagli con domande mirate se ritenete che abbia dimenticato qualcosa. Vorrei molte informazioni sui nemici: numero, armi usate, se hanno mostrato alcune abilità particolari, segni distintivi. Spremetelo, ma siate gentili, siamo qui per aiutare lui come molti altri. Feci una breve pausa.
    Io e Ryoshi andremo dal mercante. Ci rivediamo in questo punto quando abbiamo finito, se le informazioni che avete ottenuto saranno abbastanza andremo a visitare il ponte. Altrimenti faremo una seconda visita al fabbro... ma penso proprio che non sarà necessario.
    Detto ciò avrei lasciato andar via Kobo e Maya, rimanendo da sola col Sunese. Andiamo dal Mercante. Lascia parlare me, ma se hai domande, non esitare a fargliele. Dissi.
    Ero solo appena più esperta di loro. Ero Genin da così poco tempo che ritenermi molto più avanti di un manipolo di studenti era una presunzione bella e buona.

    Il mercante era un uomo robusto, per non dire pingue. L'imponente paio di baffi unito al ventre prominente gli davano l'aspetto assai simile a quello di un tricheco.
    Salve, siamo shinobi di Kiri. Siamo stati mandati per cercare di sanare i banditi o raccogliere informazioni su di loro. E sopratutto recuperare suo figlio. Dissi, dopo essere entrata e dopo le dovute e classiche presentazioni. L'uomo sarebbe sicuramente stato ben disposto ad aiutare gli Shinobi intenti a salvare la sua prole.
    Abbiamo bisogno di informazioni, quante più possibile riesce a darne. Sarebbe disposto a raccontarci cosa è successo? Nella maniera più dettagliata possibile, vorrei sapere quanti erano, che tipo di armi brandivano, se usavano tecniche particolari o se mostravano capacità ninja. Inoltre... lo fissai negli occhi, con attenzione, attenta a cercare di cogliere eventuali cambiamenti nella sua espressione che potessero tradire ansia o paura che esplodevano oltre il normale a seguito delle mie successive parole. Ha ricevuto minacce? Richieste di riscatto? Ha dei sospetti su qualcuno che potrebbe volerle fare un torto? Un cliente insoddifatto oppure un criminale? La prego, non abbia paura e sia sincero, ne va della sicurezza e della salvezza di suo figlio.
    Cercai di essere più chiara e diretta possibile, per quanto non accusatoria. Quell'uomo stava certamente passando attimi terribili nella sua esistenza, ma proprio a causa della paura spesso si agiva in maniera irrazionale allo scopo di preservare la propria incolumità e quella dei propri cari. Il che, in una situazione di pericolo diretto, funzionava bene. Ma nelle situazioni nate dalla perversione tutta umana di dare una tattica anche agli atti malvagi richiedeva anche una gestione tattica della paura. E generalmente, chi ne era coinvolto, non era mai abbastanza freddo da riuscirci.


    Jotty, lascio perdere un attimo il ponte, vorrei analizzarlo dopo aver ottenuto le informazioni.
    A voi ragazzi :P!
     
    .
  8. Dolcecattiva
        Like  
     
    .

    User deleted


    L'interrogatorio




    Si stava prospettando una giornata molto interessante e soprattutto movimentata. Sapevamo poco o nulla della missione: dovevamo interrogare dei sopravvissuti delle aggrassioni, un fabbro ed il mercante al quale era stato sottratto il pargolo e dopo aver ottenuto le informazioni necessarie bisognava recarsi sul luogo dell'aggressione: il ponte Naruto. Avevo molta ansia..tanti pensieri mi pervadevano la testa..quasi da farmi venire un'emicrania...


    ....e se i testimoni non vogliono parlare? e se ci attaccassero per paura di ritorsioni? e se gli aggressori ci tendessero una trappola e finiamo nelle loro mani, chi verrà ad aiutarci?....


    Stava per esplodermi il cervello quando mi accorsi che stavo per schiantarmi contro il fradicio sunese. Ci fermammo e Meika cominciò a spiegarci i compiti. Lei e il sunese sarebbero andati ad interrogare il padre del bimbo rapito, io e Kobo saremmo dovuti andare dal fabbro.


    ... oh santi dei... Io e Kobo insieme..... potrei svenire qui in seduta stante... che emozione! che emozione! saltelli di gioia! saltelli di gioia!


    Mi ripresi quando vidi Meika ed il sunese avviarsi per la loro strada. Il punto di ritrovo era proprio da dove eravamo partiti.
    Mi rivolsi a Kobo dicendogli sorridendo:
    Senti Kobo... Non che mi senta inferiore a te (e direi proprio di no), ma voglio che sia tu a guidare il nostro gruppetto! Son sicura che saprai bene cosa domandare, io starò di fianco a te memorizzando ogni singola parola che il fabbro vorrà dire e farò delle domande solo se credo tu ti sia dimenticato qualcosa. Sei d'accordo caro?
    Aspettai qualche attimo per ricevere la risposta e mi affiancai a lui stando leggermente più indietro.
    In una manciata di minuti rangiungemmo la bottega del fabbro, bussammo alla porta e entrammo appena dopo che il signore ci desse il via libera. Come un gatto in cerca di coccole, seguì Kobo nell'entrata e ci trovammo difronte a noi un vecchio signore, forse sulla sessantina di anni, probabilmente più giovane ma partati molto male per via dell'estenuante lavoro, senza capelli e con una barba da far quasi impressione per le dimensioni. Nonostante un braccio ingessato era li che lavorava come un mulo senza sosta, incurante del dolore che poteva provare.

    Diedi una leggera pacca di incoraggiamento sulla spalla e decisi di cominciare io con le presentazioni:
    Buongiorno signor fabbro! Io sono Maya Natsume, Shinobi dell'Accademia di questo paese. Siamo stati mandati qui poichè lei è un testimone dell'aggressione e rapimento del figlio del mercante. Le chiedo gentilmente se è disposto ad aiutarci nelle indagini. Se è d'accordo, il mio compagno qui affianco le porrà alcune domande.
    Mi preparai ad ascoltare tutto ciò che il fabbro volesse rivelarci.
    Dai Kobo.. Adesso tocca a te, io sono pronta! gli sussurai ad un orecchio facendogli una leggera carezzina sul braccio sinistro.


     
    .
  9. Skylineeez
        Like  
     
    .

    User deleted



    Dopo di me arrivarono altre due persone, che si presentarono al nostro capo squadra Meika. Il primo ad arrivare fu il ragazzo con il quale avevo avuto a che fare giorni prima nella sua cantina. Lo guardai con gli occhi sbarrati e senza dire nulla.

    Che pirla.

    Pensai mentre con fatica riuscì a trattenere le risate quando lo vidi inginocchiarsi in una presentazione quasi cavalleresca. Pochi istanti dopo arrivò l'ultimo componente del gruppo. Non potevo credere ai miei occhi, era un pezzo di Gnocca colossale. A Suna ben si sapeva del mio problema ad interagire con l'altro sesso, ma a Kiri dovevo ancora dimostrarlo. Appena vidi l'importante davanzale nascosto dalla ragazza divenni viola, ma con un'enorme sforzo di volontà decisi di resistere dall'emettere bave e di cercare di tenere un contegno decente. Mi promisi che non avrei più guardato la ragazza, nel tentativo di trattenere eventuali brutte figure.



    [ . . . ]



    La gestione attuale della situazione era semplice. La ragazza caposquadra aveva deciso per separare il gruppo: io sarei rimasto con lei mentre gli altri due ragazzi sarebbero andatati in cerca di informazioni. Ero abbastanza sollevato dall'idea di essere rimasto con il capo del gruppo, più che altro non ero il soggetto adatto a fare un'interrogatorio, inoltre del ragazzo di Kiri mi fidavo poco, e Maya Natsume avrei avuto sicuramente dei grossi problemi ad andare in giro. Meika da questo punto di vista mi creava meno sconquassi, non aveva un corpo femminile particolarmente dotato. Inoltre essendo oggi il mio superiore era più facile comportarsi in maniera distinta.
    Seguì Meika senza fiatare, cercando di passare il più inosservato possibile, sia a lei che a tutto il resto della popolazione. Questo atteggiamento non era minimamente dovuto a fini di tutela, ma perchè mi vergognavo e avevo paura di un'eventuale rimprovero. Non dissi una parola durante l'intero tragitto, limitandomi a guardarmi in giro e osservare attentamente tutto ciò che mi circondava. I movimenti si facevano più semplici, anche se la veste era ancora umida e quindi mi rendeva abbastanza impacciato.
    Entrammo dentro la bottega del mercante, più che una bottega era un magazzino sporco e disordinato. All'entrata c'erano diverse bilance e all'interno c'erano parecchi carrelli. Non sapevo esattamente cosa dovessimo chiedere al signore, suo figlio era stato rapito e dubitavo che lui potesse saperne qualcosa, fosse stato per me sarei andato sul posto del delitto gridando a questi delinquenti di farsi avanti. Disattesi l'osservazione di Meika, non avevo domande da fare al signore. Inoltre lei era sicuramente più adatta di me a capire le emozioni delle persone, dato il mio difficile rapporto con gli esseri umani era meglio che stessi a debita distanza dal mercante, essendo quest'ultimo in una difficile situazione emotiva.
    Appena Meika si avvicinò all'uomo io rimasi in disparte, mi misi a girare all'interno dell'emporio con fare indifferente.



    Devo stare attento a non fare brutta figura!!! Paura!

    Pensai mentre mi aggiravo cauto tra i carrelli e gli altri strumenti utilizzati per trasportare il carbone. Mentre mi aggiravo tra questi vennì colpito da un'idea incredibile, invece di girare a vuoto avrei potuto osservare attentamente tutti questi strumenti, nella speranza di trovare qualche indizio fondamentale.


    GHGHGHGHGHGHG

    Non riuscì a trattenere una strana risata mista ad un ghigno. Il suono che ne uscì risulto abbastanza gutturale e dalla mia bocca ne uscì anche un grumo di saliva. Sputai per terra tossendo, poi continuai ad aggirarmi per l'emporio senza voltarmi verso gli altri presenti, sperando di essere passato inosservato. Dentro di me avevo capito che se avessi trovato qualcosa di utile avrei potuto rifarmi per la mia terribile nomea di " Scemo" . Se fossi riuscito ad individuare qualcosa tutti avrebbero dovuto ricredersi.
    Impresa che non si rivelava affatto semplice, il magazzino di un mercante di carbone non aveva molto da offrire se non strumenti di lavoro e oggetti dimenticati, entrambi sicuramente coperti da un fitto strato di fuliggine e polvere. Ad ogni modo sarei stato attento nel cercare di notare qualcosa di diverso, qualcosa in grado di attirare la mia attenzione. Se l'avessi trovato avrei potuto finalmente andare da Meika trionfante. Se invece non avessi trovato nulla l'avrei seguita una volta uscita dall'emporio, con la speranza che almeno lei avesse reso l'incontro fruttifero.
     
    .
  10. kobo
        Like  
     
    .

    User deleted


    Pulizie di Primavera

    A coppie.


    La capogruppo decise che per la prima parte della missione sarebbe stato più saggio dividersi in due gruppi per interrogare più velocemente i due testimoni chiave, che avevano assistito agli attacchi dei banditi: un fabbro ed il padre del ragazzo rapito. Kobo venne accoppiato con Maya, mentre la genin prese con sé il folle di suna, fortunatamente. La giovane e procace ninja di Kiri disse al suo partner momentaneo che desiderava svolgere un ruolo secondario, lasciando a lui l’interrogatorio amichevole dell’artigiano.

    Se lo desideri…- fece spallucce, indifferente-Porrò io le domande. Trattiamolo bene e cerchiamo di non sembrare aggressivi, in ogni modo, dobbiamo metterlo a suo agio, così sarà il più collaborativo possibile!

    Mostrò alla ragazza un sorriso rassicurante, benchè non fosse completamente sicuro di cosa chiedere all’uomo, oltre alle indicazioni date da Meika riguardo armi, abilità e compagnia cantante. Era il suo primo interrogatorio, non aveva alcuna esperienza reale. Sperava che sorridendo e mantenendo un atteggiamento positivo il fabbro si sarebbe aperto! Del resto aveva tutto da guadagnare, se avesse collaborato gli uomini che gli avevano fatto del male sarebbero probabilmente stati catturati e perseguiti secondo le leggi di Kiri! Kobo era fiducioso che non ci sarebbero state complicazioni. Assieme a Maya percorsero le strade del villaggio della nebbia, fianco a fianco, senza trovare un argomento di conversazione con cui allietare il breve viaggio. Passarono pochi minuti che il rumore ritmico di un maglio impattante l’acciaio raggiunse l’orecchio del giovane ninja della nebbia, segnalando l’approssimarsi del negozio dell’artigiano del ferro.

    Penso che ci siamo quasi, Maya…

    La giovane entrò per prima nell’edificio, presentando sé stessa ed il suo compagno, prima di lasciare la scena a Kobo. Mentre si ritirava dietro di lui, gli sussurrò all’orecchio un incoraggiamento, mostrando per l’ennesima volta un atteggiamento molto affettuoso verso il giovane che non sembrava ricambiare allo stesso modo, fino a quel momento. Il ragazzo si sistemò gli abiti e, mentre accorciava le distanza e con il fabbro che ancora portava i segni dell’aggressione, ovvero un braccio vistosamente ingessato il quale, tuttavia, non sembrava un effettivo intralcio al suo lavoro, come dimostrava la solerzia con cui batteva sull’acciaio grezzo, mentre il sudore gli imperlava il cranio rasato, accumulandosi sporadicamente nella folta barba che adornava il mento. Il giovane cercò di impostare il tono di voce in modo che suonasse il più amichevole.

    Buongiorno, mastro fabbro! Il mio nome è Kobo Matsuhisa, figlio di “Nobu” Matsuhisa, forse conosce il suo ristorante…ad ogni modo io sono qui in veste ufficiale! L’amministrazione ha incaricato una task force di ninja al fine di indagare riguardo le numerose aggressioni subite dalla popolazione presso il ponte Naruto, culminato nel rapimento di un giovane pochi giorni fa!- scosse la testa con fare sconsolato- Queste azioni inaccettabili debbono finire…e finiranno, se lei ci concederà il suo aiuto! - Il giovane cercò di scrutare il volto dell’artigiano, per intuire cosa gli passasse per la testa- Per prima cosa, è indispensabile che lei ci dica il numero degli aggressori! O almeno quelli che è riuscito a vedere lei!Anche la dinamica è molto importante! In che punto l’hanno attaccata? Ha visto da dove hanno sferrato l’attacco? - SI guardò in giro, guardando la varietà di armi in mostra nella bottega- Ah, anche il loro equipaggiamento potrebbe darci informazioni utili! Lei è un professionista che lavora nel settore, scommetto che conosce a menadito le armi ninja! Cosa ha notato?? Usavano abilità speciali?? Magari tecniche elementali o particolarmente strane o vistose?- Prese fiato, per non sembrare eccessivamente oppressivo- Infine aspetto e vestiario dei banditi ci sarebbe molto utile per rintracciarli! Nel peggiore dei casi potremmo appendere dei poster con tanto di ricompensa… La prego ci pensi bene, ogni informazione potrà rivsultare fondamentale, per quanto strana o stupida possa sembrarle! Ci racconti tutte le dinamiche, tutto ciò che le viene in mente, la prego!



     
    .
9 replies since 15/5/2015, 17:09   182 views
  Share  
.